Una regina che uccide chi le è devoto, non è una regina che ispira devozione

Compiti di Astronomia Adrien&Regina

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  1. Adrien Beauvais
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    Adrien Beauvais
    Black Opal | 17 anni
    Ormai Regina era diventata sua compagna di compiti: li avevano svolti praticamente tutti assieme, anche se lo studio di ogni singola materia era individuale. Non facevano differenza i compiti di Astronomia. Così si diresse verso la torre dei Dioptase, sperando di incontrare qualche concasato della sua gemella, così da chiedere se potessero chiamarla. Era tarda sera, sicuramente dopo le 19:30, quando ormai era fatto buio ed era possibile ammirare le stelle dalla stupenda torre dell’orologio.
    Una volta arrivato a destinazione, per sua fortuna, un ragazzino, sicuramente dell’età di James, andò a sbattergli contro. Adrien gli disse soltanto: - Se vuoi farti perdonare, va a chiamare Regina Beauvais. Se ti chiede chi la cerca, di lei che è Adrien. Lo capirà! -. Così fece: aveva un po' di istinto di sopravvivenza il 16enne, dopotutto.
    Aspettò impazientemente, pensando alla prossima volta che avrebbe preso in mano una sigaretta. Aveva cercato di togliersi il vizio, ma non ci stava propriamente riuscendo.
    Quando Regina finalmente fece la sua comparsa, Adrien non poté fare altro che ironizzare. Si inchinò teatralmente.
    - Sua Maestà! Il cane della regina (per la player: ho cambiato da “cane del principe”) Vi stava aspettando con impazienza! -
    Sapeva che Regina non amava essere messa in mostra in quella maniera davanti ai suoi amici, ma poco gli importava. Adorava darle filo da torcere.
    - Scherzi a parte, ho bisogno della Vostra presenza per svolgere i compiti di Astronomia! Sempre che Sua Maestà lo permetta. Vi dirò il piano della serata: raggiungere la Torre dell’Orologio, aprire i libri e studiare fino a notte fonda. È di Vostro gradimento? -
    Prima o poi, l’avrebbe vista mettere su il broncio e cadere dritta ai suoi piedi. Perché era questo che si faceva tra fratelli gemelli, no? Sottomettersi l’un l’altro, ma combattere l’uno per l’altro.

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR
     
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    Doveva ammettere che fare i compiti con suo fratello non era male. Sia perchè era sicura di quello che facevano sia perchè sapeva con chi stava e Regina, per quanto potesse essere una persona socievole, era comunque una ragazza che non sempre veniva capita e non solo era stronzetta, ma era, la maggior parte delle volte, una persona fredda, strategica e calcolatrice. Non gli piaceva molto l'azione, non spiccava per le sue doti fisiche o comunque per il suo sangue freddo, ma era una che pensava, che usava la testa che riusciva ad essere fredda quando era dietro ad un libro. Poteva essere calcolatrice, poteva esaminare le cose con una certa freddezza, ma comunque era una ragazzina e delle volte era impossibile comportarsi da tale. Quando quel tizio arrivò a dirgli quella cosa, lei alzò gli occhi al cielo ed uscì dalla sala comune vedendo il gemello.Sei scemo o cosa? Chiese poi cercando di fargli abbassare la voce e guardandolo seriamente male. Smettila di fare così! Lo sai che mi imbarazzano queste scemenze. Ed il fatto che mi chiami in questo modo non ti da nessun diritto di prendermi in giro. Era più forte di lei. Con Adrien era sempre la stessa storia. Si sarebbe uccisa per il suo gemello ma certe volte lo avrebbe ucciso personalmente ed in maniera crudele. Poi sbattè leggermente un piede sul pavimento freddo. Andiamo IMMEDIATAMENTE sulla torre dell'orologio e vediamo di concludere qualcosa. La prossima volta ti denuncerò ai prefetti e soprattutto... anzi sai cosa? Hai ragione, solo un mio suddito potresti essere! Gli fece una linguaccia e lo sorpassò andando dritta dritta verso la torre dell'orologio. Certe volte era davvero difficile stargli vicino. Aveva una faccia di cavolo assurda e non si rendeva minimamente conto che c'erano momenti e momenti. Maledizione! Odiava perdere le staffe davanti a lui in così poco tempo! Era come uscirne sempre sconfitta! Lei che non perdeva mai e poi mai il controllo.
    Regina Beauvais

