Incontrarsi per la prima volta

Evento di inizio anno

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    Dioptase
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    NICHOLAS MC CALLISTER | 12/08
    16 | I ANNO | Dioptase


    Nick, neanche a dirlo, si stava divertendo come un matto. Era pochissimo tempo che si trovava sulla terraferma e già si sentiva a suo agio completamente. Certo, magari era anche dato dal fatto che i suoi amici - poteva chiamarli così, già? - stessero interno a lui, ma il ragazzo non si metteva mica a guardare queste sottigliezze.
    -Essere rumorosi non sempre è una brutta cosa, e poi dai, sei simpatico quindi ti perdono -disse a Erik ridendo, dandogli una pacca giocosa sulla spalla.
    C’era un sacco di gente, Merlino, e Nick non aveva idea di dove guardare.
    La risposta arrivò da sola, quando un ragazzo si avvicinò al loro gruppetto e abbruciò Erik con un braccio. Nick gli sorrise e portò due dita unite al sopracciglio destro, per poi allontanarle di scatto in un simil saluto.
    -Piacere mio, Nathan. Io sono Nicholas, ma puoi chiamarmi Nick!
    Dalla strada notò Blake che passava, e gli rivolse un cenno della testa a mo’ di saluto. Al massimo gli avrebbe parlato più tardi, decise.
    Stava per prendere il telefono, giusto per controllare se avesse qualche nuovo messaggio, quando la voce di Clive lo fece sobbalzare. Lo aveva cercato per un po’, al molo, e anche in nave , ma il fato aveva deciso che i due ragazzi non dovessero incontrarsi, a quanto pareva. Sorrise a trentadue denti, e passò un braccio intorno alle spalle del nuovo arrivato.
    -Clive! Merlino, ti ho cercato ma non sono riuscito a trovarti, non ho proprio pensato di controllare il cellulare…
    Annuì poi all’affermazione del ragazzo. Stare in casata insieme era un traguardo che dovevano raggiungere a tutti i costi, e così sarebbe stato, ne era sicuro. Si girò poi verso Mia, sorridendole e indicandole Clive con un braccio.
    -Mia, lui è Clive, un mio grande amico da Hogwarts. Clive, lei è Mia, uno dei prefetti Ametrin.
    Completate le dovute presentazioni e ascoltata anche la spiegazione di Erik sulle armi -( “Però, Clive, dobbiamo comprarne un paio e prenderci a randellate solo per il gusto di farlo…tanto io sono abituato alle mazze!”)- si passò una mano sulla fronte, alzando di poco il ciuffo e sventolandosi con l’altra mano. Annuì convinto alle parole del maggiore, per poi ridacchiare.
    -Andiamo, si…fa decisamente troppo caldo qui al sole, e se rimaniamo un altro po’ qui Erik potrebbe sentire il bisogno di spogliarsi, giusto?
    Fece l’occhiolino al ragazzo, ridendo per poi prendere il braccio sinistro di Clive e sorridergli.
    -Vieni a sederti con noi da qualche parte, si?

    Parlato - Narrato - "Pensato"- Ascoltato
    | Demons run, when a good man goes to war | code by ms. atelophobia


    Interazione con Erik Foster, Nathan Parker King, Clive Greenwell e Mia Freeman.
     
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    Ametrin
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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    Se Jesse otteneva sempre un saluto caloroso dai suoi, Adamas non poteva che essere definito l’antitesi di quella tendenza: ormai che era finalmente maggiorenne anche per la comunità Babbana, i suoi genitori si limitavano ad un rapido saluto, non senza molto imbarazzo da parte di suo padre.
    "... ebbene, ci siamo. Studia."
    "... sì. Come sempre."
    "... e tagliati ‘sti capelli. Sembri uno zoticone."
    Durante l’anno precedente, e l’estate appena passata, Adamas aveva preso la decisione di farsi crescere i capelli, e finalmente stava iniziando ad assomigliare effettivamente ad Adam, la sua forma “adulta” apparsa in discoteca in quell’ormai lontana notte.
    "No, è una mia decisione. Arrivederci, padre. Madre…": sfiorò brevemente la guancia della madre, prima di correre da un Jesse in lacrime.
    "Arrivederci, signori Lighthouse - è un piacere come sempre": sorrise brevemente, un po’ in imbarazzo, per poi stringere la mano del ragazzo.
    "Bellino tu - li rivedrai presto. E poi ci sono le… videochiamate per vederli, no? Non saranno come stringerli, ma almeno puoi sentirli e vederli, no?"
    Si separarono di fronte alla cabina di Jesse, dove salutò anche Blake. Ormai aveva capito quanto fosse inutile tentare di far capire al Barnes che non era molto… adeguato, ma se neanche il fuoco era riuscito a fargli capire che forse era meglio starne lontano, che speranze poteva avere Adamas?
    "Ci vediamo dopo": baciò Jesse, prima di recarsi nella sua cabina, dove avrebbe letto Saint Seya per tutta la durata del viaggio, o quasi.
    'Facciamo qualcosa per i capelli…': passò una buona parte del tempo a tentare di farsi i rasta e, per quanto i capelli si fossero allungati, riuscì a farsi solo una treccina decente.
    Sceso dal galeone, ritrovò Jesse al primo sguardo, inaspettatamente alla bancarella delle armi. Sentì in tempo la parola manette.
    "Ehi, Snowflake… mi stai nascondendo qualcosa?": sfiorò con le dita la schiena di Jesse, arrossendo vagamente perché si trovavano in pubblico, ma comunque desideroso (leggasi voglioso) di stare con il suo ragazzo.
    Il vero dramma, però, scoppiò di fronte al banco del Canto della Sirena. Quando l’energumeno che aveva visto gravitare attorno a Skyler (forse Murtag?) apostrofò Jesse come il fidanzatino di Blake Barnes, una sorda ira gli esplose nel petto.
    "Lui è il mio ragazzo": guardò il barista con occhi furenti, ammettendo però che non era una brutta vista. Peccato che probabilmente fosse vuoto come una zucca ad Halloween.
    "Dammi una delle vostre bevande sicuramente analcoliche - va bene qualunque cosa": lo sguardo di sfida di Adamas si muoveva tra Markab e Blake, mentre la treccina rasta si muoveva come un pendolo, così come l’intenzione di Adamas di restare con Jesse e andarsene via per spaccare qualcosa.
    "C’è qualcosa che mi dovreste dire, voi due?"
    Avrebbe cercato di placare la sua ira gelosa, ma avrebbe comunque rimarcato il territorio mettendo una mano sul sedere di Jesse, mentre ponderava la decisione di bere.
    "Anzi, no, Markab - ho cambiato idea. Body painting, tribale, tricipite, ora"; avrebbe tolto la maglietta, per far vedere in un moto di superbia il suo fisico ormai statuario a tutti i presenti, mentre blaterava parole che aveva appreso a furia di stare su Instagram.
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Aggiunto postumo solo per le interazioni.

    Jesse Lighthouse Markab Castlewine Blake Barnes

    Adamas si fa fare un po' di body painting, per cui si spoglia.
     
