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Numero cinque: Sorpreeeeesa!. -
.Stava quasi per offendersi. Non riusciva a capire per quale motivo, durante tutte le ore di lezioni, quel giorno Aibileen lo stava completamente evitando.
Il dioptase lo aveva notato: Si metteva accanto agli altri compagni, non gli aveva rivolto la parola e, stranamente, non gli aveva nemmeno fatto gli auguri di compleanno. Sì, perché quel giorno Aidan compiva diciotto anni. Diciotto fottutissimi anni! Insomma, era diventato maggiorenne anche nel mondo babbano! Poteva strafogarsi con tutti gli alcolici che voleva, senza dover ricorrere a piccoli trucchetti di magia, come quel capodanno.
A proposito di quel capodanno, Aibileen gli aveva detto che avrebbero festeggiato il compleanno assieme, per davvero, a differenza dello scorso anno. Eppure non aveva più detto nulla. Anche lui aveva intenzione di festeggiare assieme a lei, anzi, stava pensando di fare un giro a Diagon Alley oppure ad Hogsmeade...oppure in un bel locale babbano londinese. Aveva diverse idee ma non era riuscito a parlare con lei.
Dalla tasca, durante l'ora di magia verde, ignorando completamente l'asticello che lo osservava quasi a braccia conserte come a dirgli 'allora, amico...cosa devi fare? Mi dai da mangiare o no?!', prese il foglietto che aveva ricevuto quella mattina.
“Sotto le stelle ci siamo ritrovati...sotto le stelle andremo a ritrovarci...” il fatto che non riusciva a capire chi fosse stato a scrivere quel messaggio e cosa stavano a significare quelle parole, lo infastidivano un sacco.
'magari è stata Aibileen...chi altro potrebbe essere stato?' si ritrovò a pensare, mentre l'asticello sbuffava e si arrampicava sul secchio dove erano messi gli insetti. E dall'altra recuperò il fiore di gelsomino che era stato messo dentro la busta. “Però, chiunque sia stato, mi ha fatto piacere questo. Almeno qualcuno si ricorda del mio compleanno.”
Finita l'ultima lezione, quella di difesa contro le arti oscure, Aidan vide Aibileen correre verso di lui. Gli diede un bacio sulla guancia e gli sussurrò una frase all'orecchio. Non ebbe il tempo di dirle niente, perché lei, dopo un altro bacio, scappò via lasciando il dioptase ancor più confuso.
“Alla torre di cristallo...senza passare dalla sala grande. Perché dovrei passare dalla sala grande? Non riesco a capire...stiamo giocando a monopoli?”
ma comunque fece come disse lei. Però prima passò dal suo dormitorio per togliere la divisa, farsi una doccia e mettersi un paio di jeans e una maglia semplici e comodi. Fatto ciò, diede da mangiare al suo mezzo-kneazle a cui ancora non aveva dato un nome, infatti continuava a chiamarlo 'cosetto' o 'coso', e raggiunse la destinazione indicata dalla compagna.
Arrivato lì vide Aibileen. Era arrivata prima di lui. “Ehy?” disse solamente, avvicinandosi a lei. Non disse nient'altro, si guardò solamente intorno, cercando di capire qualcosa e per quale motivo lo avesse invitato lì. Non si era dimenticata del suo compleanno, allora? Voleva fargli una sorpresa?
Vide che aveva portato con se un sacco di cose, probabilmente da mangiare e a quel punto sorrise. No, non si era dimenticata. Voleva decisamente fargli una sorpresa. Adesso era felice. Davvero felice.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Le braccia dell'amica si strinsero attorno al suo collo, per poco non cadeva a terra, quando lei si lanciò verso Aidan. Ma lui sorrise per poi ridere, ricambiando l'abbraccio e, anzi prendendola in braccio, dandole un bacio sulla guancia.
Non sapeva cosa dire...o meglio...Aibileen stava parlando così tanto che Aidan per una volta non riusciva a dire una parola.
Ma la lasciò fare, rimanendo in silenzio ed ascoltando le sue parole.
Lei continuava a parlare e lui rimaneva a guardarla, col sorriso sulle labbra. Le voleva un mondo di bene, troppo.
La lasciò andare e le prese le mani “Aibi...Aibi! Posso parlare?” chiese, con un sorriso divertito, cercando di farla stare calma “Sei la persona più bella e più adorabile che abbia mai conosciuto, lo sai?”
