Scuse strane e dove trovarle!

Blake&Mayra

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    BIPOLARE CON DRAMMA
    stato emotivo persistente che, quando estremo, altera sentimenti, pensieri e comportamenti.
    Non avrebbe mai voluto farle del male, se ne vergognava anche tantissimo, ma non aveva potuto fare
    altrimenti. Da quando Jason Barnes aveva deciso di tornare nella loro vita, Blake era molto più scostante e

    per quanto fosse cresciuto tanto, non riusciva a non subire la presenza e soprattutto l’influenza negativa di
    quell’uomo. Che poi sicuramente era un bipolare anche lui visto che riusciva ad essere con Blake una
    persona e con Aaron completamente un’altra. Si morse il labbro, aveva comprato dei fiori, ed una scatola di
    cioccolatini, metà a latte e metà fondente. Aaron gli aveva spiegato esattamente cosa fosse successo e lui si
    era tranquillizzato, ma solo leggermente. Voleva chiedere scusa, ma voleva farlo a modo suo, voleva che lei
    non lo vedesse come un violento ma voleva anche che non capisse che quello che stava facendo era per
    chiedere aiuto. A lui non serviva assolutamente nessuno, voleva solamente vivere la sua vita, possibilmente
    in pace. Era passata una settimana dall’ultima volta che aveva visto sia Mayra che suo padre e si sentiva
    leggermente meglio, anche se aveva passato giorni a riaprirsi le ferite sulle mani, nonostante Aaron facesse
    di tutto per tenerlo lontano dal sacco e dalle botte. Dei giorni aveva successo, altri decisamente no. Aveva
    le fasce sulle nocche e si era preso una settimana di ferie da scuola, aveva consegnato comunque tutti i
    compiti ed aveva fatto tutte le lezioni quindi nessuno gli fece storie. Era sabato e sapeva, grazie ad Aaron,
    ovviamente, che la ragazza avrebbe avuto il turno in ospedale, quindi si presentò puntuale al suo orario di
    uscita. A lui non serviva nessuno che gli diceva dove doveva andare, infatti, Mayra si sarebbe ritrovata,
    senza che qualcuno bussasse veramente, un piccolo Barnes nel suo studio. Allora, finito il
    turno?
    Il suo ciuffo biondo venne spostato a destra della sua fronte ed un sorrisetto venne
    stampato sulla sua faccia. Completamente un’altra persona rispetto a quella che aveva visto al cimitero. Si
    mise seduto di fronte a lei, un po' sbragato ed attese una risposta. Era il suo modo di fare in fondo.
    19 ANNI
    BLACK OPAL
    MUSICISTA
    INCENDIARIO
    Blake Barnes
    Quando sei pazzo, pazzo come questo, non lo sai. La realtà è ciò che vedi. Quando ciò che vedi si sposta, allontanandosi dalla realtà di chiunque altro, per te è ancora realtà.
     
