Lezione Biennio_Pozioni_09/2022

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    Lezione Biennio 2022
    Argomento lezione:
    Pozione A.? Pozione B. ?

    k5mWRWv

    L'estate era finita. Le sue calde giornate serene a breve sarebbero state sostituite dal freddo e dalla pioggia dell'autunno, probabilmente anche dalla nebbia considerato dove geograficamente si trovasse Hidestone.
    Con l'arrivo di Mabon (festività celtica che cade il 23 Settembre), giungeva anche il ritorno a scuola degli studenti, divenuti 1 anno più grandi.
    Ma non c'erano solo "i vecchi alunni", ma anche i nuovi... e per quella lezione aveva deciso di sperimentare un nuovo tipo di insegnamento, sperando di aver definito tutto bene e nell'approvazione e interesse dei suoi studenti, soprattutto delle matricole.
    L'aula era uguale come al solito, ma a differenza dei soliti ingredienti sparsi qua e là, indizi per anticipare in parte quale pozione avrebbero affrontato quel giorno, vi erano solo due pozioni sul piano da lavoro della professoressa, entrambe con un cartellino davanti ognuna. I cartellini era semplici: in quella a sinistra vi era trascritta in bella calligrafia una " A " maiuscola mentre in quella a destra una " B ". Dei bicchieri in vetro trasparente erano posti ben impilati in mezzo ad essi.
    I contenitori erano oscurati, impedendo a chiunque li guardasse di coglierne qualsiasi elemento che potesse permetterne il riconoscimento, ne colore, ne consistenza vi si potevano scorgere al loro interno.
    Ai lati del ripiano da lavoro in pietra scura, mi erano due tavolini, ma anche in questo caso era impossibile capire cosa vi fosse appoggiato sopra poichè un drappo in tessuto ne nascondeva la vista, abbastanza spesso da impedire di vederci attraverso e distorcendo le forme stesse di qualsiasi cosa fosse nascosto sotto.
    Dopo aver lisciato con attenzione la bella stoffa verde e aver raddrizzato con precisione quasi maniacale i biglietti in carta leggera posti davanti le due pozioni, comodamente si sedette dietro la sua scrivania in legno massiccio e si mise ad aspettare l'arrivo dei suoi studenti... un sorrisino sospetto le piegava l'angolo della bocca, dandole un aria di mistero.
    Neanche immaginavano i suoi alunni cos'aveva riservato loro per quella lezione.

    Ad ogni studente arrivato avrebbe rivolto saluti e risposte evasive in caso avessero chiesto informazioni sulla lezione odierna.
    Appena arrivati tutti, si sarebbe alzata dalla sua comoda sedia e posizionandosi davanti al piano da lavoro, affianco ai due contenitori in vetro oscurato, avrebbe parlato alla classe nel suo solito tono allegro:
    << Miei cari studenti, per prima cosa desidero augurarvi un lieto rientro a scuola.
    La lezione di oggi, ho pensato di cambiare un po' il solito svolgimento di "teoria della pozione e sua creazione", optando per qualcosa di più dinamico... e "divertente".>>
    la parola "divertente" era stata detta in un tono quasi ironico, come che non stesse utilizzando il termine giusto per descrivere come sarebbe stata Pozioni quel giorno.
    << Come avrete ben visto tutti, sul mio piano da lavoro ci sono 2 pozioni. Sono state oscurate in modo da impedirvi di riconoscerle, per poterle distinguere avete solo il cartellino davanti. Vi chiedo di venire qui da me uno alla volta, partendo dalla prima fila, a scegliere una pozione, "A" o "B". Vi verserete il contenuto in uno dei bicchieri messi a disposizione, una tacca nel bicchiere vi indicherà quanto versare, per poi tornare al vostro posto. Prima di alzarvi e avvicinarvi, dovrete aspettare che il turno di quello prima di voi sia finito, quindi che si sia seduto al proprio banco. Aspetterete che tutti si siano versati la pozione scelta, e al mio segnale la berrete insieme, nello stesso momento. - con un passo si allontanò il necessario per non esser d'intralcio ma poi aggiunse subito - Ah, naturalmente, non vi dirò a quali pozioni corrispondono e non potete rifiutarvi.>>
    Detto ciò, con un cenno della testa fece intendere di iniziare la processione.

    Docente: AIRWEN O'NEILL
    Outfit: 1 - 2
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Benvenuti alla lezione di Pozioni del Biennio!
    Come libro di testo, considerate "Mille Pozioni per Mille Utilizzi" .
    Immaginate di essere veramente ad una lezione di Pozioni, ma al posto di Severus Piton avete una giovane sexy MezzaVEELA, Irlandese, dal bel caratterino.

    Trovate la descrizione dell'AULA QUI
    Potete iniziare il vostro ingresso in aula come meglio preferite, potete andare dritti al vostro posto, commentare come vi sembra il singolare arredamento chiaramente celtico-druidico, notare gli oggetti ed elementi presenti ai aula o scambiare due chiacchiere coi vostri compagni.
    Vi chiedo un mini-riassunto, anche schematico, sotto spoiler o nel role code, ma ben distinto dal testo ONGdr, così da aiutarmi quando andrò a scrivere la mia risposta inserendo tutti.

    RICORDATE di scrivermi il N. del Posto in cui si siederà il vostro PG,
    seguite QUESTA mappa numerata.

    ATTENZIONE: Inserire sotto spoiler nel vostro post iniziale, sia il N. del Banco sia la Pozione scelti.

    CRITERI di VALUTAZIONE
    - Impegno nella stesura dei post e nell'interpretare la pozione ingerita
    - Partecipazione con domande e interventi nella Parte Teorica
    - Descrizione della lavorazione degli ingredienti ed esecuzione della pozione nella Parte Pratica
    - Se mancano o sono stati sbagliati del passaggi nella preparazione
    - Utilizzo di tecniche e oggetti per favorire la creazione della pozione
    - Coinvolgimento durante la lezione

    Punti massimi assegnabili: 20 Tot.
    RANGE di Punti assegnati nelle 3 parti della lezione:
    0-3: Entrata
    0-5: Parte TEORICA
    0-12: Parte PRATICA = 0-3 Scarso | 4-6 Accettabile | 7-9 Buono | 10-12 Perfetto

    Premio: 1 dose monouso della pozione scelta.

