Madison Loire

ϟ nome: Madison Elodie

ϟ cognome: Loire

ϟ soprannome: la nonna la chiamava Elly; i suoi genitori non hanno mai accettato dei soprannomi o delle abbreviazioni del suo nome, chiamandola sempre Madison. Gli amici, invece alternano Elly con Maddy o similari.
ϟ data di nascita: Parigi, 15 Agosto 1996
ϟ segno zodiacale: Leone
ϟ sesso: uomo, donna, non binary ecc
ϟ sangue/razza: purosangue/rettilofona
ϟ stato sociale: ricco
ϟ orientamento sessuale: etero, seppur non disdegna esperienze lesbo.
ϟ allineamento: neutrale puro
ϟ ex-scuola: Beauxbatons

Madison Elodie Loire

Dovremmo sfiorarci la pelle, sognare l'estate e le stelle.

Aspetto fisico

ϟ occhi: ha dei grandi occhi magnetici, color miele, dalla forma leggermente allungata verso gli esterni che lei tende a truccare il minimo indispensabile, giusto per risaltarne la grandezza
ϟ capelli: in origine il colore dei suoi capelli era biondo scuro, tuttavia Elly ha la passione per torturare quei poveri fili che ha in testa e tende a cambiarne spesso colore, taglio e acconciatura, non trovando mai pace. Al momento li porta corti, con un ciuffo lungo che gli accarezza la fronte, biondi con graffiati con un nero che li rende più accattivanti.
ϟ viso: il suo viso è ovale, con dei lineamenti molto delicati e morbidi che danno al suo volto un aspetto elegante
ϟ naso: ha il naso un po' a patata, non è esageratamente evidente questa forma, rimanendo ben proporzionato sul suo viso
ϟ bocca: la sua bocca è sembra dipinta da una tintura neutra, molto tenue. Il labbro inferiore è di poco più sottile rispetto a quello inferiore, rimanendo comunque piuttosto carnose.
ϟ carnagione: ha una carnagione dorata, originaria delle radici turche della famiglia; qualche antenato lontano che ha lasciato nel dna questo gene di cui Elly va molto fiera.
ϟ costituzione: ha un fisico asciutto, le piace mantenersi in forma, soprattutto per il lavoro che fa; è allenata e i muscoli sono tutti al punto giusto, sviluppati in maniera adeguata. Le sue forme sono generose abbastanza da attirare l'attenzione che meritano, senza essere sproporzionate con il resto del corpo
ϟ altezza: un metro e settantadue
ϟ peso: cinquantacinque chili
ϟ Segni particolari: ha un tatuaggio sulla spalla sinistra, una croce che fece in età adolescenziale. Non è un significato religioso, le piaceva e l'ha fatto! Non disdegnerebbe farne un altro, magari anche più di uno.
Ha le lentiggini, ma si vedono soprattutto quando prende il sole; le piacciono e non le nasconde, in quanto non sono esagerate.
ϟ abbigliamento / stile: elegante, raffinata, sensuale. Questi sono gli aggettivi che si addicono a Madison quando decide cosa indossare.

Carattere

ϟ qualità: sorridente, spiritosa, seducente, socievole, esuberante
ϟ difetti: testarda, ambiziosa, egocentrica, testa calda, pasticciona, golosa
ϟ ama: cantare, apparire sui social, chupa-chups, viaggiare e la musica
ϟ odia:monotonia, staticità, ingiustizie e noia
Un uragano. La passione principale di Maddie è seminare il caos. Le piace divertirsi e ha un po' la testa calda, tuttavia quando ricopre la sua professione cerca di trattenersi dal combinare pasticci. E' una buongustaia in fatto di cibo, è un pochetto egocentrica e le piace essere al centro delle attenzioni altrui. Usa il sarcasmo e l'ironia per dare uno schiaffo in faccia a questa vita, che non le ha riservato proprio una discesa morbida.
Ama cantare, seppur è una cosa che riserva alle serate in cui è piena di pensieri, spesso in locali dove può concedersi al piano bar, accompagnata da qualche musicista improvvisato al momento. Maddie si diverte a mettere ogni parte del suo tempo libero e delle sue attività, sui social: la sua pagina wizardgram è sempre aggiornata, le piace fare un sacco di dirette su vari argomenti e spesso anche solo per salutare la gente che la segue. Sul suo profilo ha conservate anche alcune registrazioni di qualche canzone da lei interpretata, con la sua voce calda e melodiosa. Inoltre, egocentrica com'è, aggiorna i suoi followers con tutti i suoi cambi di look, dai capelli agli abiti giornalieri.

Background

ϟ Ciao amichiiiii ~
immagino che se siete qui è per conoscere un po' la mia storia e io non sono nessuno per negarvi di farvi un po' di affaracci miei!
Insomma, ognuno di noi ha un passato che è giusto non dimenticare e, anzi, vale la pena valorizzare per ricordarci tutti da dove veniamo e come siamo arrivati ad essere quello che oggi siamo.
Beh? Siete ancora curiosi?
Iniziamo.