    .
  2. Mayra Ellis
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    PAUSA
    (/pàu·ṣa/) Interruzione temporanea, intervallo.
    Quello sì che era stato un giorno infernale: cosa era scoppiata? Un’apocalisse? Aveva dovuto curare orde di pazienti, oltre quelle di cui già aveva in carico, ed era, perciò, stato difficile rimanere nei tempi del suo turno. Tuttavia, c’era riuscita e non vedeva l’ora di fiondarsi a casa e mettersi una mezz’oretta sul divano. Era sicura che sarebbe crollata e, sinceramente, aveva una mezza intenzione di chiamare la tata di Edith per cucinare la cena e prendersi cura della bambina. Non sapeva, però, se riusciva a pagarla… quel mese era duro per lei, perché aveva dovuto far fronte a davvero troppe spese, perciò aveva dovuto stringere la cinghia. Pagare la tata quella sera significava non arrivare a fine mese e la famigliola Ellis non poteva permetterselo. Quindi, Mayra avrebbe dovuto fare il sacrificio e far quello che c’era da fare una volta tornata a casa, rimandando il suo agognato riposo alla notte, anche se fosse stato solo per qualche ora.
    C’era stato un evento, però, quel giorno, che le aveva svoltato l’umore: l’incontro con un bambino del reparto pediatrico. Era sempre uno strazio vedere quei poveri innocenti esser costretti a star tra quelle mura per le più disparate motivazioni, senza poter giocare e divertirsi come tutti gli altri bambini. Ma quel piccoletto aveva preso il tutto con grande spirito, coinvolgendo per pochi attimi Mayra nei suoi giochi. Era stata la cosa più bella che le fosse capitata quel giorno. Era, perciò, in studio con un grande sorriso sulle labbra e gli occhi illuminati da una strana felicità, che mettevano in secondo piano le occhiaie scure che si profilavano sotto di essi. Di spalle alla porta e intenta a rovistare nella sua borsa, non si rese conto del Barnes che sgattaiolò all’interno della stanza, se non quando una voce familiare non la fece saltare dallo spavento. Si girò di scatto verso la fonte, portandosi una mano aperta sul petto, martellato dal cuore che aveva assunto velocità.
    - Mi hai fatta spaventare! -
    Ridacchiò divertita dal suo stesso spavento.
    - Si, direi proprio di sì! – affermò, tra una risatina e un’altra, non riuscendo a trattenersi. Una volta che si fu calmata, chiese: - Blake, vero? Posso chiamarti con il tuo nome? Vorresti qualcosa da bere? Cioccolata calda, thè, caffè…? Altrimenti ti offro qualcosa al bar, che ha sicuramente di meglio! -
    Mise la borsa in spalla e si prestò a spiegare: - Io devo andarci comunque, ho bisogno di qualcosa da mangiare al volo! Non mi farebbe male un po' di compagnia! -


    Madre
    Medimago
    28 y/o
    Single
    MAYRA-ELLIS
    Oggi è il giorno in cui la mia vita comincia.
     
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    BIPOLARE CON DRAMMA
    stato emotivo persistente che, quando estremo, altera sentimenti, pensieri e comportamenti.
    Quando lei sobbalzò, Blake sgranò gli occhi leggermente al cielo, ed erano due, già la volte in cui lei si era messa paura, ovviamente le circostanze erano completamente differenti, ma, comunque si era spaventata. Sospirò e scosse il capo. Ok, posso capire la prima volta, ma adesso mi sembra esagerato! Insomma, mi sono anche vestito in un certo modo, non posso farti paura! Stava ironizzando, sia su quello che era succeso in precedenza che quello che era successo in quel momento. Era qualcosa di strano, ma non sapeva davvero come fare. In genere quando succedevano quelle cose era sempre con persone che lo giustificavano a prescindere, ed invece, in quel momento non era proprio così. Lui quella ragazza non l'aveva neanche mai vista e se non ci fosse stato suo fratello sicuramente non sarebbe andato a finire in quel modo. Si morse il labbro e poi le sorrise per la sua proposta. Accetto di venire solo se fai offrire me! E non perchè sapeva dello stringere della cinghia di Mayra, ma perchè a Blake gli era stato insegnato in quel modo, le donne, con i Barnes, non pagavano assolutamente nulla. Si, sono Blake, e si, puoi chiamarmi così, in fondo è così che mi hanno registrato all'anagrafe, no? Disse per scherzare, ma non ci era andato suo padre a farlo, ma suo nonno. Bastardo, neanche una firma era riuscito a mettere per lui. Cercò di non pensarci! Quindi sei una collega di Aaron. Costatazione, del tutto assurda visto dove si trovavano, ma non sapeva effettivamente cosa dire, ed era la prima volta che gli capitava una cosa del genere. Nessuno lo aveva mai visto come lo aveva visto lei, e lui non si era mai trovato a doversi giustificare in quel modo per quello che aveva fatto.
    19 ANNI
    BLACK OPAL
    MUSICISTA
    INCENDIARIO
    Blake Barnes
    Quando sei pazzo, pazzo come questo, non lo sai. La realtà è ciò che vedi. Quando ciò che vedi si sposta, allontanandosi dalla realtà di chiunque altro, per te è ancora realtà.
     
