Hai da accendere?

Adrien&Blake

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  1. Adrien Beauvais
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    Adrien Beauvais
    Black Opal | 17 anni
    Regina si era presa una cotta e questo era assodato. Non sarebbe stato un problema se non fosse stato per chi si fosse presa quella cotta: ovviamente, non poteva che essere Blake Barnes in tutto il suo splendore o, meglio, in tutta la sua bastardaggine. Era vero: Adrien non lo conosceva e non ci aveva fatto amicizia, come era valso per tutti gli altri, d’altronde. Ma ora credeva che fosse arrivato il momento di conoscerlo meglio, seppur dall’esterno non sembrava proprio una gran persona: l’aveva osservato di nascosto, senza che nessuno lo notasse, e aveva notato i suoi modi bruschi e impulsivi. In effetti, era suo fratello nel carattere, perché anche Adrien era parecchio impulsivo solo che, a differenza di Barnes, non era per nulla socievole. Si isolava da tutto e da tutti. L’unica cosa a cui il ragazzo non si era interessato erano le prestazioni accademiche della nuova fiamma di Regina. Non che gli importasse più di tanto.
    La decisione era ormai presa, quindi, avrebbe solo dovuto scegliere il momento più opportuno per parlarci.
    La mattina del giorno seguente non c’erano lezioni, perciò Adrien prese la saggia decisione di acchiappare al volo una boccata d’aria fresca. Armato di un pacchetto di sigarette e di un accendino, riposti entrambi in una tasca, si era incamminato per le diverse viuzze ciottolate dei giardini pensili fino a raggiungere un muretto nei pressi del campo di papaveri. Non era una coincidenza: aveva capito fosse il luogo preferito di Barnes per farsi una bella fumata, quindi, era convinto che sarebbe stato quello il miglior modo per approcciarsi.
    Lo trovò lì, con le spalle poggiate al muro e una sigaretta tra le dita che, ogni tanto, si portava alle labbra dando ad essa una lunga tirata.
    Si avvicinò con passo fermo, come al suo solito.
    - Hai da accendere? – chiese, senza peli sulla lingua e senza quel “scusami” posto all’inizio della frase, che, altrimenti, lo avrebbe nauseato. Adrien non era tipo da certi convenevoli, che utilizzava solo se in compagnia di uomini illustri. In quel caso, Adrien e Barnes erano sullo stesso livello di importanza o ricchezza, quindi, poteva rivolgersi a lui da pari a pari.
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    Blake Barnes
     
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    Blake Barnes ~ Black OpalNon ricordava neanche quando era l'ultima volta che non aveva avuto lezioni di mattina. Doveva ammettere che sentiva una certa pressione ed il fatto che ancora non sapeva come e quando fare i suoi tirocini gli mettevano ansia. Doveva trovare il tempo di andare da Phill, di fare delle cose per il suo professore di alchimia, di cercare di finire i compiti arretrati e vedere, se fosse stato possibile in tutto quel marasma, anche Lilith. Il fatto era che la sua situazione sentimentale continuava a rimanere sempre un pò in stand-by nonostante lui avesse tutte le intenzioni buone e volesse davvero ricominciare e fare delle cose buone con la Clarke, ma c'erano troppe distrazioni al momento e lui non sapeva dire sempre di no. Certo, non era uno che andava con tutti e non era uno che affezionava a tutti, ma rimaneva sempre un ragazzo popolare, che piaceva un sacco ed al quale permettevano