Tra raggi musicali, note di allegria

James&Aibileen

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    Aibileen Beatrix
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    Le 16h45. Aibileen si fiondó fuori dall'aula, scoccando un bacio sulla guancia di Aidan prima di sussurrargli ad un orecchio che, per quell'ora di pausa, aveva voglia di disegnare e che, prima, sarebbe andata alle Cucine per cercare di ottenere uno spuntino dal cuoco o dagli elfi che lavoravano insieme a lui, per "recuperare un po' di forze" e prepararsi psicologicamente alla lezione di Difesa Contro le Arti Oscure che avrebbe seguito quell'ora di pausa!
    Dopo aver salutato l'amico con un altro bacio sulla guancia, l'Ametrin proveniente dalla Terra dei Canguri si era diretta, effettivamente, verso le Cucine... Non mancando di togliersi, il più velocemente possibile, quel cappio al collo che rappresentava per lei la cravatta della sua uniforme scolastica!

    "Per Merlino... Che cosa ci troveranno mai, di tanto elegante, in questo affare?? Mah!"

    Sbuffó, leggermente imbronciata, mentre si fermava un istante per infilare, nella borsa a tracolla che utilizzava per le giornate di lezione, la cravatta in questione.
    Mentre riprendeva a correre, facendo zig zag tra la folla di studenti che usciva ed entrava nelle rispettive aule di lezione, Aibileen scosse più volte la testa, per evitare come poteva che le lacrime uscissero dai suoi occhi... Non aveva voglia di pensarci. Quella domenica, sarebbe stato il suo diciottesimo compleanno: il suo primo compleanno da maggiorenne anche nel Mondo Non Magico, il mondo di origine della Zia Alys. Ma, soprattutto, il suo primo compleanno senza suo cugino Tyler. Se non altro, non avrebbe compiuto gli anni in una notte di luna piena... Cercó di sorridere, appena, appena, cominciando a sfregare, leggermente, una mano sulla sua tempia destra, come se questa potesse diventare una gomma, una gomma capace di cancellare quella folla di pensieri che le vorticava in testa. Tyler non avrebbe voluto vederla triste, e questo lo sapeva bene. Doveva riuscire ad andare avanti! Corse un po' più forte, per cercare di sfogare quanto poteva quello che provava, fino a quando non arrivó all'entrata delle cucine. La porta era stata lasciata, probabilmente a causa di un errore di svista, semi aperta. Una musica particolarmente allegra e da "festa di un sabato del villaggio" proveniva dal suo interno. Non era una cosa rara, la musica, nelle cucine di Hidenstone... Aibileen sorrise appena, mentre, con la punta delle dita, spingeva con tutta la delicatezza di cui era capace la suddetta porta, in modo da aprirla poco, poco di più, quel tanto che bastava per poter vedere meglio gli elfi che ballavano, gli altri che cucinavano e che cantavano, le loro espressioni, i fornelli... La gioia ed il buonumore che sembravano regnare nelle cucine in quel momento!
    Rimase ad osservare quello spettacolo, come incantata, fino a quando qualcosa, un qualcosa che le scorreva fin dentro le mani, non la spinse a tirare fuori dalla borsa a tracolla che usava per le lezioni il suo blocco da disegno. Si sedette in terra, a gambe incrociate e, nonappena ebbe recuperato la sua fidata matita e la gomma, cominció a... Disegnare la scena musicale ed allegra che si era ritrovata davanti! Vista attraverso lo spiraglio di una porta.
    Non era per nulla una sua abitudine, quella di spiare gli altri... Anzi! Quella, era più una prerogativa di quelle adorabili pettegole delle cugine con cui era cresciuta, Charlie e Taylor. Semplicemente, c'era una scintilla di vita tale, in quel momento di esistenza che aveva sorpreso, anzi, che l'aveva sorpresa, che non era riuscita a fare altro, se non aprire il proprio cuore ad esso, e a restare.

