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.BENJAMIN D'ANGELOSe so cos’è l’amore, è grazie a te.PARLATO - PENSATO - NARRATOQuella sera se ne stava sala comune senza far nulla, poi Benjamin si alzò in silenzio, e si avvicinò alla bacheca degli Ametrin dove lui lesse il messaggio che la professoressa Onfroy aveva appeso che diceva così:
Cari studenti e studentesse,
Per il mese di novembre vi chiedo di svolgere un compito un po' particolare. Ognuno di voi potrà scegliere una creatura tra Bondinum, Asticello e Choul con cui interagire, a vostra discrezione se recarvi nell'Aula di Magia Verde negli orari e giorni indicati o se organizzare una visita alla Riserva -in entrambi i casi vi prego di contattarmi o di venire a ricevimento.
Potrete interagire con queste creature come meglio preferite, ma è importante tenere a mente le loro caratteristiche e stare attenti ad ogni dettaglio.
Il vostro scopo non è solo quello di interagirvi in modo positivo, ma anche costruire qualcosa che vi aiuti in questa interazione: può essere uno strumento per voi o per la creatura, un rifugio o qualsiasi cosa la vostra mente creativa riesca a costruire ma è importante che sia fatto in legno, quale tipo di legno rimane a vostra discrezione.
Rimango disponibile per ogni richiesta o informazione.
Una buona giornata,
Kàra Onfroy
Docente di Magia Verde
‘ Credo che la professoressa Onfroy abbia avuto un’ ottima idea... '
Pensò Benjamin mentre fece un’ espressione felice e contenta. Si ricopiò tutto il testo su un quaderno. Finalmente poteva migliorare le sue conoscenze che aveva con le creature magiche. Aveva ancora in mano il libro che utilizzava spesso per quella materia che studiava ogni anno a Hidestone che appoggiò sul letto. Si accorse in quel momento, che non era più il ragazzino timido, pauroso e spaventato che entrava per la prima volta in Accademia, ma un giovane adulto di diciassette anni che stava crescendo rendendosi conto di quanta strada doveva ancora fare per migliorarsi ancora e ancora. In quel momento però aveva un compito da svolgere trovare un luogo adatto tra l’ aula o la riserva delle creature magiche. Così ragionò su tutti e due i luoghi mentalmente.
‘Allora l’ aula non è il posto giusto per le creature magiche secondo me perché soffrono molto. Invece il luogo più adatto è la riserva delle Creature Magiche dove questi animali magici sono nel loro Habitat naturale.’
Dopo aver scelto il luogo, Benjamin, prese il magifonino dalla tasca poi con lo sguardo cercò il contatto di Emma Lewis, una sua compagna di classe per farli assieme.
“Ciao Emma, sono Ben ti va se facciamo insieme i compiti di Magia Verde? Ho scelto come luogo la Riserva delle Creature Magiche. Ti andrebbe di accompagnarmi? Prima però dovremmo informare la professoressa che noi andremo lì no, quindi ci penso io a Informala della nostra decisione. “
Le inviò tranquillamente il messaggio premendo sulla punta blu. Era la prima volta che li faceva insieme a Emma e così Benjamin mentre attese una risposta dalla giovane Ametrin, poi si sistemò al meglio la divisa scolastica che metteva tutti i giorni perché era sgualcita a causa delle lezioni di Antiche Rune e Magitecnica avute qualche mese prima infine uscì dal dormitorio maschile per recarsi nell’ ufficio della professoressa Onfroy per informala che lui e Emma si sarebbero recati nella Riserva delle Creature Magiche. Appena arrivò a destinazione, Benjamin fece un sospiro, poi alzò il braccio e con la mano destra diede dei colpi alla porta mentre rimase in attesa di una risposta della professoressa che lo ricevette. Entrò nell’ aula e si avvicinò alla cattedra e le parlò:
“Mi scusi professoressa sono venuto a informala che io ed Emma abbiamo deciso di andare alla riserva delle Creature Magiche. Prossimo andarci ? ”
Domandò il secondino dai capelli biondi e occhi azzurri mentre fece un sorriso quando ebbe finito di parlare poi lasciò la parola all’ insegnante,sperando sia una risposta positiva e infatti fu così.
“ Si, certo che potete andarci, grazie Ben che mi hai informato sul luogo dove andrete a svolgere il compito”
Disse la professoressa di magia verde mentre ricambiò il sorriso del giovane secondino che aveva avuto l’assenso dall'insegnante così si avviò verso l’ uscita dell’ aula, poi passò un attimo al dormitorio dove prese il libricino che si trovava sul letto e lo utilizzava per studiarle come faceva ogni anno, forse le sarebbero tornate utili quelle informazioni, mettendoselo in tasca, poi raggiunse la Riserva delle Creature Magiche, dove vide la giovane sperando di riuscire a dimenticare le parole di Aibileen, provando a mettersi a fare i compiti di Magia Verde.Scheda - Statistiche - Outfit
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.BENJAMIN D'ANGELOSe so cos’è l’amore, è grazie a te.PARLATO - PENSATO - NARRATOBenjamin dovette uscire dal castello coprendosi con una felpa marrone. Fuori l’ aria della sera iniziava a pungere, per recarsi presso la meravigliosa Riserva delle Creature Magiche, un luogo assai magico per svolgere i compiti di Magia Verde che la professoressa Onfroy gli aveva assegnato quel giorno. Infatti mentre si incamminò verso la Riserva ricevette un messaggio di risposta da Emma che lesse facendogli tornare il sorriso. Una volta arrivato cercò con il sguardo celeste Emma che infine trovò.
“ Ciao Emma, sto abbastanza bene, anche se in questo momento non sono molto contento, ma mi fa piacere essere qui a darti una mano con i compiti tanto ho portato un bellissimo libro che ci può darci una grossa mano. “
Disse Benjamin mentre si avvicinò alla ragazza per ricambiale l’ abbraccio che lei gli stava dando in quel momento. Infatti aveva bisogno di tranquillità e serenità dopo quello che gli era successo con Aibileen, la odiava ma doveva non pensarci più. Così ascoltò le parole di Emma che gli proponeva di fare i compiti sulla creatura magica l’ Asticello. Le sorrise per poi risponderle alla sua proposta.
“No, non ho altre idee se le avessi te le direi. Certo! mi fa piacere occuparmi di un Asticello, sono molto teneri, si è vero possiamo costruire uno sbarramento cosi per chi osa avvicinarsi a loro venga respinto, ma prima però dobbiamo capire come fare questa barriera non credi ?. ”
Domandò il secondino mentre attese una risposta da Emma tenendo in mano il libro delle Creature Magiche che gli poteva comunque servire. Sperava di concentrarsi sui compiti che la prof Onfroy gli aveva assegnato nonostante fosse giù di morale anche se doveva far il modo di essere lo stesso di quando aveva iniziato il secondo anno.Scheda - Statistiche - Outfit
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.BENJAMIN D'ANGELOSe so cos’è l’amore, è grazie a te.PARLATO - PENSATO - NARRATOBenjamin non aveva mai fatto i compiti con Emma che era una compagna di casa, forse era arrivato il momento anche di provare a legare. Si sarebbe rilevata un ‘ ottima occasione per Benjamin conoscere meglio Emma, la sua compagna e infine forse sarebbe nata una bellissima amicizia, poi lei gli riuscì a strappargli un sorriso quando Emma gli domandò come mai non era contento così la ringraziò per il suo interessamento e le rispose.
“Bhè! Mi sono dichiarato a Aibileen, ma la riposta che ho ricevuto da lei è stata - Non me la sento mi dispiace...- “
Esitò con un sguardo triste che sembrava quasi pieno di lacrime, ma poi le sorrise mentre Emma gli domandò se lo poteva prenderlo così la guardò con calma e tranquillità, forse gli serviva proprio, infatti, Benjamin le parlò vendendola che leggeva la parte dove c’era la creatura chiamata Asticello. Ascoltò la proposta che Emma gli dette sulla piccola creatura magica che avevano scelto di lavorare quella sera.
“Si, è vero non dovremo mai disturbarli, però sei stata brava hai fatto bene a dargli dei porcellini d’ terra cosi abbiamo il tempo di lavorare con calma e tranquillità.”
Ringraziò con un sorriso Emma perchè era riuscita a farlo ridere facendolo ritornare il Benjamin che amava lo studio e non aveva paura di nulla e ora poté aiutarla concentrandosi sulla sua parte di compito.
“D’ accordo e hai fatto bene a portarlo. Però povero Nathan.”
Disse ridendo mentre andò a procurarsi dei legnetti che servivano al nostro piccolo amico che avrebbe messo attorno all’ albero dove lui abitava poi vide Emma andare anche lei a prendere dei legnetti e quando tornò con suoi la vide fare delle punte appuntite ai legnetti.
“D’ accordo. “
Esitò e aspettò con calma Emma finisse per fare il lavoro. Prese il coltellino con i suoi appuntendoli e mettendoli sulla sua parte dove non c’erano i legnetti cosi li mise attorno nei buchetti che aveva fato qualche ora prima e con quel gesto aveva finito il compito che la professoressa di Magia Verde gli aveva assegnato, sperando di aver ricevuto un buon voto.Scheda - Statistiche - Outfit
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