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    Denrise
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    Philipp Garlic
    Predone | 27 anni
    Che Philipp fosse uno che più che fare si atteggiasse era cosa nota, e per inciso, a Denrise, era in ottima compagnia.
    Il suo odio per i ragazzi era arcinoto e al contempo era altrettanto evidente come fosse circondato dai ragazzini, al punto che in molti lo avevano avvicinato anche solo per un saluto, com'era il caso di Erik prima e Lilith dopo, la quale però, lungo la giornata, cambiò idea a causa di una scimmia urlante.
    "TI SENTIAMO PERFETTAMENTE ANCHE SE NON URLI, INGLESE DEL CAZZO!" chiarì lui a Markab, sospirando e volgendo poi l'attenzione alla ragazza metamorfomaga. La osservò, osservò Blake Barnes in distanza e pregò che lì restasse e poi anche il ragazzino, che finalmente capiva chi fosse 'Deve essere lo schiavetto di Blake' decise lui, ricordandosi che glielo aveva descritto come un buon combattente, il che gli fece credere che fosse degno di un acquisto da lui, almeno quanto lo era la sua ex fidanzata "Che ne dici di un martello in legno incantato? O una mazza chiodata?" disse il fabbro, indicando la botte stracolma di armi in legno speciali per quella giornata, volgendo poi la propria attenzione anche ad Elisabeth, della quale osservò il bastone sulla schiena con vivo interesse, per quanto annoiato in apparenza.
    "Qualsiasi cosa tu voglia e sia realizzabile in metallo. Mica ci facciamo problemi qui." chiarì infatti, sfidandola con lo sguardo, sollevando poi un sopracciglio alla sua battuta a Gyll, osservando in effetti intanto un ragazzo sopraggiungere abbastanza azzerbinato.
    Lo sguardo del fabbro su Aidan fu di pietra, del tutto insensibile alle sue lusinghe, che trovava circostanziali, soprattutto perché non accompagnate da un acquisto "Se il tuo metro di paragone è quella mazza, non lo considero un complimento" chiarì infatti, vedendolo chiacchierare con la mezza-veela, cosa che irretì Gerald, specialmente quando questi nominò un regalo.
    "Ci conosciamo da parecchio. Sarò anche il suo tutor quest'anno, vero, Gyll?" affermò lui, scavalcando il bancone, per cadere accanto ad Aidan e imporre le loro fisicità colme di testosterone una accanto all'altra, così come rendere evidenti i paletti che teneva al fianco.
    "Gerald." abbaiò Philipp, lanciando anche un'occhiata al capannello di persone attorno a Kenna "Porta questo a Kenna, visto che hai deciso che non mi serve più aiuto" e fu così che il cugino, sbuffando, dovette ubbidire, lanciando una lunga occhiata a Gyll. Accanto a lei, in effetti, si fermò "Mi accompagni?" chiese infine, avviandosi in ogni caso, facendosi largo tra lo stuolo di docenti fino a giungere dalla frigidona nazionale.
    "Ehi, Kenna!" disse lui, allungandole qualcosa che questo narratore non voleva ancora rivelare "Phil ti vuole dare questa... nel dubbio non sia chiara la distanza minima che devono tenere da te per non essere sfondati!" chiarì lui, allungandole una lancia lunga almeno cinque metri.
    Cercando il fabbro, la donna, avrebbe sicuramente incontrato il volto del biondone, che le avrebbe regalato un piccolo sorriso, a tratti timido. Osservando l'arma, invece, l'avrebbe trovata non di ottima fattura, sicuramente data la sua sbilanciata lunghezza, ma esplorandone la lama, in runico antico, avrebbe trovato una scritta Sei bellissima oggi e poco più sotto fosse una sorta di paragone tra il biondone e la lancia a causa di quanto appena scritto sopra.
    RevelioGDR


    Ciao a tutti, il listino di Brugnir Forgen è a vostra completa disposizione (lo trovate linkato dal rolescheme).
    A questo, aggiungo qualche cosa di extra u_u

    Armi da allenamento (d20+3): armi in legno smussato benedetto dal dio freyr in maniera tale da infliggere un considerevole danno, ma senza lesioni permanenti in nessun caso inclusa la rottura (l'attacco non causa mai malus, status o morte).
    Prezzo: 150G

    Lacrime d'inverno (consumabile): se bevute rendono gli effetti delle magie di ghiaccio eseguite nel turno corrente Permanenti.
    prezzo: 30G

    Il PP ottenuto dipende dal tipo di arma acquistata.
    Le lacrime garantiranno +1Intelligenza.
     
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    Skyler Mave
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    L’inizio del nuovo anno scolastico stava andando benissimo: aveva passato il viaggio in cabina a fare qualche addominale, giusto per non sfigurare eccessivamente una volta arrivato al porto di Denrise, dove avrebbe trovato il suo Markabatai (spoiler alert). Almeno per quell’estate, però, Skyler era riuscito a mantenere un buon fisico: probabilmente era stato complice anche l’ultimo evento in cui si era trovato.
    ‘I licantropi sono effettivamente degli ottimi personal trainer, soprattutto per la corsa, no?’
    Quando era tornato a casa, non aveva avuto per alcuni giorni un buon tono dell’umore, per cui aveva digiunato più del solito. Forse non erano state scelte salutari (a parte l’astensione miracolosa dall’alcol), ma avevano sortito un buon effetto.
    "Ciao, ragazza - devo dire che il comitato di benvenuto è sempre ottimo, ma quest’anno si sono superati!"
    “Bro, arrivo subito - prima saluto un po’ di gente”: era sceso dalla nave con la sola Bloody Mary, in quanto SevenUp aveva preferito andare direttamente al castello. In più, la sua Kneazle da battaglia era estremamente più portata per gli eventi mondani e quello, nonostante l’altissima presenza di studenti minorenni, lo era.
    “Oh guarda, Bloody Mary - c’è la tua prima mamma adottiva! Andiamo a salutarla!”: la Kneazle non aveva bisogno di ordini per eventualità simili, per cui si sarebbe in ogni caso avvicinata a Gerd. Tuttavia, doveva ammetterlo, aveva addestrato per bene il suo Umano da Compagnia.
    “Ciao - sempre splendidamente fornita, devo dire. Ho visto due persiani dalla personalità elettrica, in giro; immagino fossero tuoi. Serve una mano?”; ad una eventuale risposta positiva, avrebbe aiutato Gerd per quella mansione, prima di riprendere il suo pigro gironzolare.
    Passato di fronte all’armaiolo denrisiano, non poté fare a meno di ammirarlo (anche se l’altro tipo forse era meglio); chissà se si fosse ricordato di lui, dopo tutto quel tempo. Si erano conosciuti durante lo scontro contro Naga, e sembravano passati effettivamente secoli.
    “Ehilà - noi non abbiamo un conto in sospeso? Nah, non dico di combattimento - non serve, vinceresti tu. Ma una bevuta, se non erro, sì. Ci si becca in giro? Oh, ciao Erik - passate delle belle vacanze? Se vuoi possiamo organizzare un tirocinio; finalmente sono tutor anche io!”
    Forse si sarebbe preso degli insulti, molto più probabilmente pugni, ma era abbastanza fiducioso della sua lingua da pensare che se la sarebbe cavata in ogni caso. In maniera sessuale, perlopiù, ma in ogni caso.
    Seguì il flusso di gente, ma soprattutto le urla di Markab, inconfondibili ovunque. Lanciò un saluto a Jonathan, per poi saltare addosso al parabatai e abbracciarlo.
    “PORCA TROIA MI SEI MANCATO, STRONZO - DOVE SEI STATO TUTTO QUESTO TEMP… oh, giusto, ci sono gli studenti. Regaz, non ripetete le mie parolacce! E tu, bro, non mettere zizzania tra le coppiette! Ma vedo che siete tutti mezzi nudi- che è, un concorso di Mister Maglietta Svanita? Beh, se è così…”
    L’Infermiere aprì la camicia bianca che indossava: non la tolse, ma almeno riuscì a mostrare il fisico definito, ora che era dimagrito ulteriormente. Bloody Mary distolse lo sguardo con fare esasperato, mettendosi una zampa di fronte al viso; si sarebbe rannicchiata, indifferente, in un angolo pulito del bancone, mentre Skyler la presentava a Markab.
    “Sembro o no un sexy infermiere-pompiere? AH, ma siete voi!” disse, lanciando uno sguardo al Triangolo No Blake-Jesse-Adamas. “Beh, allora direi che le parolacce le sentite già da Blake - nessun problema, allora.”
    Si rivolse nuovamente al Bro: “Senti, ma non è che una di queste bevande si riesce ad avere alcolica? Insomma, sono in astinenza da alcol, e ti devo raccontare dell’ultima conquista - cioè, no, non è stata una conquista, ma era una serial killer davvero figa!”
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Interagisce con Gerd Kaleel Philipp Garlic Erik Foster Markab Castlewine Blake Barnes
     
