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Edited by Eilidh Mae Aileanach Rheon - 17/12/2022, 18:09 -
.Non era la sola ad andare in spiaggia, questo lo sapeva benissimo, tuttavia non sempre capitava di avere incontri fortuiti con qualcuno che ti conosce. E questo, Gyll, doveva saperlo bene. Ultimamente aveva incontrato diverse persone, soprattutto studenti e studentesse del primo anno di cui non ricordava nemmeno il nome e a cui aveva sempre risposto cordialmente credendo che fossero solo pronti a ridere di lei a causa di tutti i suoi casini.
James era probabilmente uno di questi e quando lo aveva incontrato nemmeno aveva appuntato mentalmente il suo nome e nemmeno il suo cognome altrimenti avrebbe subito provato a fare due più due e capire che in certo qual modo fosse legato ad Adrien.
Quando si sentì chiamare, la mezza-veela si arrestò e guardò verso il ragazzo, sbattendo appena appena le palpebre per mettere a fuoco la sua figura.
Sorrise dolcemente a quelle sue parole, trovandolo gentile, arrossendo appena e incrociando le dita delle mani tra loro, nascoste dalla tasca che aveva sulla felpa «Oh... Grazie... » - bisbiglió calando lo sguardo verso la sabbia, quasi cercando di sfuggire agli sguardi.
Aveva il timore che anche quel ragazzo fosse pronto a ridere delle cose accadute alla cerimonia e che l'avesse fermata solo per quello.
Tuttavia quando continuò a parlare, volle dargli un po di fiducia e sollevò il suo sguardo da cerbiatto «Hm... Piuttosto bene, tu... James, giusto?» - aveva ricordato il nome del ragazzo a cui aveva appena mentito senza preoccuparsene: star bene era un grande passo avanti, lei arrancava tra i mille disagi che combinava. Guardo verso il panda che si era sdraiata di schiena sulla sabbia a quattro di bastoni e rise appena, cristallina e serena «Sì, la mia piccola peste.» - che la metteva sempre di buon umore. Sgranó gli occhi alla proposta del ragazzo e scosse il capo. Non voleva sentir parlare di alcol almeno per un po', non che succedesse per forza qualcosa a causa dell'alcol, ma le riportava alla mente la serata con Adrien che era ancora vivida nei suoi ricordi. La leggerezza che aveva provato era stata unica... Ed ora era cascata di nuovo nel timore delle conseguenze.
«Preferirei una seven up, a dire il vero... Io non bevo.» - scusi? E da quando? «Fai surf?» - domandò incliando il capo e cercando posto a sedere sul lettino dietro di loro.Gyll McKenzy"Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male."Black Opal, III anno"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Sabato sera, una delle poche sere che poteva sicuramente vedere Lancelot senza che ci fossero studenti, compiti, turni di mezzo...
No, non era proprio così il programma di quella serata. Mentre si stava truccando, dopo aver fatto una lunga doccia calda, lisciato i suoi capelli rossi e sistemato il suo abitino a pois con le manice lunghe, svasate, color rosa antico, che stringeva in vita con una molla dello stesso colore dell'abito e si era specchiata un paio di volte. Stava completando il tutto con quel filo di trucco che usava mettere e un po' di colore alle labbra quando il suo telefono squillò: per un attimo credette che fosse Lancelot che la voleva avvisare che stava per arrivare da lei, ma era comunque piuttosto strano visto che mancavano circa quarantacinque minuti all'orario del loro incontro. Stava mettendo il mascara quando tutto quello stava avvenendo, quindi richiuse la boccetta e si avviò al telefono.
Il nome che vi comparì sopra non era decisamente ciò che si aspettava. La doppia scheda telefonica che aveva all'interno del magifonino, l'aiutava spesso a dividere il lavoro dalla vita privata. Non la spegneva mai, sia chiaro, ma cercava di filtrare quanto più possibile le chiamate lavorative quando non era il momento di riceverne.
E quel giorno non era il momento, assolutamente; lei sarebbe dovuta andare da Lancelot e --- il telefono squillò ancora, ma questa volta era la suoneria di un messaggio.
Annie afferrò l'apparecchio e ne lesse il testo, sgranando gli occhi.
Ora, Annie non aveva mai messo da parte una delle sue serate romantiche con Olwen, per il lavoro; ma il messaggio che Evan le aveva mandato era preoccupante. Evan era uno dei pazienti più delicati che Annie aveva e più volte ne aveva parlato con Lancelot; il fatto che le avesse scritto per chiederle una mano riguardo quella sua perdita di controllo, era un passo avanti nella loro terapia.
Premette il tasto due, facendo partire la chiamata rapida a Lancelot «Amore, sono io... si, certo, sono pronta. Ma... ti dispiace se ti raggiungo direttamente al ristorante tra un'oretta? Ho un problema lavorativo da risolvere. Grazie, sei davvero un amore... ti amo, Lance.» - chiuse quindi la chiamata, prese il suo cappottino della stessa tonalità del vestito e infilò un decollette nero, per poi iniziare il lungo viaggio verso il villaggio di Denrise.
Otto ore... erano troppe. Non si poteva fare, dannazione.
