Il segreto per la gloria... è uno specchio

Xavier MacLeòid

Conosceva Sinister sebbene non vi fosse mai stato e sapeva vi fossero diversi articoli interessanti più che mai ed aveva tutte le intenzioni di andare a farci un salto e comprare qualcosa di interessante.
Insieme al suo inseparabile Ghost, prese il Galeone che portava a Londra, scocciato. Quello stupido di Sigurd aveva rotto la connessione tra il Porto di Londra e quello di Denrise in cui ci si poteva smaterializzare a piacimento da uno all'altro ed ora doveva sobbarcarsi quei noiosissimi viaggi, di certo meno dinamici di quelli in drakkar. Per fortuna la scuola teneva i mocciosi di Hidenstone, lontani da quei viaggi, visto che non era né estate né weekend, bensì un tranquillo lunedì ottombrino.
Il viaggio durò all'incirca sei ore durante le quali Xavier si limitò a programmare omicidi e quanto di più lo aggradasse. Nonostante molti fossero solo degli stupidi inetti, si trovava bene nell'Acromantula, che era l'unico modo che aveva per vendicare la morte del padre al quale sebbene non provasse il classico affetto di un figlio, anzi avevano avuto un rapporto piuttosto freddo e brutale, era stato colui che gli aveva insegnato tutto ciò che sapeva e vederlo visto ammazzare davanti ai suoi occhi, aveva creato in lui una vena di sana vendetta al quale non si sarebbe sottratto.
Mentre faceva questi piani non proprio allegri, La Dragone degli Abissi attraccò al molo Yggdrasill, quindi lui ed il suo lupo cecoslovacco poterono scendere e camminare sul molo legnoso fino a raggiungere la superficie e respirare l'aria inquinata della capitale inglese.
Finalmente li avrebbe potuto smaterializzarsi direttamente davanti all'ingresso di Sinister -non voleva farsi troppo notare smaterializzandosi al suo interno- e così fece. Si chinò ed afferrò Ghost per una smaterializzazione congiunta. In un attimo, tutto fu buio ed il vuoto lo circondò. Il lupo non fece una piega poiché era abituato a quelle cose fin da piccolo. Dopo un breve strappo all'altezza dell'ombelico, i suoi piedi si posarono su un terreno decisamente meno lavorato di quello precedente. L'ingresso pareva piuttosto anonimo. Ghost mi raccomando lo ammonì con ferocia, prima di mettere piede dentro il Sinister, dove una puzza di vecchiume lo invase facendogli arricciare il naso, ma era abituato all'acre odore del sangue, perciò dopo i primi secondi non ci fece nemmeno troppo caso. Il posto era pieno di cianfrusaglie ma era sicuro che tra loro si nascondesse qualche articolo davvero prezioso. Non si sprecò nemmeno di salutare un eventuale proprietario ma si mise subito a curiosare alla ricerca di qualcosa.

23 y.o ▸ Predone ▸ Denrise ▸ Acromantula

Xavier MacLeòid

A Xavier non piaceva passare del tempo a Londra e tantomeno a Diagon Alley, la trovava un posto noioso e pieno di gente stupida, tuttavia a Nocturne Alley sembrava tirare aria diversa. Coloro che la popolavano, parevano essere molto più simili a lui come mentalità e questo era certamente un punto a suo favore.
Xavier adorava torturare ed uccidere molto lentamente le persone in modo che soffrissero e, si era convinto, a Nocturne avrebbe potuto trovare qualche spostato in grado di assecondarlo. Per fortuna da quando era entrato a far parte dell'acromantula, questo suo insano bisogno era stato saziato. L'ultima missione era stata quella in cui avevano ucciso un capoauror e nonostante ci avesse quasi rimesso la pelle, si era sentito vivo come non mai, pronto a fare qualsiasi cosa, possessore di una forza sovrumana. Era stata una scarica di adrenalina continua ed il ragazzo non vedeva l'ora di averne un'altra porzione.
Anche per questo motivo, quando aveva sentito un suo informatore, parlare di uno specchio venduto da Magie Sinister, in grado di mostrargli i volti dei suoi nemici, non ci aveva pensato due volte prima di catapultarsi al primo Galeone che lo avrebbe riportato dritto dritto a Londra, per poi smaterializzarsi a Nocturne Alley.
Entra entrato assieme a Ghost, che si portava dappertutto, quindi aveva atteso con falsa pazienza, che la proprietaria comparisse al suo cospetto.
Xavier si limitò a dire senza perdere tempo in inutili presentazioni con una persona che probabilmente non avrebbe mai più visto o, al massimo, con una persona con la quale avrebbe fatto affari niente male, visti i gingilli che vendeva in quel posto. Sì. Mi hanno parlato di uno specchio in grado di mostrarmi i miei nemici. Fece una pausa, guardandosi in giro ed ammirando tutto ciò che i suoi occhi riuscivano a carpire, beandosi dell'oscurità che trasudava quel posto. E segnandosi mentalmente di far esplodere quella stupida testa, prima o poi, visto che lo stava non poco infastidendo.

