E tu non hai fame?

Blake&Nick

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    Blake Barnes ~ Black OpalGli studenti non erano soliti andare in cucina, e chi lo faceva, in genere, ci si recava di notte e senza nessun alcun permesso. Poi c'era Blake Barnes che, invece, non riusciva ad aspettare la merenda e di conseguenza decideva di andare in cucina nei momenti meno opportuni, con una qualsiasi scusa a disturbare, estorcere cibo, favori e/o altro da quei poveri elfi domestici che vero che lavoravano li con tutti i diritti del mondo, ma era anche vero che nessuno gli aveva detto che dovevano sopportare abusi e soprusi emotivamente fuori dalla portata di tutti con un ragazzino di nome Blake. PEr quanto ci si sforzassero, comunque, Blake non veniva quasi mai cacciato fuori dalla cucina, perchè portava sempre qualche dono. Si era un paraculo come pochi e non aveva nessuna intenzione di cambiare. Quello era il suo rifugio dalle ragazzine che impazzivano e quando voleva fare qualcosa che gli piaceva ma che non voleva condividere come ad esempio cucinare. Si, Blake Barnes sapeva cucinare dolci, solamente quelli, ma era davvero bravo. Chi sapeva di quella sua passione? Solamente Lilith, ovviamente, e Mia. Forse neanche Jesse lo sapeva e non aveva neanche intenzione di dirglielo. Aveva appena finito di sfornare dei biscotti che decise di uscire un pò fuori per fare cosa? Il vizio più brutto del mondo: fumare. Ovviamente nelle segrete non si poteva, ma andiamo! Quale prefetto suo amico gli avrebbe tolto dei punti casata per una cosa del genere? Una sigaretta la volo, un incantesimo per levare la puzza e poi, puf di nuovo in cucina, ma questa volta a prepararsi un rigoroso panino, anzi pizza e mortadella, in un angoletto e a rilassarsi. Gli elfi avevano finito di fare quello che dovevano, gli studenti stavano per rientrare a lezione e lui aveva solamente voglia di morire. Solo altri e due fottuti anni e poi non torni qui dentro! Un mozzico al panino. Non ci sarebbe mai e poi mai riuscito a farsi piacere quel posto, non era da lui, non era per lui, per il suo carattere e per la sua mentalità. Era qualcosa che proprio non riusciva a concepire. Troppe regole, troppe costrizioni. Come diavolo aveva pensato di poter davvero fare l'auror? Insomma... non riusciva a seguire una regola semplice come: non entrare in cucina, figurarsi non uccidere, non picchiare oppure semplicemente evitare gli abusi di ufficio. Per lui sarebbe stato davvero impossibile!


     
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    La giornata procedeva bene, per gli standard di Nick. Aveva fatto colazione, era arrivato in tempo alle lezioni, aveva addirittura visto Fitz di sfuggita - e già quello bastava per migliorargli e peggiorargli la giornata allo stesso tempo - ma per qualche motivo, dopo pranzo gli era venuta di nuovo fame, e ora se ne stava poggiato al muro di un corridoio mentre cercava di capire se valesse la pena di arrivare alle cucine o meno. C’era stato solo una volta, dall’inizio della scuola, perché solitamente non era tipo a cui venivano languori in momenti casuali, e sopratutto se voleva fare merenda sceglieva quasi sempre la sala da the. Quel giorno però, cercando di capire cosa fare, si rese conto che la torta che sicuramente c’era in sala non lo attira, e che voleva qualcosa di salato, tanto per fare un cambio. Si avviò così verso le cucine, a passo piuttosto veloce - le lezioni sarebbero ricominciate tra poco, non aveva tempo per andare piano - e una volta arrivato aprì piano ala porta. Due orecchie leggermente flosce attirarono la sua attenzione prima di qualsiasi altra cosa.
    -Ciao, Floppy! È un problema se mi metto seduto da qualche parte a mangiare qualcosa? - annusò l’aria - wow, c’è un odore pazzesco! Avete fatto i biscotti?
