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.SPOILER (clicca per visualizzare)Vath Remar.
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La sveglia del Ministeriale era suonata alle 06:30 quel mattino, l'uomo era particolarmente metodico nella sua routine quotidiana e, come ogni mattina alle sette in punto si era Smaterializzato nell'atrio del Ministero. Solitamente a quell'ora trovava poche persone all'ingresso e quella mattina non faceva differenza. Vath era già operativo da un paio d'ore quando il messaggio di Wyatt arrivò e fece squillare il proprio telefono. Continuò il proprio tragitto lungo l'ufficio dei Giochi e Sport Magici e, leggendo il messaggio, sorrise. Avrebbe tanto voluto aiutare il proprio amico ma passare nel suo ufficio, quella mattina, era fuori discussione purtroppo. La sua agenda era così piena che la prima vera pausa l'avrebbe avuta tra la riunione con l'ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche e l'ufficio Applicazione della Legge sulla Magia. Con il telefono in mano, quindi, Vath avviò una chiamata verso il numero di Wyatt nella speranza che l'amico rispondesse al Magifonino. Se mai avesse risposto l'uomo avrebbe iniziato a parlare. «Buongiorno Wyatt! Perdonami ma oggi proprio non riesco a passare da te, sono pieno di riunioni, se è una questione urgente dimmi pure che magari riesco a darti una mano così per telefono.» Non poteva andare da lui ma, se necessario, avrebbe fornito il suo supporto all'amico anche dalla distanza. Aveva circa cinque minuti a disposizione per il tragitto e nel percorso avrebbe fatto tutto ciò che sarebbe stato in suo potere per aiutarlo. Una posizione di responsabilità era qualcosa che aveva ricercato durante la propria carriera lavorativa e, se da un lato quel senso di autorevolezza era un vantaggio; dall'altro lato le responsabilità che aveva addosso non gli permettevano di poter deviare rispetto ad un incontro rendendogli quasi impossibile il poter decidere come e quando fare una cosa e nel suo schema giornaliero c'era poco spazio di manovra per imprevisti come quello.. -
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Il ministeriale avrebbe atteso una risposta da parte dell'Auror e, in quel momento, solo il rumore di sottofondo che era nel luogo dove si trovava in quel momento. «Parecchio impegnato in questi giorni ma tutto bene, ti ringrazio.» Rispose infine, Vath aveva sempre pensato che l'amico avesse il dono quanto mai improbabile di saper tergiversare e il suo fiume di parole in quel momento rappresentava più uno svantaggio che un vantaggio per Wyatt. Se il suo obiettivo era avere un consiglio il modo migliore per ottenerlo era evitando sprechi di tempo. Non era solito interrompere una persona ma, come aveva imparato il primo giorno al ministero, quando aveva fatto il colloquio d'assunzione l'uomo che era diventato il suo Capoufficio gli aveva detto di usare meno parole possibili mentre esprimeva un concetto per evitare qualsiasi tipo di fraintendimento. «Wyatt, perdonami. So che sarà brutale da parte mia ma non ho così tanto tempo, se vuoi un consiglio dovrai chiedermelo in maniera rapida e diretta senza giri di parole per una volta.» Disse, interrompendo a metà discorso sul fatto che sapesse che Vath aveva un'agenda piena. Quando finalmente comprese ciò di cui Wyatt aveva bisogno Vath sorrise, la domanda era legittima da parte di qualcuno che aveva ottenuto l'incarico di Istruttore all'accademia degli Auror e il Funzionario Scelto per l'ufficio Cooperazione Magica Internazionale sapeva esattamente come rispondere all'amico. «Alcuni anni fa per via di un calo nel personale ho dovuto tenere delle lezioni al Sesto livello al Centro Esami di Materializzazione.» Disse mentre entrava nell'ascensore del Ministero. «Il consiglio che posso darti è che in quell'occasione io ho cercato di entrare in sintonia con i miei allievi, coinvolgerli nella lezione e rendere l'esame pratico memorabile in maniera tale che potessero ricordarselo anche a distanza di anni e far sì che non si dimenticassero le nozioni che avevo trasmesso loro.» E la cosa sarebbe stata in entrambi i sensi, nemmeno lui aveva potuto dimenticare come aveva impostato l'esame teorico della materializzazione e, successivamente, quello pratico nel pomeriggio. Nel giro di una giornata tutti gli studenti che erano arrivati senza un patentino di Smaterializzazione erano usciti dal centro esami del Ministero in suo possesso. «Conquista i loro cuori, fai breccia nella loro mente e la loro attenzione sarà tua. Se farai ciò avrai modo di verificare tu stesso come quegli allievi apprenderanno da te ciò che serve.» L'ascensore era arrivato al suo piano, scese da esso e, così facendo, avrebbe ascoltato l'Auror lungo il percorso del corridoio per dargli altri consigli se necessari.. -
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C'era una notevole differenza tra il sapere e il comprendere. Wyatt sapeva che Vath non amava giri di parole eppure, da quanto stava parlando, non aveva compreso appieno il fatto che, di lì a pochi secondi, probabilmente avrebbe dovuto buttare giù la chiamata. Il tempo era poco e mentre Wyatt parlava Vath diede uno sguardo all'orologio continuando la sua camminata verso l'ufficio in cui doveva recarsi notando come mancasse pochissimo all'incontro programmato. Aveva un'agenda serrata, piena di incontro uno a ridosso dell'altro e, ormai, con pochissimi metri da colmare mentre lo sproloquio di Wyatt proseguiva Vath di chiedeva se l'amico sarebbe riuscito ad arrivare al succo della questione prima che lui dovesse chiudere la chiamata. «Sicuramente è bene affiancare alla teoria una parte pratica, comunque Wyatt, sono certo che avrai modo di fare un ottimo lavoro. Ora devo lasciarti, sono arrivato. Se vuoi però dopo il lavoro possiamo vederci, io ho l'ultimo incontro alle sei di pomeriggio e dovrei essermi liberato entro un'ora.» Aveva piacere di poter condividere un po' di quella sua esperienza in modo da fornire a Wyatt la possibilità di operare al meglio, in fondo come Istruttore all'accademia degli Auror Wyatt avrebbe avuto un ruolo importante nel plasmare le nuove generazioni del corpo Auror e i suoi insegnamenti avrebbero potuto essere d'aiuto anche con le nuove reclute dell'Arania Exumai. Avrebbe atteso la risposta dell'amico sia in caso di risposta affermativa che di quella negativa purtroppo il tempo di quella chiamata era giunto agli sgoccioli e così, per accomiatarsi, salutò Wyatt. «Mi ha fatto davvero tanto piacere sentirti, Wyatt, adesso purtroppo devo andare. Buona giornata.» Vath avrebbe scostato il Magifonino dall'orecchio e premuto la chiusura della chiamata, una volta che la schermata torno libera mise l'opzione silenzioso e inserì il telefono nella tasca interna del suo completo. Bussò alla porta, pronto ad un'altra ennesima riunione..