Quella frase non l'aveva mai detta a nessuno. “In effetti, quando mi hai ignorato per tutta la giornata, ci sono rimasto male. Mi stavo chiedendo, infatti, che cosa ti avessi fatto di male...tutta la giornata a farmi domande...”
Il dioptase le teneva le mani e di tanto in tanto le accarezzava il dorso con il pollice. “Poi ho letto quel bigliettino, ed ero ancor più confuso. Infine mi hai detto quelle parole all'orecchio e ho capito tutto. Cioè...non mi aspettavo una sorpresa...non me la aspettavo proprio! Sei stata brava a nascondere tutto, devo ammetterlo” ridacchiò divertito e poi continuò.
“Si, mi piace il gelsomino, mi piace il pollo, mi piacciono i colori della mia casata. Mi piace tutto e, cosa più importante, mi piace che tu mi abbia fatto questa sorpresa e che io festeggerò il compleanno assieme a te.”
Aidan la abbracciò nuovamente, stringendola ancora tra le sue braccia. “Sì, ho fame, non mi voglio sedere e non ho intenzione di fare pozioni. Voglio solo stare con te e passare questa serata in assoluta spensieratezza...”
L'ultima cosa che fece, però, fu davvero inaspettata e improvvisa: Aidan, ancora abbracciato ad Aibileen, la guardò e senza pensarci più le stampò un bacio sulle labbra. Non sapeva se lei gli avrebbe piantato uno schiaffo o chissà cosa...quel momento sentiva di farlo.
Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Da quant'è che desiderava baciare Aibileen? Da troppo tempo e chissà per quale arcano motivo non trovava il coraggio..Aidan, quello che non ci pensava due volte a dire ciò che pensava, a fare ciò che aveva in mente, aveva paura di baciare Aibileen. Eppure le piaceva tanto. E quel sentimento era cresciuto giorno dopo giorno, ora dopo ora passata assieme a lei. Quel giorno, quella sorpresa, quel momento, diedero coraggio al dioptase che finalmente decise di fare quel gesto.
Poi si staccò da lei. La guardò mentre diceva quelle parole, confuso, ad essere sinceri. Ripetere cosa? Le voleva chiedere. Si aspettava uno schiaffo, pensava che sarebbe scappata via di corsa, che magari avrebbe urlato arrabbiata chiedendogli perché l'avesse baciata. Pensava davvero tantissime cose. Tante cose gli frullavano per la testa. Con sua sorpresa, però, Aibileen si avvicinò a lui e lo baciò.
Aidan adesso era al settimo cielo. Finalmente le loro labbra si incontravano, si sfioravano. Il dioptase rispose al suo bacio, affondando la sua mano tra i capelli di lei, e stringendola di più a se.
Non aveva più la cognizione del tempo. Non ricordava più da quanto tempo la stava baciando, sembravano passate ore ed invece erano lì solamente da qualche minuto.
Dopo un po' le loro labbra si staccarono e lui rimase a pochi centimetri dalle sue labbra. “Volevo dirti una cosa, Aibi” mormorò “Forse lo avrei dovuto dire molto prima. Ma meglio tardi che mai, no?” accennò un sorriso, accarezzandole i capelli. Ora non aveva più paura di rivelarle ciò che provava. Non aveva più senso procrastinare quel momento. “penso che tu l'abbia capito, comunque.”
Aveva voglia di baciarla nuovamente, di stringerla nuovamente tra le sue braccia. “Mi sono innamorato di te, Aibileen...mi piaci da secoli, mi sa. Ed ora non ho più nessun dubbio. Io sono innamorato di te.”Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 18 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Non riusciva a spiegarsi perché aveva aspettato tutto quel tempo per dirle che le piaceva. Perché aveva paura di parlarne con lei? Era semplice: 'Aibileen mi piaci.' no, lui aveva aspettato tutto quel tempo. Però alla fine ci riuscì, si sbloccò e disse finalmente ciò che provava. Fu felice di averlo fatto e fu ancor più felice quando lei disse di essere anche lei innamorata di lui. Fece un sorrisoa trentadue denti e poi ricambiò il suo bacio, finché lei non si staccò da lui e corse verso la borsa.
Aidan la guardò col sorriso sulle labbra e si sentiva...si sentiva leggero. Era felice, non aveva più pensieri ed ora aveva solo voglia di stare lì con lei e festeggiare il suo compleanno. La lasciò parlare e prese il regalo che le aveva fatto. Lo aprì e sorrise divertito vedendo cos'era. “Grazie Aibi. È davvero simpatico! Lo metterò sul mio comodino”
Poi le prese le mani che si stava stritolando e la avvicinò di nuovo a se per darle un altro bacio sulle labbra. In pratica voleva recuperare tutti i baci che non le aveva dato durante questi mesi in cui non sapeva cosa fare.
“Grazie Aibileen. Non potevo desiderare un compleanno più bello: Noi due, da soli. Senza nessuno che ci disturba. Tanto cibo, una torta gelato meravigliosa che è meglio se mangiamo subito, sennò si scioglie.” disse ridacchiando e tirandosi dietro Aibileen fino a dove erano poggiate le cose. Si mise a sedere, appoggiando la schiena alla parete(?) e fece sedere la compagna vicino a lui. Il mezzo-kneazle metallaro lo mise accanto a lui e prese la torta, mettendosela sulle sue gambe. “Mangiamo?”.
Sarebbe rimasto lì fino al giorno dopo con lei. Anche perché voleva restare solo con Aibileen per tutta la notte, in barba al regolamento. Non gli fregava nulla del fatto che avrebbero potuto prendere una punizione. Tanto tutti lo facevano. “Ti va se restiamo qui tutta la notte?” Le chiese infine, guardandola con un sorriso felice.Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 18 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Edited by Aibileen Beatrix - 3/7/2022, 16:47. -
.AIDAN HARGRAVESBeh, da una prima stima mio caro ragazzo
Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!Code ©#fishboneStava passando il compleanno più bello. Finalmente entrambi avevano capito che volevano stare insieme. Forse erano ancora gli unici a non averlo capito. Ma non gli importava, in realtà. In ogni caso, loro due passavano sempre le giornate assieme. Adesso era...solo più...più...romantico. Il loro primo incontro ad Hidenstone era stato nello stesso posto in cui si trovavano adesso ed in cui avevano entrambi rivelato il loro sentimento.
Aveva sempre voluto bene quella ragazza, dalla prima volta ad Hidenstone. Subito avevano legato ed Aidan aveva passato i momenti più divertenti assieme a lei. E non vedeva l'ora di continuare a passarli con lei.
Aidan stava davvero passando il compleanno migliore della sua vita. Si rigirava tra le mani il regalo di Aibileen col sorriso sulle labbra. Poi alzò lo sguardo su di lei ed annuì, rispondendo alla sua domanda. “Solo il fatto che, appena lo guarderò, mi ricorderà che sei stata tu ad avermelo regalato, mi metterà di buonumore. E sono sicuro che mi porterà fortuna, per lo stesso motivo. Però stare assieme a te mi mette ancor più di buonumore.”
Fece un sorriso, tenendole la mano e poi si dedicarono al cibo.
Aibileen era già pronta con i piatti e le posate, in attesa che Aidan tagliasse la torta e divideva le fette, quando lui le fece quella proposta. I piattini caddero a terra e si ritrovò nuovamente le labbra di Aibi sulle sue, che rispose con diversi Sì decisi. Niente di più bello. Fece un sorriso, mentre le dava un altro bacio. Voleva decisamente recuperare tutti i baci che non aveva avuto il coraggio di darle.
Però doveva anche pensare a mettere qualcosa sullo stomaco! Purtroppo non si potevano sfamare di baci, per quanto potesse essere bello.
Col sorriso ormai fisso sulle sue labbra manco fosse Joker, Aidan tornò a dedicarsi alla torta, tagliandola a fette col coltello che la compagna gli aveva dato.
Aspettò che Aibileen prendesse nuovamente i piattini e quindi avrebbe messo una fetta su entrambi i piatti.
Mise da parte quella torta e prese il suo piatto, cominciando a mangiare.
Nel frattempo guardava Aibileen. “Buonissima...L'hai fatta tu questa?” le chiese, prima di divorare un'altra forchettata di quel dolce.
Nel frattempo la guardava mangiare quella fetta e l'unica cosa a cui pensava, in quel momento, era solo una. “Sto pensando che vorrei baciarti ancora una volta...due volte...dieci...un milione di volte, finché non avremo più fiato.” glielo disse, mentre portava alla bocca l'ultimo pezzo di quella fetta. Ed era sicuro che avrebbe eseguito alla lettera ciò che le aveva detto.. -
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