Io non so ballare il Tango

Viaggio a Buenos Aires- Aidan&Aibileen

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    Era arrivata l'estate. La scuola era finita, i ragazzi non facevano assolutamente nulla per ben tre mesi (nemmeno i compiti delle vacanze), si divertivano tutta la giornata, rimanevano svegli tutta la notte (e la mattina sembravano degli zombie. Il detto “la sera leoni, la mattina coglioni” è verissimo). Ogni ragazzo dell'età tra i 14 e i 18 anni faceva queste attività. Se poi ci mettiamo anche la vita amorosa o sessuale, quel periodo era la migliore. Quelli più sfacciati rimorchiavano ragazze diverse ogni notte. Gli altri si cercavano una sola ragazza con cui limonare duro e fare le cosacce solamente durante il periodo estivo.
    Aidan era uno di quelli sfacciati, tranne rari casi in cui la ragazza era piuttosto carina e ci stava qualche giorno in più. Lo era almeno fino a prima di entrare ad Hidenstone. Conoscono tutti quella storia che oramai ha fatto venire la nausea anche al player. Da marzo, però, erano cambiate un po' di cose: La rabbia e il “fai da te” erano finalmente un ricordo ed ora era felice con una ragazza che ovviamente tutti hanno avuto modo di conoscere. Chi non conosceva Aibileen Beatrix, la ragazzina australiana un po' timida all'inizio ma decisamente simpatica, dolce e affettuosa con tutti, appena prende confidenza? Al Dioptase era questo ciò che piaceva di lei (oltre al fatto che era una gnocca stratosferica una bellissima ragazza). Era una ragazza davvero gentile con tutti, anche con la persona più stronza dell'universo (*coff coff* Adrien *coff coff*) e riusciva a farsi voler bene in un batter d'oocchio. Era successo anche con Aidan, ovviamente: la prima volta che si incontrarono ad Hidenstone, alla torre dell'orologio, avevano chiacchierato per tutto il tempo e si erano sdraiati sul pavimento ad osservare le stelle. Ed infine si era messo insieme a lei, nello stesso posto del loro primo incontro ad Hidenstone, il giorno del suo compleanno.
    Da quel giorno, il tempo passato assieme a lei era aumentato a dismisura (e già prima era davvero molto). Con lei stava davvero bene: Scherzavano, ridevano, giocavano assieme come sempre e oltre questo...beh, facevano quello che facevano tutte le coppie. Non era sempre vero, ciò che diceva una canzone italiana di alcuni anni fa. A volte, 'la regola dell'amico' sbaglia.
    Aidan e Aibileen avevano passato diverse settimane ad organizzare il loro viaggio estivo. Aidan voleva andare in Irlanda e nei posti dove avevano girato 'il trono di spade'. Lei voleva un viaggio tranquillo e più interessante tipo Brasile, Portogallo, Argentina o perù. Oppure un viaggio di totale Relax come le Canarie.
    Un giorno, per scherzare, le aveva proposto di andare ad Honolulu, immaginandosi con un cappellino rosso, un paio di occhiali da sole, t-shirt arcobaleno e pantaloncini floreali, a ballare come un idiota come Merlino in un film babbano della Disney.
    Alla fine, però, entrambi riuscirono a trovare un accordo: Sarebbero andati a Buenos Aires e magari qualche bel posticino nelle vicinanza abbastanza interessante in ambito storico. Magari anche una scampagnata in qualche boschetto Argentino. Una visita in città...un bel bagno al mare. Insomma c'erano tante idee nella testolina del Dioptase. Una cosa sola era sicura: Non si sarebbero annoiati. E poi, ehi! Erano una coppia di piccioncini che passavano la maggior parte del tempo a sbaciucchiarsi e a coccolarsi.
    Era arrivato il giorno in cui sarebbero partiti. I genitori di Aidan (che ovviamente sapevano già tutto, senza che Aidan lo dicesse. E non erano legilimens) accompagnarono i ragazzi all'aeroporto di Londra. La sorellina Arya era contenta che finalmente lui ed Aibileen si erano messi assieme. La trovava simpatica. E, durante il tragitto, non fece altro che riempire di parole la povera australiana elencando i pregi e i difetti del fratello maggiore, evidenziando ovviamente i difetti. Aidan decise di non parlare, limitandosi solamente a scuotere la testa e ridacchiare. In tutto ciò, non aveva mai staccato la mano da quella di Aibileen.
    “Siamo arrivati ragazzi” disse il padre, fermandosi di fronte all'ingresso dell'aeroporto londinese. “Grazie papà, grazie Mamma. E grazie Arya, per aver fatto venire l'ansia ad Aibileen!” disse alla sorellina, ironicamente, lasciandole comunque un bacio sulla guancia.
    “Mettere in guardia i fidanzati o le fidanzate è il lavoro di ogni fratello o sorella. Sono tua sorella, quindi metto in guardia la tua fidanzata.” la ragazzina fece un sorrisino divertito ma ricambiò il bacio sulla guancia.
    “Aspetto con ansia il momento in cui mi presenterai il tuo ragazzo.” rispose lui. E nella sua mente aveva l'immagine di 'burns' dei simpson che si sfregava le mani mormorando un 'eccccellente'.
    Comunque, dopo questo breve siparietto, Aidan prese la sua valigia (Aibileen avrebbe preso la propria, solo perché l'altra mano di Aidan era occupata a stringere quella della ragazza) e si avviarono verso l'ingresso ai controlli per poi raggiungere il loro Gate.
    Aidan guardò Aibileen con un sorriso eccitato. Non vedeva l'ora di passare le vacanze assieme a lei, soli.
    Non aveva badato a spese (grazie ai soldi di papà) ed aveva prenotato un albergo figo di fronte alla spiaggia di Mar de la Plata,
    “Sono sicuro che ti piacerà l'albergo che ho prenotato. Ho chiesto di metterci in una stanza con vista panoramica sul mare. Ho visto le foto, sono spettacolari”
    Era l'unica cosa che aveva deciso di non farle vedere. Voleva che fosse una sorpresa. Si sentiva elettrizzato.
    Finalmente salirono sull'aereo e partirono. Il viaggio sarebbe stato piuttosto lungo e, oltretutto non avevano nemmeno optato per la smaterializzazione. Non erano abbastanza pratici e tutti gli altri mezzi magici erano difficili da organizzare. Un classico aereo babbano era più semplice, anche se piuttosto lento.
    L'estate di Aidan e Aibileen stava per cominciare. Quello che avrebbero combinato a Buenos Aires era ancora un'incognita. Ma erano più che sicuri che si sarebbero divertiti.
    “Buenos Aires, arriviamo!” disse Aidan, felice come un bambino a cui hanno regalato la playstation 5.



