E poi all'improvviso Sei arrivata tu Non so chi l'ha deciso M'hai preso sempre più

Benjamin - Aibileen

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    Benjamin D' Angelo
    Ametrin | 17 Anni
    ‘Non so come lei sta, ma mi ha fatto essere in pensiero però!’

    Dopo aver finito la lezione di Magitecnica Benjamin, si recò al dormitorio, dove si distese sul suo letto e prese dalla tasca il suo magifonino. Guardò un attimo il soffitto della sua stanza e sfogliò la rubrica cercando il contatto di Aibileen ci cliccò sopra poi selezionò il simbolo del messaggio.

    Ciao! Aibileen, sono Ben. Come stai? Ti va se ci vediamo sulla terrazza? Per parlare un po’ ?

    Mentre lo scrisse, sul suo volto spuntò un lieve sorriso e poi spinse il tasto “Invio” Aveva una gran voglia rivederla erano tanti giorni che non la vedeva né la sentiva. Così Benjamin si fece coraggio e si alzò dal letto della sua stanza poi si levò un po’ di polvere che si era depositata sulla sua divisa che portava sempre anche quando doveva incontrarsi con qualcuno della sua casata o a lezione. Dopo un anno di studi nell'accademica di Hidestone si accorse che era cresciuto e arrivato al suo secondo anno con più determinazione e meno paura di prima, poi durante il periodo estivo si era accorto si essersi innamorato di Aibileen, ma non poteva certo dirglielo così quindi meglio fare un passo alla volta. Così si pettinò ordinatamente i capelli biondi davanti allo specchio del bagno poi una volta sistemato, uscì ritrovandosi sulla sua stanza da letto, dove aveva appoggiato il suo magifonino in attesa che vibrasse se fosse arrivato un messaggio della giovane. Alla fine uscì dal dormitorio per recarsi sulla terrazza, dove aveva appuntamento con lei, con passo salì le scale del secondo piano percorrendole per arrivare alla balconata della Terrazza, dove con il suo sguardo celeste e con le mani si appoggiò sulla balconata, rimase meravigliato a guardare quel bellissimo panorama che vedeva attorno a sé: c’era tutta l’accademia nel suo splendore, nonostante fossero ancora i primi di settembre.

    ‘ Wow! È un posto fantastico perché non ci sono venuto l’anno scorso? Forse perché ero impegnato con lo studio e adesso posso approfittarne. ‘

    Pensò il giovane Ametrin dallo sguardo celeste ancora immerso nel panorama dell’Accademia mentre si appoggiò sulla balconata, aspettando che Aibileen, la sua compagna di classe lo raggiungesse.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Aibileen Beatrix
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    Di giovedì, Magitecnica era nel loro orario subito dopo pranzo. Decisamente un'impresa, quella di restare concentrati in una materia che non le risultava poi così semplice da capire già in tempi normali... In piena digestione! Meno male che c'era il Professor Morrigan.
    Appena finita la lezione, sentì, all'improvviso, un malloppo di malinconia scontrarsi dritto contro il suo petto, e si scusò con Aidan, recandosi in bagno quanto prima. Lì, lesse il messaggio che Ben le aveva inviato sul suo magifonino, arnese che era solita usare regolarmente, in tempi normali, ma di certo non ogni due per tre! Era il tipo che se lo scordava tranquillamente in camera anche per giornate intere di lezioni, vivendo la cosa con tutta la calma e la serenità del mondo.
    Alle parole che le aveva scritto il concasata, inclinò appena la testa con fare incuriosito, poi, gli scrisse il seguente messaggio:

    "Certo Ben! Ci vediamo subito dopo Antiche Rune, allora."


