Riflessi di Luna

Leah & Harry

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    Black Opal
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    Harry Wood
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    [6 settembre 2021 ore 20.30 Cortile di Pietra]



    Non erano passati molti da quella chiacchierata molto interessante e intensa con Leah nella sala da Thè dell'accademia, un luogo che aveva imparato ad amare nella sua semplicità e la sua classicità, una stanza che avrebbe certamente rivisto nel corso di quell'anno accademico e non solo. Con Leah stava certamente creando un grande rapporto con la ragazza, che non era segreto che gli piacesse molto sia fisicamente che caratterialmente e voleva certamente un qualcosa di più, una relazione seria tra di loro e che diventasse la sua ragazza, ma certamente non avrebbe mai forzato la ragazza a fare dei passi in avanti nella cosa, tutto sarebbe arrivato a tempo debito, questa cosa non l'aveva mai nascosta nemmeno a lei, i complimenti con ella erano alla norma. Gli sarebbe piaciuto ritrovarsi con lei in intimità, quello era poco ma sicuro, ma era un rapporto che chiaramente stava costruendo tassello dopo tassello. Mai mettere fretta a una cosa del genere dato che per lui era molto importante. Poteva ritenersi innamorato? Dentro di se la risposta sarebbe stata di sì. Alla fine delle lezioni aveva chiesto alla ragazza di trovarsi la sera dopo cena all'esterno del castello, verso il cortile di pietra. Un luogo isolato e tranquillo che si raggiungeva facilmente e dove poteva stare da solo con lei. Da quanto ci teneva sicuramente non avrebbe mai provato a saltarle addosso o fare cose avventate, era alla base. Gli piaceva si andare a letto con una ragazza, ma per lui Leah era veramente speciale e voleva fare le cose per bene e senza fretta. Arrivò all'ora in cui aveva fissato con la ragazza, almeno quel luogo era veramente romantico, era innegabile. In quel luogo c'era la panchina perfetta, era conosciuta come la panchina dell'amore, isolata e tranquilla. Si mise a sedere su di essa per aspettarla, non avevano molto tempo prima di arrivare al coprifuoco, alle dieci di sera dovevano essere nei loro dormitori.

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    Leah Branwen
     
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    Leah Branwen
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    Quel giorno Harry le aveva chiesto di vedersi nel Cortile di pietra, dalla panchina dell'Amore. La ragazza ovviamente aveva acconsentito all'incontro, ma ora, nell'atrio del castello, le emozioni la assalirono, facendola fermare per tentare di fare ordine tra i suoi pensieri.

    La panchina dell'Amore... Harry vuole finalmente rivelarsi? Fare quell'ultimo passo? che faccio? Torno nella sala comune Ametrin e fingo di stare male?

    La paura di fare una delle sue figuracce era molto pesante però... era innegabile che Harry le piaceva, il modo in cui la trattava, le sensazioni che trasmetteva quando erano assieme... lo stesso tempo passato in compagnia reciproca, così leggero da dissolversi in un battito di ciglia, lasciandosi dietro un vago retrogusto dolce e delicato, facendole avere immediatamente malinconia di quei preziosi frammenti di vita...

    Si raddrizzò, e accarezzò la stella rosa che portava al collo. Fece un respiro profondo e uscì nel cortile, avviandosi verso il punto d'incontro prefissato. Era in ritardo (come al solito), ma il peso dell'insicurezza la faceva camminare lentamente e con un'incredibile interesse verso le sue scarpe da ginnastica.

    Raggiunse Harry, e, incrociandone lo sguardo, il sorriso non esitò a splenderle sul volto, illuminandole gli occhi, ora magicamente sgombri da quei confusi pensieri che accompagnano gli adolescenti innamorati.

    Ciao Harry!

    Salutó allegramente l'amico, sedendoglisi accanto e scoccandogli un bacino sulla guancia.

    Allora...

    Non aveva idea di come ingranare il discorso, ma "ehhhmmm" e "già..." non dovevano neanche essere presi in considerazione, o la figuraccia non avrebbe esitato della sua debolezza

    Bella serata, ne? Non si sta affatto male in maniche corte

    Disse, guardando, ora, davanti a se; sorrideva, sì, ma non smetteva di giocherellare col suo ciondolo.

    Se mi chiede di aiutarlo coi compiti potrei prenderlo a pugni... sì, penso proprio che sono così tesa da poterlo fare, ahaha

    Incredibilmente quel pensiero le fece attendere la risposta di Harry con meno ansia.
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    Harry Wood
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    Quel luogo era famoso a molti studenti per quello che poteva succedere alla stessa panchina, la nota panchina dell'amore, chi andava lì non poteva aspettarsi di fare delle ripetizioni di qualche materia oppure stare a giro a fare una passeggiata, era poco ma sicuro. Il ritardo della ragazza non lo fece mai temere, voleva tentare un piccolo passo in più con Leah, sicuramente non voleva correre ma nemmeno perdere troppo tempo, rovinare tutto non era nei suoi piani, tutto doveva essere fatto alla perfezione. L'attese con pazienza, era fatto così. Quando la vide non poteva che fare un grande sorriso sul volto, era splendida come al solito, era decisamente innegabile.

    Ciao Leah, mi fa veramente piacere che hai accettato il mio invito. Stai benissimo così. Tutto bene?

    Rimase con il sorriso sul volto. Poi ricambiò il bacino sulla guancia alla ragazza, non era ancora arrivato il tempo di correre.

    Assolutamente, penso anche io che sia una serata fantastica, mi piace molto questo venticello. Poi ora che ci sei te direi che la serata da fantastica è diventata perfetta, è come se fosse cascata una stella cadente qui davanti a me.

    Era un bel complimento che faceva a Leah, ormai non poteva nasconderle totalmente che era lei quella che le piaceva, ma non voleva nemmeno dirlo direttamente, avrebbe approfittato del tempo a loro disposizione in quella panchina per fare ciò.

    Ti piace a te questo luogo del castello? Per me è magnifico in ogni suo angolo.
    Una piccola pausa.

    Che ne dici di sederti qui sulla panca? Di sicuro staresti più comoda che in piedi.

    Gli fece un cenno di mettersi lì vicino a lui, la panca era abbastanza comoda e larga per entrambi. Poi era il primo passo per rendere ancora più importante quel rapporto.

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