Questione di necessità

Adrien&Regina

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  1. Adrien Beauvais
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    CRETINO
    Stupido, imbecille.
    Adrien ricordava bene le parole che lui e sua sorella gemella si erano rivolti l’ultima volta che avevano davvero parlato, in un momento di grande sconforto per il Black Opal. Gli aveva urlato in faccia che lui non era solo, nonostante quello che poteva credere il ragazzo, perché lei era sempre con suo fratello. Regina non sapeva quanta forza gli avessero dato quelle parole, anche quando gli era sembrato, nei giorni a seguire, di brancolare nel buio più totale e di non riuscire a mettere un piede davanti all’altro in linea retta.
    Adrien non riusciva a percorrere diritto la sua strada di vita, era quasi come se fosse sempre a zig zag. Per una buona volta, nella sua cazzo di testa, aveva preso la saggia decisione di scrivere a Regina un messaggio, per chiederle di incontrarsi, perché voleva assolutamente parlarle di sé stesso, delle decisioni importanti che aveva preso, come il suo stare insieme con Gyll. Da una parte, aveva timore di dirlo ad alta voce, soprattutto perché non sapeva se le voci che giravano sul conto della ragazza fossero arrivate all’orecchio di sua sorella; dall’altra, invece, sentiva palesemente il bisogno di raccontare a qualcuno i suoi sentimenti o anche le sue frustrazioni, visto che c’era stato un allontanamento tra i due e lui non ci stava capendo più un cazzo. Era estate e con Gyll non avevano risolto nulla. Lui non si era ancora avvicinato a lei. La fine della scuola era vicina e loro non avevano avuto un cazzo di confronto! Scosse il capo, incredulo. Come poteva essere stato così cretino?! Si era fatto prendere troppo dai suoi problemi e aveva messo da parte l’azione più importante che, invece, avrebbe potuto fare: parlarsi. Però l’aveva pensata e l’aveva vendicata, seppure, poi, tutto era finito nel cassonetto… primo, perché aveva utilizzato abbondantemente le sue mani, quando, invece, sarebbe stato meglio vendicarsi in altro modo; secondo, perché era stato massacrato dal Barnes.
    Attese Regina al loro solito punto nei giardini di Hidestone e si accese una sigaretta: non aveva mai fumato di fronte a sua sorella, ma non gli importava che lo scoprisse. Doveva sostenerlo, no? Accettare le sue decisioni sbagliate, vero? Non restava che scoprirlo.
    Non appena la vide, l’ansia si elevò a picco, ma, fortunatamente, il tabacco aiutava a tener saldi i suoi nervi.



    18 ANNI
    BLACK OPAL
    SCHEDA PG
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    ADRIEN BEAUVAIS
    I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere.
     
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    Regina ed Adrien erano gemelli ma vivevano in maniera opposta. Regina era una ragazza controllata, era una persona che amava la tranquillità, le buone maniere e l'educazione, invece, Adrien era uno che non faceva altro che fare un casino dietro l'altro. La cosa strana era che stava capitando tutto quanto insieme e non capiva il perchè! Insomma loro erano quelli perfetti della casa, quelli che faceva sempre le cose giuste e ragionevoli, che quel ruolo gli stesse stretto? Comunque, come sempre, quando Adrien chiamava, Regina rispondeva e di conseguenza andò immediatamente dove lui le aveva chiesto di andare, con un batticuore non indifferente in quanto temeva un altro massacro. Era impossibile che Blake lo avesse colpito così senza senso, doveva esserci per forza una spiegazione, ma in quel momento non era giusto parlare di quello. Si presentò nella sua divisa perfetta e gli sorrise, quando lo vide fumare alzò un sopracciglio, ma non disse niente. Era un momento complicato veramente per tutti e una sigaretta non avrebbe ucciso nessuno, nonostante la sua disapprovazione. Ehi! si avvicinò a lui e gli diede due piccoli baci sulla guancia. Tra loro il contatto fisico non era proprio qualcosa di scontato, ma Regina aveva deciso che forse, mostrare un pò di più d'affetto non avrebbe fatto male proprio a nessuno. Come stai? La sua domanda poteva anche poter essere scontata, ma il suo tono di voce era seriamente preoccupato e voleva veramente bene al fratello, voleva veramente che stesse bene. Perchè tutti avevano deciso di fare casino proprio tutti insieme? Insomma davvero per una come lei tanto tranquilla e pacata non riusciva a capire tutto quel caos. Caso al quale non solo non era abituata ma non era preparata. Aveva un carattere organizzato, programmatore, amava essere al corrente di tutto e quelle sterzate improvvise la destabilizzavano, ma sembrava che nella famiglia Beauvais non dessero fastidio a nessuno se non a lei.
    Regina Beauvais

