Scienza e natura

l messaggio di James l’aveva stupita, in senso buono ovviamente, e l’aveva lasciata sorridente.
“Certo Jamie, non vedo l’ora di vederti! Mi infilo una felpa e corro da te!”
Si trovava al momento nel suo dormitorio, buttata di traverso sul letto con un libro aperto sulla pancia. Aveva letto qualche pagina e poi lo aveva lasciato stare. Non riusciva più a fare nulla con la stessa spensieratezza di prima, non riusciva più neanche a sorridere per davvero. Thomas se ne era andato, e a lei non aveva detto nulla. Niente di niente. Non le aveva detto perchè, non le aveva detto quando…sospirò, scuotendo la testa. Doveva alzarsi e andare da James. Vedere il suo gemello di sicuro le avrebbe fatto bene, no? Si alzò, quindi, e raccolse i capelli scombinati i una crocchia ancora più disordinata, ma ehi, a chi importava? Si levò il pigiama - erano un paio di giorni che non andava neanche a lezione, non riusciva - e si infilò una vecchia tuta di Adrien, sempre sospirando. Infilò la bacchetta nella crocchia, come faceva sempre, e si allungò a raccogliere il libro da terra, che aveva fatto cadere mentre si preparava. Stringendo i pugni e prendendo coraggio si avviò fuori dalla porta del dormitorio, quasi correndo verso l’osservatorio. Dove Thomas l’aveva baciata per la prima volta…certo, il fratello non poteva saperlo, e anzi il posto in realtà le piaceva davvero molto, quindi come sempre ci aveva azzeccato.
Si Portò le mani al viso prima di salire, per assicurarsi che non stesse piangendo, per poi incollarsi un sorriso sulle labbra e salire. Arrivò alle spalle del fratello e lo abbracciò, lasciando che il suo profumo la rassicurasse.
-Ehi Jamie, come stai? - lo strinse leggermente, sentendo le lacrime che minacciavano di scendere - mi sei mancato, sai?
Niente, non ce l’aveva fatta. Le lacrime cominciarono a bagnarle le guance e la schiena della maglia del gemello, facendola tirare leggermente su con il naso. Passò allora sotto al braccio del ragazzo, andandogli di fronte senza rompere l’abbraccio.
-Non ce la faccio, Jamie…

a voce di James le arrivò alle orecchie come una coperta calda. Non aveva capito quanto effettivamente le mancasse l’abbraccio del fratello, o di quanto avesse avuto bisogno delle sue braccia intorno.
-Anche io sono stata felice di riceverlo…
Chiuse gli occhi, beandosi di quei piccoli bacini sulla fronte e sentendo le lacrime che minacciavano prepotenti di ricadere. Era davvero troppo, per lei, e stare senza Tom sembrava un’impresa davvero impossibile. Annuì alle sue parole.
-Lo so Jamie, grazie… - strinse forte le palpebre alle sue successive parole, sentendo milioni di piccoli spilli che le si conficcavano nel cuore - Io non capisco perchè se ne sia andato…non capisco perchè non mi ha detto niente di niente…
Si lasciò asciugare le lacrime, e quando la mano del ragazzo era all’altezza della sua guancia ci si appoggiò sopra, facendogliela aprire e chiudendo gli occhi. La figura del gemello era la cosa più rassicurante che potesse desiderare in quel momento, lei così vulnerabile e James come sempre quando le occorreva, la sua roccia. A volte era il contrario, e lei si faceva forza per il fratello anche se la uccideva vederlo distrutto. Annuì, tirandogli leggermente il braccio per farlo sedere accanto a lei. Sospirò, guardandosi le punte delle scarpe e lasciando qualche lacrima libera di muoversi sulle sue guance.
-È difficile, Jamie, come dici tu. Maledettamente difficile. È come quando siamo partiti per venire qua, ma cento volte peggio! - alzò lo sguardo a intrecciarlo con quello del gemello - almeno lì non mi aspettavo di ritrovarlo, quindi ero triste e basta..anche perchè non ci eravamo ancora dichiarati…ora invece se n’è andato e so che non tornerà perchè di sicuro non lo farà, e non mi ha detto nulla e io ci sono rimasta così male…
Abbassò di nuovo lo sguardo, con il cuore tanto pesante da non riuscire a concentrarsi sulla bellezza del cielo.

