Un anello per Domarlo.

Un anello. Un anello può darmi la possibilità di poter vagare per le strade della città in pieno giorno, senza alcun tipo di problema. Senza morire bruciato dal sole, insomma.
Ecco, tutti sanno che i vampiri non amano la luce solare, Quindi girano sempre di notte. Ma ho sentito dire che, al negozio di Magie Sinister vendono un anello, chiamato “Anello di Dracula”, che da la possibilità a vampiro di poter stare sotto la luce del sole, causandogli solamente un formicolio ed una leggera difficoltà nella vista. Meglio che rimanere carbonizzati dalla luce del sole, no?
Ed ho anche sentito che il negozio ha dimezzato i prezzi della sua merce. E quale miglior momento per approfittarne? Avevo già pronto il canino per prendere l'anello, ma credo che con questo sconto, non dovrebbe servire. Meglio così, troverò un altro modo per utilizzare quei due canini.
Mi trovo per le strade di Nocturn Alley, è sera, ovviamente, dato che non ho ancora l'anello ed il negozio sembra ancora aperto. Sono appoggiato alla parete di un edificio, in un vicolo di fronte al Sinister. Getto un mozzicone di sigaretta a terra. Non fumo quasi mai, a dire il vero. Solo che, la vittima che avevo appena assaggiato aveva un pacchetto pieno di sigarette...ne ho approfittato.
Col mio solito vestiario cupo e logoro, mi avvio verso l'ingresso di quel negozio.
Erano anni che non entravo qui dentro. L'ultima volta, avevo già perso la memoria, quindi posso ricordarmelo, c'era ancora il Signor Sinister...e il Signore Oscuro ancora in vita, mi sa...
Fu l'ultima volta che ci entrai, perché poi andai via dal Regno Unito. E questa è la prima volta dopo circa trent'anni, che entro in questo fantomatico Magie Sinister.
L'odore di morte è sempre lo stesso. Forse sarà cambiato qualcosa nell'arredamento, ma tutto sommato è lo stesso negozio buio, impolverato e colmo di artefatti oscuri.
Ciò che è cambiato, a quanto ho sentito, è il proprietario. Una donna, se non sbaglio americana...il nome, ahimè, mi sfugge.
Comunque, mi avvio al bancone, appoggio una mano su di esso e sposto lo sguardo sulla mano della gloria accanto a me. Ho sempre trovato affascinante questo oggetto...ma non mi è mai importato comprarlo.
“C'è nessuno?” mi guardo intorno per cercare di scovare la nuova proprietaria. “Sono qui per l'anello di Dracula.”

Spike Giles

Animal I have become

Vampiro, 123 anni

La voce della donna riecheggia in quel luogo buio e polveroso. Il mio sguardo si posa su di lei appena la vedo apparire da dietro ad uno scaffale.
La seguo con lo sguardo fino al bancone e così mi avvicino anche io. Abbasso lo sguardo sul forziere che mi poggia davanti e, aprendolo, mi mostra tutti gli anelli che ha a disposizione. Ogni tipo di misura possibile, dal più piccolo al più grande.
Prendo il primo, mentre di tanto in tanto il mio sguardo si posa sulla negoziante. “Qual è il tuo nome?” Le chiedo, osservando l'anello nel dettaglio “Non pensavo fosse così...” sussurro rigirandomi quell'anello tra le dita, senza ancora provarlo. La parola che avrei voluto dire era 'bello', ma, non so perché, quella parola non è mai uscita dalle mie labbra. Era davvero elegante ed ora potevo capire il motivo dei prezzi così alti, in quel negozio. Le merci, oltre che oscure e pericolose, erano anche di alto valore, davvero preziose. “Avrei potuto soddisfarti con la richiesta del canino. Ne ho due, con me, e non sono quelli miei. Non penserai che mi sarei strappato un canino per poter comprare questo anello?
Ma, visto che ti senti così generosa, ne ho approfittato. Terrò quei canini per altre occasioni, ovviamente. Fanno sempre comodo”
Finalmente mi decido ad infilare quell'anello al mio anulare destro, constatando però che quella non era la misura adatta. Quindi poso quello e ne prendo un altro, leggermente più grande.
“La mia scelta di comprare questo anello è solo per lavoro..non per altro. Non per girare tra i comuni mortali” mormoro alzando lo sguardo verso la donna. In effetti ho deciso di comprare quell'anello magari per avere la possibilità di effettuare lavori per l'acromantula anche in ore diurne, se ce ne sarebbero stati. Era molto utile, quell'oggetto.
Nemmeno quello mi entrava, quindi ne prendo un altro e, rivolgendo nuovamente lo sguardo verso di lei, le faccio un'ultima domanda “Da quanto tempo proprietaria di questo negozio?”