    Aibileen Beatrix
     
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    Aibileen Beatrix
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    Assolutamente non aveva in testa canzoni spagnole da quando avevano deciso, alla fine, di partire alla volta dell'Argentina!

    "Oye, mí cuerpo pide Salsa..."

    Ma proprio no.

    << Y con ese ritmo... No quiero parar! >>

    Come poteva una ragazza timida ballare nel bel mezzo di un marciapiedi come se nulla fosse? Semplice. Stando con la testa bellamente e beatamente (ma anche beotamente, dai) per aria!
    D'altronde, quel 19 luglio del 2022, Aibileen aveva parecchie ragioni di essere contenta: il plenilunio era finito da poco, il che significava che poteva partirsene in vacanza in santa pace. E, sicuramente, voleva anche un (bel) po' dimenticare tutte le sgradevoli sensazioni, i dolori (principalmente alle ossa, alla pancia e alla testa) e le domande che avevano seguito quell'ennesima luna piena.
    In secondo luogo, avrebbe passato le vacanze in questione insieme ad un ragazzo fantastico, con il quale stava incredibilmente bene, oltre che insieme! Ed in terzo luogo.... Le suddette vacanze, i due innamorati le avrebbero passate a Buenos Aires.
    La ragazza sorrise ad Aidan, felice di essere in viaggio insieme a lui! Quando i genitori di lui li avevano accompagnati in aereoporto, Aibileen li aveva ringraziati in ventimila lingue! Poi, aveva ascoltato tutto quello che Arya aveva da dirle sul fratellone. La trovava una ragazzina gentile e divertente! Si vedeva che voleva molto bene ad Aidan, anche nel suo divertirsi a punzecchiarlo, spesso e volentieri. Aveva mantenuto la propria mano in quella del ragazzo, non mancando di sottolineare e rimarcare ogni qualità detta da Arya su Aidan, e di suavizzare ogni difetto, seppur ridacchiando insieme al Dioptase! Sorridendo ad Arya, l'aveva poi salutata con un bacio sulla guancia ed una carezza sulla testa. Al Gate, aveva ricambiato il sorriso di Aidan con un altro radioso. Anche lei, grazie ai soldi dei genitori, aveva tutta l'intenzione di partecipare alle spese di quella vacanza insieme. Si sarebbe fatta venire qualcosa in mente.

