Chiacchiere tra sorelle!

Regina&Marleen

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    Regina Beauvais ~ DioptaseDoveva ammettere che da quando erano entrate dentro quella scuola non avevano avuto un secondo di tempo per scambiare due parole. Doveva anche ammettere che Adrien era sempre occupato ultimamente e la cosa non gli piaceva neanche un pò, la situazione con Julian stava diventando disarmante e lei aveva bisogno di un consiglio non solo di un'amica, ma proprio di quella parte di lei che sapeva saperci fare molto di più in quelle cose seppur più piccola. Le serviva sua sorella ed inoltre le mancava sua sorella. Quando erano a casa erano sempre insieme, impegni dell'una e dell'altra permettendo, ed adesso si scambiavano semplicemente delle occhiate per i corridoi ed era tutto un sussurrare: mi dispiace o un ci vediamo la prossima volta! Erano finite anche in casate separate e la cosa non faceva altro che aumentare tutta quella distanza che, seppur non lo dava per niente a vedere, la faceva soffrire. Regina era legata alla sua famiglia in una maniera morbosa e pazzesca, era come se fosse completamente assuefatta dai suoi fratelli e sppur voleva sempre essere impeccabile ai loro occhi, era sempre pronta a mettersi in discussione e si, sarebbe seriamente morta per loro. James era un ragazzo e di conseguenza su alcune cose non riuscivano a comunicare ma Marleen, lei era veamente un pezzo del suo cuore e non aveva nessuna intenzione di rimandare ancora quell'incontro. Le mandò un messaggio, scrivendole che l'avrebbe aspettata nella sala da thè, in maniera tale da ritrovare, in qualche modo, un qualche equilibrio ed una routine quasi come quando erano a casa. Per quanto volesse fare la dura, le sue abitudini, quelle costruite con tantissimo amore e soprattutto sacrificio e senso della responsbailità, che a Regina non mancavano mai, le mancavano da morire. Svegliarsi e ritrovare quei ricci elastici in faccia a lei o che saltellavano per casa era qualcosa che, per quanto si lamentasse, le mancavano come l'aria. Alle 17.00 in punto era nella sala da thè, in un tavolino un pò appartato, in maniera tale da poter parlare senza alcuna riserva, la gamba destra accavallata sulla sinistra, dei biscottini al cioccolato presi dal buffet sempre rigoglioso e il sorriso di chi sta rivedendo la persona più importante della sua vita. Dovevano aggiornarsi di un sacco di cose!


     
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    |marlee "mar" beauvais|


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    on per fare la ragazza drammatica, ma Marlee si sentiva morire. Erano giorni ormai che si trascinava a lezione, o non ci andava per nulla e se ne stava tutto il giorno nascosta sotto le coperte a piangere come se il sole non fosse sorto quella mattina. E un po’ era così, per lei, non riusciva a pensare ad un momento nella su vita in cui fosse stata tanto triste quanto in quel periodo. E per di più, a tutto quel macello si univa anche il fatto che si sentiva tremendamente in colpa, perchè le sembravano mesi che non parlava con la sorella maggiore. Regina era un punto fisso, per lei. Se il sole fosse esploso, Marlee era convinta sarebbe bastata mezza parola dalla sorella e quello avrebbe ricominciato a brillare, più luminoso di prima. Era impensabile il fatto che si fossero perse di vista per così tanto tempo, complici un po’ la scuola un po’ il tempo che mancava sicuramente ad entrambe. Come leggendole nel pensiero - e a quel punto Marlee era convinta che qualche trucco mentale la sorella lo applicasse davvero - si trovò un messaggio proprio da lei, che la invitava in sala da the alle cinque. Si alzò dal letto, sospirando e decidendo che non poteva darle buca, e si ficcò la gonna e la camicia della divisa di malagrazia, finendo per sbattere addirittura il gomito alla colonna del baldacchino e imprecando leggermente. Raccolse i capelli in una crocchia disordinata, raccolse la bacchetta e imboccò la porta, dirigendosi verso la sala da thè. Entrò senza guardarsi intorno, si avvicinò al tavolo da buffet sei versò una tazza di the nero, zuccherandolo abbastanza, per poi afferrare anche una fetta di torta. Solo in quel momento alzò lo sguardo, e notando la sorella in un tavolo appartato le si avvicinò. Cercò di sorridere.
    -Ehi, Nins. Come va?