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    Jesse A. Lighthouse | Black Opal
    Per uno sedicente solo come Jesse, ovviamente, ogni distaccamento era un dramma, per quanto fosse temporaneo e preparato, e ciò coinvolgeva anche i suoi genitori "Sì, lo so..." pigolò al fidanzato "Ma... anche con te mi sono sentito in videochiamata... e non è la stessa cosa..." e a quel punto arrossì brevemente, incespicando nel passo "In tutti i sensi..." sibilò a conclusione, balzando sulla nave e quindi trovandosi ben presto in cabina 1 con Blake a riflettere su quella partenza e sul fatto che sarebbero stati insieme per mesi.
    "Ma... Blake" pigolò lui, facendosi appresso all'amico, certamente desideroso di ristabilire le belle abitudini in cui lui era uno dei pochi che poteva toccarlo non sessualmente "Io non temo la morte con te... anzi... io mi sento al sicuro" ammise lui 'Sì insomma... al massimo ti dai fuoco da solo... ma... non faresti mai del male a me' si disse da solo, ricordandosi come non avesse mai temuto per la sua vita, ma al massimo per quella del Socio e del suo Parabatai, che infatti inseguì poco dopo fino da Philipp, timoroso che Erik potesse avvicinarlo perché una delle cose più aggressive in zona e quindi idoneo ad essere il suo bestfriendforever, senza andarci troppo lontano: era il suo tutor "Uh... tutor... fico!" ammise lui, affondando le mani in tasca, annuendo poi al fabbro "Uh, sì, domani... va benissimo!" ammise lui annuendo, sussultando quando sentì spuntare dietro di sè Adamas, sentendo parlare di manette.
    "Uh, Adamas!" squittì lui "Io... non stavo nascondendo niente... non nasconderei mai niente a te poi... solo... uh, sì, stavo pensando... sì insomma... era ora che avessi una spada, non credi?" propose lui, chinando un po' il capo, in chiara ricerca dell'approvazione dell'altro, sentendo poco dopo l'urlo poderoso della scimmia urlatrice di Denrise.
    'Ahia!' ora, pretendere che Jesse capisse l'inappropriatezza delle parole di Markab avrebbe implicato che Jesse avesse un cervello, cosa che evidentemente non era, dunque, a triggerarlo fu soprattutto la reazione di Lilith, che lo fece deglutire 'Se per un ciao ha fatto abortire una ragazza... cosa farà a me?' si chiese lui, salutando comunque con la mano l'influencer, che poi progressivamente avvicinò "Uh, sì, confermo... sono il suo ragazzo... di Adamas, ovviamente: di Adamas" chiarì lui, cingendo al fianco il bel ragazzo e notando sopraggiungere anche Lucas "Ciaoooo! Glielo dici tu all'amico di Blake e di Skyler che non deve scherzare sulla mia fedeltà ad Adamas?" gli chiese lui nel mentre colui che aveva più centimetri che anni faceva la sua comparsa in tutta la sua boria.
    "Uh, sì, tuo migliore amico... e socio... e fan numero uno... e fodero se serve... e sì, Skyler, non ti preoccupare per le parolacce... Blake ne dice tante" chiarì lui, annuendo convintamente, salutando Markab ancora una volta, osservando perplesso le bevande della Locanda, anche se ben presto perse interesse: Adamas si era spogliato.
    "Uh... fico!" disse lui, sgranando gli occhi e trovandosi poi di colpo accanto all'altro, aggrottando la fronte e poi sorridendo in maniera ebete "Anche... per me dai... colori opposti al suo..." disse lui, spogliandosi a sua volta e osservando poi Adamas fino a notare cosa in lui fosse cambiato "Uh... sapevo di allungarti cose, ma... ehm..." e a quel punto prese in mano la treccia e iniziò a toccarla, incuriosito da quella novità "E'... molto bella" affermò infine, anche se i suoi occhi, cadevano sul corpo del fidanzato, ricordandosi come appunto le videochiamate non fossero interessanti come la realtà.
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    Jesse completa l'acquisto e va al canto per fare bodypainting.
    onteragisce con Blake Barnes, Erik Foster Adamas Vesper Lucas Jughed Jones Markab Castlewine jonathan baker Rebecca Wagner
     
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    Denrise
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    34 anni

