Stay

a faccia di Marlee era un insieme di concentrazione e esasperazione. Era tutto il giorno che cercava di eliminare un graffio dal manico della sua scopa preferita, e aveva quasi finito le alternative disponibili per riuscirci. Aveva persino consultato Meddy - l’elfo domestico della magione di Londra - ma persino lui aveva scosso la testa sconsolato, senza sapere che fare. In quel momento la ragazza aveva in mano una pezzetta liscia piena di lucido, e aveva deciso che non avrebbe fatto caso più al graffio se il manico fosse stato lucidato a dovere. Era ormai più di un mese che i fratelli vivevano tutti insieme a Londra, e la felicità di aver ritrovato Regina si era mescolata velocemente con la voglia di andare nella nuova scuola. Il messaggio del fratello la fece sobbalzare, e la ragazza afferrò il telefono con la mano libera, tentando di non sporcare lo schermo e fallendo miseramente. Inviò per sbaglio delle lettere sparse come risposta, per poi riuscire a rispondere decentemente con un “Certo Jamie, mi preparo e sono da te! A tra poco x” per poi alzarsi e correre in bagno. Ne uscì una decina di minuti dopo, perfettamente truccata e vestita con un vestitino azzurro. Aveva legato i capelli in una coda e messo gli orecchini a cerchio, quelli che sapeva James sarebbe adorato. Notò che il fratello aveva mandato un altro messaggio e si affretta a prendere la borsetta, per poi ficcarsi dentro il camino e pronunciare “Diagon Alley” con la voce più chiara che poteva. Una volta arrivata e dopo essersi spazzolata via la cenere dai sandali si avvicinò alla figura di James che se ne stava proprio davanti al Paiolo.
-Jamie! Come va? Stai benissimo, mi piace la maglia..! - fece cenno al fratello di entrare nel locale, seguendolo - nel messaggio dicevi che devi parlarmi di qualcosa si importante - fece un piccolo cipiglio preoccupato - è successo qualcosa?

l sorriso che aveva sul viso era diretto tutto al fratello, mentre questo la salutava con un bacio e un abbraccio, prontamente ricambiato dalla ragazza.
-Di niente Jamie, sai che adoro passare il tempo con te!
Lo seguì dentro il locale, guardandosi intorno e sorridendo all’aria tipicamente inglese di quel pub magico. C’era qualche posto simile a New York, ma vederlo nella vera patria era un’altra cosa, decisamente. Si accomodò di fronte al fratello, portando le mani sotto l mento e sorridendo tranquilla.
-Grazie! Erano un paio di giorni che volevo metterlo, me ne hai dato l’occasione! - si portò una ciocca di capelli dietro l’orecchio - tutto bene, oggi ho litigato praticamente tutta la giornata con il manico della mia scopa, ha un graffio che non vuole proprio andarsene…
Si premurò poi di chiedere al fratello cosa stesse succedendo, visto l’urgenza con cui si erano incontrati, ma fortunatamente il ragazzo la rassicurò subito, raccontandogli della notte prima. Man mano che raccontava la bocca di Marlee si apriva sempre di più, fino a formare una perfetta “o”.
-Si, infatti mi chiedevo dove fossi finito ieri notte… - si portò una mano davanti la bocca, nascondendo un sorrisetto - si, so benissimo che intendi…fammi vedere, dai!
Osservò la foto del ragazzo, passando gli occhi su ogni centimetro di schermo, annuendo concentrata.
-Decisamente un bel ragazzo, complimenti! Speriamo che possa diventare qualcosa di più…è un mago?
Osservò poi il gemello ordinare da bere, picchiettandosi un dito sul mento, indecisa.
-Mh…per me anche una burrobirra, ma con un po’ di cannella sopra, grazie. - guardò il gemello - e direi anche una fetta di torta al cioccolato, con due cucchiaini.

