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.Le lezioni erano finite proprio nell'esatto momento in cui Aidan Hargraves faceva il suo ingresso in sala grande. Era pomeriggio, era stato per ore seduto su una sedia, ad ascoltare i professori che parlavano e parlavano e, proprio per questo motivo, gli era venuto un sonno incredibile. Sarebbe potuto tornare nel suo dormitorio e fare una bella dormita, ma aveva deciso di non farlo, perché sarebbe crollato in un secondo e si sarebbe risvegliato il giorno dopo senza aver cenato e perdendosi qualche occasione. 'chi dorme non piglia pesci' diceva un proverbio, quindi decise di rimanere sveglio, prendendosi un bel caffè...o anche più di un caffè.
“Questo posto ha il caffè?!”
Il dioptase si andò a sedere in una panca libera e si guardò intorno alla ricerca di qualcuno con cui chiacchierare, magari.
In lontananza vide una persona che conosceva, ovviamente dato che era sua compagna di casata, ma con cui non aveva ancora parlato. Ed era piuttosto strano, vista la ragazza in questione. Il classico di Aidan: provarci con chi non lo cagava di striscio e con chi aveva già una relazione/flirt/qualsiasi-cosa-possa-essere.
Non aveva idea se quella ragazza avesse già qualche flirt (o qualsiasi-cosa-possa-essere), ma era evidente che quella ragazza fosse piuttosto carina e, ovviamente, Aidan l'aveva notata ma, forse per via dei fatti che gli erano capitati ad inizio anno, non ci aveva ancora parlato. Ormai era a metà anno scolastico, le cose erano andate avanti, Aidan era andato avanti e ora non rompeva più i coglioni con le sue lamentele e tutto...quindi perché non farsi avanti? Con molta probabilità lei lo avrebbe dribblato come un qualsiasi difensore di venticinquesima divisione di calcio, ma perché arrendersi?
Allora, dopo aver rubato un cioccolatino dal vassoio sul tavolo, si avvicinò alla ragazza e si sedette accanto a lei.
Fece uno dei suoi sorrisi e la salutò “Ciao Regina. Com'è andata oggi?” Il ragazzo, come suo solito, non aveva la più pallida idea di ciò che succedeva durante le lezioni. Preferiva seguire la lezione ed evitare qualsiasi distrazione, almeno quando ne aveva la possibilità. Anche se ultimamente qualche piccolo strappo alla sua regola lo aveva fatto (tipo quello di rispondere ai messaggi sul cellulare, durante alle lezioni e quindi non rispondere a nessuna delle domande perché non ci aveva capito una beata mazza. Non era ancora riuscito a capire come aveva preso O ad Incantesimi e, soprattutto, come diavolo era riuscito a strappare una A a pozioni?!).
Forse doveva presentarsi? Forse lei non sapeva affatto chi cazzo fosse lo sfigato che si era appena seduto accanto a lui? Forse da un momento all'altro sarebbe arrivato un fidanzato a cercare questioni con lui?
Troppe domande ed una sola risposta: Chissenefrega! Ormai era lì e voleva conoscerla meglio.