    .
  4. Mayra Ellis
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    PAUSA
    (/pàu·ṣa/) Interruzione temporanea, intervallo.
    Fece ciò che le era più naturale: rise, di gusto. Forse non avrebbe dovuto farlo, ma che ci poteva fare? Quel ragazzino era divertente! Aveva un modo sottile di ironizzare, che non tutti sarebbero riusciti a cogliere, ma Mayra sì.
    - …scusami se ho riso, ma, niente, la tua ironia mi fa ridere. Non ci posso far nulla! Io ho due cose facili nella mia vita: la risata e la paura hahahahah E oggi le hai viste entrambe! Ah, e anche il sorriso, ma quello lo possiamo includere nella risata, no? -
    Era contenta che avesse accettato di seguirla al bar, anche se non poteva proprio davvero accettare che il ragazzo offrisse per lei, prima di tutto perché era suo ospite e, in secondo luogo, non ce n’era bisogno. Mayra lo faceva volentieri, anche se non sarebbe accaduto in altri giorni in futuro che offrisse qualcosa per il semplice fatto che i soldi erano quelli che erano.
    - Bene, allora, come dicono i francesi, “marcher”! – esclamò, con il suo solito sorriso sulle labbra e un dito puntato verso l’orizzonte. Non gli aveva detto nulla sull’offrire, semplicemente perché pensava che probabilmente lui avrebbe avuto qualcosa da ridire. Ci avrebbe pensato al momento.
    - Perfetto, Blake! A me invece hanno registrato all’anagrafe come Maurine, ma a me non piace… meglio Mayra!! E’ più spigliato e moderno… Maurine mi sembra da vecchia… certo che i miei avevano proprio dei gusti da schifo… ma, vabbè, ormai è andata… -
    Scosse il capo per cercare di scacciar via alcuni pensieri sui suoi genitori davvero difficili da tenere per la mente.
    - Sono una collega di Aaron? Davvero? Quando è successo? Come? Perché? Perché io non lo sapevo?! – si ritrovò a prenderlo un po' in giro, accompagnando il tutto con facce abbastanza buffe.
    - Ahhh, questa vita da ospedali e camici! Scherzi a parte, sì, sono una collega di tuo fratello da qualche anno, ormai, anche se abbiamo lavorato poche volte fianco a fianco, in realtà! -
    Poco dopo, fecero capolino nel bar dell’ospedale. Mayra scelse il primo tavolo pulito che le capitò davanti e vi poggiò la borsa.
    - Siediti pure, io vado ad ordinare, perché, altrimenti, si fa notte qui! Cosa prendi? -


    Madre
    Medimago
    28 y/o
    Single
    MAYRA-ELLIS
    Oggi è il giorno in cui la mia vita comincia.
     