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    Regina Beauvais - 17 anni
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  3. Adrien Beauvais
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    Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.
    Regina arrivò prima del previsto ed era proprio questo che adorava di lei: era sempre pronta a correre da lui quando ne avesse avuto bisogno, senza se e senza ma. Qualsiasi orario fosse stato, lei si sarebbe fiondata dal suo gemello se questo glielo avesse chiesto. Accolse la ragazza con uno sguardo neutrale e lasciò che gli desse due baci di saluto, ognuna sulla guancia, che Adrien, però, ricambiò a modo suo: allungò il braccio, la cui mano non aveva una sigaretta tra le dita, e abbracciò la sorella portandosela al petto e donandole un bacio tra i capelli. Il Black Opal non era affatto tipo da azioni sentimentali, eppure sentiva che la ragazza avrebbe potuto giovare e tranquillizzarsi per quel momento di affetto che le aveva appena regalato.
    - Ehi… - la salutò di rimando. Prese un nuovo tiro alla sua sigaretta e, dopo aver buttato fuori dalla bocca il fumo, guardò Regina con occhi divertiti e impertinenti.
    - Aaaah Regina, come: proprio tu, che sei sempre perfetta e tieni a tutti i tuoi fratelli, non mi fai la ramanzina sul fumo? Nemmeno mi chiedi perché? -
    La stava decisamente prendendo in giro. Non avrebbero mai potuto mancare quei momenti di assoluta spensieratezza tra di loro: Adrien avrebbe stuzzicato Regina e Regina avrebbe stuzzicato Adrien.
    Spense il mozzicone strofinando la parte accesa contro un muro. Poi, si dedicò al rispondere alla domanda che la dioptase le aveva porto, anticipando le sue parole con un sospiro e una passata di mano tra i capelli ricci.
    - Semplicemente non sto… - affermò, sostenendo il suo sguardo.
    - Ti ho chiesto di venire perché desidero parlarti di una questione che sono sicuro non ti piacerà affatto… l’unica cosa che ti chiedo è di ascoltarmi fino alla fine prima di arrabbiarti, perché se mi interrompessi, potrebbe essere che non avrei più il coraggio di dire niente… -




    ADRIEN BEAUVAIS
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    Adrien era la cosa più importante che aveva nella sua vita. Adrien era la persona che più la capiva al mondo. Si conoscevano da sempre, erano nati insieme, e nel vero senso della parola. Era qualcosa di incredibile come il legame tra gemelli potesse essere forte. Regina era fredda sotto tanti punti di vista e con tante persone, ma mai con suo fratello, mai con il suo gemello. Se avesse ddovuto scegliere tra la sua stessa vita e quella di Adrien non avrebbe esitato neanche un secondo a morire. Non avrebbe neanche immaginato un modo ed una vita senza di lui. Per quanto si davano fastidio, per quanto non facevano altro che sfottersi, loro erano inseparabili e NESSUNO poteva davvero metterli contro. Lei avrebbe sempre scelto lui e sapeva che lui avrebbe sempre scelto lei. Su quello non c'era nessun dubbio.Ho letto che per delle persone, per far si che facciano quello che si vuole, bisogna fargli credere di comandare la loro vita. Quindi vuoi fumare? Fuma pure. Disse scuotendo il capo e stringendolo a sua volta. Era bello, lo pensava veramente. Anche se con i capelli lo era ancora di più, ma per lei, Adrien sarebbe stato il più bello di tutti sempre. Allora cosa succede e non dire così che mi agiti solamente molto di più, quindi smettila. Ammise poi allontanandosi un pò ed incrociando le braccia al petto. Attese. Adrien era sempre stato enigmatico, era sempre stata una persona che le cose te le dice, ma ai suoi tempi e soprattutto ai suoi modi. Non era del tutto chiaro e cristallino, come invece lo era sempre stata lei, o almeno credeva che lo era sempre stata. Lui era da interpretare ed il fatto che facesse quelle premesse le deva ai nervi. Perchè mai doveva metterla così tanta ansia? Già ne aveva moltissima di suo, senza che lui ci mettesse il carico da 100!
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    Regina Beauvais - 17 anni
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  5. Adrien Beauvais
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    Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.
    - Da quando in qua sei amante della psicologia, cara sorella? – le domandò, ironico.
    Credeva in quello che gli aveva appena detto, ma non pensava che fosse qualcosa che potesse essere applicata alla sua persona: lui aveva il controllo della sua vita; perciò, perché qualcuno glielo avrebbe dovuto far credere?
    Strinse ancora la sorella, ma decise di darle una risposta coi fiocchi.
    - E, comunque, io non bisogno che qualcuno mi faccia credere che io abbia il controllo sulla mia vita, perché ce l’ho già. E l’unico che potrebbe in qualche modo togliermelo è nostro padre… e tu lo sai bene… -
    Si sarebbe passato una mano tra i capelli se li avesse ancora avuti. Per la frustrazione rinnovata al pensiero dell’uomo, sospirò. Poi, dopo che lui e Regina si fossero distaccati, avrebbe alzato le mani per intimarle di stare calma e di non preoccuparsi. Non voleva aggiungerle sulle spalle il peso di un’ansia in più.
    - Tranquilla, non è più questione di aver fatto qualcosa, ma, piuttosto, di aver pensato a qualcosa. -
    Si schiarì la voce, nervoso, e guardò Regina di sottecchi. Prima avrebbe iniziato a parlare, prima si sarebbe sentito meglio.
    - Bene… allora… -
    Odiava profondamente quando non gli venivano le parole!
    - Non so se lo sai già, se ti è arrivato all’orecchio da qualcuno, anche se non credo perché so che avresti urlato peggio di un banshee- -
    Si stava perdendo in chiacchiere, ma ridacchiò nervosamente comunque.
    - Mi sono messo assieme a Gyll Mckenzy un po' di tempo fa. Mi è piaciuta, sin da subito… -
    Okay, aveva appena confessato la parte più brutta. Ora due sarebbero state le opzioni di azione di sua sorella: o avrebbe chiesto maggiori spiegazioni oppure si sarebbe data all’impazzata e lo avrebbe letteralmente preso a schiaffi. Adrien sapeva bene che quella ragazza a Regina non piaceva affatto.