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    bymars


     
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    Regina Beauvais ~ DioptaseRegina non sapeva stare senza la sua famiglia e soprattutto senza sua sorella minore. Si erano sempre trovate bene, avevano sempre avuto un bellissimo rapporto, erano sempre state una complementare all'altra ed anche se non erano proprio gemelle, era come se lo fossero. Si morse il labbro guardando l'orario. Si, ecco, non è che avesse paura che sua sorella le desse buca, ma aveva il timore... non lo sapeva a dire la verità. Sapeva solamente che le mancava stare con lei, chiacchierare di tutto e sapere la sua opinione su certe cose. In fondo doveva ancora raccontale di Julian, dirle i vari sviluppi e la cosa peggiore era che sapeva che qualcosa era successo anche a lei perchè ogni volta che la vedeva a lezione, quando riusciva a vederla, aveva una faccia che non le piaceva per niente. Era ovvio che fosse successo qualcosa ed era ancora più ovvio che quel qualcosa dovesse riguardare qualcuno che lei non conosceva come avrebbe dovuto. Insomma era preoccupata ed anche un pò arrabbiata con se stessa. Da quando lei non riusciva a parlare con i suoi fratelli? Da quando lei non riusciva a raccontare qualcosa a sua sorella? Da quando lei non aveva tempo per Marleen e viceversa? Ecco, doveva assolutamente recuperare e quando la vide li, entrare di fronte a lei, scattò in piedi neanche fosse una molla. Eccoti! la ragazza non fece neanche in tempo ad arrivare che Regina si buttò in un abbraccio soffocante al collo della ragazza. Non era mai così, non lo era veramente con nessuno, ma la riccia di fronte a lei era importante e con lei poteva fare tutto, poteva essere tutto e soprattutto se stessa. Non hai idea di quanto mi sei mancata, di quanto in questi mesi ti ho pensata,! E poi ti ho vista a lezione un pò... come dire? Un pò moscia? E non mi piace, che ti succede? qualcuno ti ha fatto del male? Chiese poi scuotendo il capo e sedendosi di fronte alla ragazza sciogliendo l'abbraccio e facendola respirare. Si, la immerse di domande ma perchè era davvero da troppo tempo che non parlavano!


     
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    |marlee "mar" beauvais|


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    L
    a vista della sorella la tranquillizzò come mai aveva fatto. La osservò da lontano, dal tavolo del buffet, e si scoprì sul punto di piangere. Non che fosse una novità -in quel periodo piangeva praticamente per qualsiasi cosa - ma di certo non aveva intenzione di fare una scenata in sala da the, ecco. Scosse la testa, cercando di scacciare le lacrime, e si avvicinò. Le braccia della sorella la trovarono e la circondarono, e lei non potè fare altro che starsene li in piedi a godersi l’abbraccio, con le mani ancora piene di roba. Sorrise al profumo di Regina, alla sua presenza confortante. Quando questa si allontanò poggiò tutta la roba sul tavolo, sedendosi e guardando la sorella fare lo stesso. Aveva registrato le parole che le aveva detto, ma in quel momento era occupata a registrare le differenze che c’erano tra loro. Regina, come sempre d’altronde, era l’epitome della perfezione e lei invece…beh, diciamo che di certo non si faceva notare per l’ordine. Chissà, magari se avesse avuto i capelli più in ordine, o magari se fosse stata più tranquilla Tom non se ne sarebbe andato…Sospirò, abbassando lo sguardo sul liquido scuro nella tazza e mordendosi il labbro con forza.
    -Anche tu mi sei mancata, davvero. - sollevò lo sguardo, cercando quello di lei - si, non sono stati bei giorni, per dirne una.
    Si raddrizzò, cercando di riprendersi. Merlino, stava passando un po’ di tempo insieme a sua sorella dopo quanto, mesi? Non poteva mica rovinarlo mettendosi a piangere come una bimbetta, no?
    -Thomas è… - le si ruppe un po’ la voce - Thomas è andato via, tutto qui.
    Scrollò le spalle, come a minimizzare l’avvenimento - ma quando mai - e fece un sorriso tirato alla sua controparte maggiore. Di certo lei aveva molto da raccontarle, e Marlee non voleva monopolizzare la conversazione. Infilò in bocca un pezzetto di torta, quasi mugolando da quanto era buona, per poi sporgersi un po verso di lei.
    -Tu come stai, Nins? Che mi racconti?