    .
  5.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    BIPOLARE CON DRAMMA
    stato emotivo persistente che, quando estremo, altera sentimenti, pensieri e comportamenti.
    Ok, le persone erano assurde e strane, ok, le persone a volte erano seriamente senza alcun senso e molto spesso e volentieri le persone riuscivano a sorprenderlo con dei modi di fare assurdi, ma Mayra aveva vinto la top ten di tutto. Cosa diavolo rideva? Forse per lui era qualcosa di strano solamente perchp non era uno che prendeva e rideva sempre, anzi, spesso e volentieri era capace di non farlo per mesi. Certo sorrisini c'erano sempre ma quelle risate di cuore non arrivavano quasi mai. C'era solamente Louise, che ultimamente gli rallegrava la giornata, e dire che una con tutti quei problemi come Louise ti potesse rallegrare la giornata era seriamente una contraddizione. Ma andando avanti, Blake guardò la riccia e sospirò e poi alle sue parole alzò un sopracciglio. La guardò veramente malissimo. Quindi stava ridendo di lui?L'ultimo era stato la causa di una quasi espulsione, adesso non era ad Hidenstone e non era sotto ricatto. Non mi interessa come sei fatta e quali cose risci a fare di più e meglio. Sinceramente ero venuto con uno spirito che mi hai fatto perdere completamente. Non so neanche perchè rimango ancora qui. Cioè, il perchè lo sapeva, ed era perchè sapeva di aver fatto una cosa grave e non voleva essere, in nessun modo, uguale a suo padre, ma quello non contava.
    Blake era una persona difficile da prendere e visto che lui non era nell'uomore adatto per ridere e scherzare, e soprattutto non era una persona che amava veramente tutto quello, fece un passo indietro quando fece quel teatrino. La smetti di fare la cretina? Mi stai dando sui nervi.Ecco. Una cosa era certa, non importava chi avesse davanti, lui era una persona sincera e sicuramente era uno che non aveva alcun genere di tatto. Lei lo faceva per metterlo a suo agio e lui invece la insultava. Che buon inizio per cominciare una conversazione. Lo so benissimo chi sei. E so anche che non dovevi stare quel giorno li, o comunque non dovevi immischiarti in situazioni che non ti appartengono. Era serio adesso. La sua lunaticità ed il suo essere completamente istabile nell'umore e nei comportamenti era evidente, ma non gli interessava proprio niente. Una volta usciti dalla stanza, comunque, si sedette al tavolino del bar e sospirò. Caffè, cornetto, una zeppola ed anche un succo di frutta alla pera. So come sei fatta, a tal punto che ho già detto a Molly di mettere tutto sul conto di Aaron. Quindi a meno che tu non voglia fare una donazione al bar, risparmia i soldi. E Molly aveva un debole troppo forte per Aaron, che non avrebbe mai accettato i soldi di Mayra, non quella volta. Blake era il fratellino minore, e di conseguenza, sapeva che se fosse riuscita a fare colpo su di lui allora Aaron era suo. Sciocca ragazzina.
    19 ANNI
    BLACK OPAL
    MUSICISTA
    INCENDIARIO
    Blake Barnes
    Quando sei pazzo, pazzo come questo, non lo sai. La realtà è ciò che vedi. Quando ciò che vedi si sposta, allontanandosi dalla realtà di chiunque altro, per te è ancora realtà.
     
