Another love

Brooks&Marlee | Contest di Natale

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    Black Opal
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    Brooks O'Connor
    La foresta era da sempre -con "da sempre", erano intesi quei tre mesi e mezzo che aveva passato ad Hidenstone- uno dei posti che trovava più affascinanti. C'era una grande calma e tranquillità, oltre che una certa dose di silenzio. Ecco, quel giorno aveva deciso di organizzare una sorpresa alla sua ex, Marlee. Da quando erano stati di nuovo a letto insieme -o meglio, a divano (?)- non avevano più di tanto parlato vuoi perché si sentiva la differenza tra l'Accademia e le altre scuole di Magia e quindi dovevano studiare, vuoi per i compiti, vuoi perché l'accaduto era lievemente imbarazzante. Fatto era che aveva deciso di darci subito un taglio ancora prima che il silenzio cominciasse a diventare logorante come lo era stato con Amalea qualche tempo prima.
    Quindi aveva aspettato di vederla da sola in Sala Comune -a scriverla così, sembra un pazzo omicida-, per avvicinarsi a lei con in mano una bandana di un colore incerto, sembrava tendente al rosso, ma in realtà Brooks lo vedeva più come un miscuglio tra rosa e rosso, in ogni caso questo non aveva importanza.
    Lui indossava qualcosa che entrava nettamente in contrasto con la bandana, essendo un outfit total black su cui spiccavano solamente due vans candide, tanto erano bianche. Aveva anche il giubbotto di un blu talmente scuro, da rasentare il nero.
    May, ho una sorpresa per te, solo... non fare domande! La pregò, avvicinandosi a lei ed usando quel soprannome che univa il suo nome e quello da cui variava, ovvero Marley. Gli piaceva quel soprannome, era molto più intimo di "Lee". Se l'altra avesse acconsentito, le sarebbe scivolato alle spalle, usando la bandana per coprirle completamente la vista. Mi dispiace coprire i tuoi bellissimi occhi, ma devo le sussurrò all'orecchio, mettendole dapprima le mani sui fianchi sempre rimanendo dietro di lei e dandole un bacio leggero sulla guancia, dopodiché le afferrò la mano, intrecciando le dita con le sue, per condurla dove voleva portarla. Era sera, anche se il coprifuoco non era ancora scattato, il che rendeva tutto migliore, per fortuna.
    La condusse giù per le scale e poi fuori, attraverso gli imponenti portoni, ed ancora lungo lo stradino che conduceva alla foresta e solamente una volta raggiunto il suo folto, si fermò. Sei pronta? Le avrebbe sussurrato, armeggiando brevemente con il nodo che le impediva la vista, fino a riuscire a far scivolare a terra la bandana. La ragazzina si sarebbe, quindi, trovava davanti ad uno spettacolo di luci: Brooks aveva attaccato agli alberi un sacco di lucine di natale ed a terra, dove le due fila di lampadine si incontravano, vi era un piccolo palco -si vedeva che era un lavoro fai-da-te- con sopra un paio di microfoni. Aveva organizzato una specie di piccolo karaoke, come avevano fatto diverse sere, quand'erano ancora fidanzati.
    16 y.oStudenteTwinI annoFrom Ireland


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    |marlee "mar" beauvais|


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    a ricciolina se ne stava spaparanzava sul divano della sala comune con un libro in mano, interrogandosi se fosse il caso di andare avanti con la lettura o meno.Stare in sala comune senza nulla da fare la imbarazzava un po’, da quando poco tempo prima ci si era ritrovata Con Brooks. Non era decisamente una cosa sbagliata - o poco piacevole, ovviamente - ma la cosa la metteva stranamente a disagio. Se ne stava li seduta, tranquilla, quando alzando lo sguardo notò che le sue compagne di stanza se ne erano già andate, lasciandola di fatto sola come una stupida. Staccò lo sguardo dalle pagine e lo passò nella sala, scorgendo il suo ex ragazzo - amico? Scopamico? Ex ma nuovo ragazzo???? - venirle incontro con una bandana tra le mani. Si alzò in piedi, trovandosi precisamente davanti a lui, e gli sorrise, felice di vederlo.
    -Ehi Kookie! - sollevò le mani in segno di resa - ok, certo…ehm. Va bene!- incespicò un po’, visto il soprannome che il ragazzo aveva usato. Le ricordava i tempi che avevano passato insieme, a coccolarsi e ad amarsi. Ridacchiò alla sua successiva affermazione, e si voltò per farsi bendare. Arrossì quando sentì le sue mani posarsi due suoi fianchi, e emise un minuscolo squittio alle sue labbra sulla sua guancia. Rise, e colpì il vuoto cercando di dargli uno scappellotto.
    -Anche io volevo darti un bacino!
    Si sentì trasportata per diversi piani di scale, per poi sentire l’aria fresca sul viso.
    -Ma dove stiamo andando?
    Continuarono a camminare per un altro paio di minuti, fino a che Brooks non si fermò di botto. Annuì alla sua domanda, e la benda scivolò via dal suo viso, rivelando un paesaggio mozzafiato. Portò le mani alla bocca, sorridendo come una scema, e si voltò verso Brooks con una piroetta. Fece un salto e gli finì addosso, abbracciandolo stretto e ridendo.
    -Kookie! Un Karaoke! È bellissimo, grazie grazie grazie! - scese dalle sue braccia e si avvicinò ad uno dei due microfoni, accarezzandolo.
    -Vediamo che sai fare, dai!


