Alla ricerca delle creature

ra sabato mattina, e Marlee stava ancora sonnecchiando tipo gatto, sotto le coperte. Un piccolo raggio di sole - tanto raro di quei tempi quanto apprezzato - si fece strada tra le cortine del baldacchino per andare a posarsi sul fascino addormentato della ragazza, che arricciò il naso e aprì piano piano gli occhi. Si stiracchiò, portando le braccia sopra la testa e allargando le gambe a stella marina, per poi ricadere pesantemente sulle coperte e sbuffare. Merlino, non aveva per niente voglia di alzarsi. Allungò una mano alla cieca, tastando il comodino alla ricerca del cellulare, per poi sorridere quando le dita lo toccarono, afferrandolo e portandoselo davanti al viso. Erano le 9 e 10, e Marlee si scoprì perfettamente in orario per l’appuntamento con il gemello. Sorrise tra se, alzandosi di botto e infilandosi sotto la doccia in volata, per svegliarsi un po’. Mentre si strofinava il corpo, con i capelli legati in alto per non bagnarli, rifletti sul fatto che probabilmente James non aveva fatto colazione, essendosi andato ad allenare prima di incontrarsi con lei alla riserva. Decise su due piedi che gli avrebbe portato qualcosa da mangiare, così uscì dalla doccia, si asciugò e si infilò un pantalone della tuta della Nike, con una maglia a maniche lunghe e la giacca coordinata. Uscì dal dormitorio e dalla sala comune e si avviò verso le cucine, chiedendo una volta entrata due fette di torta e un termos con del caffellatte caldo. Sorridendo, felice di quei tesori, si avviò verso la riserva e agitò una mano non appena vide il fratello.
-Ehi Jamie! Come stai? - gli allungò la roba da mangiare - sono sicura tu non abbia fatto colazione, quindi tieni.
Si piegò a sistemarsi i lacci delle scarpe, per poi rialzarsi e guardare il gemello, sorridendogli e dandogli un bacino sulla guancia.
-Che animale scegliamo per il compito?

a ragazza sorrise alle parole del fratello, annuendo felice di essere insieme a lui.
-La tuta è meravigliosa, Jamie. Forza Knicks sempre! - al complimento del fratello poi si mise una mano sul fianco, lasciando l’altra morbida sul fianco e sorridendo sorniona - grazie, grazie. La adoro anche io! E tutto bene, ho dormito fino a poco fa in realtà, quindi ottimo direi.
Diede la roba da mangiare al ragazzo e si sedette per terra, guardandolo mangiare con un cipiglio divertito. Rise di cuore all’affermazione del fratello, scuotendo la testa nel frattempo.
-Merlino, James, e pensare che di solito sei sempre così puntuale! Però si, di certo ricapiterà…insomma, non si può essere sempre sempre precisi, giusto? Mica siamo Regina! A proposito, l’hai sentita? Io ieri sera, tutto bene fortunatamente!
Si fece poi seria alla menzione del compito, e cominciò ad arrovellarsi per capire cosa fare. Annuì pensierosa, senza sapere bene a quale animale approcciarsi. A parte l’asticello gli altri le facevano tutti abbastanza schifo, in realtà, quindi si risolse a scegliere quel piccolo animaletto.
-Penso che approccerò l’asticello, sai? E che utilizzerò il legno per costruirgli delle tane per quando piove. Insomma, il legno bagnato si asciuga dopo settimane, se gli dice bene…
Si rialzò, spazzolandosi la terra dalla tua e cominciando a camminare verso degli alberi alla sua destra. Gli asticelli abitavano su alberi buoni per ricavarne Leno da bacchetta, quindi avrebbe dovuto cercarne uno con i piccoli abitanti sopra e poi provare a farseli amici. Non aveva neanche pensato a portare un porcellino di terra con se, quindi avrebbe dovuto improvvisare.
-Vado a cercare in quegli alberi, vieni a vedere s trovi dei Bundinum li sotto!
Mentre si dirigeva verso gli alberi si chinava di tanto in tanto a raccogliere piccoli pezzi di muschio e corteccia asciutta, decidendo poi di cercare un albero privo di asticelli da cui ricavare qualche ramo per poter costruire il piccolo rifugio.