    .
  6. Mayra Ellis
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    PAUSA
    (/pàu·ṣa/) Interruzione temporanea, intervallo.
    Mayra non avrebbe mai riso di qualcuno per e con cattiveria, semplicemente perché non era proprio nel suo animo compiere un gesto così meschino. Lei si concedeva una sana risata per diverse ragioni: prima di tutto, per gusto; poi, per stemperare la tensione; ancora, per nascondere il proprio imbarazzo – e, in questo caso, dava voce più ad una risatina nervosa – o per affrontare una situazione difficile.
    Nonostante le dure condizioni di una vita di povertà, nulla era riuscito a strapparle il sorriso dalle labbra e la medimaga ne andava fiera. Sapeva quando il riso fosse un buon antidoto contro i cattivi pensieri, le giornate “no”, le “lune storte”.
    L’atteggiamento di Blake non avrebbe dovuto metterla in crisi, ma, sostanzialmente, l’aveva fatto. Non era una medimaga alle prime armi: si occupava di pazienti tutto il giorno, tutti i giorni, anche molto testardi, eppure, a volte, capitava sempre qualcosa che muovevano indecisioni dentro il suo cuore e la sua mente.
    Si ritrovò a schiarirsi la voce, per calmare l’attacco di riso e per evitare che il giovane se la prendesse ancor più di quello che aveva già fatto – perché, sì, se n’era accorta dell’attacco di permalosità.
    C’era una vasta gamma di modi con cui affrontare la situazione appena creatasi: uno, rifuggire domande troppo dirette e procedere per gradi; due, essere sinceri; tre, far finta di non aver sentito nulla.
    Eppure… se ci fosse andata piano con lui, era probabile che se la sarebbe presa. Voleva fare il duro? Gli avrebbe dato motivo per farlo.
    - Perché pensi che io abbia riso, Blake? – gli chiese, toccando non troppo piano la ferita appena aperta. Si fermò sui suoi passi, rivolgendo tutta la sua attenzione verso il ragazzo. Il suo sguardo trasmetteva una cera serietà, ora.
    Avrebbe ascoltato qualsiasi spiegazione lui avesse voluto darle, se l’avesse mai fatto, e, poi, sarebbe intervenuta per dire la propria.
    - Si vede che tu sia un giovane che apprezza la sincerità, visto che me ne hai dispensata parecchio, e, per questo, Blake – lo chiamò per nome - non ti darò altro che schiettezza -.
    Era una soltanto la causa scatenante della permalosità: la scarsa autostima. L’opale aveva tessuto su di sé la corazza del mito di perfezione per celare quei dubbi pericolosi per il suo cuore. Mayra, invece, gli avrebbe dato momentaneamente ciò che, nel profondo, necessitava: sicurezza, presa in considerazione e stima.
    - Non ho riso di te. Ho riso della sottile ironia che ho colto tra le righe delle tue parole. Non riderei mai di te, Blake. E sì, posso fare la cretina a volte, ma eviterò di farlo quando sono in tua compagnia. Affare fatto? -
    Gli tese una mano. I suoi occhi non tradivano alcuna mancanza di rispetto; mostravano solo una grande profondità.
    - Se tu fossi su una strada piena di macchine e vedessi un bambino lasciare la mano della mamma e correre in mezzo alla strada all’improvviso, con l’alto rischio di essere messo sotto da una delle auto che sfrecciano ad alta velocita, tu che faresti? Se fossi spettatore di un incidente tra auto o tra motorini, che faresti? Passeresti avanti, indifferente, o, in qualche modo, andresti in contro al bambino e chiameresti i soccorsi? Se dovessimo seguire nella vita la regola del non immischiarsi negli affari degli altri, questo intero ospedale non sarebbe qui, come io, tu, non saremmo qui, perché nel momento di una necessità nessuno si sarebbe preso la briga di “intromettersi”. Probabilmente, al primo pensiero suicida, ci saremmo buttati giù da un ponte e tutti sarebbero rimasti a guardare. Oppure, avremmo preso a capocciate il muro così forte da sfracassarci il cranio. -
    Non domandò se avesse compreso quello che intendeva, perché era sicura di sì.
    Preso posto al tavolino del bar, la situazione sembrava essersi calmata.
    - Non so chi sia questa Molly, ma vorrà dire che, al prossimo incontro con il guaritore Barnes, gli darò la quota che gli spetta! -
    Non avrebbe accettato che i Barnes pagassero per una misera colazione. Era una offesa alla sua persona. Ordinò quel che c’era da ordinare, compreso un sandwich ripieno con insalata di pollo, una seconda zeppola e una bottiglietta d’acqua.
    Tornata al tavolino, si sedette di fronte a Blake, dopo aver posato la borsa su una delle sedie a fianco.
    - Allora, prima hai detto che sei venuto con un qualche tipo di spirito. Per cosa, esattamente? Non penso tu abbia voluto vedermi di buon grado. Pensavo, anzi, che scorresse cattivo sangue tra noi due, se proprio devo dirti la verità -.



    Madre
    Medimago
    28 y/o
    Single
    MAYRA-ELLIS
    Oggi è il giorno in cui la mia vita comincia.
     
