T I O D I O!

Joanne&Edward

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    Denrise
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    DIFFIDENTE
    Abitualmente scettico o sospettoso nei confronti degli altri e delle loro azioni.
    Si era fidata talmente tanto di lui che alla fine, come al solito ci era rimasta fregata. Possibile che non imparava proprio mai? Possibile che qualsiasi cosa potesse dire e fare alla fine ci rimaneva sempre pesantemente fregata? Non poteva credere che Ed avesse detto qualcosa di loro a Thomas o come si chiamava lui, non poteva credere, neanche per scherzo che stavano parlando di lei o addirittura, ed ancora peggio ridendo di lei. Era qualcosa che le faceva così schifo che davvero cominciava a pensare che era stupida, non ci arrivava. In quel momento della sua vita poi, si sentiva ancora davvero più stupida. Come si poteva anche solo pensare al fatto che Ed, la sua prima volta, la sua prima cotta, il suo primo "amore" se così poteva essere definito, era uno stronzo ed anzi, forse molto peggio di tutti gli altri. Di cosa si era preoccupato nel vederla li dentro? Del fatto che poteva vederlo con il suo amico? O ancora peggio con un'altra. Oddio e se era andato già con altre mentre a lei... ecco lui non aveva mai detto che stavano insieme ne tanto meno che lei aveva l'esclusiva nei suoi confronti. Un moto di vomito le salì fino allo stomaco. Lui era libero, lei era solamente un altro trofeo nella ua bacheca. Si stava sentendo male e dopo quello schiaffo aveva cominciato a correre. In quel momento non aveva neanche più fame e forse aveva pagato a buffo, per non prendere assolutamente niente. Lei stava studiando, stava seriamente cercando di essere una persona migliore, una persona più all'altezza del mondo che la circondava ed invece, invece il mondo la ributtava sempre giù ed Edward era la prova di tutto quello. Non si rese conto che lui la stava seguendo, quindi alla fine, voltò in un vicoletto buio e si appoggiò con una mano al muro, di spalle alla strada, cercando di riprendere fiato. Avrebbe voluto seriamente urlare, urlare in maniera assurda e greve, urlare perchè non le rimaneva altro da fare. Joanne era una ragazza brava, buona, ma il mondo la stava cambiando, piano piano la stavano facendo diventare ancora più diffidente, più fredda, più superba, quasi cattiva. Ed una delusione d'amore non poteva far altro che aumentare il processo. Si era fidata di lui, e lui l'aveva tradita.
    23 ANNI
    DENRISIANA
    ARCIERA
    SOGNATRICE
    Joanne Nilsson
    Diffida di tutto, tranne di quello che ti dice il tuo cuore.
     
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  2. Edward Heart
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    DONGIOVANNI
    Corteggiatore impenitente di donne, audace e fortunato, talvolta millantatore.
    - Coglione! – sussurrò a denti stretti a sé stesso. Si poteva mai essere così stupidi? Evidentemente sì. – Sei proprio un coglione… -
    Alzò il passo, dirigendosi velocemente verso la porta d’uscita del locale, che spalancò senza troppe cerimonie, che sbatté sul muro con un tonfo, il quale, però, si confuse nel rumoroso cicaleggio della gente.
    Aveva lasciato Thomas da solo, ma era in grado di cavarsela senza di lui. C’era qualcosa di più importante da affrontare in quel momento: Joanne. Era troppo importante per lui per lasciarla andare così. Aveva preso una decisione: non. lasciarla. andare.
    Per quanto le proprie paure sull’amore fossero fondate, sull’esserne degno o meno, Jo era troppo troppo troppo, e non avrebbe mai smesso di dirlo, importante per lui. Era stata l’unica a vedere oltre la sua maschera di dongiovanni, l’unica a non pensarlo solo come a un bellimbusto da usare esclusivamente per scopare o per divertirsi, come faceva anche lui con tutte le belle donne o ragazze, spezzandone poi il cuore.
    Il predone aveva fatto l’amore per la prima volta con lei, mentre con le altre solo sesso. E se si fosse lasciato scappare l’occasione della sua vita si sarebbe dannato. E lei avrebbe pure potuto lasciarlo, urlagli contro, schiaffeggiarlo di nuovo, ma non si sarebbe mai permesso di sprecare quella che credeva l’ultima possibilità di chance di perdono. Avrebbe potuto anche rimanere un uomo solo, ma esclusivamente se lei gli avesse concesso di avere il suo perdono, altrimenti lui stesso non si sarebbe mai perdonato per tutta la sua esistenza.
    Corse, sapendo che, probabilmente, l’unico posto in cui avrebbe potuto realmente trovarla fosse casa sua. Almeno che non conoscesse così male Joanne da non sapere dove si rifugiasse di solito in certi casi come quello che stava vivendo… Si passò una mano tra i capelli e bussò ferocemente alla porta di casa della giovane donna.
    - Joanne, sono Edward… ti prego, apri la porta… -
    Nessuno rispose. Dov’era finita?
    Si portò una mano sulla faccia, disperato.






