Adesso basta!

Regina&Marleen

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    Adesso basta. Sarebbe andata da sua sorella e se necessario l’avrebbe presa a schiaffi. Perché non si faceva
    più sentire? Perché non rispondeva alle sue chiamate? Come si permetteva di essere coì sciocca e da farla
    preoccupare così tanto? Aveva deciso che dovevano smetterla di fare quelle cose strane. Insomma non era
    possibile che le persone si rinchiudessero nel loro guscio solamente perché le cose non andavano come
    dovevano andare secondo loro. Era maggio, e decise che non ci sarebbe stato nessun quadro a fermarla.
    Avrebbe messo fuoco a tutta Hidenstone, ma voleva vedere sua sorella. Le mandò prima un messaggio e
    poi si mise in direzione della finestra della sua camera, prese la sua scopa e volò fino a li, con un semplice
    incantesimo aprì la finestra e le si piazzò in camera. Posò ordinatamente la scopa vicino al muro.
    Sono stufa. Adesso basta. Alzati dal letto e riprenditi cavolo. Non è una cosa possibile
    questa. Non esci più ed ignori le mie chiamate, i miei pranzi, le nostre riunioni famigliari ed io non lo
    sopporto. Primo perché sei mia sorella minore, secondo perché sono preoccupata per tre, e terzo perché
    quello che fai non è sano!
    Non stava alzando la voce, ma aveva un tono molto autoritario. Doveva
    smetterla di nascondersi dietro a quei ricci, era bella, intelligente e troppo giovane per fare le cose in quel
    modo, quindi, doveva ricominciare a vivere e farlo in una certa maniera. Alla fine si avvicinò al letto della
    sorella, e visto che erano le 8 di mattina, levò via le coperte e spalancò le finestre per far cambiare aria. Era
    da sola perché le sue compagne di stanza erano uscite già per la colazione. Marleen. Per
    l’amore del cielo. Non farmi preoccupare più di quanto io non lo sia. Sei mia sorella, siamo legate, ti voglio
    bene e già ho Adrien che fa il pazzo in giro, mi serve una mano, mi serve che tu sia dalla mia parte. Rivoglio
    mia sorella e farò di tutto pur di farti sorridere di nuovo.
    Marleen non ne aveva idea, ma lei aveva
    già parlato con Thomas. Certo non lo conosceva, ma lo aveva cercato in lungo ed in largo e lo aveva
    scovato. Non esisteva che stavano ognuno per i fatti propri, non esisteva che regina venisse a sapere di
    alcune cose in quel modo. Quindi dovevano finirla. Si mise seduta affianco a lei ed attese.
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    |marlee "mar" beauvais|


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    arlee rifiutava di definirsi depressa. Stava passando un periodo un po’ bruttino, certo, e ne con la scuola ne con le sue relazioni interpersonali stava andando molto avanti, ma che colpa ne aveva lei se anche alzarsi dal letto le sembrava impossibile? Come poteva camminare per i corridoi come se stesse benissimo, come se negli ultimi mesi non avesse messo da parte chiunque di minimamente importante nella sua vita? Non sentiva più Brooks, non sentiva più Regina, Adrien…non sentiva più James, per Merlino!
    Sospirò, girandosi nel letto al suono del cellulare e allungando stancamente una mano per recuperarlo. Lesse il nome della sorella maggiore e sospirò, bloccando il telefono senza neanche leggere la piccola missiva. Non aveva le forze di combattere con Regina per messaggio. Tuttavia, Merlino e Morgana probabilmente si erano messi contro di lei, perchè pochi secondi dopo la finestra della sua camera si spalancò, permettendo alla figura incavolatissima della sorella di entrare in stanza. La ragazza strabuzzò gli occhi, leggermente sconvolta. Certo, era Regina e perciò capace di qualsiasi cosa, ma entrare in quel modo in dormitorio…Si trovò a guardarla con la bocca leggermente aperta - con un espressione a dir poco ebete - mentre la maggiore la guardava con un autorevolezza che se fosse stata in uno stato mentale migliore l’avrebbe fatta scattare sull’attenti. Tuttavia, stava come stava, e perciò non riuscì altro che a mugugnare un semplicissimo “mphf”.
    La osservò aprire le altre finestre del dormitorio e poi avvicinarsi al letto, togliendole le coperte da dosso. Con un piccolo piagnucolio Marlee si allungò, cercando di riprendersele, neanche a dirlo, invano. Sollevò lo sguardo su quello preoccupato della sorella, e si sentì malissimo. Cosa Merlino stava facendo ai suoi famigliari, ai suoi amici? Aprì la bocca e poi la richiuse, sembrando un pesciolino fuor d’acqua per un paio di secondi. Poi, preso coraggio, la guardò.
    -Nins, io… - si allungò leggermente, prendendo la mano della sorella tra le sue e stringendola un pochino - mi dispiace tanto, davvero. È stato un periodo terrificante e non sapevo come uscirne e non sapevo come chiedere aiuto perchè sai come sono fatta che prima di chiedere devo sbatterci la testa e quindi non riuscivo a fare nulla e…
    Chiuse le labbra, rendendosi conto di star blaterando. Thomas sarebbe stato fiero di lei, decisamente. Solo il pensiero del ragazzo la fece piegare leggermente su se stessa.
    -Nins…mi evita da settimane. Devo aver fatto qualcosa. Come posso non aver fatto nulla?
    Alzò poi lo sguardo verso la finestra da cui la sorella era entrata, alzando leggermente un sopracciglio.
    -Sei…venuta con una scopa?