    Poi, si sciacquò la faccia con un bel po' di acqua, e si diresse, appunto, verso l'aula di Antiche Rune, nella quale informò Aidan del messaggio ricevuto da Ben, e della proposta che le aveva fatto di ritrovarsi in Terrazza. Sperava che non gli fosse accaduto nulla di brutto o di particolarmente triste da raccontare! Doveva già aver sofferto parecchio, alla morte della sua ragazza.
    Provò a chiedergli qualcosa durante la lezione, essendo coetanei e, quindi, condividendo di fatto tutte le lezioni della giornata ma, purtroppo, non ve ne fu il tempo! Il Professor Olwen sembrava aver parecchie cose da spiegargli e fargli imparare.
    Quando la lezione finì, Aibileen approfittò del fatto di avere ancora qualche minuto prima del suo incontro con Ben, per parlare anche con Siria dell'accaduto, sua cara amica e concasata fin dai tempi di Hogwarts. Poi, si avviò verso la Terrazza, uno dei suoi luoghi preferiti di Hidenstone e, una volta giunta lì, seppur con lo sguardo velato di tristezza che la contraddistingueva da quando erano ricominciate le lezioni, rivolse un piccolo, ma sincero sorriso in direzione del coetaneo e concasata, afferrando con una mano la balconata e posizionandosi vicino a quest'ultimo.

    << Ciao, Ben! Come stai? Volevi vedermi qui per qualche ragione in particolare? Ti è successo qualcosa? >>

    S'informò subito, con gentilezza, ma anche con una nota di preoccupazione nella sua voce.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda - Stat.
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    Se so cos’è l’amore, è grazie a te.

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    PARLATO - PENSATO - NARRATO
    Benjamin era ancora tra i pensieri quando il trillò del suo magifonino gli avvisò che gli era arrivata la risposta di Aibileen che lesse e appena finì di leggere, sul suo volto gli apparve un dolce sorriso, poi appena la vide il suo volto andò in fiamme e dopo essersi calmato, anche se aveva ancora il cuore a mille, le rivolse un sorriso che si allargò sulla sua faccia quando, lei si posizionò accanto a lui, così ascoltò le domande che Aibileen gli fece. Un sospiro uscì dalla sua bocca prima di parlare.

    “Ciao! Aibi, si sto bene. Ti chiesto di venire quassù perché ero preoccupato per te, lo sai ? Sei la prima con cui sono riuscito ad aprirmi e ci conosciamo ormai da due anni. E chissà potrebbe essere, che mi sia successo qualcosa che mi rende felce, ma saprai tutto a tempo debito te lo prometto . “

    Benjamin fu costretto a rimanere sul vago, non poteva certo dirglielo così che si era innamorato di Aibileen pur volendo doveva aspettare. Sapeva benissimo che loro avevano condiviso molto in due anni, soltanto che la lezione di Antiche Rune del professor Olwen li impegnava un sacco e non avevano ancora avuto modo di continuare il loro rapporto. Così senza dire una parola Benjamin si avvicinò lei, e la abbracciò senza farle male, ma poi dopo qualche secondo si staccò da lei, anche se gli erano mancati i suoi abbracci che per lui forse contavano molto.

    “Tu invece che mi racconti ? Ti è successo qualcosa che io non so ? Se ti serve aiuto sai che potrai sempre contare su di me. Ricordati che non sono più il ragazzo del primo anno che era timido, impacciato e pauroso. Ora sono un giovane che affronta le paure come fa un guerriero con le sue missioni e farò di tutto per un’ amica speciale come te pur di starti accanto.”

    Disse il concasata dagli occhi azzurri e capelli biondi mentre le prese la mano dolcemente stringendola senza farle male. Era la prima volta che teneva molto a qualcuno dopo la morte della sua ragazza che avrebbe voluto che andasse avanti per la sua strada, forse con qualcuno della sua età. Non sapeva nemmeno perché parlava in quel modo però aveva leggermente le gote arrossate. Solo lei gli faceva quell’ effetto. Non sapeva quanto durasse ma si doveva controllare in quel momento così Benjamin si staccò dalla mano di lei, poi aspettò che la ragazza cominciasse a parlare.