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    Regina Beauvais - 17 anni
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  3. Adrien Beauvais
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    ADRIEN BEAUVAIS

    - No, sono Adrien! - rispose, quasi fosse un bambino delle elementari. Ma che ci poteva fare? Gli sembrava la risposta più adatta all'interrogativo sarcastico che, ogni volta che compiva qualcosa considerato come stupido, Regina gli rivolgeva.
    - Ai suoi comandi, Sua Altezza Reale! - disse, senza dar ascolto ad alcuna parola della ragazza, il che fu testimoniato da un ripetuto inchino teatrale.
    - E chi l'ha detto che sono un tuo suddito? - domandò, con aria di sfida e una linguaccia di tutta risposta.
    Le porse gentilmente un braccio, nel caso in cui avrebbe voluto "poggiarsi": lui era il gentiluomo, lei la gentildonna.
    Camminarono a passo né troppo lento, né troppo veloce fino alla torre dell'orologio e, nel frattempo, Adrien le chiese per pura curiosità: - Come va con quel tuo amichetto?! Ehm... come si chiamava? -.
    Regina non poteva ancora saperlo, perché il Black Opal non l'aveva ancora esplicitato, ma si riferiva a Blake Barnes. Da quando erano diventati amici, aveva avuto modo di conoscere meglio il suo concasato e controllare di più sua sorella, rimpinzandola di strane storie, seppur tutte vere, sulla sua fiamma, così da cercare di dissuaderla da ogni suo tentativo di conquista.

    [Torre dell'Orologio - Ore 20]



    La torre dell'Orologio era tutto sommato tranquilla: a quell'ora della sera non c'erano molte anime in giro per il castello. Quasi tutti preferivano rintanarsi nelle loro Sale Comuni o nei propri dormitori, per poter giocare, chiacchierare e svolgere i compiti. Era risaputo che Adrien amava la tranquillità e non sarebbe mai riuscito a rimanere nella sua stanza, con tutte quel trambusto. Ecco perché aveva chiesto alla sua gemella di seguirlo, perché con lei stava bene, si divertiva, ma sapeva anche che era una persona seria, affidabile.
    - Prima di tutto - e parlo seriamente ora: Come stai? Seconda cosa: hai avuto già qualche idea riguardo al compito? - domandò, prendendo posto sul divano, vicino al caminetto, nel quale era acceso un tiepido fuoco che illuminava anche i loro volti.

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    Edited by Adrien Beauvais - 10/4/2022, 01:05
     
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    Alzò semplicemente il dito medio. Non c'era altra risposta plausibile per rispondere al suo gemello. Sapeva che era sarcastico ma quanto lo detestava quando la prendeva in giro per il suo stesso nome? Che poi, cosa voleva? Sua madre e suo padre l'avevano eletta regina della casa e del mondo, cosa ci poteva fare lei? Si morse il labbro e scosse il capo lasciando che Adiren facesse il suo bel teatrino. Quando hai finito di fare tutta questa scena, dovremmo andare a studiare! Aggiunse poi sospirando e sbuffando insieme. Però doveva ammettere che con il gemello si divertiva, forse fin troppo. Lui era sempre così spiritoso ed aveva sempre la battuta pronta per tutto, lei invece era l'esatto contrario. non sapeva rispondere prontamente ed ogni sua risposta era perfetta sempre dopo che non l'aveva data o giorni dopo che doveva darla. Era così, troppo riflessiva ed attenta ai termini da usare, a volte era veramente insopportabile, ma Adrien lo era di più. Sorrise al ragazzo, ed infine infilò il suo braccio sotto a quello del fratello guardandolo con sdegno per quello che disse. Il pensiero andò immeditatamente a Julian e a quel bacio strano che c'era stato, ma non lo disse.Esattamente di che cosa stai parlando? Chiese poi alzando il nasino all'insù. E proprio per quello, Adrien avrebbe potuto capire che c'era qualcosa che Regina non gli aveva detto. Lei lo faceva sempre quel gesto quando nascondeva qualcosa e Adrien lo sapeva benissimo. Sorrise arrivando alla torre dell'orologio e quando gli rivolse quella domanda in maniera più seria distolse lo sguardo. Adesso era lei che era in difficoltà. Non lo so. Io... c'è qualcosa di strano nell'aria e non capisco cosa. Non sapeva mentire, non alla sua metà. Io e Julian ci siamo baciati e ho avuto una strana reazione dormendo con lui. Non mi è mai successo. Lo sai che lui è il mio migliore amico, ma lui si comporta in maniera strana, mi ha rotto le scarole per Blake e... Che bello parlare di certe cose con il proprio gemellino super geloso. Ottima scelta Regina, davvero!
    Regina Beauvais

