Giada vs Adamas

Lancelot Olwen ♣ Docente di Rune

Nonostante il rigore di inizio dicembre Lancelot stava caldo nel proprio cappotto, al punto di guardarsi intorno compiaciuto 'Dopo sarà anche meglio...' si diceva lui, un po' compito, osservando i volti dei ragazzi e puntandosi poi la bacchetta alla gola.
"Signori e signori, è per me un piacere e un onore arbitrare il prossimo duello: si facciano avanti i contendeti, Giada McCarthy e Adamas Vesper" esclamò lui, nel mentre i due facevano il proprio ingresso, coperti dagli scrosci degli applausi del pubblico: molti stavano incitando disperatamente Adamas (un certo aspirante marine era ai limiti dell'imbarazzo), del resto si stava comunque parlando del capitano degli Ametrin, ma anche Giada stava incontrando molto sostegno, del resto era una primina che affrontava uno del terzo anno, e appunto Adamas era molto conosciuto: in diversi lo volevano morto! (?)
Lancelot posò gli occhi sulla primina e poi sul Capiano ed annuì a tutti e due. Quando furono uno davanti all'altro, con un piccolo sogghigno si tolse la giacca, anche perché la temperatura sull'arena si stava alzando, quanto bastava per doversi alleggerire nel vestiario.
"Bacchette al cielo.. inchino..." nel mentre Lancelot li guidava nel tradizionale saluto, attorno a loro il campo si fece di sabbia e da tre punti attorno a loro sorsero tre piramidi, una, vicina a Giada si elevò altissima e bianchissima, completamente coperta di marmo come dovevano essere state nell'antico egizio; una sorse poco lontana da Adamas, bruna come l'arena del deserto, con davanti una statua di una sfinge. Una terza, infine, apparve di fronte a Lancelot, nera ed imponente.
"Adamas, tu al Louvre eri finito nel gruppo di Babilonia vero?" chiese distrattamente il docente, rivolgendosi al capitano "Spero che quindi entrambi apprezzerete la novità di questa avventura in un Egitto ricostruito... e ora... dieci passi indietro" comandò lui nel mentre i due si allontavano e la sabbia che si lasciavano dietro iniziava a vorticare, rivelando delle sabbie mobili a dividerli.
"Vi ricordo che la magia dell'arena vi proteggerà da ferite gravi e morte, ma, mi raccomando, giocate lealmente" li ammonì lui, ricordando a tutti come fosse il capocasata degli ametrini, regalando parimenti ad entrambi un caldo sorriso.
"Al mio tre cominciate... 1... 2... 3!"

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Lancelot Olwen ♣ Docente di Rune

Gli dei avevano favorito Adamas, avevano messo alla prova Giada o più semplicemente avevano deciso che una combinazione valeva l'altra e anche sticazzi?
Da come il docente osservava i due ragazzi, pareva che credesse in una saggia mano invisibile, del resto quel giorno pareva particolarmente ispirato con l'arena: era riuscito persino ad erigere qualcosa di grosso e nero di Adamas!
Il Capitano prese rapidamente l'iniziativa, del resto se eri in squadra con Erik Foster, ogni secondo sprecato erano minimo dieci occasioni di disagio e distrazione, e quindi non si lasciò pregare, andando a generare un'ottima terrempesta sulla ragazzina, che fece sentire la giovane fanciulla come se fossero nel mezzo di una vera tempesta di sabbia.
"Un'evocazione elementale con i controfiocchi, come intenderà sfruttare questo vantaggio Adamas?" si chiese lui, avendo quasi un orgasmo quando vide la risposta: a studiare la sfinge e la piramide.
Il nero osservò la sfige scoprendola alta cinque metri circa al garrile. Era costituita in pietra, ma, avvicinandola, egli ebbe l'impressione di scorgere una porta in pietra chiusa murata tra le sue zampe, nonché, quando andò ad analizzare la piramide, gli parve si sentire dei rumori, come di qualcosa che graffiava da dentro.
Studiando la piramide, invece, il ragazzo avrebbe trovato sulla parte frontale un'incisione in runico, chiaramente opera dell'elegante scrittura di Lancelot.
Gloria a te Seth, signore degli stranieri, delle tempeste e del caldo deserto.
Possano le tue bestie vegliare su chi ti renderà onore
Cosa il testo volesse dire non era propriamente chiaro, ma qualche informazione in più Adamas ora la possedeva, a differenza di Giada, che, accecata com'era, non ebbe modo di comprendere la scritta sulla piramide di marmo, né di raggiungere il moretto colla sua magia di terra. In compenso, alcune coraggiose farfalle raggiunsero il Capitano, colpendolo al braccio destro fino a causargli un lieve fastidio.
"Lieto di vedervi concentrati, sull'arena e su voi stessi, senza perdervi d'animo" disse Lance, la cui voce superava anche gli ululati nel vento, nel mentre, quasi in risposta alle sue parole, si andavano a generare due perimetri quadrati alla distanza di circa due metri da ogni piramide.
Le rune che circondavano la piramide di sabbia e Adamas erano rosse e il ragazzo ebbe la forte impressione che sostenessero gli elementi fuoco, elettro e le magie animali.
Giada invece sarebbe stata circondata da rune bianco latte, che le avrebbero in qualche maniera suggerito un potenziamento delle magie di luce e degli elementi ghiaccio e vento.
Anche la terza piramide era avvolta da rune? La risposta era sì, ma questo loro lo avrebbero capito solo quando la magia di Adamas fosse cessata, ovvero all'inizio del turno successivo: allora si sarebbero nuovamente potuti vedere tra di loro e scoprire come il cumtello di Giada avesse reso le sabbie mobili ben più ampie e minacciose.