Spike Giles

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Vampiro, 123 anni

La donna mi rivela finalmente il suo nome. Sélène, dice di chiamarsi. Successivamente lei chiede il mio nome. Sposto lo sguardo verso di lei e le rispondo “Spike. Mi chiamo Spike.”
Torno concentrarmi sugli anelli, provandone alcuni e nel frattempo ascoltando le parole della negoziante.
“Se esistono vampiri che preferiscono strapparsi un canino pur di poter vagare liberi durante il giorno, meglio per te. Io, però, non sono tra questi”
Do uno sguardo alla donna “Ho avuto la fortuna di aver trovato un vampiro morto e ho strappato i suoi canini. L'intenzione era proprio di usarli per comprare l'anello. Ma tra una cosa e l'altra non sono potuto venire prima. Devo dire che sono stato fortunato, vista la tua promozione-chiamiamola così. Aver aspettato mi ha fatto risparmiare.”
Provo poi un anello che finalmente sembra essere della mia misura e sento ancora Sélène parlare.
“Non credo che comunque siano affari tuoi, o no?” Rispondo, rivolgendo nuovamente il mio sguardo verso la donna.
Quando poi risponde alla domanda che le avevo fatto, riguardo a quanto tempo era proprietaria del negozio, annuisco lentamente, concordando con lei.
“Ricordo bene quel vecchio. E non so se sia mai riuscito a conoscere anche l'altro negoziante, suo socio. In effetti adesso è leggermente più pulito di prima. E la merce è più ordinata di un tempo. Ricordo che ammassava tutto dove gli capitava prima.” Ovviamente ricordo il locale da dopo gli anni 90, quando di tanto in tanto facevo qualche salto in inghilterra.
La mia età è abbastanza alta da aver vissuto diversi eventi che la gente normale ha solamente studiato nei libri di storia babbani, o anche nei libri di storia della magia. Ma, naturalmente non ricordo nulla, Ahimè.
La discussione si interrompe, appena la donna mi chiede se sia riuscito a trovare un anello della mia misura. “Lo avevo trovato da un po', in effetti.” Rispondo, mostrando l'anello già messo al dito. “Quant'è il prezzo, quindi?”

Spike Giles

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Vampiro, 123 anni

Credo che la donna abbia finalmente capito che io non ho intenzione di parlarle di me. Non è difficile capirlo, in effetti...basta notare il mio comportamento. Infatti Selene non fece altre domande riguardo la mia vita e i miei affari.
Quando parliamo del negozio, com'era una vola e di come parla di Burke in quel modo, Annuisco in accordo con la donna. “Poteva essere bravo con l'organizzazione del negozio...ma è stato un codardo. Ed uno stupido. Non che mi importi di quello che Voldemort gli fece sotto il naso” e sinceramente stimo quell'essere, anche se anche lui è stato davvero stupido e troppo sicuro di se. Questa parte non ho intenzione di dirla ad alta voce, non perché abbia paura. Ma perché non conosco la donna e non mi fido abbastanza di lei. Ho le mie idee riguardo colui-che-non-deve-essere-nominato. In alcune sue idee mi trovavo d'accordo...mentre altre sue idee le trovavo davvero, davvero stupide. Mi sembravano senza senso...ad esempio quella di prendersela con un bambino. Che cosa poteva mai fargli? Un bambino di undici anni che non sapeva nemmeno di essere un mago. A proposito di quel maghetto...ho sempre pensato che lui abbia avuto un'immensa fortuna. Certo, era estremamente coraggioso, non lo nego...ma da ciò che ricordo, ha sempre vinto grazie alla sua fortuna ed all'aiuto di qualche suo amico. Ma sto divagando..
“Sai che fine ha fatto? É stato ucciso dal Signore Oscuro? Non ricordo”.
Successivamente arriva la parte più importante, almeno per la negoziante: Il pagamento dell'anello. Dalla tasca del mio cappotto, allora, prendo i cento galeoni e li poggio sul bancone.
“Perché mai lasciare andare questa opportunità, se posso approfittare di questo sconto?” Avvicino le monete alla donna e prendo finalmente il mio anello, guardandolo sul mio anulare “Adesso...posso avere più opportunità, nei miei affari. Mai più lavorare solamente la notte. Per quando mi piaccia quella parte della giornata, il giorno mi potrebbe fruttare molti più soldi del solito.”
Detto ciò, saluto con un cenno del capo la donna ed infine esco dal negozio, col mio nuovo acquisto finalmente tra le mie dita.

Spike Giles

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