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    bymars


     
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    Brooks O'Connor
    Per un momento, mentre erano in sala comune, aveva desiderato lasciar perdere la sorpresa che le aveva preparato, stenderla sul divano e passare qualche ora tra le sue braccia, tuttavia non ne fece cenno e la comandò verso l'esterno, ignorando qualsiasi domanda su dove stessero andando.
    Non voleva rischiare di rovinarle la sorpresa con una parola di troppo, ragion per cui si sigillò le labbra e la condusse nella foresta dove spirava un venticello non troppo freddo e che quindi non avrebbe impedito loro di passare una mezz'oretta fuori e non si sarebbero certo ibernati.
    Non si aspettava tutta quell'allegria da parte di Marlee, comunque, che gli saltò praticamente addosso e lui, per riflesso, le allacciò le braccia attorno alla schiena, stringendola e godendo di ogni secondo in cui i loro corpi si toccavano, ricordando bene ciò che era avvenuto qualche tempo prima in sala comune e ben conscio di conoscere ogni centimetro del corpo della sua bella. O ex bella. Insomma, le voleva ancora un bene immenso, indipendentemente dalle etichette che decidevano di affibbiarsi.
    Quando si scostarono, lui si avvicinò al microfono affianco a quello di Marlee, picchiettandoci il dito per qualche attimo, come a volersi sincerare che funzionasse, poi una volta verificato, toccò un piccolo stereo dietro di lui che fece partire la base della canzone "Another love", una di quelle che più spesso avevano cantato, quando erano solamente loro due.

    I wanna take you somewhere so you know I care
    But it's so cold and I don't know where
    I brought you daffodils in a pretty string
    But they won't flower like they did last spring


    Iniziò a cantare la prima strofa. Brooks non era esattamente un cantante provetto, ma ad ogni modo se la cavava, riuscendo a risultare discreto e comunque si divertiva, non aveva bisogno di altro. Soprattutto se era con lei. Allungò la mano affinché la ragazza la afferrasse.
    16 y.oStudenteTwinI annoFrom Ireland
     
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    |marlee "mar" beauvais|


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    e labbra di Brooks sembravano sigillate con un incantesimo, tanto era bravo a rimanersene zitto e non rispondere alle sue domande. Un sorriso si formò sulle labbra della ragazza e non accennò a scomparire, sopratutto quando la sorpresa si rivelò essere una rievocazione delle loro serate karaoke. Marlee adorava cantare, e aveva un bellissimo ricordo di tutte le sere passate a farlo Con Brooks, che fossero organizzate o semplici improvvisazioni musicali. Le braccia intorno la sua schiena, che la sorreggevano, fecero venire tanti piccoli brividi sulla pelle della ragazza, che sorrise tra se posando la testa sull’incavo della sua spalla. Era incredibile come Brooks riuscisse a farla sentire così bene con un niente, come potesse farla sentire a posto con mezzo sorriso e un microfono.
    Guardò il ricciolino avvicinarsi ad un microfono e far partire quella che praticamente era la loro canzone, sorridendo alla voce di Brooks che le riscaldava il cuore. Era bellissimo rivivere momenti come quello, eppure di fondo Marlee sentiva come un amaro in bocca, qualcosa che le diceva che forse non era proprio Brooks quello con cui doveva cantare canzoni di notte nella foresta. Fece un sorriso incerto e cercò di scacciare quel pensiero decisamente inopportuno, per poi avvicinarsi al microfono e impugnarlo. Sorrise e allungò la mano verso quella del riccio, afferrandola e stringendola.