tutto ed anche un pò tutti. Quella mattina, comunque, decise di andare nel suo posto per stare un pò tranquillo e riposarsi un pò la testa da tutto quel marasma che aveva nel cervello. Doveva riflettere e doveva pensare a cosa fare davvero con la sua vita. Doveva capire se... si mise la mano in tasca e ne fece uscire un accendino passandolo al ragazzo che glielo chiese. Mettiti qui, così nessun prefetto ti vede e ti rompe le palle. In raltà non potremmo fumare con la divisa o a scuola! Era un Black Opal era era più che sicuro che lo aveva già visto e ci aveva già parlato almeno una volta nella sua vita. Ma comunque tutto per non far perdere punti alla sua casata. Buffo che pensasse quello proprio lui visto e considerato che era proprio lui quello che faceva perdere più punti alla sua casata. Sorrise al ragazzo. Ti stai trovando bene? Chiese poi cercando di zittire la sua mente e fare qualcosa di più produttivo: ovviamente conoscenza con quelli della sua casata, in fondo era essenziale una cosa del genere. Blake amava sapere chi aveva intorno e, soprattutto, conoscere gente nuova. cit. Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra


     
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  3. Adrien Beauvais
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    Adrien Beauvais
    Black Opal | 17 anni
    Acciuffò l'accendino con la mano destra, senza, tuttavia, esprimere la sua gratitudine: "grazie" non era nel suo vocabolario quotidiano: non lo utilizzava con i suoi fratelli, figuriamoci con totali estranei! La regola sarebbe valsa anche per i suoi compagni di casata e, soprattutto, per le nuove fiamme delle sue sorelle. Non era lì per fare il leccaculo, che non solo lui stesso disprezzava, ma sapeva l'avrebbe inevitabilmente messo sotto una luce sfavorevole. E non era lì nemmeno per fare l'amicone. Con Brooks, l'ex ragazzo di Marlee, non aveva avuto subito un buon rapporto: c'era voluto tempo per accettarlo e imparare ad averlo al suo fianco come amico. Anche perché l'amicizia non era contemplata tra gli eventi della sua vita e il caso di Brooks poteva definirsi unico e anche e soprattutto raro.
    Seguì il consiglio di Barnes e fece due passi in avanti, mettendosi al fianco del ragazzo e più vicino al muretto. Premette il pollice sulla ruota zigrinata e lo sfregò forte, innescando la fiamma che permise di accendere la sua tanto attesa sigaretta. Il primo tiro era sempre estasiante: ne prese una lunga boccata e consegnò l'accendino al ragazzo. Solo dopo aver buttato fuori il fumo dalla bocca, si rivolse nuovamente al suo interlocutore.
    - Come se loro non fumassero... - disse, sarcastico e pungente fino al midollo, ma anche provocatorio. Adrien non era tipo da trattenersi quando c'era da affermarevuna verità consolidata. Ma, in quel caso, non aggiunse nient'altro. Non avrebbe cambiato il suo carattere solo per sembrare simpatico o affabile. Blake Barnes sorrise. Adrien non ricambiò affatto, ma lo guardò con attenzione mentre prendeva una nuova tirata. Rispose solo dopo essersela goduta appieno.
    - Abbastanza - disse.
    Si accorse che doveva pur aggiungere qualcosa, altrimenti avrebbe potuto far sì che la conversazione si spegnesse prima che lui avesse davvero voluto.
    - Tu? - chiese, ma non gliene importava un fico secco della sua stabilità mentale. Poteva anche marcire, per lui, perché, effettivamente, non era niente e niente contava di lui.
