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.|marlee "mar" beauvais|
Leggere i compiti di Magitecnica le aveva fatto venire un infarto. Non era esattamente una ragazza portata in quella materia, e sinceramente non aveva proprio voglia di cominciare a pensare alla relazione, per di più da sola. D’un tratto un idea le balenò in testa. Quale modo migliore per riallacciare bene i rapporti con Brooks dopo essersi ritrovati? Certo, lo vedeva in sala comune e a lezione, ma sentiva come la necessità di passarci più tempo, come se le mancasse una parte. Sospirò, e si diresse alla guferia, con un bigliettino in mano. Fece qualche carezza alla sua civetta, Nanà, per poi allungarle il bigliettino.
-Portalo a Brooks, Nanà. Grazie!
Se il ragazzo avesse letto il biglietto, vi avrebbe trovato vergate un paio di frasi, molto alla Marlee: “Il pensiero dei compiti di Magitecnica mi uccide. Ci vediamo al Lago questo pomeriggio e pensiamo qualcosa insieme?”, che avrebbe fatto capire al ragazzo la volontà di vederlo mascherandola con la necessità dei compiti, che effettivamente andavano consegnati.
In attesa del momento adatto per andare, certa che Nanà avesse consegnato il bigliettino, si fece una doccia, avvolgendo i capelli in una bandana di seta per far venire fuori dei ricci perfetti, e si mise a cercare una tuta, finendo poi per infilarne una nera e rossa. Guardando fuori, decise che sarebbe cominciata a scendere, tanto non c’era fretta e di sicuro non avrebbe corso per arrivare al lago, e si incamminò. Il tempo, fortunatamente, sembrava reggere, anche se nuvoloni carichi di pioggia si stavano ammassando all’orizzonte delle montagne. Alzò le spalle al vuoto, continuando a camminare, e una volta arrivata si accomodò su una delle panchine, a gambe incrociate. Diede un’occhiata al cielo e pregò silenziosamente Brooks di non farla attendere troppo.
PARLATO - ASCOLTATO - PENSATO - NARRATO
bymarsSPOILER (clicca per visualizzare)Brooks Ryan O'Connor. -
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.|marlee "mar" beauvais|
Il pomeriggio andava via lentamente, e Marlee si ritrovò a fissare le nuvole che correvano veloci nel cielo, quasi a farsi beffe della lentezza degli umani. Era seduta sulla panchina da massimo dieci minuti, e l’aria fresca le spostava i ricci facendola quasi rabbrividire ogni volta. “Avrei dovuto asciugarli meglio, forse…” si passò una mano tre di essi, aumentandone leggermente il volume per poi farli ricadere. Oh, beh, se li sarebbe fatti andar bene anche così. Si sistemò la giacca, chiudendola a metà sul crop top bianco, e chiuse gli occhi, godendosi la tranquillità assoluta che quel posto emanava. E che, neanche a farlo apposta, fu interrotta da una mano e da un “cucù” direttamente nel suo orecchio, che la fecero sobbalzare e cacciare un piccolo urlato. Si girò ad incontrare il viso di Brooks - andiamo, chi altri poteva essere? - e gli diede un piccolo pugno sulla spalla, sorridendo.
-Mi hai spaventato, kookie! - gli disse, chiamarono senza pensarci con il soprannome che gli aveva affiliato quando si erano conosciuti - Merlino, avessi saltato un po’ di più sarei arrivata in osservatorio!
Gli fece una piccola linguaccia, invitandolo poi a sedersi accanto a lei e circondandolo con le braccia, in un abbraccio confortevole e che sapeva di casa. Brooks era vestito di nero, e Marlee si trovò a guardarlo testa piedi, arrossendo un pochino. Innegabile, era davvero un bel ragazzo. Con tutto che si erano lasciati, i sentimenti di Marlee a riguardo non sarebbero mai cambiati.
-Come stai? Mi sembra di non vederti mai, ci credi? - vide che teneva qualcosa tra le mani, e si spore a guardare, curiosa come sempre - che hai li?
Attese risposta e si voltò a guardare il cielo, sorridendo. Sperava davvero che non piovesse, considerando che il pomeriggio con Brooks era appena iniziato e non aveva proprio voglia di rientrare al castello. Si girò a guardarlo, con un finto broncio sul visino.
-Allora, Magitecnica. Cosa facciamo? Che raccogliamo? - sorrise, dandogli una piccola pacca su una mano - cerchiamo qualcosa qui al lago, che ne dici?
Si portò le ginocchia al petto, circondandole con le braccia e posandoci il mento sopra, aspettando di sentire cosa ne pensasse Brooks.
PARLATO - ASCOLTATO - PENSATO - NARRATO
bymars. -
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.|marlee "mar" beauvais|
Esere li con Brooks le sembrava tanto naturale quanto strano. Insomma, era abituata alla sua presenza, al calore che sembrava emanare senza neanche rendersene conto, alla tranquillità che le metteva addosso senza neanche provarci. Solo che le sembrava quasi sbagliato continuare a sentirsi così, considerando che ormai la loro storia era passata, considerando che anche se non si erano lasciati male era strano rivederlo e ricordarsi esattamente che sapore avessero le sue labbra e come il suo tocco scivolasse sulla pelle. Si riprese dalle sue elucubrazioni mentali quando, tra le sue braccia, lui la prese in giro. Si rialzò, ridacchiando e mettendo un broncio del tutto finto.
-Non è colpa mia se sei apparso come un elfo domestico dal nulla!