    SCADENZA: 20 / 09 ore 23:59

     
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    Ametrin
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
    »


    La lezione di pozioni, una nuova lezione che avrebbe riempito la loro intensa e piena giornata da studenti accademici ad Hidenstone. Una materia con molte sfaccettature quella legata alla branca delle pozioni e soprattutto una di quelle che preferiva tra le materie pratiche. Appena arrivato all’aula salutò la docente con un bel sorriso sul volto.

    Salve professoressa O’Neill.

    L’aula non presentava niente di nuovo dal solito se non un paio di tavolini in più che eran vicino alla cattedra, era molto curioso di capire cosa fosse nascosto al di sotto di quelle coperture su di essi, ma sapeva che se erano lì un motivo c’era e decisamente l’avrebbe scoperto a breve. Quindi si mise a sedere lasciando vicino a se un posto libero per la sorella Marlee come le aveva promesso. Non ci volle molto a vedere che la classe si riempiva attimo dopo attimo. Poi ascoltò subito le parole inziali della docente stessa, due pozioni per una lezione, una cosa ben diversa dal solito. Dovere berla poteva diventare un problema, ma anche una cosa molto curiosa. Quindi si mise in coda e arrivato il suo turno scelse per la pozione denominata “A” per il momento e prese il bicchiere che era stato gentilmente messo a disposizione. Ne versò quanta ne serviva nel medesimo con attenzione e cura, poi tornò al suo posto a sedere. Osservò e odorò quella stessa pozione per capire cosa potesse essere ma senza troppi risultati soddisfacienti. La cosa migliore sarebbe stata quella di berla insieme al resto dei suoi compagni e compagnie di corso e di lezione per capire cosa fosse. Ma voleva anche vedere quali effetti poteva avere su di lui e il suo corpo. Così a scatola chiusa poteva accedergli qualunque cosa ed era ben conscio della cosa, ma ciò lo divertiva anche dato che il mistero e il piacere delle scoperte erano parte del suo modo di essere e del suo carattere.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche



    James si mette a sedere nella seconda fila dell’aula. Lascia teoricamente il posto accanto a se per Marlee. Poi sceglie la pozione A
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    Quei giorni di lezione supper fossero iniziati da poco sembravano decisamente essere interminabili, e se si metteva a contare quanto mancava dalle vacanze estive il tempo era molto lungo. Aveva rivalutato con interesse la materia di Pozioni nel suo primo anno ad Hidenstone, la docente era stata in grado di farle amare quella materia con il suo metodo di insegnamento e di spiegare le cose. Arrivò quindi all’aula a grandi passi e per prima cosa salutò proprio la docente che era nella sua solita posizione.

    Buongiorno professoressa O’Neill.

    Quindi si diresse ai banchi che non erano assolutamente diversi dalla disposizione del precedente anno accademico. Cercò un posto in prima fila e lo trovò senza problemi. Si mise al lato destro della cattedra. La prima spiegazione della stessa docente fu alquanto interessante seppur non avesse detto niente di niente su cosa potessero essere quelle due pozioni tra le quali dovevano scegliere. Cosa potevano essere era un mistero, ma il fatto di berle voleva dire che non erano assolutamente mortali. Almeno sperava che la docente non volesse uccidere nessun suo alunno o alunna con una pozione. Quindi aspettò che fosse il suo turno per poter scegliere la pozione sul bancone della docente, aveva una pozione A e una pozione B tra le scelte. Doveva tirare a caso e si sentiva particolarmente fortuna quel giorno. Andò direttamente per la pozione B. Nel suo mistero riempì il bicchiere quanto dovuto con essa poi tornò al suo posto a sedere facendo così spazio anche agli altri prima di berla insieme a loro, un po’ come se fosse una bevuta di gruppo in qualche locale famoso del mondo babbano, ma solo che sarebbe stato con una pozione, una cosa che non faceva tutti i giorni effettivamente, ma comunque una bella nuova novità nella sua routine quotidiana.

    RevelioGDR


    Giada si mette in seconda fila, a destra della cattedra. E prende la pozione B.
     
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    Nicholas
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    Pozioni era un po’ la sua nemesi. Insomma, era una era materia, era interessante…ma Nick spesso si annoiava a lezioni in cui si doveva stare a girare un intruglio in un calderone. Così, all’idea di un’altra lezione - per quanto fosse contendo di vedere la prof. O’Neill - gli veniva da sospirare e sbadigliare e sospirare e sbadigliare. Fortuna che almeno sarebbe stato insieme ai suoi amici…e anche a qualcuno di meno piacevole, ma poco importava. Avrebbe fatto tesoro di tutto quello che avrebbe imparato a lezione, pronto ad utilizzarlo per diventare il miglior auror della storia. Non che ci credesse più così tanto, ma sognare era ancora gratis, perciò nessun problema. Entrò in aula, salutando la professoressa con un mezzo inchino di testa.
    -Buongiorno, Professoressa. Incantevole come sempre!
    Le piante sopra l’ingresso gli solleticarono il capo, facendolo sorridere, e il naso gli si riempì del solito profumo di libri, vecchie pergamene e una miriade di ingredienti diversi, che lo lasciavano sempre un po’ stordito ogni volta che metteva piede nell’aula di pozioni. Adorava la rotondità dell’aula, lo faceva sentire un po’ a casa, essendo la stessa forma della torre di Grifondoro. Scosse la testa, per non pensarci. Erano altri tempi, no?
    Salutò anche gli alunni presenti in aula, accomodandosi in tea fila a destra della cattedra e mettendo I gomiti sul banco. Ascoltò con attenzione la presentazione della lezione, e sospirò di sollievo nell’apprendere che non sarebbe stata una lezione noiosa. Una volta arrivato il suo turno si alzò con grazia, per poi arrivare di fronte alla cattedra e scegliere la pozione B. Non aveva idea di cosa facesse, e non aveva davvero pazienza. Sperava che i suoi compagni scegliessero in fretta, così da poter capire cosa lo aspettava. Sarebbe stata una grande lezione!
    © code by LaNine e prelevabile Qui



    Entra in aula e saluta i presenti, per poi sedersi in terza fila nel posto n°...; Pernde la pozione B