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    Edited by Benjamin D' Angelo1 - 26/10/2021, 18:29
     
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    Era incredibile come volasse il tempo: dal settembre del 2020, in cui erano appena arrivati ad Hidenstone, e scoprivano con la punta dei loro nasi e dei loro sguardi l'isola di Denrise, erano già arrivati a quel settembre del 2021, un anno preciso.
    Aibileen stentava a crederci! Ed erano cambiate tante di quelle cose... In soli pochi mesi. Troppe.
    L'Ametrin provienente dalla Terra dei Canguri stentava a crederci.
    Sentì, l'ormai, solita morsa attorcigliarsi al suo stomaco, al pensiero dell'estate appena passata. Ma strinse un po' di più una mano attorno alla ringhiera alla quale si era aggrappata, per tornare anche mentalmente alla discussione presente che stava avendo con Ben, compagno di classe e di casata con il quale aveva condiviso lezioni, banchetti e conversazioni, e al quale sentiva di essersi affezionata.
    Aveva passato l'anno precedente concentrandosi, in particolar modo, sul fatto di superare il più possibile la propria timidezza, soprattutto per quel che riguardava il fatto di socializzare da sola con altre persone, facendo eventualmente lei il primo passo, ma anche per le lezioni!
    Poi, però, era arrivato giugno, ed aveva sentito le sicurezze che nutriva verso le amicizie e le relazioni umane che stava costruendo e coltivando ad Hidenstone, vacillare. Temeva di poter arrivare a far loro del male, ma voleva provare, prima di allontanarsi, a riuscire a trovare quante più soluzioni e, soprattutto, precauzioni, possibili per evitarlo. Ciò non toglieva, però, che i dubbi e le sue care e vecchie paure non mancassero di assalirla piuttosto spesso.
    Quello che era senza ombra di dubbio, però, era che le faceva decisamente piacere vedere un po' Ben al di fuori delle lezioni, non era successo molto spesso, l'anno scorso! Cercare di rimediare quell'anno le sembrava essere, di sicuro, una buona idea.
    Alla risposta che ottenne dal biondo concasata, comunque, strabuzzò gl'occhi:

    << Preoccupato? Oh, mi dispiace! Ma... Sono in ottima salute, davvero. >>

    Aibileen pensò che, probabilmente, il ragazzo stesse parlando del quasi intero mese in cui aveva staccato il telefono, portando pure l'amico Aidan a preoccuparsi oltre ogni dire, spingendolo addirittura, per quanto involontariamente, a farlo venire fino alla casa dei suoi zii, per controllare come stesse! Ed Aidan non era tipo da preoccuparsi per niente, anzi.
    Per quanto, di base, non fosse, lei, una ragazza che inviava troppi messaggi. Al di fuori di Aidan, Mia e Siria. Temeva, spesso e volentieri, di poter disturbare il suo interlocutore, anche se questo poteva dimostrarsi, a tutti gli effetti, gentile e rassicurante! Il fatto che, nonostante ciò, Ben se ne fosse comunque accorto, la intenerì.
    All'improvviso, però, i pensieri della ragazza che, durante le lezioni, portava la divisa dei giallo viola, sulla sua preoccupazione riguardo alla preoccupazione del coetaneo concasata (altro che ping pong!), vennero immancabilmente bloccati e cancellati dall'abbraccio del ragazzo. Se non ricordava male, era la prima volta che era lui ad abbracciare lei. Era, in ogni caso, la prima volta che lui l'abbracciava in quel modo. Non avrebbe saputo descriverlo con esattezza, il suddetto modo... Ma c'era qualcosa di diverso. Poi, lui si staccò.
    Ed alle domande che Ben le pose subito dopo, Aibileen si sentì presa in contropiede. Perché si considerava un'autentica frana a mentire. Come diamine avrebbe fatto a mantenere il suo segreto sul suo piccolissimo problema con la luna piena?

    "..."

    ... E ci attacchiamo tutti al tram.

    "Tutti insieme appassionatamente."

    ...

    "... Già."

    << Ecco... >>

    Sentì la mano di Ben prendere la sua, con delicatezza, Quel gesto dolce sembrò incoraggiare Aibileen. Era un ragazzo buono, con il quale si trovava a suo agio (cosa non da poco, visto il personaggio!), e al quale sentiva di tenere. Sì. Almeno quello, forse, poteva dirglielo: lui aveva confidato, a lei, a Blake e ad altri due compagni di classe, della morte della sua ex fidanzata, l'anno scorso, d'altronde!