Annie scivolò tra le viuzze del villaggio, cercando in ogni vicolo il ragazzo «Pensa, Annie... » - aveva provato a chiamarlo, ma questo non rispondeva. Doveva pensare dove poteva essere e il primo tentativo che fece fu quello di ficcarsi in uno dei vicoli buii di Denrise «Evan?» - non aveva il timore di aggressioni, con lei aveva la sua bacchetta e il suo temperamento.Annie-Macrae Welsh"Amor, ch'a nullo amato amar perdona."Medimaga"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Ma è presto -
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secondo me dovremmo riprendere a rompere i culettini u.u Eilidh Mae Aileanach Rheon -
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Carini, siete andati avanti.
Ma adesso arrivo io, che da membro dello staff vi azzero tutto perché sono dispettosa e dovete iniziare di nuovo da 0 -
.CITAZIONE (ShiningDragon @ 25/11/2021, 12:36)CITAZIONE (Harry Wood @ 25/11/2021, 14:25)Vorrei convertire 22 exp
in: 1 Resistenza
Rimanenti 2 exp
Convertiti
E convertiti a Lilith 20 exp in +1 cor -
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☃️ Nome e cognome PG: Alyce Coffey
☃️ Numero scelto: 96
☃️ Nome e cognome PG: Annie-Macrae Welsh
☃️ Numero scelto: 71
☃️ Nome e cognome PG: Lilith Clarke
☃️ Numero scelto: 3
☃️ Nome e cognome PG: Eva Ivanova
☃️ Numero scelto: 29
☃️ Nome e cognome PG: Lucas Jughed Jones
☃️ Numero scelto: 4
☃️ Nome e cognome PG: Jason K. Byrne
☃️ Numero scelto: 51
☃️ Nome e cognome PG: Gyll McKenzy
☃️ Numero scelto: 64
☃️ Nome e cognome PG: Madison E. Loire
☃️ Numero scelto: 74
☃️ Nome e cognome PG: Julian Miller
☃️ Numero scelto: 80
☃️ Nome e cognome PG: Dahlia L. Neil
☃️ Numero scelto: 22 -
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Ahi ahi.
Beh avete notato la mia assenza, ma ora lo pubblico ufficialmente.
Purtroppo ho necessità almeno fino a metà novembre di star dietro al boy per gravi motivi.
Quel poco tempo libero che ho, se supera i 15 minuti prometto di apparire con qualche risposta, ma abbiate pazienza almeno fino al 20 novembre. Un bacio mi mancate un sacco -
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convertito tutto e aggiustato gli exp di aibileen -
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Mille e mille volte grazie per il vostro tempo.
Grazie a voi questo topic va in pensione, lasciando spazio alla nuova leva che è già pronta a riempirsi con le vostre avventure! -
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Ciao Alberto sono Alessandra, una degli SNASI e moderatrici di questo postaccio ahahah contenta che tu abbia deciso di ammazzare il tempo con noi u.u cosa studi? -
.L'affanno di quella giornata sembrava non finire mai. Annie prese in carico Regulus, inconscia di chi realmente stesse curando.
Ascoltò il suo parlare e cercò di sfoggiare uno dei suoi sorrisi migliori, nonostante la stanchezza che le pesava addosso.
«Immagino non sia stata una delle sue migliori esperienze. Signor...?» - lo guardo dritto negli occhi, cercando di entrare in contatto con lui e provando a capire quanto le stesse nascondendo le sue condizioni, oltre che chiedendogli il nome che ancora non l'era stato detto.
Una volta constatato la rottura dell'omero, Annie si preoccupò di afferrare delle forbici «Mi spiace per la sua camicia, ma dovrò tagliarla, la riparerò dopo, glielo prometto.» - gli disse sorridendo dolcemente all'uomo, mentre azzardava a tagliarare la manica affinchè le successive bende non fossero inutili. Fatto questo, la ragazza fece scivolare la bacchetta nella sua tasca «Quel troll sembra aver fatto ancora più danni di quei criminali che hanno deciso di rovinare un momento di gioia e sportività.» - azzardò lei, mentre disegnava sul braccio del ragazzo una berkana dritta aiutandosi con «Chorium Runae» - così da attutire il dolore che avrebbe potuto sentire sul suo copro, in seguito al suo successivo incanto: un otto sul braccio «Ferula.» - bisbigliò mentre vedeva bende generarsi attorno al braccio dell'uomo, che avrebbe, poi sentito un calore all'interno del braccio un pochetto fastidioso, ma non doloroso grazie all'efficacia della runa tracciata poco prima «Sentirà un leggero fastidio, ma sono solo le sue ossa che si stanno sistemando.» - disse lei mentre sospirava appena.
«I troll sono davvero pericolosi, ma quei tizi era chiaro che non avessero niente in testa e quindi se ne sono altamente fregati del fatto che avrebbero potuto fare del male a degli innocenti. Che poi... perchè tutto questo?» - una domanda che lei rivolse a Regulus, solo per parlare un po' mentre prendeva una lucina e controllava i suoi occhi, prima di passare alla sua pressione «Tempo una settimana e non le daà più fastidio, ma non deve fare movimenti azzardati, ok? Adesso finiamo col braccio e le aggiusto anche qualche ferita qua e là.»Annie-Macrae Welsh"Amor, ch'a nullo amato amar perdona."Medimaga"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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