    L’elfo domestico, torcendosi le mani e sorridendo felicemente, abbracciò le gambe del ragazzo e annuì, per poi informarlo che non erano stati loro a preparare i biscotti, ma il signorino Barnes. A quelle parole Nick sollevò un sopracciglio e seguì con lo sguardo il dito lungo e fino della creaturina, arrivando a posarlo su una figura familiare. Sorrise di traverso, facendo cenno a Floppy che si sarebbe andato a sedere accanto all’altro ragazzo, e si incamminò. Lo trovò intento a mangiare pizza e mortadella, contro ogni regola.
    -Lo aggiungerò alla lista dei tuoi hobby che sto stilando, Blake Barnes - contò sulle dita - picchiare gente, bere gin tonic e fare biscotti. Un po’ contradditori, se posso.
    Si sedette accanto al ragazzo, poggiandosi allo schienale della sedia e sorridendo quando Floppy gli portò lo stesso panino che aveva in mano l’altro ragazzo, ringraziandolo. Rialzò lo sguardo su Blake, inclinando la testa verso destra.
    -Posso dire di essere decisamente stupito. A quando quella scazzottata?


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    Blake Barnes ~ Black Opal Non sapeva come quando e perchè, ma sapeva che riusciva ad attirare primini e guai come se non ci fosse un domani. Era qualcosa che lo innervosiva e lo incuriosiva allo stesso modo. Non sentì entrare il ragazzo e non diede neanche peso al fato che l'elfo domestico chesse parlando con nessuno, era troppo intento a farfugliare qualcosa tra se e se e predicare, inveire e maledire quel posto per rendersi conto che stava in compagnia. ma poi, in quella scuola, chi poteva mai dirgli niente per davvero? Faceva il quarto, aveva la fama di chi mette fuoco, letteralmente, alle persone ed aveva un posto in infermeria solamente per lui, che distruggeva e si ricomponeva automaticamente, neanche fosse la sua stanza della rabbia personale. Era bello, ricco, ra temuto e rispettato e quando sentì quella voce, sogghignò, mandò giù un boccone e poi salutò il ragazzino dandogli il pugno. Oh beh non so se essere onorato del fatto che stili una lista dei miei hobby oppure essere quantomeno shoccato del fatto che non hai talmente tanto niente da fare che stili una lista dei miei hobby! Era così, Blake era uno che andava molto a naso, a pelle. Se gli stavi simpatico subito allora avevi le porte del paradiso a portata di mano, se non gli stavi simpatico, allora niente che facevi poteva andargli bene ed avrebbe schifato qualsiasi cosa. Nick aveva dimostrato di saper levare le mani e quello era tanto per uno come Blake. Chi vuoi prendere a calci? Io ho qualche nome, quando vuoi lo chiamo e gli facciamo male. Basta che non lo facciamo a scuola. La preside mi espelle non appena alzo un pugno più in alto del mio bacino! Lo disse con una certa amarezza. So fare i biscotti perchè in qualche modo devo sopperire alla mia stronzaggine con le donne! Dovresti provare! Beh, allora, come va tra i dioptase? Aveva seguito il suo smistamento e soprattutto aveva informazioni anche grazie al fatto che Lilith fosse la sua prefetta, ma quello preferì non dirlo!


     
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    Quel panino con la mortadella poteva definirsi divino. Ne prese un morso, sorridendo al pugno ricevuto dal ragazzo e masticando con lentezza, assaporandolo. Si, era decisamente quello che ci voleva, in quel momento. Rise all’affermazione del ragazzo seduto di fronte a lui, alzando le spalle e guardandolo con l’angolo destro della bocca sollevato.
    -Ehi, che ci posso fare? Ti sputo una persona interessante e ti conosco poco, quindi devo pur cercare nuove info su di te no?
    Morse ancora il panino, sedendosi più comodo e annuendo, facendosi scrocchiare le nocche con fare - finto - minaccioso e sorridendo. Trovava davvero simpatico il modo di fare di Blake, per quanto potesse sembrare quasi rozzo. La madre avrebbe di certo storto la bocca all’inizio di amicizia con il ragazzo, ma a Nick non importava, trovandolo in una qualche maniera quasi rinfrescante, diverso.
    -Merlino, ti sei cacciato in così tanti guai? - rispose, riprendendosi dalle sue elucubrazioni mentali quando vuoi, vacanze di natale sono sempre libero!
    Bugia, perché avrebbe di certo avuto cene e ricevimenti e simili, ma era un’ottima scusa per non presentarsi e passare un pomeriggio a sfogarsi un po’. Rise e diede una pacca sulla spalla di Blake.