    ex Serpeverde

    ex docente

    proprietaria leabharlann



    Nothing is absolute


    Se solo Kenna si fosse spinta a focalizzarsi su Wood e a cercare di ascoltare cosa stava pensando di lei, da una parte si sarebbe sentita lusingata dall'altra non avrebbe potuto fare a meno di rimarcare come fosse una donna fatta e finita e che le ragazze fossero le sue compagne di scuola, di certo non lei. Di certo ancor di più era curiosa di osservare una sua reazione nel sapere che stesse parlando con una ex docente di Hiddenstone e non una strega qualunque. «Interessante. Qual è il suo periodo storico preferito? Ha approfondito qualcosa dopo Hogwarts?» Quesiti posti a rimarcare la scelta errata di Victoria, secondo lei, sull'eliminare il corso di storia e legislazione magica, oltre ad indagare quanto radicato fosse l'effettivo interesse nel ragazzino su quella che era stata la sua professione per diverso tempo.
    A fargli comprendere forse che non era proprio una semplice libraia sarebbero stati utili i visitatori presso la sua bancarella, in primis i suoi ex colleghi che chi comeEnsor si erano limitati ad un cenno del capo -che aveva ricambiato- altri che si erano proprio fermati per scambiare due chiacchiere, tra cui l'alchimista con cui aveva un affare in sospeso, precisamente un duello. «Sai dove trovarmi», avrebbe chiosato, con scarsi riferimenti che, per chiunque si fosse fermato ad ascoltarli, erano facilmente fraintendibili. Ciò non le importava affatto, anche perché una studentessa le cui sorti aveva avuto a cuore, nonostante l'opale non fosse riuscita a comprenderle, si fermò a salutarla con tanto di insolenza. «Non si dica sorpresa, Whitemore, sa benissimo che posseggo l'unica libreria dell'isola», avrebbe accolto la Prefetta con un tono non recante alcuna traccia di scontrosità. Ma questo non sembrò fermare la spillata che seguì il suo sguardo alla bancarella di fronte a lei, alla ricerca dello sguardo del suo compagno. Un sorriso si distese sulle sue labbra, che si avvicinarono al suo orecchio come se volesse rivelarle un segreto inconfessabile. «Vedi, non ho bisogno di doverlo fare, lo so già», ritirandosi non avrebbe tradito alcuna emozione, sarebbe bastato alla ragazza nel fare due più due e comprendere come non fosse -non più- la frigida docente di storia che tutti pensavano. Ma a quanto pare il suo umore, la sua distensione ed una pelle luminosa per l'intensa attività fisica era così accecante da richiamare come un canto la presenza di una delle sue pupille quando era ancora tra le mura del castello. In fondo che ne poteva sapere lei che la sua presenza era dovuta solo alla teen mum? «Prefetta Clarke, è un piacere rivederla», sincera e diretta come sempre, si mostrò ancor più cordiale rispetto alla Whitemore ma anche ai ricordi che la giovane poteva conservare di lei. «Discrete, spero lo stesso per lei», dopotutto aveva passato un paio di settimane ad Andromeda, l'isola indiana magica, come membro della delegazione denrisiana e compagna di Philipp Garlic. La sua attenzione venne catturata dagli sguardi dell'altro ragazzo, che forse aveva deciso cosa acquistare. «Oh, scusatemi, il ragazzo richiede il mio aiuto», si congedò dalle ragazze e da Eva, per muovere dei passi nella sua direzione, annuendo e poi mostrando le coste dei libri. «Quelle che vedi, ovvero tutte e tre quelle da te accennate, inclusi profili più moderni», fosse stato per lei avrebbe bruciato tutte le copie sulla biografia della Burke oppure riscriverla per rivelare al mondo quanto la donna fosse ben più spregevole di quanto si pensava. «Scusami un secondo», con la coda dell'occhio aveva visto -alle spalle dell'interlocutore- la figura di un Garlic selvatico, seppur non quello che aveva accesso liberamente alle sue mutande. «Gerald, che succede?» Non sapeva se era accompagnato o solo, quel che certo era ciò che portava nella mano, una lancia lunga il doppio della frusta che aveva legata al polso sottoforma di serpente. Finì col prenderla, appoggiando il peso del suo corpo, scoccando un occhiata di puro fuoco in direzione del compagno man mano che il caro cuginetto spiegava quale fosse il suo compito. «Grazie, Gerald, ma dì pure a Phill che so come tenere lontane le persone indesiderate, senza bisogno del suo aiuto», lasciò scorrere lo sguardo lungo la lama affilata che smosse leggermente -tramite una leggera rotazione dell'asta- per leggere le rune su incise. «Mpfh, solo oggi, eh?» In realtà non avrebbe mai ammesso ad alta voce che quel complimento, da parte sua, fosse capace di scaldarla e renderle il corpo una lava incandescente. Si sporse sulla fila di libri a lei più vicina, scivolando con le iridi fino a trovare quanto cercava. Prese il volume, lo aprì a pagina trecentonovantaquattro infilandovi un segnalibro e porgendolo a Gerald. «So che non sei il mio corriere e tanto meno quello di tuo cugino, ma...» si umettò le labbra, sfoderando il suo fascino affinché seguisse quanto gli avrebbe chiesto. «Potresti dargli questo e dirgli di leggere esattamente dove ho inserito il segnalibro?» avrebbe sfiorato con accortezza il suo avambraccio. «Nient'altro, grazie Gerald». Se il ragazzo avesse acconsentito il fabbro avrebbe potuto vedere come il capitolo segnalato dalla storica fosse proprio quello inerente alla gelosia patologica con un'interessante approfondimento sulla sindrome di Otello. Fortunatamente quello non era il loro caso -non ancora almeno- ma lei sposava assolutamente l'idea che prevenire fosse meglio che curare. Inoltre sul segnalibro avrebbe trovato la sua grafia con su scritte tre semplici parole: "smettila di sottovalutarmi". Si sarebbe poi rivolta nuovamente al ragazzino che anche allo sguardo di Garlic era sembrato provarci con lei. «Hai deciso quale prendere alla fine? Inoltre ti consiglio di dare un'occhiata anche ai prodotti di cancelleria, potresti trovarli interessanti, come l'agenda da tavolo che organizza tutti i tuoi impegni, comprese le ore di studio»

    Everything changes, everything moves, everything revolves, everything flies and goes away




    Qui trovate il listino prezzi del Leabharlann. Vi ricordo che in vendita saranno: il reparto cancelleria, tutto; libri molto comuni e comuni.
    In aggiunta a questo delle ulteriori proposte:
    Pergamena-pizzino: una pergamena incantata, con rune in trama, che rende leggibile il contenuto solo tra mittente e destinatario; chi cercherà di leggere, su lancio di dado, potrà trovare o insulti o appunti inerenti alla lezione.
    Avvertenza: in caso di strappo o danneggiamento la pergamena perderà il suo potere.
    Costo: 5 Galeoni, confezione da 2 pergamene.
    Hypercolor post-it: tracciando un rettangolo con la bacchetta sulla pagina del testo interessato e poi trascinandola sul post-it si avranno parole-chiave a formare una mappa concettuale. Utile per i pigri e per chi si riduce sempre all’ultimo minuto.
    Costo: 7 Galeoni, in confezione 30 post-it.

    Astuccio in:
    • pelle di Mokessino: a prova di ladro, per poterlo aprire bisognerà carezzare le cuciture poste ai lati della zip. Avvertenza: tende a rimpicciolirsi e sparire;
    pelle di Drago: morbida pelle di Vipero Peruviano, dalle scaglie ramate, risente dell’umore del proprietario, infatti qualora il soggetto fosse infastidito e/o arrabbiato piccoli sbuffi di fumo usciranno ai lati più piccoli dell’astuccio. Attenzione: potrebbe surriscaldarsi;
    • pelle di Ashwinder: astuccio verde pallido, sprigiona l’odore della legna bruciata, perfetto per i freddolosi visto che stretto tra le mani rilascia un piacevole senso di calore;
    • pelle di Clabbert: resistente, vista l’appartenenza alla famiglia degli anfibi magici, ha un animo dispettoso: infatti, quando richiede attenzioni è solito saltellare fino a cacciare una piccola linguetta -posta a sinistra- per manifestare il suo disappunto leccando quanto trova a tiro. Avvertenze: goloso di insetti, è facile trovarne residui all’interno dell’astuccio;
    • intreccio del Diavolo: per i vegani e vegetariani, un astuccio fatto con tentacoli baby del Tranello del Diavolo intrecciati. Chiunque cercherà di aprirlo, che non sia il proprietario, tenterà di strizzar loro le dita o frustarle con piccoli tentacolini.
    Costo: 15 Galeoni.

    Il PP ottenuto dipende se acquistate prodotti che forniscono PP, altrimenti +1 Intelligenza.
     
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    Markab Castlewine
    Influencer | 25 anni
    Perché Markab aveva scatenato una guerra tra Lilith, Blake, Jesse e Adamas? Per la più semplice delle ragioni: non lo avevano calcolato!
    "EEEEEEHI, Lucas!" forse, se il reporter fosse arrivato prima con la sua amica, nulla di tutto quello sarebbe mai successo, ma ormai era troppo tardi per pinagere sul latte versato, specialmente se era in un bicchiere in mano a Lilith (?) "Come sta il mio fotografo preferito?" domandò gonfiando i muscoli e mettendosi palesemente in posa per uno scatto da parte del ragazzo, lì, sopra il bancone, del resto cosa ci si poteva aspettare da lui? "Piacere comunque: se mi segui su insta, piacere doppio!" chiarì all'accompagnatrice di lui, balzando giù dl bancone finoa cadere davanti ai ragazzi e ridere sentendo l'ordinazione "Amico, se offri tu come faccio a dire di no? E sono chiaramente senza alcool, ti pare che offrirei mai a due minori di 21 anni qualcosa che contenga... e fu a quel punto che sniffò la caraffa "Tequila?" affermò lui, ordinando quindi con un urlo tre bicchieri di limonata per lui e i suoi amici "Paga il morettoooo" urlò infine, così forte da esser certo che Jonathan Baker sapesse che quell'acquisto fosse merito suo 'A buon rendere, stronzo di merda!' pensò infatti, vedendo poi l'avanzata del black mamba verso di lui.
    "Eeeehi, che succede?" affermò lui, avvicinando poi Blake fino a posargli una mano sulla spalla "Tutto bene Big B? La smetti di chiedermi che cazzo ci faccio al Canto della Sirena visto che lo sai che ci do una mano? Sono contento di vederti, comunque, iniziavo a pensare avessi scaricato il povero ragazzo" rise lui, chiaramente divertito dalla gelosia di Adamas quanto bastava per insisterci un po' su, annuendo poi al sentire cosa volesse bere "UN'ALTRA LIMONATA!" urlò infatti, sentendo cosa volesse il biondino e ridendo alle sue parole sussurrate "Non mi togliere così il divertimento... e comunque il black mamba mi sembra più in modalità Kill Bill che in modalità depressione" gli concluse lui con un'altra pacca sulla spalla, ridendo quando, a riprova di ciò, Adamas mise in mostra il fisico, seguito a breve giro da Jesse "Porca troia... sono fortunati a scoparsi" lo stuzzicò ancora, salvo poi venir travolto da un golden retriever in forma umana.
    "SKYYYYYY, vaffanculo, sei tu che vai a caccia di animali pulciosi al posto di stare con me a beccar figa! E fanculo, è pieno di foto del tuo cazzo canino online, che cazzo ti metti a fare il serio ora?!" ridendo poi come un pazzo quando si aprì anche lui la camicia per mera solidarietà "Skyler, tu sei sexy e basta!" ammise lui, posando una mano sulla sua spalla e indicando poi Lucas: era decisamente ora di una seconda foto.
    "Nel senso che scopa così bene che li fa secchi tutti? Comunque, per te, Sky, una cosa sicuramente alcoolica" affermò lui, schioccando le dita verso le ragazze "Rifilategli un gintonic" disse, indicando poi Jesse ed Adamas "E mi raccomando, pitturate bene i fidanzatini" ingiunse, volgendo lo sguardo a Blake.
    "E tu resti vestito e senza ragazze addosso, Barnes? Questa estate ti ricordavo più divertente" affermò lui, ricordandoci perché adorasse Blake: perché era caos.