    ADRIEN BEAUVAIS
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    Quando Adrien cominciava a fare quei giri di parole era solamente perchè non aveva nessuna voglia di dire quello che doveva dire. Il problema principale era che erano gemelli e Regina era una persona puntigliosa, una che non si faceva scappare mai assolutamente niente. Non era una che si perdeva in chiacchiere, o meglio si poteva perdere in spiegazioni, ma mai in chiacchiere. Era una persona scrupolosa e quando si trattava della sua famiglia era quasi peggio di conan super detective con gli occhiali (eh si devi leggere questa frase canticchiando)! Stava guardando suo fratello quasi con sospetto, era il suo gemello ed aveva la sensazione che le avrebbe detto qualcosa che sicuramente non le sarebbe piaciuto.Sai che quando vuoi mandarlo a fanculo io sono dalla tua parte, sempre. Ma non è questo il punto, vero?Chiese poi alzando un sopracciglio mentre lo guardava dire "Beh allora". Ecco quello era sicuramente un campanellino d'allarme. Si morse il labbro e quando disse che era fidanzato da un pò di tempo sgranò i suoi occhioni nocciola, ma quando sentì il nome della sua fidanzata aprì anche la bocca come per chiedergli se fosse scemo, se la stesse prendendo in giro, oppure era esattamente quello che le doveva dire. Alzò le mani in segno di resa e quasi per un 5 minuti aprì e chiuse la bocca, come se voleva dire qualcosa ma non riusciva a dire assolutamente niente. Come diavolo si poteva anche solo pensare ad una cosa del genere? Come si poteva capire cosa si doveva fare per non sclerare male in quel momento? Poteva davvero sopportare tutto e tutti, ma quello non era sicura che ce la poteva fare a farlo. Sai cosa mi perplime di più? Il fatto che tu faccia la corte ad una che non sa neanche cosa vuol dire essere corteggiata. Gyll è una che va con tutti! Santo cielo! Adrien! Io capisco che sia una bella ragazza ma tu... proprio tu vieni abbindolato da certi tipi di persone? Ma sei completamente uscito fuori senno? Chiese poi scuotendo il capo s sbuffando. Poi cercò di fare un respiro profondo. E poi da quanto state insieme? Cioè... tu me lo hai detto ora, per quale cavolo di motivo? Era arrabbiata, tanto che stava stringendo i pugni. Era un cretino ecco cos'era suo fratello. Poteva accettare qualsiasi cosa, ma non quello e non in quel momento. Scosse il capo ed alzò verso di lui un dito perchè voleva dire qualcosa, ma non riusciva a dire altro. Era irritata ecco si. Era seriamente irritata.
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  7. Adrien Beauvais
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    Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.
    Perché sua sorella doveva essere sempre così fottutamente perspicace?! Detto sinceramente, avrebbe tanto voluto accovacciarsi in un angolo e nascondersi sotto una coperta, anzi, un piumone! E piangere tante tante lacrime… lagnarsi di tutti i suoi problemi, tra cui di sé stesso, perché il suo maggior problema era proprio sé stesso e le sue stupide decisioni che rovinavano i rapporti con ogni persona gli girasse attorno, anche con i suoi parenti più stretti, ma, soprattutto, con la sua omonima: Regina.
    - Ah, se non l’hai ancora capito, l’ho mandato a fanculo un botto di tempo fa! Era quel che si meritava e si merita. Non avrà mai il mio perdono. Mai. -
    Annuì cono una leggera indecisione: aveva ragione, il punto non era affatto quello.
    Quando alzò un sopracciglio, Adrien avrebbe voluto ritrarsi e scappare. Era un codardo? In quel momento sì, lo doveva ammettere, nonostante difficilmente avrebbe mostrato la sua codardia.
    La osservò boccheggiare alla propria dichiarazione. Ops, bruttissimo segno. Dov’era l’apocalisse e l’apertura di burroni nel terreno quando servivano? “Ti prego, scoppia adesso, risucchiami…” pensò, pregando qualsiasi divinità ci fosse nei cieli.
    Scrutò la gemella di sottecchi, mentre la vergogna si impadroniva del suo corpo. Si ritrovò ad assumere involontariamente una posa di chiusura: spalle in dentro, schiena leggermente incurvata, orecchie arrossate dall’imbarazzo, mani stritolate in grembo.
    E l’iniziare di quel rimprovero con tono calmo lo spaventò più di ogni altra cosa. Chiuse gli occhi e strinse le palpebre, quasi come un bambino nei guai che chiedeva solo il dono dell’invisibilità.
    - Dai, non ti incazzare… io, noi, cioè… stiamo insieme ma non stiamo insieme. Nel senso… non ci parliamo da un po' di tempo, quindi non stiamo proprio insieme. Ci sono stati dei presupposti, ma… comunque è durata pochissimo, cioè dura ancora- uff, mi stai facendo venire l’ansia, stai calma! -