    << Mio cugino... >>

    Sentì i suoi occhi farsi lucidi. Abbassò lo sguardo, stringendo i pugni sulla sua gonna della divisa degli Ametrin. Era strano come determinati eventi potessero portare, così repentinamente, a cambiamenti tanto radicali, ma così era stato per Aibileen: riuscì a riprendere il controllo della propria respirazione, e a calmare le lacrime che tanto avevano premuto, fino a solo qualche istante prima, per sgorgare dai suoi occhi. Ma una certa tensione, che altro non era che la morsa che stava dilagando dentro di lei, rimase all'altezza del suo viso, nella gola; nel cuore.
    Rialzò il proprio sguardo, privo di lacrime, ma ora apertamente, immensamente triste, verso Ben:

    << ... È morto. >>

    Disse, tutto d'un fiato, come un sussurro acciaccato, malandato. Rimase qualche istante in silenzio, prima di azzardarsi a chiedere:

    << Tu come hai fatto a cercare di superare il fatto che la tua ragazza, così... Giovane... Non avrebbe più potuto vivere neanche un istante di vita? >>

    Alle volte le sembrava di sentirla, la presenza di Tyler, durante il giorno, o prima di andare a dormire. In una foglia che frusciava all'improvviso, in un'assurda sensazione di calore sulla spalla, mentre era a lezione, o prima di coricarsi. Poco (o niente) le importava di sapere al 100% se tutto quello fosse reale o meno. Lei voleva crederci. Era un qualcosa di doloroso, sì, ma che al contempo la confortava, le permetteva di avanzare nella strada del suo lutto... Che altro non era che un lungo, lento abituarsi, accettare l'Assenza.
    Un giorno, avrebbe sentito che il Passato stava bene lì dove stava, nonostante tutto. Ed il Presente pure. Ringraziando Tutto. O almeno, era così che osava sperare, la maggior parte delle volte, per motivarsi ad alzarsi almeno dal letto!

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    Edited by Aibileen Beatrix - 3/11/2021, 08:20
     
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    BENJAMIN D'ANGELO
    Se so cos’è l’amore, è grazie a te.

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    PARLATO - PENSATO - NARRATO
    ‘Oddio è già passato un anno...non pensavo che passasse cosi in fetta ‘

    Benjamin capì in quel momento di essere più consapevole della vita che lui aveva. Non sapeva fino a quando poteva resistere in silenzio, ma prima o poi doveva dirglielo, il prima possibile sennò gliela avrebbero portata via e lui non voleva soffrire di nuovo.

    ‘ Forza Ben ce la puoi fare... ti sei innamorato di lei quindi fallo.’

    Prima però … in quel momento un ricordo si fece capolinea nella sua mente: era esattamente il 1 settembre 2020 quando per la prima volta, un ragazzino biondo con occhi azzurri e capelli biondi, dal carattere timido, impacciato e pauroso aveva incontrato, Aibileen, una ragazzina dal carattere solare, tranquilla simpatica e dolce ai Giardini Pensili dove lui aveva raccontato a lei quello che gli era successo...

    Benjamin ritornò al presente voltandosi verso Aibileen, accorgendosi che aveva uno sguardo preoccupato poi ascoltò la domanda che le porse in quel momento.

    “ Sì, perché sei una persona importante per me e non ho intenzione di perderti. Lo so che non sono stato mai così ma il problema è sono geloso forse troppo, delle persone a cui mi affeziono, poi sei stata l’ unica con cui ho legato un anno fa. Se non avessi incontrato te che mi hai aiutato a superare il mio problema parlandone non sarei qui. Ora però tocca a me ricambiare il favore, ti posso dire questo, i problemi non vanno mai affrontati almeno non da soli ma con l’ aiuto di qualcuno te lo posso assicurare. Ti faccio questa promessa che intendo mantenere: ti aiuterò come tu hai fatto con me un anno prima se me lo permetterai Aibileen vero ? E sappi che io so mantenere un segreto, perché l’ ho imparato a fare durante il periodo estivo. ”

    Domandò a Aibileen mentre le fece il gesto incrociando le dita sulla sua bocca. A Benjamin gli faceva piacere rivederla anche dopo le lezioni che li tenevano occupati quindi era arrivato il momento di rimediare quello che non avevano potuto fare l’ anno scorso gli sembrava fosse una buona idea. Cosi si mise accanto alla ragazza a cui teneva e lasciò che continuasse a parlare poi vide gli occhi di lei farsi lucidi mentre ascoltò le parole mentre uno sguardo triste gli apparve in volto che gli fece scendere grossi lacrimoni che bagnarono la divisa scolastica del giovane secondino. Poi Benjamin non lasciò andare la mano di Aibileen così gliela strinse piano con dolcezza, voleva che si aprisse con lui infatti fu così.

