Compito Magitecnica Triennio 21/22

Con Jesse

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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    Un’intervista non era proprio nelle sue corde, ma in fondo quell’Accademia era fatta per mettere alla prova gli studenti, quindi forse non avrebbe dovuto lamentarsene. Inoltre, rispetto a molte altre lezioni, perlomeno non sembrava avere un possibile risvolto mortale.
    Aveva chiesto il permesso al docente di eseguire un’intervista a quattro mani, per così dire: Jesse e lui, con Markab (e forse Skyler, se fosse riuscito a raggiungerli, a causa del lavoro).
    “Uh, ecco - con Snowflake, cioè, voglio dire, Jesse, avremmo intenzione di indagare sugli eventi di quella che hai descritto come Una Diagon Alley da incubo. Ecco… com’è stata l’esperienza?”
    La domanda, tuttavia, non lo convinceva; sembrava una semplice domanda di circostanza, e non avrebbe fatto una bella figura sulla relazione.
    “Mi spiego: nell’articolo hai parlato di un altro piano dimensionale. Cosa avete provato entrandoci? Era descritto sommariamente; se ti va di elaborare più a lungo…”
    Avrebbe ascoltato la risposta del reporter, che forse avrebbe giudicato quel momento un contrappasso per il suo lavoro.
    Certo, se avesse saputo il significato della parola contrappasso: probabilmente Markab pensava fosse una qualche posizione sessuale.
    “Non vorrei occupare il tempo di Jesse, che vorrà farti le sue domande, ma… che tu sappia, quali misure di contenimento sono state messe in pratica per difendere un reperto tanto pericoloso? Perché… ok la possibilità di vederlo in un museo, ma non c’è il rischio concreto che qualcuno possa rubarlo, specie dopo tutta la pubblicità che è stata involontariamente fatta?”
    Forse era una domanda scomoda?
    “Ho letto poi che avete incontrato la grande pianista Claudia Shunmann”; ovviamente, la famiglia Vesper la conosceva, e Adamas era cresciuto troppo nel mito della Belle Epoque magica per non diventare quasi un adorante ammasso di neuroni e muscoli.
    “Ecco… ha detto di preciso cosa le sia capitato? Diciamo che si è trattato di un femminicidio famoso e…”
    Le parole morirono in bocca ad Adamas, che si fece un poco più cupo: non avrebbe voluto essere indelicato, o sguazzare nel fango mediatico del macabro, ma quando aveva scoperto quella storia era rimasto scandalizzato. Rovinare qualcosa di così bello e intellettuale come la vita di una musicista era quasi un oltraggio a ciò che l’Ametrino riteneva esserci tra le cose più sacre al mondo.
    Si sarebbe fatto finalmente silenzioso per un bel po’, ascoltando attentamente il resto dell’intervista. Quindi, verso la fine dell’intervista, ricordò uno dei compiti affidati loro da Morrigan.
    “Siccome sei un maestro del giornalismo, posso chiederti un consiglio? Il prof ci ha detto di pensare a come promuovere il nostro articolo - ecco, credo di aver commesso l’errore di non aver pensato alle domande prima, e di essere stato un po’ confusionario. Quindi probabilmente in futuro innanzitutto mi creerei una scaletta precisa degli argomenti da affrontare.”
    Forse erano troppe parole per un giorno intero, ma continuò.
    “Inoltre, cercherei un target preciso per il mio articolo - mi rendo conto che ho sbagliato anche qui - per renderlo più appetibile per un certo tipo di pubblico. E infine… beh, direi che da te e da Skyler ho imparato che la pubblicità sui mass media è importante: forse comprerei uno spazio sponsorizzato su Instagram per pubblicare un pezzo estrapolato, quello più avvincente, ma lasciandolo in sospeso. Che ne pensi?”
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Per Jesse Lighthouse e Markab.

    Strategie di promozione: scelta accurata degli argomenti e del target a cui è rivolto l'articolo, in modo da renderlo più appetibile ed interessante; promozione dell'articolo su uno spazio sponsotizzato (es. Instagram), postando un brano estrapolato dall'articolo ma lasciando in sospeso la parte più avvincente.


    Compito di Magitecnica per Morrigan Maverick.