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    Blake Barnes
     
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    Blake Barnes ~ Black Opal La differenza tra Blake ed Adrien era assoluta: Blake non era una persona scontrosa di natura, anzi, era sempre pronto a fare nuove conoscenze e non disdegnava neanche la compagnia, a volte si chiudeva in se stesso ma comunque era cresciuto in una famiglia di commercianti ed imprenditori quindi sapeva mentire bene e nascondere, quando voleva veramente il suo stato d'animo ed ancor più i suoi sentimenti. Forse, quelli erano incredibilmente nascosti per tutti, anche per se stesso, tanto che non solo non sapeva dimostrarli ma non sapeva neanche ammetterli. In quel momento era nel suo piccolo angolo di mondo e cercava seriamente di non essere disturbato da nessuno che gli desse la caccia o gli rompesse le balle. Quando quel primino gli si avvicinò e gli chiese un accendino quasi fu sollevato dalla richiesta perchè non aveva nessuna intenzione di sentire rimproveri su quanto il fumo facesse male o cose del genere. No, il problema è proprio quello. I nostri prefetti non fumano, a parte la Whitemore ogni tanto, ma non sa neanche farlo e comunque lo odia perchè gli si attacca il fumo tra i capelli. Le donne! E lui lo poteva dire con certezza visto che li conosceva tutti fin troppo bene e soprattutto, con la corvina aveva un rapporto strano, ma comunque fin troppo morboso e stretto. Si, in fondo era la sua migliore amica. Sei uno che parla poco, vero? Praticamente l'opposto dei tuoi fratelli, specialmente di Regina! Notò ad alta voce perchè alla fine lui diceva sempre tutto quello che voleva a prescindere e comunque la conversazione poteva essere interessante, perchè le persone che avevano quell'indole mascheravano una forte sicurezza in loro stessi e lui, era un provocatore nato. Quella frase non era stata detta a caso. Sono quattro anni che sono in questa casata e si, mi trovo bene, ma odio venire a scuola, non mi piace studiare e penso che sia del tutto inutile farlo. Specialmente, per chi come me, ha un approccio molto pratico alla vita, ma comunque non è un problema. La leggenda narra che cado sempre in piedi, come i gatti! Rispose poi facendo un'altra boccata di aria nera chiudendo appena gli occhi e spostandosi leggermente visto che lui si era avvicinato come l'opalino gli aveva consigliato.


     
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  5. Adrien Beauvais
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    Adrien Beauvais
    Black Opal | 17 anni
    Intendeva dire Jessica Whitemore? E come cazzo faceva a conoscerla? Essendo una delle migliori amiche di sua sorella, tutto ciò che di negativo dicevano su di loro Adrien se la prendeva sul personale. In realtà, però, non sapeva nemmeno che Jess fumasse: non aveva mai voluto farsi scoprire in quel suo vizio, perciò non aveva mai avuto motivo di vederla fumare.
    - E da quando in qua la Whitemore fuma? - domandò, nascondendo il fatto che la conoscesse. Aveva bisogno di sapere di più: era venuto per Regina, ma era finito a parlare di Jess, per l'amor del cielo!
    Nonostante quella domanda, Adrien non rise e non reagì affatto a quel tipo di provocazione: il suo volto rimase impassibile, come accadde per la constatazione che seguì. Ma- ecco, conosceva Regina. Non fosse mai che quella si facesse vedere! Era una cretina... Argh, che cazzo di rabbia che gli faceva salire! L'avrebbe voluta strozzare. Come al solito, si era fatta riconoscere.
    - Mh! - rispose, con un monosillabo. Fece un altro tiro alla sigaretta, per tentare di calmarsi, che unì al movimento ossessivo dell'aprire e chiudere la mano: era il suo antistress quella sua animazione. - Puoi ben dirlo. Come conosci Regina?. Era una domanda del tutto legittima e Barnes non avrebbe potuto obiettare: dopotutto, Adrien era pur sempre suo fratello, gemello per di più!
    Lo guardò per un attimo, con gli occhi socchiusi e concentrati.
    - Allora perché non hai scelto altro? - domandò secco. Non aveva paura di chiedere e dire ciò che voleva, né di metterlo, in qualche maniera, a disagio: Adrien era schietto.
    Saltò sul muretto, sedendosi sul muricciolo con gambe a penzoloni. Si stava godendo quell'aria fresca e il sapore di tabacco sulle labbra. Osservò Barnes allontanarsi leggermente da lui.
    "Tanto meglio!" pensò. Non voleva entrare in contatto con nessuno, "toccare" gli era particolarmente spiacevole, tranne con i suoi fratelli o se fosse stato davvero ubriaco.