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    Regina Beauvais - 17 anni
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  5. Adrien Beauvais
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    ADRIEN BEAUVAIS

    Non poté fare a meno che sghignazzare, mostrando le due fossette che contornavano ogni suo sorriso, che fosse sincero o meno, nel momento in cui Regina si morse il labbro, in un gesto che ancora non aveva capito se fosse dettato da imbarazzo o altro, e scosse il capo.
    - Il “teatrino”, come lo chiami tu, è una miniera d’oro, da cui prendere spunti per costruire un tesoro! – affermò, a caso, senza pensarci troppo. Il suo unico desiderio, infatti, era stato solo quello di comporre una frase in rima, tutto qua. Non c’era un motivo esatto per quelle sue “uscite”, ma la giocosità stupida di Adrien era un lato di sé che il ragazzo mostrava raramente, solo quando era con le sue sorelle o suo fratello, un modo per sfogare l’accumulo di stress, derivato da troppe responsabilità che gravano sulle sue spalle, e per far ridere soprattutto Regina, carica anche lei degli stessi suoi aggravi.
    Lasciò che Regina si aggrappasse pure al suo braccio saldo, forte e muscoloso, stringendo il pugno più e più volte, pur di dirle, senza effettivamente spiaccicar parola, che i suoi allenamenti avevano avuto l’effetto tanto sperato e tanto desiderato. La guardò con occhietti furbi, per capire se lei avesse decifrato quell’indovinello. L’enigma, tuttavia, non era solo lui quella sera: quando la Dioptase alzò il nasino all’insù, appena dopo aver fatto finta di non sapere di cosa stesse parlando, Adrien, ingoiando un boccone di gelosia (perché avrebbe preferito tenerla a bada prima di sapere davvero come stessero i fatti), alzò una mano, la avvicinò al volto della sua omonima e le picchiettò giocosamente il naso col dito indice.
    - Mh-mh, mi sa, mi sa (!) che tu mi nascondi qualcosa! -
    Se la ragazza avesse virato lo sguardo verso il viso squadrato del Black Opal, avrebbe potuto notare la sfumatura di innocente curiosità nelle sue iridi, brillanti di una emozione quasi del tutto sconosciuta al ragazzo, e la rilassatezza del suo corpo.
    Una volta raggiunta la stanza delle Torre dell’Orologio ed essersi sistemati sul divano, affianco al caldo tepore del fuoco, il volto di Adrien assunse le sue normali sfumature e rughe corrucciate dal forte pensare. Si pose in ascolto di sua sorelle, con il mento poggiato distrattamene sul palmo della sua mano, sorretta dal braccio piegato contro il bracciolo del sofà. Era contento, da un lato, che Reginasi sentisse così a suo agio da sfogarsi con lui, ma, d’altro canto, non proprio. Chiuse gli occhi e inspiro profondamente, buttando fuori l’aria dai suoi polmoni con una calma assurda. Strinse la presa sul proprio mento senza rendersene conto: nel futuro più immediato, una volta che l’avesse rilasciato, Regina avrebbe potuto notare le striature rossastre sulla pelle, dove, in precedenza, vi erano stato le dita maschili.
    - Cioè. Fammi capire: ti piace Blake Barnes e hai baciato Julian? Hai dormito con lui?! -
    Si alzò dal divano, di scatto, e cominciò a camminare avanti e dietro, lungo tutto il perimetro della stanza.
    - No, Regina. No. Dove cazzo è la coerenza?! Non che mi piaccia che a te piaccia quel Barnes, ma così è troppo! -
    All'ennesima realizzazione nella sua testa, sgranò gli occhi, ora puntati sulla ragazza, fermandosi all'improvviso.
    - Ma dormito nel senso che- nel senso che tu- No, non lo voglio sapere... -
    Scorre il capo con forza, cercando di cacciar via dalla sua testa l'immagine di sua sorella intenta a far sesso con Julian Miller.

