-
Adrien Beauvais.
User deleted
. -
.
Quel giorno Vath doveva svolgere alcune commissioni per conto del Ministero della Magia alla Gringott di Diagon Alley. Mr Sunday, il Capoufficio del suo reparto ufficio Cooperazione Magica Internazionale, gli aveva affidato l'incarico di depositare alcuni Galeoni sul Caveau dedicato all'ente governativo magico. Aveva appena terminato, era ancora sui gradini di marmo della banca dei Maghi intento a mandare alcuni messaggi tramite il suo magifonino quando una voce distolse la sua attenzione dal testo che stava componendo. «Per la barba di Merlino ragazzino, guarda dove vai!» Una voce maschile, di un uomo che, dopo aver impattato contro un ragazzo mandandolo a terra scosse la testa e si andò ad infilare nella via di Nocturn Alley. Vath osservò quella mancanza di educazione verso il ragazzo facendo una leggera smorfia, il giovane dalla carnagione chiara sembrava uno di quei fan delle sorelle stravagarie, concezione avuta solo per via dell'orecchino d'argento che portava al lobo dell'orecchio. Vath si mosse, con lentezza ma in maniera decisa, verso di lui: indossava un completo giacca e cravatta di color nero, con riflessi blu notte se colpito dai raggi solari una cravatta di raso nera e una camicia bianca, le proprie scarpe, delle Oxford erano di colore scuro, in linea con l'abito e il soprabito di cashmere nero. Gli unici ornamenti e colore che il ministeriale aveva con sé erano un Rolex d'oro al polso e un anello d'argento al mignolo sinistro con il monogramma VR, senza contare l'immancabile bastone da passeggio in ebano con il manico d'argento a forma di serpente con due smeraldi per occhi. Gli offrì la mano, per aiutarlo a rialzarsi. «Certa gente avrebbe bisogno di un corso intensivo di buone maniere.» Avrebbe esordito, offrendogli un sorriso sincero. Se il giovane si fosse alzato Vath avrebbe potuto notare come gli desse di un paio di centimetri in più in altezza. «Vath Remar, ho giust'appunto visto il seguito dello scontro e mi sembrava doveroso aiutarla.» Disse con il tono caldo del suo timbro baritonale. "I modi definiscono l'uomo", un detto a cui Vath faceva seguito in ogni aspetto della propria vita.
Edited by Vath Remar - 4/11/2021, 11:17. -
Adrien Beauvais.
User deleted
. -
.
Il cellulare venne riposto rapidamente nella tasca interna della giacca del proprio completo. Beauvais era un cognome che Vath aveva già sentito, la propria memoria eidetica ci mise poco ad associare il cognome alla famosa famiglia magica d'oltreoceano che, alla pari di Olivander in Inghilterra o Gregorovitch nell'est europa, si occupava del mercato di Bacchette. Sia per via del suo lavoro aveva sentito parlare di loro, era stato in America per una trasferta di un anno, e sia per deformazione personale Vath aveva studiato parte della bacchetta, se la fece spiegare durante il suo primo anno da un compagno di dormitorio che, avendo i suoi genitori una piantagione di alberi da bacchetta, sapeva molte cose su legni e nuclei. In più Vath da poliglotta aveva un orecchio fine nel riconoscere i diversi accenti e quando Adrien, come disse di chiamarsi, gli rispose poté percepire un accenno di accento americano. Il giovane indossava la divisa di Hidenstone, tenuta in maniera impeccabile, Vath era solito fare lo stesso con la sua divisa ad Hogwarts, soprattutto dopo che gli affidarono la spilla da Prefetto e, successivamente, quella da Caposcuola. «Americano suppongo, fate parte della nota famiglia di Bacchettai americani? Da Ilvermorny a Hidenstone la strada è tanta.» Disse, riservandogli un sorrisetto divertito, il suo spirito di osservazione, la sua ricerca scrupolosa di dettagli in una persona lo facevano un ottimo lettore di persone. Capacità che sfruttava e coltivava appena in campo lavorativo e privato. Una volta che Adrien si fu alzato lasciò la mano del ragazzo e, con un nuovo sorriso, gli avrebbe detto. «Non si preoccupi, una buona azione generalmente