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Edward Heart.
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DONGIOVANNICorteggiatore impenitente di donne, audace e fortunato, talvolta millantatore.Per l’ennesima volta, Edward era scappato dalla furia della ciurma a cui apparteneva e, soprattutto, dalle faccende che lo attendevano e che non aveva minimamente voglia di svolgere. Lavare il pavimento della nave era un vero e proprio sbattimento: non solo ti faceva in quattro, prosciugando ogni forza, ma, soprattutto, era noioso a morte. Edward non aveva voglia di morire di noia. E, sinceramente, non voleva sprecarsi per certe cose che potevano benissimo far altri.
Non aveva mai imparato davvero a lavorar di gruppo su questo lato della medaglia: era bravo nelle faccende legate al mare, non a quelle proprie delle navi. Era sempre stato così, sin da bambino: si dava a delle vere e proprie scappatelle e alla veneranda età di ventiquattro anni non si era ancora deciso a cambiare. Per di più, quel giorno era domenica, anzi, la (!) domenica: perché sprecarsi quando poteva esser altrove a far ciò che più lo aggradava? Era quel giorno del mese in cui si teneva il mercato e i predoni litigavano per la divisione degli spazi del prato, pur di accaparrarsene un pezzo. Edward l’adorava: tra tutta quella folla, poteva esercitarsi su una delle sue attività preferite: rubare ai ricchi. Sapeva che non era affatto corretto, ma delle norme morali a lui non importava un fico secco. Bastava non farsi scoprire. E, poi, i furti lì erano talmente all’ordine del giorno che gli auror non sarebbero mai riusciti a prender tutti i ladri.
Vestito con i suoi soliti abiti, pantalone scuro abbinato a una camicia bianca, si fece strada tra la folla, con uno sguardo euforico. Era da un bel po' che non lo faceva. Mosse le dita della mano con ritmicità, per riscaldarle. Fece finta di dar uno sguardo agli oggetti sulle bancarelle anche se, nel frattempo, con la coda dell’occhio analizzava ogni singola persona si trovava davanti. Alla fine, avvistò la preda perfetta: un giovane ragazzo che, dal vestiario, sembrava avercene di soldi. Si intrufolò nella mischia, per avvicinarsi maggiormente a costui.
Sogghignò quando notò la punta del portafoglio fuoriuscire da una delle tasche posteriori dei pantaloni.
“Caspita, che gran signore!” pensò ironico. “Ha pure il portafoglio! E noi pezzenti con la sacchetta portamonete… sì, mi servirebbe proprio un regalo del genere! Sarà un gioco da ragazzi!”. Come se nulla fosse, continuando a guardare avanti, si affiancò al ragazzo, ma non troppo, e con una certa maestria, gli sfilò il borsellino.24 ANNI PREDONE SCHEDA PG STATISTICHE EDWARD HEARTIl pubblico si è sempre aspettato che io fossi un playboy, e un bravo ragazzo non delude mai il suo pubblico.
Blake Barnes. -
Edward Heart.
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DONGIOVANNICorteggiatore impenitente di donne, audace e fortunato, talvolta millantatore.Giochicchiò con quel prezioso bottino tra le mani per qualche secondo: lo aprì e ci sbirciò dentro. C’era davvero molta grana e il portafoglio era di una certa fattura! Sì, era stato fortunato ma, soprattutto, “sono un genio!”. Edward non era un tipo umile e, se avesse potuto far leva sul suo ego, lo avrebbe fatto senza troppi ripensamenti. In quel momento, infatti, non fece altro che alimentarlo, borbottando nella sua mente continui elogi a sé stesso per la propria bravura, maestria, intuito nel capire che quel ragazzo sarebbe stata la preda giusta.
Fiero come un pavone, ma non stupido, si infilò il portafoglio in un taschino interno alla camicia, che aveva fatto cucire apposta: non per niente era un ladro dalle mani “magiche”, aveva imparato a farlo sin da bambino!
Si fece strada tra la folla, sicuro di non essere stato scoperto, ma… l’urlo di una voce maschile e giovane gli fecero intendere che, purtroppo, in un modo o nell’altro, quel giovanotto aveva capito tutto. Eppure… non aveva prove. E il bottino era al sicuro e non sarebbe mai potuto cadere dalla sua camicia, almeno che non ci fossero stati incidenti di percorso.
Si girò né troppo veloce, né troppo lento verso di lui, con un sopracciglio alzato in incredulità falsata molto bene.
- Dici a me, giovanotto? – affermò, imitando una voce sicura di sé. Poi, si guardò attorno e addosso e fece qualche passo avanti, avvicinandosi all’opale.
- E cosa mai dovrei avere che non mi appartiene? Il cazzo, forse? -
Non ce la poteva proprio fare. Adorava prendere in giro quel tipo di persone come la vittima di tutta quella faccenda.
- Si, capisco, dopotutto non riesco proprio a tenermelo tutto per me, nei miei pantaloni. Però se volevi fare qualcosa di… “sporco”, potevi chiederlo con un tono di voce un po' più basso, no? Che figura ci fai, che ora lo sa mezzo mondo? -
Ridacchiò divertito.
- Oh, a fuoco, dici! Non mi dire che mi precedi per reputazione! Impossibile che tu ti sia scopato tutta Denrise, perché manco io all’appello! Quindi, se vuoi appiccare il fuoco, fai pure, anche se, ti avverto, non ho esperienze con uomini, preferisco le donne -24 ANNI PREDONE SCHEDA PG STATISTICHE EDWARD HEARTIl pubblico si è sempre aspettato che io fossi un playboy, e un bravo ragazzo non delude mai il suo pubblico.
Blake Barnes.