    Edited by Nicholas Mc Callister - 21/9/2022, 10:52
     
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  5. Louise De Maris
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    LIBERTÀ
    Stato di autonomia essenzialmente sentito come diritto, e come tale garantito da una precisa volontà e coscienza.
    L’aula di pozioni le era sempre particolarmente piaciuta, per una serie di motivi: il primo e più importante riguardava il ricordo che l’odore che impregnava quello spazio le suscitava di suo padre e del suo laboratorio a Issigeac, di quelle mani gentili e forti insieme che sminuzzavano e pestavano ingredienti dai tanti colori e profumi, dei suoi occhi scuri, meticolosi, premurosi, attenti alla presenza curiosa della bambina che, all’epoca, era Louise, della voce gentile che le spiegava ogni passaggio. L’ametrina era cresciuta in quel luogo ed era stata fatta partecipe della raccolta di pozioni nella foresta vicina al suo paese natale.
    Con passo sicuro, si fece strada al di sotto dell’edera che ricopriva la porta d’ingresso. Si tolse la giacca di jeans che aveva indosso e la appese all’appendiabiti, assieme alla sua borsa a tracolla, da cui tirò fuori quello che le sarebbe servito, tra cui il proprio manuale di pozioni, nuovo di zecca. Si voltò, con un libro tra le braccia, gettando uno sguardo d’analisi verso quel luogo che lei considerava quasi come casa, perché le ricordava davvero casa sua: di fronte, si estendeva uno scaffale ricolmo di libri, che avrebbe letto tutti se le fosse stato permesso. Incontrò il volto della professoressa O’Neill, che salutò con un piccolo sorriso e un cenno del capo, prima di esprimere un notevole ed educato – Buongiorno -.
    L’atteggiamento della diciottenne era cambiato di molto dall’anno prima: mostrava portamento nel camminare e una grande sicurezza di sé. Spalle dritte e a testa alta, con un sorriso gentile disegnato sulle labbra, si avvicinò ai banchi disposti in fila al centro della stanza. Scelse volontariamente di prender posto al centro in prima fila. Girò il busto verso l’entrata: aveva intenzione di osservare chi sarebbe entrato dalla porta. Conosceva quasi tutti, alcuni soltanto di vista: ad esempio, non aveva ancora avuto modo di scambiare due chiacchiere con la nuova ametrina, Cassedy Hartmann. Avrebbe anche potuto avvicinarsi a lei, ma non sapeva se avrebbe accettato di sedersi in prima fila, così esposta al giudizio dell’insegnante. Le scappò una risatina a quel pensiero, poiché anche lei, l’anno prima, aveva sempre preso posto dalle seconde file in poi.
    Ma ecco lì un volto conosciuto: Regina. Consapevole di voler far qualcosa per approfondire la loro amicizia, alzò una mano per attirare la sua attenzione e, con un sorriso, le indicò di avvicinarsi per sedere vicino a lei. Se la dioptase le fosse venuta incontro, la diciottenne l’avrebbe salutata con due baci sulle guance e un abbraccio.
    - Ciao!! Come stai? – le domandò.
    Non ebbe modo di scambiar due chiacchiere per molto, perché la docente prese a parlare poco dopo. Louise sedette composta e attenta, le orecchie ben “drizzate” per captare qualsiasi parola avesse pronunciato. Lanciò un’occhiata verso le due pozioni oscurate: doveva ammettere di odiare leggermente le lezioni a sorpresa, seppur lei adorasse generalmente le sorprese, soprattutto a Pozioni, poiché la innervosiva non sapere cosa sarebbe accaduto bevendo quegli intrugli ben dosati. Cercò di calmare la propria mente ripetendo a sé stessa che nulla le avrebbe fatto del male. Era a scuola, non in dimora Boyer-De Maris.
    Con respiro tremate, che tentò di acquietare inspirando profondamente, si alzò e si avvicinò al piano dal lavoro con il proprio bicchiere tra le mani: optato per la pozione A, ne versò il contenuto fino al segno lasciato dalla tacchetta. Poi, fece retrofronte e tornò al proprio banco.
    Guardò Regina e le rivolse una scrollatina di spalle. Chissà cosa fosse!
    Legò i capelli mossi con un elastico in una coda bassa. Aspettò che tutti avessero svolto quel primo piccolo compito e che la docente desse loro il segnale, prima di ingurgitare tutto d’un fiato il contenuto del bicchiere.

    17 ANNI
    AMETRIN
    SCHEDA PG
    STATISTICHE
    LOUISE DE MARIS
    Una donna è libera nel momento in cui desidera esserlo.


    Entra in aula e osserva l'ambiente circostante. Saluta la docente, pone una serie di considerazioni mentali su Cassedy Hartmann e interagisce con Regina Beauvais, invitandola a prender posto al suo fianco in prima fila. Si siede al posto n°... (modifico non appena sia disponibile l'immagine) e sceglie la pozione A.
     
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  6. Adrien Beauvais
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    Il coraggio è resistenza alla paura e dominio della paura, ma non assenza di paura.
    Pozioni… bene, non proprio la sua materia preferita… ovviamente, però, Adrien non poteva non considerare l’importanza di tale materia, soprattutto perché a qualcosa nella vita le sarebbe servita. Perciò, zaino in spalla (lo sottolineo, su una sola spalla), capelli rasati a zero (nuova “capigliatura” che ora sfoggiava con orgoglio) e divisa ben stirata e indossata con cura, fece il suo “trionfale” capolino nell’aula.
    - Buongiooorno!! – salutò, senza preoccuparsi del suo tono di voce molto simpatico.
    Aveva una gomma da masticare in bocca. Si guardò attorno con aria spavalda, aggrottando le sopracciglia quando i suoi occhi si posarono sulle due boccette di pozioni (“Troppo grandi per essere solo boccette, ma vabbè…”).
    Senza dare uno sguardo ulteriore alla professoressa, sexissima sì, ma Adrien non avrebbe dato a vedere quanto sbavasse nel vedere una bella donna, ovviamente, per una questione di autocontrollo e immagine di sé e scandagliò velocemente l’aula, alla ricerca della sua nuova preda perfetta. C’era sua sorella Regina in prima fila con la De Maris, quindi, lei era bocciata come candidata; la rossa primina… ottima scelta!
    Fece per avvicinarsi a Cassedy, quando vide in terza fila Nicholas Mc Callister. Il suo sorrisino si fece predatorio e ferino. Sì… si sarebbe seduto al suo fianco. Dopotutto, gli serviva una certa rivincita dopo quanto accaduto durante gli Hidestone Games.
    Si avvicinò con passo silenzioso e – Ma guarda guarda chi si rivede! L’ametrin mancato mezzo addormentato. Uuuh, ho fatto anche la rima! -
    Tipico del Black Opal sfottere gente senza permesso. Lasciò cadere la borsa ai piedi del banco che aveva scelto e si spaparanzò sulla sedia, con il busto rivolto verso il dioptase, un braccio sulla spalliera e l’altro penzoloni, rivolto verso il pavimento. Squadrò il ragazzino da capo a piedi con occhi di falco.
    - Penso che faresti meglio a darti una svegliata… non vorrei che la tua testa cadesse “accidentalmente” in un calderone… -
    Avrebbe voluto dire molto di più, ma la docente cominciò a spiegar loro cosa avrebbero dovuto fare. Non appena Nick fece ritorno con la pozione tra le mani, aspetto che poggiasse il bicchiere sul banco prima di fargli un piccolo sgambetto. Se lui l’avesse guardato male, avrebbe ricambiato il tutto con un sorrisetto innocente. Poi, si sarebbe alzato per versare fino alla tacca del suo bicchiere un pizzico della pozione B e sarebbe ritornato al suo posto.
    Guardò Nicholas e mimò quel che domandò - Paura? -. Al cenno della docente, trangugiò l'intruglio.



