Morte certa

Provino Acromantula

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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Erano trascorsi mesi da quando quella strana collaborazione col Pastore era avvenuta, successivamente ci fu l'attentato all'auror Callaway e l'uccisione di Mor, purtroppo però il successo era una dipendenza troppo forte per il Boss dell'Acromantula Scarlatta. Lui era destinato a qualcosa di grande, bramava un futuro diverso per il mondo magico. Lo aveva letto nei tarocchi, presto il caos avrebbe avvolto l'intera Londra e l'acromantula avrebbe avuto bisogno di nuovi membri affinché potesse sostenere i progetti che avrebbe presentato nel breve termine.
    A Nocturn Alley cominciò a circolare la voce secondo cui una certa Jacqueline De Lourant era alla ricerca dell'Acromantula, così Damien fece in modo di organizzare un incontro: Robert chiese a un vampiro di rintracciare la giovane ragazza e lo fece nel bel mezzo della sua attività notturna, dicendole di recarsi l'indomani presso Vini e Violini, una locanda che venne chiusa il giorno della sua inaugurazione a causa dell'omicidio del proprietario, ma che era riuscita a riaprire durante il periodo einvernale. L'incontro era fissato per le ventidue, presso il tavolo numero 6.
    Damien era lì ad attenderlo. Solitamente si occupavano di queste cose Brian, Margot o Robert, purtroppo però quella sera erano entrambi impegnati. L'ex auror era seduto come da accordi al tavolo numero sei. Addosso aveva una camicia bianca, un pantalone e una giacca nero lucido come le scarpe che indossava. I suoi connati erano però diversi dal solito. Damien appariva come un uomo sui venticinque anni. Carnagione olivastra, lunghi capelli neri e occhi verdi. Probabilmente con un outfit diverso poteva sembrare un cantante di una band metal, ma come spesso accadeva il criminale non ricordava a chi appartenessero tutti i capelli che utilizzava per la pozione Polisucco.
    Dinnanzi a sé, posata sul tavolo, v'era una bottiglia di vino. Dolore Rosso. Lesse ad alta voce, sprofondando appena sul divanetto in cui sedeva. All'interno della locanda riecheggiava la musica pop del momento e i baristi, così come il proprietario della baracca, facevano quel che potevano per accontentare i clienti. Spero vivamente che sia puntuale. Afferrò la bottiglia e versò il liquido rossastro all'interno del proprio calice, mentre uno pensato appositamente per la medimaga restava immacolato. Non voglio perdite di tempo, quindi la metterò alla prova questa sera stessa. Già sapeva quale sarebbe stato il suo test, ma nel mentre arrivava avrebbe potuto escogitare qualche dettaglio per rendere il tutto più divertente.