    -Nah, so suonare il pianoforte e tanto basta. Funziona alla grande sia con con le ragazze che con i ragazzi, sai?
    Chissà se Blake ricordava le parole che i bulletti usavano per il bambino…chissà se avrebbe ricollegato anche il motivo della sua rabbia…
    -Alla grande! Ho ritrovato anche una mia amica di Hogwarts, in casata con me, è stato davvero un bel momento - (si, pieno di rivelazioni e confessioni manco fossero in chiesa) - invece tra gli opali c’è Brooks O’Connor, non so se lo conosci, che era in Grifondoro con me. Un grande, sono contendo di averlo rincontrato - (si, anche il suo gemello che sicuramente non mi sta mica fottendo il cervello )- a te invece come va?
    Si poggiò sullo schienale, dando un altro morso al panino.


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    Blake Barnes ~ Black OpalRise per quelle lusinghe. Doveva ammettere che quando succedevano quelle cose a lui piaceva così tanto. Doveva ammettere che il suo ego risentiva un pò il fatto che la sua reputazione lo precedeva e quindi riuscivano tutti quanti a stare un pò alla larga da lui. Quindi Nick era un tocca sana per l'opalino e ci voleva, veramente, ma veramente tanto. Oh beh, ce ne sono quante ne vuoi in giro. Sarebbe divertente capire quali sono giuste e quali sono totalmente inventate, ma questo onere lo lascio completamente a te! Gli fece un occhiolino e fece un morso al suo panino. Si strinse nelle spalle a quella costatazione. Ho una reputazione da mantenere e le persone sono solite sottovalutarmi finendo sempre a piagnucolare dalla preside. Cose che succedono quando non si hanno le palle di affrontare le cose da soli! Rispose sincero, quello che pensava. Ok, aveva fatto una cosa grave davanti a tutti, ma era anche vero che far venire suo fratello a scuola era stato esagerato solamente perchè i genitori di quel coglione non volevano che lui stesse a scuola e bla bla bla. Erano bastati pochi soldi e tutto si era messo a tacere. Fece un respiro profondo. Sai suonare il pianoforte! Interessante. Io scrivo canzoni e musica. Puoi aggiungere questo alla tua lista dei miei hobby! gli disse ridacchiando. Ragazzi e ragazze. Ok, adesso era tutto più chiaro!Ed io che pensavo che ti eri alzato dalla sedia del bar perchè pensavi davvero di aiutare quello sfigato!Invece lo hai fatto per te! Il che gli dava ancora più punti a dire la verità! Perchè alla fine Blake non si era intromesso per qualche fine di giustizia ma perchè lui stava flertando e loro avevano fatto un casino del diavolo e voleva che smettessero. Quindi, di conseguenza, lo aveva fatto solamente per lui. Era ovvio!Io? Non posso prendere a cazotti le persone, devo rigare dritto e studiare, mi conoscono tutti e non mi devo neanche sforzare di presentarmi, ogni ragazza del castello vorrebbe farsi scopare, i miei professori mi adorano e mi temono e mi odiano allo stesso momemnto, la tua cazzo di prefetta mi fa impazzire e venire a scuola mi fa schifo al cazzo! Direi che va benissimo! Altro morso al panino, ghignetto solito. Sei un soggetto curioso. Dimmi che casata frequentavi ad Hogwarts? E comunque non so di chi tu stia parlando. Se davvero pensi che io mi interessi a dei primini, allora non sei così intelligente come pensavo! Ma lo stava provocando ed anche un pò sfottendo. Insomma era sempre Blake Barnes! cit. Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra


     
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    Ritrovare Blake era stato davvero un colpo di fortuna, non per niente, semplicemente perché in quel modo avrebbe avuto modo di approfondire una conoscenza nata per caso. Rise alla sua affermazione, annuendo e facendo finta di scrivere qualcosa su un taccuino invisibile.
    -Ho come l’impressione che sarà più difficile del previsto, vero?
    Lo squadrò con cipiglio confuso, inclinando la testa verso destra mentre dava un morso a quella meraviglia di panino.
