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Ciaooooooo!!!
Io sono Alessandra, una delle mod di questo gruppetto di pazzi
Come ci hai trovati? ** me tapina curiosa ahahahah
Per qualsiasi dubbio non esitare a scrivermi ** -
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Vuoi staccare dalla sessione d'esame? Sei nel posto giusto al momento giusto ** pensa che puoi anche sclerare per l'esame e noi ti vorremo sempre bene u.u siamo anche un'ottima squadra per organizzare punizioni a prof cattivi sisi u.u
Ah
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. Io sono Alessandra, una mod e snaso di questo manicomio, per qualsiasi cosa io sono disposta ad ascoltarti per ore ed ore ed ore u.u -
.Si era sempre ripromessa di non portare i problemi dei suoi pazienti ad intaccare la propria vita privata, ma con Evan la situazione era davvero diversa: quel ragazzo aveva bisogno di un grande aiuto e per quanto non avrebbe mai rinunciato ad una serata con la sua dolce metà, Annie sentì il dovere bussarle alle spalle. Il fatto che Peters l’avesse chiamata era un grande passo avanti nella sua terapia, il suo ricercare aiuto consapevolmente al fatto che avesse capito di averne bisogno, aveva fatto sì che la rossa decidesse di arrivare da lui in men che non si dica (seh, otto ore circa di viaggio!), tuttavia Annie non sapeva bene cosa avrebbe dovuto aspettarsi una volta lì.
Cercò il ragazzo in lungo e in largo, riuscendo a trovarlo in un vicolo buio solo dopo che aveva iniziato a pensare come avrebbe potuto fare il biondo in questione. Quando vi giunse alle spalle, non avrebbe mai potuto immaginare che cosa stava guardando il ragazzo poco prima di rivolgerle quello sguardo che aveva qualcosa di animale, più che di umano. Annie celò egregiamente l’impressione che le fece vedere quegli occhi simili a quelli di una bestia in preda alla rabbia, sorridendo al biondo con fare rassicurante «Ok, sono qua, Evan…» – mormorò in un sussurro di dolcezza, facendo passi verso il ragazzo, lenti e decisi allo stesso tempo, senza timore di avvicinarlo nonostante l’espressione che aveva. Spostò il celeste dal biondo al ragazzino, sgranando appena le iridi e prendendo un profondo respiro «Dannazione.» – pensò la medimaga, mentre copriva lo spazio che la divideva dal corpo del quindicenne e si inginocchiava al suo fianco, sentendo il battito dal polso «E’ vivo.» – sospirò di sollievo, cacciando la sua bacchetta e castando un innerva per farlo riprendere, per poi proseguire con le cure dovute e gli incantesimi che gli servivano «Evan, ti va andrebbe di spiegarmi cosa è successo?» – domandò al suo paziente, volgendogli appena il celeste sguardo e un sorriso delicato, per poi tornare ad occuparsi del ragazzino.Annie-Macrae Welsh"Amor, ch'a nullo amato amar perdona."Medimaga"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Buongiornoooooooooooooo
Ah no, buonasera! Io sono una delle mod e snaso di questo manicomio! Mi chiamo Alessandra e ho circa una decina o poco meno di pg (se vuoi spiarli puoi farlo nella mia firma, c'è il portofolio!)
Sono proprio curiosa di averti in gioco *-* -
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Amó, basta eh.
Perché poi devo creare anche io per poterti molestare -
.Non era la sola ad andare in spiaggia, questo lo sapeva benissimo, tuttavia non sempre capitava di avere incontri fortuiti con qualcuno che ti conosce. E questo, Gyll, doveva saperlo bene. Ultimamente aveva incontrato diverse persone, soprattutto studenti e studentesse del primo anno di cui non ricordava nemmeno il nome e a cui aveva sempre risposto cordialmente credendo che fossero solo pronti a ridere di lei a causa di tutti i suoi casini.
James era probabilmente uno di questi e quando lo aveva incontrato nemmeno aveva appuntato mentalmente il suo nome e nemmeno il suo cognome altrimenti avrebbe subito provato a fare due più due e capire che in certo qual modo fosse legato ad Adrien.
Quando si sentì chiamare, la mezza-veela si arrestò e guardò verso il ragazzo, sbattendo appena appena le palpebre per mettere a fuoco la sua figura.
Sorrise dolcemente a quelle sue parole, trovandolo gentile, arrossendo appena e incrociando le dita delle mani tra loro, nascoste dalla tasca che aveva sulla felpa «Oh... Grazie... » - bisbiglió calando lo sguardo verso la sabbia, quasi cercando di sfuggire agli sguardi.
Aveva il timore che anche quel ragazzo fosse pronto a ridere delle cose accadute alla cerimonia e che l'avesse fermata solo per quello.
Tuttavia quando continuò a parlare, volle dargli un po di fiducia e sollevò il suo sguardo da cerbiatto «Hm... Piuttosto bene, tu... James, giusto?» - aveva ricordato il nome del ragazzo a cui aveva appena mentito senza preoccuparsene: star bene era un grande passo avanti, lei arrancava tra i mille disagi che combinava. Guardo verso il panda che si era sdraiata di schiena sulla sabbia a quattro di bastoni e rise appena, cristallina e serena «Sì, la mia piccola peste.» - che la metteva sempre di buon umore. Sgranó gli occhi alla proposta del ragazzo e scosse il capo. Non voleva sentir parlare di alcol almeno per un po', non che succedesse per forza qualcosa a causa dell'alcol, ma le riportava alla mente la serata con Adrien che era ancora vivida nei suoi ricordi. La leggerezza che aveva provato era stata unica... Ed ora era cascata di nuovo nel timore delle conseguenze.