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    Jacqueline De Lourant
    Medimaga | 28 anni
    Jacqueline era determinata a raggiungere il potere eppure, se una cosa si faceva difficile, tendeva a perdere interesse o a cercare una scorciatoia. Cosa portava una giovanissima ed avvenente Medimaga a spingersi in un ginepraio del genere? Rischiava di perdere il proprio lavoro al San Mungo, infangare il proprio nome e rischiare una condanna ad Azkaban. Eppure le ricerche che svolgeva erano spesso inconcludenti, la magia del sangue ancora le sfuggiva e il San Mungo non le dava lo stimolo adatto a trovare una soluzione più drastica. Cercare l'Acromantula Scarlatta era stata un capriccio, scostante come sempre aveva deciso solo gli ultimi dieci minuti di presentarsi all'appuntamento che le avevano dato mentre svolgeva il suo "secondo lavoro". Jacqueline aveva usato su di sé un Vestis per avere una mise sexy, provocante ed elegante allo stesso tempo. Un abito dall'ampio spacco asimmetrico, di colore nero adornava il corpo privo di indumenti intimi di Jacqueline, un ampio di orecchini e dei tacchi avrebbero completato il tutto. Non avrebbe cambiato nulla del proprio corpo ma, per proteggere sé stessa, la Medimaga dovette mettersi di fronte al proprio specchio e fare opera di modifica sulla sua fisionomia facciale. Nessun tipo di magia, il vantaggio di essere una metamorfomagus era di poter cambiare con facilità ogni cosa che più le aggrada. In quel caso avrebbe arrotondato un po' di più l'ovale del viso, spostando gli zigomi leggermente più verso l'esterno del volto, la capigliatura, liscia e bionda venne sostituita da una selva riccioluta di capelli color notte. Gli occhi si fecero più sottili, mentre le iridi si sarebbero scurite raggiungendo la colorazione nera lo stesso naso di Jacqueline si sarebbe fatto più piccolo. Osservandosi allo specchio sorrise e, soddisfatta del risultato, si sarebbe alzata.
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    La donna si sarebbe smaterializzata di fronte al locale e, osservato il piccolo orologio da polso, avrebbe notato come mancavano pochi minuti all'appuntamento. Entrata nel locale si sarebbe diretta con passo deciso verso il tavolo designato sedendosi con assoluta nonchalance di fronte all'uomo che occupava il posto.
    «Buonasera.» La voce di Jacqueline sarebbe risultata diversa rispetto alla sua normale voce, frutto della metamorfosi che aveva attuato su sé stessa.
    «Parlato» - Narrato - "Pensato" | Scheda PG Stat.
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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Dolore Rosso era un vino corposo, caratterizzato da un tannino piuttosto elevato in grado di aggiungere un retrogusto ferroso alle note fruttate che si percepivano durante il primo secondo di assaggio. Era una bottiglia costosa, annata 98 e qualunque intenditore di vino sapeva che tali bottiglie venivano aperte solo in occasioni importanti.
    L'invitata di Damien giunse puntuale. Un rapido movimento di bacchetta fece spostare la sedia dedicata a lei in modo tale da facilitarle la seduta e un ampio sorriso le venne rivolto. Immagino che scopriremo al termine della nostra conversazione se questa è una buona sera o meno. Prego, si accomodi.
    Il criminale con maestria stappo la bottiglia, riempiendo così prima il calide di lei e successivamente il proprio, prestando la massima attenzione a non toccare il vetro del contenitore che avrebbe trattenuto il corposo liquido. Non le ho chiesto se gradisce o meno, poiché dal fascicolo che mi hanno mostrato ho letto il vino non le dispiace. Avrei optato per qualcosa di più elegante, ma non mi fido granché dei rinomatissimi prodotti della casa.
    Dopo aver riempito i bicchieri, Damien avvicinò il calice alla bocca. Annusò la fragranza, dopodiché sorseggiò. Si starà chiedendo cosa ci fa qui, quindi mi permetta di illustrarle il suo primo compito, quello che mi permetterà di comprendere se lei fa al caso nostro. Ruotò il capo in direzione del bancone. Vede l'uomo seduto al secondo sgabello verso destra? Quello biondo con il cravattino verde? Lui è Marik Hall, neo-proprietario del locale. Lui sarà il suo bersaglio di questa sera. Non mi interessa sapere come o dove, ma stasera lui deve morire. Crede di potercela fare? Io resterò qui ad aspettarla.




    RevelioGDR


    Ciò che ti viene chiesta in questa parte del provino è un post in cui uccidi Marik Hall. Hai piena libertà sul luogo, incantesimi da utilizzare, altri modi alternativi per uccidere, tutto ciò che vuoi. Sei libero di muovere il png a tuo piacimento.
    Per qualunque dubbio o domanda sai dove contattarmi ù.ù
     