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    Blake Barnes ~ Black OpalBlake era un provocatore nato, ma a differenza del maggiore dei Barnes, lui non sapeva rimanere completamente impassibile a tutto. Le soddisfazioni se le prendeva tutte e non riusciva neanche a nasconderlo. Sogghignò sentendo che Adrien conosceva Jessica e la cosa lo fece un po’ scattare un po’ rimanere completamente impassibile alla cosa, come al solito, Blake non sapeva distinguere quello che gli succedeva emotivamente e la cosa lo confondeva e neanche poco. No, Jess non fuma, ci ha provato ma non le piace. Come conosci Jessica? Oh beh, se tanto gli dava tanto non poteva neanche Adrien avrebbe dovuto essere molto sorpreso di quella domanda e Blake non si poneva neanche il problema, a dire il vero, se l’altro voleva o meno rispondere o se la domanda gli sarebbe sembrata strana. Gli aveva nominato sua sorella proprio perché sapeva del loro rapporto, ovviamente era stata Regina a dirglielo e la cosa non era per niente scontata. Insomma si erano ritrovati a fare un compito insieme dato dalla professoressa Ivanova e di conseguenza avevano dovuto parlare per forza. Si morse il labbro e ne fu soddisfatto, specialmente per quel suo “mh” visto e considerato che alla fine aveva avuto ragione. Era il modo per farlo parlare, per farlo uscire allo scoperto. Blake non agiva sempre con un interesse particolare, ma gli piaceva studiare le persone e capirle e cercare in qualche modo di conoscerlo. Per un egoista come lui era veramente qualcosa di assurdo, ma si, nel suo essere una persona totalmente contraddittoria, era maledettamente coerente. Conosco Regina perché abbiamo fatto un compito insieme, perché quando sono in giro mi saluta sempre, a volte mi ha fatto qualche piacere e servizietto e perché è bella, forse una delle primine più belle che ho visto. Blake era sempre ed a prescindere sincero, a dire il vero, non era questione di paura o altro, era proprio perché lui era fatto in quel modo e comunque non sapeva mentire, nessuno glielo aveva insegnato e seppur ci provava alla fine era sempre poco credibile e sgamabile. Inoltre credo, anzi no è palese, che abbia una cotta per me, ma il primo anno è un classico! Sbattere in faccia una cosa del genere quando sapeva benissimo che Adrien era geloso marcio della gemella – i primini tra di loro parlavano – era sempre una provocazione ed il suo essere controllato lo divertiva ancora di più. cit. Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra


     
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  7. Adrien Beauvais
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    Adrien Beauvais
    Black Opal | 17 anni
    Non credeva fossero affari del ragazzo. Dopotutto, Jessica era una sua amica d'infanzia o, per lo meno, di sua sorella Marlee, che poi era diventata anche sua amica, seppur ad Adrien non piacesse ancora darle tutta quella confidenza. Ora si ritrovava a parlare di lei con la cotta di quella cretina di sua sorella.
    Quante se n'era scopate?! Sembrava conoscere davvero tutte le ragazze dell'intera accademia di Hidestone. Come faceva sua sorella ad andare dietro ad un tipo del genere?! Era la stronzaggine, forse?! No, perché, se fosse stato come si diceva, che le ragazze vanno dietro ai ragazzi stronzi, beh, doveva smentirlo, perché Adrien lo era eccome e non aveva nessuna sfilza di giovani donne ai suoi piedi.
    Si ritrovò a dire un secco - Amici d'infanzia! - per rispondere alla domanda del Black Opal. Si era anche reso conto di come il ragazzo non fosse in grado di tenere a bada le emozioni: alla menzione di Jessica sembrava voler partire "in quarta" e compiere una scenata di gelosia. Che poi, gelosia di che?! Lo pungeva nell'orgoglio la consapevolezza che sua sorella andasse dietro a questo... essere. E quella ferita fu ancora più profondamente aperte quando Blake si permise di parlare di "servizietti". Che cazzo di servizietti?!
    - Aspetta, aspetta! Che tipo di "servizietti"? - chiese, allarmato, mentre rivolgeva al ragazzo uno sguardo guardingo, duro. Non ci voleva nemmeno pensare! Sperava solo che sua sorella non si fosse spinta oltre, altrimenti... altrimenti avrebbe scatenato un putiferio. Già che faceva i compiti al posto suo non gli andava affatto a genio, poi questi... "servizietti" di merda, no.
    Che fosse una bella ragazza, lo sapeva pure Adrien. Ma come poteva volere complimenti di quel genere da quel tipo?! Lui, davvero, non se ne capacitava.