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    Markab è ospite al banco del Canto della Sirena e urla a squarciagola.
    jonathan baker Rebecca Wagner Jesse Lighthouse Adamas Vesper Blake Barnes Lilith Clarke Skyler Mave Olive Moore
     
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    Denrise
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    Jonathan Baker | Canto della Sirena
    Musica che riecheggia intorno al Canto della sirena

    Ossevò il docente bere l'alcolico che gli aveva preparato con l'arroganta e la sicurezza di chi era certo di aver fatto un lavoro a regola d'arte. E rimase in attesa, quasi come se attendesse come minimo un complimento per il frutto della sua arte. Complimenti che per poterono giungere anche in un secondo momento, dato che Markab urlò come una scimmia del Bengala, avvertendo l'oste di dover far altri drink. Più drink voleva dire più soldi e quindi tutto il resto passava in secondo piano, compreso chi doveva pagare. Bastava che i soldi entrassero.
    QUATTRO BICCHIERI IN ARRIVO!
    Prese i quattro bicchieri e li posò uno per uno sotto alla botte che conteneva il mix di tequila, succo di limone e soda. A parer dell'oste la soda rovinava tutto, ma doveva avvicinarsi di più ai gusti degli inglesi per poter guadagnare da loro, così non obiettò. Una volta che i drink furono pieni, con un coltellaccio tagliò un limone e poggiò una fetta su un lato di ogni bicchiere, ordinando poi alle cameriere di portar quanto richiesto ai ragazzi che avevano ordinato.
    Poi giunse un'ordinazione fuori menù. CHE CAZZO VUOLE? UN GINCHE? Fu un ragazzino a dirgli cosa prevedeva. Ah, 'na sorta de Sabbia bianca, poteva dirlo subito lo stronzo. C'era un problema: l'acqua tonica a Denrise non esisteva e Jonathan non sapeva neanche di preciso cosa fosse. Ah, vabbé, mo glielo faccio così! Riempì un bicchiere con 2/5 di gin, 1/5 di rum bianco, succo di pompelmo e ghiaccio. PRONTO PURE ER GINSTRONIC! Venne chiesto così anche a un'altra cameriera di portar l'alcolico a Skyler. Nonostante il gusto sarebbe stato molto più forte e diverso rispetto a un gin tonic, comunque la qualità dell'alcol e del frutto si percepivano benissimo.
    Rebé, da te come sta a procede?

    RevelioGDR


    Bevande SICURAMENTE analcoliche
    Sono boccette da 33 cl contenenti un liquido colorato e dal sapore incredibilmente fruttato. A ogni sorso è necessario sottrarre un d6 alla resistenza del mago. Il master esiterà la sbornia man mano che proseguirà.

    Lista bevande (verranno tutte servite con del ghiaccio) al costo di 10 galeoni

    Limonata -> Tequila, limone, soda
    Cedrata -> Mezcal, bourbon e succo d'ananas
    tè freddo -> Rum bianco, rum scuro e succo alla pesca
    Coca cola -> Rum scuro, cachaca e cola
    Aranciata -> Whisky, idromele e succo di arancia rossa

    Bodypainting Pittura Scaccia-Sfiga al costo di 20 galeoni
    normalissima pittura che sfrutta la superstizione per essere venduta a prezzo più alto. La pittura conferisce +1 ai lanci di dado su carisma per il resto della giocata.

    Per gli acquisti presso questo negozio garantiranno ai PG +1 in Resistenza

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    Thomas S. Roberts
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    “ Ehi, come butta? Ti sei mai sentita sola?” … Nononono così non funziona, dannazione sembro un maniaco. “Ciao Emma! Tu non mi conosci ma io-…” Ancora peggio, penserà che sono uno stalker!” si prese la testa tra le mani, sbuffando rumorosamente e passando le dita tra i capelli, tirandoli appena per la frustrazione. In quel momento se ne stava nella sua stanza, circondato da tutti i suoi vestiti sparsi sul pavimento, pronti ad essere messi in valigia, in attesa del loro destino. Aveva perso giorni, per non dire mesi, a immaginare quel momento e ora che si apprestava davvero a raggiungere Hidenstone si trovava del tutto impreparato. Che cosa avrebbe dovuto fare? Come avrebbe potuto presentarsi alla sua gemella, che probabilmente nemmeno sapeva della sua esistenza, senza sembrare un pazzo? C’era davvero un modo o avrebbe dovuto arrendersi a priori?!
    “Oh no! Arrendersi non è una soluzione. Sono arrivato fino a qui e andrò anche oltre” affermò con decisione, tornando a guardare il proprio riflesso nello specchio, le mani sui fianchi e un’aria fiera che crollò qualche istante dopo, quando sentì l’urlo di sua madre raggiungerlo dalla tromba delle scale. “Tommy! Farai tardi! E’ ora di andare!” lo chiamò con decisione, facendolo sbiancare e finalmente staccare gli occhi dallo specchio, realizzando di non essere pronto nemmeno un po’. “Oh merda merda merda…” sussurrò a mezza voce, per poi urlare di rimando “Sìsì, un minuto e ci sono!” mentre si metteva a gettare cumoli di vestiti nella sua valigia, salvo poi ritrovare la bacchetta e usare quella per riordinare il tutto con un solo gesto. Esalò un respiro di sollievo, guardandosi rapidamente intorno per recuperare cose casuali da ficcare insieme al resto.
    Stava già per uscire dalla stanza quando si accorse di Mr Erminio, addormentato su una pila di fumetti: lo prese al volo, ficcandoselo nella giacca di pelle ben più grande di lui, da cui sembrava inseparabile. “Il solito dormiglione.” borbottò mentre scendeva le scale di corsa, improvvisando un sorriso impacciato. Ogni volta che incrociava gli occhi dei suoi genitori, nelle ultime settimane, non poteva fare a meno di sentire lo stomaco chiudersi per il senso di colpa: era ancora arrabbiato perché non gli avevano detto la verità, certo, ma non gli piaceva l’idea di nascondere proprio a loro perché avesse tanto insistito per andare ad Hidenstone. Era suo diritto conoscere sua sorella…giusto?! Non stava facendo niente di sbagliato.
    Arricciò il naso, abbassando la testa quando la madre cercò di lasciarsi un bacio sulla fronte. “Maaa….!” provò a protestare, cercando almeno di limitare i danni mentre sgusciava dalla sua presa e sorrideva a suo padre, un po’ meno dedito a baci ma che lo avvolse rapido in un abbraccio stritolatore. ” Non sto andando su Marte” cercò di ricordare ad entrambi, ma non riuscì a salvarsi dagli ultimi saluti.
    Nonostante volesse davvero andare ad Hidenstone e fosse abituato ai primi giorni di scuola, visto quante ne aveva cambiate, quando arrivò di fronte alla Dragone sentì comunque una certa tensione avvolgerlo, come se fosse la prima volta in assoluto. “Okay. Posso farcela.” si spronò da solo, con Mr Erminio sistemato intorno al suo collo per tutta la traversata.
    Il viaggio a Denrise lo portò a realizzare due cose: soffriva di mal di mare ed era terrorizzato all’idea di incontrare Emma. Aveva provato a sbirciare tra la folla, a vedere se riusciva a trovarla, a cercare di controllare il respiro e non sembrare troppo teso, ma tra i movimenti della nave e la sua ansia finì per mettere un piede a terra un po’ stordito. Ed ecco che la prima cosa che riuscì a pensare fu di procurarsi qualcosa di fresco da bere che potesse aiutarlo a schiarire le idee.
    Cercò quindi di infilarsi tra la folla, tra uno “scusascusascusa” e l’altro, salvo poi venire attratto dalle scintillanti lenti di Marina. Aveva una passione più per le armi sci-fi che per quelle vecchio stile, ed era piuttosto attratto da tutto quello che era moderno, ma quando lesse distrattamente le lenti Serpente non poté fare a meno di illuminarsi. “Oh wow! Lo fanno davvero?! Cioè immagino di sì, non ha la faccia di una che venderebbe falsi, ma diamine… potrei avere le lenti del Serpente montate qui?” avrebbe domandato, allungando i suoi occhiali da sole con un sorriso, le mani leggermente sudate per via della sua agitazione ma gli occhi luminosi che aveva ogni volta che qualcosa lo entusiasmava. Chi aveva avuto modo di conoscerlo anche solo un po' avrebbe potuto leggere nel suo sguardo come la sua mente stesse già fantasticando su quegli occhiali e su i miliardi di utilizzi che si potevano fare di lenti simili.