ra sempre una delizia passare del tempo con il suo gemello, fosse questo per chiacchierare di stronzate o per parlare qualcosa di qualcosa di serio. Sorrise e strinse la mano di James alla sua affermazione, per poi ridere apertamente alla sua frase successiva. Fece una piccola giravolta.
-Mi chiamava da una vetrina sulla quinta da troppo tempo, perciò prima di partire l’ho comprato. - gli mandò un bacio volante - e io ti direi si, lo sai benissimo!
Sorrise e battè le mani come una bambina annuendo alla sua proposta e lo ringraziò con un bacio vero stavolta, piantato sulla guancia destra con uno schiocco. Marlee teneva tremendamente al suo manico di scopa, e James questo lo sapeva benissimo.
-Grazie Jamie, sei il migliore!
Ascoltò le parole del ragazzo e scosse la testa, come a dirgli di non preoccuparsi.
-Non fa mica qualcosa, davvero. Sono contenta che tu abbia trovato qualcuno, l’altra sera. Almeno ti sei divertito un po’!
E in effetti, il ragazzo incontrato dal fratello non era niente male, e fu felicissima di comunicarglielo. Alla fine mica doveva tenerselo dentro no?
-Wow, che ficata l’ufficio misteri! - sorrise - certo che puoi, io ne sarei solo felice! Non so come la prenderebbero Adri e Regina, ma non penso male…
Si girò a fare l’ordine dalla cameriera, annuendo poi alla domanda di James, sorridendo. Si passò una mano sui capelli, riportando in ordine alcune ciocche sfuggite all’acconciatura.
-Si è andato tutto molto liscio! Alla fine sono rimasta per un altro paio d’ore, ho trovato un gruppo di ragazze e ci siamo messe a ballare - ridacchiò - non ho neanche visto tutto il tempo che passava, immagina! - ringraziò il cameriere, che era appena tornato con le bevande, e prese un sorso della sua - decisamente ottimo, dobbiamo tornarci!

ise e annuì alle parole di James, avendo chiarissimo in mente l'enorme collezione di giubbotti di pelle di cui parlava. Ce n'erano davvero di ogni forma e colore, fissato com'era il gemello. Si passò una mano sulle punte dei capelli, sorridendo felice al bacio appena ricevuto e annuendo. Di certo avrebbero fatto girare la testa a chiunque, fossero stati insieme, non c'erano dubbi.
-I migliori, esatto!
Saltellò felice alla prospettiva di una mattinata con il fratello, per poi battere le mani contenta.
-Si! Grazie grazie, mezz'ora e poi ti offro il pranzo, non accetto un no come risposta!
Il discorso virò sul ragazzo della sera prima e sulle opinioni dei fratelli, e Marlee si ritrovò a ridacchiare e annuire alla perfetta sintesi che aveva fatto il ragazzo.
-Esatto! - mimò le virgolette con le mani - devi stare attento, James. Devi sempre usare precauzioni, James. Se lo sanno mamma e papà ti ammazzano, James!
Rise, scuotendo la testa.
-Con una di loro ci siamo anche baciate, ma niente di che in realtà. Alla fine siano tornate ognuno a casa propria. - annuì poi alla sua proposta - si, decisamente! Anche perché la comodità è la miglior cosa. Di certo non ho voglia di perdermi con la metropolvere, come quella volta a NY, ricordi?
Scrollò le spalle mentre beveva, picchiettandosi il mento con un dito.
-Okay, mi hai convinto! Nachos siano!

idacchiò alle parole del fratello, per poi allungare una mano e accarezzare quella di lui, sorridendo.
-Il Mayflower è uno dei migliori che conosco, sai? Ed è esatto, non ti conviene contrattare!
Sorrise alla menzione dei fratelli, per poi annuire alle successive parole del gemello.
-La prossima volta ti inviterò di sicuro! Per il fatto del bacio…chissà, è verissimo ma non me la sentivo proprio ieri di cercare qualcosa di duraturo.
Rise apertamente al ricordo di New York e delle loro passeggiate da ubriachi, sia nella parte di città magica che in quella babbana. Osservò James ordinare dei Nachos e sorrise al cameriere che si era avvicinato, annuendo.
-Esatto, e porteresti anche un refill per le burrobirre? Grazie mille!
Buttò giù il sorso che era rimasto della sua, per poi guardare il fratello e sorridere.
-Rossa, occhi azzurrissimi. Una principessa capitata per sbaglio in quel club direi. Bellissima, devo essere sincera. - sorrise e guardò fuori - non ricordo come si chiami, però.
Adorava le mattine passate con il fratello, e già non vedeva l’ora della prossima.