L'offerta

Thomas Richenford ~ AurorEra la prima volta che faceva una missione senza Xander. non è che si sentisse sperso o comunque non a proprio agio, ma comunque era strano. Ed adesso a chi avrebbe coperto le spalle? CHi li avrebbe guidati come un vero condottiero in tutto quel casino? Eppure era contento del fatto che alla fine veniva valutato anche da singolo e non per forza come aiutante di Xander. Si rendeva conto che delle volte era così servile che... no non ci pensava neanche a cambiare atteggiamento nei confronti del suo caposquadra! Lui gli aveva insegnato tutto quello che lui sapeva e per quello gliene era immensamente grato. Comunque quel 26 novembre andò, come gli venne richiesto, anche lui a Diagon Alley. Oh no, in servizio in genere tendo a non concedermi nessun tipo di sfizio! Disse poi ascoltando attentamente quel negoziante, ma comunque guardandosi intorno e declinando l'offerta dello stesso. Era un ragazzo curioso e comunque stava su quella faccenda da un sacco di tempo. Era andato per fino a Londra, tra i babbani ad indagare su quella droga, ed alla fine era sempre stato un buco nell'acqua. Qualsiais persona c'era dietro non solo era potente, ma aveva anche un modo per occultare qualsiasi strada da poter, anche solo vagamente, seguire. Uno speziale. CLassica scelta di un ragazzo che voleva l'erba oppure voleva venderla. In quel momento gli venne in mente Kether e tremò quasi all'idea che stesse dando la caccia proprio a lui. Trattenne il fiato fino a quando non disse che si trattava di una ragazza giovane e di qualcuno che l'accompagnava e che non aveva detto una parola. Andiamo davvero Kether sapeva stare in silenzio su certe cose? Impossibile, era troppo carismatico e bello per poter evitare di dire la sua o comunque lasciare ad altri quello sporco lavoro, e poi l'erba e le canne se le faceva anche lui all'occorrenza, non c'entrava niente con la S&S. E quando lei le ha detto che non lo avrebbe fatto, i due si sono semplicemente girati e se ne sono andati? Chiese poi tornando a guardare l'uomo. Andiamo quale spacciatore agganciato a qualcuno di potente, ringraziava, si girava ed andava via? Nessuna minaccia? Era strano. Thoms ed il suo faccino fin troppo innocente ed allegro, tornarono a guardarsi intorno. Non voleva dire che l'uomo dicesse una bugia, ma era troppo tranquillo per uno che stava denunciando ad una squadra auror degli spacciatori. Certo ragazzini, ma erano solamente la punta dell'isperge. Insomma se il pesce grosso avesse scoperto una cosa del genere, davvero si sarebbe risolta tutta con un'alzata di spalle? No, aveva visto troppe cose assurde in quel periodo per pensare che la questione fosse così semplice. Lasciò che il suo collega Wolf parlasse e discorresse con lui. Mentre lui studiava qualcosa. Prese la bacchetta. Le dispiace? Chiese ancora prima di puntare il legno per terra. Aparecium. Poteva essere che avessero lasciato dei messaggi segreti o comunque nascosti, era bene vederci chiaro fino in fondo. Rimase ancora un pò nel locale. In attesa di risposte.