    .
  7.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    img
    Blake Barnes
    Black Opal | 20 anni
    Sapeva di essere stato brusco, sapeva che lei era andata con Aaron a casa loro e che era rimasta tutto il tempo necessario per sapere come stava, sapeva che era un'amica di Aaron, oltre ad essere una sua collega, e sapeva che non avrebbe mai dovuto essere li. Certo, il cimitero era qualcosa di pubblico e lui non poteva di certo decetare chi c'era e chi non c'eran nei momenti in cui ci andasse lui, ma continuava a pensare che tutto quello era veramente, ma veramente assurdo. Si morse il labbro, decise che era giusto almeno ascoltarla e quando lo fece alzò appena gli occhi al cielo. Effettivamente non la conosceva e non poteva dire se fosse o meno un suo modo di reagire ad alcune cose, ma non ci poteva fare niente. Blake andava a pelle, era una persona impulsiva e non aveva nessuna intenzione di cambiare. In fondo lo aveva detto anche ai suoi professori quando avevano fatto di tutto per farlo cambiare ed anzi maturare! Beh, su tantissimi punti di vista ci erano riusciti, comunque. Non mi sembra che io abbia mai detto che hai riso di me. Rispose poi sinceramente. Prima di sbuffare. Mi danno fastidio le persone che ridono senza un apparente motivo. Io sono qui per una ragione, se volevo farmi quattro risate chimavo il mio migliore amico. Il che era vero, ma non serviva neanche essere così antipatici. Il punto era che il padre ancora non andava via, lui sapeva di aver sbagliato nei suoi confronti, sapeva che se non ci fosse stato Aaron l'avrebbe picchiata e solamente il pensiero di aver potuto fare una cosa del genere, lo faceva sentire sporco, ferito. Forse doveva anche dare una spiegazione a Louise del perchè l'aveva trattata così male, insomma era un casino la sua mente in quel momento. Ascoltò tutto quello che lei voleva dire, ma non disse niente. Perchè quell'uomo era ancora a piede libero mentre doveva essere in galera? Davvero erano tutti pronti a mettersi in mezzo? Oppure lo facevano solamente quando decidevano loro? Era davvero giusto quello che diceva la medimaga? Quante volte lui stesso aveva rischiato la vita per i suoi compagni di scuola ben sapendo che era forte, che era una persona che sapeva davvero essere lo scudo perfetto di qualsiasi cosa. E tu perchè ti sei immischiata? Potevo farti male, davvero male.Ammise poi seriamente, poi bofonchiò un "fai come ti pare" in merito alla colazione e quando lei tornò a sedersi, prese la sua zeppola. Non era mia intenzione spaventarti o farti del male quel giorno. Ma non mi piace avere situazioni in sospeso con qualcuno, ben che mai con qualcuno che non conosco. Sono venuto oggi solo per assicurarmi che tu stia bene.Era vero quello che le stava dicendo. Ma era li perchè saperla in ottima salute, aiutava il suo senso di colpa ad affievolirsi.

    RevelioGDR
     
    .
  8. Mayra Ellis
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    PAUSA
    (/pàu·ṣa/) Interruzione temporanea, intervallo.
    - Non serve che si dica qualcosa per sapere cosa l’altro sta pensando in quell’esatto momento. Purtroppo – e dico purtroppo, perché, a volte, è davvero frustrante che sia così – il nostro corpo parla per noi. Ma, comunque, come hai potuto capire, la ragione della mia risata c’era, perché, a prescindere, c’è sempre un motivo per cui ridere, sia che sia cattiva, sia che sia bonaria. Ma va bene il tuo punto di vista. È giusto. -
    In qualche contorta maniera, Blake aveva bisogna di professionalità seppur non nell’ordinario. E andava bene così. Mayra sentì una fitta di colpa per non essere riuscita a comprendere sin da subito la necessità di quel ragazzo. Come poteva essere una magipsicologa decente se non era nemmeno in grado di capire i suoi pazienti? Evitò di scuotere il capo in un gesto abituale, per cancellare via quel tipo di pensieri autocommiseranti.
    - Anche correre dietro al bambino su cui incombe la morte per causa di un’auto ad alta velocità potrebbe farti davvero male, se non ucciderti. -
    Seguì un attimo di silenzio, per consentire alla metafora di essere assorbita al meglio dal ragazzo.
    - Fa male essere soli. -
    Ancorò le proprie iridi in quelle del ragazzo.
    - Fa male morire soli. E non intendo solo la morte fisica, ma anche e soprattutto quella spirituale. E fa male sapere di starsi ammazzando senza qualcuno che venga da te per provare a fermarti. -
    Blake glielo avrebbe potuto leggere negli occhi e nel tono della voce che quel che Mayra stava dicendo non era solo frutto di quello che aveva studiato per anni sui libri, ma piuttosto era frutto di un’esperienza del genere totalmente e profondamente vissuta.
    Non avrebbe detto altro oltre quello.
    Gli rivolse un sorriso, per alleggerire la tesa atmosfera.
    - Come puoi vedere, sto bene e in perfetta forma! Ma grazie per il tuo interesse… è molto apprezzato... -
    Era sinceramente colpita da quel gesto semplicemente così umano e così gentile che mai avrebbe pensato di vedere esser messo in atto dal fratello minore di Aaron Barnes. Dopotutto, si era sbagliata ancora una volta.
    - Invece, le tue mani…? – si ritrovò a chiedergli, indicando le stesse con un cenno del capo. Era una dottoressa, alla fin fine! Non poteva evitare certe domande.
    Ben presto, furono consegnati gli ordini. A seguito di un chiaro – Buon appetito! -, la medimaga si tuffò sul suo sandwich.
    - Perdonami se mangio con un po' più di velocità, ma, purtroppo, la fine del mio turno non significa la fine della mia giornata di lavoro… -
    Scosse il capo. Le preoccupazioni quotidiane, ormai, erano un surplus dei turni lavorativi, che non facevano altro che sovraccaricarla emotivamente.