Sono nata il 15 Agosto 1996, sì nel bel mezzo di un giorno di festa, proprio per iniziare a far capire ai miei genitori quanto, da quel momento avrei reso la loro vita sempre più difficile. Sarà per questo, che dopo di me non hanno avuto altri figli?
Me lo chiedo sempre, ma risposte non ne ho mai avute, devo ammetterlo. Ma torniamo a noi: sono nata in quel giorno, in un ospedale rinomato di Parigi, la capitale dell'amore! I miei genitori, Amelie e Léopold Loire, erano pieni di gioia quando ho emesso il mio primo gemito. Non potete immaginare che gioia fu per l'intera famiglia Loire, intendo gli anziani, quelli che non muoiono per tempo, no? Una femminuccia da colui che avrebbe dovuto portare avanti il casato.
Ops ~
Avevo rovinato i loro piani, non avendo il pistolino.
I miei genitori, tuttavia, all'inizio non sembrarono risentirne di questa tradizione interrotta, erano solo felici di avermi messo al mondo. Ovviamente, all'inizio è tutto sempre bello, ma quando poi ci si riflette a mente fredda, le cose si fanno più chiari ed evidenti e mio padre capì che tragedia fosse quella di non avere un erede che avrebbe potuto continuare a figliare per il casato Loire.

Non avevo bisogno di niente, essendo nata in una famiglia come quella: crescevo con le cure della nonna, Lucrèce, e della mamma. Oltre che della balia che mi accudiva quando la mia famiglia era impegnata in noiosi eventi aristocratici a cui io odiavo andare. Ma l'ho potuta scampare fino a quando ho avuto sei anni, quando passavo le mie giornate a far diventare bianchi i capelli di Marlène, l'insegnante privata che avevo; mi insegnava le materie ordinarie ma anche il bon-ton e il galateo.
Ah! Che noia, credetemi! E poi quelle regole sono ormai superate, non credete?
A sette anni, poi, ho dovuto iniziare anche io a presenziare a queste feste piene di puzza sotto il naso, dove dovevo mostrare la mia buona educazione, il mio portamento e... ragazzi, scoprì solo più tardi che era tutta una vetrina per potermi trovare un futuro marito.
Ero ancora troppo piccola per capire, ai tempi, alla fine per me significava mettere degli scomodissimi vestitini da femminuccia, non poter correre e scappare in giardino e dover sorridere e annuire, sempre vicino a mamma e papà, mentre migliaia di persone mi si presentavano senza che io potessi davvero memorizzare i loro nomi, se non le loro facce.

Doveva ammettere, però, che c'era una cosa che quella vita agiata mi aveva regalato: l'insegnante di musica, Sébatien. L'uomo mi insegnò ad amare quell'arte, intonò la mia voce e mi regalò una via di fuga da tutte quelle regole che si imponevano nella mia vita.
Una delle materi che più odiavo studiare era La storia del Casato Loire, già potete immaginare quanto fosse interessante cercare di ricordare mille e mille nomi di parenti che nemmeno lontanamente potreste incontrare? Ecco, io dovevo farlo, perché era giusto che conoscessi tutte le linee genealogiche di quella che era la mia famiglia. Tuttavia, scorrendo tra le pagine dei libri nella biblioteca di famiglia, trovai un tomo con delle pagine strappate, la mia curiosità era sempre quella di una bambina e quindi chiesi a mio padre, che ovviamente mi risposte dicendomi che non mi era dato sapere.

Rimasi con questo dubbio fino all'eta di tredici anni, quando durante una lezione di Magia Verde a Beauxbatons accade qualcosa di particolarissimo!
In pratica--- Ah, ma... aspettate, andiamo con ordine!
Dicevamo, studiavo con insegnanti privati, conoscevo a menadito il galateo e soprattutto, ero felicemente promessa sposa a chissà quale rampollo dell'alta società, e se ero fortunata (?) sarebbe stato anche qualche lontano cugino, così da non sporcare la nostra linea di sangue. Una favola, vero? Sì, dalla quale scappare. Mi sentivo costretta in una torre dorata, dove non vedevo vie di fuga a quella prigione.
Ma tempo al tempo, e venne in mio aiuto proprio la Scuola di Magia di Beauxbatons, dove riuscì ad entrare: per la prima volta mi ritrovai a dover fare i conti con le mie autonomie, i miei spazi e le mie organizzazioni dello studio. Avevo addirittura del tempo libero per me, un sogno che mai avrei potuto realizzare, se non fosse stato per l'Accademia.
E per tale motivo mi impegnai particolarmente e i miei voti erano sempre alti, così da mostrare anche alla mia famiglia quanto valessi da sola.

Amichi, ci siete ancora?
Beh, se è così, allora andiamo avanti. Dicevo che ero bravissima a scuola, ma le materie che più amavo erano Difesa Contro le Arti Oscure e Erbologia. L'Accademia mi stava insegnando a vivere nel mondo, lontano dalle mura strette della Mangione Loire, dove non riuscivo a sentirmi viva, dove nonostante la grandezza dell'abitazione, mi sentivo stretta e senza fiato. Ma non solo, lì feci amicizia. Amicizie che sceglievo io, quelle che più preferivo, senza star dietro a clichè e feste obbligate. Iniziai anche ad avere le mie prime storielle, classiche di quell'età senza impegno, anche se ai tempi sembravano la storia della mia vita... tutte.
Insomma, a Beaubaxton amavano me, Madison Elodie, non il mio conto in tasca o il mio casato e io stavo una meraviglia.

