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.Le segrete erano il luogo migliore dove rifugiarsi. Lilith le aveva sempre predilette da quando era tornata sana e salva da quell'Halloween di anni prima, che le aveva lasciato una cicatrice profonda. Nascondersi nelle segrete era il modo migliore per fuggire agli sguardi, alle parole e alla necessità di dover raccontare per forza qualcosa. E quell'abitudine l'era rimasta: ogni volta che aveva un periodo no, in cui tutti dovevano starle lontana, lei si rifugiava nell'umidità e nella penombra di quel posto, come se fosse l'unico posto che potesse preservarla dal mondo esterno. Insomma, chi mai sarebbe andato fin lì a cercarla? Probabilmente nemmeno Blake sapeva che quello era una zona di comfort per la ragazzina e questo rendeva le segrete un luogo ancora più esclusivo per lei.
Chiaro era, che non diventava completamente irraggiungibile e che se qualcuno l'avesse anche solo seguita per vedere che fine faceva ogni tanto, durante la giornata, avrebbe scoperto dove si sarebbe ficcata. E forse era stato proprio questo che aveva fatto il ragazzino del secondo anno che Jessica aveva fermato: sapeva che c'erano alcuni studenti che spesso sapevano ben più di quanto dovessero sapere e questo aveva portato Jessica a poterla raggiungere.
Mentre gli occhi celesti scorrevano su quelle righe stampate di una tragedia inglese di Shakespear, Romeo e Giulietta, Lilith avvertì dei passi nel vuoto e umido corridoio delle segrete. Non alzò gli occhi dal libro fin quando non sentì bussare qualcuno alla sua copertina, quasi come se fino a quel momento non avesse necessità di distrarsi dalla lettura, non certa che fosse qualcuno che cercasse lei. Poi quel bussare e quella voce le mossero qualcosa dentro la prefetta che era molto simile ad una stretta allo stomaco. Abbazzò il libro, quindi, e posò le sue iridi celesti sulla corvina. Rivedere quel volto era strano, dopo la Cerimonia non avevano avuto modo di incontrarsi e forse non si erano impegnate nemmeno troppo a trovare un momento. Forse il motivo, per la riccia, era che ogni volta che incrociava lo sguardo di Jessica, ci rivedeva quello di Blake e tornava quel dolore di quella verità che aveva portato la riccia a non sapere nulla per mesi.
«Ehi Jey» - era da tanto che non proferiva quel nomignolo, quelle poche lettere che suonavano in maniera affettuosa «Dimmi tutto. Abbiamo qualche riunione che ho dimenticato?» - l'idea che fosse venuta per ricordarle qualche compito da Prefetto che aveva scortato, poteva essere una giusta giustificazione, no?Lilith Clarke"La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati."Dioptase, Prefetto"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Se aveva voglia di parlare con Jessica? In realtà no. Eppure non avrebbe mai rifiutato quella che fino a quel momento era stata la sua migliore amica. Lilith ne aveva avute poche, forse quasi nessuna; tutte le sue amicizie erano state per lo più basate su quanto le altre potessero copiare da lei, ed invece, la riccia aveva creduto ad ogni suo rapporto di amicizia trovandosi poi a fare i conti, molto spesso, con la solitudine. Su Jessica ci aveva creduto, principalmente perché i suoi voti erano alti e non aveva sicuramente bisogno di copiare da lei per avere una media alta e poi perché avevano condiviso un momento piuttosto delicato che la Prefetta aveva esternato a lei per la prima ed unica volta. La vide sedersi accanto a lei e quasi sentì una stretta allo stomaco che dava sensazioni diverse: provava familiarità e quasi bisogno di averla accanto, ma anche dolore per quello che le aveva allontanate. Lasciò che il silenzio facesse da padrone in quel momento, non sapeva cosa dirle, nemmeno se voleva dirle qualcosa, ma avrebbe volentieri ascoltato il motivo per cui l’aveva cercata. Sorrise appena sentendo il riferimento a ciò che era successo il giorno della Cerimonia e scrollò le spalle «Beh, alla nostra Cerimonia del secondo anno ho cercato di rovesciarti un bicchiere contro solo perché pensavo che volevi---» – si fermò, lo stomaco si strinse ricordandosi il motivo che poi si era avverato, forse quel giorno non aveva avuto tutti i torti e ci aveva visto lungo su quello che provava per Blake, la corvina.