ne innesca subito dopo un'altra e così via, fino a quando in questo modo si crea un circolo positivo senza fine.» Avrebbe posto le braccia dietro la schiena, tenendo il bastone con entrambe le mani in orizzontale rispetto al terreno. Il signorino Beauvais era un tipo di poche parole a quanto pareva, come il ministeriale si scuciva poco e questo tratto di lui fece sorridere il Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale che gli vennero in mente alcune parole dette dal suo capoufficio durante il giorno del suo colloquio. I suoi occhi dalle iridi color acquamarina avrebbero incontrato quelli verdi dalle sfumature olivastre di Adrien. «Spero che non abbia rotto nulla e che la vostra divisa non abbia avuto strappi durante la caduta, comunque di nuovo, si figuri, è stato un piacere aiutarla ad alzarsi.» I propri doveri da ministeriale lo richiamavano in ufficio, tiro fuori il proprio magifonino e terminò il messaggio inviandolo, se non ci fosse nient'altro da parte del ragazzo avrebbe proseguito verso il locale di Keratack per poi ritornare al Ministero della Magia.. -
Adrien Beauvais.
User deleted
. -
.
Sorpresa; la lesse sul volto del giovane e Vath seppe già, senza ascoltare le parole del giovane Beauvais, di aver colto nel segno anche quella volta. Sull'opportunità che il ragazzo sembrava dire di aver ricevuto frequentando l'Accademia di Magia e Stregoneria di Hidenstone Vath non ne aveva la certezza, certo era. He, con il progredire delle conoscenze magiche anche in funzione della nuova branca di Magitecnologia si doveva fare fronte ad una conoscenza più approfondita di tutti gli aspetti utili ad un possibile futuro impiego, tuttavia Vath era un convinto fautore del fatto che le conoscenze di Hidenstone potevano essere apprese anche al di fuori dell'accademia. La stessa Babbanologia di Hogwarts insegnava come usare la tecnologia e, con un po' di curiosità e spirito di intraprendenza la Magitecnologia poteva essere imparata ad usare da tutti senza frequentare cinque anni di Accademia extra. Tenne per sé quelle opinioni, frutto di tutta quella conoscenza da autodidatta accumulata nel corso degli anni e si limitò ad annuire al ragazzo. «Non ho avuto modo di verificare, quando mi sono diplomato io ad Hogwarts non esisteva ancora, tuttavia non siete il primo studente a dirmelo.» I percorsi G.E.M.M.A., Giudizio Eccelso per Maghi sulla Magie Avanzate, offrivano molto sbocchi e, come nel caso di Harry Wood, potevano offrire importanti tirocini formativi all'interno del Ministero della Magia. La proposta di Adrien gli fece fare una leggera smorfia, sollevò il braccio sinistro e posò il proprio sguardo sul quadrante dell'orologio. «No, mezzogiorno, la mia pausa inizia a quell'ora e se ci incontrassimo per mezzogiorno e mezzo mi resterebbe solo mezz'ora di tempo, insufficiente per poter pranzare in tutta tranquillità. Comunque non si preoccupi, Mr. Beauvais, la ringrazio per l'offerta ma se vuole pranzare assieme a me il conto lo si divide.» Il sorriso sul volto del Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale avrebbe stemperato le parole che non ammettevano repliche, il tono della voce tuttavia faceva comprendere come il Ministeriale apprezzasse l'offerta del ragazzo e, mentre questo si affannava a cercare un pezzo di carta e una penna per scrivere il numero di telefono, Vath estrasse dalla tasca interna del soprabito un cartoncino viola con una scritta nera. Sul retro ci sarebbe stato il numero del Magifonino lavorativo del ministeriale e, così, lo consegnò allo studente di Hidenstone. Controllò il luogo sul proprio Magifonino e, dopo un rapido esame sui tempi che sarebbero occorsi per raggiungere il locale dal Ministero situato a Charing Cross, disse al ragazzo. «Potremmo vederci al Rovi al 59 di Wells Street, le assicuro che si mangia molto bene.» Gli disse e, se si fosse trovato d'accordo, avrebbe porto la mano al ragazzo per un rapido saluto.
