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.Quel giorno era stata invitata dalla sua amichetta Aibileen a trascorrere una piacevole domenica alla sala da tè, tutti se conoscevano almeno un pochino Aibileen sapevano che aveva scelto quel luogo per potersi strafogare di prelibatezze e lei non era nessuno per vietarle di farlo, anzi sicuramente si sarebbe lanciata anche lei su qualche dolcetto con la panna per recuperare zuccheri necessari a far lavorare al meglio la mente, chiaramente era solo una scusa per non pensare alle calorie che avrebbe ingerito.
Quella giornata poi era iniziata nel migliore dei modi, la pioggia cadeva allegra e lei aveva meno pensieri sul fatto dell'esposizione ai raggi solari, certo in minima parte erano sempre presenti ma poteva permettersi di non imbacuccarsi su tutta come se dovesse partire per una spedizione nel deserto o in Siberia.
[...]
Una volta giunta alla sala entrò togliendosi il mantello che si era messa per l'occasione e iniziò a guardarsi attorno in cerca della sua amica. Ovviamente salutò cordialmente chi l'accolse sulla porta e mentre scambiava qualche parola di cortesia con tale persona intravide la ragazza seduta ad un tavolino, era un poco rigida nel suo stare seduta. Le si avvicinò da dietro con fare silenzioso e una volta a portata le mise le mani sulle spalle all'improvviso.
Signorina lei dovrebbe rilassarsi, un bel massaggino le andrebbe?
Una flebile risata si librò dalle sue labbra iniziando a massaggiare piano le spalle di Aibileen in modo scherzoso prima di lasciarle un lieve bacio sulla guancia e andare a sedersi su una sedia presente al tavolo.
Aspetti da molto? Ho fatto il più in fretta possibile ma mi ero persa via a leggere un libro...sai com'è!
Notando poi che il tavolino era composto da tre sedie.
Aspettiamo qualcun'altro?Siria HealyStudentessa - 16 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.“Oooh eddai...” mormorò abbassandosi, per fare una carezza alla testolina del suo Mezzo-kneazle. “Non puoi venire, cosetto” sì, non gli aveva ancora trovato un nome. Non era bravo a dare nomi. “Poi se la prendono con me, nella sala da tè. E mi bastano già i professori.” Si rimise in piedi e uscì dalla sua sala comune. Il gatto (chiamiamolo gatto perché mi scoccia scrivere sempre 'mezzo-kneazle') lo seguì, ovviamente. Aidan scosse la testa e lo guardò. Di tutta risposta, il felino si strusciò tra le sue gambe e fece le fusa. “Non vale così, però. Va bene...ma cerca di non farti beccare”.
Quindi si avviò col suo 'cosetto' verso la sala da tè. La sua amica Aibileen lo aveva invitato lì per chissà quale ragione...anzi, forse un'idea ce l'aveva: dolci. Non poteva che approvare, se così fosse.
Appena raggiunse il posto-nel frattempo, il gatto si era allontanato da lui e si era nascosto da qualche parte-si guardò intorno alla ricerca della compagna. E la vide. Con lei c'era anche un'altra ragazza che aveva avuto modo di conoscere meglio durante le lezioni. Sorrise e si avvicinò a loro. “Ehilà ragazze! Come mai ci hai invitati qui?” chiese alla compagna con un sorriso, sedendosi a tavola e riempiendo la sua tazza di cioccolata calda “Avevi fame, vero?” disse ridacchiando. “Siria! Tutto bene?” Fece un sorriso anche alla biondina e avvicinò la cioccolata verso di lei “Vuoi anche tu?”.
Poi guardò di nuovo Aibi “Tu, Aibi? Come stai? Vuoi un po' di cioccolata?”.
Avrebbe versato della cioccolata anche alle due ragazze, se glielo avessero permesso e avrebbe cominciato a sorseggiare la sua.
Stranamente oggi si sentiva di buon umore, nonostante il brutto periodo in ambito amoroso(?).
E in effetti un po' di svago, qualche distrazione ci voleva. Non poteva mica rosicare per sempre!Aidan Hargraves".Accetti ogni dettame, senza verificare. Ti credi perspicace. Ma sei soltanto un altro dei babbei"Dioptase, 17 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Edited by Aibileen Beatrix - 16/2/2022, 08:59.