    code made by gin



    Interagisce con Marina Stonebrug e si trova attualmente alla sua bancarella.


    Edited by Thomas S. Roberts. - 5/9/2021, 11:36
     
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    Amelia non era mai stata il ritratto della tolleranza, e avrebbe arricciato il naso, con il suo modo di fare aristocratico e superiore, lanciando un’occhiata al novellino che ci stava spudoratamente provando con Gerd, decisamente un approccio imbarazzante e non necessario ai suoi occhi. “Anche meno…” avrebbe replicato lei di rimando, e avrebbe anche aggiunto altro ma qualche Dio Norreno doveva essere benevolo quel giorno, e fece rispondere Gerd e arrivare Nathan prima che la ragazza potesse aprire bocca e cominciare, con ogni probabilità, una faida. Aveva il potere di rilassarla all’istante, o quantomeno di smorzare la sua natura fredda e distaccata e scioglierla all’istante … e forse una parte di lei stava cominciando ad accettare l’innegabile.
    Non potè evitare di alzare un sopracciglio alle sue parole, inclinando leggermente la testa e prestando attenzione al rospo che fino a quel momento non aveva nemmeno calcolato. Ed ecco che ora, una creaturina così minuta che forse non avrebbe attirato la sua attenzione, le sembrava subito più carina e interessante. “Mi sto rincoglionendo, non c’è altra spiegazione” si ritrovò a pensare, mentre prendeva con cautela in braccio il gatto, accarezzandogli delicata la testolina e lasciando che si sistemasse come meglio pareva addosso a lei. Vederla spendersi in un gesto così affettuoso e gentile non era cosa da tutti i giorni, o meglio era abituata a farlo ma era raro che lo facesse in pubblico, di fronte a così tanti occhi pronti a cogliere ogni sua debolezza.
    Che si sentisse davvero così tanto protetta e al sicuro dalla presenza di Nathan? Eppure il ragazzo aveva dimostrato più volte di saper essere istintivo e fare cazzate, molto spesso, una come lei non avrebbe dovuto fidarsi così tanto. Sorrise appena a Gerd, annuendo brevemente, anche se non poi così tanto interessata a quella conversazione. “Prendiamo anche la rana all’ora, se possibile.” tagliò corto, lanciando un’occhiata a Nathan provando comunque, come suo solito, a stemperare l’importanza di ogni gesto. “Potrebbe diventare amica di Idhogg.” spiegò rapida, come se quello bastasse a giustificare l’intera scena.


    code made by gin



    Interazione con Gerd Kaleel per acquisto. Interazione con Nathan Parker King
     
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    A far saltare la mosca al naso a Gerd ci voleva parecchio, ma a volte era sufficiente una parola sbagliata, e Nathan, campione nazionale di dire la cosa sbagliata al momento giusto, quel giorno sembrava essersi vinto il premio, uno splendido trofeo a forma di boa conscrictor. Fortunatamente Amelia Farley da questo punto di visto pareva più sveglia e soprattutto di meno parole e in pochi secondi rallegrò non poco la negoziante "Certo, scoprirai che sono tutti animali ben educati e addestrati: vanno d'accordo con tutti" precisò lei, consegnandole l'esemplare maschile.
    Un po' più di imbarazzo giunse invece quando fu il turno di Brooks 'Mi sta dando della provincialotta?' pensò lei con un lieve lampo d'ira negli occhi, derivante come sempre dal suo fiero orgoglio "Eu falo português,e italiano and also english" chiarì lei, scivolando da una lingua all'altra come una signorina di Jonathan avrebbe saputo fare tra un cliente e l'altro, posando poi gli occhi anche su Amalea "Apprezzo il suo rispetto per la nostra cultura. Apprezzo di meno l'inglese scadente." affermò lei, alla quale, in effetti, sopra ogni cosa interessava solo di un aspetto: i soldi. E siccome loro erano interessati a comprare, ovviamente lei era disponibilissima a volgersi al perdono "Entrambi? Oh, saranno contenti di non essere divisi, essendo nati insieme" disse lei, mostrando compiacimento "Sono animali vivaci e mangiano insetti. Potete comprare il loro mangime specifico, fatto di insetti morti, oppure potete portarli all'aperto e lasciarli cacciare: amano saltare sull'aria e scoprirete che hanno una vera passione per inseguire gli insetti svolazzanti come le mosche" precisò, ben sollevata di aver concluso altri due acquisti.
    Molti ragazzini a quel punto erano stati serviti, ma ovviamente Gerd ci teneva al feedback su quanto venduto precedentemente "Sbaglio o io ti conosco...?" chiese lei, chinandosi e notando Bloody Mary, avendo poi una conferma alla vista di Skyler, cui inclinò un sorriso "Vedo che il tuo occhio per i felini non è svanito nel tempo... e vedo che hai trattato bene il mio kneazle, ne sono lieta" affermò lei, camminando verso il ragazzo "E dimmi, che tipo di aiuto puoi fornirmi?" domandò infine, sfidandolo con lo sguardo, forse con l'intenzione di imbarazzarlo.
    RevelioGDR


    Gerd non dispone di tutti i suoi animali, ma sono presenti gli animali comuni domestici e quelli di classe X, e al bisogno può mostrarvi gli altri. Dispone anche di tutti gli accessori: trovate tutto in listino.