Dopo alcune pratiche sbrigate al ministero Vath lascio il proprio ufficio pronto a vedersi con Beauvais al Rovi, aveva chiamato alle undici, conscio che il locale, anche se chiuso era a pieno regime considerando che avrebbero dovuto preparare tutto il servizio del pranzo chiedendo di farsi riservare un tavolo a nome Remar e, inviato un messaggio al ragazzo, confermò l'appuntamento per le 12 dal Rovi. La strada fu breve e Vath avrebbe atteso il ragazzo all'interno, dopo che il cameriere gli chiese della prenotazione.. -
Adrien Beauvais.
User deleted
. -
.
Il Rovi non era una tra le mete ricorrenti del Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale, né era solito pranzare spessissimo durante l'orario lavorativo, tuttavia il Ministeriale aveva già chiaro in mente ciò che avrebbe ordinato una volta seduto a tavola. Un'unica portata e, forse, un dolce come sfizio. Vath si era appena accomodato a tavola quando il ragazzo con cui aveva appuntamento lo raggiunse, si alzò sorridendogli e offrendogli la mano mentre con un movimento dell'altra gli faceva cenno verso il posto a sedere. Si era già tolto il soprabito lasciato all'ingresso dove il servizio armadio l'avrebbe conservato, restando così nel suo completo su misura scuro. Il ragazzo avrebbe potuto percepire le note di petit grain, bergamotto, salvia sclarea, foglie di menta, bamboo e muschio bianco del profumo di Vath che grazie all'ambiente chiuso del ristorante era più facilmente avvertibile. «Ben arrivato Mr. Beauvais, nessun ritardo, siete in perfetto orario.» Una risposta di rito imposta dall'affermazione che il ragazzo aveva appena fatto. «Spero che non abbia trovato difficoltà nel trovare il locale.» Disse lasciando al contempo la mano per sedersi insieme a lui a tavola. «La bellezza del locale è relativa se poi si mangia male, ma fortunatamente non è il nostro caso.» Sorrise e lo osservò guardarsi attorno. Il posto aveva un bancone circolare con degli sgabelli dove la gente poteva fermarsi per consumare qualcosa di veloce ma, per chi si fermava a pranzare o cenare, erano riservati dei tavoli di legno con dei divanetti rossi e delle sedie in legno e metallo. Le pareti bianche rendevano il locale molto luminoso e, durante una giornata luminosa come quella, le ampie vetrate davano modo di poter fare entrare la luce e non accendere l'illuminazione elettrica. I menù erano di fronte a loro ma Vath non lo considerò minimamente.. -
Adrien Beauvais.
User deleted
. -
.
Il Ministeriale aveva già scelto, perciò quando Adrien gli chiese di poter consultare il menù un sorriso spuntò sul volto dell'uomo e, con un gesto della mano, gli fece cenno verso il menù. «Ma certo, si figuri.» Disse con il suo caldo timbro baritonale. Il cameriere arrivò al tavolo e sentendo l'ordinazione del ragazzo il sorriso mutò in un sorrisetto divertito. «Due. Ma al posto delle barbabietole vorrei i carciofi e anziché le more uno spicchio di limone, con una spolverata di parmigiano sopra.» Sentenziò cordialmente al cameriere, mai aveva retto il gusto di quella verdura, che con la sua amarezza avrebbe reso il piatto agrodolce assieme alle more. Abituato a mangiare bene e, con le sue origini italiane Vath aveva raffinato il suo palato e le accozzaglie inglesi di piatti rivisitati italiani mal le sopportava. «Invece come dolce gradirei un Chocolate chip cookie. Da bere direi acqua, gasata.» Non avrebbe toccato alcool in quell'uscita, lo sguardo attento del ministeriale aveva notato il cambio d'abito di Adrien e, suppose a ragion veduta, che il giovane avesse approfittato della scarsa ora in cui si erano separati per fare ritorno ad un'eventuale dimora. O quello o un Vestis magistralmente eseguito. Vath nonostante fosse un mago avrebbe sempre preferito investire i propri soldi negli abiti realizzati su misura, avrebbe dato lavoro ai piccoli commercianti e fatto girare l'economia del paese. Una domanda arrivò alle orecchie di Vath e, posando nuovamente lo sguardo dagli occhi color acquamarina su quelli di Adrien, disse ciò che, un tempo Brian Sunday disse a un ben più giovane Vath. «Per quanto la tecnica continui ad avanzare negli anni - anche se non più come una volta - permettendoci di accedere ad agi sempre nuovi, deve ancora essere