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    Edited by Aibileen Beatrix - 28/4/2022, 16:30
     
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    Avere le cucine non lontane dalle aule poteva sia essere una cosa piacevole che un buona provocazione per chi come lui stava attento al mangiare e non solo dato che amava il mondo dello sport e la parte fisica di quel campo. Finì la peaìnultima lezione del giorno e gli venne un certo languorino. Prima di tutto tornò nel suo dormitorio per posare con cura e con precisione le cose alla scrivania dove studiava e non solo, poi tornò verso le cucine in tempo record, percorse tutte le scale che dividevano il dormitorio dalla sua meta in meno di cinque minuti senza correre, una bella cosa. Trovò la porta che era socchiusa e non chiusa come al solito, forse qualcuno o qualcuna aveva avuto la sua stessa idea. Superò la porta senza cercare di fare rumore, in cucina sembrava decisamente un bel momento di gioia e la cosa non gli dispiaceva assolutamente. Poi si diresse verso il centro della stanza dove vide un elfo che arrivava con un vassoio pieno di biscotti, con gentilezza si rivolse a lui.

    Ne posso prendere un po'? Avrei una certa fame adesso.

    Fece un sorriso allo stesso e l'elfo acconsentì. Avanzando nella cucina prese anche una fetta di torta mentre nessuna lo vedeva, poi uscì dalla cucina per tornare verso il suo dormitorio. Appena arrivò alla porta però riconobbe una studentessa della casata di Ametrin, anche la sua quindi, quindi si rivolse a lei mettendosi a sedere accanto per osservare cosa facesse, sembrava avere un foglio e un lapis e stesse disegnando un qualcosa.

    Ciao Aibileen, tutto bene?

    A quel punto le fece un bel sorriso poi riprese.

    Hai trovato una location adatta a fare i tuoi disegni? Ti va un biscotto o questa fetta di torta alle carote?

    Lasciò quindi la parola alla ragazza, forse in quell'occasione la vedeva un po' più su di quello a cui era abituata a vederla nell'ultimo periodo. La cosa non gli poteva che far piacere.

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    Edited by James Beauvais - 28/4/2022, 21:43
     
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    Il sorriso di un elfo in particolare, aveva catturato la sua attenzione. Per una certa quantità di secondi, l'elfo aveva mantenuto gli occhi chiusi, come a voler assaporare maggiormente ogni sfaccettatura, respiro e nota di quel sorriso.
    Aibileen stava, proprio in quel momento, cercando di renderlo concretamente visibile, palpabile, nel modo in cui erano distesi i lineamenti del volto a cui stava cercando di dare vita sotto il tracciare, lo sfumeggiare, il viaggiare (?) della sua matita.
    Chissà se si sarebbe ricordata di rimettersi la cravatta, prima di dirigersi verso l'aula di Difesa Contro le Arti Oscure? E se avesse avuto il buon senso della sopravvivenza di guardare l'ora in tempo, sul suo magifonino, in modo da arrivarci in orario, alla suddetta lezione? Le punizioni del Professor Ensor, per quel che riguardava i ritardi (ma un po' tutto in generale - anche il "respirare troppo forte", a volte, sembrava ad Aibileen!), avevano un che di leggendario, quasi. Non mancavano, in ogni caso, di essere conosciute ai più (e oltre), ad Hidenstone.
    Il rischio che Aibileen "non si accorgesse in tempo dell'ora", in sé, era concreto... Quando disegnava, la ragazza non mancava in effetti, puntualmente, di perdere la cognizione del tempo! Era talmente concentrata nell'atto di cercare di rendere al meglio quanto ricordava del volto e del sorriso che aveva visto, che non si accorse nemmeno del fatto che James, nel mentre, era entrato nelle Cucine...
    Salvo poi sobbalzare nonappena il concasata le rivolse la parola, all'uscirne!

    << Oh! C.. Ciao! >>

    Passato l'istante di sorpresa, e dopo aver preso un paio di respiri profondi per cercare, il più possibile, di evitare di balbettare, tese la mano dritta verso di lui, a mo' di presentazione:

    << Siamo... Siamo in classe insieme! Nel Biennio.. >>

    ... E a quello, mi sa che ci era arrivato da solo, in realtà, tenendo conto del fatto che condividete le lezioni del Biennio da settembre...

