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Blake Barnes ~ Black OpalSTAT | SCHEDA Due biglietti per Amsterdam, inviati a Mia e Jessica per le vacanze di natale. Sarebbero stati solamente loro tre nella sua suite nell’hotel dei paesi bassi. Aveva fatto addobbare tutto quanto a festa ed aveva deciso che quel fine settimana doveva essere solamente per loro. Era difficile fare qualcosa con tutti e tre senza che Blake andasse in escandescenza per qualsiasi cosa, ma non parlavano veramente da un sacco di tempo, non riuscivano più ad avere un vero dialogo tra di loro e comunque a Blake dispiaceva, ed anche parecchio. Il fatto era sempre lo stesso: Blake amava stare al centro dell’attenzione delle persone che amava ed adesso che non aveva neanche più il tempo per piangere ne per incazzarsi gli pesava tutto. Comunque, era natale, aveva dei regali per loro e voleva stare con le sue due migliori amiche. Non voleva nessuno tra le scatole, ne Lilith, ne Adamas, ne qualsiasi ragazzo andasse dietro a Jessica e lui non se ne accorgeva minimamente, e comunque pensava davvero che a Mia servisse, quello era scontato. Loro tre, un albero di natale da fare, uno fatto, addobbi in quantità e tre cappellini rossi. Ecco, quelle erano cose che, in genere, Blake non avrebbe mai fatto con nessuno e non avrebbe neanche organizzato per qualcuno, ma Mia e Jessica erano le prime due persone che davvero avevano creduto in lui, a prescindere da come fosse e da cosa dimostrava. Blake si era sentito da subito capito, compreso e soprattutto amato. Per uno con quella autostima era difficile davvero credere che a volte gli serviva davvero sentirsi una persona normale, ma soprattutto una di quelle persone che venivano comunque apprezzate anche senza far niente. Che poi era sempre così, ma Blake aveva bisogno di alimentare le sue certezze ed in quello, Erik e Jesse erano veramente fantastici. Le avrebbe aspettate nella hole dell’hotel con già il capellino in testa, mentre parlava con la ragazza della reception. Sarebbe stato un bel fine settimana, se lo sentiva. "Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra"
Edited by Blake Barnes - 4/1/2022, 14:39. -
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.Mia Freeman
Prefetto AmetrinL’invito di Blake giaceva, spiegazzato e stropicciato nelle sue tasche per tutte le volte in cui se lo era ripassato tra le dita, incerta e tesa. Aveva ponderato quella scelta con cura, si era chiesta se non fosse una “trappola” organizzata da Blake per poterla incastrare con Jessica e farle una predica: sapeva che lo avrebbe fatto per il suo bene, nel caso, e che anche Jessica teneva a lei a sufficienza da volerla proteggere ma non era sicura di essere pronta alle loro parole.
Aveva provato a riprendersi ma alla fine si era solo trascinata fino alle vacanze di Natale nella speranza che una pausa da Hidenstone potesse farle bene: non avere sempre il rischio di incontrare Cameron, stare tranquilla per qualche giorno, poltrire il più possibile non sembrava per niente male per una volta.
Così aveva provato a rilassarsi, a non pensare troppo e a distrarsi fino a che non era stato inevitabile, nel tragitto verso casa di Blake, chiedersi che cosa sarebbe successo, come sarebbe stato il pomeriggio e che piega avrebbe preso. Poteva essere anche solo un pomeriggio in compagnia, rilassante e piacevole, non doveva per forza diventare un terribile disastro! Sospirò profondamente, uscendo dalla metro e lanciandosi nella confusione di una Amsterdam fremente per i preparativi di Natale. Avrebbe voluto godersi la città un po’ di più, ma non le dispiaceva affatto chiudersi in hotel con Blake e Jessica per un po’, non pensare a niente se non a loro e con un po’ di fortuna ritrovare quella sensazione di pace e famigliarità che l’aveva sempre invasa quando passava il tempo con quei due.
Mentre si avvicina all’hotel si ritrovò a realizzare quanto tempo fosse passato dall’ultima volta in cui si erano visti e avevano passato qualche ora in compagnia, senza troppi pericoli da affrontare o problemi a cui pensare, e si riscoprì sorpresa quando intuì che era stato almeno un anno prima, se non di più.