ra davvero rilassante starsene tra le braccia del gemello, non pensava esistesse qualcosa di migliore di quello. Sapeva che anche lui stava male, di riflesso a come stava male lei ovviamente, e così lo strinse un po’ di più.
-Spero che sia così davvero, Jamie..
Chiuse gli occhi, facendosi accarezzare la guancia dal fratello e cercando di calmarsi. Si mise perciò seduta, sperando che stare a contatto con la pietra l’avrebbe fatta tornare un po più lucida.
-È ancora più difficile perchè pensavo davvero che sarebbe durata, stavolta.
Ed era la pura verità. Non avrebbe mai pensato che Tom se ne andasse, soprattutto con quello che stava nascendo - o meglio, era nato - tra di loro.
-È così, ormai è anche inutile nasconderlo. - si prese la testa fra le mani - non sono neanche riuscita a dirglielo…
Sorrise di sbieco al fratello, annuendo leggermente. Era davvero impossibile nascondersi qualcosa, anche perchè in qualche strano modo erano sempre collegati, loro due. Ognuno sapeva tutto dell’altro.
-Si Jamie, ma dove la trovo la forza? Come si fa? - lo guardò negli occhi, mentre le lacrime che aveva cercato di trattenere tornavano a scendere liberamente - anche tu sei la cosa più importante della mia vita, lo sai. E grazie…grazie perchè sei sempre qui con e per me.
Si allungò ad abbracciarlo, facendo posare la sua testa riccioluta nell’incavo della spalla di lui. Sorrise al suo profumo familiare, per poi chiudere gli occhi. Voleva solo scomparire, in quel momento.
-Mi ha lasciato senza cuore, Jamie. Se l’è portato via lui, ovunque sia adesso.
Si scostò dall'abbraccio, notando un involucro uscire dalla tasca della giacca del gemello. Sorrise leggermente, indicandolo con il dito.
-Mi hai portato della cioccolata?

mai era andato. Non c’era più. James però era li con lei, ad abbracciarla e a tirarla su.
-È vero. Quasi mai lo sono.
Le parole di James erano dolci come lui, sempre pronto ad aiutarla e sempre insieme a lei in ogni cosa.
-È stato proprio quello a fermarmi. Non volevo rovinare tutto, ma ora mi domando…e se invece se glielo avessi detto lui fosse rimasto?
Si aggrappò di più al gemello, ascoltando le sue parole e cercando di farne tesoro. Aveva ragione, non poteva lasciarsi andare così…ma era troppo difficile farlo tutto insieme. Le sarebbe servito del tempo, sicuramente.
-Si, Jamie. Sempre e comunque farei qualunque cosa per te.
Rispose al sorriso del gemello, per poi fare un piccolo sospiro e notare la cioccolata, di cui chiese con gli occhi che le brillavano e stavolta non per le lacrime.
Alla risposta affermativa del gemello battè le mani come una bambina, felice di quel regalino inaspettato.
-Merlino James, grazie! So quanto ci tieni a quella scorta, non dovevi!
Prese la stecca dalle mani del gemello, portandola al volto e annusandola ancora tutta incartata. Peccato avesse il naso chiuso dalle lacrime e uscì un rantolio poco signorile dal suo naso.
-Ops! - ridacchiò - sono sicurissima che anche se non ne sento il profumo sarà ottima!
Scartò con cura le prime due righe di cioccolato, staccò la prima e la porse al fratello, per poi tagliare anche la seconda e portarsela alla bocca con un sospiro soddisfatto.
-È meravigliosa, merlino! La cosa più buona del mondo!
Sorridendo si sporse verso James, tirandolo verso di se e dandogli un sonoro bacio sulla guancia, per poi scompigliargli i capelli. Erano quei momenti che la tiravano su come non mai, e sapeva che con James accanto non sarebbero ami finiti.