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.Era stata una giornata tranquilla, quella al Madama McClan. Clienti tranquilli, nessuno che andava a consumare la taaaaanta pazienza che la Franco-spagnola aveva.
Una giornata che capitava raramente e che Aurore amava un sacco. In questo modo aveva più tempo per sistemare, pulire e ordinare il negozio e aveva la possibilità di chiudere all'orario che aveva deciso dal primo giorno in cui aveva aperto. Il suo desiderio era che questo giorno capitasse più spesso, durante l'anno.
Quindi, come da programma, Aurore salutò l'ultimo cliente e sistemò le ultime cose prima di chiudere, finalmente in orario.
Quando sentì la porta aprirsi, fece per alzare gli occhi al cielo, aspettandosi un cliente dell'ultimo minuto. Ma poi sorrise appena sentì la voce della sua amica Chloé, la proprietaria del ghirigoro.
“In..in ritardo? Per andare dove?!”
Aurore aveva messo un paio di Jeans, che usava per lavorare e trovava comodi ed un maglione rosso. Niente di speciale, anche perché non sapeva che quella sera sarebbe uscita con lei. A casa non la aspettava nessuno, in effetti. Suo fratello usciva con i suoi amici e sarebbe tornato tardi, come ogni sabato. Quindi non potè fare a meno di seguirla (anche perché la libraia l'aveva praticamente obbligata. Insomma, quelle sue parole non ammettevano repliche!)
“La sera...coraggio liquido? Dove hai intenzione di portarmi, Chloé? Fammi cambiare d'abito, almeno! Non sono nemmeno vestita bene..non sono truccata!” Non che lei si truccasse così tanto. Usava solo qualche trucco leggero per ravvivare la sua pelle sempre candida (per non dire cadaverica).
Non aveva nemmeno la più pallida idea di cosa fosse questo 'canto della sirena', prova del fatto che lei usciva davvero poco.
“Un attimo...fammi sistemare, almeno.” e con un vestis molto accurato, trasformò i suoi Jeans in una gonnella nera che arrivava fino al ginocchio, con dei collant a coprire le gambe e il maglione diventò una camicetta bianca. Niente di speciale ma pur sempre elegante.
Si truccò leggermente e finalmente fu pronta per uscire. E per capire che intenzioni aveva la cara libraia.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Edited by Chloé Tournesol - 27/4/2022, 21:50. -
.Tra il fatto di avere uno psicopatico che voleva portarsela a letto ed un'amica piuttosto iperattiva, Aurore non sapeva più cosa fare.
La libraia era arrivata nel suo negozio e senza nemmeno qualche messaggio di preavviso le aveva detto che sarebbero andati...
“Al canto della sirena??” Aurore guardò l'amica confusa “Dove caspita si trova, il canto della sirena?”
Ma non poteva fare altro che accettare quella proposta e seguirla. Quindi, dopo essersi sistemata ed aver chiuso il suo negozio avrebbe seguito la libraia, che la prese per mano e si smaterializzarono in un luogo che lei forse aveva visto solo pochissime volte. Ma non si fece domande. O meglio...decise di non fare domande, anche se ne aveva un casino nella sua testa.
Poco dopo presero un'imbarcazione ed alla fine raggiunsero il posto dove sarebbe dovuto esserci questo locale. “Dove mi stai portando, Chloé...?” Mormorò quasi spaventata, come se l'amica avesse intenzione di ucciderla e nasconderne il cadavere.
Ma dopo alcuni minuti a girare per i vicoli e le viuzze di quel posto, finalmente Aurore riuscì a scorgere l'insegna di questo famoso 'canto della sirena'.
“Oh...è questo il locale?”
chiese, annuendo al commento dell'amica riguardo alla bellezza di quell'isola. Non era mai stata in quel posto. Non ricordava se avesse davvero visitato Denrise e doveva ammettere che l'amica aveva ragione. Per quanto gli abitanti non fossero così tanto ospitali, il posto in se era davvero carino e poteva essere utilizzato meglio di come in realtà lo usavano gli abitanti di quel posto. Insomma, poteva essere una meta turistica e potevano trarne guadagno...ma ovviamente non lo disse ad alta voce e non sapeva nemmeno cosa facessero realmente gli abitanti di denrise.
Quando Chloé aprì la porta, Aurore entrò, camminando lentamente e, entrata dentro quel locale si guardò intorno, senza sapere dove andare. Si fermò all'ingresso, in attesa che l'amica la raggiungesse e, in questo modo, poteva starle dietro. Era decisamente un pesce fuor d'acqua, in quel locale.Aurore Nieto"Never opened myself this way
life is ours, we live it our way
all these words I don't just say
and nothing else matters"Sarta, 24 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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