    ADRIEN BEAUVAIS
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    Era gelosa del fratello? Assolutamente si. Adrien e lei si appartenevano e lei odiava le persone che gli giravano intorno specialmente perchè non riuscivano veramente a capire quanto suo fratello fosse intelligente, bello e dannatamente sensibile, fragile ed allo stesso tempo forte e coraggioso. Insomma era suo fratello ed ai suoi occhi, lei lo vedeva seriamente perfetto. Era qualcosa che non riusciva a comprendere ed il fatto che qualcuno non gli desse quello che meritava la faceva infuriare. Cercò di stare calma il più allungo possibile ma alla fine non ce la fece. Sapeva chi era Gyll e la cosa non le piaceva per niente. Si l'avrebbe fatto soffrire, ne era sicuro. Era sicurissimo di quella cosa come era sicurissimo del fatto che alla fine della fiera sarebbe dovuta intervenire lei e fare la stronza come suo solito. Lei che alla fine, ed in fin dei conti, non era una stronza, non lo era affatto. Era tutta apparenza, era solamente uno scudo che aveva solamente per riuscire a sopravvivere, a dire la verità. Si morse il labbro e chiuse gli occhi fece un respiro profondo per le parole di suo fratello e poi riaprì i suoi occhi scuri e profondi. Io ti sto facendo venire l'ansia? Sai cosa si dice di Gyll? Sai di quel Garlic? Sai che Aidan è stato ridicolizzato perchè lei urlava: no io non ci vengo con te? Era un pò pettegola Regina, ma era anche giusto, in fondo era una ragazzina. Tu sei migliore e che significa non parlate da un pò di tempo? Senti vuoi divertirti? Bene, fallo! Perchè se non lo farai tu, allora lo farà lei mettendoti nelle stesse condizioni di Aidan! E da come difendeva il suo stesso concasato, Adrien avrebbe capito in poco tempo che il suo acerrimo nemico era invece un amico stretto della sua gemella ed era chiaro lo schieramento assoluto della dioptase. Io non so, esattamente cosa c'è tra di voi, con Gyll non ci ho neanche mai parlato ma... Era un pò isterica, ma stava seriamente cercando di mantenere la calma, di essere una persona normale, di fare la persona normale e soprattutto di non mettersi ad urlare come una pazza isterica. Se ti fa del male, se solo prova a farti stare male, io sarò costretta a distruggerla! Aggiunse seriamente. Era incredibile come in quel momento stesse palesando il suo bene e la sua intensa preoccupazione per il gemello. Gli voleva bene e come aveva sempre detto lui: "Sottomettersi l’un l’altro, ma combattere l’uno per l’altro", quella era la loro regola e sempre lo sarebbe stata, quindi... quello era solamente un isterico avvertimento!
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    Regina Beauvais - 17 anni
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