    << Ma... Non ci siamo mai parlati. Mi... Mi pare, ecco. Sei James, vero? >>

    Il fatto che lui avesse notato che la sua passione fosse il disegno (bastava buttare un'occhiata a caso una volta su un suo foglio di appunti per rendersene conto, in effetti... Ad incorniciarli, vi erano sempre disegni e decorazioni vari e variegati! - il più delle volte, di creature, magiche e non, reali o inventate da lei di sana pianta) la mise non poco in imbarazzo, ma, alla sua osservazione sulla location, si entusiasmó:

    << C'è... C'è un'allegria assolutamente meravigliosa! E la musica! Tu... Che ne pensi? >>

    Alla proposta sul cibo, invece, nonostante il suo rinomato buon appetito, ci tenne innanzitutto a chiedere:

    << G.. Grazie... Ma dipende. Quale... Quale dei due ti piace di più, ecco? >>

    Domandó, con un sorriso timido, ma comunque sincero, nonostante il suo sguardo mantenesse qualche traccia di tristezza. Sapeva che il cugino avrebbe sempre voluto vederla andare avanti, verso la vita, e verso l'allegria... Per quanto quello potesse, in determinati momenti, risultarle difficile. Ma valeva la pena provarci. Sempre e comunque.

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    Fece un sorriso alle parole della ragazza, la sua concasata, era chiaro che era stato un ingresso un po' a sorpresa il suo, ma tutto sommato era abituato a fare delle sorprese.

    Si, ti ricordi bene, siamo insieme nella classe del biennio.

    Una piccola pausa per poi riprendere.

    No, non credo che ci siamo mai parlati così a quattrocchi. Hai proprio ragione. Ma come si dice? C'è sempre una prima volta e oggi è quel momento.

    Fece nuovamente un sorriso poi tornò a parlare.

    Si, sono James, hai una buona memoria.

    Almeno si conoscevano per nome e la cosa era importante, non essere due sconosciuti totali poteva decisamente aiutare nella conversazione tra di loro, alla fine avevano condiviso già tante lezioni da inizio anno. Adorava la conoscenza, una frase riempiva tutto quello che sapeva e voleva sulla conoscenza, “Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, è l'illusione della conoscenza.”. Ascoltò le parole della ragazza poi le rispose.

    Si, è vero. Qui c'è una bell'allegria, la cucina non è mai spenta come ambiente. Sono pienamente d'accordo con te.

    Fece una bella risata.

    Mi piacciono entrambi, ma diciamo che venendo dall'America con ben saprai, sono di New York, la torta di carote per il momento non è entrata del tutto nella mia dieta quotidiana come sapore, quindi se devo scegliere direi i biscotti. Spero che a te piaccia la torta di carote.

    A quel punto fece nuovamente un sorriso e porse la torta alla ragazza. Quindi riprese la parola.

    Dimmi qualcosa di te, raccontami qualcosa di interessante che mi aiuti a conoscerti meglio. Qualunque cosa vuoi, sei libera di scegliere qualsiasi argomento.

    Poi se la ragazza avesse voluto sapere qualcosa di lui non avrebbe avuto problemi a parlarle e dirle qualcosa in più. Lui era sempre solare e sperava che anche gli altri fossero in quel modo, ma non tutti erano uguali nel mondo e quella varietà era quello che differenziava le persone.

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    Aveva decisamente fatto passi da gigante, in quei due anni passati ad Hidenstone! Non stava abbassando lo sguardo, e non sentiva minimamente la voglia di scappare a gambe levate, nonostante qualche frase balbettata e momento d'imbarazzo qui e là.
    Aibileen sorrise al ragazzo, timidamente, ma tutto sommato già più tranquilla, forse per il fatto che si erano già incrociati più volte a lezione, nonché nella Sala Comune ed al tavolo degli Ametrin in Sala Grande, e che le era sembrato, da lontano, anche genuinamente simpatico?

    << E a te... Piace cucinare? >>

    Chiese quindi, con curiosità, nel tentativo di fare conoscenza. Poi, ascoltò quanto James le disse sulla sua città di provenienza e sui suoi gusti in fatto di dolci, e sorrise annuendo, quando le chiese se le piacesse la torta di carote.

    << Sì, parecchio... È anche il dolce preferito di mia cugina... Il mio, è la mousse al cioccolato. Il tuo qual'è, invece? >>

    Coraggio, Aibileen... Visto? Non è poi così difficile, alla fine.

    << Non sono ancora mai stata a New York... Com'è? >>

    Domandò, prendendo la torta che le stava porgendo James, cominciando a mangiarla.