    In via del tutto eccezionale sono inoltre in vendita alcuni cuccioli.
    Cuccioli elementali: normali animali incantati alla nascita con il potere di un elemento. Sono disponibili due gemelli per specie, identici nell’aspetto ma di diverso sesso (1 maschio e 1 femmina).
    Prezzo: 75G

    Carpa dell’acqua
    Carpa bianca con alcune squame rosa molto ghiotta di molliche e lattuga. Dalla bocca genera delle bolle d’acqua all’interno della quale può galleggiare come fosse una lacrima d’acqua o può rinchiuderci cose/piccoli animali facendoli galleggiare.

    Carlino della terra
    Carlino massiccio ed estremamente voglioso di coccole: avendo il naso estremamente schiacciato detesta camminare ed ama essere portato in braccio. Quando raspa il terreno può sollevare piccole montagnette di terra, creando colonne e muretti o scavando fossi anche profondi.

    Geko del vento
    (venduti)
    Geko di colore dorato piuttosto schivo, che ama stare nella tasca del suo padrone. Ama camminare sulle pareti, sui soffitti e… per aria. Balzando, infatti, genera dei piccoli cuscinetti d’aria solida che resistono qualche minuto, abbastanza forti perché il padrone (e solo lui) vi si possa aggrappare o appoggiare per massimo 5 secondi.

    Gatto persiano della tempesta
    (venduti)
    Vanesio e pigro esemplare di persiano, dotato di un lunghissimo pelo bianco che accumula elettricità, tramite il quale può addensare nubi e richiamare in punti desiderati fulmini.

    Farfalla del fuoco
    (venduta la femmina)
    Farfalla con enormi ali rosse e arancioni che ama posarsi come un fermaglio tra i capelli del proprio padrone. Se toccata da chi non vuole, ustiona e provoca 1d10 di danno.

    Rospo della neve
    (venduto il maschio)
    Rospo blu traslucido, ricoperto da una soluzione velenosa che a contatto, oltre a poter avvelenare, provoca anche congelamento. L’animale detesta il caldo ed ama cantare e gracidare per il suo padrone per venire applaudito.

    Sono in numero limitato: quando si venderà un esemplare lo riporterò qui u_u
     
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    Lancelot OlwenDocente di Rune
    Infine, era giunto l'inizio dell'anno scolastico.
    Quel primo settembre era stato accolto con Lancelot come di consueto: con calma e rassegnazione 'La vita è fatta di adii e re-incontri. L'importante è non fermarsi a piangere i primi senza progettare i secondi' il musicante salutò con occhi lucidi la madre, il padre, la fidanzata e ovviamente, non ultimo, il suo eroe personale, che aveva l'onore di avere come cugino, sussurrando a ciascuno di loro che si sarebbero rivisti presto, prim'ancora che potessero sentire la sua nostalgia 'In fondo... Denrise non è sulla luna... checché ne dica Alexander' e quindi con un accenno di sorriso salì sulla Dragone degli Abissi, pronto a quello che sperava sarebbe stato un viaggio tranquillo.
    Trascorse la navigazione sorseggiando un té da colazione, cui associò poi una rapida tapatina al bouffet, ma in effetti si riprese dai propri pensieri solo giungendo sull'Isola e apprendendo del Mercato 'Allora lo hanno fatto davvero...' si disse lui, chiaramente stupito dalla cosa, non sapendo se esser più colpito dall'influenza di Victoria o dal fatto che i Denrisiani si fossero prestati, ma non per questo meno sollevato 'Denrise è una terra pericolosa e misteriosa... e conoscerla potrebbe farci capire tanto del mondo, tanto che loro ci nascondono e noi abbiamo dimenticato'
    La mente volò facilmente a Loki, come un incubo e un sogno allo stesso tempo 'Ho compiuto un rito che ha richiamato un Dio Norreno e l'ha manifestato a me in forma fisica, con tanto di poteri sufficienti a... maledire due ragazzi' sulla carta non era esattamente qualcosa da aggiungere al curriculum, eppure le potenzialità erano evidenti, soprattutto perché mai avrebbe creduto possibile qualcosa del genere 'Le divinità erano nominate nella mitologia di rune e nelle fatue lezioni di divinazione... ma... quello... quella è una forza ben diversa... e concreta'
    Scendendo dalla nave con quei pensieri, l'uomo si guardò intorno e ben presto notò non pochi colleghi da qualcuno che, in passato, era stata parte di loro e ora si era riciclata a tutt'altro.
    "Buongiorno Kenna" affermò lui, salutando poi i colleghi presenti e anche gli studenti, non ultima Jessica, che non sapeva bene cosa stesse facendo al telefono 'Finché è da sola, davanti alla bancarella, va tutto bene' si disse comunque, tornando alla bella archeologa "Hai qualche lettura di storiografia da consigliarmi per iniziare l'anno col piede giusto?" chiese poi affabilmente, lasciando scivolare l'occhio su di lei, ma anche sulla lancia che le era stata da poco consegnata "Noto che la mia materia veglia sui tuoi abiti e le tue insolite armi" commentò poi, forse un po' civettuolo.


    Interagisce con Kenna e brevemente con i docenti SamuelBlack Eva Ivanova e anche con Giadì
     
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    Summer Parton
    Prof di Astronomia? | 28 anni

    La fine dell’estate aveva sempre regalato a Summer una certa dose di sollievo: alla fine, le vacanze erano un lusso per i ricchi, e la sua famiglia non lo era mai stata, visto la quantità di soldi che avevano sperperato negli anni in ludopatia e altre amenità (leggasi cibo e bollette). Da quando era scappata in Inghilterra (quindi solo nell’ultimo anno) si era invece trovata ad avere una certa quantità di tempo libero, nel quale poteva fare ciò che voleva senza dover pensare a nuovi espedienti per imbrogliare il prossimo e racimolare denaro.
    Ma, seguendo un detto che si adattava benissimo ai Parton, il lupo perde il pelo ma non il vizio.
    Il viaggio sulla nave era stato estenuante, soffrendo il mal di mare; tendenzialmente avrebbe preferito muoversi in moto o, piuttosto, su un Chevy truck sgangherato e polveroso. Si era imbottita di antiemetici, cercando di mascherare il pallore verdognolo della nausea con un po’ di trucco.
    'Ci sono abbastanza riuscita, direi, ma per oggi evitiamo il più possibile i colleghi...': diede l’ultimo sguardo al suo aspetto sullo specchietto da borsa, mentre scendeva dalla nave con un passo che cercava di mascherare i rimasugli delle vertigini.
    ‘Cibo manco per sogno, bere pure… meno male che ci sono altre bancarelle’
    Diede uno sguardo attorno, evitando quella piena di animali, alla quale vide però quel mancato bellimbusto di Skyler; di armi ne aveva già abbastanza, quindi diede uno sguardo veloce al bancone di Philipp, più per ammirare i due ragazzi che per un vero interesse verso le armi bianche. Tuttavia, era sicura che fosse impossibile ottenere qualcosa da loro; avrebbe consumato solo tempo a cercare di convincerli.
    ‘No, cerchiamo qualcos’altro… oh, cosa abbiamo qui?’
    Fu attratta dalla bancarella di una ragazza che non conosceva (‘Denrisiana di sicuro… come se qualcuno potesse dire di conoscerli davvero, quelli’) e dall’innumerevole quantità di lenti in mostra.
    “Fantastico! Lo diceva il mio oroscopo che sarebbe stata my lucky day - beh, alla fine me lo sono scritto io, ma sapevo che era vero!”
    La voce fu volontariamente più amichevole e fatua del normale, poiché aveva pensato di poterla usare a suo favore.
    “Ma dimmi - per caso hai qualcosa di utile per, insomma, tenere d’occhio i dintorni? Insomma, lo saprai benissimo anche tu: ormai uscire, per una ragazza, non è affatto sicuro…”
    Si bloccò, vedendo uno dei probabili nuovi studenti nelle vicinanze della bancarella; decise quindi di schiarire la voce, per ricomporre un certo grado di compostezza. Forse non conveniva cercare di scroccare con un suo nuovo alunno; le voci di corridoio sono un’arma potente, e Summer non poteva permettersi di intaccare quella (poca) credibilità che aveva.
    “Benvenuto… Nicholas, giusto? Perdonami, ma ho sentito parte della conversazione - io sono la professoressa Parton, e insegno Astronomia.”
    La bancarella iniziava a farsi troppo affollata per i suoi gusti: quando vide anche altri dei suoi studenti, si strinse un poco nel gilet bianco e peluchoso che indossava, mascherando il disagio con un brivido di freddo. Non poteva certo tentare di ottenere uno sconto così, di fronte a tutti.
    “Devo dire che mi manca un po’ il caldo di Las Vegas - qui il fresco arriva presto, eh?”
    Si voltò verso la mercante, con un sorriso abbastanza affabile ma una certa scintilla fredda negli occhi, dovuta all’ira dell’aver visto i suoi obiettivi svanire.
    “Ecco - vorrei le Lenti del Camaleonte, se possibile su una bella montatura… pensavo a qualcosa tipo Penny in The Big Bang Theory che fa la secchiona dicendo Molecole! Hai qualcosa su quel genere? Possibilmente rosa shocking, grazie!”
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Interagisce con Marina Stonebrug e Nicholas Mc Callister.