    << V.. Vista mare?? >>

    Amava il mare, ma... Non gli era mica costata una fortuna, quella stanza?

    << Aidan, è fantastico... Ma... Non è necessario che ti rovini, davvero! L'importante è che stiamo insieme.. >>

    Aveva detto, felice, elettrizzata ed in imbarazzo al contempo. Poi, erano saliti sull'aereo, ed erano... Arrivati a Buenos Aires. Una valigia media era bastata e avanzata, per le cose che aveva deciso di portare in quel viaggio!
    Dopo essersi dimenata ed aver cantato a caso sul primo marciapiedi argentino (spoiler: assomiglia a qualsiasi altro marciapiedi abbiate visto nella vostra vita) sul quale aveva messo piede, Aibileen si era voltata verso Aidan e, la mano nella sua, aveva detto:

    << Che ne dici se ci dirigiamo verso un quartiere della città a mangiare qualcosa? Ho una fame! >>

    Dopo quell'ammissione, aveva sorriso al ragazzo, entusiasta all'idea di trovarsi a Buenos Aires, insieme a lui!


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    Edited by Aibileen Beatrix - 26/7/2022, 20:10
     
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    Aidan aveva pensato a tutto. Con l'aiuto dei genitori aveva prenotato una bella stanza vista mare e loro erano ben felici di aiutarlo con la vacanza. Conoscevano loro figlio, sapevano che ad Hogwarts era diverso da com'è adesso e che voleva davvero fare 'il bravo ragazzo'. Conoscevano Aibileen e sapevano che lei era una ragazza dolcissima, oltre che straordinariamente bella (Come aveva detto Aidan quando disse loro che si erano messi insieme). E quindi non ci sarebbe stato nessun problema con i soldi. Aidan, infatti, quando sentì le sue parole scosse la testa sorridendole. “Per me la cosa più importante è stare insieme a te, ma mi interessa anche che tu sia felice e il più rilassata possibile. Non devi pensare a niente. Nessun brutto ricordo deve entrare nella nostra stanza. Facciamo che...le brutte cose le abbiamo dimenticate a casa, ok? Voglio vederti sorridere quando ti alzi e, affacciandoti dal balcone vedi il mare. Ed io sarò felice quando vedrò il tuo viso sempre sorridente e felice.” Le lasciò un bacio sulle labbra e si godettero il viaggio uno accanto all'altra.
    Quando poi atterrarono, si ritrovarono per le strade di Buenos Aires. Avevano già posato le valigie in albergo e subito uscirono per fare una passeggiata. Aidan rimase incantato, vedendo la sua ragazza ballare nel bel mezzo del marciapiedi, finché non si voltò verso di lui e le chiese se volevano andare a mangiare qualcosa in un quartiere della città.
    Aidan annuì vivacemente d'accordo con lei “Certo che sì! Sto morendo di fame anche io. Andiamo di qui!” disse tirandola con se, verso una strada a sinistra. “Cosa ti piacerebbe? Un ristorante ripico o qualche street food? Penso esistano anche qui gli street food con prodotti tipici locali, no?”
    Intanto, addentrandosi in quella strada, Aidan si guardava intorno, alla ricerca di un ristorante o un locale del posto. “Io vorrei qualcosa da prendere e portare via. Così magari mangiamo mentre visitiamo la città. Che ne dici?”.