    E come si vantava della cotta di Regina?! Ahh, odiava questo tipo di situazioni! Adrien non era mai stato così, mai si era permesso di fare lo sbruffone. Strinse la mascella, ma non volle dargli alcuna soddisfazione, perciò si limitò a rispondere, mentre prendeva l'ennesimo tiro alla sigaretta, questa volta più lungo del normale per calmare i suoi nervi: - Si, è palese che mia sorella abbia una cotta per te. Ma ti avverto - affermò, puntandogli un dito contro. - Torcile un solo capello e ti giuro che ti faccio passare dal paradiso dritto all'inferno! -
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    Blake Barnes
     
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    Blake ed i rapporti sociali: due cose completamente differenti nonostante fosse il ragazzo più popolare della scuola non era uno che sapeva fare amicizia nelle maniera convenzionali. Era uno che riusciva a distruggerti e ricomporti con un unico e solo sguardo e la maggior parte delle volte non era tanto distruttivo quanto disarmante. Non riusciva in nessun modo a trattenere o filtrare quello che voleva dire e fare, non era uno che riusciva a tenersi i suoi pensieri per te. Perchè lo faceva? Era ovvio i suoi pensieri erano sicuramente importanti e sicuramente erano molto molto esplicativi e utili per tutto il mondo. A lui veramente interessava il fatto che qualcuno o qualcosa non gli venisse richiesto oppure semplicemente alla persona che avav di fronte non interessava minimamente il suo pensiero? No, era impossibile, Blake era così egocentrico che non avrebbe mai potuto pensare ad un'eventualità del genere. Sorrise al ragazzo, si lo stava provocando ma la verità era che Blake si sarebbe comportato in quel modo a prescindere perchè, semplicemente, ne aveva voglia e soprattutto erchè era fatto esattamente in quel modo. Non si era mai definito stronzo, anzi, forse non lo era per niente, ma era una persona diretta, schietta e consapevole di quello che sapeva e di quello che non sapeva fare. Quando si trovava di fronte a queste ultime cose, Blake era uno che si impegnava ancora di più odiava essere secondo a qualcuno. Oh, quindi sei della grande mela, interessantissima scelta. Come si fa a passare da una città come quella ad un'isola come questa? Insomma li avete tutto il necessario, qui sono buzzurri e soprattutto non sanno apprezzare le gioie della vita! Aggiunse poi stringendosi nelle spalle. Ecco, una di quei pensieri che poteva tranquillamente tenersi per se. Poi l'argomento cambiò e quando il ragazzo vide che Regina era il suo punto debole sogghignò. Non ce la faceva, veramente, era più forte di lui anche se sinceramente a lui piacevano e stimava molto le persone come Adrien. Niente di quel tipo di "servizietti"! Non sono il tipo. Anche se le voci di corridoio non la pensano proprio così.Lo disse continuando a fumare e con una calma disarmante. Poi ridacchiò alla sua minaccia finale, scosse il capo. Dovresti metterti in fila per darmele, inoltre dovresti sapere che ho un destro che fa male, e comunque Regina è bella, è intelligente e sinceramente per quanto possa credere di avere una cotta per me, non credo che verrebbe mai a letto con me. Inoltre, dovresti sapere che sono mezzo impicciato con la Clarke e che sono così tanto poco stabile che una ragazza da gestire mi basta e mi avanza. Due sarebbero troppe. Tu invece? Era disarmante e schietto anche quando si trattava di se. Era consapevole di quello che le persone dicevano in giro e a lui non fregava assolutamente niente ed inoltre non aveva paura di niente, forse il suo più grande difetto!
    blake barnes

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    blake barnes - 19 anni
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  9. Adrien Beauvais
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    Adrien Beauvais
    Black Opal | 17 anni
    Blake Barnes sembrava intelligente, molto di più di quello che, probabilmente, dimostrava nello studio, con i suoi insegnanti. Se si fosse applicato e non si fosse affidato e fidato di ingenui e ragazzine con cottarelle per lui per i suoi compiti, vista la sua sviluppata capacità intuitiva, Adrien era sicuro che avrebbe spaccato, letteralmente.