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    Jacqueline De Lourant
    Medimaga | 28 anni
    La ragazza non abbandonò il sorrisetto sfrontato che si era palesato sul suo volto, nemmeno di fronte all'uomo che faceva parte dell'Acromantula Scarlatta. Sicura di sé, sfrontata al limite dell'irriverenza Jacqueline a.k.a. Kamila Shariq con quella copertura, ascoltò l'uomo senza fare cenno. Solo uno, in effetti, un leggero movimento della mano verso il proprio calice per coprirne il bordo ed impedire che le venisse offerto del vino. «Apprezzo l'offerta ma non bevo mai quando il dovere mi attende.» Replicò sibillina, con una voce non sua dall'accento arabeggiante, senza staccare gli occhi di dosso all'uomo. «Avremo modo di brindare a lavoro concluso.» La ragazza avrebbe seguito con lo sguardo l'indicazione del sedicente cantante metal e i suoi occhi color nero pece si sarebbero posato sul nuovo proprietario del locale e il suo sorrisetto sfrontato si sarebbe allargato ulteriormente. Sarebbe stato come rubare le caramelle ad un bambino, la ragazza si sarebbe alzata, dirigendosi con nonchalance al bancone e pagando un paio di drink, due vodka sour, che con grazia e leggiadria avrebbe portato fino allo sgabello dove sedeva Marik Hall. «Hey ciao, posso offrirti da bere?» Chiese, offrendogli dallo stelo il calice del cocktail. Si sarebbe morsa sensualmente il labbro, sorridendo all'uomo accavallando la gamba facendo risalire il già troppo corto abito di un altro paio di centimetri. Avrebbe sfruttato tutta la propria esperienza come escort per far salire l'eccitazione sessuale all'uomo, chinandosi sensualmente verso di lui avrebbe messo ben in mostra il proprio davanzale e, posando delicatamente una mano sulla gamba dell'uomo estremamente vicino all'inguine, mostrando tutto il proprio lato provocante gli avrebbe sussurrato dolcemente all'orecchio. «Che ne dici, andiamo in un posto più intimo?» Si sarebbe attorcigliata una ciocca di capelli neri attorno all'indice mentre avrebbe sorseggiato il drink. Era certa che nessun uomo, sano di mente, avrebbe rifiutato una proposta del genere e così fu. La lussuria era il miele con cui cospargeva la propria tela e non c'era nessuno, uomo o donna che fosse, in grado di resistere a quel richiamo. Quasi al pari di una Veela, Jacqueline sapeva esercitare sul sesso opposto un fortissimo ascendente tale da permetterle di manovrarlo come un burattino. Si sarebbe fatta condurre dove l'uomo avrebbe voluto, un hotel, una stanza da letto del locale stesso e sensualmente avrebbe fatto delle sue movenze un'arma, una trappola per gli occhi e per la libidine. Solo in una di quelle stanze, una volta chiusa a chiave, lo avrebbe fatto accomodare su di un letto. La brama negli occhi di lei sarebbe potuta essere ricondotta all'eccitazione sessuale ma, in realtà, come uno squalo che aveva avvertito il sangue era in una frenesia tale che si sarebbe concessa ad uno spettacolo di danza dalla forte carica erotica, uno striptease culminante in un bacio. La mano di lei sarebbe andata al petto di lui, accarezzandone il profilo dei muscoli e, lentamente, avrebbe preso la mano all'uomo legandola con un sorriso complice e un bacio a fior di labbra alla testiera del letto. In quella frenesia sessuale, la ragazza si sarebbe sbrigata nel procedere con la seconda mano, legandola anch'essa. Jacqueline avrebbe carezzato il mento all'uomo in un gesto d'affetto e cura per poi prendere una benda e legargliela all'altezza degli occhi. Per non destare sospetti avrebbe iniziato a baciargli il petto nudo scendendo lungo il corpo mentre la mano sarebbe andata ad afferrare la bacchetta magica contenuta nella propria borsetta. Solo una volta che con i baci sarebbe arrivata quasi