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scheda | joanne nilsson | statistiche
Doveva fare delle commissioni per lo speciale e doveva seriamente cominciare a seguire un ordine per le varie compere. Era sempre così assurdamente disordnata che delle volte, o meglio, più di alcune volte, si era dimenticata di comprare qualcosa ed allora era dovuta riuscire ed andare di nuovo nel negozio predetto e perdere un sacco di tempo, oltre al fatto che comunque, anche Jason l'aveva rimproverata più di una volta di essere una persona molto più sistematica e soprattutto molto più ordinata. Nelle piante c'era un ordine e le piante li dentro erano qualcosa di assurdamente importante. Stava imparando veramente un sacco di cose, si rendeva seriamente conto che tutto quello che stava facendo la stava facendo si rendeva conto che le persone non erano poi così male. Era andata più volte a Londra forse con la speranza di incontrare di nuovo quel famoso biondino, ma di lui nessuna traccia. Si era quasi messa l'anima in pace ed aveva quasi giurato a se stessa che non sarebbe mai più andata a Londra per cercare di incontrarlo. Quel pomeriggio era tornata appena da quell'enorme città che gli metteva sempre un grandissimo mal di testa ed aveva deciso di spingersi un pò in giro per il villagio e poi tra i vari negozi della piccola isola. Così fece. Alla fine era seriamente compiaciuta di se stessa: era riuscita a comprare anche un vestito nuovo per lei e dei fermargli per i capelli per allenarsi meglio e non avere sempre, costantemente i capelli davanti agli occhi. Era passata un attimo allo speziale ed aveva posato tutta la roba sul bancone, poi l'aveva messa apposto e poi aveva deciso di andare a ritirare e provarsi quello che aveva comprato per se. Una volta chiuso tutto, ritornò verso il negozio, si chiuse in camerino e solo in quel momento si rese conto che aveva abbassato troppo la chiusura del vestito, quindi, si fece coraggio, sbucò un pò con la testa tenendolo alto per non far uscire le sue poche grazie e quando individuò finalmente una ragazzina con i capelli scuri che sembrava essere affidabile sorrise e si fece coraggio cercando di richiamare la sua attenzione. Ehi scusami! Posso chiederti un favore! Insomma, potresti aiutarmi con questo vestito? Non sono pratica e... si guardò in giro, sapeva di essere diventata rosso pomodoro ma continuò a parlare, leggermente più a bassa voce se la ragazza le avesse dato retta. ci sono solo maschi e mi vergogno terribilmente! Ecco magari l'ultima frase non voleva neanche dirla, ma le uscì una verità spontanea. Oh Joanne ed il suo massimo pudore e senso della morale!. -
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Edited by Aibileen Beatrix - 20/11/2021, 17:28. -
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Joanne Nilsson ~ DenriseNon andava mai in giro a fare spesa, non andava mai in giro a comprare dei vestiti. Anzi in quel momento si sentiva anche in colpa per averlo fatto ed ad aver chiesto a Jason quella mezza giornata libera. Doveva ammettere chelavorare con lui non era per niente male, e la cosa assurda era che stava seriamente crescendo stando vicino a quell'uomo. Jason con lei era sempre stato gentile e forse l'unico, in quello sputo di isola, che aveva creduto anche solo vagamente a lei. Doveva ammettere che quando stava con lui si sentiva protetta, a suo agio ed anche se era stato veramente difficile arrivare a quel grado di confidenza, Joanne non se ne pentiva neanche un pò. Sorrise appena quando vide la ragazza che aveva richiamato andare verso di lei ed annuì alle sue parole. Davvero? Da queste parti le ragazze sono sempre troppo sfrontate e maliziose!Disse con un pò d'amaro in bocca, specialmente perchè non sapeva se effettivamente era lei sbagliata per quel posto, oppure quel posto ad essere diventato sbagliato per lei. Cominciava a pensare che doveva andare via, esplorare Londra, diventare una cittadina del mondo, eppure, ogni volta che cercava di farlo era come se l'isola la risucchiasse, come se sentisse un richiamo segreto ed assurdo e la facesse tornare li, senza farla muovere per giorni e giorni. Era una situazione pressochè assurda, ma comunque da non sottovalutare, anzi, da ascoltare attentamente. Si guardò allo specchio, si accarezzò le cosce troppo evidenziate da quel vestito, si mise un pò di profilo e si guardò quel sederino sporgente e quasi si imbarazzò per averlo fatto rimettendosi nella posizione frontale. La voce della ragazza gli arrivò di nuovo all'orecchio e guardandola dallo specchio le rivolse un grandissimo sorriso. Quella ragazzina le sapeva di famiglia, era una sensazione strana a dire il vero. Già... sono di Denrise anche se non si direbbe neanche quello a dire la verità! In fondo era bassa, non era