Intanto, dal tavolo prese la moka(?) e versò il caffè in una tazzina pulita recuperata poco prima. “Vuoi del caffè? Credo che a me ce ne voglia più di una tazzina, oggi.”Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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SPOILER (clicca per visualizzare)Regina Beauvais. -
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Regina Beauvais ~ DioptaseEra una stacanovista. Era una che quando si metteva a studiare non riusciva più a staccarsi. Era una di quelle persone che riuscivano a mantenere la concentrazione nonostante tutto, nonostante tutti. Regina si impegnava sempre in quello che faceva e la cosa gli piaceva, enormemente. Stava davvero cercando di fare il meglio che poteva e cercava anche di riuscire in tutto quello che cominciava, ma delle volte era estenuante. Tutto quello che stava succedendo con Julian era pazzesco. Non riusciva, veramente, ad essere lucida e quindi, invece di stare nella sua solita cameretta in sala comune con il rischio di scendere a bere qualcosa ed incontrarlo con qualcuna, aveva deciso di andare in sala comune e godersi quel silenzio tipico di quel salone enorme quando non era ora di pranzo o di cena. Sorrise al libro e quando sentì una voce arrivare verso di lei, alzò lo sguardo e si ritrovò un Aiden selvaggio a chiederle come stesse. Chiuse il libro come se quello fosse il momento giusto per fare una pausa. Aveva socializzato veramente poco con gli studenti di Hidenstone, da quando era entrata in quella scuola si era messa sotto ed aveva studiato e fatto i compiti principalmente e quel ragazzo, comunque sembrava essere molto simpatico. Molto bene! Tu invece? Chiesi voltandosi completamente verso di lui. Lo osservò appena e gli mise apposto il colletto della camicia. Dovresti essere più ordinato, prenderemmo più punti casata ed allora saremmo molto più vicini alla vittoria! Aggiunse poi chiudendo appena gli occhi e dando un sospiro di sollievo. Si, adorava il caffè. Gli mancava l’America, gli mancava tutto quello che la caratterizzava, cominciando dal caffè nero e lungo, forte, con il suo solito biscottino alle fragole vicino di un fucsia vivace. Sorrise appena ed annuì con decisione. Credo che sia la proposta più emozionante che mi sia stata fatta negli ultimi tempi! Aggiunse poi pensando ad una tazza e vedendola apparire sul grandissimi tavolone di legno di fronte a lei. Io credo che in questa scuola, se vuoi qualcosa, puoi avere tutto! Aggiunse poi cordiale. Ecco, forse era una ragazza impostata ma non era maleducata e poco socievole, solamente un po’ fredda.
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+1 .Se Regina era una stacanovista, che non si staccava quasi mai dai libri, Aidan era l'esatto contrario. Se doveva studiare lo faceva senza problemi, ma non era uno di quelli che ci stava ore ed ore perché doveva prendere il voto migliore. L'unico suo obiettivo era quello di non prendere meno di Accettabile. Non era un grandissimo secchione, era però uno che stava attento a lezione e che prendeva appunti, quando era necessario. Niente di più.
Ecco, se doveva trovare qualcosa in comune con lei, questa non lo era affatto.
Quando Regina si voltò verso di lui e chiuse il libro, Aidan le fece un sorriso e osservò le sue mani sistemare il suo colletto della camicia.
“Cosa c'è che non va, nel mio colletto?” Ma la lasciò fare senza problemi, tanto dopo sarebbe tornato come prima. Non era uno che amava l'ordine e la ragazza doveva essere grata del fatto che non dormivano nello stesso dormitorio: Se vedesse com'è combinato il suo letto ed il suo comodino morirebbe d'infarto, ne era assolutamente certo.
“Comunque...molto bene anche io, dai. Non posso lamentarmi.”
Poi ridacchiò a ciò che disse la compagna. “Non ci credo. Non hai ricevuto una proposta più interessante di un caffè?”
Il dioptase si sedette accanto a lei e cominciò a sorseggiare il suo caffè. Annuì infine alle sue parole e aggiunse “Ecco perché passo più tempo qui che da altre parti. Qui c'è il cibo. E il caffè. Qualsiasi tipo di cibo e, sopratutto qualsiasi genere di caffè. Forse anche cose che nemmeno conosco.”