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Lancelot Olwen ♣ Docente di Rune

Adamas era davanti ad un vaso di pandora, un cavallo di troia o una sfinge? E perché proprio una combinazoione delle tre cose?
Senza esitare, il capitano aprì le porte e si trovò davanti a due curiose creaturine .
"Yeeee, l'idiota ci ha liberati!" disse la prima delle due leccandosi godutamente una zampa, prontamente assecondata dalla seconda.
"Sì sì, l'idiota ci ha proprio liberate!" ingiuse ella, facendo sì che Lancelot sentisse il bisogno di schiarirsi la gola.
"Cos'avevamo detto in merito ai modi con cui rivolgersi agli studenti?" domandò lui un po' treatalmente.
"CI SCUSI PROFESSORE" chiese ad alta voce la prima, non troppo preoccupata della cosa "Facciamo così: ce la prendiamo con l'altra... a questo giro, ok?" propose con un poco rassicurante occhiolino, levandosi in volo e lasciando i ragazzi al loro scontro, almeno per ora.
Giada aveva fatto ricorso ad una magia di luce, che aveva finito coll'illuminare l'intera piramide con una fastidiosa luce che complicò un poco l'electro dell'avversario, anche se non troppo, data l'enorme distanza che li divideva.
La scarica elettrica del giovane colpì la ragazza scotendola nel profondo, un po' come fece la magia di ghiaccio di lei sul capitano, che ne raffreddò e non di poco i bollenti spiriti, anche se tutti più che essere interessati a quello scambio elementale, parevano colpiti dalla piramide, che scagliò dalla sua punta al cielo una serie di stelle, che, atterrando, fecero germogliare delle piante di papiro, che rapidamente evolsero in bacchette.
"Oh, sembrano proprio dei rami magici, di quel genere che, se impugnato, permette di scagliare magie non ancora apprese..." propose il docente, facendo il finto tonto.
"All'attaccooooo" gridava intanto la seconda sfinge, piombando dal cielo su Giada, fino a graffiarla sul braccio destro "Sì sì, belle le piantine. MA NOI SIAMO MEGLIO!" precisò a tutta l'arena nel mentre Giada si rendeva conto che forse lei poteva anche fare più male ad Adamas del contrario, ma quelle due bestiole erano forse le più micidiali di tutti!
L'unica consolazione era che se lungo l'arena erano sparse tutta una serie di papiri-bacchette, una era vicino alla ragazza, e pareva più forte del normale.

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Lancelot Olwen ♣ Docente di Rune

"Due piramidi hanno rivelato i loro segreti, e intanto i nostri contendenti stanno mostrando di cosa sono in grado di fare, sorprendendoci con magie elementali e di luce: chi avrà la meglio?"
Forse Adamas era in effetti un po' idiota a volte, verosimilmente perché contagiato dal suo player e da Skyler, e dalla Parton, al punto da reputare una buona idea fornire ulteriori casi umani ferini all'infermeria, come se quel posto non fosse già abbastanza uno zoo, tuttavia la sua stupidità doveva essere alquanto selettiva, vista la rapidità con cui si gettò sulla bacchetta di papiro manco fosse Jesse con la bacchetta di Adamas, pronto a scagliare una magia astronomica venefica.
"Venefico come Seth, dio delle tempeste e del caos, rappresentato spesso col colore rosso del deserto arido" commentò il docente, osservando Adamas servirsi di una magia che non doveva mai aver impiegato prima in vita sua, riuscendogli con un discreto successo.
La sfera viola si abbatté su Giada con precisione millimetrica, avvelenandola e compromettendo non poco il suo agire, anche se quest'ultima afferrò a sua volta la bacchetta speciale che aveva ottenuto, scagliando contro il ragazzo la bomba ira di Urano.
"Iside, dea del cielo, della magia e del mistero sta aiutando i nostri ragazzi con gli incanti astrali tra i più avanzati conosciuti" spiegava intanto Lancelot, forse perché le sfingi da sole non erano abbastanza moleste (?), nel mentre il suo azzurro impattava su Adamas gelandolo fino alle ossa, cosa che lo costrinse ad agire fuori dal suo stile (o forse no), con una fiammata viola così caotica da far ardere anche la piramide dietro di lui, generando una vampata poderosa che invastì Giada, andandola a far sbattere violentemente verso la cuspide di Iside, finendo poi a terra, accasciata.
Lancelot attese alcuni secondi di sicurezza, poi annuì "Un applauso di Adamas Vesper, vincitore dello scontro!" esclamò lui, nel mentre il pubblico iniziava fuoriosamente ad esultare, verso Adamas, verso Giada, ma forse e soprattutto perché i due avevano risparmiato loro l'ennesima lezione di Lancelot.

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