     
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    Il tempo era passato ad una velocità impressionante. Aveva la netta impressione che quel periodo estivo (ma quale impressione e impressione, e che vuol dire che tra poco comincia novembre?! E poi cosa, dei panda azzurri voleranno nel cielo cantando l'omonimo inno di Mameli??) sarebbe letteralmente volato, e che si sarebbero nuovamente ritrovati trai banchi di scuola in men che non si dica! Ma quel giorno, fortunatamente, non era ancora arrivato. Ed aveva tutta l'intenzione di godersi quei momenti con Aidan e quella vacanza!
    Nel fare una piroetta, aveva afferrato l'orlo del vestitino (azzurro, guarda caso) che indossava con una mano, poi aveva sorriso al ragazzo, felice e leggera! Avevano pure finito gli esami (finalmente!), ed era andata più che bene ad entrambi! L'ansia per il Triennio poteva aspettare, non avrebbe ascoltato i suoi tentativi di bussare alla porta della sua materia grigia (eh ma nel presente presentissimo - oddio, che è sto delirio? - ci sarebbero i compiti e le lezioni in nom del vero, socoooooorro!). Via, via, scio'! C'era ben altro, in quell'istante, a cui pensare. A come le fosse venuta una fame incredibile durante il viaggio, per esempio... Sorrise comunque alle parole del suo ragazzo, come se si trovasse sulle nuvole:

    << Sono con te, come potrei non essere felice e rilassata? >>

    E non lo diceva per imitare qualche frase stucchevole alla Baci Perugina, per quanto il pensiero fece rabbrividire lei per prima. Semplicemente, lo sentiva. Con Aidan, si era sempre sentita bene, senza riuscirsi a spiegare realmente il perché. Nell'ascoltare il resto di quanto lui le disse, lo baciò a fior di labbra di rimando, e gli accarezzò un braccio, senz'aggiungere altro. Perché vederlo così sorridente, così spigliato, le bastava ampiamente. Sentirlo, vederlo sereno e felice, era tutto quello che le serviva per assaporare appieno quel presente, quella mini-avventura che si erano ritagliati tutti per loro (con l'aiuto delle rispettive famiglie).
    Una volta arrivati in albergo, Aibileen spalancò la bocca, perché o hai la classe di una star, o hai quella di un pesce lesso, c'est la vie, ma subito dopo abbracciò Aidan di slancio, forte, nel bel mezzo della hall dell'hotel, per poi puntargli il dito contro:

    << Aidan, sei pazzo! Merlino, Merlino. Grazie! Ma come ti è saltato in mente?? Sei adorabile. Merlino, ma chissà quanto sarà costato! Nonononono, per me, un campeggio va benissimo! >>

    Tranquilli, non si stà capendo manco lei.

    "Ah, dovrebbe essere una buona notizia?"

    ...

    "Appunto."

    Una volta ripresasi dalle sue emozioni, la ragazza aveva seguito Aidan, sentendosi a disagio, in realtà, ma appena aveva visto la vista sul mare (era tutto quello che aveva memorizzato della loro stanza, in nom del vero), aveva urlato, preso la mano di Aidan e l'aveva trascinato sul balcone, prima di attirarlo a sé e baciarlo.

    << Che bel mare! >>

    In cuor suo, preferiva il mare più selvaggio, più vivo di Denrise (per quanto innegabilmente più freddino), ma che glié volevi di', a quello? Era semplicemente meraviglioso. Per il semplice fatto che Aidan aveva tenuto a farle quella sorpresa per vederla felice e farle dimenticare le parti più oscure, o anche semplicemente stressanti, di quell'ultimo periodo.