inventato un oggetto o una medicina in grado di mettere d'accordo gli interessi di due distinti individui. La cosa diventa ancora più complicata se a dover essere armonizzate sono le volontà di due diversi Ministeri.» Non avrebbe fatto alcun cenno a riferimenti magici, conscio che Adrien avrebbe compreso comunque in linea di massima il suo discorso. I suoi stessi genitori facevano parte di quella categoria rappresentata da Fattucchier-Artigianato e ogni giorno si scontravano con bacchette di bassa lega provenienti dalla Cina. «E questo è il nostro lavoro: far rispettare le esigenze e le volontà del Ministero Inglese, e dei suoi cittadini, all'interno della comunità internazionale; attraverso il dialogo, attraverso lo scambio, attraverso il convincimento. Siamo l'ultima linea di difesa tra Londra e un'invasione di prodotti a basso costo importati dai Ministeri Orientali.» Un sorriso e il suo sguardo deviò un secondo sull'arrivo del cameriere e dei due piatti.. -
Adrien Beauvais.
User deleted
. -
.
Con lo sguardo ben piantato su Adrien strabuzzò gli occhi solo quando il ragazzo fu così disattento da nominare la cooperazione magica. Lo sguardo di Vath si fece attento e saettò su quanti potessero essere abbastanza vicini a loro tanto da sentire il ragazzo. Se lo Statuto Internazionale sulla Segretezza Magica fosse stato compromesso da quelle parole incaute del rampollo dei Beauvais il Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale si sarebbe dovuto attivare per far sì che nessuno di quei Babbani sentissero troppo agendo con un incanto Oblivion. Nel frattempo era arrivato il cameriere con entrambi i piatti e, con un ringraziamento che non risulto forzato per via della situazione in cui si trovavano osservò solo per mezzo istante entrambi i piatti. Il piatto di Vath e di Adrien non tardò ad arrivare e una sottile differenza si delineava tra il classico del Rovi e la variazione chiesta dal dipendente del Ministero della Magia. Se da una parte la barbabietola, unito alle more, rendeva tutto l'insieme del piatto più scuro; quello del ministeriale aveva più colore con il verde dei carciofi, il bianco del parmigiano e il giallo degli spicchi di limone. Anche l'occhio, si sa, vuole la sua parte e in quel modo sapore e gusto rimanevano inalterati.
Iniziò dal limone ben attento ad apparire il più naturale possibile, spremendo tutto il succo sul carpaccio con l'ausilio della forchetta, scartò la scorza del limone e con il coltello tagliò una parte di carpaccio e di carciofi prendendo al contempo un po' di parmigiano. La mano destra posò il coltello per un attimo, poggiandosi sul manico del proprio bastone da passeggio, cercando con lo sguardo segni da parte dei commensali riguardo alla possibilità che li avessero sentiti. Solo quando fu certo del fatto che nessuno li ebbero sentiti Vath si rilasso e lasciò la presa sul pomolo della propria bacchetta per ritornare a prendere il coltello e portarsi alla bocca il pezzo di carpaccio tagliato. Dopo aver deglutito Vath riprese a parlare, lanciando uno sguardo carico di sottointesi al ragazzo. «Mi son dovuto recare in Cina per un incarico ma non solo, di fatto, sono tornato solo pochi mesi fa da una trasferta a New York.» Si sarebbe tagliato nel mentre un nuovo boccone cercando di raggruppare tutto gli elementi del piatto per avere il gusto dei quattro elementi che componevano il piatto tutti insieme. «È un lavoro delicato, non lo nego, che comporta tante responsabilità ma sì, è appagante. Sentire l'emozione di concludere un primo accordo vincolante tra la tua nazione e un altro, stringere la mano ad un esponente di governo straniero è impagabile Mr. Beauvais.» Un sorriso più rilassato spuntò sul volto del Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale. «Oui, Monsieur Beauvais. È sempre utile parlare una lingua straniera. Las palabras son un vehículo para los malentendidos. Wenn wir etwas sagen, naquluha bi'aqali eadad mumkin min alrutush, zapomni. Gengo o rikai suru koto de, korera no mondai o torinozoku koto ga dekimasu.» Un sorriso e si mise in bocca un pezzo di carpaccio, Adrien avrebbe potuto notare come, in ogni lingua parlata Vath avrebbe assunto l'idioma e la cadenza del popolo che lo parlava.. -
Adrien Beauvais.
