Scrivere versi è come cantare sotto la doccia

Giada & Adrien

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    267
    Reputation
    +95

    Status
    🗲
    fda70f80dfb700b99054a9f8f3278ab2
    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    [Sabato ore di 10.00 Spogliatoio dello stadio di Quidditch]



    Il sabato mattina era anche un momento per rilassarsi, ma spesso se il tempo reggeva poteva andare ad allenarsi al campo di Quidditch per fare sempre meglio con la squadra della sua casata. Aveva fatto diversi giri di campo con la scopa prima di provare a fare qualche tiro verso la porta, voleva essere sempre meglio per se stesso e la sua casata. Era poco ma sicuro. Finì di allenarsi e mise vie le varie “palle” da gioco per poi rimetterle a posto, era bene che fosse lì per chiunque voleva usarli. Poi per ultima cosa rimise via la scopa nel ripostiglio, avrebbe preferito una firebolt ultimo modello o qualcosa del genere ma quello era quello che aveva offerto la scuola. Potevano migliorare anche in quello per certi versi. Quindi chiuse la porta della stessa, per poi tornare sul campo. Dopo aver fatto un po’ di stretching sul campo tornò verso lo spogliatoio dove aveva lasciato le sue cose. Quindi iniziò a togliersi i vestiti da allenamento. Lasciò i vestiti appesi allo spogliatoio, poi si tolse anche l intimo e si diresse sotto la doccia. Si dimenticò l asciugamano insieme ai vestiti tanto era da sola e non vedeva altri nei paraggi. L acqua calda scorreva sotto le docce, quindi si rilassò tra la schiuma che faceva quello shampoo al cocco, molto buono e dolce, e l acqua che le scorreva addosso. Quella era una delle cose che preferiva dopo un allenamento, lei sotto l acqua che si rilassava al meglio per poi tornare al massimo della forma. Stava decisamente tranquilla in quella fase del suo allenamento, era innegabile, ci fosse stata anche una sauna sarebbe stata decisamente nel suo mondo. Amava decisamente le comodità.

    RevelioGDR


    Adrien Beauvais
     
    .
  2. Adrien Beauvais
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Come tutte le mattine, anche quel giorno Adrien aveva fatto il suo “ingresso” (in realtà uscita), seppur in ritardo perché non aveva sentito la sveglia, nei giardini dell’Accademia per darsi ad un po' di attività sportiva: era prevalentemente corsa, ma non mancavano mai esercizi a corpo libero. Gli piaceva mantenersi allenato, in tutta la sua linea da modello: il suo corpo, infatti, era abbastanza scolpito. Se avesse iniziato a lavorare con i pesi, avrebbe potuto ottenere risultati davvero fenomenali. Ci stava facendo un pensierino, ultimamente, ma non ne era ancora del tutto convinto. E poi, a volte, già teneva sessioni di boxe con Blake Barnes. Non avrebbe avuto tempo di darsi alla palestra vera e propria (che, poi, ad Hidestone non esisteva. Ma non potevano creare una associazione studentesca che facesse sentire la voce degli studenti in certe questioni? Come questa, ad esempio?).
    Corse davvero molto, tant’è che a fine attività non si sentiva in vena di niente, se non di un po' di stretching, giusto per evitare che si formassero spiacevoli crampi. Sudato e ansimante, raccolse il suo zaino gettato sull’erba e posò il suo asciugamano attorno al collo, per asciugare la parte bagnata più esposta a raffiche di vento. Non voleva prendersi affatto un colpo d’aria!
    Fece mente locale sulla direzione da intraprendere: c’era la doccia nella sua stanza, ma non voleva che fosse occupata, quindi, optò per quella presente nello spogliatoio di Quidditch. Una di quelle era occupata: dai vestiti, dedusse fosse una ragazza. Si tolse la maglietta, come le scarpe, le calze e i pantaloncini, rimanendo in Boxer. Poi, si ficcò in doccia, togliendosi i boxer solo una volta entrato in cabina. L’acqua calda sciolse ogni tensione muscolare: era il piacere dei sensi, creato anche dallo strofinio dello shampoo sulla sua chioma di capelli. Dopo aver finito, avvolse un asciugamano bianco attorno al suo bacino, che scendeva rigido lungo le sue gambe, fino alle ginocchia e uscì. Non si aspettava minimamente di trovarsi faccia a faccia con una ragazzina completamente nuda.
    - O-oddio! Cazzo… - esclamò, imbarazzatissimo. Si girò di scatto dall’altra parte.
    - Per quale fottuto motivo sei tutta nuda in un cazzo di spogliatoio PUBBLICO?! -
    17 Y/O - BLACK OPAL - STUDENTE - PUROSANGUE
     