Posò la tazza sul tavolo e osservò Regina. “Ma quindi...come ti stai trovando? Hai fatto conoscenze interessanti? Oltre me, ovviamente.” fece uno dei suoi sorrisetti ma subito dopo aggiunse “Sto scherzando.” 'nessuno è meglio di me.' 'non fare il presuntuoso, che non ti crede nessuno. Nemmeno tu ti prendi sul serio' 'oh no...di nuovo la vocina'.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Regina Beauvais ~ DioptaseQuando riusciva a fare amicizia era veramente qualcosa di raro. Riusciva sempre a combinare qualcosa che alla fine allontanava le persone. Solamente con i suoi fratelli riusciva davvero ad essere se stessa, senza nessun tipo di filtro. Gli sorrise per la domanda sul suo colletto. I ragazzi ordinati sono molto più attraenti! Rispose sinceramente. Ecco, una cosa era certa, Regina prediligeva le persone che venivano in genere ricacciate via. Aveva sentito della storia con quella ragazza Gyll e la cosa l'aveva turbata un sacco specialment perchè non gli piaceva per niente quando le persone venivano sputtanate in maniera così evidente e gli si dava un'etichetta senza però capire il motivo delle azioni altrui. Poteva sembrare davvero una persona insensibile, ma lei ci provava veramente a capire le persone e c'erano delle volte che provava anche una certa empatia per qualcuno. Ecco, in quel momento Aidan gli stava particolarmente simpatico e di conseguenza era disposta a sentire cosa avesse da dire e vedere se effettivamente fosse uno "sfigato" come si diceva in giro. Fino a quel momento non le era per niente sembrato. Rise per il fatto che le ricordò che non aveva avuto nessuna proposta interessante e scosse il capo ridacchiando. Giurin giurello! Te lo posso assicurare! Sono stata tutto il pomeriggio qui, seduta a studiare. Domani ho una consegna di una ricerca di pozioni e... si mi servirebbero almeno 7000 caffè! Tu hai mai provato quello alla vaniglia? chiese prima di annuire a quello che il ragazzo disse. Effettivamente era veramente un posto carino quando non era affollato ed invece per lei era la prima volta che rimaneva li. Bene, i professori sono molto preparati, ma NO. Nessuno di interessante. Sono venuta qui con i miei due fratelli ed il mio gemello, quindi per lo più sto con lui... ma ecco sarebbe carino fare nuove conoscenze! Ridacchiò ancora per quello che disse. Beh! Non ti conosco, ma non sembri una persona poco interessante! Quindi... potremmo anche rimediare! Cordiale, gentile. Oddio, e cosa le stava succedendo?
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+1 .“Sono gusti, in realtà. Ci sono ragazze che preferiscono i ragazzi ordinati e altre che li preferiscono vestiti un po' a caso, con le prime cose che trovano nell'armadio.” e lui era decisamente uno di quelli che metteva la prima cosa che trovava senza nemmeno pensare al colore. Magari capitava di trovarsi con una maglietta gialla e dei pantaloni blu scuro con delle scarpe da tennis...verde fluo. Un pugno in un occhio...ma che dico...un treno a tutta velocità che ti arriva addosso.
Per fortuna si trovava a scuola ed i vestiti non li sceglieva lui (e menomale). Però riusciva ad essere il solito Aidan, anche quando indossava la divisa (vedi il colletto messo male e il cravattino solitamente allargato, perchè gli sembrava di avere un cappio al collo).
Il dioptase rise alle parole della concasata ed annuì, decisamente d'accordo con lei. “E ci credo che ti servirebbero 7000 caffè. Pozioni è un casino assurdo...” La domanda della ragazza lo fece pensare. Aidan beveva caffè di frequente, però solo ora si era reso conto di aver bevuto un unico e solo tipo di caffè. Lui era solito preferire quello italiano, ristretto, senza zucchero.
“Sai che non ho mai provato nessun tipo di caffè oltre quello classico...l'espresso? Quello alla vaniglia mi ispira tantissimo! Credo di adorare il profumo e il sapore della vaniglia! Esistono dei profumi femminili che mi metterebbero in confusione, se li sentissi su una ragazza.”
L'ormone impazzito del giovane dioptase stava cominciando a farsi sentire. Poteva essere un problema per Regina.