    ADRIEN BEAUVAIS
    n(ST):02.05.2004
    2043:18 ANNI
    once:BLACK OPAL
    year:II ANNO


    Entra in aula con aria spavalda, si siede in terza fila (posto n°...) al fianco di Nicholas Mc Callister, che provoca e a cui fa un piccolo sgambetto. Versa la pozione B.
     
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    Per la sua lezione preferita, con la sua insegnante preferita, doveva essere perfetta. Quell'anno scolastico era iniziato con una bellissima E e la cosa le stava piacendo in maniera assurda. Le piaceva spiccare per i suoi voti e da quando Stefany non le dava neanche più fastidio era sicuramente tutto quanto molto più bello. Sorrise al vuoto di fronte a lei e poi ancora alla sua immagine riflessa nello specchio,poi di buon ora si era fatta la doccia, sistemata i capelli, lasciandoli scolti e facendosi delle onde morbide che gli dessero del volume e poi si era fiondata a lezione, scrivendo sulla chat con i suoi fratelli di non fare ritardo e di andare a lezione di pozioni perchè era importantissimo. Si, tutti in famiglia sapevano che Regina era come se fosse un piccolo chimico, lei ci provava sempre ed aveva anche chiesto di studiare in un accademia proprio di pozioni, ma alla fine Hidenstone aveva vinto su tutto. Quando entrò in classe sorrise a Louise. Ecco, erano diventate amiche?Non lo sapeva veramente, ma quei due bacetti sulla guancia quasi la sconvolsero, ma la fecero felice, ed infatti ricambiò andandosi a sedere affianco a lei, al primo banco. Mi sarei messa al primo banco a prescindere. Pozioni è la mia materia preferita! Ammise verso la ragazza prima di guardare la professoressa. Buongiorno professoressa. é magnifica come sempre e credo che la lezione di pozioni sia sempre molto divertente! Ammise, anche se l'ultima lezione di pozioni aveva determinato una rottura con Julian che le aveva veramente rotto il cuore. Non si era neanche resa conto che era passata un'estate e tra di loro le cose ancora non tornavano davvero come avrebbero dovuto. Comunque, fece un segno di saluto al gemello e poi tornò a sentire quello che la professoressa aveva in mente. Vai prima tu e poi io? Se tu prendi la A io prenderò la B, sarà divertente vedere di che cosa si tratta! Aggiunse. Non sapeva che lo zio di Louise era un pozionista e che lei lo odiava, ma si vedeva che era così gioiosa e priva di qualsiasi tipo di interesse e malizia che era impossibile non essere felice per lei. Una volta che i suoi compagni ebbero fatto, lei si alzò, andò vicino alla cattedra, prese la pozione B, la versò nel bicchiere, esattamente al millimetro indicato sullo stesso e poi guardò la professoressa. Se ci rendiamo conto di che pozione stiamo ingerendo, lo possiamo dire? Inoltre, studieremo gli effetti della pozione oppure la dobbiamo solo riconoscere? Chiese poi odorandone il contenuto. Voleva assaporare con tutti quanti i sensi quello che stava per bere. Sorrise ancora alla O'Neil e poi mandò giù la pozione e tornò al suo posto. Guardò di nuovo Louise. La tua che sapore ha? Chiese cercando di capire in cosa differivano. Era veramente, ma veramente curiosa.
    Regina Beauvais

    "
    citcitcit
    "

    Regina Beauvais - 17 anni
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    Si siede al primo banco insieme a Louise. Sceglie la pozione B, in quanto la sua compagna di banco ha scelto la A.