«Preferirei una seven up, a dire il vero... Io non bevo.» - scusi? E da quando? «Fai surf?» - domandò incliando il capo e cercando posto a sedere sul lettino dietro di loro.Gyll McKenzy"Non puoi attraversare la vita, cercando di non farti male."Black Opal, III anno"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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.Sabato sera, una delle poche sere che poteva sicuramente vedere Lancelot senza che ci fossero studenti, compiti, turni di mezzo...
No, non era proprio così il programma di quella serata. Mentre si stava truccando, dopo aver fatto una lunga doccia calda, lisciato i suoi capelli rossi e sistemato il suo abitino a pois con le manice lunghe, svasate, color rosa antico, che stringeva in vita con una molla dello stesso colore dell'abito e si era specchiata un paio di volte. Stava completando il tutto con quel filo di trucco che usava mettere e un po' di colore alle labbra quando il suo telefono squillò: per un attimo credette che fosse Lancelot che la voleva avvisare che stava per arrivare da lei, ma era comunque piuttosto strano visto che mancavano circa quarantacinque minuti all'orario del loro incontro. Stava mettendo il mascara quando tutto quello stava avvenendo, quindi richiuse la boccetta e si avviò al telefono.
Il nome che vi comparì sopra non era decisamente ciò che si aspettava. La doppia scheda telefonica che aveva all'interno del magifonino, l'aiutava spesso a dividere il lavoro dalla vita privata. Non la spegneva mai, sia chiaro, ma cercava di filtrare quanto più possibile le chiamate lavorative quando non era il momento di riceverne.
E quel giorno non era il momento, assolutamente; lei sarebbe dovuta andare da Lancelot e --- il telefono squillò ancora, ma questa volta era la suoneria di un messaggio.
Annie afferrò l'apparecchio e ne lesse il testo, sgranando gli occhi.
Ora, Annie non aveva mai messo da parte una delle sue serate romantiche con Olwen, per il lavoro; ma il messaggio che Evan le aveva mandato era preoccupante. Evan era uno dei pazienti più delicati che Annie aveva e più volte ne aveva parlato con Lancelot; il fatto che le avesse scritto per chiederle una mano riguardo quella sua perdita di controllo, era un passo avanti nella loro terapia.
Premette il tasto due, facendo partire la chiamata rapida a Lancelot «Amore, sono io... si, certo, sono pronta. Ma... ti dispiace se ti raggiungo direttamente al ristorante tra un'oretta? Ho un problema lavorativo da risolvere. Grazie, sei davvero un amore... ti amo, Lance.» - chiuse quindi la chiamata, prese il suo cappottino della stessa tonalità del vestito e infilò un decollette nero, per poi iniziare il lungo viaggio verso il villaggio di Denrise.
Otto ore... erano troppe. Non si poteva fare, dannazione.
Annie scivolò tra le viuzze del villaggio, cercando in ogni vicolo il ragazzo «Pensa, Annie... » - aveva provato a chiamarlo, ma questo non rispondeva. Doveva pensare dove poteva essere e il primo tentativo che fece fu quello di ficcarsi in uno dei vicoli buii di Denrise «Evan?» - non aveva il timore di aggressioni, con lei aveva la sua bacchetta e il suo temperamento.Annie-Macrae Welsh"Amor, ch'a nullo amato amar perdona."Medimaga"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
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Carini, siete andati avanti.
Ma adesso arrivo io, che da membro dello staff vi azzero tutto perché sono dispettosa e dovete iniziare di nuovo da 0 -
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Ahi ahi.
Beh avete notato la mia assenza, ma ora lo pubblico ufficialmente.
Purtroppo ho necessità almeno fino a metà novembre di star dietro al boy per gravi motivi.
Quel poco tempo libero che ho, se supera i 15 minuti prometto di apparire con qualche risposta, ma abbiate pazienza almeno fino al 20 novembre. Un bacio mi mancate un sacco -
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convertito tutto e aggiustato gli exp di aibileen -
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Pensa qua lì puoi fare tutti pg se avrai voglia ahahaha uno al mese ahahah poi al massimo finisci come me con circa 10 pg, più altrettanti in cantiere ma ehi... Qual è il problema no? XD
Comunque bene, ho tanto materiale da mandarti a vagare intorno ahahahah e sugli sbalzi di personalità ti capisco ahahah ogni volta che balzo da un pg all'altro è un casino -
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Sono davvero contenta che tu sia approdata da noi u.u
Sappi che sarò una pulce appena farai la scheda e ti salterò attorno cercando role in ogni dove con ogni mio pg ahahahah -
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Ciaoooo carissimaaaaa!!!
Benvenuta in questa gabbia di matti, io sono Alessandra, mod globale e master di questo posticino u.u
Raccontaci, come ci hai trovati? Domanda di rito *-*
Fantastico il tuo secondo lavoro, ho diversi amici che lo fanno *-*
Sono curiosa: ho letto che potresti portare un membro della famiglia Hall, chi? *-* adulto o studente?
Per qualsiasi dubbio o domanda non esitare a scrivermi u.u sarò lieta di aiutarti!