    - Per coloro che vivono una vita sociale intensa, sicuramente il passaggio da New York ad Hidestone è abbastanza, se non molto traumatico. Però, resta il fatto che sia avvincente cambiare luogo di vita, abitudini, conoscere nuove culture. Ti posso, tuttavia, rassicurare che i "buzzurri", come li chiami tu, ci sono anche a New York. Poi, dipende da cosa tu intenda con "gioie della vita" -.
    Era un discorso logico, ben formulato. Se il suo interlocutore avesse inteso per "gioie" lo scopare ininterrottamente, dalla mattina alla sera, l'ubriacarsi e vivere da libertino, allora lo stesso Adrien avrebbe potuto rientrare nella categoria dei "buzzurri", visto che era di tutt'altro avviso.
    Ah, non era il tipo da servizietti. Doveva credergli? Probabilmente si. Era troppo impulsivo per tramare una bugia. Ma, giusto per rispondere a quel suo attacco sottile, decise di non trattenere i suoi pensieri ed esprimerli così come venivano (come faceva sempre, d'altronde, perché Adrien non era per nulla empatico).
    - È davvero un peccato vederti sprecare le tue capacità di intuizione facendo farti i compiti dagli altri. Penso tu sia consapevole delle tue capacità e credo tu sappia quanto potresti, in un certo senso, "spaccare", no? -
    Non gli importava se se la sarebbe presa.
    - Non preoccuparti, ho avuto i miei allenamenti. Sarebbe un buon gancio destro per un buon gancio destro, te l'assicuro. Poi, fanne quello che vuoi con questa dichiarazione! - affermó, praticamente rafforzando la sua minaccia, seppure mostrando indifferenza verso quella che il ragazzo gli aveva rivolto.
    - No. Io non so nient'altro che me stesso e la mia famiglia. Ma tanto meglio. E ti chiederei di non mettere più in mezzo mia sorella con i tuoi compiti. - disse, con tutta la calma del mondo, mentre faceva girare la sigaretta tra le sue dita e buttava via il fumo dalla bocca lentamente. Una volta che l'ebbe terminata, la spense sul muretto dietro di lui e mise la cicca rimanente in un portacicche in plastica e metallo. Allungò quest'ultima verso il ragazzo, offrendogli silenziosamente di inserire in esso anche i suoi rimasugli. Era un modo per fargli capire di essere ancora in situazione di pace.

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    Blake Barnes
     
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    Blake era uno che metteva le persone alla prova. Era uno che diceva qualcoa solamente per sapere e vedere la reazione dell'altro. Era uno che studiava chi aveva davanti, ma aveva un atteggiamento sempre così approssimativo che alla fine persone credevano sempre che non fosse una persona attenta e che da uno come lui non ci si poteva aspettare niente. Odiava essere sottovalutato, ma aveva imparato che in quel modo aveva un vantaggio e che il fatto che fosse comunque, già di per se, una persona imprevedibile li dava ancora più vantaggio su tutto quello che aveva intorno.I buzzurri stanno da per tutto, ma i Densiriani lo sono sempre un pò di più. Per gioie della vita? Intendo il fatto che avete aeroporti per andare in qualsiasi parte del mondo, culture diverse, avete ogni genere di tecnologia esistente ed inoltre avete i migliori registi al mondo, La possibilità di assistere a dei film pazzeschi, conoscere attori straordinari. Inoltre ci sono le più grandi biblioteche del mondo. Per non parlare di musica! New York ha davvero del fascino. Oltre al fatto che la magia si sviluppa in modi strani ed amigui ma interessanti. Si, avete un sacco di gioie!Lo disse seriamente e perchè era a quello che stava esattamente pensando. Blake era un appassionato di musica e cinema da sempre. La famiglia Barnes aveva una serie di hotel sparsi per tutta l'America centrale oltre a qualcosa come 5 Hotel di lusso proprio a New York, di conseguenza Blake la conosceva bene quella terra.