Alla fine raggiunse la meta il suo zaino sulle spalle, il cappotto che lasciava intravedere i jeans e il maglione che aveva indossato, dandosi una sistemata e cercando se non altro di non presentarsi in tuta, cosa che non le sarebbe dispiaciuto ma che non voleva destasse eccessive domande negli altri due. Preparò un sorriso leggero, non totalmente solare ma se non altro sincero, e dopo aver preso un profondo respiro fece il suo ingresso nella hall, scorgendo subito Jessica e Blake e avvicinandosi a loro, rivolgendogli un saluto timido con la mano. “Ehi!” salutò impacciata e in quel momento, travolta dalla famigliarità di quella situazione, i suoi occhi di fecero lucidi mentre lei non sapeva bene se potesse abbracciare entrambi come se niente fosse o se non fosse il caso di esagerare così tanto.code made by gin. -
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Blake Barnes ~ Black Opal Blake aveva pensato a tutta quella situazione carica proprio per non pensare a niente. Non c'era niente a cui pensare, d'altronde. Alla fine tra di loro si dicevano sempre tutto e sempre in maniera del tutto sincera, sia se faceva male sia se non faceva assolutamente niente. Erano amici per quello e doveva ammettere che tutto quello che succedeva tra di loro era sempre onesto. Potevano allontanarsi, potevano litigare, potevano anche dirsi delle bestialità, ma sapeva che c'era un filo che li univa a prescindere da tutto. Era natale e lui voleva solamente stare con le due migliore amiche del secolo. Sentì il profumo di Jessica appena mise piede in quell'hotel e poi la strinse a se in un abbraccio. Si, era decisamente cresciuto. Ancora non preferiva quel genere di tocchi, ma doveva ammettere che da quando si erano conosciuti, un pò li desiderava anche gli abbracci della corvina. Alzò la mano per salutare lo zio e poi vide alex corrergli incontro ed allora abbracciò anche lui e gli fece fare un piccolo vola vola. Allora piccoletto, me la presti la mamma per soli due giorni? Chiese poi sorridendogli prima di posarlo di nuovo per terra e stringersi nelle spalle. Lo zio di Jessica era sempre restio nei suoi confronti ma era anche verso che Blake era uno con la faccia da menefreghista e da schiaffi soprattutto quindi non c'era altro da aggiungere, il bambino tornò da suo zio dopo aver salutato anche la bionda e dopo poco vennero accompagnati in un altro Hotel, sempre ospiti di Blake. Ma il biondino voleva stare solo con Mia e Jessica. Quando la prima arrivò, Blake le sorrise e scosse il capo, prese un cappellino e glielo mise in testa, stessa cosa fece con Jessica. Ehi miss entusiasmo! Non ce la faceva, era così, era fatto eccessivamente male, ma era così. Comunque i loro bagagli vennero messi nella suite di Blake e quest'ultimo con una soddisfazione in viso sorrise. Ok, allora... decidete: dobbiamo finire di addobbare 3 alberi di natale, o aspettato voi perchè il gusto femminile non si discute, quindi. In questi tre giorni abbiamo solo una regola: Divertirci. Niente prediche, niente fidanzati, niente ex, niente problemi e niente musi. Solo noi tre e visto che sono una persona al quanto permalosa... l'unica cosa a cui potete pensare, sono appunto io! Aggiunse poi dando un piccolo scatolone di ghirlande a Mia ed uno pieno di palline a Jessica. Andiamo! Disse prendendo lo scatolone più pensate con tutte le candele e candeline e portandole nella sala principale dove in quel momento non c'era nessuno dato l'orario. Che volete da bere? Aggiunse sorridendo ad entrambe. Era stranamente di buon umore! cit. Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra
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.Mia Freeman
Prefetto AmetrinNon aveva dubbi sul fatto che Blake non si sarebbe trattenuto troppo, non dopo aver saputo tutto, non da quando aveva capito di aver sempre avuto ragione su Cameron. Non era nemmeno sicuro di poterlo biasimare più di tanto, infondo le aveva sempre detto di stare attenta, aveva provato ad avvertirla, era lei che non gli aveva creduto e aveva preferito fare di testa sua per tutto quel tempo. E cosa aveva ottenuto? Beh ricordi forse ma di certo un cuore spezzato che le impediva di goderne, almeno per il momento.
Si meritava anche le battutine, le occhiate, meritava le frasi di Blake e la sua preoccupazione e per quanto potesse essere caotico nell’ammetterlo, sapeva che faceva tutto quello anche perché teneva a lei. Dopotutto non era un caso che avesse organizzato quell’incontro ad Amsterdam, che l’avesse trascinata fuori da Londra e da casa quando ne aveva più bisogno.