La ragazza parlò nuovamente ed Aidan la ascoltava incuriosito. Gli sembrava strano che non avesse trovato nessuno di interessante. Lui, il primo anno aveva legato già con un sacco di compagni ed aveva anche fatto un sacco di casini. Aveva passato un bell'anno, non poteva negarlo. Questo secondo anno, invece era cominciato nel peggiore dei modi però, forse, stava iniziando a risistemarsi. Stava facendo nuove conoscenze e aveva tenuto le amicizie più importanti dell'anno precedente. E di questo ne era felice.
“Spero di essere io, il primo ad essere interessante, allora! E spero di non rovinare le tue aspettative, Regina! Io invece penso che tu sia davvero interessante.” disse con un sorriso sincero sulle labbra, mentre riprendeva a bere un altra tazzina di caffè. Forse ne avrebbe davvero bevuti 7000 in poco tempo?
Mille modi per morire. Malissimo.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Regina Beauvais ~ DioptaseRegina sapeva fare tantissime cose ed anche in maniera perfetta, ma una cosa che non sapeva decisamente fare era: amicizia. Socializzare per lei era difficile, lo era sempre stato. Era una ragazza pungente, che dietro la sua corazza aveva un'emotività ed una sensibilità che andava ben oltre tutto quello che gli accadeva vicino. Regina sapeva leggere le persone ma anche se su tutto era presuntuosa, per quelle cose non lo era mai stata. Sapeva benissimo come ci si sentiva ad essere isolati solamente perchè si era diversi. Lei era sempre stata bella, curata, con i soldi e con un fare da principessa. Lei era la figlia prediletta insieme ad Adrien e con lui erano veramente una metà della stessa mela. Il suo gemello era lei al maschile e forse era proprio per quello che non facevano altro che acciuffarsi. Si morse il labbro e si strinse nelle spalle. Si, era vero, i gusti erano gusti, ma forse aveva fatto quel gesto perchè a lei l'ordine la faceva sentire bene, invece il disordine la confondeva ed innervosiva. Sorrise ancora al ragazzino e poi gli fece un piccolo occhiolino, con un tocco di bacchetta trasformò il suo caffè normale in un caffè aromatizzato alla vaniglia. Presto fatto! Adesso provalo e fammi sapere. Io adoro la cannella. Credo che sia delicata, profumata ed ha moltissimi proprietà! Era soddisfatta del fatto che non fosse stata una saputella come sempre. Si, certo il suo atteggiamento era sempre lo stesso, ma riusciva anche ad essere una persona più o meno normale, o comunque accettabile. Si è vero è un casino, ma è anche vero che è la mia materia preferita! Io l'adoro, veramente! E poi trovo che la professoressa O'Neill sia molto preparata e molto brava! Aggiunse poi riflettendoci. Sorrise al ragazzo e poi ridacchiò. Sei assolutamente interessante! Ho sentito parlare molto di te e credo che sei esattamente il contrario di come ti descrivono! Ammise convinta di quello che stava dicendo. Lo pensava veramente. Allora com'è il caffè alla vaniglia? Chiese poi quasi sorpresa per se stessa che stava facendo una conversazione che non fosse suoi compiti!
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+1 .Di solito Aidan trovava le ragazze come Regina, le classiche ragazze con la cosiddetta 'puzza sotto al naso', che difficilmente davano retta ad un ragazzo come lui, normale, casinista e che non davano assolutamente retta al modo di vestire. E per questo motivo, non ci dava molta confidenza. Ma, come sempre, Aidan si sbagliava di grosso.
Quella ragazza, oltre ad essere carina (ed era pure la prima cosa che aveva notato) era anche simpatica! Certo, dava l'impressione della solita ragazza 'so-tutto-io', che dava un certo peso all'ordine (come aveva già notato quando gli aveva sistemato la cravatta) però gli piaceva chiacchierare con lei.
Sorrise e rimase sorpreso quando, con un colpo di bacchetta, trasfigurò il suo caffè normale in uno aromatizzato alla vaniglia.
“Mi trovi d'accordo, sulla prof O'neill. Ma anche gli altri professori lo sono...”.