    << Uhm... È buonissima! Grazie mille! E... I biscotti... Come sono? >>

    Alla sua proposta di raccontargli qualcosa di interessante, Aibileen s'imbarazzò, ma inclinò anche la testa di lato, incuriosita.

    << E.. Ecco... C.. Cosa intendi con "interessante"? Nel senso... Che cosa reputi interessante? >>

    Poi, per rispondere comunque qualcosa, aggiunse:

    << Non so... V.. Vengo dall'Australia, per esempio... Ci sei mai stato? >>

    Buttò lì. Aibileen, a discapito della sua timidezza e delle sue insicurezze, era sicuramente una persona spontanea: se era felice, si vedeva. Se era triste, anche. Se era in imbarazzo (e quando mai le capitava?), pure troppo. Se qualcosa la entusiasmava, o le metteva allegria, un sorriso non tardava ad illuminarle il volto. Lei era fatta così: cercava sempre di essere il più sincera possibile, con se stessa e con gli altri, per quel che poteva e le riusciva.
    Ed in nome di quella sincerità e spontaneità, a furia di sentire quella musica allegra volteggiare intorno a loro, Aibileen si alzò, porgendo una mano al concasata, con un sorriso imbarazzato in volto:

    << Ti... >>

    Si bloccò.

    "Ok, Aibileen. Respira, respira..."

    << Ti va di ballare? >>

    Lo disse tutto d'un fiato, non volendo dare il tempo alla propria voce di perdersi in impappinamenti ed in uscite non-sense vari e variegati (alla nutella?).



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    Fece un sorriso alla ragazza poi riprese.

    Cucinare? Mi piace assolutamente. Per esempio so fare delle buonissime BBQ ribs e la famosa NYC Cheesecake. I nostri piatti tipici americani, o almeno alcuni tra i tanti. A te cosa piace cucinare?

    Fece una risata.

    Buonissima anche la Mousse al Cioccolato, la adoro credimi. Ottima scelta. Direi che il mio preferito sono i Black and white cookie, sono dei biscotti di pasta frolla morbida e fragrante, dove il cioccolato fondente si unisce a una delicata glassa fi vaniglia fondente.

    Una nuova pausa.

    New York? Per descriverti come è ci vorrebbero ore, ma ti dico che è una città bellissima, piena di vita, e soprattutto enorme. Direi che è la città forse più bella al mondo dal mio punto di vista, dato che adoro il divertimento. Ti consiglio di venire prima o poi a vederla, se vorrai ti potrei fare da guida.

    Un bel sorriso sul suo volto.

    I biscotti sono buonissimi, gli adoro.

    Tanta sincerità nelle sue parole.

    Tutto può essere interessante, credimi. Spesso dipende da noi cosa lo riteniamo o cosa no.

    Rimase con il sorriso sul volto, il suo essere solare era decisamente noto a tutti.

    Australia, che gran paese. Ci venni una volta da più giovane, se non ricordo male a Sydney. Sei di lì te? Però devo dire che sinceramente ho grandi ricordi del paese, prima o poi ci tornerò.

    Una nuova pausa mentre ascoltò le nuove parole della ragazza, una proposta che ritenne decisamente interessante, un qualcosa di particolare a cui non avrebbe mai detto no.

    Assolutamente, mi piace molto ballare, libera la mente. Scegli te la canzone e ti seguo.

    Fece per prendere le mani della ragazza per entrare in quel ballo, era giusto che fosse il ragazzo a prendere l'iniziativa. Era incuriosito dalla scelta che avrebbe fatto la ragazza, non aveva problema a seguirla in nessun tipo di ballo.

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    Al sentir nominare la Cheesecake, andò immediatamente in brodo di giuggiole!

    << La Cheesecake?? L'adoro! Soprattutto quella al cioccolato. >>

    Ammise, prima di sorridere alla domanda che, comprensibilmente, le aveva appena rigirato, e di rispondere:

    << Il Poulet Carry di Mamie, la mia nonna, mi riesce... Abbastanza bene... Credo. D.. Dicono. E poi ... La torta al cioccolato e al pistacchio, la torta gelato... >>

    Quando James nominò i Black and white cookie, Aibileen alzò un pollice in su in segno di approvazione.