molto formosa... insomma lo standard di quell'isola era decisamente un altro. Tu invece non sei di qui, scommetto! Di dove sei?E... secondo te dovrei prenderlo? Si sentiva un'idiota a fare quella domanda, ma in quel momento non sapeva a chi chiedere e non era una che vantava proprio tutte queste grandissime amicizie a dire il vero. Quindi... beh, l'unica cosa che poteva veramente provare era, appunto, aprirsi di più e cercare di parlare e di conoscere persone, di abituarsi a quella socievolezza che non aveva mai avuto. Forse per mancanza di sicurezza o semplicemente per mancaza di occasioni, fatto si era che Joanne stava crescendo e stava cambiando. Ci si stava impegnando davvero e non aveva nessuna intenzione di mollare, non in quel momento almeno! Sorrise ancora e cercò di nascondere le sue gote rosse, distogliendo il suo sguardo scuro da quello altrettanto scuro della ragazza.
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Edited by Aibileen Beatrix - 17/2/2022, 01:16. -
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Joanne Nilsson ~ DenriseSe solo si fossero conosciute prima, Joanne avrebbe avuto una amica per la pelle da moltissimi anni. Tra le due passavano tanti anni di differenza, ma la verità era che Joanne era una bambina nell'animo. Il fatto di aver sempre lavorato e mai avuto modo di essere una ragazza normale, con un'adolescenza più che normale, si stava facendo sentire proprio in quel momento, si stava facendo sentire a 24 anni e doveva anche ammettere che tutta quella era una follia. Delle volte si sentiva veramente una donna immatura e stupida, con la quale non si poteva fare o dire niente. Joanne, a volte, ragionava come una ragazzina, era sempre li a pensare a cosa sarebbe potuto succedere se fosse andata ad Hogwarts o ad Hidenstone, se sarebbe stata una dioptase oppure un'ametrin o ancora una Black Opal. Aveva sempre guardato quei ragazzi uscire dai cancelli di Hidenstone congrande rammarico, non invidia, ma speranza che prima o poi anche lei potesse davvero fare la stessa cosa, ma quel giorno non arrivò praticamente mai. Si, diciamo che non sono mai stata di loro gradimento, perchè... sai abbiamo avuto vite diverse, io e le mie coetanee e... ecco sono sempre stata quella strana, quella povera... ecco non troppo di compagnia... ma immagino che per una come te sia impossibile anche solo immaginarla una cosa del genere!Non lo disse con cattiveria, anzi. l'affermazione "per una come te" era quasi un complimento, senza sapere comunque che anche Aibi aveva avuto le sue gatte da pelare e le sue patate bollenti all'interno di quella scuola che lei tanto ammirava ed adorava, e forse anche un pò odiava. Ehm... in realtà a più che bene! Io non lo sono per niente! L'ultima frase la sussurrò quasi in imbarazzo, ma quando si concentrò su se stessa e vide il sorriso dell'australiana non fece altro che arrossire, ma sorriderle in automatico. Si morse il labbro e quando arrivò quella domanda guardò il pavimento per un pò di tempo in silenzio, senza rispondere. A denrise sono tutti quanti alti, muscolosi, spesso anno gli occhi chiari e sono virili. Anche le donne lo sono! Abbiamo le donne più forti del mondo... e poi ci sono io che sono alta un metro e 60, se ci arrivo, sono magra, piccola, con gli occhi grandi e scuri! Non sono neanche poi così tanto forte anche se sono brava con l'arco! Insomma sono un pò quello che per le famiglie fissate con il sangue puro sono i mezzosangue o peggio i babbani. Non sapeva perchè si stesse confessando in quel modo con quella ragazza, ma adesso che lo aveva detto si sentiva quasi meglio, sentiva quasi come se si fosse tolta un grandissimo peso dallo stomaco. Alzò di nuovo lo sguardo verso lo specchio e quindi verso la studentessa, sorrise appena timidamente, quasi dispiaciuta dello sfogo che aveva avuto un ò troppo forte per dirlo ad una sconosciuta, e poi si scontrò di nuovo con la sua figura e decise di sommergere di domande la povera ametrin così da non sentirsi ancora più in imbarazzo. Oh, grazie! Il fatto è che io non sono mai venuta a scuola! Disse poi stringendosi nelle spalle. Ecco, adesso si che si sentiva in imbarazzo, ma per fortuna la ragazzina cominciò a parlare di sè e rispondere a quelle domande che Joe le aveva rivolto. Era quasi un sollievo visto e considerato che erano entrambe li per non pensare a qualcosa, non si conoscevano e già si stavano aiutando! Era quasi qualcosa di fantastico, magico. Vieni da davvero molto lontano, e come mai proprio Hidenstone? Chiese curiosa prima di annuire alla sua proposta e camminare verso di lei, in realtà facendo un pò la sciocca, prima di arrivare vicino alla timida ragazza e scoppiare a ridere. Ecco, non rideva in quel modo da davvero tantissimo tempo! Forse era quella la felicità?