Fu felice e divertito, quando Regina parlò di lui in quel modo. E anche curioso, a dire il vero. “Dipende da chi hai sentito parlare di me...se l'hai sentito da Cohen..ma non credo si degni di nominarmi...allora ne hai sentito parlare male. Se l'hai sentito da Aibileen, probabilmente avrebbe parlato bene di me. È un po' in base a chi ascolti. La cosa che mi incuriosisce, però...è: Chiunque sia...cosa hanno detto di me? E sono curioso anche di sapere come pensi che io sia veramente...”
Aidan socchiuse gli occhi e osservò la compagna, grattandosi il mento, ansioso di sentire la sua risposta. Nel frattempo sorseggiò il caffè, assaggiandolo e concentrandosi sul gusto.
“Mmmh...” ci pensò un attimo, lasciando che il sapore si espandeva nel suo palato, prima di dire la sua. “Il sapore è davvero ottimo. Ero sicuro che mi sarebbe piaciuto e mi chiedo perché non lo avevo provato prima.” disse infine “Ora metto da parte l'Aidan versione sommelier del caffè e torna quello idiota di sempre.” bevve il resto del contenuto della tazzina e la riposò sul tavolo. “Ti ringrazio, Regina! Grazie per avermi fatto conoscere quest'altra versione di caffè”.
Adesso però Aidan voleva conoscere meglio quella ragazza, tanto carina quanto simpatica. “Invece io non sono il tipo che ascolta quello che dicono gli altri sulla gente. Preferisco capire da solo chi è davvero quella persona..non so se mi sono spiegato. Oppure preferisco farmelo dire dalla diretta interessata. Tipo adesso.
Quindi...cosa mi dici di te? Sii sincera!” chiese infine, davvero curioso di scoprire Regina.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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+1 .Era sempre stata devota alla conoscenza ed al sapere.Non gli piacevano le apparenze anche se sembrava essere una di quelle. Era sempre stata una ragazza curiosa, era sempre stata una che leggeva tutto e tantissimo, una di quelle che alle chiacchiere preferiva i fatti e che comunque, essendo un pò diffidente di natura e con il mondo, non amava moltissimo i pettegolezzi. Certo, era una che si documentava e la curiosità la spingeva a voler sapere sempre di più ad avere sempre più fame di conoscenza e tutto il resto, ma niente poteva veramente scalfirla se immaginava fosse qualcosa di falso. Ho sentito parlare un sacco di persone di quello che è successo al molo quest'anno quando siamo arrivati. Io ero completamente assente e comunque sono una che non ama fare pettegolezzi. Non so chi sia Cohen ne tanto meno aibeleen. Quindi... Voci di corridoio, voci che mi hanno incuriosita e mi hanno fatto cercare la verità da qualche parte! Aggiunse sinceramente. Ed era esattamente quello il punto. Se le storie che sentiva la interessavano allora era ben contenta di indagare, se no, assolutamente cancellava tutto ed andava avanti. In fondo cosa mai poteva importare a lei di qualcosa che non la riguardava da vicino? Bevve il suo caffè e ridacchiò per quello che disse sul suo conto. Smettila di darti dell'idiota! Non lo sei! Sei disordinato e quello si vede, ma non idiota. Sai credo che le persone più intelligenti siano proprio quelle che vogliono apparire in altro modo. Dimmi, davvero hai preso una mazza per...picchiare la tua fidanzata? Era quello che si diceva in giro? Oppure semplicemente Regina non ci aveva capito niente troppo distratta a leggere un libro ed appizzare le orecchie per sentire quello che si diceva? Beh, non aveva tantissime amiche o amici, specialmente del suo stesso anno e di conseguenza, era veramente difficile riuscire, in qualche modo, a capirci qualcosa. Ridacchiò comunque per quello che disse. E poi accavallò la gamba sotto il tavoo per stare più comoda, bevve ancora un sorso di caffè, fino a finirlo, posò la tazzina sul piattino di ceramica e fece un sospiro. Io? Beh, sono come mi vedi: non faccio amicizia velocemente ne tanto meno facilmente, sono più una che se ne sta per fatti suoi a leggere e questo, spesso, viene scabiato come un fare altezzoso o che io abbia la puzza sotto il naso, il che magari è anche vero, ma non del tutto ecco. Mi piace circondarmi di persone che io ritengo speciali, se no mi sembra di perdere tempo, tutto qua! Ammise poi stringendosi nelle spalle un pò imbarazzata della domanda e, forse, anche un pò della sua risposta. Comunque Aidan era una persona che le piaceva. Doveva ammetterlo.Regina Beauvais"citcitcit"Regina Beauvais - 17 anniPurebloodDioptase
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+1 .Per quanto la gif di Regina lo distragga sempre, il player tenterà comunque a buttare giù un post decente (Smettila di farmi l'occhiolino, mannaggia.).