    << Sono assolutamente buonissimi! >>

    Disse infatti. Alla proposta di James di farle da guida per scoprire New York, Aibileen s'illuminò e, emozionata, esclamò:

    << Merlinomerlinomerlino, grazie!! Sarebbe fantastico! >>

    Poi, aggiunse:

    << Anche.. Anche tu, se passi dalla mie parti, fammi un cenno! Ti farò vedere la città volentieri... >>

    Poi, anche per rispondere alla sua domanda, disse, con un sorriso:

    << Io vengo da Melbourne, è... Una città meravigliosa! >>

    Senza scherzi, per dirla con il Giovane Holden. Quando Aibileen propose a James, suo concasata, di ballare con lei, e lui accettò, gli sorrise, decisamente in imbarazzo, ma contenta!
    Il pensiero dell'Allegria che sembrava permeare in quel luogo, le fece venire subito in mente una canzone in particolare... Prese il proprio magifonino per selezionare la canzone in questione: e, ben presto, le prime note di "Festa do interior" di Gal Costa risuonarono in quel corridoio.

    << Se.. Se non ti piace... Dimmelo pure senza problemi! >>

    Ci tenne a precisare, con un piccolo sorriso timido, prima di lasciare che il ragazzo le prendesse le mani. Lei personalmente, era più che esperta nella non-nobilissima arte del ballare a casaccio! Chissà se lui aveva qualche tipo di ballo e di passi specifici in mente, invece.


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    Fece un sorriso per ricambiare alle parole della ragazza, come darle torto? Era perfetta per lui quella classica torta americana che poi ormai era diventata famosa in tutto il mondo, ma la migliore si trovava sempre nelle pasticcerie del mondo babbano americano, a New York.

    Hai la mia approvazione, adoro quella al cioccolato. Ricordami di portarti un pezzo della famosa NY Cheescake, la più famosa del mondo.

    Fece una bella risata a quel punto. Poi riprese a parlare.

    Se te lo dicono vuol dire che ti riesce veramente, sarei felice di assaggiarlo se una volta lo fai, ti darei un parere senza alcun problema.

    Una piccola pausa tra frase e frase. Gli stava piacendo parlare con quella ragazza.

    Lo sai che sono anche i miei preferiti quei cookie? Sono magnifici con il loro sapore, a New York ne trovi di buonissimi soprattutto in un paio di pasticcerie, sono spettacolari.

    Una nuova pausa.

    Hai la mia parola, sarò la tua guida personale a New York. Ti farò vedere tutto quello che potrò, una cosa che non mancherà la statua della libertà e il famoso ponte di Brooklyn.

    Riprese subito a parlare dopo essersi sistemato i capelli con la mano destra.

    Perfetto, se verrò in Australia e a Melbourne ti manderò assolutamente un gufo o un messaggio.

    Una nuova risata.

    Ci credo, deve essere magnifica come città, seppur non ci sono mai stato. Meglio così alla fine, sarebbe una vera e nuova sorpresa per me.

    Un sorriso che rimase sul volto. Ascoltò la musica che la ragazza scelse per ballare, era di un ritmo allegro, piacevole e sembrava essere di una tonalità decisamente brasiliana, gli piaceva assolutamente la cosa.

    Bella canzone, adoro questo ritmo. Mi piace moltissimo, seppur non l'avessi mai sentita prima di ora.

    Le fece un sorriso nuovamente. Cercò di dare il ritmo al movimento del ballo mentre teneva le mani della ragazza, poi passò a tenerle una sola mano e passare quella destra sulla schiena della ragazza, cercò di tenere un ritmo di movimento alquanto latino americano nel ballo.

    Sono sempre sette passi, nel latino americano, segui il movimento e vedrai che sarà perfetto.

    Non andava molto veloce per permettere alla ragazza di capire quel movimento di piedi.

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    Quando James le propose di portarle un pezzo della famosa Cheesecake, Aibileen non poté che entusiasmarsi all'idea:

    << Sa.. Saresti davvero gentilissimo! Ti ringrazio tanto per il pensiero! >>

    Esclamò infatti, con un sorriso. Poi, fu il suo turno di fare qualche esempio di quel che sapeva cucinare... Il concasata fu molto gentile, nella sua risposta. Sorrise alla sua proposta.