Salutò a sua volta Max, dedicandogli un sorriso più dolce e tenero mentre lo salutava con la mano, dedicando anche un cenno anche allo zio di Jessica che aveva incrociato nella hall. “Ciao piccoletto, ci vediamo presto!” gli disse tenera, mettendo da parte tutta la sua tristezza perché il bambino potesse vederla felice e sorridente. Lo sapeva bene che a quell’età erano anche più svegli di certi adulti ma non le piaceva l’idea di sembrare giù di morale davanti a lui.
Si rese conto solo quando vide anche Jessica che non sapeva nemmeno che cosa dirle: sospettava che sapesse quel che era successo, rimaneva la migliore amica di Blake e il ragazzo non avrebbe mantenuto certo il segreto se poteva avere la possibilità di parlare male di Cameron. Certo, probabilmente lo aveva fatto anche per lei, perchè anche Jessica sapesse di doverla proteggere o qualsiasi altra scusa e ragione Barnes avesse trovato per giustificare quel leak di informazioni.
Ad ogni modo scoprì di non esserne dispiaciuta, una parte di lei era felice di non dover spiegare di nuovo tutto quanto, rivivendo ogni cosa ancora una volta, anche se non sapeva quanto sapesse l’altra forse era meglio così, almeno per il momento.
Sorrise appena, lasciando che Blake le mettesse il cappello per poi alzare gli occhi al cielo e lanciare un’occhiata riconoscente a Jessica, subito dopo. Nonostante la frecciatina il piano di Blake le sembrava piacevole, oltre che un modo per togliersi tutto quel peso dalle spalle, almeno per il momento. Aveva bisogno di staccare, il fatto che ci fosse una regola che glielo imponeva non poteva che essere positivo. “Divertirci. Ricevuto. Approvo. Anche se non mi sembra che abbiamo molta scelta…” replicò punzecchiando Blake e sbirciando nella scatola di palline stringendo la propria, piena di ghirlande, seguendo gli altri nella sala grande e cercando di non mostrarsi troppo sorpresa e incantata da tutto quel lusso.
Annuì alle parole di Jessica, stranamente intenzionata a non protestare troppo. “Cioccolata corretta sia, immagino sia davvero buona.” replicò semplicemente, cercando di concentrarsi sull’albero e studiare la situazione. “Che ne dite se andiamo di bianco e oro? Classico ma elegante.” propose, con tutta l’intenzione di lasciarsi immergere dall’atmosfera natalizia e amichevole e non pensare ad altro.code made by gin. -
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Blake Barnes ~ Black OpalDoveva ammettere che per una volta era felice di fare quelle piccole stronzate insieme alle sue due migliori amiche. In genere era molto il grinch, ma alla fine aveva ceduto ed aveva capito che almeno lui qualcosa da festeggiare ce l'aveva, almeno per quell'anno. Solo il fatto che non era stato ancora bocciato o espulso era tantissimo. Sorrise ancora ad entrambe, fece un occhiolino al piccolo Alex, ed una volta andati nella sala da addobbare le guardò entrambe. Vada per tre cioccolate corrette!Ordino poi alla ragazza con la quale stava parlando poco prima che arrivasse Jessica. Fece una linguaccia a quest'ultima per avergli detto di non stressare Mia e poi tornò dalla biondina. Ehi! Vi ho invitate per farmi stare al centro dell'attenzione non per fare comunella tra di voi! Che sia ben chiaro! Certo era un modo scherzoso per prenderle entrambe in giro, poi con un tocco di bacchetta fece partire le varie musiche natalizie fino ad arrivare a Feliz Navidad, che cominciò a canticchiare mentre cercava di capire che ci fosse nella sua scatola. Si voltò verso Mia quando ripetè quello che lui disse. Era soddisfatto. Voleva dire che alla fine, almeno ci avrebbe provato. Oddio quanto non vedeva l'ora di spaccare il muso a quel coglione. Era qualcosa che non riusciva più a tratterere ed adesso che erano in vacanza e quindi non ad Hidenstone gli sembrava anche