    Madre
    Medimago
    28 y/o
    Single
    MAYRA-ELLIS
    Oggi è il giorno in cui la mia vita comincia.
     
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    img
    Blake Barnes
    Black Opal | 20 anni
    Blake era una persona complicata, quando per la prima volta il fratello lo aveva definito un bipolare con il dramma sapeva seriamente che aveva ragione. Tanto ragione da aver fatto quell'affermazione la sua descrizione principale. Erauna persona detemrinata, contraddittoria, instabile e soprattutto non riusciva ad essere emotivamente equilibrato. Tutto quello che faceva e diceva era frutto di qualche emozione che sicuramente non riusciva ad esternare. Ascoltò le parole della medimaga e le fece sue, non disse niente quando l'ordinazione arrivò e la riccia continuò a parlare, prese il suo ordine e lo addentò tranquillamente mentre prendeva il suo ace e lo sorseggiava. Essere da soli, però, vuole anche dire poter fare qualsiasi cosa senza che qualcuno che ami si faccia male. Se sei solo e non abitui le persone ad averti intorno, saprai che quando non ci sarai più, loro non sentiranno la tua mancanza ed allora saprai che gli hai fatto solamente un favore.Stavano ancora parlando della stessa cosa? No, sicuramente no, perchè Blake si era perso in sue considerazioni che non aveva minimamente estenrato alla medimaga. Comunque, si ritrovò a sospirare appena e poi a scuotere il capo come se quello che lei dicesse non fosse molto vero, ma non poteva arrogarsi il diritto di sapere, effettivamente lei come stesse. Stava bene? Allora doveva prendere per buono il suo stato d'animo senza andare oltre. Difficilissimo per uno come lui, ma comunque si stava sforzando, specialmente perchè era chiaro che quello che gli aveva detto non era qualcosa che si studiava nei libri di psicologia, ma era empatia pure, qualcosa che o la si aveva oppure no, ed inoltre le sue pupille si erano dilatate segno che stava dicendo qualcosa che la riguardava da vicino. Le mie mani? Bene, ho un fratello che è un bravo pozionista, fa degli intrugli che quasi mi mette paura e di conseguenza... Gliele mostrò, erno quasi completamente senza nessuna cicatrice, ma la verità era che le cicatrici che vedeva non erano per quello che era successo al cimitero e lei era una medimaga esattamente come Aaron e lo avrebbe comunque notato. Tu che ci facevi al cimitero, esattamente? Chiese poi continuando a mangiare la sua colazione. Aaron gli aveva detto che aveva una figlia, quindi immaginò che la sua ultima frase fosse inerente a quello. Se devi andare vai pure! Aggiunse alzando le spalle come per farle capire che lui non ci sarebbe rimasto certamente male.

    RevelioGDR
     
    .
8 replies since 5/7/2022, 20:37   112 views
  Share  
.
UP