User deleted
. -
.
Forse si era allarmato troppo con quello scivolone di Adrien, lo sguardo attento di Vath poté notare come il ragazzo sembrò contrito da quell'errore e il Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale avrebbe cercato di fare ritornare a proprio agio lo studente. Avrebbe posato forchetta e coltello e si sarebbe alzato dal proprio posto a tavola per avvicinarsi allo studente di Hidenstone e, una volta che lo ebbe raggiunto, gli avrebbe posato una mano sulla spalla chinandosi verso di lui. Un sorriso distensivo sarebbe comparso sul volto del ministeriale che mostrando i denti bianchi avrebbe sussurrato al ragazzo. «Tranquillo, non sono arrabbiato con te né reputo questo scivolone una mancanza di giudizio da parte tua. Siamo abituati troppo spesso a parlare liberamente e, a volte, lo facciamo anche in posti in cui dovremmo stare attenti. Io non ero ancora nato, eppure, ci fu un problema ben più grave. Accadde che, in un'unica notte dell'estate degli anni ottanta, il Comitato Scuse ai Babbani dovette fare gli straordinari per correre ai ripari di "errori" commessi da maghi ben più grandi di te che si erano lasciati andare dalla troppa euforia. Credo tu possa avere studiato la lezione di Storia della Magia e capire benissimo a che notte io mi riferisca.» Un paio di pacche sulla spalla di Adrien e Vath si sarebbe seduto nuovamente al proprio posto. «Sì signor Beauvais. È sempre utile parlare una lingua straniera. Le parole sono veicolo di incomprensioni. Quando diciamo qualcosa, dillo con meno fronzoli possibili, ricordalo. Comprendendo la lingua, puoi eliminare questi problemi. Questo è ciò che le ho detto poco fa, anche se credo che alcuni degli idiomi usati non li ha compresi.» Non era per nulla infastidito dal ripetere qualcosa, diversamente dal solito era chiaro al ministeriale che alcuni di quegli idiomi sarebbero risultati sconosciuti al ragazzo. Lo sguardo del ministeriale si sarebbe posato su quello di lui, accennando perfino un sorriso. Il torrente di domande che il rampollo dei Beauvais gli fece strappò una leggera risata a Vath che, annuendo avrebbe risposto con calma una ad una quelle domande. «Prettamente le ho studiate durante i miei anni di studente, prevalentemente da autodidatta anche se, per alcune lingue come l'inglese e l'italiano, non occorreva in quanto le parlo madrelingua fin dalla gioventù. Per il Giapponese mi sono fatto aiutare da un ex collega che lavorava nel mio ufficio, ora lui si è trasferito al Wizengamot. Ci ho messo cinque anni, uno per ogni lingua, trascorso nei paesi in cui sono parlate. E se non contiamo le mie due lingue per via delle mie origini, le lingue morte che sono solo puramente accademiche, sono sei lingue in totale.» Avrebbe ripreso a mangiare con calma, dando modo al ragazzo di assorbire tutte quelle informazioni.. -
Adrien Beauvais.
User deleted
.