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    Non era arrabbiata con Marleen, era arrabbiatissima con se stessa perchè non era riuscita a fare tutto quello molto prima. Il problema era sempre lo stesso. Lei non era una di azione, era una che pensava, che ragionava e che forse,poi, se sarebbe stata una cosa di estemissima necessità, avrebbe agito. La guardò, stava anche dimagrando forse? Certo, se non si alzava dal letto neanche per mangiare non era poi una cosa così improbabile. Alzò un sopracciglio quando cercò anche di riprendersi le coperte, ed allora strattonò più forte per farle capire che poteva anche scordarselo, adesso doveva alzarsi e farla finita con tutta quella situazione stupida. Non devi dispiacerti, ognuno di noi affronta il dolore a modo proprio. Ma devi anche non crogiolarti sul tuo stesso dolore e reagire. Sono mesi che ti chiamo e non mi rispondi, sono mesi che io e tuo fratello siamo preoccupati per te, ed io sono anche preoccupata per Adrien che fa a botte un giorno si e l'altro pure e James che non fa altro che infilare il suo pisello da per tutto. Mi manca mia sorella, la mia spalla. Se hai problemi li affrontiamo insieme a smettila di rotolarti nel letto neanche fossi un gatto ciccione che non ce la fa ad alzarsi! Forse in tutto quello, Marleen poteva anche leggere della leggerissima esasperazione nella vita della sorella maggiore. Poi sospirò. Sapeva come far riprendere davvero sua sorella. Lo so. Perchè ho parlato con Thomas. Sapeva benissimo che quella frase l'avrebbe messa in piedi in due secondi e mezzo. eh... Rere, è difficile parlare con una persona che non esce dal proprio dormitorio. E si sono venuta con una scopa. Ad arrampicarmi, non sono capace e mi sarei spezzata le unghie. Aggiunse poi prendendo la bacchetta e con un tocco facendo in modo di far tornare le cose pulite al suo posto, i panni sporchi in lavanderia e sistemare la camera un pò di tutte. Come si fa a studiare in questo porcile?Aggiunse.
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    Regina Beauvais - 17 anni
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    |marlee "mar" beauvais|