     
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    Black Opal
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    Come poteva, un ragazzino con un lieve ma non troppo ADHD, a conciliare il problema con una lezione statica come poteva esserlo pozioni? Beh, Brooks non lo aveva ancora capito. Sapeva solamente che sarebbe stato costretto su una sedia almeno per un'ora e a farne le spese sarebbero stati i suoi amici, il suo gemello e la sua ragazza, visto che con loro si lamentava sempre. Sperava solo ci sarebbe stato Nicholas, lui era una delle poche persone che sapeva proprio tutto di lui, sapevano reciprocamente i propri passati, le relative sofferenze e tutto il resto.
    Si issò la cartella sulle spalle, sbuffando. Aveva mandato almeno dieci messaggi ad Amalea ma non gli aveva ancora risposto, quindi forse stava dormendo. Non aveva possibilità di entrare nella sala comune altrui, quindi non poteva andare a svegliarla. Si strinse nelle spalle, sperando che riuscisse ad alzarsi da sola, quindi si diresse verso l'aula.
    Ti ho preso un pasticcino. Si chiama Hugo. Ti aspetta. Questo fu l'ultimo messaggio che lasciò in segreteria ad Amalea, dopo un'ennesima chiamata senza risposta.
    Arrivò giusto in tempo per sentire la frase di Nick ed un piccolo ghignetto gli si formò sulle labbra, mentre si dirigeva verso di lui, colpendolo con una spallata amichevole. Non perdi occasione per provarci, eh? Stavolta hai mirato ad una prof, Nickie! Lo canzonò, senza perdere il sorriso spontaneo che gli compariva sul volto ogni volta che doveva parlare con lui. O pensare a lui. I dissidi durante il primo gioco, erano completamente evaporati. Era stato un momento un po' così ma, come al solito, era tutto passato.
    Si sedette, dunque, affianco a lui e guardò la stanza. Nulla di nuovo, identica all'anno precedente, solo che sul piano di lavoro di Airwen campeggiavano due calderoni misteriosi e Brooks si sporse in avanti come per cercare di capire con che cosa avessero a che fare, ma ovviamente anche se avesse visto bene, le sue conoscenze in merito erano veramente troppo limitate.
    La sua scarsa attenzione fu attratta anche da quei drappi misteriosi e poco ci mancava che si mettesse a saltellare sulla sedia, impaziente.
    Però Nick ha ragione! E' proprio incantevole, professoressa! Rincarò con la sua genuina sincerità ed un sorrisone da bambino. Amava far complimenti alle persone, anche solo per vedere un principio di sorriso sulle loro labbra.
    Non aveva però sentito ciò che aveva dettoAdrien a Nick, quindi si limitò a sporgersi per salutare anche lui, seduto all'altro lato dell'amico. State facendo amicizia? Domandò, ingenuo, guardando speranzoso due persone che per lui erano importantissime, anche se avevano modi completamente opposti di porsi sia con lui che con gli altri.
    Alla parola "dinamico", pronunciato dalla professoressa, scattò come una molla, pendendo dalle sue labbra. Non chiedeva altro che un po' di movimento.
    Aspettò quindi pazientemente -nemmeno troppo- il suo turno e poi si diresse verso i calderoni, versandosi sul bicchiere la A, poi tornò al suo posto. Avrebbe solamente aspettato il suo segnale per portarla alle labbra e bere.
    Brooks O'Connor


    Black Opal
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    Sceglie la pozione A e si siede al lato opposto di Nick rispetto ad Adrien; aspetto la mappa!
     
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    Ametrin
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    CASSEDY (CASSANDRA) HARTMANN
    Non si vive per accontentare gli altri! Davvero? Non lo avevo capito!
    30.07.2006, BERLINO - 16 ANNI - AMETRIN
    Ultimamente era sempre in un folle ritardo. Quella mattina si era svegliata presto, aveva fatto un salto nelle cucine, si era abbuffata di budino al cioccolato per poi pentirsene, e mentre gli altri erano in sala grande a ridere e scherzare e mangiare come le persone normali, lei era seduta in bagno, con due dita in gola a toglierse dal suo stomaco tutto quello che aveva mangiato fino a quel momento. Forse aveva ingurgitato almeno un chilo di budino, ed adesso ne stava rigettando almeno due con la voce di sua madre in testa "dovresti smetterla di mangiare tutte queste schifezze, stai diventando molto tozza." Tozza. Era una parola che non le piaceva per niente. Comunque, si era lavata le mani, infilata la divisa nuova perchè quella le sapeva di vomito, fatta una bella cosa alta, aggiustata la faccia con un filo di trucco, guanti lilla per stare in tono con la divisa e si era precipitata nei sotterranei per la lezione di pozioni. No, non era mai stata molto brava in quella materia ma non voleva cominciare ad evitare di andare a lezione solo perchè poteva essere presa in giro. Una volta entrata, sapendo che era in ritardo non salutò affatto, si mise seduta all'ultima fila, in un banco vuoto ed avrebbe semplicemente ascoltato cosa doveva fare. Riconobbe Adrien, Regina, Brooks, Louise, avrebbe voluto salutartli, ma forse non era propriamente il caso. Ma alla fine, doveva pur alzarsi ed andare a prendere la pozione, no? Fece un grandissimo e profondo respiro e quando fu il suo turno si alzò e percorse il piccolo corridoietto prima di arrivare alla cattedra con lo sguardo basso, salutando appena con un sorriso timido le persone che conosceva. Poi prese la pozione A. Professoressa O'Neill. Mi farà male allo stomaco? Stamattina avrei un pò di nausea... Aprì comunque la boccetta. E se la professoressa si fosse arrabbiata? Se non voleva sentire spiegazioni? Aveva parlato piano, in maniera tale che solamente la professoressa potesse sentirla, ma alla fine ingiò a vuoto, e buttò giù la fialetta con la pozione. Poi sentita la risposta della prof, si sarebbe semplicemente scusata con lo sguardo e se ne sarebbe tornata al suo posto. Ed adesso cosa poteva succede?
    do it for the aesthetic -- ms. atelophobia



    Pozione A. Cassedy si siede in ultima fila.
     
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    Lezione Biennio 2022
    Argomento lezione:
    Pozione A.? Pozione B. ?

    k5mWRWv

    Aveva aspettato che ogni studente a turno scegliesse una pozione tra le due proposte e li osservò con un sorrisino divertito.
    Entrambe le pozioni erano verdi, ma con sfumature differenti: la A era verde acido, la B invece era petrolio.
    Appena diede il segnale e tutti bevvero, non dovettero aspettare molto che gli effetti si manifestassero: chi aveva bevuto la pozione A iniziò piano piano a rimpicciolire e ringiovanire, ogni parte del corpo gradualmente si restrinse, fino a tornare all'età di 6-8 anni, ma solo l'aspetto, la mentalità restava invariata. Invece chi aveva bevuto la pozione B iniziò ad aumentare di dimensione, braccia e gambe si allungarono, stessa cosa busto e ogni altra parte del corpo fino a raggiungere il doppio della dimensione iniziale, finendo per dover spostare indietro la sedia per non rischiare di rovesciare o incastrarsi sotto il banco.
    Con visibile soddisfazione, Airwen ammirò il risultato delle sue pozioni perfettamente riuscite, tanto da raggiungere età e dimensioni previste, ogni parte del corpo in modo proporzionato, sia in eccesso, sia in difetto.
    << Bene ragazzi, direi che avete capito quale pozione si nascondesse dietro la vostra scelta.
    Chi ha bevuto la pozione A si è rimpicciolito e anche ringiovanito, chi invece la B si è ingrandito ma solo di dimensioni, la pozione invecchiante è un'altra. Si tratta delle pozioni Restringente e Dilatante.>>