Ma come vi dicevo prima, successe qualcosa poco dopo il mio ingresso nell'Accademia. Durante una delle lezioni di Erbologia, mi ritrovai a fare i conti con una scoperta sensazionale: ero speciale. Mentre tutti i miei compagni erano intenti a ricercare uova di Ashwinder, io mi ritrovai a fare faccia a faccia con un esemplare di vipera; il classico serpente che fa paura a tutti e lo fece anche a me. Infatti subito mi ritrovai seduta a terra a camminare con le mie stesse mani per allontanarmi da quello che era un serpente velenoso. Immaginate che paura?!
E come tutti le ragazzine che hanno paura per la loro incolumità, all'inizio fui terrorizzata, non riuscivo nemmeno a chiamare aiuto, poi presi ad urlare, per richiamare l'attenzione della docente e di Roxanne, la mia migliore amica dei tempi. I miei occhi erano puntati sul serpente che sembrava voler strisciare molto più velocemente verso di me. Tremavo e la sola cosa che mi ricordo fu che io cercai di tenere calmo l'animale, fino all'arrivo della docente. Eppure, quando questa arrivò le si gelò il sangue.
Certo, io lì per lì ero certa di aver detto semplici parole all'animale, qualcosa come sta buono o per favore, va via!, la vipera, stranamente sembrò capire e se ne andò, così da riuscire a rialzarmi e voltarmi per vedere che attorno a me si erano raccolti i miei compagni e la docente; ma sui volti dei presenti e della docente non c'era altro che un'espressione di terrore e esclamazioni di stupore. Potrei giurare di aver visto alcuni avere un mancamento e la docente era completamente bianca; solo quando Roxanne ruppe il silenzio e corse ad abbracciarmi capì cos'era successo, visto che fu l'unica a riuscire a raccontarmelo: avevo parlato una lingua strana, una lingua che non era da tutti conoscere; il serpentese.

Immediatamente la signora Monsinclare mi portò nel suo ufficio, ritenendo che fosse lei a dovermi spiegare cosa era successo.
Quello che venni a sapere mi sorprese e mi confuse, allo stesso tempo. Era una caratteristica genetica che i miei genitori mi avevano nascosto: perché? Si vergognavano di poter avere una linea del genere? Era chiaro che essere rettilofona non sembrava una bella cosa, per la società, una caratteristica correlata alla Magia Oscura.
Attesi le vacanze di Natale, che non erano poi così lontane, per tornare a casa e chiedere senza mezzi termini, cosa fosse quel neo oscuro nella nostra famiglia.
La mamma sembrò quasi voler morire nel sapere che avevo ereditato questo tratto, il papà corrugò la fronte e mi raccontò che fu proprio quello il motivo per cui mancavano pagine nella nostra storia dei Loire.
Non poteva essere vero... perché nascondere una cosa del genere? Non era per forza sintomo di Mago Oscuro, lei ci credeva fermamente, ma il padre sembrava essere schifato da questo suo esser capace di parlare con i rettili.
Non riuscirai mai a trovare un lavoro, adesso, con questa cosa qui. L'unica cosa che puoi fare è sposarti con Ludwig e fare la brava moglie e madre.
Ah, l'occasione faceva l'uomo ladro, era inutile: io? Beh, non dissi nulla e rientrando a Scuola mi promisi di cercare di dimostrar loro il contrario.

Dopo la fine dell'Accademia, non volevo tornare a casa, quindi decisi di prendere la valigia e viaggiare in diversi Paesi, dall'Europa all'Asia, dall'Inghilterra al Medio Oriente. Tutto il mondo era casa mia e riuscivo a mantenermi grazie alla mia passione: la mia voce risuonava per le strade delle città che visitavo, nei piano bar e nei palchi di qualche festa di paese, riusciva a farmi racimolare soldi per poter continuare quelle mie avventure, testimoniate dalle pagine web. La mia voce faceva il giro del mondo ed ero felice di questo.
Felice, ma non soddisfatta.
Non era questo che volevo dimostrare ai miei genitori, una cantante vagabonda, perché rettilofona? NO.
Io potevo essere molto più di questo: c'era una città che mi era rimasta impressa nella mente, Londra e le sue libertà. Ci tornai e dopo un po' mi stabilì qui, dove ancora vivo. Sapete che feci? Mi arruolai nell'Accademia e la mia rettilofonia non fu altro che una qualità che nessuno discriminò.
Ora, lo sapete bene: sono una favolosa auror, che spesso si ritrova a cantare e vi ama tantissimo, miei cari followers!

Cosa? Ludwig che fine ha fatto?
Ah, curiosoni. Bene, a breve ci sarà la fatidica cena di famiglia, dove io e Ludwig ci incontreremo, io con i miei e lui con i suoi genitori, dove lui dovrà chiedere la mia mano e io... stay tuned!