Comunque, torniamo alla questione di cui i due stavano parlando: I fatti accaduti al molo a inizio anno (Ma va?).
Aidan ascoltò le parole della compagna e poi aggiunse qualcosa.
“Vabbè erano esempi. Ammetto che, pensandoci dopo tutto questo tempo, forse ho un po' esagerato. Ma...come reagiresti se la persona che ti piace e con cui hai passato dei momenti meravigliosi, tutto d'un tratto, come se fosse una cosa normale, si allontana da te e se ne va dritta dritta verso un'altra persona? Dicendoti, tra l'altro, senza darti altre spiegazioni-poi me le ha date, sia chiaro...e forse era meglio che non le sapessi- che voleva stare con questa e non con te?
Io ci sono rimasto sinceramente male e...sono esploso”
Il dioptase abbassò lo sguardo e sbuffò.
Poi continuò ad ascoltare la ragazza. Prima sorrise a ciò che disse, ma poi il sorriso divenne un'espressione stupita, sorpresa e enormemente orripilata.
“Chi diavolo mette in giro queste cazzate?! Non avevo intenzione di picchiare lei! Volevo solamente deformare la testa di quel tizio denrisiano! Solo che il professor Lancelot ha pensato bene di rimpicciolirmi la mazza. E poi la mazza ce l'avevo già!”
Aidan aveva sempre spezzato il cuore alle ragazze...non le ossa! E non l'avrebbe mai fatto. A meno che non si trattava di una gara al club dei duellanti, ovviamente.
“La gente si diverte ad aggiungere cose e a modificarle a loro piacere solo per mettere in cattiva luce me!”
Non che picchiare un ragazzo fosse meglio, eh. Il player si dissocia con tutto ciò che dice Aidan.
Quando la discussione si spostò su di lei, Aidan le sorrise, quando sentì ciò che disse, quasi compiaciuto.
“Quindi io potrei far parte di quelle persone speciali?” chiese con un sorrisetto divertito.
Un po' presuntuoso lo era, il ragazzetto. Era evidente.