     
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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    "Uh, sono contento di non essere solo a fare questa intervista... intanto perché mai me l'avrebbero concessa... e poi perché, uh, sono certo che avrei fatto un casino... lo sai che non sono bravo con le parole"
    Il disagio sociale di Jesse quel giorno era particolarmente palpabile, anche nel suo tono di voce e nelle sue spalle, tenute basse, manco portasse su di sé il peso del mondo: non era mai stato a suo agio nel rapportarsi col mondo e certo affrontare due estroversi come Markab e Skyler non deponeva a suo favore 'Sì, insomma... un conto è fare i coglioni... un altro... è dover guidare la conversazione... cioè, io manco so guidare me stesso, figurati la conversazione!' si disse lui, fornendo immediata (ma forse non sufficiente) prova al suo fidanzato di quanto andava pensando e dicendo "E non rispondermi che sono bravo con la lingua... perché quello è un altro discorso" sussurrò all'alto, con una malcelata eccitazione, che lo pervadeva come ogni volta che si trovava troppo vicino ad Adamas, provando in pratica a condurre il ragazzo in una valle di perdizione ben poco compatibile con un'intervista e molto più vicina ad una tappatina di almeno un quarto d'ora in bagno.
    "Buongiorno signor Castlewine, e grazie di averci concesso l'intervista" pigolò Jesse, salutando l'avvenente influencer, sedendosi ad un tavolo della locanda ove lavorava part-time, lasciando poi che l'incipit del discorso fosse in mano al suo fidanzato, cosa che lo fece annuire, almeno finché l'altro non usò il nomignolo con cui lo chiamava in intimità 'Uh, che imbarazzo... sì, insomma... penserà che sono una femminuccia ora... altro che marine!' si disse lui, distogliendo lo sguardo, ma sforzandosi comunque di supportare la posizione del fidanzato.
    "Come dice Sn... lui... ci hanno chiesto di scrivere un articolo e... sì, insomma, di cose assurde a scuola nel sono successe, ma... voi siete successi tipo ieri e... ed è stata una cosa incredibile: non potevamo non chiedere a voi!" affermò lui, sorridendo, ma non per incoraggiare l'altro 'Bravo Jesse: non sei caduto nel tranello. Non hai chiamato Adamas Snowpiercer!' si complimentò da solo con sé stesso, rivolgendo poi uno sguardo carico d'amore al suo lui "Vero, Snowpiercer?" chiese lui, senza neanche interrompere il proprio sorriso: manco si era accorto di cosa aveva appena detto!
    Dato il proprio contributo, Adamas fece tutta una serie di domande alquanto pertinenti, che avrebbero aiutato a raccontare quella serata assurda, cosa che spinse Jesse a limitarsi ad annuire, almeno finché l'altro non ebbe concluso. Solo a quel punto parlò.
    "Anche tu sei un parabatai, vero?" chiese rivolgendosi al Castlewine "Insomma... com'è stato trovarti in mezzo all'azione con lui? Insomma... non te lo aspettavi, hai avuto paura? E vi siete mai separati?" chiese lui, affondando le mani nelle tasche dei pantaloni.
    Adamas invero aveva anche domande tecniche, cosa che fece sobbalzare il giovane
    "Uh io... pensavo... per non fare un articolo uguale... pensavo di avere un target diverso... tipo... da rivista per donne... e lasciare ad Adamas la storia in sè... ti sembra... una cosa sensata?"
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    Markab Castlewine
    Reporter| 25 anni
    'Da intervistatore a intervistato' Markab quel giorno, vedendo entrare la coppia di fidanzatini sogghignò, anche se in vero il ragazzo aveva subito quella (e anche altre) inversione di ruoli più e più volte, senza accusare alcun fastidio, e sicuramente con tante persone cui avrebbe potuto rilasciare una bella intervista non avrebbe scelto Adamas e Jesse, ma erano pur sempre due amici di Blake e a lui piaceva ficcare il naso (e non solo) nelle cose degli altri, specialmente nelle loro vite 'Intese anche come pelvi'
    Il ragazzo salutò con la mano e porse ai due due limonate SICURAMENTE analcoliche, facendoli accomodare, stringendo la mano di entrambi con far gagliardo "Sto bene non-fidanzatino di Blake" si arrischiò lui a dire, semplicemente curioso della reazione di Adamas, incapace di stare al gioco degli altri, o anche solo alle loro domande.