    << Volentieri! >>

    Rispose, pensando di aver avuto una buona idea, nell'andare alle Cucine durante la pausa prima della lezione di Difesa Contro le Arti Oscure. James le era sempre sembrato simpatico, in classe e nella loro Sala Comune, quando le capitava d'incrociarlo di sfuggita. Era contenta di star avendo l'occasione di conoscerlo!
    I due cominciarono a parlare delle loro rispettive città di provenienza. Quando le disse che l'avrebbe avvertita, nel caso di un suo viaggio a Melbourne, gli chiese, con un sorriso:

    << Nel... Nel tuo precedente viaggio a Melbourne, hai visto anche dei Canguri? O dei Chibi-koala? >>

    I Canguri ed i Chibi Koala erano degli animali e delle creature magiche timidi, oltre che prevalentemente notturni... Non era per nulla scontato di riuscire a vederne!

    << Ti... Ti piacciono le aracnidi? >>

    Era risaputo che, in Australia, vi fossero trai ragni più velenosi al mondo... Per non parlare del periodo dell'anno in cui Sidney si riempiva di aracnidi volanti, grandi quanto una palla da baseball! Bisognava fare particolarmente attenzione, nel girovagare per quella città, in quel periodo lì.
    Poi... Aibileen gli propose di ballare, e James accettò. Le propose di scegliere lei la musica e, quando lei ebbe preso la sua decisione, la voce di Gal Costa non tardò a diffondersi per quel corridoio che precedeva l'ingresso alle Cucine. La ragazza fu sollevata di vedere che al concasata sembrasse piacere quella canzone. Le aveva preso le mani per ballare, e le confermò che quella canzone, per lui, era stata una bella scoperta! Aibileen fu visibilmente contenta della cosa.

    << S.. Sono contenta che... Che ti piaccia! Mi mette sempre di buonumore, questa canzone... L'ho scoperta durante un viaggio in Brasile. >>

    Poi, vide James cercare di prendere il ritmo della canzone, per ballarlo. Le stava tenendo le mani, ed Aibileen lo ascoltò mentre lui cercava di spiegarle come funzionavano i balli latino americani. Annuì alle sue parole e, nell'imbarazzato tentativo di seguire il ritmo del ragazzo, abbassò lo sguardo per osservare i movimenti dei piedi di lui!

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    Edited by Aibileen Beatrix - 10/7/2022, 03:12
     
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    Era quasi impossibile trovare una persona che non amasse la nota Cheescake di New York, la varietà con base di biscotti, una crema al formaggio cremoso e una salsa ai frutti di bosco che si poteva trovare anche nel resto del mondo ma in America erano decisamente insuperabili nel prepararla ed era vanto per quello che era il suo paese di origine. Fece un cenno con la testa mentre sorrideva per dare un parere positivo a quelle parole, alla fine il dolce poteva parlare da solo. E soprattutto una promessa per lui era sempre una promessa.

    Aspetto di sentire il tuo Poulet Carry allora, sono molto curioso. Un dolce che non penso mai di aver sentito finora, ma come si dice? C'è sempre una prima volta.

    Un bel sorriso sul volto.

    Si fece un tour in delle riserve con la terra rossa a Melbourbne, penso che hai presente più di me la famosa terra rossa dell'Australia, una cosa così strana e rara. Si, si vide entrambi gli animali in quelle riserve. I canguri ci dissero che sono molto pericolosi e mai avvicinarsi troppo dato che danno dei colpi molto forti, invece i Chibi-koala erano molto docili, bellissime creature.

    Una piccola pausa poi riprese.

    Sinceramente non mi fanno effetto i ragni, basta che facciano la loro parte e non vengano troppo vicino, soprattutto le aracnidi, che se non erro hanno un sacco di veleno dentro di loro. Sono animali belli i ragni secondo me, vanno capiti.

    Il ballo proseguiva seppur fosse un qualcosa senza troppe aspettative, una cosa improvvisata, ma spesso erano le cose più dirette e le migliori.

    Credo che le cose più belle si scoprono per caso, un po' come quando si cammina in una via e si trova un negozio che non si sapeva che esistesse e a primo sguardo rimani ammaliato. Ti è mai capitata una cosa del genere? Mi manca effettivamente il Brasile, devo rimediare il prima possibile.