    -Certe volte essere sottovalutati è un bene, solo che mi domando come facciano a sottovalutare te! - si grattò la nuca - insomma, hai una certa reputazione, l’hai detto tu stesso…
    Si accomodò poi meglio sulla sedia, sgranando gli occhi e sorridendo in direzione del ragazzo, puntandogli un dito contro e muovendolo su e giù.
    -Se scrivi musica, una volta dovrai farmi suonare qualcosa di tuo, ovviamente non troppo sentimentale non vorrei ti mettessi a piangere dalla mia immensa bravura - sogghignò per poi mettersi una mano sulla nuca, leggermente imbarazzato dalla seconda affermazione - si beh, un po’ entrambe. Solo che mi danno troppo al cazzo quelli che usano termini simili come dispregiativi.
    Non era mai facile essere quello che si voleva essere davvero, e gente simile di certo non aiutava tutti quelli impauriti a venir fuori dal guscio - o dall’armadio, per quello che sia - e bloccavano qualsiasi parvenza di eguaglianza.
    Sorrise alle successive parole del ragazzo, dondolandosi leggermente sulla sedia e morsicando il panino.
    -Wow, una reputazione per davvero! - si incuriosì alla menzione della perfetta - Lilith, vero? Non ci ho mai parlato, ma sembra davvero efficiente…perché ti fa impazzire? - raddrizzò le spalle alla sua domanda, per poi portarsi una mano sul cuore - Grifondoro, culla dei coraggiosi di cuore! E no, ma lo immaginavo…tra ricette di biscotti, alcool e Lilith non ci deve essere troppo spazio per i primini del castello!
    Sorrise sornione, evitando la frecciatina del ragazzo e rimandandogliela indietro. Si stava divertendo da matti.

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    Blake Barnes ~ Black Opal La risposta immediata del ragazzino lo fece sorridere ed stringere leggermente nelle spalle. Oh beh... ho anche sentito dire qualcosa come Barnes mi scrive sempre, ho lasciato Blake! Lo sa che i nostri genitori sono grandi amici?Sospirò e finì il suo panino e si pulì le labbra con un fazzoletto, poi si alzò ed andò a prendere una carffa d'acqua e due bicchieri. Peccato che sia difficile essere amici di qualcuno che non esiste e dio santo! Non ho mai avuto fidanzate ufficiali! Insomma perchè devo fidanzarmi se posso avere qualsiasi cosa io voglia? Chiese versando l'acqua ad entrambi, bevve dal suo bicchiere. Insomma se ne sentono tante, ma è divertente anche ascoltarli. Se decidi di diventare il più popolare della scuola devi anche saper tenere la pressa delle cazzate che sparano. Per fortuna che non me ne fotte un accidente della maggior parte delle persone che sono qui dentro! Quello che aveva detto non lo aveva sottolineato con un tono da superiore, non aveva usato la sua solita arroganza, stava semplicemente costatando un dato di fatto, stava semplicemente facendo in modo che il ragazzo di fronte a lui capisse che lui non era uno che si vantava dell'ovvio, anzi, forse Blake non si vantava proprio di niente, era così e basta e le sue azioni non erano state programmate per diventare quello che era. Era stato lui stesso e quelle erano state le conseguenze, semplicemente. Poi rise per le lusinghe ricevute. Sono stato un primino anche io e comunque ho rotto parecchi nasi, dato fuoco a terzi, fatto una punzione di un anno neanche fosse agli arresti domiciliari e tendo a non rispettare le regole, ne tanto meno le persone, a quanto pare... quindi si, diciamo che in questi quattro anni mi sono dato da fare e devo dire che, attualmente, nessuno mai ha alzato la testa più che dovuto! Altra costatazione, ma in quel momento il suo ego si stava espandendo neanche gli avessero detto qualcosa che lui non sapeva già di se stesso. Si, amava farsi adulare e più lo facevano e più alimentavano un mostro che non avrebbero mai saputo gestire una volta che si capitava in situazioni estreme. Allungò la sua mano a quello che disse. Ci sto. Ti farò suonare una mia canzone e se mi piacerà come lo fai ti farò entrare nella mia band, oddio quella che sto