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    267
    Reputation
    +95

    Status
    🗲
    fda70f80dfb700b99054a9f8f3278ab2
    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    L'acqua scendeva eccome, erano come dei tocchi di piacere che ogni goccia a contatto con il suo corpo aveva, era molto lontano dall'altro piacere che poteva provare con il corpo, ma tutto sommato nemmeno troppo distante. Una cosa era da fare in due o più persone, l'altra anche in una sola persona ma non esistevano limiti. La pace dei sensi durò fino a quando non sentì dei rumori provenienti dalla stanza, e da una doccia vicina. Forse era qualcun altro o qualcun'altra che aveva finito di allenarsi, quindi non dette molto peso alla cosa, non era una ragazza che si vergognava del suo fisico anzi lo adorava in ogni suo angolo e non aveva problemi a mostrarsi agli altri. Stava per finire di sciacquarsi per l'ultima volta i capelli per far si che fossero splendidi al tatto e belli a vedersi, era una cosa alla quale teneva tantissimo. Girandosi si trovò un ragazzo che sembrò quasi sorpresa dal vederla lì, riconobbe Adrien, era uno dei due fratelli Beauvais.

    Adrien, stai tranquillo. Non devi mica essere imbarazzato.

    Fece una piccolo sorriso per metterlo a suo agio.

    Direi perchè stavo facendo la doccia dopo l'allenamento, non c'era nessuno e ne ho approfittato, tanto sapevo che nella mia stanza era occupato il bagno, quella ragazza dei Black Opal non esce mai dal fottuto bagno, è diventata la sua seconda dimora.

    Guardò il ragazzo, aveva un buon fisico tutto sommato. Poi si dette l'ultima sciacquata rapida ai capelli quindi cercò l'accappatoio ma non lo trovò, guardò dove era e lo vide alla sua roba.

    Ah, ti trovo bene, direi che ti sei messo sotto con gli allenamenti, si vede. Mi puoi passare per piacere il mio asciugamano per piacere? E' lì alla mia roba, è di colore rosa. Me lo sono proprio scordato prima

    Attese che il ragazzo le portasse lo stesso, poteva uscire anche senza dato che la vergogna non era dentro di lei, non faceva parte di lei. Ma sembrava che Adrien si vergognasse decisamente più di lei, e non capiva il motivo, forse non aveva mai visto una ragazza nuda? Non ci credeva.

    RevelioGDR
     
    .
  4. Adrien Beauvais
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    - Come fai a sapere il mio nome? - domandò. Lui non sapeva neanche chi fosse quella tipa, che sembrava non avere vergogna nel mostrare il suo corpo, per di più ad uno sconosciuto. Era una nudista, per caso?! Non gli piacevano quelle situazioni. Lui era per il pudore del proprio corpo e amava rispettare il pudore degli altri, ma quella ragazza non sembrava essere del suo stesso pensiero e del suo stesso avviso. E lo stava anche guardando, quell'impertinente! Ma lui, come una persona civile, si era almeno messo un asciugamano addosso! Lei, invece, se ne stava lì, impalata, a parlargli con tutta la naturalezza del mondo.
    "Mi dispiace, ma da me non avrai mai naturalezza se rimani cosi!" pensò. Evitò di esprimere il pensiero ad alta voce.
    E ora voleva che le prendesse pure l'asciugamano. Si mosse verso il mucchio di robe, raccolse l'accappatoio con uno scatto veloce e si girò verso la "spogliarellista", con una mano sugli occhi. N.o.n. voleva guardarla!
    - Tieni! - disse, tendendole la roba.
    - E, per favore, fai in fretta! -
    Doveva, se voleva parlare con lui. E, poi, chi cazzo era lei per parlare o meno del suo fisico?! E delle sue abitudini, per di più?!
    - Ho sempre fatto palestra. - rispose, secco e duro.
    - Credo, comunque, che dovresti essere più attenta negli spogliatoi pubblici - sparò, senza preoccuparsi di aver tatto. La verità andava sempre detto, qualsiasi cosa fosse, brutta o bella.
    Nel frattempo, si sedette su una panca, si infilò i boxer da sotto all'asciugamano e così fece anche per i suoi pantaloni. Solo dopo che tutto fu coperto, lasciò cadere il mantile.
    Prese a tamponare i ricci, per scacciar via l'acqua in eccesso senza elettrizzare i suoi capelli e far diventar crespa la sua chioma. Lui doveva essere sempre perfetto, anche nell'aspetto fisico. Indossò la maglietta in un colpo solo e tutto questo senza mai degnare di uno sguardo l'intrusa.
    17 Y/O - BLACK OPAL - STUDENTE - PUROSANGUE
     