Thomas Richenford ~ AurorQuando il negoziante mise le mani avanti dicendo che non era certamente una persona che architettava le cose in generale, Thomas si ritrovò a sogghignare apertamente e scuotere appena il capo. Excusatio non petita, accusatio manifesta! Disse semplicemente. Era sempre stato un ragazzo fin troppo colto. Aveva sempre studiato tantissimo ed il latino gli era sempre piaciuto. Sorrise sempre in maniera gentile e carina al negoziante.L nostre sono domande di routine. Purtroppo anche noi abbiamo a che fare con certe persone tutti i giorni, invece lei dovrebbe vederla di rado! In fondo fa lo speziale! A proposito, complimenti per il negozio è tenuto veramente ma veramente molto bene!Aggiunse guardandosi ancora un pò intorno e non vedendo nessun tipo di messaggio nascosto. Perfetto, allora nessuna x alla mafia maniera! Magari quei ragazzini stavano solamente cercando di raccogliere consensi e non avevano neanche poi nessuno di così grande alle spalle! Si, il solito ottimista inguaribile che vede rose e fiori da per tutto. Non ce la poteva fare, era più forte di lui, doveva sempre trovare il lato positivo in tutto quello che faceva. Solo nell'ultima missione non ci era riuscito, ma li, doveva ammettere, era difficile anche solamente pensare che quel maledetto pastore stava facendo qualcosa di buono. Non sapeva se era peggio un licantropo ammaestrato oppure una persona data in pasto all'acromantula. Ma non lo sapeva che erano tutti dei folli assassini senza scrupoli? Comunque, non era quello il momento di ripensare al passato, ed anzi era fin troppo opportuno pensare a trovare quei due ragazzini, che poi, se erano davvero furbi, non si sarebbero mai trovati li nei paraggi. Comunque, alla fine, i suoi dubbi e le sue riflessioni dovettero finire, e Thomas, esattamente come i suoi compagni uscì fuori dal locale. Li, si guardò intorno cercando di entrare un pò nell'ottica di due ragazzini, che non avrebbero avuto poi così tanta differenza con lui, almeno di età. Quando Vath fu così incisivo, Thomas si voltò verso di lui, ma non annuì. Diciamo che non amava prendere ordini da nessuno che non si chiamasse Olwen Alexander, ma non era un tipo rissoso ne tanto meno era uno che rispondeva male. Sentì cosa disse la donna, erano in tre e non in due, ed un gatto avrebbe potuto indicargli la via? Quindi si era fermato ad annusare almeno uno dei tre ragazzi? Si morse appena il labbro, ed, esattamente, perchè il negoziante non aveva parlato di una terza persona? Insomma uno che riceve una proposta del genere, non si affaccia subito dopo che i due farabutti sono usciti dal suo locale a controllare se tutto è apposto?C'è qualcosa che non va. Sussurrò tra se e se. Eh a lei non hanno proposto niente? Chiese prima di vedere Wyatt cominciarsi ad incamminare. Thomas, comunque attese la risposta della signora. Non aveva un'aria da signorina per bene, quel tubino nero logoro ed elegante allo stesso tempo, era una contraddizione in termini che non presagiva niente di troppo buono. Lei ha sentito la conversazione con il negoziante? E che aspetto aveva questa "terza persona" che è andata con il ragazzo? Chiese poi cercando di posare la sua mano sulla tasca in cui contenteva la bacchetta senza destare troppi sospetti. Era tutto troppo facile. Memoria Petrae Estresse la bacchetta e la muntò dritta verso la nuca della donna, una volta avvicinatosi leggermente. Insomma era un auror e non si sarebbe di nuovo addentrato in vicoli assurdi solamente perchè una sconosciuta gli aveva detto che il suo gatto l'avrebbe portato da chi cercavano. Davvero? Cioè, Thomas doveva fidarsi di una che non era neanche vestita bene e che non si scomodava neanche ad accompagnarli, ma mandava un gatto? Cosa ne avrebbe pensato Alexander? E lui cosa avrebbe fatto? Non sarebbe andato immeditamente con Wyatt, ne tanto meno con Vath e krakus. E se volevano che se ne andassero da li per chissà quale scopo? Forse Thomas si vedeva troppi film, forse era rimasto veramente scottato dall'ultima missione ma non si fidava per niente, ne delle parole del negoziante ne tanto meno di quelle di quella donna. Quel giro di droga veniva potenziato e finanziato sicuramente da qualcuno dell'acromantula. Gli effetti della S&S erano troppo potenti e precisi per essere una droga sintetica fatta per guadagnare soldi a cazzo di cane. Thomas era stato etichettato come uno dei migliori alunni dell'accademia auror, era un allievo di Xander e non voleva essere preso in giro. Era meglio essere scrupolosi per certe cose rispetto ad essere frettolosi. In fondo Wyatt si era rivolto ad una passante qualsiasi, e quella passante qualsiasi, guarda caso aveva visto tutto. Cosa diavolo avevano gli abitanti di quel posto? Una botta di non omertà? No, non ci credeva neanche morto.