    Un piccolo sorriso mentre teneva il ritmo.

    Sai che il latino americano è un ballo che fa per te? Secondo me ti muovi molto bene, poi la perfezione arriva con il tempo.

    Era la pura e sincera verità quella che le stava dicendo.

    ? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?

    © psìche

     
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    Aibileen Beatrix
    Ametrin | 17 anni


    Aibileen non aveva detto né più, né meno che quello che pensava: se ci fosse realmente stata l'occasione di preparargli la ricetta del Poulet Carry di sua nonna, lo avrebbe fatto volentieri!
    Alle parole di James, non poté fare a meno di ridere, ma in un modo che non aveva assolutamente nulla di derisorio, anzi! L'aveva trovata una cosa tenera.

    << Il Poulet significa "Pollo", in francese! Si... Si tratta di pollo con molto carry... E... Molte spezie diverse. E riso... Se verrai a trovarmi a Melbourne, te... Te lo preparerò volentieri! >>

    Assicurò, sempre sorridendo. Dopodiché, per un certo lasso di tempo, parlarono dei propri paesi e delle proprie città di origine. Sorrise su quanto disse riguardo ai canguri:

    << Per i canguri... Dipende, in realtà. Sono pericolosi... Potenzialmente, ma... Perché sono spaventati! Soprattutto... Dalle scope volanti, e gl'incantesimi e gli oggetti magici particolarmente rumorosi, ecco. >>

    Spiegò timidamente, ma comunque con un sorriso.

    << Sono animali notturni... Prevalentemente. >>

    Aggiunse, prima di parlare dei Chibi Koala:

    << I Chibi Koala, invece... Sono piuttosto tranquilli... Quello assolutamente! Gli piace vivere con il loro proprio nucleo familiare... Ecco. >>

    Sperava di essere riuscita a spiegarsi abbastanza bene, nonostante il lieve imbarazzo. Non voleva in alcun modo contraddire quanto le stava dicendo il compagno di casata, tutt'al più, desiderava completarlo, appassionata com'era di creature magiche, e di creature in generale!
    Quando James disse quello che pensava dei ragni, sorrise, emozionata:

    << Esatto! La... La penso anche io così! >>

    Poi... Cominciarono a ballare, Aibileen mise una canzone che le piaceva... In maniera prevalentemente improvvisata, anche se il concasata colse l'occasione per spiegarle pure qualche passo di danza latino americana.
    Poi, quest'ultimo le pose una domanda: le chiese se le fosse mai capitato di sentire che le cose più belle si scoprissero per caso... Un po' come quando si cammina in una via, e si trova un negozio di cui non si sapeva nemmeno l'esistenza, e che richiama la propria attenzione come in una sorta di colpo di fulmine? Aibileen sorrise:

    << Decisamente sì! >>

    E, in quel momento, le venne da pensare alla Farfalla di Fuoco che, come così spesso accadeva, si stava riposando trai suoi capelli a mo' di fermaglio, e al modo in cui si erano effettivamente "incontrate" all'Evento d'inizio anno... Un vero e proprio Colpo di Fulmine!
    Quando il compagno di Biennio le fece i complimenti per come ballava quello stile di ballo, la ragazza non poté che sentire le gote accalorarsi, ma gli sorrise, sforzandosi di guardarlo dritto negl'occhi, mentre rispondeva:

    << Gr.. Grazie mille! Si vede che... Sei un bravo insegnante. >>

    Disse, prima di guardare l'ora sul proprio magifonino, che si trovava nella tasca della sua divisa... E d'impallidire.

    << Il Professor Ensor! >>

    Il Trauma formato Insegnante.

    << La... La lezione inizierà a momenti! Ci... Ci conviene correre! >>

    La pausa era finita. Ma era stato un momento di musicale allegria decisamente gradevole! La ragazza sorrise al compagno di Biennio, riprendendo tutte te le cose che aveva lasciato posate a terra.

    << Gr.. Grazie per la torta e per il ballo... Comunque! >>

    Dopodiché, avrebbe aspettato il concasata per cominciare a correre, insieme a lui, verso l'Aula di Difesa Contro le Arti Oscure!


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    Edited by Aibileen Beatrix - 10/7/2022, 03:11
     
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