“E comunque fai più che bene. Non ha senso riempirsi di persone attorno a te. Poi non riesci a capire chi è che parla male di te quando non ci sei e chi merita davvero essere chiamato 'amico'! È meglio averne pochi. Molto meglio”Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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+1 .Cerano delle volte che Regina si sentiva veramente un'adolescente degna di essere chiamata in quel modo. C'erano dei momenti in cui Regina riusciva ad essere un pò più sbottonata nei comportamenti e nei suoi modi di fare. Capitava veramente raramente, era come se tutto quello che le capitasse lo prendesse sul personale e volesse a tutti i costi risolvere i problemi del mondo. Poi c'erano i momenti in cui incontrava persone come Aidan ed allora tutto andava al proprio posto. Si sentiva quasi leggera, come se non avesse una conversazione di quel genere da non sapeva neanche lei quanto tempo. Era come se tutto andasse al proprio posto quando era con persone come lui. Sorrise sentendo quello che disse. I suoi occhi scuri stavano registrando qualsiasi cosa che lui dicesse come se volesse capire, effettivamente, se lui stesse mentendo oppure dicesse la verità. Ma si vedeva che non erano menzogne, si vedeva lontano un miglio che quel ragazzo era buono ed era stato semplicemente ferito. In fondo chi non era stato ferito per amore o da qualcuno che si amava terribilmente? Si morse il labbro, una parte di lei rimase ferma con il pensiero su Blake e l'altra parte, quella che faceva veramente male, andò a finire dritta dritta su Julian. Maledetto bastardo. Scosse il capo come a volerlo dimenticare completamente e a volerlo eliminare dalla propria testa. Li, davanti a lui c'era Aidan e doveva pensare solamente a lui. Beh, si diciamo che la situazione non era proprio delle migliori, ma sei stato calmato da persone valide, e la cosa può solo che rincuorarti. Le ragazze vanno spesso dove c'è qualcuno che non le vuole a pieno, è come se avessero lo spasmotico bisogno di cercare di salvare qualcuno oppure di essere salvate da qualcun'altro. So come ci si sente, ma credo anche che prendere a mazzate un qualcuno non sia la cosa giusta. Gyll ti ha fatto male, non il densieriano. Disse semplicemente. La razionalità con cui diceva quelle cose era propria del suo carattere e del suo essere sempre costantemente razionale. Prima che tu possa dire qualsiasi cosa, lo so che non è facile quando si è dentro a certe situazioni, ma devi sempre pensare a preservare te stesso ed i tuoi sentimenti. é un brutto mondo questo, e persone come te dovrebbero imparare a tutelarsi ed innamorarsi di persone migliori. Aggiunse poi posando la sua mano sul braccio del ragazzo. Le venne spontaneo farlo e si sentiva a suo agio con quel ragazzo, quindi perchè no? Non stava facendo niente di male! Ridacchiò quando il discorso si spostò su di lei e per quella domanda retorica che le fece. Se la vuoi mettere sotto questo punto di vista... assolutamente si! Sei delle pochissime persone speciali che ho conosciuto qui. In fondo non sei affatto come ti descrivono! Mi piaci! Regina era abituata a dire quello che pensava e a pentirsene dopo poco, infatti arrossì leggermente. Intendeva come persona non come altro, insomma non lo conosceva per niente, anche se si, era carino forte adesso che ci rifletteva!Regina Beauvais"citcitcit"Regina Beauvais - 17 anniPurebloodDioptase
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+1 .Regina era come lui, caratterialmete, più o meno. Anche lui, come la compagna, diceva sempre ciò che pensava. Che sia un bel commento od uno non molto bello, lui lo diceva comunque e quindi poteva vedere il sorriso su quella persona o, nel secondo caso, la mano di quella persona schiaffata sulla sua guancia o, ancora peggio, la stessa mano, chiusa a pugno sul suo rispettabilissimo e stranamente ancora non rotto naso.
Per questo motivo si trovava bene a parlare con quella ragazza. Molto più simpatica del fratello che, senza alcun valido motivo che lui sapesse, lo odiava a morte. Eppure lui non gli aveva fatto nulla e non aveva alcun interesse nei confronti di quel ragazzo. Lo odiava? Problemi suoi, lui continuava a mangiare e a cazzeggiare con chi gli pareva. Il problema era che quel ragazzo non sopportava che lui parlasse con Regina. Non gli importava nemmeno quello. Anzi, più lui cercava di impedirlo più lui continuava a parlare con sua sorella. E solo perché era un bravo ragazzo e rispettava tantissimo Regina non ci provava.
Comunque adesso lui non c'era e quindi poteva parlare tranquillamente con lei senza rotture di scatole. E davvero, trovava piacevole parlare con lei e il fatto che credeva ad Aidan invece che alle dicerie che gli altri (e suo fratello, bisogna dirlo) dicevano lo rassicurava.