    Attese un attimo per far metabolizzare bene gli studenti che si trovavano di colpo in corpi non più delle dimensioni "giuste", per poi continuare:
    << Benchè le due pozioni facciano più o meno l'effetti opposti, non hanno ingredienti comuni poichè intervengono sul corpo in modo differente. L'ingrediente più importante della Restringente è il fico avvizzito dell'Abissinia, conosciuto proprio per le sue capacità di ringiovanire e quindi rimpicciolire le cellule del corpo tanto da esser usato in numerose creme di bellezza antiage. Con questa pozione bisogna star attentati ai dosaggi, se nbon diluita come quella da voi bevuta, basta sforare anche di piccolissime quantità per rischiare effettio collaterali anche gravi fino alla scomparsa dell'oggetto o persona su cui è stata usata.
    La dilatante invece si crea con occhi di pescepalla, e penso che tutti noi sappiamo cosa fa il pescepalla quando si spaventa (si gonfia), e ortica secca, anche in questo caso credo sia noto a tutti cosa succede quando si finisce a pelle scoperta in un campo d'ortiche (rossore, bolle gonfie e urticanti).>>

    Era giunto il momento delle sue domande per tastare l'attenzione degli studenti e capire se erano interessati a quella lezione diversa dal solito...
    << Ora che siete ringiovaniti/rimpiccioliti o ingranditi, cosa fareste? A turno, vorrei che ognuno di voi mi descriva un possibile utilizzo della pozione ingerita, come la sfruttereste?
    E, per chi se la sente, rispondete a questa domanda: in combattimento o in caso di missione pericolosa tipo quelle di Denrise, come si potrebbe utilizzare la pozione da voi ingerita?>>


    Docente: AIRWEN O'NEILL
    Outfit: 1 - 2
    code role © Akicch; - NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Benvenuti alla lezione di Pozioni del Biennio!
    Come libro di testo, considerate "Mille Pozioni per Mille Utilizzi" .
    Immaginate di essere veramente ad una lezione di Pozioni, ma al posto di Severus Piton avete una giovane sexy MezzaVEELA, Irlandese, dal bel caratterino.

    ATTENZIONEpoichè l'immagine dell'aula non andava, vi chiedo di riscrivermi il N. del Posto in cui si è seduto il vostro PG adesso che ho ricaricato l'immagine coi numeri di banco. QUI la mappa numerata.

    N. Posto Banco & Pozione:
    James: // - A
    Giada: // - B
    Nicholas: // - B
    Louise: // - A
    Adrien: // - B
    Regina: // - A
    Brooks: // - A
    Cassedy: // - A


    CRITERI di VALUTAZIONE
    - Impegno nella stesura dei post e nell'interpretare la pozione ingerita
    - Partecipazione e risposte nella 2° Parte
    - Descrizione della lavorazione degli ingredienti ed esecuzione della pozione nella Parte Pratica
    - Se mancano o sono stati sbagliati del passaggi nella preparazione
    - Utilizzo di tecniche e oggetti per favorire la creazione della pozione
    - Coinvolgimento durante la lezione

    Punti massimi assegnabili: 20 Tot.
    RANGE di Punti assegnati nelle 3 parti della lezione:
    0-3: Entrata
    0-5: Parte TEORICA
    0-12: Parte PRATICA = 0-3 Scarso | 4-6 Accettabile | 7-9 Buono | 10-12 Perfetto

    Premio: 1 dose monouso della pozione scelta.

    SCADENZA: 26 / 09 ore 23:59

     
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    Aveva mandato un messaggio a Fitz, poco prima, chiedendogli quanto gli mancasse per arrivare a lezione, per poi girarsi verso Brooks e sorridergli sornione.
    -Io? Nah, ma quando mai…non è proprio da me!
    Rise, dandogli un pugnetto sulla spalla, ma poi naturalmente la tranquillità della mattinata, tipo uccellini che cantano e sole che splende…roba così, fu distrutta totalmente dall’arrivo del peggior fronte temporalesco della scuola, almeno per Nick. La vista di Adrien gli fece alzare gli occhi al cielo e sospirare con una scontentezza che si avvicinava all’infinito.
    -Devo complimentarmi per l’incredibile acume dimostrato nel fare una rima simile. Il prossimo step è prendere una laurea in scrittura creativa, mi sembra.
    Lo osservò sedersi, con il volto piegato in una smorfia che faceva intendere quanto la situazione lo infastidisse. Se fosse arrivato Fitz avrebbe chiesto a Brooks di spostarsi con loro da un’altra parte. Non pensava di riuscire a sopportare il ragazzo per tutta la durata della lezione.
    -Merlino, Beauvais…addirittura le minacce da scuola elementare? - Lo guardò, alzando un sopracciglio - sento davvero le ossa che tremano, accidenti. - si strinse le mani sulle braccia, facendo finta di tremare - brrr.
    Si girò verso Brooks, dopo avergli sentito chiedere se stesse facendo amicizia con Adrien, e gli sorrise. Lo adorava, seriamente. Era sempre così trasparente, così ingenuo…eppure aveva un cuore tre volte la scuola di Hidenstone.
    -Si, Roo. Quando l’inferno congelerà io e Beauvais saremo amici. Forse.
    Si alzò e recuperò la pozione, incespicando leggermente al piccolo sgambetto di Adrien. Sospirò, odiando il sorriso innocente che si era piantato in faccia.
    -E tu dovresti avere 18 anni, si? - Alzò la pozione verso di lui, in un brindisi silenzioso - ti piacerebbe.