cercando di formare. Ho inciso il mio primo disco ma non l'ho mai pubblicato, quindi... magari potresti essere interessato!Aggiunse poi seriamente. Quando si parlava di musica lui non scherzava mai a dire il vero. Scosse il capo per quello che disse successivamente. Sei troppo emotivo. Se qualcuno ti dice che sei un frocio di merda non devi rispondere per forza con le parole. Basta un cazzotto ai denti, il sangue non ha mai un buon sapore. Davvero era quello il consiglio da dare ad un ragazzino? Insomma, Blake era una persona impulsiva, fin troppo e non capiva l'emotività. E comunque dove lo infili non ha importanza se lo fai con stile e come si deve. Ecco fatto, adesso si che Nick poteva dire di ricevere dei grandissimi consigli da un uomo vissuto e maturo. Ma non dimentichiamoci che Blake era quello che aveva fatto una cosa a tre con una milf che poteva essere sua madre e Markab Castelwine, uno dei giornalisti e influencer più seguiti dell'inghilterra ed oltre. Quindi qualcosa ci capiva veramente! Diede una pacca sulla spalla al ragazzo. Se... Clarke. Perchè mi fa impazzire? Ma l'hai vista? Chiese poi sospirando. Non rispondere. Comunque gli dava fastidio a bestia se lui avrebbe risposto che si, l'aveva guardata ed anche bene. Insomma bastava Aidan a fare il coglione senza morire! Perchè è una grandissima stronza. Ma si è efficiente e con voi dioptase è anche molto carina e dolce! Fattela amica se riesci! aggiunse poi facendogli un occhiolino, ma poi rise di gusto alla sua risposta. No, in realtà sono pieno di compiti arretrati perchè non ho mai aperto libro fino a questo momento, insegno pugilato ad una scuola di bambini, mi faccio allenare con un'arma da Garlic, il fabbro di denrise e cerco seriamente di non implodere. Si è capito che studiare è qualcosa che non mi piace per niente? Vuoi fare anche i miei compiti? Era una proposta seria o sarcastica? E chi saprebbe mai dirlo? cit. Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra


     
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    Mentre dava un paio di morsi al panino ascoltava Blake, con gli occhi leggermente sbarrati. Mandò giù e lo guardò.
    -Merlino, ma la gente è pazza!
    Lo guardò andare a prendere dell’acqua e tronare, mentre continuava a parlare. Dopo che gli fu versata l’acqua Nick sorrise tra se, pensando che alla fine Blake era davvero una brava persona. Certo, un po’ fuori schema, ma pur sempre una brava persona.
    -Be’, in effetti…avere sempre quello che si vuole però per me dopo un po’ è controproducente - bevve un sorso d’acqua, alzando le spalle nel mentre - cioè, uno riesce a star dietro ai pettegolezzi, non gliene frega un cazzo e tutto quello che vuoi, ma una sfida ogni tanto non ci sta male. Avere sempre tutto subito…meh.
    Disse, semplicemente esponendo al ragazzo il suo punto di vista, non certo andando contro quello di Blake. Era decisamente un fan della libera espressione, senza dubbio. Finì il panino con due morsi ben assestati, per poi finire il bicchiere d’acqua e ridendo di gusto. Morgana, era davvero un combina guai!
    -Wow, Blake, mi stupisco di riuscire a parlarti qui dentro…
    Gli propose poi di fargli suonare qualcosa, e contro tutto quello che Nick si aspettava, Blake gli disse di si. Si tirò leggermente su, allungandosi verso il ragazzo senza volerlo, visto che adorava la musica e il suonare.
    -Assolutamente, voglio sentire! E quando vuoi, suonerei anche mentre dormo, fosse possibile.
    Scosse la testa alle successive parole del ragazzo, sorridendo e incrociando le braccia davanti al petto. Lo fece finire di parlare, per poi sventolare una mano a palmo aperto davanti a lui, sorridendo.
    -Nah, non riuscirei mai. Non mi hanno insegnato così, e sopratutto sai che non mi piace passare subito alle mani. - sorrise apertamente alla successiva frase, mettendosi una mano aperta sul cuore - e lo stile è una delle poche cose che non mi mancano mai, fortunatamente.