    Acquista la Lente del Camaleonte.
     
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    Marina Stonebrug
    "Eventually, everything connects."

    Le correnti cambiano ma basta poco vento a fare onore a qualsiasi Drakkar.
    Avventura.
    Nicholas l'avrebbe trovata in un modo o nell'altro, sia tra le file degli auror che nei ranghi degli spezzaincantesimi. Aveva provato a fingersi distaccata, ma l'empatia le impediva di riuscirci completamente. Ed il fatto che si rivedesse in quegli occhi carichi di desiderio non faceva altro che rendere questa scalata ancora più ripida.
    «Che tu voglia diventare uno spezzaincantesimi o un avventuriero di qualsiasi altro tipo, l'unica cosa di cui non puoi diffidare è il tuo istinto».
    Aggrottò appena la fonte a mimare un secondo di esitazione che venne colmato subito dopo da un sorriso felino.
    «Montatura rotonda sia e, quando vorrai, saprai dove trovarmi».
    Marina fece un passo indietro, scivolando tra le ombre della bancarella, lì, dove una tenue luce cobalto cominciò a vibrare. Il bagliore acquistò volume, superando il bancone, e si dileguò mentre i passi della strega si fecero più vicini.
    Le braccia della Druida scivolarono verso Nicholas, cinte a sorreggere una custodia di occhiali in cuoio di kraken. Profumava di mare, come l'ultimo dei sussurri della donna.
    «Buona fortuna».

    Marina apprezzava la luce in tutte le sue forme e i modi delicati di Mia, circondata da Denrisiani duri quanto gli scogli, sembravano stelle nel più oscuro dei cieli.
    Il taglio di un sorriso le incurvò le labbra e il capo si piegò appena in un tacito segno di comprensione.
    «Lente dell'identificatore sia».
    Ancora una volta la donna si immerse tra le ombre della bancarella e al tuffo non corrispose rumore o schizzo, ma solo l'ennesimo bagliore di un blu tanto intenso da fare invidia a qualsiasi fondale.
    «Sono sicura che ti sarà d'aiuto nello scorgere trappole e sotterfugi».
    Tra le mani Marina teneva, delicata come se fosse un fiore, una scatola in betulla, il cui colore riprendeva il dolce pallore dell'incarnato della Freeman. Al suo interno la bionda avrebbe trovato quanto richiesto.
    «Buona fortuna».

    Se Mia era una piacevole brezza tra il pesante manto d'umidità dell'Estate, Thomas era un feroce uragano di energia e furore.
    Nel vederlo arrivare alla sua bancarella, Marina portò le mani al banco sfruttandole come leva per tornare in piedi.
    Le labbra fecero per aprirsi, pronte a rispondere alla prima domanda, salvo poi socchiudersi quando il ragazzo ne avanzò un'altra. Attese qualche secondo, la strega, per assicurarsi che il giovane uragano avesse smesso di soffiare per lasciarsi sfuggire una piccola risata a sua volta.
    «Marina Stonebrug, piacere di servirla. I ladri e i truffatori a Denrise vengono mutilati e ti mostrerei ogni angolo del mio corpo certa che non troveresti un singolo graffio».
    La voce sibilina riecheggiò tra i due.
    «Tra qualche anno, forse. Per ora mi limiterò a mostrarti il mondo attraverso i sensi di un serpente».
    La strega accettò la proposta del ragazzo, accettando gli occhiali e cogliendo eventuali cenni di imbarazzo, per scomparire poi tra le ombre. Questa volta il bagliore fu rosso, venato da pochi lampi blu elettrico.
    Marina ritornò da Thomas porgendogli una custodia ulteriore per i suoi occhiali, su cui aveva montato le lenti, in cuoio di drago dei fondali.
    «E se ti piace esplorare, raggiungimi pure all'Osservatorio».
    Esitazione, malizia.
    «Ho mappe che farebbero al caso tuo».

    Le era capitato di rado di provare sensazioni simili a un primo incontro. Nel notare la figura di Summer, a ogni passo più vicina, Marina lesse un mondo, lo stesso che entrambe avrebbero potuto leggere nel firmamento.
    «E' sempre un piacere incontrare un'altra appassionata delle stelle».
    Le spalle si inclinarono in avanti per accorciare le distanze e dare modo alla voce di farsi più sottile, quasi intima.
    «Ho qualcosa che può fare al caso tuo, anche se sappiamo entrambi cosa succederebbe a sfiorare il sole».
    Non credeva che Summer fosse ingenua, chi si affida a le stelle non lo è mai. Per quanto l'ego possa essere una bussola, solo i più svegli sanno usarlo assieme al giusto corredo nautico.
    «Le lenti del camaleonte. Una scelta da intenditrice, vedo».
    Le labbra si incresparono in un sorriso compiaciuto tanto più nel notare quel frammento incostante nel tono di voce che in tutto il resto.
    La negoziante scomparve tra le tenebre della bancarella ove un'esplosione di luce annunciò il successo di quel matrimonio di stile.
    Marina avrebbe presentato a Summer una custodia d'occhiali in corallo ultraleggero al cui interno avrebbe potuto trovare la montatura a cui la stessa Parton aveva pensato. In un certo senso segno di una cultura che si distaccava da quella di Denrise, in un senso ancora più largo segno di estrema apertura.
    «Il riscaldamento globale è l'ultimo problema di questa terra ma se vuole visitare un posto fresco, le consiglio di passarmi a trovare nel mio osservatorio. Sono certa troverà prodotti che l'aiuteranno nel suo lavoro e le farò ottimi sconti».
    Il volto della mercante si piegò verso quello della docente divorando le distanze, in modo famelico. Le labbra carnose da mezza-veela a pochi pollici di distanza dalle orecchie della mezzosangue in modo che nessuno dei suoi studenti potesse udirla.
    «Se mi offrirai una birra, si intende».
    Sperava che l'altra non fosse tipa da roba sofisticata, ma con degli occhi simili glielo avrebbe concesso.
    «Buona fortuna».
    Fece un passo indietro, portando le mani in grembo nell'attesa di futuri clienti.


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    Risposta per NICHOLAS, MIA, THOMAS, E SUMMER


    Salve <3
    In questa bancarella potrete acquistare la seguente merce
    Le lenti potranno essere montate su occhiali, cannocchiali etc... basta chiedere.

    Lente del Buono & