Asta Rosso Coca (cola)

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    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    [La sera stessa dopo l'asta di Artefatti Divini, Esotici e Perduti ore 23.00]


    L'asta era stata una cosa immensa e almeno Alton aveva finito a mani vuote, nessun acquisto anche per il fatto che i prezzi erano saliti a dismisura e non aveva motivo di spendere a casaccio seppur fossero oggetti molto importanti e con una grande storia alle spalle. Il passo successivo era quello di andare a fare baldoria, divertirsi bere e stare in compagnia in uno dei locali che preferiva di tutta Diagon Alley, il Le vie en Rouge. Almeno erano vestiti bene per quell'asta e quella cosa avrebbe aiutato anche nel trovare i giusti svaghi nel locale. Si materializzò davanti al locale direttamente dalla zona dell'asta, mentre tutti gli altri lo avrebbero raggiunto a breve lì. I suoi soldi erano intatti e sicuramente avrebbe offerto qualche giro di bevute, tutti loro volevano divertirsi e dimenticare l'asta con qualche bicchieri, qualche ragazza del locale, insomma lì dentro il divertimento non mancava, ce n'era per tutti i gusti e tutti i modi possibili. Entrò per primo cercando Alyce Coffey per farsi riservare un bel tavolo. Appena la trovò vicino al bancone prese la parola.

    Ehi Alyce, tutto bene? Senti dovremmo essere in parecchi stasera, gli altri stanno per arrivare, ci fai un bel tavolo riservato di quelli che solo qui dentro si possono trovare? Ci sono anche Markab, Brian e altri. Vogliamo assolutamente divertici.

    Fece una bella risata mentre attendeva che gli altri arrivassero. Gli mandò un messaggio nel frattempo con il magifonino.

    Sono dentro al locale, raggiungetemi qui. Almeno abbiamo un nostro tavolo e non siamo in mezzo al locale.

    Finì di scrivere il messaggio e lo inviò a chi doveva raggiungerlo al locale. Quella serata non era assolutamente conclusa, era all'inizio per il divertimento.





    brian ensor Markab Castlewine e chiunque voglia aggiungersi
     
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  2. Evrard Boyer
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    N
    onostante ci fosse stato un invito più che anticipato, Evrard non era riuscito a partecipare all'asta di artefatti. L'aveva interessato parecchio ma la moltitudine delle faccende da sbrigare l'avevano costretto a dar priorità al proprio lavoro e a lasciar campo libero al suo futuro genero, di cui aveva ampia e alta stima. Avevano condiviso diverse avventure pericolose capaci di mettere a rischio la loro stessa vita. Ma come membri dell'Acromantula sapevano il fatto loro, in materia di potere e di forza.
    Il messaggio di Alton fu segnalato, puntuale, d uno squillo del magifonino, proprio mentre Evrard spingeva con una mano guantanta la porta di ingresso del locale, in legno raffinato: non per niente quel posto era intitolato "La vie en rouge".
    Non si preoccupò di dar un'occhiata, visto che ormai era li, bello e presente. Non era, di certo, un locale di galanteria, infatti, non ci fu alcuno ad accoglierlo al suo ingresso. Decise di dirigersi al bancone, dove avrebbe avuto sicuramente più attenzioni e fu proprio lì che scorse le figure di Alyce Coffey e di Alton_McKinley.
    - Alton, amico mio, è da parecchio tempo che non ci si vede! - disse, con entusiasmo nella voce. Non potendo non occuparsi della signorina presente al suo fianco, seppur non ne avesse particolarmente voglia, si girò verso di lei, si sfilò i guanti, riponendoli nella tasca del proprio cappotto, piegati ordinatamente, e le prese la mano.
    - Con il vostro permesso, signorina - affermò, mentre un bacio gentile si poggiava sul dorso della mano sottile della ragazza. Era tipico di Evrard comportarsi da gentiluomo e riempire donne di smancerie, anche se non gli importava nulla di loro. Secondo il suo pensiero, gli individui di sesso femminile erano utili solo al divertimento dei veri abitatori del mondo e niente di più. Quando una di loro si univa in questioni del tipo uccisioni o piani d'azione, gli veniva naturale storcere il naso.
    - Vedo che non si è presentato ancora nessuno. Non c'è alcuna novità? -
    E con novità non intendeva solo l'arrivo dei loro compagni: domandava, piuttosto, sull'entrata al Rouge di possibili succulenze carnali e sperava ardentemente ve ne fosse l'opportunità.
    - Come è andata l'asta? Sei riuscito a vincere qualcosa? Ti vedo un po' a mani vuote! - disse, utilizzando ogni grammo possibile della sua ironia.
    - Penso che, forse, sia meglio accomodarsi al tavolo. -
    Poi si rivolse ad Alyce.
    - Signorina Coffe, ci fareste l'onore di unirsi a noi? -
    Un semplice atto di cortesia, ovviamente.


    Evrad Boyer

    40anni ◆ Purosangue ◆ Pozionista ◆ Acromantula


     
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    Brian Ensor | Docente DCAO
    Nonostante Brian e Alton fossero seduti vicini all'asta, il docente di Difesa Contro le Arti Oscure disse al giornalista di cominciar ad andare verso il Rouge e che lui li avrebbe raggiunti in un secondo momento. Voleva chiamare il boss per aggiornarlo sugli articoli messi in vendita da Hedwin e di come quel luogo fosse pieno zeppo di auror. Manco fossimo stati da Magie Sinister, anche se alcuni artefatti parevano provenire da lì.
    Scosse rapidamente il capo quando sentì scattare la segreteria telefonica, così anziché la classica chiamata gli lasciò due messaggi vocali che avrebbe ascoltato quando avrebbe voluto.
    Prima di rimettere il magifonino in tasca scrisse anche ad Alyce. Sto arrivando. E così si smaterializzò, riprendendo forma dinnanzi all'ingresso del locale. Entrò e gli occhi si posarono su un dipendente. Dite ad Alyce che sono arrivato. Non sapeva perché, ma la ragazza solitamente voleva essere avvertita di quel dettaglio, così subito dopo congedò il cameriere e raggiunse Alton ed Evrard. Lieto di vedere che siete già qui. Che ne dite di sederci e di ordinare qualcosa nel mentre gli altri ci raggiungono? Ho bisogno di rilassarmi. In quella asta eravamo circondati da emeriti idioti senza la minima consapevolezza della magia arcana e del valore del denaro. Questo mondo fa schifo. Eh, sì, l'approccio era proprio quello di chi aveva bisogno di bere.
    Quando ho scritto ad Alyce all'asta mi è stato detto che c'era un tavolino libero per noi, mi auguro lo abbiano prenotato. Anche perché le postazioni del Rouge erano tutte molto appartate in modo tale da consentire ai clienti il massimo della privacy e se qualcuno se ne fosse uscito con qualcosa che non avrebbe dovuto dire non ci sarebbero stati problemi. A ogni modo Brian cominciava a sentirsi meglio, secondo dopo secondo star in quella locanda per lui era a tratti terapeutico: i colori viaggiavano lungo diverse tonalità di rosso, era a conoscenza della stanza delle torture e se avesse dovuto uccidere qualcuno lì avrebbe potuto contare almeno su diciassette strategie diverse per occultare il cadavere.

    RevelioGDR
     
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    Xavier MacLeòid
    Controllò di avere i soldi.
    Odiava avere debiti con le persone, perciò alla prima occasione non aveva esitato a prendere quanto promesso ed avviarsi verso il Rouge, locale dove sapeva lavorasse la Coffey, oltre che stravagante base dell'Acromantula. Non aveva voglia di fare socializzazione, invero, ma prima avesse saldato il proprio debole, prima avrebbe potuto riprendere ad ignorare chiunque e starsene per i cazzi suoi attendendo, eventualmente, una chiamata da parte di Margot. Il tutto era reso più facile dal momento che la Delaine aveva fatto sì che il ripetitore venisse sistemato, garantendo campo telefonico in tutta l'isola. Non aveva intenzione di rimanere più del tempo necessario, ragion per cui si era messo una camicia nera e dei jeans slavati... non voleva dare nell'occhio ma non aveva nemmeno voglia di mettersi in tiro. Una cosa negativa dell'intervento della Delaine, però, era stato il fatto che ora la possibilità di smaterializzarsi al porto non esisteva più, quindi avrebbe dovuto subire il viaggio per mare e non a bordo di una drakkar, così tanto a lui familiari, ma di un galeone che ci avrebbe messo all'incirca sei ore per raggiungere il molo Yggdrasill, a Londra. Si rassegnò ben presto all'eventualità, imbarcandosi assieme a Ghost, il suo lupo cecoslovacco -ehi Alex, è solo il nome della razza-. Non aveva idea se potesse portare all'interno del Rouge animali, ma non se ne interessava più di tanto: rispettare le regole non era il suo forte. In effetti, avrebbe potuto essere tranquillamente Jessica da grande (?)
    Comunque, per fortuna il viaggio non ebbe imprevisti e non dovette avere a che fare con nessuno, fu lasciato in pace in una cabina molto spartana, ma nulla cui non era abituato. Le ore, tuttavia, passarono lente e senza niente da fare, se non osservare il proprio famiglio muoversi avanti ed indietro per la cabina, irrequieto ma silenzioso, degno del nome che il suo padrone gli aveva dato.
    Quando finalmente arrivò a Londra, il buio era ormai calato sulla città, il che non gli dispiaceva. Si accucciò ed afferrò il proprio cane, concentrandosi e figurandosi in mente Diagon Alley, dove bene o male era stato centinaia di volte. Uno strappo, la sensazione di vuoto sotto i piedi ed un momentaneo oblio, poi si ritrovò proprio nella cittadina di maghi per eccellenza. Riconobbe in effetti quegli ombrelloni da pugno in un occhio, quei cestini così frequenti e l'atmosfera decisamente diversa rispetto quella della sua isola. Fece un cenno a Ghost e come un'ombra si diresse verso dove sapeva esserci il Rouge, abbastanza famoso perché ne conoscesse l'ubicazione. Arrivò davanti alla porta, fissandola per un po', quasi deciso a lasciar i soldi ad un buttafuori ed andarsene, ma alla fine decise di fare un tentativo. Non era una creatura sociale, tuttavia sapeva che conoscere un minimo i suoi compagni di missione, per quanto sgradevole, sarebbe stato fondamentale. Alla fine non perse altro tempo ed entrò, venendo subito attirato con lo sguardo dai divanetti rossi, provando un immediato disgusto: preferiva di gran lunga il nero, certamente più elegante e meno acceso. Ghost intanto, continuava a seguirlo come un'ombra, fedele al suo padrone. Cercò con lo sguardo chi lo interessava, fino ad individuare una chioma rossa. Si avvicinò, notando di come non fosse sola. Alyce. Esordì, allungando i duecento galeoni che le aveva promesso, senza battere ciglio. Il lupo, nel frattempo, si era diligentemente seduto ma rimase sempre guardingo.
    23 y.oPredoneDenriseAcromantula


    Devo avvertirvi che non ho letto mezza riga dei vostri post lol vbb vogliatemi bene così


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    Era una di quelle serata piuttosto piene di gente, al Rouge risuonava una musica decisamente frenetica che cercava di coprire il chiacchiericcio di ogni cliente. Le ragazze del Rouge volavano tra i tavolini, servendo bevande e stuzzichini, ancora nessuno aveva chiesto i loro servizi nelle camere private e questo aveva fatto sì che tutti i tavoli fossero serviti nel momento giusto. Luke riusciva a gestire piuttosto bene il bancone e le comande, quindi ad Alyce non rimaneva far altro che osservare che tutto andasse per il verso giusto, poggiata con il sedere al ripiano degli alcolici, mentre guardava l'operato di Luke procedere davvero velocemente «Non è che ti sei preso una delle nuove pasticche, Luke?» - lo canzonò la donna, con un mezzo sorriso pacato sul volto «Sai che la mia unica droga sei tu.» - rispose il barman senza nemmeno voltarsi in direzione della rossa, che invece sollevò lo smeraldo al cielo, prima di spostarsi da lì, staccando il suo corpo con un colpo di reni. Il suo tacco a spillo risuonava sul piedistallo che sollevava il bancone, mentre si avvicinava ad uno degli specchi che rifletteva il locale, per aggiustarsi i capelli e vedere se il trucco non fosse sciolto.
    Non che le interessava più di tanto, ma siccome per una volta si era impegnata a sembrare anche solo lontanamente decente nell'aspetto e non una drogata trasandata, voleva tenerlo per un po' intatto.
    Quella sera aveva stranamente deciso di spolverare uno degli abitini che non utilizzava mai: corto, di seta, che scivolava perfettamente sul suo corpo snello, formoso e sodo, lasciando che la scollatura parlasse da sola, mostrando quel gioco di vedo e non vedo che veniva valorizzato da una collanina delicata, che scivolava dal suo collo fin a metà petto, con un rubino che brillava sulla pelle diafana della ragazza. Il volto di porcellana era stato dipinto con tonalità che riprendevano il rosso e il nero, e spiccavano gli smeraldi dei suoi occhi. I suoi capelli rosso fuoco erano stati raccolti in un'acconciatura semplice ma che dava un tocco particolare: due trecce che partivano dal basso, per finire poi in due chiocce sul capo, così che la pelle del collo fosse completamente scoperta e facesse notare ancora di più i colori che indossava. Ai piedi, invece, dei tacchi a spillo dorati, di un decollette con plateaux nero.
    Sì, era decisamente di buon umore, quella sera, forse merito delle pillole che aveva preso o semplicemente perchè aveva dormito quell'ora in più che le aveva concesso un riposo. Mentre continuava a specchiarsi, sfiorando la collana che aveva indossato, la raggiunse il suo piccolo animaletto tenero da compagnia, Muffin. Lo vide zampettare dietro di lei e poi scendere dal registratore di cassa dove stava riposando, quindi raggiungerla e risalire dalla sua gamba, fin sopra la sua spalla «Ehi piccoletto. Sei andato a mangiare?» - chiese schioccando la lingua sul palato, quindi si voltò verso il suo riflesso, ancora una volta e vide il telefono squillare «Hm?» - lei e il magifonino avevano un rapporto strano: spesso lo lasciava a passeggio per il locale, senza ricordarsi dove lo metteva, quando lesse il messaggio di Brian che le chiedeva un tavolo, un sorriso molto più simile ad un ghigno le si disegnò sul volto «La serata si fa ancora più interessante... Luke, mi allontano.» - il barman guardò la rossa, sospirando, ben consapevole che il motivo unico che poteva portare Alyce lontano dall'alcol era il docente, ben rassegnato al fatto che se lui era nei paraggi o solo si annusava il sentore che potesse arrivare, Alyce non avrebbe nemmeno ricordato della presenza del barman.
    Si avvicinò a Silene, Rebecca e Jamila e disse qualcosa loro, nella riservatezza più assoluta. Le tre, quindi, annuirono e lasciarono alle altre presenti il servizio, dirigendosi verso i privè.
    Si affacciò al bancone, quindi, sporgendosi verso Luke che era intento a preparare comande «Tra poco avremo dei clienti esigenti, ti voglio al meglio.» - gli fece un occhiolino e quando si sentì chiamare da una voce familiare, si voltò.
    Era Alton, Alyce lo squadrò da capo a piedi per poi fermarsi con lo smeraldo sul suo volto «Sì. Brian mi ha avvisato è tutto pronto, attendiamo gli altri...» - rispose con tono basso e lento, mentre lo sguardo vagava dietro le sue spalle «Aly. Il telefono.» - ancora squillava il magifonino, ma l'arrivo di Evrard non le permise di leggere il messaggio di Brian, trovandosi a dove accogliere anche lui. Lasciò che prendesse la sua mano e facesse quel baciamano, non trovandolo di classe, ma solo estremamente disgustoso. Non lo disse, rimanendo di una pacatezza fuori dal normale. «Vi raggiungerò a breve, miei cari. Devo sistemare le ultime cose, ma prometto di deliziarvi con anche la mia presenza.» - quindi alzò un braccio e Silene si avvicinò ai due «Lei vi accompagnerà al privè.»
    Quando Rick e Rock si affacciarono dall'ingresso per incrociare lo sguardo di Alyce, questa capì che era arrivato chi davvero meritava attenzioni: Brian.
    La lingua scivolò serpentina sulle labbra, quasi pregustando il momento in cui l'avrebbe raggiunto «Muffin, rimani qui. Mangia chiunque allunghi una mano sulla cassa.» - disse donando un pat pat sul capino del ragnetto adorabile, non conscia di quanto avesse capito. Tuttavia lei aveva da fare e sinuosa si mosse come un predatore tra i tavoli, per raggiungere la zona dei privè.

    I privè erano tutti insonorizzati, quindi quando le ragazze accompagnarono i tre ai divanetti predestinati a loro, era come se i ragazzi non fossero mai entrati lì dentro.
    Le ragazze avevano preparato diverse bottiglie, come benvenuto ai presenti: rhum, whisky e vodka. Shottini di cristallo erano stati poggiati sul tavolino basso, mentre al loro ingresso una musica lentamente iniziava a crescere. Le ragazze, nel frattempo avevano degli ordini ben precisi da parte di Alyce e quando versarono i bicchieri ai presenti, dopo aver chiesto le loro preferenze, si dedicarono a recuperare... altro.
    In quell'istante, verso la tenda del privè si avvicinò Alyce. Aveva ormai lasciato la zona più incasinata per dedicarsi ai suoi ospiti; quando la voce di Xavier richiamò la sua attenzione, lo smeraldo venne posato sul ragazzo e poi sul lupo. C'era qualcosa che accomunava lei con quell'animale e forse Xavier poteva ricordare cosa fosse «Silene.» - richiamò la donna d'ebano e indicò i galeoni, lei li avrebbe presi e li avrebbe portati giù, dov'era diretta «Rimani con noi...» - sibilò verso il ragazzo che aveva salvato allo stadio, invitandolo ad entrare.
    Lo sguardo smeraldo della rossa passò a rassegna tutti i presenti, per poi soffermarsi su Brian, mentre con naturalezza un angolo delle labbra si sollevava in un ghigno.
    In quell'istante, se Xavier fosse entrato, Rebecca avrebbe avuto un sussulto. La ragazza si sarebbe fermata per qualche istante, recuperando un bicchiere e portandolo dal ragazzo «Posso... offrirti qualcosa?» - il suo sguardo da prima incerto, si fece audace, sollevandosi sul volto del ragazzo, mentre si mordeva il labbro.
    Jamila, invece, si sarebbe avvicinata ad Alyce «Aspettiamo solo il tuo via, Alyce.» - le sussurrò avvicinandosi all'orecchio, guadagnando un cenno del capo della ragazza.
    «Mi fa piacere vedervi qua, sapete...» - disse, mentre con passo lento e ancheggiante, faceva un passeggio davanti a Xavier, Ervard e Alton, mostrando le sue gambe nude, per giungere ad una sola ed unica meta: Brian. Davanti a lui avrebbe piegato il busto, per arrivare al suo orecchio «Ho preparato una sorpresa per... voi.» - un sussurro, se le avesse concesso di avvicinarsi, prima di riavvolgere il nastro e ritornare dritta, non prima di avergli sfiorato le labbra, sempre se avesse concesso quel contatto. Quindi si sarebbe spostata momentaneamente «Allora? Com'è andata la vostra asta?» - domandò sedendosi sulla poltrona di fronte Brian, accavallando la gamba nuda, mentre le tre ragazze iniziavano a danzare attorno a loro. Jamila era davanti ad Ervard, mentre Silene davanti ad Alton.
    Avrebbero potuto decidere loro se chiedere qualcosa alle donne o godersi lo spettacolo parlando tranquillamente con i presenti. Stessa cosa per Xavier.

    Il suo sguardo era fisso sul docente, come se stesse aspettando il momento giusto per avvicinarlo di nuovo. Fu un attimo e quando la musica scivolò in una sorte di nenia, le ragazze avrebbero tentato di sedersi a cavalcioni su Alton e Ervard, e se si fosse seduto anche su Xavier.
    Una delle loro mani, se loro avessero concesso si sarebbe posata sulla spalla, mentre l'altra avrebbe preso dal proprio reggiseno una pillola bianca che le ragazze si sarebbero portate sulla punta della lingua, mostrandola ai tre ragazzi che avevano scelto di allietare quella notte.
    La rossa, nel frattempo, si sarebbe portata dal docente e se avesse concesso, anche lei si sarebbe seduta a cavalcioni su di lui «E' nuova...» - sospirò appena «... possiamo provarla insieme o... aspettare.» - disse lei, mentre lo smeraldo non liberava lo sguardo di lui, come se stesse cercando ben altro oltre la risposta a quella proposta. «Mi è stata portata con l'intenzione di spacciarla qui...» - quelle parole furono sospirate se le fosse stato concesso di avvicinarsi di nuovo al suo orecchio, poiché quell'informazione era dedicata solo a Brian.
    Mi scuso per il ritardo, tuttavia spero di essermi fatta perdonare.
    Allora le ragazze sono quelle che trovate qui:
    » Silene: è il vostro segreto più nascosto. La sua pelle color ebano vi ammalierà e vi permetterà di perdervi tra le sue mani, senza nemmeno ricordarvi chi siete.
    » Rebecca: una ragazza semplice, ma che saprà soddisfare ogni vostra richiesta, grazie alla sua natura da metamorphomaga.
    » Jamila: sarà disposta a tutto, pur di vedervi felici. I suoi occhi sembra che ammalino le persone, ma forse è solo una leggenda.

    Le ragazze oltre ad avervi offerto da bere, vi hanno concesso una pasticca di droga. A voi il libero arbitrio di prenderla o meno dalla loro bocca e continuare a godervi la serata. L'effetto ve lo descrivo dopo, ma non è niente di preoccupante, giusto un po' sballante. ♥ Non vi uccido, mi servite ancora *-*
    Prima di prendere la pasticca potete tranquillamente parlare con loro ♥ o far quel che volete per interagire con le tre (ah, ovviamente anche con Aly eh xD se lo desiderate)

    Brian u.u tu hai qualche info in più, per affari ♥
    alyce coffey

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    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Piano piano arrivarono tutti per quella sorta di festa che era in programma, il primo fu Evrard Boyer al quale ricambiò prontamente il saluto.

    Evrard, che piacere vederti. Ora si che possiamo divertirci.

    Lo lasciò salutare Alyce Coffey poi riprese la parola.

    Per il momento nessuna novità. Ma sono certo che arriveranno a breve.

    Fece una piccola pausa.

    Assolutamente niente all'asta, non ho preso niente, ma non ho voluto buttare i soldi, alcune cifre erano esagerate. Possiamo spendere di più qui almeno. Si direi che possiamo accomodarci, tanto gli altri ci trovano.

    Finalmente Alyce fece la sua presenza, un abito decisamente spettacolare e scollato allo stesso tempo.

    Alyce, stai benissimo con questo abito, ti sta perfettamente. Ti aspettiamo dopo allora. Una gran bella ragazza, Selene.

    Seguì l'amico e futuro genero al tavolo con Selene. Poco dopo di loro arrivò brian ensor. Anche per lui un pronto saluto.

    Brian, come stai? Sono lieto di vederti. Assolutamente. Direi che possiamo ordinare qualcosa nel frattempo. A chi lo dici, serve a tutti del sano relax. Emeriti idioti, bravo, non sapevano cosa voleva dire spendere anche 1200 galeoni per un oggetto.

    Fece una risata.

    Si si, come vedi lo hanno prenotato.

    Il successivo ad arrivare fu Xavier@, anche per lui un doveroso saluto.

    Ehila Xavier, sei pronto al divertimento?

    Il privè era organizzato alla perfezione, con divanetti, bottiglie di ogni alcolico possibile. Non mancava nulla. Vide che le ragazze stavano riempendo i vari bicchieri con gli alcolici, si rivolse a Rebecca.

    Un po' di Vodka grazie mille.

    Inizio a berlo appena entrò anche Alyce, la vide passeggiare davanti a se con quelle belle gambe che erano una vista spettacolare. Le rispose.

    Asta? Io non ho preso nulla. Offerte decisamente fuori da ogni controllo. Vuol dire che potremmo spendere di più qui da te.

    Le fece un occhiolino. Poi vide Rebecca, una delle tre ragazze che si mise a sedere su di lui, era quello che voleva. Gli piaceva molto quella ragazza, l'aveva notata subito tra le tre. Le si avvicinò all'orecchio mentre era su di lui e le teneva le mani tra i fianchi e il sedere.

    Secondo me saresti bellissima con i capelli rossi.

    Nemmeno il tempo di concludere quella frase che la ragazza si fece apparire i capelli rossi in testa, era perfetta.

    Fammi un bel ballo sexy, tesoro.

    La pillola che stava proponendo la ragazza poteva essere un rischio ma erano lì per divertirsi, e decise di mettersi in gioco, cosa gli costava? Nulla. Al massimo poteva essere più sballato e divertirsi di più.

    Proviamo questa pillola, vediamo un po' cosa succederà.

    Fece bere la ragazza dal suo bicchiere con il vodka, mentre si aprì un paio di bottoni della camicia, poi prese la pillola dalla lingua della ragazza e la buttò giù con un bel sorso di vodka. A quel punto mise le mani sulla schiena della ragazza portandola ancora più vicino a se.





    Alton sceglie Rebecca tra le tre ragazze e prende la pillola che gli viene offerta dalla stessa, in attesa di sapere come lo farà sballare.
     
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    Xavier MacLeòid
    Se c'era una cosa che non sopportava, Xavier, era chiunque gli parlasse in tono troppo confidenziale non conoscendolo così bene... ed i ladri, ma a quello ci arriveremo presto.
    Gli occhi del ragazzo ruotarono appena nella direzione di Alton, squadrandolo con aria di superiorità. Il fatto che fosse uno di quelli che lo avevano trascinato via dal campo di battaglia quand'era svenuto, non influiva minimamente con ciò che pensava; non conosceva la gratitudine e quando pareva di sì, era solamente perché fingeva. Non gli rispose, limitandosi ad un'occhiata gelida di totale indifferenza. Lui era là per restituire i soldi ad Alyce siccome odiava essere in debito con qualcuno, ma niente di più, infatti lui e Ghost avevano ben altri piani per quella sera.
    Si avvicinò ad Alyce. Aveva fatto preparare un privé che, invero, non era nemmeno male, per quanto i night in generale non rientrassero nei suoi gusti. Porse quindi i soldi a quella ragazza, Silene aveva sentito chiamarsi, riflettendo sulla richiesta della rossa. In una situazione normale avrebbe rifiutato nemmeno troppo gentilmente, limitandosi a smaterializzarsi, tuttavia quella donna era molto vicina a Brian, che a sua volta sembrava essere qualcosa come il braccio destro del capo o qualcosa del genere e persino Xavier con il suo carattere spietato, era abbastanza intelligente da sapere che doveva tenersi buono gli agganci. Quindi annuì e seguito da Ghost, entrò nel privè. Solo dall'occhiata che la proprietaria riservò al suo Lupo cecoslovacco, si ricordò di come fosse anche il di lei animagus e sorrise. Di sicuro aveva appena guadagnato un punto simpatia, per quanto non fosse sufficiente per entrare nelle grazie del denrisiano.
    Whisky ordinò Xavier a Rebecca, come al solito senza il minimo segno di gentilezza ma nemmeno troppo sgarbatamente. Il suo tono era neutro e senza particolari accenti.
    Non aveva idea di che asta stesse parlando la donna, negli ultimi giorni era stato troppo occupato sulla drakkar, quindi non si era informato su ciò che accadeva al mondo circostante, quindi si limitò a tendere le orecchie ed ascoltare.
    Ad un certo punto, le ragazze si avvicinarono a loro tenendo una pillola bianca tra i denti. Rebecca era proprio di fronte a lui, stava per sedersi sulle sue gambe. Ma non andò esattamente come previsto.
    Forse non ci siamo capiti sibilò Xavier a denti stretti. A lui non interessavano le ragazze; non che fosse asessuato ma aveva ben altro cui pensare, eppure se quella Rebecca si era piazzata davanti a lui ed aveva parlato a lui, era di sua proprietà. Almeno per quella sera. Lei stava servendo me. Non ti hanno mai insegnato l'educazione? La sua voce era bassa, il tono sempre monocorde, anche se lievemente vibrante di fastidio. Quindi le cose sono due. O tu ne scegli un'altra, oppure io ti uccido La sua calma era glaciale, ma non per questo meno pericolosa ed anche Ghost lo percepì. Iniziò a ringhiare in direzione di Alton, rizzando il pelo e mettendo in mostra i canini, pronto ad attaccare ad un solo comando di Xavier, senza nessuna riserva. Non lo aveva già sgozzato perché a modo suo rispettava Alyce, non la vedeva come una debole ragazzina e, nonostante sembrasse davvero un duro, non aveva nessuna intenzione di fare un torto ingiustificato, sporcandole la sala. Aveva un suo codice d'onore.
    23 y.oPredoneDenriseAcromantula


    Devo avvertirvi che non ho letto mezza riga dei vostri post lol vbb vogliatemi bene così


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    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Ancora non stava sentendo strani effetti da quella pasticca che aveva preso ma era passato assolutamente troppo presto per far si che sentisse qualcosa dentro di se, era pronto a sballarsi e divertirsi e aveva soprattutto quella bella ragazza sopra di se. Sentire quel modo di rivolgersi anche di fronte a lei non è che gli piaceva molto.

    Non ci siamo capiti cosa Xavier? Datti una fottuta calmata.

    Era un comportamento decisamente strano.


    Lei - guardò la ragazza davanti a se - non è di tua proprietà chiaro. Quando avrà finito con me sarà tutta tua. E te che hanno insegnato? Lasciami divertire e scegliti un'altra ragazza.

    Quella minaccia poteva farlo saltare da dove era seduto, in un'altra occasione avrebbe preso la bacchetta e puntata su colui che lo stava minacciando, ma cercò di mantenere la calma.

    Che paroloni, sto assolutamente tremando dalla paura, io ho preso lei e non torno indietro. Scegline te un'altra. Lascia queste minacce per cose che puoi effettivamente fare e non cercare di farti grande davanti agli altri. Se non era per noi eri morto su quel fottuto campo di quidditch, ricordatelo, quindi lasciami fare con questa bellissima ragazza qui che ci stiamo divertendo.

    Guardò per un attimo il cane che aveva di fronte e sembrava essere minaccioso.

    Se non lo metti al guinzaglio e lontano da me quel cane stasera te lo ritrovi trasformato in un criceto o in un furetto. Hai per caso una gabbia adatta in casa? Potrebbe essere il caso di comprarla se non l'hai pronta all'uso.