una buona occasione sia per non essere espulso sia per prenderlo a cazzotti in faccia. Ma comunque non era quello il problema, non in quel momento. Bianco e nero mi piace! Anche perchè riprende tutti gli arredamenti quindi ci può stare benissimo! Aggiunse poi guardandosi intorno e cominciando a cacciare varie ambientazioni di natale, di quelle con le lucette e le pile. Erano veramente belle, da quanto tempo non addobbava più qualcosa? Comunque, sopra al tavolo ci sarebbero stati due pacchi di natale, sorrise. Comunque, prima di cominciare seriamente, quelli sono per voi! Aggiunse prima di sorridere ed indicando due pacchetti con una bella carta natalizia. Aveva regalato ad entrambe una croce dell'Amicizia, in oro bianco, con annessa collanina. In realtà lui già la indossava ed in entrambe c'era scritta una frase personalizzata per loro. Frase scritta ovviamente da lui, che prima o poi avrebbero ritrovato nelle sue canzoni che avrebbero sentito. Sulla croce dell'amicizia di Mia c'era inciso "Nel buio sai, si può brillare
Meglio che al sole" e in quello di Jessica c'era scritto "Il meglio arriverà o ce lo andremo a prendere!" Gli fece segno con il capo che dovevano andare a scartare. Chissà perchè quell'anno era tutto più tranquillo! cit. Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra. -
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.Mia Freeman
Prefetto AmetrinMia adorava il Natale, o meglio aveva imparato ad apprezzarlo da quando viveva con Charles e avevano cercato di renderlo il più speciale possibile. Le piaceva passare il suo tempo a scegliere con cura ogni singolo regalo per i suoi amici, ragionare più e più volte su quale fosse la cosa migliore da recapitargli, ma l’atmosfera in sé non aveva troppo appeal su di lei, non la entusiasmava più così tanto o forse vedeva tutto grigio solo perché non era del migliore degli umori.
Si rendeva conto da sola di quanto le cose apparissero molto meno piacevoli ed entusiasmanti negli ultimi giorni, come tutto sembrasse più piatto e noioso e anche difficile da affrontare per certi versi, difficile da portare avanti come se non avesse più voglia di fare niente. Detestava quel lato di sé con tutta se stessa, se doveva essere onesta.
Mia era sempre stata una ragazza forte, pronta a rialzarsi di fronte a qualunque problema, o almeno le piaceva immaginarsi così dopo tutto quel che aveva affrontato. Aveva avuto ben più di una prova per sapere che era capace di essere molto meglio di così, aveva vissuto cose ben più traumatizzanti di un tradimento e di una rottura. E allora perché ora sembrava tutto così difficile?
Non ne era sicura, in realtà ora che era con Blake e Jessica il peso che si portava dietro sembrava più facile da tollerare e riuscì anche a sbuffare una mezza risata, scuotendo piano la testa e alzando gli occhi al cielo. “Ancora egocentrico come prima! E io che pensavo stessi crescendo.” lo prese in giro, ritrovando un po’ della sua solita ironia e un po’ della propria voglia di scherzare. Non era facile ultimamente, ma con quei due accanto sembrava se non altro accettabile.
Alzò un sopracciglio sorpresa dalle parole di Blake perché ancora non era Natale e non si aspettava un regalo così presto. Lanciò un’occhiata a Jessica “Anche io non ho portato i vostri regali, non volevo che si distruggessero e poi… non è ancora Natale!” osservò ma non si ribellò più di tanto e alla fine aprì il proprio pacchetto, passando delicatamente le dita sulla croce in oro bianco e sulla frase incisa dietro. Impiegò ben poco a sentire gli occhi pizzicare e si fiondò tra le braccia di Blake, stringendosi a lui. “Grazie… è bellissima.” sussurrò piano e in quell’istante, per la prima volta dopo settimane, cominciò a sentirsi davvero al sicuro, compresa in qualche modo e protetta.