    Il primo a parlare fu il moro, poi toccò al castano "Snowflake... e snowPIERCER?" chiese lui, indicando i due ragazzi, particolarmente incredulo su Adamas "Cazzo! Sai che ero convinto che fossi tu il passivo della coppia?" affermò guardando negli occhi Adamas, mortalmente serio, incassando poi stoicamente tutte le sue domande, incluse quelle di Jesse e quelle tecniche di entrambi.
    "Wooh, frena cowboy" affermò lui, estendendo le mani verso Adamas, come a bloccarlo anche fisicamente "Capisco perché sei l'attivo della coppia: se martelli così Jesse pure io sarei passivo" propose lui, buttandola sul sessuale al solo scopo di portare i ragazzi al suo bassissimo livello e batterli per esperienza 'O almeno spiazzarli quanto basta per ricordargli che sono io l'attivo qui, e nessuno mi fotte!'
    Era stato indelicato, invasivo e anche fuoriluogo, e lo si amava anche per questo, quindi, approfittando dello stordimento dettato dalle sue parole, il ragazzo avrebbe provato a prendere il controllo "A te non serve una scaletta: serve che sotterri l'ascia da guerra!" rise "Guarda dove siamo... guarda che figata di posto... abbiamo tutta la giornata, ti posso raccontare tutto quello che vuoi e tu bam, parti e mi spari quanto, dieci domande di fila?" gli fece notare lui sollevando un sopracciglio "Ora capisco perché ti chiama snowpiercer: lo travolgi come un treno" ghignò.
    "Per rispondere a tutti e due, sì, fai bene ad investire con sponsor e altro sul tuo lavoro: la visibilità è tutto, specialmente all'inizio. E sì, ha senso fare due articoli diversi, anche perché TUTTI scriveranno di quello che scrivete voi, se avete una bella notizia, quindi non importa solo come scrivere, e per chi, ma anche che quello che scrivete abbia la vostra firma: il vostro punto di vista è unico, e quello va valorizzato. Sennò siete bot n. stocazzo... e quelli non vanno da nessuna parte" ammise lui, facendo spallucce.
    "E ora... a noi! Sì, era una Diagon Alley da incubo e forse la cosa più spaventosa era che sembrava la nostra, solo messa peggio.. e piena di spettri. Ti giuro che i giorni dopo, tornando nella via, mi sono venuti i brividi: avevo il terrore che spuntasse Gannicus da dietro l'angolo!" ammise lui con una risata annuendo "Per le misure di sicurezza non so ovviamenyte i dettagli... e se li sapessi certo non ti potrei permettere di scriverli sul tuo articolo: ne andrebbe della sicurezza nazionale. Quello che so è che il museo del Principe di Londra è uno dei più sicuri al mondo... inoltre rubare qualcosa al Principe significa inimicarsi l'intera comunità dei vampiri... non qualcosa che consiglierei!" spiegò lui, scrollando le spalle, portando uno sguardo attento al ragazzo quando nominò Claudia.
    "Sì... Claudia era in quel mondo... si era nascosta nel negozio di strumenti musicali incantati dove intratteneva altri fantasmi e usava la loro malinconia per tenere lontano il Mietitore... e sì, mi ha raccontato la sua storia" sospirò, frustrato "Tragicamente banale... un classico femminicidio: lui, sposato con figli, poteva avere due vite separate, ma lei doveva essere solo sua. E quando lei non c'è più stata, lui l'ha ammazzata." confidò., volgendo lo sguardo di lato, pensoso, afferrando poi il cellulare per scrivere a Skyler e dirgli di muoversi.
    Ehi, Jesse e Adamas sono una bella coppia, ma c'hanno 18 anni: c'è abbastanza cazzo anche per te! propose all'amico di sempre con un messaggio, tornando poi alla coppia, nello specifico a Jesse, che fece una domanda molto più personale.
    "Andare con Skyler è sempre emozionante, per questo è il mio parabatai! Non ho avuto paura per lui, ma penso che lui l'abbia avuta per me, perché mi sono preso in faccia un paio di pizze che se se la fossero presa gli altri ci sarebbero rimasti!" ammise ridendo, portandosi le mani dietro la nuca, cosa che mise in evidenza i suoi enormi bicipiti.