    Guardò Xavier spostando lateralmente la testa. Non sarebbe voluto arrivare a usare la magia nel locale di Alyce, fare danni in quel locale era l'ultima cosa che voleva anche in rispetto della stessa e di quello che faceva in quel locale.



     
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    Brian Ensor | Docente DCAO
    Brian aveva visto Alyce risplendere di una rinnovata luce da quando aveva cominciato a gestire il Rouge. In quel locale il docente si sentiva a casa e apprezzava tutte le attenzioni che la rossa invitava il suo staff a concedere verso i clienti. Si lasciò condurre verso il privè e dopoché Alton, Evrard e Xavier si sedettero, anche Brian prese posto a un passo dal giornalista.
    Alyce quella sera era bellissima e dovette ammettere di aver ceduto alla vanità del proprio ego quando notò che la ragazza al collo aveva il ciondolo che le aveva donato. Sai che detesto le sorprese. Scosse il capo riportandolo sulla ragazza. Ma so che mi piacerà. Il discorso riguardo l'asta invece non fu molto apprezzato. Brian scosse il capo con rapidità. Non ti sei persa niente, è stata una noia mortale. Poi era pieno di auror, mi chiedo perché Hedwin abbia mandato l'invito anche a loro. Mah.
    A quel punto si ritrovò concorde con le parole di Alton che con lui aveva partecipato all'asta. Ciò che mi fa tristezza è aver visto gingilli interessanti in mano a gente che non sa neanche a cosa servono. Scosse il capo, era meglio mettere da parte il discorso asta.
    La musica a un certo punto ebbe un aumento di volume. Il ritmo era suadente, la voce della cantante era dolce e le donne in quella stanza portavano con sé una carica erotica fortissima. Le ragazze servirono i ragazzi, poi Alyce si mise a cavalcioni su Brian. La lasciò fare. Lei avrebbe avrebbe potuto godere a pieno del profumo che il docente indossava. Le prime sfumature erano di Mandarino Rosso e Cannella, venendo poi smorzati dalle note più intense di ambra, cuoio e carcadè.
    Beh, se nuova sarebbe un peccato non prov- si bloccò in seguito all'insorgere della discussione tra Xavier e Alton. Signori, è proprio necessario? Siamo qui per rilassarci e divertirci, se avete un conto in sospeso risolvetelo fuori da qui o bevete finché non vi passa. Credo che nessun altro dei presenti sia particolarmente interessato nel vedervi discutere, quindi vi chiedo un minimo di contegno.
    Sospirò sonoramente e lo sguardo tornò su Alyce. Forse anche loro hanno bisogno di quella sorpresa.


    RevelioGDR
     
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    C'erano poche cose che Alyce odiava nella vita: la noia e l'essere interrotta.
    Quest'ultima spesso era una di quelle su cui poteva sorvolare ma in determinate situazioni era troppo importante e quasi valeva più di ogni altra cosa. Dopo aver ringraziato Alton per il complimento e aver raggiunto i ragazzi nel privè, la ragazza decise di intrattenersi un attimino con loro prima del vero e proprio divertimento. Lo sguardo smeraldo passava dall'uno all'altro mentre parlavano, quindi soffermandosi poi sul docente, annuì appena «Quel vecchio depravato non è capace di prendere una posizione, secondo me. Vuole avere due piedi in una scarpa, chissà quando si troverà senza gambe come la metterà.» - rise appena, mixando il suo sadismo con la follia, mentre la lingua serpentina scivolava a bagnare le labbra. Al successivo dire di Brian, la ragazza lo guardò perplessa e interrogativa. Poi scrollò le spalle «Problema di poco conto quando si possono rubare, quei gingilli.» - ancora uno sbuffo di risata cristallino, come se fosse totalmente normale pensare al furto come prima cosa, piuttosto che trovarne altri altrettanto rari da comprare.
    Diede un cenno del capo a Silene, mentre i ragazzi erano intenti a bere e parlare, così che partisse la musica e il loro spettacolo; la rossa aveva deciso di mischiare le novità con l'erotismo, dedicando a Brian. Le ragazze sapevano già cosa dovevano fare e stavano procedendo secondo i piani, tuttavia gli animi caldi di gente come loro, non potevano sicuramente fa andare liscia tutta la scenetta e decisero di mettere del pepe nella situazione. Le voci di Xavier e Alton interruppero quell'attimo con Brian e questo ad Alyce non andò per niente giù. Le dita sulle spalle del docente si strinsero appena, mentre lentamente il volto di lei si spostava in loro direzione e poi in quella delle ragazze a cui fece un cenno del capo ad indicare di fare un passo indietro.
    Lasciò che Brian parlasse, mordendosi il labbro e trovando la cosa decisamente eccitante, nonostante fosse stato piuttosto pacato nei modi, per Alyce aveva una carica erotica sempre più alta del dovuto. Quindi schiuse le labbra, soprattutto quando Alton minacciò il cecoslovacco «Per favore.» - il suo tono si alzò di poco, per sovrastare la loro confusione «Siete venuti qui per divertirvi e consumare. Decidete voi come intendere quest'ultimo, ma vi chiedo di mantenere la calma qui dentro, perché Al, John e Jack hanno già mangiato e non vorrei farli ingrassare. E... lui è mio ospite.» - disse mentre lo smeraldo si poneva sul cecoslovacco di Xavier «Ora riprendete le vostre attività, godetevi la serata e non annoiate le mie ragazze. E non costringetemi ad intervenire davvero...» - disse facendo un occhiolino ai due, mentre l'ultima frase fu più un sibilo minaccioso.
    Finalmente potè tornare al suo vero interesse: Brian. Non aveva la necessità di provare solo la droga, ma anche di chiudere quell'accordo con Aaron. Quando incrociò di nuovo il suo sguardo, un piccolo sorriso perverso e un cenno del capo «Oh, credimi... le mie ragazze stanno pensando davvero a tutto.» - il suo petto si gonfiò in un respiro profondo, prima di far scivolare le proprie dita lungo il volto del docente, se lo avesse permesso, mentre gli occhi puntavano le sue labbra e il suo tono riprendeva in un sussurro «Se ti piace, potremmo farla girare e... guadagnarci un medimago personale...» - sospirò appena, mentre una mano si staccava da lui per scivolare nel proprio vestito, scivolando all'altezza del seno per cacciare una bustina con dentro un paio di compresse. La aprì e con l'indice e il pollice afferrò una delle pasticche, buttandola giù, poi la seconda, così come avevano fatto Silene, Jamila e Rebecca, se la posizionò sulla punta della lingua e fece un occhiolino al prof, mostrandogliela e lasciando a lui la scelta.
    alyce coffey