    Il discorso virò sulla sua perfetta, Lilith, che a detta di Blake era fautrice del suo impazzire. Sorrise alla domanda, e sopratutto all’aggiunta successiva, alla quale comunque portò le mani avanti mimando un no con la testa. Non aveva davvero ne tempo ne voglia di guardare qualcun’altra, con il pensiero di Fitz che gli abitava in testa da giorni, ormai. Si spostò leggermente a disagio sulla sedia, ripensando a quella maledetta panchina. Si diede un piccolo schiaffo in faccia - probabilmente facendo pensare a Blake che fosse completamente impazzito - per poi sorridere e scuotere la testa.
    -No, non si era proprio capito! Cavolo - diete un finto battito di mani - ad avere la voglia avrei fatto anche i suoi, si. Peccato che anche per fare i miei ci vuole la mano di merlino che mi aiuta. Dioptase si, ma fino ad una certa…

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    Blake Barnes ~ Black OpalBlake non poteva avere definizioni vere e proprie. Per uno che non piacevano le cose sfocate era il colmo essere lui stesso una persona sfocata ed allo stesso tempo nitida e fin troppo determinata. Sorrise a quello che disse lui. Le sfide. Certo, sono bellissime se sai di vincerle tutte. Non ho mai sentito nessuno che i possa davvero ricordare perdere qualcosa che voleva immensamente ed alla fine dire: ah cavolo, però è stata una bella sfida! La sua prerogativa era sempre stato vincere e quella cosa non sarebbe mai cambiata. Era qualcosa che gli riusciva bene e che anche quando non succedeva riusciva sempre a rimanere in piedi, ad essere perfettamente allineato con il mondo e con i ciacra, non i suoi, ma comunque rimaneva sempre un grande. Quella era sicuramente una benedizione di entrambi i Barnes, ma in quel momento ne bastava uno al cospetto del primino. Blake ridacchiò quando lo vide così entusiasto di poter suonare. Oh beh, diciamo che ne ho trovati pochi di talenti fino a questo momento! Quindi voglio assolutamente sentire, magari sabato che viene? Che dici? Vieni a casa mia e proviamo nella mia sala di registrazione privata!Ecco, ad esempio quello non lo aveva detto per vantarsi di qualcosa, Blake era fatto proprio così e comunque, come il moretto di fronte a lui, quando si trattava di musica, e nel suo particolare caso, di chitarra e di comporre le canzoni, diventava quasi una persona normale. Era soddisfatto di quella conoscenza, doveva dire la verità. E allora hai tutte le capacità per perdere tempo e parlare, cercare di capire e comprendere quello che dice e farà chi hai di fronte. MA non sempre l'altro aspetterà o ti risponderà a parole! Aggiunse poi finendo il suo panino e la sua acqua. Ecco, adesso stava decisamente meglio. Era un ragazzino frizzante, forse gli ricordava se stesso il primo anno, ache se più sorridente e sicuramente meno problematico. Già il fatto che diceva che le mani non erano la prima cosa da usare quando ci si voleva imporre, lo rendeva veramente, ma veramente diverso da lui. Ma era un bene, sapeva anche che aveva un carattere fin troppo fumantino e sapeva oltretutto che non tutti avevano la forza che aveva lui, modestia a parte. Ma no! Figurati se la CLarke ti fa fare i suoi compiti secchiona com'è! Aggiunse poi ridacchiando e guardandosi intorno. Sai cosa ci vorrebbe adesso? una birra ed una sigaretta, andiamo in giardino? Oppure sei uno di quelli che sente freddo? Ecco, il problema per lui non era che avrebbe fatto violare il 90% delle regole ad un primino, ma che lui potesse sentire freddo. Si, era decisamente una persona assurda. Ma in fondo aveva una fama e la sua fama non era certamente solamente una leggenda. Parlando di stile... Hai mai scritto canzoni tue? E soprattutto che stile prediligi? Ed inoltre, prima hai fatto una faccia un pò... come dire? Strana. Chi ti piace? Ecco altra particolarità di Blake Barnes, passava di palo in frasca in qualche secondo. Delle volte era veramente difficile stargli dietro, ma non si poneva nessun tipo di problema neanche in quello, se volevano sapevano come stargli dietro se no la conversazione si sarebbe interrotta ad un solo argomento e Blake si sarebbe annoiato e puf, si sarebbe anche volatilizzato, ma non era il caso di Nick, lo si vedeva dal principio. Si alzò e gli fece cesso di seguirlo. cit. Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra


     
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    Si ritrovò a sorridere alle parole di Blake, scuotendo la testa e guardandolo negli occhi.