all'altezza del bacino Jacqueline avrebbe alzato la bacchetta magica all'altezza del collo dell'uomo, da medico sapeva perfettamente l'anatomia di un corpo umano, massimizzare il danno ed effettuare un'uccisione pulita era ciò che voleva facendo in modo che il sangue non avrebbe sporcato ma, nel qual caso, avrebbe eseguito un Gratta e netta per pulire. Per prima cosa avrebbe eseguito un “Muffliato” non verbale sull'intera stanza, non avrebbe dovuto preoccuparsi di eventuali ficcanaso in quel modo. Il “Recido” non verbale fu rapido e preciso e la mano con la bacchetta trasformatasi in bisturi, ferma e abituata alle autopsie, si mosse con maestria per recidere la giugulare dell'uomo. Il cadavere tuttavia, non sarebbe mai stato trovato, l'idea della ragazza fu quello di ridurlo di dimensioni per poterlo trasfigurare meglio ed eseguito il simbolo < con la bacchetta avrebbe creato un Mini-Marik declamando mentalmente la formula “Reducio”. Rapidamente Jacqueline avrebbe puntato la bacchetta sul cadavere e pensata la formula “Paperante” avrebbe creato dal cadavere una paperella di gomma che avrebbe messo in borsetta per poi disfarsene con tutta calma una volta terminata la serata. Un rapido “Gratta e Netta” per ripulirsi, si sarebbe rivestita e sarebbe scesa al piano di sotto dall'uomo al tavolo numero 6 sedendosi nuovamente con un sorriso sul volto. «Stavamo dicendo? Ah sì, mi voleva offrire quel calice di vino.» Avrebbe afferrato il calice e allungato verso Damien in attesa di farsi servire e brindare con lui.
    «Parlato» - Narrato - "Pensato" | Scheda PG Stat.
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    Damien Vanderwaal | Acromantula Scarlatta
    Quando la medimaga tornò al tavolo Damien era ancora seduto lì. Aveva lo sguardo fisso su di lei mentre si avvicinava e prendeva posto e alle prime parole della donna non ebbe la minima esitazione ad agitare la bacchetta: la bottiglia di vino si stappò e il calice della donna venne riempito.
    Immagino tutti sia andato secondo i piani. Si trattava di parole dette per circostanza. Aveva usato i tarocchi per prevedere cosa sarebbe accaduto e alla domanda Che fine avrebbe fatto il bersaglio? il responso era morte. Riguardo quella questione... con ciò che resta può farne quel che vuole. Dal fascicolo che aveva ottenuto sulla medimaga aveva letto una certa propensione per la magia oscura. Damien non era un amante della branca curativa, tuttavia quando questa si fondeva con la nera i frutti che ne potevano nascere erano aberrazioni estremamente interessanti. A nostra disposizione abbiamo attrezzature all'avanguardia. Mi risulta che lei fa anche ricerca, giusto? In tal caso si senta pure libera di sperimentare. Detto ciò l'uomo si alzò in piedi e si sistemò l'abito. Mi farò vivo nei prossimi giorni. Per il momento mi permetta di congratularmi con lei: sono lieto della sua collaborazione.
    Damien fu di parola. Il giorno dopo, infatti, la medimaga presso la sua abitazione ricevette una missiva con un indirizzo. Era uno dei covi dell'Acromantula, luogo in cui Margot le avrebbe comunicato tutto ciò una recluta necessitava di sapere.
    Oramai Jacqueline era un membro ufficiale dell'acromantula. Poteva sembrare positivo tutto ciò, una una volta dentro l'organizzazione, uscirne era impossibile.


    RevelioGDR


    Ti chiedo scusa per il ritardo, ma il provino è ufficialmente concluso!
    Il post mi è piaciuto molto, ragion per cui verrà premiato con un punto in carisma. Spero di vederti presto in quest <3

    Snaso: 2+2+2= 6 exp
    Jacqueline: 2+2= 4 exp e +1 Carisma
     
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4 replies since 8/2/2022, 13:56   105 views
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