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    Gli Snasi
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    ~ Lo Snaso NanoEra sempre difficile gestire un night club, questo era chiaro; quando poi questo diventava un covo di caratterini caldi e animosi, lo diventava decisamente di più. Il problema era che in quel locale, oltre i clienti speciali che erano quella sera ospiti del Rouge, vi erano i dipendenti che erano essi stessi coinvolti nell'organizzazione criminale che finanziava quell'attività.
    Ognuno di loro, lì, aveva un qualche ruolo specifico per far sì che il meccanismo dell'Acromantula Scarlatta funzionasse alla perfezione e questo aveva temprato anche gli animi più miti.
    Inoltre, Alyce ci aveva messo del suo e quando aveva preso a lavorare molte delle ragazze lì presenti e dei ragazzi che adesso non erano necessari, aveva chiesto loro di dar tutto ai clienti, ma di essere anche abbastanza vigili da gestire le loro situazioni senza che lei intervenisse sempre (ah, la noia a cosa porta!).
    Silene e Rebecca erano i suoi fiori all'occhiello, loro due erano le due veterane: Silene era la sua seconda mano in quella stanza segreta, la torturatrice in secundis quando serviva; Rebecca affiancava le nuove leve nel campo. Per tale motivo, quando videro quella scena, entrambe fecero un passo indietro da tutti e due i ragazzi, posizionandosi una vicino all'altra e fissando entrambe i due ragazzi.
    «Non vorrei intromettermi, ma... seppur offriamo questo tipo di servizi, non siamo degli oggetti.» - il tono dolce di Rebecca, tuttavia, non riuscì a ficcarsi nelle orecchie dei due: per Alton fu solo un fastidioso ronzio, mentre Xavier nemmeno la ascoltò, tanto da generare uno sbuffo e un incrocio di braccia sotto i seni della ragazza, che era tornata al suo colore naturale «Iniziamo bene...» - borbottò guardando Silene e rivolgendo a lei quel commento.
    La ragazza color ebano, prese un respiro profondo e sollevò di poco il tono «Ragazzi miei, non vi agitate. Nessuno ha detto che per l'intera serata noi staremo sempre con la stessa persona, tuttavia...» - il suo sguardo si posò su Alton, squadrandolo da capo a piedi, a cui si era avvicinata ancheggiando appena e aveva posato una mano sulla spalla e si sarebbe avvicinata al suo orecchio per sussurrargli poche parole «... il tuo temperamento... sei così anche a letto? Sarebbe un peccato non scoprirlo, no?» - le sue parole avrebbero fatto salire un brivido di eccitazione lungo la schiena di Alton. A rincarare la dose, uno strano e pacato Ensor si fece sentire decisamente più di quanto le ragazze stavano facendo già da sole. Il suo intervento, per quanto tranquillo e non atto a voler intimorire nessuno, ebbe comunque l'effetto del discorso di un Generale. Sia Alton che Xavier avrebbero sicuramente risentito delle sue parole così come quelle di un loro superiore, capendo che quello non era né il modo, né il momento giusto per mostrare chi ce l'avesse più lungo perchè tra i due litiganti avrebbe vinto sicuramente il Gen--- ops. Erano lì per divertirsi e passare una serata tra amici, oggi non era il giorno giusto di rovinare il tutto. A rincarare la dose, di molto, furono le parole di Alyce, che arrivarono ai due come un vero e proprio ammonimento condito dal suo occhiolino poco promettente, seppur sensuale come sempre
    Mentre Becca si sarebbe avvicinata nuovamente a Xavier, toccandogli un braccio «Dov'eravamo rimasti?» - gli disse, ritornando a sedersi su di lui, con una nuova pasticca sulla lingua e i suoi occhi celesti a chiedere molto più di quel che sicuramente avesse potuto immaginare.
    Silene, invece, fu leggermente più aggressiva, come se il temperamento di Alton di prima avesse toccato la sua mente eccitandola decisamente più del previsto: lo spinse indietro, facendo leva sulle sue spalle per fissarsi a cavalcioni su di lui, quindi avrebbe avvicinato le proprie labbra al ragazzo e avrebbe morso l'inferiore, prima di leccarlo appena «Non mandarmi più via...» - gli avrebbe sussurrato sulle labbra, afferrando il suo volto, con un tono suadente e deciso.
    La droga presa da Alton, nel frattempo, avrebbe iniziato a far effetto: il ragazzo avrebbe iniziato a sentire ogni sensazione sul suo corpo duplicata, come se sentisse per la prima volta ogni tocco, ogni soffio sulla sua pelle. Stava bene, la sua mente era rilassata e l'unico pensiero che aveva adesso era quello di divertirsi e ridere.
    mappa | ops


    Ciao bimbi, peer l'amor del cielo fate i bravi *-*
    In questo giro ho deciso di farvi un piccolo esito, non so se proseguirò con questo modus operandi o farò tutto nel post di Alyce quando toccherà a me, tuttavia questa volta era necessario per quietare un po' gli animi in on.
    Ho fatto qualche roll per rendere le vostre interazioni più reali, così da non offendere nessuno ♥

    ca Brian [d20: 14+10=24]
    ca Aly [d20: 20+8=28]
    ca Alton [AZ becca: 11-6=5 | AZ Brian 24-6=18 | AZ silene: 15-6=9 | AZ Alyce: 28-6=22]
    ca Xavier [AZ becca: 11-8=3 | AZ brian: 24-8=16 | AZ silene: 15-8=7 | AZ Alyce: 28-8=20]
    CA Rebecca [d20: 3+8=11]
    Ca Silene [d20: 7+8=15]

    Ricapitolando:
    ♥ Rebecca (purtroppo) ha scelto Xavier già da prima
    ♥ Silene Alton
    ♥ Jamila Evrard