Sorrise alle dita di lui nei suoi capelli, per poi ascoltarlo mentre rispondeva alla sua domanda, accigliandosi leggermente alla prima affermazione.
-Avevo capito fosse successo qualcosa, con tutte le frecciatine che tu e Tom vi siete mandati, ma non pensavo fosse così grave…mi dispiace! - e lo diceva sinceramente , perché non aveva davvero nulla contro la ragazza (tralasciando una punta di fastidio, che le rimaneva in gola ogni volta che ripensava al bacio con il migliore amico, chissà perché) e le dispiaceva che Brooks fosse triste - però hai ragione, non pensiamoci oggi! Me and you come ai vecchi tempi, si?
Posò la guancia sulla mano di lui, alla fine di quella carezza dolcissima, e gli sorrise guardandolo con dolcezza. Annuì alla sua affermazione, alzando le spalle e informandolo che aveva deciso di passare più tempo con lui, visto che gli era mancato tanto, per poi illuminarsi alla vista delle leccornie.
-Wow kookie grazie! - prese una fettina di torta e la portò alla bocca, spalancando gli occhi per la bontà improvvisa che le aveva accarezzato il palato - ma è meravigliosa! Merlino, sono in paradiso…
Alle sue successive parole poi si ritrovò inaspettatamente ad arrossire, e alla strizzata di guance gli fece una linguaccia scherzosa, per poi allungarsi a posargli un piccolo bacio sulla guancia, cercando di non farlo durare troppo. Lo guardò da sopra le ginocchia con un piccolo sorriso, mentre si cambiava e cercava di capire cosa trovare per il compito. Si costrinse - facendosi addirittura violenza fisica, con dei piccoli pizzicotti nascosti alla vista del ragazzo - a non lasciar vagare troppo lo sguardo sul corpo scoperto di lui, sentendosi un po’ una stupida. Lo conosceva a memoria, quel corpo, era il primo che il suo avesse mai scoperto, ed era difficile dimenticarlo. Annuì e si alzò, imitando i movimenti di lui e puntandosi addosso la bacchetta.
-Vestis!
Le comparve addosso un bikini giallo, uno dei suoi preferiti, e lei si mosse in avanti, seguendo la strada che stava aprendo Brooks con le loro mani intrecciate. Schizzò il ragazzo non appena l’acqua le permise di farlo, essendole arrivata alla pancia, per poi pronunciare un Testabolla anche lei e tuffarsi nell’acqua. Fece in modo di allontanarsi ancora un po’ dalla riva, per poi farsi affondare e arrivare a sedersi sul fondo del lago. Vide degli agglomerati di alghe, poco più avanti, e si avvicinò ad essi, scostandoli. Nascosti alla vista, come un piccolo tesoro, c’erano un quarzo chiaro e un opalite, che Marlee prese senza esitazione, facendoli vedere a Brooks.
-Cerca tra le alghe, kookie! Forse avrei fortuna!
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bymars
Edited by Marlee Beauvais - 29/10/2021, 22:16. -
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.|marlee "mar" beauvais|
Il tempo passato con Brooks era sempre speciale, qualsiasi fosse l’attività che facevano. Era semplicemente naturale, per Marlee, stare bene quando c’era Brooks - e Thomas, in effetti, sembrava che quei due fossero gli unici con cui si trovasse sempre a proprio agio - e anche quel pomeriggio al lago non era un eccezione, con tutti che si stavano vedendo per dei compiti. Stava guardando Brooks negli occhi mentre parlava, e spalancò gli occhi alla sua affermazione.
-Quindi lui ha baciato lei? Non ci ho capito proprio nulla allora…
Non capiva perché, ma quella piccola rivelazione le aveva fatto correre il cuore e sentire un buco allo stomaco, che cercò di ignorare facendo un sorriso al ragazzo davanti a lei. Non era il momento di farsi domande, decisamente. Sorrise dolcemente all’affermazione di Brooks, sentendosi felice quasi senza un vero motivo. Sarebbe potuto sembrare strano, ad occhio esterno, vedere due ex che si comportavano in quella maniera, ma con Brooks era impossibile non farlo, non parlare con tranquillità, non sorridere ad ogni cosa che diceva, non sentirsi al meglio. La torta dall’Irlanda non faceva altro che migliorare una situazione già perfetta, e si ritrovò a quasi a mugolare di piacere al sapore di questa, risolvendo con un bacio sulla guancia del suo ex.
Si cambiarono, e Marlee si sentì addosso gli occhi di Brooks, come sempre, come ogni volta in cui il ragazzo l’aveva spogliata, come la prima volta che il ragazzo l’aveva vista sotto di lui. Arrossì e distolse lo sguardo da lui, cercando di non pensarci e entrando in acqua con l’intenzione di distrarsi. Rise quando il ragazzo la bagnò e si tuffò per cercare qualcosa da poter definire utile. Mostrò i ritrovamenti a Brooks e lo guardò mentre si rituffava, tornando poco dopo vincente. Sorrise.
-Grazie, grazie, modestamente…
Si lasciò abbracciare, posando la testa sull’incavo della sua spalla e stringendo di rimando, annuendo alle sue successive parole.
-Si, dovremmo scriverlo… - lo guardò da solo le palpebre, sorridendo - facciamoci una sfera da divinazione! Con uno dei miei quarzi creiamo la sfera principale, e uniamo le altre quattro pietre alla base per darle l’energia elementale necessaria!
Uscì dall’acqua, trascinandosi dietro Brooks sempre sorridendo. Avevano una relazione da scrivere!
PARLATO - ASCOLTATO - PENSATO - NARRATO
bymars.