La scuola era iniziata da poco, tuttavia era già stata abbastanza stancante. La spilla di prefetta appuntata sul petto, ora pesava come un macigno, mentre le parole che Liz le aveva rivolto, velenosa, il primo giorno di scuola durante la cerimonia, le risuonavano in testa come un giudizio universale ed un'atroce verità. Era decisa a far di tutto per dimostrare che fosse all'altezza del ruolo e non solamente un ripiego per l'abbandono di Elisabeth, però non ci stava riuscendo molto bene, a partire dal fatto che durante il tempo libero che avevano avuto al Porto, aveva dato apertamente dello snob stronzo a Lancelot Olwen, uno dei suoi docenti preferiti. L'altro però non sembrava così tanto interessato alla cosa, infatti non c'erano state conseguenze e la spilla brillava ancora poco distante dal cuore, fragile come un fiore ed alla prima bravata avrebbe potuto essere strappata via; la sfortuna della corvina, era che non fosse per nulla brava a stare lontana dalle bravate, anzi, erano il suo pane quotidiano, soprattutto se di mezzo ci si metteva Blake Barnes, il suo migliore amico. Soffiò, mentre usciva dai propri dormitori assieme a Pantera, suo fedele guardiano che la seguiva come un'ombra ovunque andasse, come attratto da qualcosa. Non si era mai posta troppo il problema, trovando comunque piacevole il tempo trascorso con il proprio gatto. Le sue gambe parvero voler prendere una direzione propria, infatti non la portarono dove la sua mente decideva, ma si diressero all'aperto e forse un po' d'aria priva d'inquinamento, l'avrebbe fatta star meglio, si sentiva decisamente strana. Camminò lungo il sentiero acciottolato che percorreva i giardini immensi. Quei giardini l'avevano affascinata fin dal suo arrivo in Accademia; erano enormi e collegavano ben più di una parte del castello, rendendo ogni area accessibile con facilità. Nonostante fossero passati ormai tre anni e conoscesse quel posto come le sue tasche, non si stancava mai di osservare le fontane emotive, esplorare la foresta di Ragna e fare lunghe conversazioni con Benjamin, il bagnino di quel posto. Più di una volta, quando non aveva ancora l'età adatta, era stata capace di convincerlo a vendergli qualche alcolico che poi aveva diligentemente spartito con Blake. Ben era un ragazzo affascinante, muscoloso e dannatamente attraente, infatti non si stupiva di non averci ancora avuto un'avventura a tema sessuale. Ma la cosa che preferiva in assoluto, era il Lago Vaan, un piccolo angolo di paradiso lontano da chiunque, dove passare il proprio tempo a studiare, fare pic nic o semplicemente rimanere fermi ed in silenzio ad ascoltare l'acqua infrangersi sulla riva con piccole onde, sebbene non fosse acqua marittima. Almeno, non completamente. Adorava rifugiarsi in quel posto quando qualcosa la turbava e così voleva fare anche quel giorno, quando i pensieri la sovrastavano con la forza di un uragano, rendendole difficile fare un qualsiasi ragionamento. Avvicinandosi al Lago, però, scoprì che non sarebbe stata sola: in lontananza scorse una figura solitaria posata su un tronco che sembrava proprio fatto apposta per fungere da panchina. Non riconobbe la persona, capì solamente che doveva trattarsi di una ragazza visti i lunghi capelli castani. Controllò che Pantera la stesse ancora seguendo, poi si avvicinò sempre di più, accostandosi alla ragazzina e solo quando la vide in viso si accorse che fosse una primina, quindi nessuno che conosceva davvero; non si ricordava a che casata appartenesse, ma di sicuro non ai suoi Black Opal. Un sorriso da prefetta gentile le si disegnò sulle labbra, mentre le si metteva affianco. Ciao! La salutò con una certa nota di allegria, osservando il lago e rammaricandosi appena di non essere sola. Spero di non disturbare iniziò, anche se invero non gliene poteva fregare di meno di disturbare, lei faceva bene o male quello che voleva senza troppe regole. Bello il Lago Vaan, eh? è uno dei miei posti preferiti in assoluto quando voglio stare sola, anche se certamente la compagnia non guasta spiegò, dal momento che Jess tutto sommato amava stare con qualcuno e soprattutto essere al centro dell'attenzione; era qualcosa che le veniva tremendamente naturale e questa sua indole aveva spesso causato un sacco di problemi sia a lei che a chi le stava attorno, ma come per molte altre cose, non se ne preoccupava troppo. Pantera iniziò a fare le fusa.
18 y.o ▸ Studente ▸ Black Opal ▸ IV anno ▸ From NY