Thomas Richenford ~ AurorUltimamente le cose non andavano come veramente avrebbe voluto. A volte sembrava quasi che perdeva la concentrazione ed incantesimi che prima sembravano essere così facili, in quel momento della sua vita non andavano per niente bene! Eppure lui era sempre lo stesso! Continuava ad esserci qualcosa che non andava e quando la donna gli descrisse in maniera più dettagliata l'aspetto di quei tizi, sgranò gli occhi per come finì la sua conversazione. Signora, mi dispiace! é che qui non si è mai tranquilli e le persone non sono mai come sembrano! Aggiunse seriamente prima di rimettere la bacchetta a posto e scuotere appena il capo. Ecco, si forse era ora di andare verso dove il gatto aveva guidato il suo collega e raggiungere i suoi compagni. Alzò le mani in segno di resa come se avesse voluto ancorauna volta chiedere scusa e perdono alla signora anche solo per aver pensato di accusarla di qualcosa. Ma era un auror e da sempre gli era stato insegnato che la curiosità con un pò di sospetto non erano mai qualcosa di sbagliato. Si morse il labbro e piano piano andò verso la strada che la stessa donna gli aveva indicato. Si morse il labbro, più volte, pensieroso. Sapeva bensisimo che stavano andando in contro a qualcosa che in quattro, forse non avrebbero neanche potuto affrontare, ma era pur vero che alla fine erano stati addestrati tutti quanti per fare esattamente quel mestiere: tenere al sicuro le persone a discapito loro e della loro vita. Ecco, Thoma era un passionale, era uno che ci credeva davvero in quelle cose e lo dimostrava sempre, constantemente e mentre la sua mente voleva andare verso i suoi compagni, verso quello che era quel casale completamente abbandonato, i suoi piedi lo guidarono esattamente in un'altra direzione, ossia verso la gringott. Era sicuramente sovrappensiero ed una volta arrivato davanti a quel portone enorme, i suoi occhi quasi vennero sgranati, di nuovo, la mano era torata sulla bacchetta. Forse la sua mente, il suo inscoscio lo stava semplicemente guidando, come se sapesse come fargli recuperare dei punti. Si morse ancora il labbro e si guardò intorno. Perchè due, anzi tre ragazzini dovevano andare in banca dopo essere andati da un negoziante? borbottò tra se e se, guardandosi ancora intorno. Adesso doveva veramente trovare una svolta, tutto quello cominciava quasi ad essere straziante. Entrò all'interno della banca, si avvicinò ad un orrendo folletto e con un sorriso alquanto gentile ma comunque furbo, cacciò il suo distintivo e lo posò sull'enorme tavolo di legno. Buongiorno, mi chiamo Thomas Richenford e sono un auror della squadra Olwen, mi chiedevo se aveste visto passare da queste parti tre ragazzini, due maschietti, simili a quanto pare ed una ragazza. Uno di loro portava una maglietta verde e dei jeans. Giovani e a quanto pare con una faccia non troppo raccomandabile. Parava a bassa voce ed anche con un gran rispetto. Il fatto era che li dentro era sempre tutto troppo controllato e se qualcuno di quell'aspetto era passato da quelle parti era sicuramente stato registrato e sicuramente loro lo avevano visto. I folletti erano creature fin troppo astute ed intelligenti e non a caso presidiavano quel posto. Attese semplicemente la sua risposta, nel frattempo si passaggiò appena il polso per quel mozzico che gli era stato dato. Amava i gatti, ma sapeva anche che quando volevano sapevano essere fin troppo stronzi. Sperava di essere stato convicente e che per una volta la sua gentilezza, carisma, sicurezza e determinazione lo avrebbe ripagato. Forse, comunque, avrebbe dovuto seguire i suoi compagni e non dividersi da loro. Perchè quella mania di lavorare sempre in solitaria? Non era la prima volta che gli succedeva e si rendeva conto che poteva essere veramente pericoloso. Ma aveva 21 anni, neanche pensava che esistesse la morte! Figurarsi se poteva anche solo pensare che potesse riguardare lui. Attese continuando a guardarsi intorno e non lasciando mai la bacchetta. Doveva essere comunque pronto a qualsiasi cosa. Era sempre più convinto che tutta quella tranquillità sarebbe stato solamente la quiete prima della tempesta!