    17 Y/O
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    Dovevano fare i compiti o cosa? Dovevano parlare della sua situazione sentimentale oppure potevano continuare a fare i compiti di astronomia come delle persone normali? Insomma Regina non era avvezza a parlare di certe cose ed il suo imbarazzo era del tutto palese e costante. Adrien era la sua dolce metà e la cosa assurda era che ogni volta che lui parlava o diceva qualcosa era certa e sicura che le avrebbe cacciato dalla bocca qualsiasi cosa. Non era qualcosa di scontato e non era qualcosa che doveva veramente essere fatta. Adrien era la sua dolce metà perché la capiva al volo, perché qualsiasi cosa facesse sapeva che su di lui poteva contare, sapeva esattamente come riuscire ad essere se stessa e solo con lui riusciva seriamente ad esprimere qualsiasi cosa. Ma il problema era anche che lo conosceva molto bene e sapeva anche che sarebbe stato devastante e disastroso fare qualcosa del genere. Insomma erano simili nella loro diversità e sapeva benissimo che dopo aver detto quella cosa del bacio e di Julian e di Blake e cose varie sarebbe andato tutto bellamente a puttane. Si morse il labbro alle sue considerazioni, al suo silenzio e gli venne da ridacchiare alla sua cieca gelosia. Sospirò appena. Si, lo so, a me piace comunque Blake, ma in quel momento eravamo vicini, e non lo so cosa sia successo. Non ti è mai capitato di provare attrazione per una persona a cui vuoi molto bene ma magari per te è solamente un’amica? Insomma io… e comunque sia, sai benissimo anche che Blake è incasinato, ed anche io sono incasinata e… Uffa. Mi è piaciuto baciarlo. Questa è la verità! Disse poi abbassando leggermente lo sguardo prima di diventare completamente rossa e scuotere energicamente il capo alla sua dannatissima insinuazione. Ma come gli veniva anche solo in mente di dire o pensare ad una cosa del genere? Lei certe cose le programmava e non era decisamente pronta a fare un passo del genere. Neanche a schersarci! Si morse il labbro e cercò di tornare ad un colorito normale. Senti, non è una questione di coerenza, è una questione di cosa vuoi fare e cosa ti succede. Non ho scelto io di baciare Julian, è successo, c'era una determinata situazione e boom. Se avessi potuto avrei scelto di baciare Blake. Ma con Blake devo fare le cose perfette perchè sai che ci tengo al suo parere... ma cosa te lo dico a fare a te? Tu invece?Ecco si forse era decisamente meglio cambiare discorso. Insomma basta parlare di lei e delle sue cotte, che poi non erano tutte cotte e dio solo sapeva quanto in quel momento della sua vita fosse confusa.
    Regina Beauvais

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    Regina Beauvais - 17 anni
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    Edited by Aaron Barnes - 16/5/2022, 21:35
     