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    Decisamente c'era qualcosa che non andava in sua sorella. Era troppo silenziosa, era troppo poco urgano ed era troppo... ecco si non sapeva esattamente come descrivere quell'essere "troppo poco"! Non era abituata a "quella" Marleen, era abbituata ad una forza della natura, ad una determinazione fuori dal comune, all'essere completamente fuori di testa e fuori da ogni schema... ed invece, in quel momento le sembrava spenta. Ecco, forse era quello il termine giusto da utilizzare. Le sembrava quasi che non fosse sua sorella o comunque che fosse un piccolo e lontano ricordo di lei. Comunque, in quel momento l'abbracciò forte, e non le diede neanche il tempo di respirare. Le era mancata veramente tanto e non poteva fare a meno di essere contenta che finalmente entrambe erano riuscite a trovare un momento solamente per loro. Sorrise sincera, ma quando arrivò la risposta della sorellina un oh, le venne proprio dalla pancia. Come era possibile che era andato via, eppure loro erano così... ecco si, vicini, erano sempre così bellini insieme. Dovevano capire ancora un pò di cose - ma guarda da chi arrivava il pulpito - ma comunque erano...una bella coppia! Si morse appena li labbro e poi si sporse un pò sul tavolo per accarezzarle una guancia e spostarle un riccio dalla faccia. Vedrai che non è detto che non tornerà. Magari ha avuto dei problemi, qualche contrattempo, ma...Thomas non se ne sarebbe mai andato senza una vera ragione. Lo sai bene. Le disse con tono rassicurante e gentile. Certo che con sua sorella riusciva ad essere completamente un'altra persona, su quello era sicura. La dolcezza di Marleen era qualcosa di coinvolgente e travolgente, non si poteva fare altrimenti. Se può consolarti, così da non sentirti completamente sola in questo dolore, anche io non faccio altro che litigare con Miller. Insomma non ci capisco più niente ed anche lui è sparito, nel nulla, o meglio, ancora peggio, non fa altro che ignorarmi. Disse poi girando il cucchiaino nel thè che avevano di fronte, così un pò a vuoto, un pò senza senso. Era devastante quella situazione, specialmente perchè loro non erano fatti in quel modo. E tutto quello non aveva senso, tutto quello non aveva ragione d'esistere. Credi di essere innamorata di lui? Le domande di Regina erano sempre mirate a voler sapere qualcosa, o comunque a farsi un esame di coscienza o un'introspezione precisa. Non erano mai domande fatte a caso. Mai.I suoi occhi scuri si scontrarono con quelli altrettanto scuri e particolari di sua sorella in attesa di una risposta. Non poteva mentire, esattamente come non sarebbe stata in grado di mentire Regina ad una controdomanda dello stesso genere. Era impossibile, sia perchè non avrebbe MAI mentito a sua sorella sia perchè non era veramente il caso di farlo. Era come mentire a se stessi e Regina non lo avrebbe mai sopportato.
    Regina Beauvais

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    Regina Beauvais - 17 anni
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