    .
  5.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    267
    Reputation
    +95

    Status
    🗲
    fda70f80dfb700b99054a9f8f3278ab2
    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    Il loro nome era famoso nel castello, erano sempre i Beuvais, una delle famiglie più importanti del panorama americano, sapeva il nome dei due fratelli, delle sorelle non se lo ricordava così bene ma preferiva la compagnia maschile senza ombra di dubbio.

    Siete i Beauvais, è impossibile non sapere chi siete.

    Avrebbe preferito trovarsi James senza nulla davanti a se, ma aveva beccato il secondo fratello Adrien, non che la cosa le dispiacesse, era decisamente carino anche lui ma non poteva far troppi apprezzamenti diretti. Prese l'asciugamano che gli passò Adrien, il ringraziamento era doveroso.

    Grazie mille, sei molto gentile. Faccio veloce non ti preoccupare.

    Sperava che non avesse buttato all'aria tutte le sue cose, ma sarebbe stato un male decisamente minore. Sembrava che forse non aveva mai visto veramente un corpo di una ragazza come mamma l'aveva fatta. Si mise quindi l'asciugamano in modo che le coprisse dai seni in giù, non voleva far diventare quel ragazzo ancora più rosso di quello che non era.

    Fai bene a fare palestra.

    Una piccola pausa poi prese lo shampoo al cocco e uscì dalla doccia per arrivare alle sue cose. Nel frattempo con la coda dell'occhio guardava senza farsi vedere il ragazzo cambiarsi.

    Sto sempre attenta. Grazie del consiglio.

    Era giusto per puntualizzare la cosa, non voleva che le venissero dati dei consigli del genere, ma non poteva nemmeno dirglielo direttamente, le sembrava un ragazzo diretto che diceva le cose come le pensava, una qualità che tutto sommato poteva apprezzare. Nel frattempo si asciugò e iniziò ad rivestirsi. Partì dall' intimo, prima le mutandine poi la gonna. Poi prese il reggiseno che era uguale come stile e colore alle mutandine. Le ultime erano di colore grigio e rosa mentre il reggiseno solo di colore grigio. Provò a chiuderlo ma non ci riuscì, non arrivava all'attacco. Doveva chiedere l'aiuto del ragazzo che era nello spogliatoio con lei. Si avvicinò a lui mentre si reggeva il reggiseno sui seni, non voleva far sentire il ragazzo in imbarazzo nuovamente.

    Mi serve ancora un tuo piccolo aiuto, mi puoi agganciare il reggiseno che non ci arrivo?

    Si girò di schiena per permettere di fare ciò al ragazzo.