    "Più che tutto mi sono girati i coglioni ad elica quando Claudia - povera donna - ha cercato di usare Skyler come fonte di lacrime per il suo muro anti-mietitore: diciamo che le ho detto che o lo lasciava in pace o davo fuoco a lei, pianoforte e locale" sogghignò "E lo avrei fatto... quindi... ero contentissimo di avere con me Skyler pronto a curarmi... ed ero ancora più contento di essere con lui a guardargli le spalle! In fondo essere parabatai vuol dire questo... e non mi pentirò mai di averlo scelto!"
    RevelioGDR
     
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    Skyler Mave
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    Arrivò giusto qualche secondo dopo che Markab gli aveva mandato il messaggio.
    “Wow, ma allora sei davvero bravo, come reporter - e io che pensavo fossero solo chiacchiere. Scusate il ritardo, ragazzi”: ovviamente, le parole di Skyler erano amichevolmente canzonatorie, come era da programma nel rapporto col Markabatai, ma a orecchie esterne e non abituate avrebbero potuto passare per cattiverie.
    Si sarebbe seduto con i tre reporter, chi di professione e chi improvvisato, cercando di capire a che punto fossero nell’intervista; forse non troppo avanti, a giudicare dal basso grado di irritazione di Adamas.
    Sapeva quanto lo studente modello non tollerasse Markab, e aveva un certo piacere a partecipare all’intervista più per quello che per la fama in sé…
    ‘Ma chi prendo in giro - anche per la fama, anche se poca!’
    “Dai, Markab - capiscili: sono giovani, belli e vorranno andare a stare un po’ da soli. Non come noi, che siamo giovani, belli e vogliamo andare a stare con più gente - ah, non lo sai, ma la serata è già organizzata.”
    Ascoltò quindi l’amico parlare delle sue emozioni e di cosa pensava nell’averlo come parabatai: stette eccezionalmente in silenzio, aspettando il proprio turno per parlare, e anche perché se avesse parlato troppo presto avrebbe tradito la propria sensibilità con la voce rotta dalla commozione.
    Per cui, risolse nel solito modo: con l’ironia.
    “Oh, bro - se avessi voluto farmi una proposta di matrimonio, avremmo potuto organizzare qualcosa di più intimo… scherzi a parte, se nella coppia -di parabatai o meno- sei il supporter, devi un poco fidarti di chi fa da ariete di sfondamento - no, niente doppisensi, oggi. Devi pensare che non si butterà deliberatamente nel pericolo, e che se lo farà dovrai comunque correre come un forsennato per parargli il culo. Insomma, è come essere veramente una squadra di calcio - ah, forse non sapete cos’è… comunque, serve sia l’attacco che la difesa, ma non puoi giocare bene se non ti fidi dei compagni.”
    Forse c’era del senso, in quella follia; o forse no. In ogni caso, non erano problemi di Skyler o di Markab, quanto piuttosto dei due studenti amanti.
    “Claudia era la pianista? Piena di talento certamente, ma anche primadonna, direi. Insomma, per salvare le anime perdute le sfruttava facendole piangere… e non c’erano solo fantasmi di maghi, di là - almeno, li chiamo fantasmi, ma effettivamente i Babbani non possono lasciare fantasmi, giusto? Povera Svetlana…”
    Ripensò alla cubista, senza traccia di desiderio, poiché in quel caso sarebbe stato ben oltre la necrofilia.
    “Comunque, ragazzi… secondo giro? Insomma, sono appena arrivato!”; quindi, abbassando la voce, si sarebbe rivolto al suo parabatai “E noi dobbiamo carburare un po’, prima della serata!”
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 19 anni | III Anno

    “Non ti preoccupare, Snowflake: hai mille altre qualità, come il tuo sorriso o la tua fedeltà o…”
    Mille altre caratteristiche di Jesse, più o meno porche, vennero in mente ad Adamas, che tuttavia si limitò ad abbracciarlo, avendo difficoltà tecniche nel tenerlo nei pantaloni quando gli vennero rivolte le parole birichine dell’altro.
    “Dopo ti dovrò punire… ma prima il dovere, e poi il piacere, giusto?” sussurrò allusivamente.