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    a mattinata si era decisamente ribaltata da quello che Marlee aveva in mente. Certo, non che i suoi piani fossero particolarmente intriganti o complicati, visto che comprendevano lo stare nel letto buona parte della giornata e forse alzarsi per mangiare qualcosa. Lo strattone decisivo alle coperte diede anche un piccolo strattone alla mentalit? di Marlee, che per? rimaneva molto dell?idea che il letto sarebbe stato per sempre il suo migliore amico. Ascolt? comunque le parole della sorella, grattandosi leggermente la testa.
    -Non ? facile rispondere, se sai che dall?altra parte c?? gente che vuole aiutarti e tu non vuoi?- si trov? a sorridere all?esasperazione evidente nella voce della sorella, e alz? un po le spalle - Nins, io sono con te, davvero, ma James ? fatto cos? e Adrien di certo non ha bisogno di una babysitter. Magari sarebbe meglio parlarci tranquillamente piuttosto che sgridarlo come prima cosa non appena lo vedi, no? - In croci? le braccia al petto, poi, con un piccolo broncio sulle labbra carnose - ehi! Io non sono un gatto ciccione che -
    Non fece in tempo a finire la frase. Neanche volendo avrebbe potuto, perch? la sorella le aveva appena detto la frase peggiore e migliore che potesse dirle. Era consapevole che i suoi fratelli conoscessero la situazione con Thomas, ma non avrebbe mai pensato che qualcuno andasse a parlare con lui. Boccheggi?, alzandosi dal letto, per poi sentire gli occhi lucidi. Non poteva essere una bugia, doveva averci parlato sul serio, anche perch? l?aveva appena chiamata con quel soprannome che non sentiva da secoli, il SUO soprannome, quello con cui l?aveva chiamata poco prima di baciarla, quello?Si rese conto che stava marciando per il dormitorio come una matta, e si risolse a fermarsi davanti la sorella, con le mani sul viso.
    -? difficile parlare con una persona che non esce dal dormitorio, eh? - lev? i palmi dagli occhi - non esco dal dormitorio perch? sono depressa per come cazzo si ? comportato! Io?non so neanche se sono arrabbiata con lui, Nins, per Merlino!
    Si accasci? di nuovo sul letto, sospirando e guardando la sorella che sistemava la camera.
    -Non si studia, semplice. - osserv? la scopa della sorella, per poi alzarsi e fiondarsi in bagno, senza dare modo alla maggiore di commentare. Cinque minuti dopo era di nuovo in camera, lavata e vestita con una tuta semplice.
    -Ho?bisogno d?aria. Usciamo?

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    bymars



    Edited by Marlee Beauvais - 23/8/2022, 11:10
     
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    Lo sapeva che non doveva farlo. Lo sapeva che non doveva immischiarsi nelle cose dei suoi fratelli, ma non ce la faceva, veramente. A volte era così difficile lasciare che il tempo facesse la sua parte, che davvero non riusciva a capire come gli altri tre riuscissero a stare in disparte e fregarsene uno dell'altro. Sapeva che non era così, sapeva benissimo che alla fine si volevano bene tutti e quattro allo stesso modo, ma era qualcosa di incredibilmente diverso quello. Regina reagiva alle cose in maniera analitica e soprattutto non era una che si perdeva in chiacchiere. Prima di arrivare a quel momento aveva pensato, aveva pensato e ripensato, ed aveva prima parlato con Thomas, che si era dimostrato un cuore di panna ed un orsacchiotto, e poi aveva agito. Non c'era niente da fare, era andata in quel modo ed adesso toccava fare una strigliata di orecchie alla sorella. Non era una che ti mandava a dire le cose e non era una che riusciva veramente a darti modo di fare orecchie da mercante, quindi se non le capivi con le buone, le cose, allora c'erano le cattive, che ovviamente per Regina era parlare in maniera molto diretta e secca, senza nessuna ammissione di replica. Sapeva che tanto, se a Marleen non le avesse sbattuto in faccia la verità, non si sarebbe alzata mai da quel letto ed allora aveva assolutamente giocato sporco e la carta che avrebbe cambiato la situazione. Era bastato anche solo nominarlo il ragazzino che lei era scattata in piedi, si era messa a camminare avanti ed indietro ed adesso addirrittura voleva uscire. Sorrise, mentre fece in modo e maniera di non sentire quello che aveva detto, ossia che non studiava, ma quando uscì pronta per uscire, quella camera sembrava un'altra stanza e Regina sospirò. Andiamo. E comunque io non strillo sempre Adrien. é che mi preoccupo per lui. Ultimamente fa cose indicibili! Ultimamente tutti fate cose senza senso e non capisco davvero il perchè! Aggiunse poi alzando appena le spalle. E comunque, permettimi una domanda, se lui non è mai venuto da te, perchè mai tu non sei mai andata da lui? Guarda che la scuola non è poi tanto grande e tutti quanti seguiamo le stesse lezioni. é vero che io ed Adrien siamo un pò fuori da certi giri... ma insomma! Aggiunse poi sospirando. Era nella sala comune dei Black Opal. Non doveva stare li. Muoviamoci che se mi beccano qui sono problemi. Sono una dioptase ed ho fatto irruzione nella tua stanza con una scopa. Direi che comincio anche io a fare cose senza senso ma... Si fermò un attimo, la bloccò per un polso un momento e poi l'abbracciò forte. Sei mia sorella e per te farei di tutto. Era chiaro che le era mancata ed era altrettato chiaro che per lei avrebbe anche smontato Hidenstone mattoncino dopo mattonciono pur di vederla di nuovo sorridere. Chi è il problema? Brooks? Una volta sciolto l'abbraccio lo chiese un pò a cuor leggero.
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    |marlee "mar" beauvais|


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    E
    ra terrificante per Marlee pensare di aver fatto del male alla sua famiglia. Indirettamente, certo, ma il pensiero che Regina, Adrien o - Merlino la maledicesse all’istante - James fossero stati in pensiero per lei le turbinava tra la mente, rendendola triste e facendola sentire in colpa. I suoi fratelli erano un punto cardine per lei e la sua vita, molto più dei genitori che naturalmente non erano esclusi dall’equazione. Aveva un rapporto speciale con ognuno di loro, i battibecchi con Regina che servivano solo a far capire all’altra che Merlino, loro c’erano sempre una per l’altra, e niente lo avrebbe cambiato; gli abbracci e i soprannomi con Adrien, e la consapevolezza che con lui poteva parlare di tutto senza sentirsi sbagliata o fuoripista; l’intera capacità di capire ancor prima che James formulasse il pensiero che cosa avrebbe fatto in una determinata situazione…niente di tutto quello le sarebbe mai stato portato via, eppure in quel frangente era lei stessa ad averlo messo in pericolo. Per una stupidaggine, una sua dimostrazione di ignavia così forte che decisamente se ne vergognava. La situazione con Thomas era importante, tuttavia, e lei non se la sentiva di liquidarla a cuor leggero.
    Riacquistando un po’ di energia - come se solo la presenza di sua sorella in camera fosse riuscita a ricaricarla, tipo batterie portatili - agguantò le scarpe e si ributtò sul letto per infilarle, mentre ascoltava la risposta della sorella e si divertiva a risponderle.
    -Nins, sei sempre stata la più a posto con il cervello di tutti noi! E Adri…evidentemente anche lui non sta passando proprio un bel periodo. Ci parlerò anch’io, promesso. - spalancò un po’ gli occhi alla sua successiva domanda, cercando una risposta che potesse soddisfare sia la sorella che se stessa - all’inizio era perchè sapendo com’è fatto Tommy ho pensato che baciargli un po’ di spazio lo avrebbe aiutato. Poi però…ho cominciato a pensare che non volesse più vedermi, e piuttosto che andare e chiedere mi sono adagiata sull’idea e ho semplicemente deciso di non parlargli. - si grattò una guancia, con aria abbastanza sconfitta - abbastanza stupido, eh?
    Si alzò, dichiarando di essere pronta, e rise di cuore alla frase della maggiore. Le prese una mano, stringendola leggermente.
    -Oh be’, allora il mondo sta davvero per finire!
    Si lasciò abbracciare, posizionando anche lei le braccia intorno alla figura della sorella e stringendo leggermente, facendo un po’ di pressione. Cercò di alzare gli occhi verso il soffitto, per impedire all’ennesima lacrima di scivolarle sulla guancia, per poi annuire e sussurrarle un “Anche io” piuttosto piagnucoloso tra i capelli.
    Si allontanò leggermente e si passò una mano tra i ricci, cercando di calmarsi un po’, ma la saliva quasi rischiò di strozzarla mentre deglutiva. Brooks?
    -In che senso Brooks? - spalancò gli occhi - oh, no Nins…assolutamente! Brooks è storia vecchia, vecchissima oserei dire, e a quanto ne so io è innamorato di Amalea! O di Nick, adesso non ho notizie recenti e non ti saprei dire con certezza. - sospirò un po’ - Anche Thomas lo sa, e io e Brooks siamo rimasti amici. Il problema è che io affronto e capisco i sentimenti tutto insieme, e Thomas invece deve prima capirli e poi affrontarli. E evidentemente non riusciamo a trovarci. - aggiunse, guardando tristemente fuori.
    -Dai su, sali in groppa. Ti porto giù!