    “Mi dispiace per tuo cugino, ma sappi che starà sempre vicino a te e se vorrai posso starti accanto per tutto il tempo che ti serve non mi dai fastidio sappilo ti capisco perché ci sono già passato anche io prima di te. C’è una piccola poesia che mi ricorderò sempre - Il cuore è il paese più straziato - Proviene da San Martino sul Carso ne avevi sentito parlare ? ”

    Non era facile in quei momenti e lui la capiva perfettamente perché c’era già passato un anno prima. Benjamin d’istinto la abbracciò di nuovo, cercando di tranquillizzarla con un tono di voce calda e tranquilla. Solo Aibileen aveva il potere di calmarlo in certe situazioni.

    “Io ho cercato di non pensarci troppo ascoltando musica. Ti posso darti un piccolo consiglio: ascolta il video che ti ho fatto ti aiuterebbe tanto, lo studio, poi una persona che ho conosciuto qui che frequenta anche lei Hidestone il secondo anno con me, di cui mi sono preso una cotta mi ha fatto capire che non bisogna pensare alle cose brutte, ma al presente dove si vive una volta sola. ”

    Disse Benjamin mentre sul suo volto apparve un sorriso che si allargò sulla faccia e con grande sollievo finì di parlare sperando che la sua voce la calmasse era la prima volta che faceva quello sembrava uno psicologo che aiutava i suoi pazienti. Prese un sospiro enorme non sapeva da come iniziare ma doveva darsi una mossa e cosi fece.

    “Senti Aibileen ti devo una cosa che dovevo dirti dall’ anno scorso... per me sei una persona speciale con cui ho condiviso lezioni momenti speciali. Non è facile dirtelo perché tu per me sei una persona importante che difficilmente uscirai dal mio cuore e farei di tutto pur per starti accanto, poi credo che tu non mi farai del male perché ci sarò io a darti tutto l’ appoggio necessario. Sono geloso di te perché tu mi piaci così come sei e difficilmente ti cambierei per nulla al mondo. Sei l’ unica che riesce a risollevarmi il morale e rendermi le mie giornate piene di sole. Mi perdoni se non sapevo come dirtelo ... “

    Non sapeva nemmeno come le fossero uscite quelle parole non sembrava lui, ma era il cuore a parlare e come diceva un detto: Al cuor non si comanda. Aveva il viso in fiamme e il cuore che andava a mille. Dovette cercare di rallentare il battito cardiaco e il rossore che si vedeva in quel momento, così fece un sospiro profondo, sperando che Aibileen non se accorgesse così abbassò per un secondo lo sguardo verso terra e poi rialzò gli occhi e incrociò lo sguardo di Aibileen che gli sembrava bellissimo secondo lui che lo fece intenerire, poi aspettò una reazione di lei, sperando sia positiva. Non era neanche bravo con le parole, però un tentativo l’ aveva fatto. Ci teneva particolarmente a Aibileen e avrebbe fatto il possibile, perché voleva rivederla ancora una volta con il suo magico sorriso che a lui piaceva dall’ anno scorso. Per lui era la seconda volta dopo aver superato la morte della sua fidanzata che si era innamorato di nuovo. Sapeva che i sentimenti non si potevano controllare e neanche il cuore di chi innamorarsi ...