    -Be’, ne hai conosciuta una adesso…
    Non era una persona legatissima alla vittoria. Se vinceva, bene. Se perdeva…beh’, era stata un’esperienza, no?
    Si entusiasmò al sentir parlare di suonare, perché a scuola era sempre difficile per lui potersi ritagliare un po’ di tempo per portare avanti la sua passione. Annuì alla proposta di Blake, sorridendo e già pregustando il momento in cui le dita fossero venute a contatto con i tasti bianchi e neri del pianoforte, o della pianola, o di qualsiasi cosa, in realtà. Gli bastava suonare.
    Il ragazzo si stava rivelando decisamente più simpatico di quanto Nick avesse pensato, e mentre inviava gli ultimi morsi del panino si ritrovò a sorridere a quell’amicizia così strana ma così giusta, in un certo senso.
    -Be’, se non aspetta allora un pugno non glielo leva nessuno…
    Fece le spallucce, sorridendo e poi ridacchiando alla sua successiva affermazione. Lilith sicuramente sarebbe stata un valido aiuto se avesse avuto bisogno per lo studio, e si ripromise di conoscerla al più presto. Senza neanche pensare a provarci, considerata lap ossessività di Blake. Alzò lo sguardo dal tavolo e lo puntò sul ragazzo alla sua successiva affermazione, inclinando la testa verso destra.
    -Anche se sentissi freddo, esistono gli incantesimi riscaldanti per quello! Ti accompagno volentieri per la birra, ma non fumo.
    Si alzò dalla sedia spazzolandosi la divisa con una mano e sistemandosela così che gli ricadesse perfetta addosso, per poi seguire Blake verso probabilmente il giardino e rispondendo alla sua domanda.
    -Ho scritto solo una canzone completa di parole, perché non so cantare e a mio fratello Cam, che è quello canterino in famiglia, va di aiutarmi una volta ogni mille. Ho composto però moltissime melodie per il piano. - si prese il mento tra le dita - preferisco comporre classica, ma in realtà è un tipo di musica che si adatta particolarmente bene a tutto, quindi direi che è piuttosto indifferente. Da ascoltare direi Pop punk e punk rock. - sgranò gli occhi alla domanda del ragazzo, passandosi una mano tra i capelli e arrossendo leggermente - ecco, diciamo che c’è stato un episodio piuttosto…mh…non so come definirlo. E non riesco a levarmi sto ragazzo dalla testa. - dibattè leggermente con se stesso, indeciso se rivelare o meno il nome, poi si disse che di certo Blake non sarebbe andato di certo a dirlo in giro, e alzò le spalle - si chiama Fitz. O’Connor, non so se lo conosci.
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    Black Opal

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    Blake Barnes ~ Black Opal Le amicizie di Blake Barnes oscillavano tra l'imbarazzante e l'assurdamente imbarazzante. Si poteva incitare mai un primino a mangiare quando non doveva farlo, a fumare quando non doveva assolutamente farlo ed ad andare in un posto all'aperto dopo il coprifuoco quando doveva stare già a letto. Si, Lilith lo avrebbe massacrato di botte. Sorrise semplicemente alle parole del dioptase e poi scosse il capo appena. No, non l'avrebe mai pensata in quel modo e molto probabilmente la sua prossima missione sarebbe stata quella di fargli cambiare idea. Era assurda come cosa, se non la si pensava come lui allora era un concetto estremamente sbaglio e soprattutto da correggere. Ma fece cadere il discorso delle sfide, perchè in quel momento parlare di musica era sicuramente molto più interessante, specialmente perchè aveva tutta l'intenzione di parlare con il professor Olwen. Era importante anche perchè non lo faceva mai con nessuno ed in quel momento era la sua unica ancora di salvezza. Blake odiava pensare al futuro, ed infatti, fu l'unico della scuola che aveva cambiato percorso dopo 3 mesi di scuola, studiando il triplo, certamente, ma comunque facendocela. Il problema, li era proprio quello, Blake che diceva sempre di essere penalizzato da tutti i prof era sempre quello più favoreggiato da tutti. Comunque, si morse il labbro ed ascoltò delle composizioni andando a registrare qualsiasi informazione. Molto interessante a dire