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    La sua famiglia era sempre stata al primo posto. Aveva sempre fatto un passo indietro per fare stare bene loro, aveva sempre fatto in modo che i suoi fratelli non si preoccupassero per lei, ma che lei si preoccupasse sempre di loro. Su una cosa Marleen aveva ragione: lei era la più assennata dei quattro, eppure aveva perso la testa ed il controllo. Era qualcosa che non riusciva neanche a capire effettivamente. Non riusciva a capire Adrien, non riusciva a capire perchè James avesse questa innata voglia di metterlo da per tutto, non riusciva a capire perchè la sua riccia se ne stava in camera sua su di un angolino invece di andare li e prendersi quello che riteneva importante per lei. Perchè nessuno era più in se stesso?ok, ma andare in giro a fare risse non è qualcosa che dovrebbe fare! Si fa male, ed io mi faccio male con lui! Sei parte di un duo anche tu! Sai benissimo che i gemelli sono fatti in questo modo! Non c'è neanche da dirlo! Aggiunse poi come se fosse la verità assoluta quella cosa che i gemelli sentivano le sofferenze dell'altro. Si, è una gran cazzata! Rispose dopo aver sentito tutto il suo discorso, ma lo disse con un certo sorriso, come per dirle che non lo era, solamente che voleva farla tornare un pò alla normalità! Era importante per lei che sua sorella tornasse in circolazione. Senti, quello che è stato è stato. Lui ha detto che verrà, ma tu non devi per forza aspettare, o comunque fagli capire che vuoi che lui venga da te, se no non la finiamo più! Ammise poi ridacchiando ed aspettando che lei si sistemasse e poi prendesse la scopa. Ridacchiò, poi si mise dietro di lei ed in poco tempo erano sul prato, morbido e sempre ben curato e sistemato. Dovresti fare le selezioni di quidditch! Sei sempre stata brava! E sono contenta che tu e Brooks siate rimasti amici, innamorato o meno! Ammise stringendosi nelle spalle. Poi le sorrise. Non voglio che tu ci pensi ancora a questa storia, voglio che tu stia con il sorriso. La vuoi sapere una cosa carina? Blake Barnes mi ha chiesto di fare un video per una sua canzone. Ma ci pensi? Chiese poi aggiornandola anche della sua vita. Beh, Marleen sapeva che Blake era la sua crush, quindi poteva immaginare quanto fosse davvero felice di tutto quello!
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    |marlee "mar" beauvais|


