Markab Castlewine
Reporter | 25 anni
Lo sfruttamento seriale di Markab da parte di Jonathan aveva tutto un'insieme di concause che andavano da una certa attrazione tra i due, passando per la simpatia, la voglia di sfida di Markab e soprattutto l'incredibile capacità di Jonathan di far pesare ogni cosa come fosse un'enorme concessione. Come prendere infatti che il reporter reputasse un grande onore l'essere responsabile del Canto della Sirena in assenza del proprietario?
Markab era molto orgoglioso della fiducia in lui riposta e quando l'altro non c'era, non solo era il primo ad arrivare e l'ultimo ad andarsene, ma era attento e feroce come solo Jonathan avrebbe potuto essere.
"Ehi, tu, cazzo fai?!" era stata una serata come tante, e come sempre diverse ragazze si erano rifugiate di sopra con dei clienti, quando ad un certo punto il ragazzo aveva ricevuto un segnale convenzionale di pericolo da parte di una stanza. Ovviamente si era immediatamente precipitato dentro, doveva aveva sorpreso la ragazza nuda, livida, pesta e soprattutto spaventatissima e legata.
Markab aveva prontamente digrignato i denti, entrando dentro furioso e chiudendosi la porta, affrontando il predone, che lo aveva immediatamente accolto con uno stupeficium, talmente atteso che lo evitò balzando sul letto e puntando il bersaglio con la bacchetta.
"Flipendo" senza esitare, il ragazzo aveva scagliato il proprio incanto offensivo centrandolo in pieno petto, infondendo nella magia la propria rabbia, allo scopo di scuotere così violentemente i sensi dell'altro da confonderlo 'Manco fossi la fottuta nuova arma di Skyler' si disse lui, osservando l'altro sgranare gli occhi e osservarlo palesemente confuso.
"Cos'è, non c'è Jon e pensi di poter fare il cazzo che vuoi? Io sono Markab Castlewine e non sarò un fottuto predone di staminchia, ma sono uno stracazzo di duellante alla Lega di Londra, e ti posso garantire che uno come te lo faccio a pezzi in tre secondi!"
"Chi?" aggrottando il naso, Markab dovette ammettere a sé stesso che fare discorsi epici davanti ad un uomo che aveva precedentemente confuso non era una delle sue migliori idee 'E' come quando rimmo il buco del Doc e poi me lo scopo con due litri di vasella...' che, nel dizionario del Castlewine significava che lo aveva fatto per sport, e perché si era calato eccessivamente nella parte.
"Bastardo, FLIPENDO!" ringhiò il suo avversario, centrandolo in pieno petto e sbattendolo addosso alla ragazza, che strillò fortissimo.
"Lana, stai calma, ci sono io!" urlò alla donna (sì, più forte di lei) cercando di placarla, rivolgendole poi un sorriso bastardo "Sei a letto con me: lo sai che puoi urlare solo di piacere" le concesse con un occhiolino, carezzandola su un braccio con far discreto e protettivo, andandosi poi a mettere davanti a lei e incassando così anche uno Stupeficium dell'uomo, che lo gettò in ginocchio.
'Merda' combattere in uno spazio stretto e dovendo difendere una ragazza non era proprio il massimo, ma lui non si sarebbe certo arreso al primo ostacolo.
"EVERTE STATIM" urlò compiendo poi un gesto enfatico laterale con la bacchetta, cercando di sbattere l'uomo contro il muro accanto alla finestra, finendo invece per centrare con la testa di lui quest'ultima, cosa che lo fece un po' imprecare "MA PORCA MORGANA, CAZZO, QUELLA ME LA RIPAGHI!" urlò di rabbia, manco non fosse stato lui a scagliarcelo contro, tentando ancora di confonderlo, ma andando questa volta a non accertarsene, provando a porre fine alla partita.
"INCARCERAMUS. STUPEFICIUM!" con tutte le energie che aveva, ben conscio di non poter fare ulteriori rumori, il ragazzo eseguì in rapida successione due delle sue magie preferite, andando prima a legare come un salame (e rallentare) il bersaglio e poi a schiantarlo a terra con una violenza superabile solo dai suoi lombi (?), ove rimase esanime.
"Coglione!" Markab sputò a terra del sangue rappreso che aveva in bocca, poi andò a liberare Lana, dandole la serata libera e dicendole di stare con le altre, poi senza troppe cerimonie prese l'omone ler una caviglia e lo inizio a trascinare fuori dalla stanza, avendo cura che si facesse ogni scalino fino al piano terra con la testa, anche allo scopo di richiamare l'attenzione di tutti quelli del locale.
'Guardate bene che cazzo di fine fanno quelli che provano a toccare le nostre donne!' fiero e furioso, il ragazzo sostenne lo sguardo di tutti fino a superare il bancone e apire la porta. Gettò l'uomo fuori poi puntò ancora una volta la bacchetta "BOMBARDA!" ringhiò, generando un boato dalla bacchetta così violento da sbattere l'uomo contro il cassonetto dei rifiuti davanti "E NON FARTI PIU' RIVEDERE, BASTARDO!" urlò infine, richiudendosi poi la porta alle spalle, soppesando un sacchetto pieno di galeoni.
Quando lo aveva preso?
Beh, questo era un provino anche di atletica no? Un accenno alla sua mano lunga ci voleva!
.RevelioGDR