    Appena il liquido arrivò nello stomaco, Nick si sentì…strano. Un formicolio aveva cominciato a propagarsi in tutto il corpo, con una sensazione simile a quella degli insetti che ti camminano addosso. Cercò di non grattarsi, in qualche modo convinto che se lo avesse fatto la sensazione sarebbe peggiorata, e guardò con gli occhi spalancati se stesso ingrandirsi di colpo. Inizialmente non capiva: gli sembrava solo che il banco si stesse pian piano allontanando da lui, cosa abbastanza strana, e fu solo quando portò una mano accanto all’astuccio che si rese conto che era diventato il doppio di quanto era in realtà. Si era spostato dal banco, il tanto che bastava per non avere le gambe incastrate al di sotto, e si girò verso Brooks, trovandolo rimpicciolito di molto.
    -Morgana benedetta, Roo, sei adorabile!
    Sorrise al ragazzo, per poi rigirarsi verso la prof e ascoltare il resto della spiegazione. In tutto ciò era consapevole del corpo di Adrien, ingrandito come il suo, che quasi lo toccava. Decise di ignorarlo. Con una certa difficoltà prese la sua piuma d’oca, intingendola nell’inchiostro e scrivendo poi diligentemente le informazioni che la professoressa gli stava fornendo. Alla domanda della professoressa si poggiò allo schienale, sentendolo leggermente scricchiolare. Era una domanda difficile, e decise di ragionarci bene. Poi, alzò la mano.
    -Probabilmente, utilizzerei la pozione dilatante durante una partita di Quidditch, se la giocassi come portiere. Occuperei più spazio di fronte le porte, il che mi aiuterebbe a diminuire l’area di attacco dell’avversario. - prese fiato - invece in combattimento la si potrebbe utilizzare in scontri magari più fisici con avversari tipicamente più grandi, come troll o simili.
    Soddisfatto, cercò di sistemarsi sulla sedia, che era diventata decisamente troppo piccola per accoglierlo comodamente.
    © code by LaNine e prelevabile Qui




    Interagisce con Brooks Ryan O'Connor e Adrien Beauvais , per poi bere la pozione, osservare i cambiamenti e rispondere alle domande della prof.
    Posto a sedere n° C10
     
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    Giada McCarthy Stundentessa

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"



    Quella pozione che aveva preso era diventata la sua curiosità maggiore al momento, poteva essere qualsiasi cosa anche se quel color nero petrolio non era il massimo dell’invito nel berla. Quando però inizio a bere essa, dato che era parte della lezione, arrivò a fondo con un solo sorso dato che avrebbe preferito una bella birra babbana nelle sue mani invece che quella cosa che stava entrando in corpo. Dopo qualche attimo di attesa notò come il suo corpo iniziò a trasformarsi, era come se fosse diventata un’altra persona.

    Ehi, ma cosa sta succedendo? Ma sto ingigantendo...

    Le braccia e le gambe divennero più lunghe, poi la stessa medesima cosa per il busto e per tutto quello che era il suo corpo, era una sensazione stranissima da provare ma anche molto curiosa, vedeva le cose da un’altezza doppia del solito. Dette una botta alla sedia per non ritrovarsi con essa in mezzo e fece lo spazio necessario tra di sé e il banco. Il nome della pozione diceva tutto, la pozione Dilatante. Sinceramente non voleva nemmeno provare a finire vittima del troppo veleno del pesce palla, ben sapeva quanto poteva essere pericoloso e mortale quello stesso veleno, meglio non sperimentarlo nemmeno e non arrivare a tale rischio. Poi ascoltò quelle domande poste dalla docente di pozioni, era interessante pensare a una cosa del genere. Alla prima era facile rispondere, sapeva bene dove andare a parare nelle sue parole, quindi attese il suo turno poi prese a parlare.

    Penso che sarebbe giusto utilizzare la pozione dilatante per quando ci sono delle prove difficili da affrontare per la nostra statura nella media, per esempio superare degli ostacoli che normalmente sono troppo alti per noi come delle siepi, alberi di grandi dimensioni, o cose del genere.

    Una piccola pausa poi riprese.

    Invece per un combattimento penso che la utilizzerei per avere un vantaggio nella grandezza, per esempio per affrontare un Golem, un Troll o delle creature del genere con il vantaggio di essere alti quanto loro e combattere al loro pari.

    Data la sua risposta voleva mettersi nuovamente a sedere ma non sembrava il caso dato come era in quel momento, quindi lasciò perdere per il momento.

    RevelioGDR


    Giada si siede al posto B7, a destra della cattedra. Beve la pozione Dilatante (B) e risponde alle domande della docente.
     
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    ? James Beauvais ?
    « La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.

    »


    Un mistero poteva essere anche piacevole allo stesso tempo, e quelle due pozioni erano divise solo da un colore, di fatto aveva fatto la sua scelta e aveva preso quella che era di un color verde acido, un verde scuro che poteva quasi sembrare una passa di piselli. Era meglio un bel drink tra le mani, un bel mojito, un Japanese Ice Tea che erano sempre verdi ma forse più buoni, l’odore non era niente di che alla fine. Bevette la pozione tra le sue mani tutto di un fiato e senza battere ciglio, era la meglio per evitare altri problemi spiacevoli. E con suo grande stupore non ci mise molto a fare effetto quella pozione, tutto quello che era il suo corpo iniziò a rimpicciolirsi, arto dopo arto.

    Woo, che sto per caso tornando bambino? Che figata.

    Vide come tutto quello che era il suo corpo tornò indietro nel tempo fino a tornare a diversi anni prima, una cosa tanto curiosa da vedere, era affascinato dalla cosa effettivamente. Si guardò le braccia e le gambe, quelle sedie sembravano essere diventati dei troni da quanto erano grandi, ci arrivava quasi a fatica. La spiegazione della docente fu decisamente esaustiva, era la pozione Restringente quella che aveva scelto, e l’effetto appena spiegato si era visto eccome sul suo stesso corpo, così come in tanti altri compagni e compagnie di lezione. Sentendo le controindicazioni sapeva che era molto rischioso poter scomparire, ma non avrebbe voluto mai arrivare a quel punto, meglio non provare mai da solo a fare una pozione del genere, forse i rischi superavano i benefici. Essere ritornato il James di otto anni gli sembrava quasi aver avuto una gira tempo per vedere cosa poteva cambiare in quell’età spensierata insieme a Mar nella loro villa di New York tra lussi e pregio in ogni cosa, tra i giochi e la spensieratezza di quell’età tanto bella. Alle domande della docente ci pensò un attimo poi le rispose.

    Professoressa, credo che questa pozione Restringente possa essere utili per tanti scopi, ma io la userei soprattutto per poter entrare nei negozi di dolciumi e prendere qualcosa senza essere visto, o almeno essere visto in maniera minore, e uscire senza problemi, dato che come è noto ai bambini viene concesso maggiormente. Per quanto riguarda la battaglia utilizzerei la medesima per scappare meglio dai nemici o criminali rimpicciolendomi e dandomi così una maggior vantaggio nella fuga.