    Per un attimo, Adamas pensò che la parte migliore dell’incontro fosse già finita: Markab era sicuramente una brava persona, eppure l’Ametrino non riusciva a trovarlo completamente piacevole. Che fosse per tutte le volte che alludeva al fatto che Blake fosse il fidanzato di Jesse? O forse per l’inabilità a fare un discorso senza allusioni sessuali? O forse…
    ‘Baaah - meglio non pensarci, che la lista mi sa che è lunga!’
    Fece buon viso a cattivo gioco: “Ehm, perdonami, ma rischiamo di avere poco tempo… grazie per i consigli ottimi!”
    Non riusciva proprio a dargli del lei.
    “Sì, probabilmente hai ragione: il solo pensiero di avere contro tutti i vampiri basterebbe come deterrente per chiunque sano di mente. Anche se, come dici tu, immagino che i meccanismi di protezione siano top secret.”
    L’arrivo di Skyler fu salutato in maniera più calorosa, poiché l’Ametrino aveva imparato ad apprezzarlo nel corso degli ultimi due anni, e soprattutto da quando aveva intrapreso un percorso di psicoterapia.
    ‘Anche se all’inizio non gli avrei dato quattro soldi… magari sto sottovalutando anche Markab? Magari è come quel modo di dire, e fa lo scemo per non andare in guerra… nah, in guerra ci va comunque, e probabilmente è davvero scemo. Non so che pensare.’
    Il racconto di Markab non aggiungeva molto di più sulla vita di Claudia di ciò che già sapeva, ma l’Infermiere aveva detto un dettaglio particolare: “Come, fantasmi Babbani? Ma… è impossibile, credo. Non è che magari fosse una Maganò, o un Obscurus latente? Che cosa è successo alla ragazza? Era venuta in contatto con la magia?”
    Avrebbe provato a negarsi il secondo giro, ma la coppia di parabatai non avrebbe mai preso un no come risposta, per cui si girò verso Jesse: “Se tu ci sta, io ci sto… anche se poi dovremo correre per quella cosa.”
    Forse l’occhiolino vagamente malizioso sarebbe riuscito a passare inosservato?
    “E anche per prendere degli spazi sponsorizzati!”
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Jesse A. Lighthouse | Prefetto Black Opal
    Jesse con Adamas sarebbe andato - e venuto - ovunque, sicché non ebbe problemi a cacciarsi nei guai in quella pericolosissima uscita a quattro, per i nervi di Adamas e quindi anche lui stesso, che infatti iniziò a portarsi avanti con le penali fin dal loro sopraggiungere.
    Il moretto cercò di rassicurare il ragazzo (era praticamente la sua attività base), ma incappò in un'esitazione che venne fraintesa 'Uh sì, insomma: sono fedele come i cani, sorrido come gli idioti e poi... uh, sì, al massimo ho gli addominali' pensò lui, andando a colmare il vuoto nell'esitazione dell'altro col proprio pessimismo, ricevendo invece della risposta conclusiva attesa, solo un abbraccio. Al che, sgranò gli occhi "E i miei addominali non ti piacciono più?" chiese lui, sinceramente preoccupato di aver perso una delle proprie poche certezze, finendo collo sgranar gli occhi al sussurro del fidanzato, fino ad arrossire.
    "Dai smettila... che poi... già lui è molto carino... ci manca solo che mi pianti in testa... noi" ammise lui, abbassando il capo e grattandosi una tempia "Finirò con non riuscire a guardarlo in faccia... e se non lo fisso in faccia fisso altrove e quindi mi imbarazzo di più, e quindi mi disagio ancora di più e poi è un casino" pigolò lui, partendo con uno dei suoi trip di ansia e disagio che lo caratterizzavano così bene e che lo accompagnarono fin dentro la stanza, dove finalmente videro Markab in tutto il suo doppiosensismo, ma anche il suo splendore, e soprattutto il suo affetto.
    "Uh, lui non è irruento, non mi travolge... anzi, è sempre molto gentile" rispose Jesse dopo un piccolo sussulto, giusto per fugar dubbi su chi fosse l'attivo dei due, ascoltando ammirato il legame tra i due ragazzi, non prima di aver salutato ovviamente Skyler ed aver osservato con un sorriso il biondino commuoversi per le strambe parole del Castlewine.