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    na cosa che Marlee aveva sempre adorato della sorella era la capacità di aiutare gli altri senza remore, donando tutta se stessa. Lei ci provava, ma non ci era mai riuscita del tutto, e questo la infastidiva tremendamente. Avrebbe voluto poter aiutare la sorella così come Regina aveva aiutato lei, ma aveva sempre paura di non riuscirci, o di riuscirci male. Ridacchiò alla risposta su Adrien, scuotendo la testa con aria tremendamente sconsolata.
    -No, infatti. È decisamente un comportamento poco intelligente, e sappiamo entrambe che Adrien è tutto meno che stupido. - le strinse la mano - lo so.
    Le espose tutto il suo pensiero su Thomas, in qualche modo un po’ vergognandosi della stupidità dello stesso. Però era anche una cosa normale…insomma, ognuno poteva sbagliare, nella vita, no?
    -Ehi! Tu mi dovresti consolare, non dirmi che ho fatto una cazzata!
    Si mise a ridere, cercando piano piano di scacciare le nuvole scure dal cielo del suo buon umore. Un compito semplice, se aveva Regina accanto. Si finì di sistemare, ascoltando nel frattempo il resto del discorso della sorella. Thomas aveva detto che sarebbe venuto. Il pensiero le fece venire un mancamento. Sarebbe venuto. Quindi voleva ancora parlarle? O era semplicemente per dirle che non la voleva nella sua vita? Ascoltò assente la fine del discorso, annuendo un po’ tipo automa, per poi alzarsi e andare verso la scopa. La possibilità la distruggeva dentro, non sapeva davvero cosa avrebbe fatto.
    Abbracciò la sorella, e mentre scendevano dalla torre - rischiando che prima che partisse si strozzasse, alla menzione del migliore amico - si sentì un po’ più in pace con se stessa. L’aria la metteva sempre a suo agio, così come stare su una scopa. Arterò perfettamente e si girò verso Regina, sorridendo.
    -Sai Nins, hai ragione! Probabilmente lo faro, grazie. - si sedette per terra, passando una mano sull’erba morbida e curata che componeva i giardini - Anche io sono molto contenta, era decisamente una persona troppo importante per perderla…
    Alzò la faccia verso il sole, facendosi bagnare dai suoi raggi e crogiolandosi nella bellezza del calore. Poi aprì gli occhi per puntarli in quelli della sorella maggiore.
    -Barnes cosa? Nins, seriamente! - sorride a trentadue denti, prendendole le mani e trascinandola a terra con lei - sono contentissima! Devi raccontarmi tutto, ogni cosa!!

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    Era veramente affezionata alla sua famiglia, era veramente, ma veramente dedita a loro per qualsiasi cosa. Per lei i fratelli venivano sempre al primo posto, forse Adrien era sempre il favorito, ma era anche vero che era il suo gemello, che lei era nata dopo di lui e che per questo era la maggiore e che si preoccupava da pazzi. Era un pò il carattere un pò il fatto che alla fine non poteva fare a meno di essere una sorella maggiore premurosa e sempre pronta a farsi in quattro a prendersi oneri ed onori per loro. Non era certo pronta a tutto quello ma sapeva perfettamente che non poteva andare poi così troppo avanti come situazione. Marleen era la solare e la luce della casa e doveva continuare a splendere, sia per lei che per tutti loro. Lei era quella con il sorriso, sempre con una parola buona per tutti, sempre con l'intraprendenza, ma quella sana, quella che riusciva sempre nel migliore dei modi ed era veramente contenta di averla fatta uscire da quella porta, da quella stanza. Sorrise alla sua sorellina e guardandola non riuscì a fermarsi un attimo ed abbracicarla, forte.Sarò stupida ma sono contenta, vederti di nuovo così mi commuove e mi piace, da morire!Ammise poi sospirando per le parole che ebbe Marleen per Adrien. Ecco, era esattamente di quello che stava parlando. Era quello che gli mancava veramente della sua sorellina. Sorrise ancora e poi si strinse nelle spalle. Già so che riuscirò a farlo ragionare, devo solo capire il modo proprio perchè è intelligente. non lo sopporto quando fa lo sciocco, non è da lui, non è per lui fare cose del genere. Non che debba essere perfetto, ma neanche così idiota! Ammise rendendosi conto che quella era più una conversazione fatta tra se e se che per la sorellina, ed infatti, con una mano fece finta di scostare l'aria e poi ridacchiò appena. Si era decisamente importante cambiare discorso. Lo sai che io ti dico sempre la verità e sono anche dalla tua parte, ma Thomas è un cucciolo e tu devi tenerti strette sempre le persone che ami! Aggiunse poi pensando a Julian. Chissà lui cosa stesse facendo in quel momento, ma no, quella era un'altro argomento che non si poteva affrontare. Non in quel momento almeno. Siii Sono veramente ma veramente molto contenta e poi andrà su youtube, insomma è un salto veramente importante! Ballerò per la persona di cui sono innamorata, per un vide che avrà almeno almeno più di un milione di visualizzazioni! Si, ce la posso fare! Aggiunse poi emozionata della situazione. Poi guardò l'orario. Adesso però devo scappare cavolo! Tra poco ho lezione e non posso arrivare tardi. Marleen. Ti raccomando! Sii forte e soprattutto non tenermi mai più all'oscuro di qualcosa! Le lasciò un bacio sulla guancia e corse verso l'aula di incantesimi!
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