Si staccò piano da Blake, lanciando un’occhiata colma di gratitudine anche a Jessica. “Anche io vi voglio bene...mi siete mancati.” ammise piano, con un sussurro pieno di tutte le emozioni che ormai faticava a nascondere.code made by gin. -
.<p align="left">Blake Barnes ~ Black Opal In genere non era una persona che riusciva ad esternare davvero quello che provava, era più uno di quelli che dicevano e facevano cazzate e cose scontrose solamente per non mostrare le loro debolezze, solamente per far in modo che tutto quello che potesse davvero fargli del male sarebbe scivolato come se niente fosse. Blake non era una persona empatica e non riusciva sempre ad avere tatto, ma teneva all'amicizia, al valore di un amico molto di più che all'amore stesso. Avrebbe ucciso e sarebbe morto per un suo amico, avrebbe fatto di tutto anche farsi torturare per un suo amico/a. Blake non era una persona comune, era sicuramente una persona che doveva essere presa a piccole dosi e che molto spesso e volentieri amava farsi odiare e provocare le persone. Si rendeva conto che il 90% delle sue disavventure erano state innescate e provocate da lui stesso e doveva anche ammettere che il 100% delle volte "perdeva" qualcosa perchè era stesso lui a voler che succedesse esattamente quello. Sorrise sia a Jessica che a Mia nel momento in cui nessuna delle due lo stava vedendo, si prese silenziosamente la sua cioccolata calda e si rese conto, solo in quel momento, che la sua vita senza di loro era stata difficile, era stata pericolosa e soprattutto noiosa. Mia era sempre il suo grillo parlante e doveva ammettere che Jessica rimaneva sempre la diversa faccia della stessa medaglia. Sapeva benissimo perchè con Mia non ci era mai finito a letto e con Jessica si, perchè quest'ultima era uguale a lui ed invece Mia era più razionale, sapeva più quello che faceva. Quando gli disse ad entrabe dei regali alzò lo gli occhi al cielo per le parole di entrambe. Oh mamma mia che palle che siete! Prendetevi i regali e non mi stressate! Disse poi sorseggiando la sua cioccolata e sedendosi sul tavolo guardando le loro reazioni. Fece un occhiolino a Jessica, ma quando Mia arrivò e l'abbracciò, questa volta non riuscì a fare la persona fredda, la strinse a se lasciandole un dolce bacetto sulla spalla, completamente innocente a dirla tutta. Ricordatelo sempre! Sussurrò prima di stringerla ancora un pò e dopo, sciogliendo l'abbraccio battè le mani e prese la sua bacchetta. Si, adesso mettiamoci a lavoro che con tutti questi abbraci, baci, mi siete mancati e ti voglio bene mi sta venendo il diabete! Aggiunse poi
prendendo una pallina ed attaccandola all'albero, poi prese una ghirlanda e la mise intorno a Mia ed una intorno al collo di Jessica. Wao, quasi siete più presentabili a dire il vero! Le prese in giro entrambe, ovviamente nel modo più scherzoso possibile. Era felice, la musica di natale riempiva tutta la stanza e dopo un sacco di tempo si stava seriamente divertendo in maniera sana. Voleva veramente bene ad entrambe, non c'era che dire!. -
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.Mia Freeman
Prefetto AmetrinSapeva anche prima di andare ad Amsterdam che un po’ di tempo Blake e Jessica le avrebbe fatto bene ma non aveva ancora realizzato quanto le fosse mancato tutto quello. Il calore dei loro sorrisi, le loro battute, l’importanza e il significato di un momento condiviso come quello… non pensava che potesse essere tutto così piacevole nonostante il suo pessimo umore.
Detestava essere un peso, si odiava per tutte le volte in cui nelle ultime settimane non era stata sorridente, dolce e attiva come suo solito e non le piaceva l’idea di essere diventata all’improvvisa un fantasma di sé stessa. Cercava al contempo di darsi tempo, di riprendersi con calma, ma aveva sempre e comunque l’ansia addosso, la paura di non fare abbastanza, di dimenticarsi delle persone a cui teneva solo per concentrarsi su sé stessa. Era importante anche quello, certo, il suo benessere era fondamentale ma non riusciva comunque a metterlo al primo posto nella scala delle priorità.
Sbuffò alle parole di Blake, le era mancato anche il suo narcisismo e quella sua tendenza a considerarsi sempre il migliore, e infondo alle volte lo era anche per quanto Mia non fosse proprio intenzionata a dirlo ad alta voce. “Ci scusi, principino.” lo prese in giro ma anche solo sentire la sua risposta all’abbraccio o anche solo le sue parole all’orecchio le ricordarono quanto Blake fosse molto più dolce di quanto gli piacesse mostrare.
Arrossì non appena realizzò quanto fosse stato intimo quel gesto, e si sentì subito in colpa per aver tagliato fuori Jessica. Non mancò di avvicinarsi anche a lei, scoccandole un bacio sulla guancia, dolce e tenera come suo solito, forse un po’ più sé stessa di quanto non fosse solo mezz’ora prima “Oh anche tu lo sei quando vuoi.” ricordò a Jessica per poi cercare di mettere da parte i sentimentalismi fiondandosi sulla scatola che Blake gli aveva affidato poco prima e dimenticando ogni pensiero per focalizzarsi solo sulle ghirlande, che cominciò a districare con metodo senza uso della magia, lasciando che il calore di quel rituale e della compagnia dei suoi migliori amici rendesse tutto sempre più piacevole e rilassante.code made by gin.