    Poi Adrien fece una cosa che nessuno era stato mai capace di fare e soprattutto lo fece con convinzione andando sicuramente a fare colpo su Blake. Ascoltò quello che disse e poi sospirò, mise la sua cicca dentro il suo portacicche di plastica. Non mi hai ascoltato. Regina non mi fa i compiti. Abbiamo fatto un compito insieme per volere di un professore. Inoltre mi annoia fare i compiti, non mi interessa essere il primo della classe perchè non mi interessano i voti dei nostri professori. Non mi serve una E per sapere che sono eccellente. Inoltre, se hai un buon allenamento mi farebbe piacere se qualche volta combattessimo. Faccio pugilato da quando avevo 4 anni. Mi alleno da Garlic e faccio lezione a dei bambini, divertente ma non mi sfogo abbastanza. Che ne dici? Blake che non raccoglieva in nessun modo provocazioni perchè era calmo e chi aveva di fronte gli stava simpatico era veramente incredibile. Inoltre ti dico anche che non sarò di certo io a dire a Regina: no non puoi più fare i compiti con me. é un'ottima studentessa, so stare al mio posto e non mi serve qualcuno che mi dica come devo comportarmi! Ma comunque, ti posso assicurare, che non la toccherei mai. Allora, quando vogliamo vederci per un allenamento serio? Chiese poi sorridendogli e facendogli capire che, al momento, anche lui era ancora in pace!
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  11. Adrien Beauvais
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    Adrien Beauvais
    Black Opal | 17 anni
    Quel ragazzo stava rompendo ogni pregiudizio che Adrien si era fatto su di lui. Aveva una mente molto più aperta di quello che sembrava, era intelligente, intuitivo, poteva quasi apprezzarne la compagnia. Forse. Non ne era sicuro, perché lui non era mai stata una persona socievole, tantomeno qualcuno con cui socializzare. Ma, evidentemente, in questo caso, si poteva dire che la legge "gli opposti si attraggono" non fosse valida, perché i due erano più simili di quanto pensassero. Sì, ovviamente erano su due lunghezze diverse in materia di pensiero, ma a livello di comportamento erano davvero molto simili.
    - Hai ragione -. Già di per sé, quell'affermazione non aveva mai lasciato la bocca di Adrien. Era la prima volta che accadeva di dar ragione a qualcuno e gli sembrava... strano.
    - Purtroppo, però, la frenesia della Grande Mela non consente di godersi appieno quelle gioie. È più facile apprezzarle da turista che da abitante, te lo posso assicurare! -
    Blake sembrò accettare il suo monito di pace e aggiunse la sua cicca nell'oggetto porto da Adrien. Non stava ascoltando? Forse, perché era davvero quello che sapeva. Non diceva una bugia sul fatto che pensava, almeno per quello che aveva saputo, che Regina faceva i compiti per lui. Ma volle concedergli il beneficio del dubbio. Rispose solo con un mugugnato - Mmh -, per dar a vedere il suo assenso implicito.
    - I voti non fanno l'intelligenza di una persona, ma credo che dovresti applicare ogni briciolo della tua energia per te stesso. -
    Era importante, secondo Adrien, studiare il più possibile per costruirsi una base solida di conoscenze che avrebbero potuto essere un trampolino di lancio per il futuro.
    - Non so cosa tu voglia fare nella vita, ma te lo consiglio! Comunque, va bene per me. Un allenamento, ogni tanto, non fa mai male! -
    Prese un piccolo taccuino da una tasca e ne strappò un pezzo. Ci scrisse sopra il suo numero di telefono e lo consegnò al ragazzo. Non gli importava fosse alla vecchia maniera.
    - Questo è il mio numero di telefono. Volendo darti delle indicazioni più precise, sono disponibile tutti i giorni tranne il martedì e il sabato. Per il resto, fammi sapere tu, tramite SMS -
    Detto questo, dopo aver dato uno sguardo al suo orologio, si voltò e cominciò ad incamminarsi verso l'interno, con un forte - Arrivederci, Barnes! -.

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