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    @yuiccia



    Edited by Benjamin D' Angelo1 - 6/11/2021, 13:41
     
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    Aibileen Beatrix
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    Aibileen, in quel periodo più che mai, si stava ponendo mille e una domande sulle sue relazioni umane, in particolare laddove si era sempre dimostrata più che spontanea e naturale! Ma la sua recente, nuova natura di lupa mannara la stava portando a rimettere in questione, nei momenti di forte spavento e considerevole sconforto, la legittimità nell'esprimere con la sua nonchalance abituale le sue emozioni e, in particolare, i suoi sentimenti di affetto.
    Un punto particolarmente positivo di quell'anno, che riusciva a bilanciare, e persino a rivaleggiare con tali momenti, era il fatto di avere Mia ed Emma come nuove compagne di stanza. Non che quelle dell'anno precedente le odiasse, si capisce, anzi, continuava ad avere dei rapporti più che cortesi ed amichevoli con loro, ma per le due nuove compagne di stanza sentiva esserci un feeling indescrivibile, che era andato crescendo giorno dopo giorno, in particolar modo con Mia, con la quale era arrivata a seppellire una capsula del tempo sotto un albero nella Riserva delle Creature Magiche, l'anno precedente! Appena Aibileen era venuta a conoscenza di quella particolare tradizione, era andata letteralmente in brodo di giuggiole, e non aveva voluto tardare troppo a proporre alla concasata di fare anche loro, una cosa di quel tipo!
    Tornando a noi, invece, e alla conversazione che lei e Ben stavano avendo in quel momento... Aibileen, ai sentimenti amorosi, non ci stava pensando un granché, in quel periodo! Tra le pippe mentali varie dovute alla novità di sentirsi, improvvisamente, "potenzialmente pericolosa per gl'altri", ed il dolore per la morte del cugino quindicenne, con il quale era cresciuta e che considerava quasi come un fratello, sentiva il cuore ancora troppo malandato, nonché decisamente dolorante, per dedicarsi a quel tipo di "questioni"!
    Ed infatti, quando Ben le disse che lei gli piaceva, Aibileen cascò dalle nuvole come una pera dal pero: insomma... Lei poteva... Scatenare certe emozioni... E quindi... Ben... Come?!?
    Gli occhi azzurri del coetaneo concasata, improvvisamente, la stavano mettendo a disagio, nonché mettendo in una posizione alla quale sentiva di non essere più per nulla abituata!
    Alle parole di conforto del coetaneo concasata, Aibileen riuscì soltanto a rispondere, un po' in imbarazzo:

    << Grazie Ben... Davvero. Sei molto gentile... >>

    Non osò chiedere quale fosse il segreto che tanto sembrava averlo messo alla prova in quel periodo estivo dato che desiderava, appunto, permettergli di mantenere taciuto ed irrivelato (?) il suddetto!
    Quando venne il momento della dichiarazione, invece... L'Ametrin proveniente dalla Terra dei Canguri cascò, come scritto qui sopra, dalle nuvole. Come un pero dalla pera (gigante - ?!). Aibileen ci rimase così di sale anche perché, l'anno scorso, lei si era convinta, parlandone con Aidan, che Ben si fosse preso una cotta per Addison!

    << Ecco.. >>

    Aibileen deglutì a vuoto, guardando Ben che, giustamente, stava aspettando una reazione da parte sua! Quella situazione l'aveva presa decisamente in contropiede... Abbassò lo sguardo, fissandolo verso le proprie scarpe, per via dell'imbarazzo che stava provando.
    Dopo un considerevole sforzo, durante il quale strinse i bordi della gonna della divisa che indossava tra le mani, che aveva appositamente (?) chiuso a pugno, la ragazza riuscì a rialzare lo sguardo verso il coetaneo che le stava di fronte.

    << Non so che dire... >>

    Ammise, grattandosi appena la nuca con una mano.

    << Non me l'aspettavo proprio! >>

    Ma, in quel momento, era convinta del fatto di non sentirsela proprio d'immischiare qualcun'altro, ipoteticamente, in una maniera così forte ed intima, nel casino nel quale si era ritrovata a vivere da quell'estate!

    << Ben... >>

    Il pensiero di far soffrire Ben le stava facendo venire gli occhi lucidi ma, in quei casi, preferiva cercare di tentennare il meno possibile e di essere, al contrario, diretta e concisa!

    << Non me la sento. Mi dispiace. >>

    Il suo sguardo era sinceramente rammaricato ma lei era anche, ancora una volta, riuscita a non piangere. Si morse il labbro inferiore, in attesa di una reazione da parte di Ben, ringraziando Merlino, Morgana e tutti gli affiliati del caso, per una volta, l'arrivo imminente di una Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure!

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda - Stat.
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    Edited by Aibileen Beatrix - 21/11/2021, 15:11
     
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