la verità! Ammise pensando al fatto che per lui, in realtà, era l'esatto contrario. Io scrivo moltissimo, ma compongo poco, magari possiamo vedere se alcune mie parole, alcuni miei testi si possono coinciliare bene con le tue melodie, e lavorarci insieme. Questa potrebbe essere una collaborazione costruttiva, e si, non fumare. Non ti si addice! Glielo disse dopo che lo vide mettersi la divisa apposto. Davvero si preoccupava della sua divisa dopo che aveva appena finito di mangiare un panino con la mortadella? Si, era decisamente un suo amico, doveva per forza esserlo, non poteva essere altrimenti!Ed inoltre hai già violato almeno la metà del regolamento degli studenti, direi che è tardi per sistemarsi la divisa! Non ce la faceva a non prendere in giro le persone, anche se in quel momento lo stava facendo con un tono di voce amichevole e gentile e comunque voleva la sua birretta e la sua sigaretta. Era bellissimo avere soldi, amici prefetti e ragazze disposte a prendersi punizioni per lui. Ma poi la verità era: erano tutti maggiorenni, una birretta che male faceva? Sospirò e quando uscirono si stiracchiò, si accese l'ossigeno nero e poi ascoltò la storia del ragazzo che gli era entrato in testa. Fitz O'Connor. No, non ho idea di chi sia sinceramente. Ed altrettanto sinceramente non conosco molti primini, in genere non mi soffermo troppo ed inoltre avete già troppi casini, non so se riuscireste a reggere anche i miei e quindi me! Rispose poi con una modestia ed un'umiltà che poteva seriamente uccidere. Ma era il suo modo di fare, non se ne era neanche accorto che l'asticella dell'arroganza, presunzione e narcisimo si era alzata di parecchio. Ed esattamente, perchè te lo vuoi levare dalla testa? E comunque, per esperienza, per levarti qualcuno dalla mente, devi conoscerlo, frequentarlo e levarti qualche sfizietto. Vedrai che se era solo quello, allora ti sarai divertito e nel giro di poco tempo la tua testa passerà ad altro! Beh, Blake era il re del: faccio quello che mi dice la mia testa, tanto mi stanco subito e passo oltre. Peccato che era partita così anche con la Clarke ed adesso era più incasinato di prima! cit. Vivi sempre come se fosse l'ultimo giorno sulla terra


     
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    Non era strano vedere Nick Mc Callister con la più disparata compagnia. Non disdegnava fare amicizia con nessuno, anzi gli piaceva ampliare sempre di più il suo giro, come gli avevano sempre insegnato. Certo, La madre non pensava a dei ragazzini in età liceale ma a più ben importanti Lord o Lady di qualche famiglia importante, ma come tutte le cose che gli interessavano a metà, Nick aveva ascoltato unaparte e dimenticato l’altra. Perciò se qualcuno fosse entrato in quell’istante nelle cucine e avesse visto Nick parlare tranquillamente con Blake non si sarebbe di certo fatto domande.
    -Sarebbe ottimo! Di sicuro ho qualche melodia che va bene per qualche tuo testo.
    Ridacchiò alla sua successiva affermazione, alzando le spalle con noncuranza.
    -Deformazione professionale, purtroppo. Mia madre mi ha inculcato così tanta etichetta nel cervello che a volte faccio le cose senza neanche rendermene conto.
    Si cambiò discorso, che virò su amori e altri disastri. Lo guardò mentre il ragazzo più grande cercava di capire chi fosse Fitz.
    -Immaginavo non lo conoscessi, in realtà. E poi ehi, io i tuoi capisci li sopporterei!
    Scosse poi la testa, come per dire che non ne aveva idea.
    -Sai cosa? Non lo so. È il gemello del mio migliore amico, ma tralasciando quello…è uno stronzo totale. Mi ha lasciato sulla panchina in giardino come uno stoccafisso. - alzò le mani in aria, dando enfasi al suo discorso - ci stavamo baciando, e tutto d’un tratto PUF! Si alza e scompare! Scompare Blake ma ti rendo conto?!
    Ridacchiò al suo consiglio, dandogli una pacca sulla spalla
    -Nah, non è il mio stile. E devo andare, prima che mi cacci in qualche altra violazione del regolamento. Ci si vede in giro, Blake!

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