    24 ANNI
    PREDONE
    SCHEDA PG
    STATISTICHE
    EDWARD HEART
    Il pubblico si è sempre aspettato che io fossi un playboy, e un bravo ragazzo non delude mai il suo pubblico.
     
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    Denrise
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    Joanne Nilsson
    Densiriana | 24 anni
    Lo vide correre verso casa sua, lo vide affannarsi, ma lei rimase li. Non riusciva a muoversi, era così
    arrabbiata con se stessa che non riusciva seriamente a muoversi. Si morse il labbro, decise che doveva
    andarsene da quel vicolo, già una volta le avevano fatto del male in una situazione del genere. Andò anche
    lei verso casa sua e mentre lui si metteva le mani in faccia disperato lei lo scansò. Non voleva parlarci ne
    vederlo. Si erano già detti tutto quello che dovevano dirsi. Infilò la chiave ella toppa e con un clic si aprì, poi
    entrò e prima di richiudergli la porta in faccia decise di urlargli ancora un po' contro. Non ti sei
    divertito abbastanza?
    Chiese poi amareggiata, stava cercando no solo di non piangere, ma anche di
    non urlare come una ragazza impazzita. Lo voleva fuori dalla sua vita ed anche in maniera molto celere. Si
    era invaghita di lui, tutto qua! Avevano passato dei momenti bellissimi insieme, aveva deciso di essere il
    primo con una consapevolezza che faceva paura, ed adesso era li a ridere di lei con il suo amico. Era
    solamente questo che la ragazza vedeva veramente. Non poteva crederci. Lei lo aveva chiamato in
    situazioni assurde della sua vita, lei lo aveva cercato ed aveva dormito con lui, aveva condiviso con lui
    l’unica cosa che davvero non aveva mai condiviso con nessuno, il suo corpo. Era stata sincera, si era messa
    a nudo completamente e non solo nel senso letterale della cosa, e lui cosa aveva fatto? Scosse il capo
    guardandolo delusa, sconcertata, amareggiata e soprattutto era ferita. L’aveva trattata in quel modo
    davanti a tutti, densiriani che già non la consideravano una di loro a prescindere. Ingoiò a vuoto.
    Che vuoi da me? Non hai già ottenuto abbastanza? Non ti sei già preso gioco di me come
    volevi? Bravo
    (applauso ironico) Sei stato così bravo a farmi credere e vedere che
    persona incredibile tu fossi che ci sono cascata. Per me sei… anzi no. Eri, speciale, davvero. Io per te
    l’ennesima puttana.
    Avrebbe sbattuto semplicemente la porta, o comunque avrebbe tentato di
    farlo.


    RevelioGDR
     
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2 replies since 1/10/2022, 11:33   47 views
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