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Edited by Aibileen Beatrix - 17/2/2022, 08:34. -
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Joanne Nilsson ~ DenrisePer Joanne era sempre stato fin troppo strano e soprattutto difficile riuscire a gestirsi con le persone che non conosceva e soprattutto era qualcosa di inconcepibile davvero conoscerle. Era difficile riuscire ad avere feeleng con qualcuno e quando succedeva quasi non gli sembrava vero. Era strano il fatto che da quando vedeva Rebecca, da quando frequentava Jason e quello speziale la sua vita era totalmente cambiata. Era riuscita a fare amicizia ed allenarsi con Nara, era riuscita a fare amicizia, chiacchierare ed allenarsi con Ni lei, ed adesso era tranquilla, o quasi, a parlare con quella ragazzina che sembrava avere la sua età, cosa non esattamente vera, senza davvero nessun tipo di problema. Joanne doveva cambiare, voleva perfezionarsi, voleva essere più attenta alla sua persona, voleva davvero essere una persona com le altre, non voleva nascondersi nella sua isola e nella sua triste povertà e questo Jason lo aveva capito a pieno e la cosa gli piaceva, la faceva stare veramente bene. Si strinse nelle spalle quando la ragazzina gli chiese cosa intendeva con quella frase. Guardati allo specchio, sei bellissima, sei simpatica, frequenti una bella scuola, hai dei bei vestiti e sicuramente un sacco di persone intorno, sia amici che persone che da te vorrebbero altro. Sicuramente avrai fatto le tue esperienze ed ancora ne farei di belle! Era esattamente quello che vedeva in quel sorriso. Joanne, almeno per quella volta, non lo aveva detto ne con rammarico ne tanto meno con invidia. Si rendeva conto che c'erano persone più portate per fare qualcosa ed altre per farne altre. Sorrise ancora alla ragazzina per farle capire le sue intenzioni. E questo non è altro che un pregio! L'imbarazzo la vergona ed il pudore sono spesso cose che vengono sottovalutare in questo periodo, ma ti posso assicurare che non sono difetti! Eh lo diceva lei che per un bacio ci aveva messo quasi 24 anni per darlo! Insomma lei ci credeva veramente a certe cose, lei veramente si aspettava che il mondo fosse davvero alla sua altezza, anche se delle volte non lo era affatto. Ripensò a quel brutto episodio vissuto nello speziale e rabbrividì anche se subito la voce di Aibe la riportò nel negozio. E tu le hai trovate queste persone? Chiese poi sorridendole ancora pensando a quanto le sue amiche fossero poche e neanche da vedere sempre. Denrise è un'isola davvero magica e non ti sto parlando di magia con le bacchette parlo di qualcosa che si sente. é come se l'isola stessa fosse completamente viva ed avesse una sua autentica autonomia.Ogni bosco, ogni ramo, ogni animale o montagna di questo posto ti sentono, ti parlano se sai ascolarle e ti regalano sempre grandi emozioni! Aggiunse poi perdendosi per quello che stesso lei pensava della sua stessa isola. Ecco, si forse qualche anno fa non si sarebbe neanche sentita così libera di esprimere un concetto che poteva davvero sembrare strano davanti ad una straniera a tutti gli effetti. Ed adesso, invece, era come se aveva preso più consapevolezza di se stessa e della sua vita.
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