    Concluse così il suo intervento.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche





    James si mette a sedere nella seconda fila dell’aula, posto B6. Lascia teoricamente il posto accanto a sé per Marlee. Beve la pozione A e risponde alle domande
     
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    Julian non era andato a lezione e la cosa non le piaceva per niente. Anche quell'anno aveva intenzione di scappare? Era incredibile. Comunque, in quel momento era presa dall'effetto della pozione che aveva ingerito. Sicuramente quella dilatante. Il suo corpo minuto divenne il doppio, le sue braccia non solo si allungarono di parecchio ma le sentiva più spesse, sentiva le ossa del suo corpo allungarsi i muscoli distendersi. Ogni fibra che aveva nel corpo stava prendendo altre dimensioni. Doveva ammettere che si mise paura,l e seppur la docente, ancora una volta non le rivolse parola alcuna, Regina conitnuava ad ammirarla. Sapeva benissimo cosa ci voleva per fare quelle pozioni,ma il sapore era tutt'altra cosa. Alla fine non aveva mai mangiato un pesce palla, sia perchè era il cibo più letale del mondo sia perchè lei seguiva una dieta veramente, ma veramente ferrea. Regina era più una ragazza che cercava di essere nelle righe o sopra le righe, ma mai come gli altri. Alla fine era una Beauvasi, era impossibile essere comune, ma in quel momento sentiva di esserlo ancora meno. Anche i suoi capelli si erano allungati, si guardò le mani, le dita affusolate, le braccia tozzette e lunghe, le gambe muscolose erano lunghe anche se affusolate. Si toccò completamente il corpo per cercare di studiarne gli effetti visibili e poi sorrise alla sua compagna di banco che, invece, era piccola, era completamente rimpicciolita e ringiovanita. Oddio che cosa stranissima, da qui su sembri ancora più piccola! Che si prova ad essere di nuovo bambina?Chiese a Louise prima di voltarsi appena verso la professoressa ed ascoltare la sua domanda. Poi riflettè, come al solito non voleva dare una risposta scontata, non aveva veramente voglia di farlo. Adesso cosa avrebbe fatto esattamente in quello stato da gigante? Non ci aveva mai riflettuto, ma forse quello era il momento di farlo. Ci pensò ancora un attimo prima di alzare la mano, anche se il gomito dovette rimanere un pò piegato per non prendere a filo il soffitto. Io credo che cercherei il modo per vedere le cose da un'altra prospettiva. Quando si osservano le cose dall'alto è tutto migliore, è come se si potesse vedere un insieme di cose che dal basso non si riescono a capire, a concepire. Penso che sfrutterei la mia altezza proprio per studiare meglio delle realtà che forse non comprendo a pieno. Alla fine sicuramente non avrebbe detto niente di diverso. Regina era un'itellettuale, tanto che la domanda sul combattimento la mise un pò in difficoltà. Cercò di pensare strategicamente e non certo perchè avrebbe mai fatto quello che stava per dire. Per il combattimento, penso che utilizzerei la mia stazza per farne fuori il più possibile? Oppure per fare da diversivo mentre qualche mio compagno piccolo e di conseguenza più agile ed invisibile di me, andrebbe seriamente all'attacco. Oppure si potrebbe utilizzare tale stazza per essere un disversivo, oppure utilizzare la forza a proprio vantaggio, ma sinceramente credo che a prescindere dalle pozioni, chi combatte deve avere una mente strategica, se no, le pozioni, che possono essere utilizzate come strumento di vantaggio, sono completamente inutili. Ammise, ma più per se stessa che per la professoressa. In fondo era un suo pensiero personalissimo.
    Regina Beauvais

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    citcitcit
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    Regina Beauvais - 17 anni
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    Aveva osservato la sua pozione, prima di berla. Il colore verde acido non gli ispirava granché fiducia, anzi... sembrava qualcosa di estremamente schifoso se non addirittura corrosivo. Ma, beh, si fidava dei suoi insegnanti, quindi l'avrebbe bevuta. Gettò un'altra occhiata alla porta per constatare che Amalea non sarebbe arrivata, quindi la ingurgitò in un solo sorso, praticamente.

    E si sentì davvero stranissimo, anche se doveva dire che non vi era stato nessun effetto corrosivo. No, sentiva solamente... gli arti si stavano come restringendo? O erano i suoi vestiti che si stavano allargando? No, era impossibile... la pozione agiva su di lui, mica sulla sua divisa.
    Non prendermi in giro! Protestò, rivolto a Nicholas. Sussultò quando sentì la propria voce più acuta, tremendamente infantile. Ehi, che succede? Si lamentò, osservandosi in giro e vedendo cos'era successo agli altri. C'era chi era tornato bambino, altri invece erano diventati giganti. Beh, interessante. Così come le domande. Era contento che, a seguito della spiegazione, non avesse fatto loro qualche domanda teorica ma che prevedesse una risposta aperta e che non richiedesse nozioni precedentemente apprese... anche perché pozioni non era affatto il suo forte.
    Mmmmh... i bambini piacciono a tutti! E soprattutto, nessuno li ritiene minacciosi, dico bene? Chi mai penserebbe che un bambino possa essere pericoloso? Potrebbe essere ottima per fingere vulnerabilità, visto che la nostra mente rimane corrispondente all'età. Potremmo cogliere impreparati i nemici, infiltrarci... e soprattutto, muoverci con più agilità propose, mentre per quanto riguardava la prima domanda, dovette rifletterci ancora per qualche attimo, non sapendo esattamente se la sua risposta valesse per entrambe o cosa.
    Ci sono diversi modi per utilizzare la pozione come, appunto, quella di potersi infilare in luoghi più stretti. Vorrei aggiungere che non ci servirà mai, ma visti gli avvenimenti degli anni scorsi. probabilmente ci sarebbe utilissima, prima o poi concluse, soddisfatto della sua risposta, anche se la sua vocina gli suonava fastidiosissima alle proprie orecchie e dovette fare uno sforzo per non storcere le labbra.
    Brooks O'Connor


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    Ci tengo a precisare che, come al solito, non ho letto le risposte precedenti alle domande per non influenzarmi v.v quindi se ci sono cose uguali o simili, è solo una coincidenza :3
     
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21 replies since 17/9/2022, 03:56   461 views
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