    RevelioGDR
     
    .
  6. Adrien Beauvais
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    Era contento che le sue sorelle non si sarebbero mai permesse di comportarsi in quella maniera, che considerava abominevole, altrimenti il Black Opal avrebbe fatto accadere il finimondo. Non capiva come la ragazzina potesse sentirsi tanto a suo agio: e se ci fosse stato un pazzo o un maniaco davanti a lei? Come faceva a fidarsi della gente? Non è che se uno era studente di Hideston non potesse far cose. La cattiveria era insito nell'umano, anche in coloro che frequentavano l'accademia. Ma non pronunciò quei pensieri ad alta voce: non era il suo posto rimproverare la ragazzina e, detto sinceramente, non sembrava troppo interessata a quello che le aveva detto. Gli parve che avesse risposto compiacentemente solo per metterlo a zittire. Il che era una delle cose che gli davano parecchio fastidio. Abbastanza innervosito, si concentrò sui lacci delle sue scarpe da ginnastica, per evitare che qualche brutta risposta lasciasse le sue labbra.
    La conferma dei suoi pensieri, infatti, arrivò quando la studentessa gli chiese, con molta non-chalance, di fronte a lui, con il busto nudo e solo le coppe del reggiseno a coprire i due seni, mantenute da una mano, di aiutarla ad agganciare i gancetti.
    - Non riesci a farlo da sola?! - affermó sarcastico e stizzito. Tutte le donne, da quanto ne sapeva lui, riuscivano ad allacciarsi il reggiseno da sole. La ragazzina stava utilizzando una scusa bella e buona. Ma non volendo essere rude, si alzò con uno sbuffo dalla panca e si mise dietro di lei. Raccolse le estremità della biancheria e, senza troppe moine, fece in modo che i gancetti combaciassero perfettamente nei punti indicati.
    Una volta terminato, si allontanò dalla Dioptase.
    - Contenta ora?! - chiese, acido.
    Raccolse le sue robe dalla panca, le piegò ordinatamente e le ripose nello zaino. Poi, se lo mise in spalla, pronto ad andar via.
    17 Y/O - BLACK OPAL - STUDENTE - PUROSANGUE
     
    .
  7.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Dioptase
    Posts
    267
    Reputation
    +95

    Status
    🗲
    fda70f80dfb700b99054a9f8f3278ab2
    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    Aveva chiesto solo un favore a quel ragazzo, ma sembrava essere tanto lontano dall'essere gentile con chi era del sesso femminile, o forse solo con lei, difficile dirlo. Quelle parole la fecero quasi sorridere, per evitare di dire altre cose che potevano farla passare dalla parte del torto, sapeva controllarsi ma era difficile farlo con quel ragazzo, doveva usare tanta pazienza.

    No, evidentemente se ci riuscivo non lo chiedevo a te. Questo modello è noioso.

    Gli fece un mezzo sorriso girandosi verso di lui con la testa, era una risposta a mezzo tra una cosa a tono e un qualcosa giocoso. Non voleva alzare i toni della conversazione, alla fine era solo un piccolo favore, niente di più.

    Grazie mille, sei stato molto gentile.

    Si meritava quel ringraziamento, forse no, ma almeno faceva la sua parte. Era quello che le era stato insegnato in casa. Si riportò quindi verso le sue cose per mettersi una maglietta a maniche corte sopra al reggiseno, poi chiuse il borsone che aveva usato per portare tutte le cose. Volle dire un ultima cosa al ragazzo, prima di avviarsi verso la porta dello spogliatoio.

    Ti devo ringraziare per questi due favori.

    Avrebbe voluto dirgli qualcosa di più, ma non le sembrava il caso. Lei non si era mai vergognata di farsi allacciare il reggiseno da un ragazzo e se fosse stata al posto di Adrien con una ragazza che le avrebbe chiesto una cosa del genere non avrebbe mai detto no, anzi ne sarebbe stata lieta senza fare storie come aveva fatto uno dei due fratelli Beauvais, era sempre più convinta che James fosse il migliore tra i due, quella ne era stata la prova. Quando fu alla porta dello spogliatoio lo salutò, anche se per lei non se lo meritava.

    Buon rientro Adrien. Ciao.

    Dette un occhio che non avesse lasciato nulla poi uscì dallo spogliatoio, era rimasta dell'idea che forse poteva anche amare gli uomini lui, non era molto a suo agio da quello che aveva notato con il corpo nudo femminile, ma poteva anche sbagliarsi e non lo avrebbe mai giudicato per quello, ognuno aveva le proprie idee e opinioni, rispettava tutti.

    RevelioGDR
     
    .
6 replies since 11/4/2022, 20:23   85 views
  Share  
.
UP