Guardò la copertina del suo libro e sembrava quasi che la stesse studiando per quanto la guardasse intensamente «McKenzy sta bene?» – domandò con finto interesse, non trovando altro da dire in quel momento, non capendo se veramente avevano bisogno di parlare di quello che era successo tra lei e Blake; sapeva che prima o poi avrebbero dovuto chiarire, ma era davvero arrivato il momento?Lilith Clarke"La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati."Dioptase, Prefetto"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Con Jessica era sempre stata certa di potersi fidare e forse per tale motivo aveva abbassato la guardia, anche quando credeva che il problema principale fosse la vicinanza di Blake a Mia, con il senno di poi avrebbe forse dovuto fidarsi più di Mia che della corvina eppure, quell’errore l’aveva fatto e ora si ritrovava senza Blake e senza Jessica. Quando si erano incontrate al villaggio avevano ritrovato subito quella complicità, ma quanto sarebbe stato difficile recuperarla come erano prima? Si capivano con un semplice sguardo e questo, a lei, mancava da morire. Cercò di abbozzare un sorriso alle parole di Jessica, per quanto l’idea che l’era rimasta e che aveva predetto un futuro piuttosto lontano e che quel bicchiere d’acqua, forse, se l’era meritato se fosse stato adesso. Tuttavia aveva dietro solo un libro e non era il caso di lanciarglielo dietro, non avrebbe sicuramente risolto la situazione tra loro, forse l’avrebbe peggiorata. «O semplicemente era curioso di guardare con i suoi occhi cosa stessimo facendo.» – provò a scherzare, ma era così difficile non pensare a quello che realmente era successo. Sollevò le spalle e pensò quanto fosse strano trovarsi a parlare del tradimento di Gyll, quando in realtà avrebbero dovuto parlare di quello che era stato tra lei e Blake «Qualcuno le ha spiegato come funziona una relazione? Non mi pare tanto sveglia, quella ragazzina.» – espose con sincerità, trovandola davvero poco lampante, la Mckenzy «Qualche mese prima aveva sbroccato perché il suo ragazzo aveva baciato me, beccandosi anche uno schiaffo.» – sbuffò, infastidita da tutto quello, ma trovando in quel ricordo anche l’immagine di Blake che la difendeva a spada tratta «Io avrei evitato di usare la mazza contro un Garlic. Insomma, Aidan si sarebbe fatto male, per fortuna è finita per il meglio.» – e c’era più che un fondo di verità in quelle parole. Di nuovo il silenzio calò tra loro ed era – non tanto imbarazzante – quanto strano che loro fossero cadute in quella situazione. Lilith si morse il labbro, mugugnando un assenzo a quelle parole, poi non potè più trattenersi «Jey. Come siamo arrivate a questo?» – domandò istintivamente, spiazzando anche se stessa.Lilith Clarke"La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati."Dioptase, Prefetto
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.Non era facile mettere una pietra sopra a quello che era successo, ma Lilith dovette ammettere a se stessa che Jessica l’era mancata e quando al villaggio si erano incontrate, la riccia aveva cercato di nuovo nei suoi occhi lo specchio della loro complicità, trovandola in parte. «Nah, quando diventerà grande te ne sarà grato di averlo messo al mondo.» – come ogni figlio, no? (ciao Alyce!). Non le piaceva quella situazione che si era creata tra di loro e per quanto stesse cercando di fingere che andasse tutto bene, sapeva che non poteva nascondere a Jessica quello che realmente passava nella sua mente, era certa che la corvina sapeva che stavano girando attorno al vero motivo che le aveva spinte ad incontrarsi. Sbuffò una risata riguardo le parole spese per Gyll «A volte. Sempre. Io non so dove viva quella ragazzina, pensavo che dovesse solo abituarsi alla nuova scuola e tutto il resto. Invece è proprio idiota. Dai, Jess, so che è tua amica, ma non capisco nemmeno come sia entrata in questa scuola di eccellenze.» – giusto per ricordare che Hidenstone fosse una scuola per studenti eccelsi (ciao Cam, ciao Blake!), Lilith sottolineò la cosa «Non la odio, sia chiaro. Ma la reputo davvero non meritevole di quanto questa scuola offra. La vedo troppo presa da unicorni e nuvolette di zucchero filato, ecco.» – quella era la vera idea che aveva la riccia di Gyll e ora l’aveva finalmente esposta. Annuì «Mi alleno con Philipp da due anni, ormai. E se il cugino combatte anche solo la metà di come combatte lui, a quest’ora Aidan era ancora in infermeria.» – sospirò appena, trovandosi nuovamente vittima di quel silenzio assordante, prima di romperlo lei stessa con quella domanda che spiazzò entrambe. Fece per stringersi anche lei nelle spalle «Possibile, ma … credi che potremmo recuperare, un giorno, quello che avevamo?» – quella era una domanda che doveva fare più a se stessa che a Jessica, in quanto era lei che aveva perso la fiducia in Jessica. Annuì a quella proposta «Se scegliamo un posto caldo, sarebbe meglio…» – disse consapevole che quella situazione si sarebbe dovuta portare ad un punto fermo, sperando per il meglio.Lilith Clarke"La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati."Dioptase, Prefetto
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