arlee annuì alle parole del fratello, per poi ridacchiare al ricordo della festa in questione. Merlino, erano tornati a casa del tutto sfatti!
-Infatti, conviene sempre dormire un po’…nono, in realtà ieri sera ho fatto tardi a parlare con le mie compagne di stanza…avrò dormito sette ore circa…
Rise ancora all’affermazione di James, tanto che le vennero le lacrime agli occhi.
-Si, decisamente vincerebbe Adri.
Annuì e sorrise, felice che James si tenesse in contatto con tutti i fratelli. Anche lei aveva visto Adrien da poco, e sperava di poter vedere Regina da sola per poter fare quattro chiacchiere.
Si mise in testa di dover cominciare a pensare ai compiti, così indossò il suo cipiglio concentrato e si avviò verso gli alberi insieme al fratello, annuendo alle parole che diceva e guardandosi intorno attenta a cercare delle piccole zampine di legno tra i rami. Trovò sul tronco davanti a lei dei porcellini di terra e li raccolse, contenta di avere una materia di scambio. Alzò lo sguardo e vide un asticello che gironzolava tra i rami di un acacia. Si avvicinò, sorridendo e cercando di non spaventarlo.
-Ehi, piccolino…- notò che la creatura si era irrigidita, e così portò le mani in vista, facendogli vedere che non aveva armi con se - non voglio farti del male, anzi! Voglio costruirvi un rifugio, per non farvi bagnare con questo tempo.
L’asticello inclinò la testa, am non si mosse-
-Davvero, se mi fai vedere un punto dell’albero dove vi piacerebbe stare coperti ci posiziono sopra una casina. Vorrei usare il legno di Acacia, perché è quello più indicato. Ne prendo un po’, ok? Guarda, ho dei porcellini di terra per te!
La creaturina a quel punto saltò dal ramo, atterrando su quello immediatamente sotto e indicando con un braccio una V di rami. Marlee annuì e dopo avergli dato gli insemini e avergli detto di aspettare si sedette ai piedi dell’albero, ridendo alla parole di James.
-Anche io ne ho trovato uno, sono riuscita a farlo fidare. Ora gli costruisco il rifugio!
Dopo aver raccattato dei rametti dall’albero li investì con l’incantesimo muta-forma imparato da Magitecnica, creando una vera e propria casetta. Al suo esterno la ragazza ci ficcò del muschio, per assorbire l’umidità e non lasciare che penetrasse all’interno, e mise celle foglie sul pavimento della casetta per isolarla ancora meglio. Al suo interno ci sarebbero entrati circa 5 asticelli.
Si alzò, sorridendo a James e mostrandogli la casetta.
-Mi mancano solo le rune e ho finito! Tu?

a ragazza ridacchiò in direzione del fratello, scuotendo la testa nel frattempo.
-Uhh, altroché! Abbiamo parlato di quidditch, e di compiti, e di ragazzi, si, ma non ti dirò di chi!
Si avvicinò agli alberi, annuendo all’affermazione del fratello e augurandogli un in bocca al lupo, e dopo aver costruito un rapporto con il piccolo rametto animato si dedicò alla casetta, completandola con cura e isolandola per bene. Una volta completata la fece vedere al fratello, sorridendo quando lui le fece i complimenti per la creazione.
-Grazie Jamie! Direi circa cinque, al massimo se vediamo che diventa utile a molti di più potrei chiedere alla professoressa di crearne altri…
Osservò con attenzione il lavoro fatto dal gemello, prendendosi il mento tra le mani e guardandola da tutti i lati.
-Wow, sembra davvero fighissima! Ha un design pazzesco, troppo bello che si adatta perfettamente all’albero! - toccò leggermente il tettino di muschio, sorridendo - e anche il tetto è troppo carino!
Annuì alla richiesta del fratello, prendendo la bacchetta in mano e eseguendo l’incantesimo alla perfezione, guardando il getto d’acqua infrangersi contro una piccola barriera introno la casa. Sorrise al fratello, annuendo nel frattempo.
-Ecco fatto Jamie, la tua casina è perfetta! Anche io ho completato la mia, la fisso all’albero e poi direi che possiamo anche andare, che ne dici?
Si arrampicò leggermente sull’albero e posizionò la casetta, fissandola e osservando l’asticella che la guardava incuriosito.
-Questa è per voi! - salutò con la mano - alla prossima, piccolino!