    And I wanna kiss you, make you feel alright
    I'm just so tired to share my nights
    I wanna cry and I wanna love
    But all my tears have been used up



    Cantò con gli occhi puntati verso il ragazzo, mettendo come al solito tutta la sua passione in quella strofa. Sorrise a Brooks e continuò, sapendo che si sarebbe unito a lei per il ritornello.

    On another love, another love
    All my tears have been used up



    Disse, ripetendolo per tre volte e chiudendo gli occhi mentre lo faceva. Chissà perché la canzone, quella sera, sembrava a vere tutto un altro significato.


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    Brooks O'Connor
    Le loro mani si strinsero, quasi fondendosi in una e la scarica di adrenalina che Brooks sentiva ogni volta che si trovava assieme alla riccia, gli riverberò dentro al petto con la potenza di un temporale.
    Le note di quella canzone che tanto amavano, risuonavano tra le loro labbra come la più dolce delle melodie, mentre gli occhi di lui erano incatenati a quelli di Marlee.
    Eppure... eppure c'era qualcosa che non andava.
    Lui adorava la riccia, era una delle persone che preferiva ed a cui teneva di più in assoluto, però forse non era quella persona. Quella in grado di portarlo sulle montagne russe col cuore, quella in grado di esserci sempre, anche nei momenti più tristi. Non dubitava che May ci sarebbe sempre stata per lui -com'era anche vero il contrario-, però... sembrava che un ultimo tassello non volesse saperne di incastrarsi e completare il puzzle. Dal suo sguardo, forse percepì che anche lei aveva avuto lo stesso pensiero, quindi prese una mezza decisione.
    Brooks era da sempre un ragazzino molto empatico che stava bene attento alle esigenze ed alle emozioni degli altri per non ferirli, quindi non ci volle molto a capire che ci fosse effettivamente qualcosa che non andasse.
    Quando fu ora del ritornello, si unì a lei con tutta la passione e la forza che aveva, unita alla magia di quel luogo.

    On another love, another love
    All my tears have been used up



    La canzone andò avanti, danzando sulle loro labbra come una ballerina, uscendo quasi dolente, mentre le parole si esaurirono fino a far calare il silenzio.

    On another love, another love
    All my tears have been used up oh oh, oh



    Pronunciò l'ultima strofa della canzone con un macigno sul cuore, ma non poteva più tergiversare ciò che pensava. Quando non ebbe più niente da cantare, lasciò andare il microfono e tirò a sé Marlee per la loro mano giunta e la avvicinò pericolosamente a sé, senza però fare nulla. Si limitò a guardarla.
    May, senti... tu mi hai reso felice e continui a farlo, sei una delle ragazze più meravigliose che conosca e spero che mai, mai, mai e poi mai la nostra amicizia finisca, però... sappiamo entrambi che non siamo destinati a stare insieme. Il cuore pesante e leggero allo stesso tempo, mentre diceva quelle parole. Era dura lasciare andare una parte della sua vita e forse non sarebbe più stato niente come prima. Ma era la cosa giusta. Forse quella serata era servita per sancire la fine di un'era.
    16 y.oStudenteTwinI annoFrom Ireland
     
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    |marlee "mar" beauvais|


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    l calore delle mani di Brooks era una costante che aveva abitato il cuore di Marlee per tantissimo tempo, e continuava a farlo, perché il ragazzo continuava ad essere una delle persone più importanti della sua vita. I loro occhi si cercavano e si lasciavano, mentre creavano una melodia comprensibile solo a loro. Erano sempre stati così, non c’era nulla da fare, loro due e basta, loro due e il mondo fuori. Ma…il mondo si era intrufolato in quella bolla perfetta che avevano intorno, creando crepe e voragini che piano piano la stavano facendo scoppiare.
    Crack.
    O era il suo cuore? Che riviveva ancora una volta quello che aveva provato quando si erano lasciati la prima volta? Non che ora si stessero lasciando, visto che non si erano propriamente rimessi insieme, ma Marlee aveva come la sensazione che anche Brooks avesse qualcos’altro - meglio dire qualcun’altra - nella testa, e che stesse provando le stesse sensazioni che stava provando lei. Non sarebbe cambiato nulla tra loro, di quello ne era assolutamente certa, solo che faceva maledettamente male, di nuovo, ancora, e nessuno dei due poteva fare qualcosa per fermarlo. Così come era andata avanti la loro storia andò avanti anche la canzone, che Marlee cantò quasi con le lacrime agli occhi. Perché, come era finita la canzone, erano finiti anche loro due. Probabilmente per sempre, stavolta. Si sentì tirata verso il ragazzo, e una volta tra le sue braccia alzò lo sguardo fino ad incrociare quello di lui, ascoltando attentamente quello che stava dicendo. Si trovò ad annuire.
    -Kookie…anche per me tu sei e sarai per sempre una delle persone più importanti della mia vita. Promettimi che non ci allontaneremo…
    Posò la testa sulla sua spalla, sorridendo triste ma allo stesso tempo leggermente elettrizzata. Senza saperlo Brooks aveva messo in moto un percorso di vera e propria scoperta personale, che avrebbe portato poi Marlee a capire effettivamente con chi avrebbe voluto essere.
    -Sai già chi è la tua lei, vero?