    ☻ Alton ha preso la pasticca: effetto attuale, si sente più rilassato, con le sensazioni duplicate, anche una carezza è un brivido, per intenderci. Ha voglia di divertirsi. [DURATA: 3 turni {Fase Up}]

    Altra piccola nota: non è una quest, semplicemente una giocata, dove se intervengo con lo snaso è solo per comodità mia di non fare post giganti con Aly, dove non si capisce chi parla tra i png e il mio pg. Tuttavia, vi chiedo - salvo specifiche comunicazioni da parte dei presenti che sono impossibilitati a postare - di evitare doppi post, così da poter dare la possibilità a tutti di leggere e poter rispondere, esattamente come una role a due pg ♥

    Se prendete la pillola mettete uno spoiler dove me lo esplicitate che vi faccio vedere gli arcobaleeeeeeniiiiiiiii *-*

     
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    Denrise
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    Xavier MacLeòid
    Se avesse saputo di avere a che fare con un inetto di quella portata, Xavier sarebbe certamente passato un'altra volta a saldare il suo debito con la Coffey, ma purtroppo ormai era là e non poteva andarsene in quel momento o sarebbe passato per codardo. Osservò Alton con aria di superiorità e sprezzo, tanto era schifato.
    Le pago. Decido io che cosa sono replicò semplicemente, ignorando tutto il resto, passando da adirato ad annoiato in un nanosecondo come se avesse qualche disturbo di personalità, ma invero non era così... solo che si stancava facilmente di tutto e tutti, passando ben presto al giocattolo successivo.
    Ghost, cuccia rispose solo, carezzando la testa pelosa del suo lupo cecoslovacco, osservando l'altro membro dell'acromantula. Torcigli un pelo e le mie minacce non rimarranno solo parole annunciò con leggerezza senza però dire o fare altro, mentre l'animale tornò diligentemente affianco al suo padrone, sebbene tenette i denti scoperti nella direzione dell'aggressore. Se qui qualcuno deve calmarsi, quello sei tu. Stai facendo una scenata pietosa commentò sbadigliando per sottolineare la sua estrema noia in quella conversazione.
    Sospirò poco prima che arrivassero alle sue orecchie le parole di Brian al quale annuì, concorde. Non ho nessun interesse a fronteggiare la feccia asserì, rifoderando la bacchetta, accarezzandone il manico con tranquillità e decisione: lui considerava Alton ai livelli di un lurido insetto, anche se tecnicamente lo aveva davvero salvato, ma sapeva che sarebbe stato in grado di cavarsela in altro modo. Lui se la cavava sempre.
    Come se si sentisse nominato, Ghost si voltò verso Alyce, che anch'ella aveva parlato. Però la sua espressione non era aggressiva com'era stata in precedenza, bensì curiosa come se riconoscesse nella donna qualche cosa in comune con lui, come se percepisse la sua forma animagus sebbene in quel momento fosse in forma umana. Gli piaci si lasciò sfuggire, tornando a concentrarsi su altro subito dopo.
    Finalmente, comunque, l'ordine fu ristabilito e Rebecca andò a sedersi sulle sue gambe, un'altra pillola tra le labbra.
    Xavier la guardò con la sua solita espressione fredda e disinteressata non parendo molto colpito dalla ragazza. Non gli erano mai interessate troppo quelle cose ma magari una nottata con Rebecca gli avrebbe fatto bene per rilassarsi, perciò si decise che non l'avrebbe cacciata subito, prima si sarebbe divertitu un po'.
    Dimmelo tu. Cos'hai lì? Domandò in un sussurro, afferrando parte della pillola con i denti, sfiorando le labbra di lei con le sue. Avrebbe ingoiato la droga senza troppi problemi, sapendo che il suo corpo la metabolizzava bene, quindi attese l'effetto sballante. Fammi vedere cosa sai fare.
    23 y.oPredoneDenriseAcromantula


    Devo avvertirvi che non ho letto mezza riga dei vostri post lol vbb vogliatemi bene così


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    Ghost

     
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    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Il clima si era surriscaldato, ma per fortuna arrivò Alyce a mettere tutto in tranquillità, ci avrebbe messo un attimo se voleva sistemare Xavier, ma sinceramente anche per rispetto di Alyce non avrebbe mai fatto danni nel locale. Quando quella ragazza gli disse ciò all'orecchio non avrebbe voluto solo che un letto davanti a se per farle vedere cosa sapeva fare. Le rispose all'orecchio.

    So essere ancora più focoso a letto, te lo posso assicurare. Quando vuoi puoi scoprirlo, possiamo andare anche subito.

    Le fece un occhiolino. A quel punto la discussione con Xavier era solo un ricordo lontano, gli piaceva molto anche Silene, era bellissima e diretta in quello che faceva, non le avrebbe mai detto noi. Si sentì buttare indietro dalla stessa fino a sentirla a cavalcioni su di se, gli mise nel frattempo le mani sulla schiena, a un passo dal sedere. Quel gesto con le sue labbra fu decisamente eccitante, la ragazza sapeva decisamente il fatto suo. Le rispose con le labbra molto vicine a quelle della ragazza.

    Non ti manderò mai più via, hai la mia parola tesoro.

    Avrebbe quindi spostato le mani dal sedere ai fianchi della ragazza fino a salire fino ai seni della stessa. La droga iniziava decisamente a fare effetto, si sentiva benissimo, quelle sensazioni provate erano come se fossero a un livello mai provato prima. Era libero da tutto quello che lo circondava, pensava solo a quella ragazza che aveva a cavalcioni su di se. Le toccò il viso facendole un paio di carezze poi iniziò ad avvicinare le labbra a quelle della ragazza, Selene, prima giocò con le stesse dandole un piccolissimo e indolore morso, poi iniziò a baciarla, aveva decisamente un grande talento anche in quello la ragazza. Dopo qualche attimo staccò la presa e vicino alle labbra della stessa riprese la parola.

    Mi piacerebbe conoscerti meglio, diciamo soli io e te. Hai voglia di andare? Se dici si ti seguo dove vuoi.

    Sperava che la ragazza lo portasse in un luogo solitario nel locale, dove potevano divertirsi ancora meglio senza tanti occhi intorno anche se quello non era assolutamente un problema per lui.



     
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12 replies since 29/9/2021, 23:40   210 views
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