    << Dici che ci lasceranno dormire alla belle étoile, sulla spiaggia, almeno una sera? Con Marie l'abbiamo fatto in tenda, qualche volta, e gli zii, ed è bellissimo! A proposito, ti saluta. L'ho già detto Merlino? Merlino, grazie, ma stasera t'invito al ristorante allora, Merlino, ok, sto impazzendo, no sono già pazza, ok, sto delirando, che dici, andiamo a farci un giro? >>

    Grazie a Merlino, a Morgana, e a tutti gli altri Maghi e le altre Streghe, sì, si avviarono fuori dall'albergo, e lì, la ragazza parve rilassarsi di nuovo, tant'é che, nella meraviglia di trovarsi a Buenos Aires, e di vedere tutto quello che c'era nei dintorni, aveva cominciato a ballare sul marciapiedi. Quando gli propose di andare a mangiare qualcosa, alla sua risposta affermativa, Aibileen sorrise, entusiasta:

    << L'ultima proposta mi piace un sacco! Potremmo prendere qualcosa da portare via, poi cercare una piazza o un parchetto per sederci e mangiare lì.. >>

    Poi, nel vedere un camping car con un bancone e qualche tavolino, in una via, con due uomini da soli che cucinavano e servivano una fila impressionante di clienti, si arrischiò a puntare il dito in quella direzione:

    << Quello potrebbe essere buono... Ma non so a che ora mangeremmo! >>

    Scherzò, prima di aggiungere:

    << Che ne dici, vediamo cosa propongono nel loro menù, per vedere se qualcosa ci ispira abbastanza da fare tutta quella fila? >>

    Propose, sorridendo, prima di toccargli una spalla con una mano ed indicargli, con l'altra:

    << Guarda, un Rojo Lírico! >>

    La ragazza stava infatti indicando, con fare entusiasta ed estasiato (perché il Percorso G.E.M.M.A. Cura dei Viventi non era stato scelto a caso), un pappagallino grande quanto una mosca, rosso come un tulipano... Rosso, appunto, che, non appena aprí la bocca, rivelò una voce ed una tecnica canora degne di Maria Callas.



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    Quelle vacanze a Buenos Aires con Aibileen dovevano essere le migliori della sua vita. E così era. Vederla sorridere così felice e sentendola dire quelle parole, 'sono con te, come potrei non essere felice e rilassata?', gli riempirono il cuore come mai prima d'ora. Tanto da farlo sorridere come un bambino felice. Ed in effetti era proprio un bambino felice.
    “Questo mi fa sentire bene” disse Aidan tenendo per mano la sua ragazza “Tu mi fai stare bene.”
    Quando vide l'hotel in cui avrebbero alloggiato reagì in un modo che ovviamente già immaginava. Infatti ridacchiò. “Il campeggio sarà il prossimo viaggio che faremo. Ma questo sarà così. Potrai goderti pure una serata alla spa se vorrai.”
    Arrivati in camera, Aidan seguì Aibileen fino al balcone ricambiando il bacio che lei gli aveva dato. Era bello vederla così. Non c'era cosa più bella.
    Rise di nuovo alle parole che disse l'ametrina ed annuì. “Se vorrai dormire sulla spiaggia...beh...dormiremo sulla spiaggia. Chissenefrega se ci diranno di no? Noi ci dormiremo lo stesso! Non vedo l'ora...” Infine annuì alla proposta di fare un giro ed uscirono. La proposta che Aidan le fece, ad Aibileen piacque e quindi si avviarono alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare per strada. “...o magari anche la spiaggia. Ci sediamo vicino alla riva, mangiamo e ci godiamo il suono delle onde del mare.” era stranamente più romantico quando stava con lei.
    La ragazza puntò il dito verso un camioncino e propose di vedere cosa offriva. Poco dopo gli indicò verso un'altra direzione. Aidan guardò ciò che aveva indicato.
    “Un Rojo Lirico?” In realtà non era così interessato al pappagallino, per quanto fosse curioso anche come cantava, era rimasto piacevolmente colpito da come aveva pronunciato quella parola. Aidan si mise davanti a lei, un sorrisetto sulle labbra. “Mi ripeteresti il nome di quella creatura?” le chiese, stringendola tra le sue braccia. “Mi è piaciuto molto, come lo hai pronunciato...”
    Dopo Aidan prese Aibileen in braccio e la portò verso il camioncino. “Permesso? Permesso. Una splendida ragazza ha bisogno di mangiare. Fate passare, per favore. Graazie!”
    Probabilmente non sarebbe riuscito a passare, ma voleva solo fare un po' lo scemo, tutto qui. Infatti poi fece scendere la ragazza e ridacchiò divertito.

     
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