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  7. Adrien Beauvais
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    CRETINO
    Stupido, imbecille.
    Prova ad essere razionale per una buona fottuta volta!”: era questo il rimprovero che fece a sé stesso. Adrien sapeva che Regina fosse in difficoltà con i suoi sentimenti e cosa le aveva promesso tempo addietro? Che lui ci sarebbe stato per lei, sempre, qualunque cosa fosse accaduta, anche se l’avesse ferito. Ma non poteva realmente parlare lui, visto che era stato il primo a deludere sua sorella, quindi, era meglio se si ficcava in quella testolina riccioluta la famosa espressione “Da che pulpito viene la predica!”. Inspirò profondamente, cercando di prender più aria possibile, pur di calmare sé stesso e le conseguenti emozioni, come quella della gelosia. Si passò le dita tra i capelli e fermò la sua andatura frenetica: si pose di fronte a Regina, le mise le mani sulle spalle, seppur non con molta delicatezza, e la guardò intensamente, prima di chiudere gli occhi per cercare di scacciare la rabbia. La ascoltò attentamente, ma le alzò il mento con un solo e veloce gesto, perché odiava, soprattutto da lei, che non lo guardassero in faccia.
    - Okay. Non è una questione di incoerenza -. Ancorò le sue iridi in quelle della sua gemella. – E’ una questione di puro piacere: abbiamo degli istinti; la vicinanza, i tocchi e i baci di persone ai nostri occhi carine o belle, che non appartengono alla sfera strettamente familiare, provocano un aumento di endorfine, responsabili della sensazione di benessere, e della dopamina, che stimola il centro del piacere nel cervello. -
    Era tipico del Black Opal dedicare parte dei suoi discorsi, anche seri, a spiegazioni di tipo accademico.
    - Okay, non voglio farti la lezione di scienze, anche se te l’ho già fatta, ma è per dirti che è una cosa naturale, ma che non corrisponde a sentimento, almeno secondo quanto detto da te. Non c’è nulla di cui pensare: è stato un bacio, sbagliato, ma pur sempre un semplice bacio. Punto. Non c’è nulla di più. -
    Lo disse con tono duro, ma pensava che la sicurezza fosse ciò che servisse alla ragazza. Si lasciò scappare una risata incredula quando disse di tenerci al parere di Blake.
    - Cioè… fammi capire -. Si asciugò le lacrime agli occhi, ricomponendosi dopo che si era letteralmente piegato in due. – Tieni al parere di uno che pensa solo a sé stesso e ai suoi interessi? Ma ci sei o ci fai? No, spiegamelo, perché non capisco. Che parere, poi?! Sei perfetta così come sei. Non devi cambiare nulla di te stessa -.
    E lui quelle parole le pensava per davvero.
    - Io? – esclamò, indicandosi con l’indice. – Oh, niente di che. Le solite cose. -
    18 ANNI
    BLACK OPAL
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    ADRIEN BEAUVAIS
    I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere.
     
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    Potevano essere quello che volevano, potevano davvero diventare anche cane e gatto, anzi, forse anche molto peggio di quello, ma Regina ed Adrien erano gemelli, e i gemelli erano sempre, sempre legati. Mentre parlava guardò le varie reazioni di Adrien. Sapeva che lui era geloso tanto quanto lei lo era di lui, ma il solo fatto che si stesse in qualche modo trattenendo da fare o dire cose estremamente stupide, era qualcosa che Regina veramente, ma veramente apprezzava. Suo fratello era istintivo e delle volte faceva delle cose davvero stupide, ma era suo fratello e quello gli bastava per far si che lo perdonasse anche per le cose più imperdonabili. Sorrise al ragazzo quando fece tutta quella spiegazione e quando utilizzò quel tono deciso e determinato, Regina annuì in maniera altrettanto decisa e determinata. Aveva ragione, era stato puro e semplice piacere e non doveva per forza farsi tremile pippe mentali su quello che doveva essere o non doveva essere. Sospirò e ridacchiò appena quando disse che non voleva farle una lezione di scienze ma oramai lo aveva fatto. Era sempre il solito e lui amava il suo modo di fare, non lo diceva sempre, non era una che esternava sempre le sue emozioni, ma alla fine cosa ci poteva fare? Erano fatti così in famiglia. Poi quando parlò di Blake e disse quella frase, non ce la fece e lo abbracciò. Grazie!sussurrò prima di sciogliere l'abbracio e sbuffare alla sua rispsota fin troppo sbrigativa. Davvero non vuoi dirmi qualcosa? Tipo una qualche opalina che ti gira intorno? Guarda che a scuola hanno occhi ed orecchie anche i muri... Disse quasi indispettita. Lei il suo problema lo aveva risolto, aveva parlato ed adesso si sentiva sicuramente molto meglio. E comunque tengo all'opinione di blake non perchè io debba cambiare, maperchè è una persona che stimo moltissimo, specialmente per le canzoni che fa. E non è del tutto vero che sia egoista, ha solo un modo di fare strano, ma tu dovresti capirlo meglio degli altri, non trovi? Stava dicendo che Adrien e Blake si somigliavano?
    Regina Beauvais