23 y.o ▸ Predone ▸ Denrise ▸ Acromantula

Xavier MacLeòid

Sì certo, vecchia, mi serve quel cazzo di specchio visto che faccio parte dell'acromantula.
Non che fosse vecchia, ma Xavier non era esattamente un esempio di simpatia, ma ad ogni modo quella frase la pensò ma non la disse: non poteva certo dirle di far parte di un'organizzazione criminale, sarebbe stata la cosa più stupida che avrebbe mai potuto fare e lui non era un idiota, quindi si limitò ad annuire con convinzione ed uno di quei sorrisi enigmatici e di sicuro privi di allegria che lo caratterizzavano.
Osservò quindi i tre specchi che tirò fuori, storcendo il naso ai primi due. Il secondo era già meglio ma erano comunque troppo grossi e Xavier non poteva permettersi di andare in giro con quei cosi. Lo avrebbe certamente potuto tenere in casa, ma a che pro? Serviva soprattutto quando era in missione, quando la sua vita era appesa ad un filo, quando un auror era pronto ad ucciderlo. Infatti il suo sguardo ferino si illuminò quando posò sul bancone il terzo, molto più piccolo e tascabile. Era certamente ciò che cercava, utile e soprattutto pratico.
Il tono garbato della proprietaria gli stava dando sui nervi, ma badò bene a non darlo a vedere, soprattutto perché doveva vendergli quella dannata merce.
Non temo per la mia vita, signora asserì meccanicamente, stringendosi nelle spalle e gettando uno sguardo in basso, osservando Ghost che stava tranquillo seduto ai suoi piedi, i sensi pronti a scattare in qualsiasi momento. Però saper prevedere ed anticipare le mosse altrui è fondamentale. Soprattutto se fai un lavoro... pericoloso. Non si sbilanciò ulteriormente nelle sue parole, indicando lo specchio più piccolo che la donna aveva portato fuori. Desidero quello, è perfetto annunciò, tirando fuori i galeoni che avrebbe dovuto pagare, bramando proprio quell'oggetto così -a suo avviso- adatto a lui ed alle sue esigenze.

23 y.o ▸ Predone ▸ Denrise ▸ Acromantula

Xavier MacLeòid

Xavier si stava spazientendo. Aveva molto da fare e non poteva passare tutto il giorno in quel volgare negozietto di periferia. Ovviamente, però, doveva fare buon viso a cattivo gioco o certamente non avrebbe ottenuto ciò che voleva. La vecchietta gli sembrava una tipa tosta, una di quelle che ti insegue con il bastone. Sospirò, prendendo lo specchio che ella gli stava porgendo. Aveva optato per quello più piccolo e maneggevole poiché era pratico da portare anche in missione, mica poteva presentarsi dai suoi compagni dell'Acromantula con uno specchio gigante. Sarebbe parso completamente pazzo. Sospirò di nuovo, girandoselo tra le mani ed accarezzandone i bordi. Tutto sommato, sembrava ben fatto, di buona fattura ed a Xavier bastava che funzionasse... ed avrebbe funzionato o sarebbe tornato a chiedere il rimborso con gli interessi.
Oh sì, qualcosa del genere si limitò a rispondere, stringendosi nelle spalle. Non era tipo da sbandierare ai quattro venti cosa faceva in realtà. E lo avrebbero ammazzato se solo avesse aperto bocca, perciò si limitò ad un sorriso di facciata. Tirò fuori i galeoni richiesti e li posò sul bancone, contandoli per l'ultima volta per assicurarsi che fossero giusti.
Beh, la ringrazio per il tempo che mi ha dedicato si accommiatò, anche se non gliene fregava nulla di ringraziarla, ma giusto per mantenere la solita facciata. Fischiò a Ghost che silenzioso come un'ombra, si alzò sulle quattro zampe e si incamminò, seguendo il suo padrone, che si allontanò lungo le strade di Notturn Alley prima e Diagon Alley poi. Sperava che, durante la prossima missione con l'organizzazione, quello specchietto gli sarebbe potuto tornare utile. Lo mise accuratamente in tasca facendo attenzione a non scalfirlo e continuò a camminare normalmente per le vie di quella cittadina magica che non gli era mai andata realmente a genio, anzi prima ne usciva, meglio era.

23 y.o ▸ Predone ▸ Denrise ▸ Acromantula