    Ascoltò il moro, poi il biondo e alle sue parole, un po' chinò il capo, colpevole 'Devo fidarmi... che non si cacceranno nei guai?' su Adamas in questo non aveva grossi dubbi, ma cosa poteva dire invece in difesa di Erik, Blake e persino di Jessica? 'Quelli manco sanno valutarlo un pericolo!' sbottò colui che si era gettato nel vuoto perché sì, sollevando gli occhi sentendo parlare di calcio "Conosco ma non seguo... è uno sport babbano tipo il quidditch... solo che corri su un prato e calci la palla" disse lui, fornendo un riassunto ad Adamas ad integrazione di ciò che stavano raccontando i due.
    "Skyler ha parlato di supporter e ariete, tu prima hai parlato di parargli le spalle, quindi... possiamo dire che alla fine voi vi riconoscete nel significato originale di Vinir, ovvero... compagni d'armi? E' una definizione che usereste o la trovate vecchia o riduttiva?" chiese infine, osservando il ragazzo, voltando il capo alla richiesta di Adamas.
    "Quella cosa?" chiese lui, antisgamo come sempre, rendendosene conto da solo, tanto da sussultare "Oh, sì, uh, certo, quella cosa... quella cosa importante, quella cosa indispensabile che ovviamente non possiamo non fare o uh scordarci... sì, insomma... quella cosa!" ammise lui, cercando almeno di convincere sé stesso, se non anche gli altri 'Quando fingerà di punirmi a questo giro me lo sarò meritato dopo quest... PUNIZIONE!' e fu così che schizzò in piedi, osservando Adamas contro cui puntò anche un dito "QUELLA COSA... vero... già... in effetti... sì, dobbiamo proprio... e sì, uh... è già tardi!" ammise lui fissando l'orologio sul cellulare, mordendosi poi di voglia il labbro.
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    Markab Castlewine
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    'Ma guarda come sono carini ed arrapati' Markab si stava divertendo ed era al centro dell'attenzione, quindi non poteva che esserne felice, anche se la perfezione fu raggiunta solo all'arrivo di Skyler "Yoh!" le iridi del ragazzo si piantarono sull'amico non appena comparve, spingendolo a salutarlo con un ampio e caldo sorriso, che poi si aprì in una risata davanti alle battute canzonatorie dell'infermiere "Mica sono come te, che fingi di curare i ragazzi e invece curi gatti mentre ti scopi i ragazzini" propose altrettanto serio, stringendo l'amico e mettendolo affianco a sé, sotto il suo pesante braccio, che si avvolgeva attorno alle sue braccia con far affettuoso e possessivo, nel mentre cercava di mettere il freno ad Adamas, col fastidio di tutti i presenti, cosa che ovviamente lo divertì.
    'Non sono uno che ama prenderlo in culo, ma stare sulle palle della gente mi piace un botto comunque' pensò lui nel mentre Skyler gli ricordava come fossero stati alla loro età, cosa che lo spinse a scrollare le spalle, fino ad osservare l'altro intrigato "Ah, sono tuo questa sera, Bro? Va bene, ma tieni presente che prima devo trovare il modo di dirlo a Jonathan: darà di matto come tutte le volte che scopre di avere un lavoratore gratuito in meno" rise per nulla rassegnato alla cosa, e pronto alla pugna, se necessario.
    Raccontò di quello strano halloween, lanciando anche qualche esca che spinse Adamas alla riflessione e quindi si concesse alle domande, più da passivo, di Jesse, le cui risposte però fecero breccia nel fragile cuore di Skyler, spingendolo quasi alle lacrime.
    Markab accolse quelle che sembravano proprio stille di debolezza (almeno in una cultura machistica) con un sorriso di affetto, abbracciando l'amico "Sky, non fare il coglione se mai mi sposerò vorrò minimo mille invitati!" propose lui, con uan pacca sulla spalla "E la proposta dovrebbe avere minimo tre sponsor e 10 milioni di like" concluse con un occhiolino, tornando ad Adamas, che sembrava essersi triggherato sul discorso dei fantasmi, tirando in esso anche Skyler. Osservò i due e rifletté a sua volta 'Cazzo... non ci avevo pensato...' si disse lui "Claudia è stata una storia tragica... e non credo stesse facendo volutamente del male agli altri spiriti... però... sì, non è stata molto simpatica..." si disse lui, incrociando le braccia, pensoso, sollevando infine il capo "Boh, dovreste chiedere al vostro prof gnocco, ma... non è che i fantasmi possono essere di maghi solo sul nostro piano? in fondo anche i babbani hanno un'anima, e questa deve andare ben da qualche parte no?" chiese lui, allargando le braccia e osservando poi Jesse, cui sorrise gagliardamente.