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    Regina Beauvais - 17 anni
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  9. Adrien Beauvais
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    CRETINO
    Stupido, imbecille.
    Adrien sapeva che con Regina non c’erano sconti di affetto: gli abbracci non erano proprio all’ordine del giorno, ma quando c’erano allora erano davvero sentiti. Si lasciò cingere il busto dalle braccia della sua gemella e lui fece altrettanto, avvolgendola nelle sue e la strinse. Le accarezzo i capelli e le diede un bacio sulla fronte. Le voleva un bene dell’anima, anche se non glielo avrebbe mai detto esplicitamente: non era bravo a esprimere i propri sentimenti, quindi, le sue azioni bastavano e avanzavano, parlando per lui agli altri. Quell’abbraccio era il massimo dell’espressione di quanto la amasse fraternamente, di quanto ci tenesse a lei. Poco dopo si lasciarono andare e tutto ritornò alla normalità: Regina sbuffò per la sua risposta e Adrien sogghignò divertito.
    - Cosa vuoi dire? Che i muri hanno spettegolato? Quando? Non è che hai la febbre? – le posò una mano giocosa sulla fronte, con finta aria serie. – Regina, non farmi preoccupare: se hai allucinazioni devi dirmelo subito! Così posso accompagnarti in infermeria. -
    Poi, rise di gusto.
    - Ma secondo te davvero potrebbe girarmi attorno qualcuno? Su, guardami! -
    Fece un giro su sé stesso con le braccia spalancate, per mostrarsi bene.
    - Sono l’uomo nero io, Reg. Nessuno vuole avvicinarsi a me. Non che mi interessi, ma dubito che ci sia qualche ragazza che mi voglia davvero… -
    Era una bugia e lui lo sapeva benissimo: c’era Gyll, anche se non si vedevano da un po'. Avrebbe dovuto parlarle e capire come stavano le cose tra loro due. Forse era stato avventato mettersi assieme? Adrien era così: se una cosa gli fosse andata a genio, l’avrebbe voluta tutta e subito. E a testimonianza di ciò, c’era il fatto che lui aveva fatto sesso con lei, per la prima volta. E gli era piaciuto.
    Scosse il capo sulla questione di Blake.
    - Come potrei capirlo meglio io? Non mi dire che stai insinuando che siamo simili… perché se lo stai facendo… - non terminò la frase, ma lasciò una minaccia velata.

    18 ANNI
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    ADRIEN BEAUVAIS
    I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere.
     
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    Lo guardò torva. Possibile che quando si parlava di lui doveva fare sempre il cretino? Possibile che non si poteva affrontare una conversazione sera e duratura con lui perchè lui doveva sempre sviare la situazione? Sospirò, dopo l'abbraccio tornò tutto nella norma e a Regina andava veramente, ma veramente bene in quel modo, quindi alla fine si strinse nelle spalle, lasciò che lui facesse le sue stronzate teatrali e sbuffò alzando il medio ed scendendo da quel banco mentre si incamminava verso la porta per andare via. Sei un cretino per tantissime ragioni. Sia perchè sai beissimo che stai mentendo ed io lo so, sia perchè sai che IO non ho allucinanzioni perchè non prenderei niente di quella merda, sia perchè sai benissimo che quando qua dentro succedono delle cose, dopo poco le sanno tutti! Rispose come al solito precisa ma con una certa eleganza e sottigliezza. Regina era una persona diretta, ma comunque velata. Ci teneva alle apparenze e soprattuto era una che non amava essere presa in giro. Quando ci fu quella minaccia velata, questa volta fu lei a sogghignare. Non sto provando a dirtelo. Io l'ho detto proprio. Ma adesso devo andare a studiare, domani ho un colloquio con la professoressa di pozioni e mi va di essere preparata a qualsiasi domanda ed evenienza. Aggiunse prima di alzare la mano, imitare un lieve ciao ed uscire da dentro la stanza. Conosceva suo fratello, era il momento di salutarsi, Adrien quando non voleva più parlare cominciava a fare lo scemo e quello era stato in segnale. Non poteva obbligarlo a dirle qualcosa, se no avrebbe ottenuto l'esatto contrario e non voleva neanche farlo perchè non era da lei e soprattutto non voleva che lui dicesse qualcosa solamente perchè lei lo voleva. Voleva che fosse una cosa spontanea, sicuramente più immediata, ma comunque spontanea.
    Regina Beauvais

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