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    Brooks O'Connor
    Dolore ma anche libertà.
    Era tutto ciò che stava provando Brooks ora che la canzone, finendo, aveva messo il punto anche ad una relazione che forse non si era mai realmente conclusa, non fino a quel momento. Sentiva gli occhi pizzicare, era strano e faceva male, ma non avrebbero potuto prendere scelta migliore per se stessi e per le altre persone della loro vita; stare aggrappati al passato, non avrebbe fatto altro che deteriorare i loro cuori e non potevano permetterselo per nessuna ragione al mondo.
    Te lo prometto, May le sussurrò a fior di labbra, mentre una lacrima traditrice scivolò lungo la sua guancia, ma non ci badò poi granché. Il sipario era calato, non si prevedevano bis, solamente uno spettacolo successivo molto più grande e molto più bello... solamente, con un'altra compagnia teatrale.
    Le strinse la mano quando lei gli posò la testa sulle spalle ed annuì ancora come a voler rafforzare il concetto espresso prima. Non l'avrebbe mai allontanata, sarebbero rimasti gli amici di sempre, avrebbero fatto ciò che avevano sempre fatto, solo... il loro cuore sarebbe stato di qualcun altro.
    Lo so si limitò a dire, mentre in mente gli si figuravano i capelli crespi di Amalea, il suo sguardo di ghiaccio ed il suo adorabile nasino che si arricciava ogni volta che non le piaceva qualcosa. Solo che prima di andare veramente avanti, doveva chiudere un'altra questione rimasta in sospeso che gli lacerava il cuore al pari di ciò che stava succedendo in quel momento, ma lo avrebbe presto fatto, aveva in mente di farlo a Bali, quando vi fosse andato con Nick. Aveva tutto in mente, solo che non era certo di essere psicologicamente pronto ad affrontare le conseguenze di tutto. Chiuse appena gli occhi e si chinò per lasciare un dolce bacio sull'angolo della bocca a May, un bacio che sapeva di addio, ma allo stesso tempo, che racchiudeva la promessa di non perdersi mai. Lo sai anche tu chi è per te. Non era una domanda, non era un idiota e non gli erano sfuggiti gli sguardi fugaci tra lei e Tom. Ma era giusto così, erano arrivati alla fine dei giochi, il destino stava facendo il suo corso.
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    |marlee "mar" beauvais|


    16|NYC|TWIN|Black Opal

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    a tristezza mista a tranquillità che provava in quel momento era qualcosa che non aveva mai davvero provato prima. Si rese conto che senza che lei lo volesse delle lacrime avevano cominciato a scorrerle sulle guance, lasciandola vulnerabile e indifesa come una bambina tra le braccia del suo principe azzurro. Peccato che Brooks non lo fosse. Lo era stato, per tanto tempo, ma non più. L’uso del nomignolo la fece piangere ancora di più, perché in quel momento sapeva di un addio non detto. Si diede della stupida, perché se una cosa era certo era che non si sarebbero mai allontanati. Mai e poi mai. Sarebbe rimasto parte di lei, solo non del tutto, forse solo un piccolo pezzo di lui. Ma le sarebbe bastato. Sentì il ragazzo che si chinava e ricambiò il piccolo bacio che le stava dando, sentendo il cuore che - stranamente - saltellava felice. Non aveva molto senso, ma si ritrovò a pensare che forse era proprio perché adesso avrebbe potuto concentrarsi sul capire chi fosse la persona giusta per lei. Sapeva che Brooks l’aveva trovata in Amalea, e non poteva che esserne felice. Sperava che lei lo avesse reso felice quanto lei era stata con lui. Non si meritava nulla di meno, da nessuno. Alzò lo sguardo, puntandolo negli occhi di lui. Sapeva già chi era…?
Come un flash, il sorriso di Tom le entrò nel campo visivo, lasciandola senza respiro.
    -…già.


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    bymars


     
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