    "Compagni d'armi mi piace un botto: sì, ok, è una cosa vecchia e certo non andiamo in giro con spada e scudo... sempre che non parliamo dei giochi pokemon, ma ehi, di quello stiamo parlando! Combattere sempre per l'altro, esserci, guardargli le spalle, mettere la sua vita al primo posto, soffrire con lui, soffrire per lui... questo è essere parabatai... che poi sia su un iceberg, in mezzo al male, durante un compito in classe o un'orgia, fa poca differenza!" rise lui, osservando poi Jesse e Adamas tentare di giustificare un'imminente fuga, cosa che dapprima infastidì Markab, che si sentì ignorato, anche se, progressivamente, fu chiaro cosa loro dovessero andare a fare.
    "Ah, certo... quella cosa... quella cosa che Blake non vuole che fate" li stuzzicò lui, alzandosi in piedi "Quella cosa che è meglio che fate protetta" propose poi, mettendo in mano ad Adamas due preservativi, avvicinandosi al suo orecchio "Il tuo fidanzato ha una voglia di cazzo che arriva al soffitto: facciamo che ce ne andiamo e vi lasciamo liberi... non vorrei mai che iniziasse a farmi pena e gliene dessi un po' io... dicono che sei uno geloso" sussurrò al ragazzo, regalandogli poi un occhiolino e prendendosi sottobraccio Skyler, verso l'infito ed oltre.
    RevelioGDR
     
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    Skyler Mave
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    “Ehi, stronzo! Abbi rispetto per la divisa che non porto - e gli studenti sono off limits, visto che un lavoro mi serve e non sono te che fai da nave scuola!” rise Skyler, completamente inopportuno, dando una patta sulla spalla possente dell’amico.
    “Beh, puoi dire a Jonathan che se gli serve un lavoratore gratuito in più posso venire io, ma rischia che stasera le sue donne” ed enfatizzò la parola con un ghigno malizioso “e anche i suoi uomini, rimangano occupati oltre orario di lavoro, se usiamo entrambi il nostro fascino!”
    Forse parlare così col suo Markabatai davanti a degli studenti era completamente inappropriato… senza forse, anzi: ma l’Infermiere speciesfluid non poteva farne a meno, esaltato com’era dalla prospettiva di passare una serata piena di bromance.
    “Certo che Vinir ha senso come compagni d’armi - anche se sono d’accordo che sia riduttiva. Io preferisco bro, ma direi che è solo un’etichetta, e ognuno può scegliere la sua, o non sceglierne affatto, no? Insomma, è quasi il 2022: direi che l’essenza di una persona, o una coppia, non può essere racchiuso da una parola, no?”; alla fine del rant, Skyler si sarebbe rivolto a Jesse con un occhiolino complice. Era simpatico, e insieme ad Adamas sembravano ben assortiti come tipologie di disagio.
    “Uh, Adamas - non ne ho la minima idea, anche se quella di Markab non sembra male. Lì per lì non mi sono posto il problema, anzi… bevete o andate via?”
    Era il modo di Skyler di tagliare corto su di un argomento di cui non aveva palesemente alcuna idea; forse Andrè poteva essere più illuminante, in una situazione simile, ma l’Infermiere preferì tacere piuttosto che dire cose inesatte o coglionate senza alcun senso.
    “Ah, ragazzi, per quella cosa non scordatevi di divertirvi… e se vi serve l’Infermeria, chiudetevi nello studio. Adamas, ti ricordi dove sono le chiavi di scorta, no? Potete riordinare, pulire e scopare lo studio quando volete, se non trovate altri… compiti.”
    Divertendosi a far arrossire i due, se ne sarebbe andato col socio.
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
    RevelioGDR
     
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