“Il problema è che desideravo far del male al denrisiano, in quel momento. Forse ne sarei uscito con qualche osso rotto ma avevo una voglia incredibile di dargli un pugno sul naso e rovinare quel visetto strafottente. Penserai sia un violento...ma in quel momento ero estremamente arrabbiato. Poi mi sono calmato, dopo qualche giorno. Ho parlato con lei e mi ha spiegato tutto, facendomi ancor più male ovviamente. Ma dovevo sapere. Dovevo capire cosa ho fatto per essere stato tradito. Cosa...cosa non andava in me, cosa aveva più di me.” chiunque avrebbe fatto battutacce, nell'ultima domanda, ma in quel momento Aidan era serio. Strano ma vero.
“Forse è stata una fortuna che abbia reagito solo a parole. Certo, ho fatto una sceneggiata e ne sto pagando le conseguenze...basta sentire le voci che girano...però era una reazione istintiva..naturale. Nessuno forse mi aveva visto in quel modo.”
Sorrise, quando lei poggiò la mano sul suo braccio e, istintivamente, mise la sua su quella della ragazza, come gesto di gratitudine. “Grazie davvero per quello che hai detto.” Disse poco dopo.
Poi, quando la discussione cambiò e alle parole della ragazza, Aidan fece un bel sorriso. Aveva detto che gli piaceva. E la vide arrossire poco dopo. “Anche tu mi piaci, veramente. E ancora grazie per non aver creduto a quello che dicono in giro. Vale davvero tanto.” Era sincero, trovava Regina molto bella e non poteva negare che le piaceva, su!Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 18 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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+1 .Regina doveva solamente crescere un pò sia a livello sociale che mentale. Era una ragazza veramente in gamba, intelligente, a volte un pò acida ed aspra, ma era nel suo carattere, e non aveva nessuna intenzione di rimanere com'era. Da brava dioptase era una ragazza che amava la conoscenza, e conoscere voleva dire riuscire a cambiare, a mutare, riuscire a vedere cose che gli altri neanche immaginavano. Aveva sentito parlare a lungo del suo compagno di casata ma mai si era soffertata sulle apparenze. Non era nel suo stile ne tanto meno nel suo carattere e non era neanche una che si faceva comandare da suo fratello. Quindi Adrien poteva dire e fare quello che voleva, Regina sarebbe rimasta amica di quel ragazzo a prescindere dal suo pensiero. Credo anche che ad un certo punto, però, bisogna rassegnarsi a determinate cose. Non conosco Gyll, ma so come ragionano le ragazze. E a volte non lo fanno! Ammise poi stringendosi nelle spalle e ripensando anche lei alla conversazione avuta con il fratello qualche giorno prima. Insomma, aveva baciato Julian, ma era interessata a Blake, quindi... Poi sorrise ancora al ragazzo e rise dolcemente per quello che disse. Scosse il capo. Non hai niente in meno di lui, non hai niente in più di lui. Il confronto non devi farlo con lui, ma con lei. Lui ha preso quello che voleva e il destino a voluto che fosse la stessa cosa che volevi tu. Lei ha scelto secondo la sua testa, il suo cuore o altro. Ma tu non hai niente in meno a lui, te lo posso assicurare! I densiriani hanno fascino, ma sono rozzi ed arretrati. Aggiunse poi ridacchiando, lei non sarebbe mai andata con un densiriano. QUella conversazione le era piaciuta più del dovuto, ma in quel momento era ora di andare, quindi alla fine sorrise a quello che lui le disse. Si, era carina come situazione. Insomma sarebbe uscita più che volentieri con Aidan se ce ne fosse stata l'occasione. Purtroppo devo andare, ma se vuoi, quando vuoi, io sono in giro. Possiamo studiare insieme la prossima volta oppure... non so! Comunque mi ha fatto veramente piacere conoscerti e...ecco grazie per i bei complimenti e le bellissime parole che mi hai riservato! Si alzò, gli posò un bacio sulla guancia e poi andò via. Si, avrebbe fatto in modo di rivederlo.Regina Beauvais"citcitcit"Regina Beauvais - 17 anniPurebloodDioptase
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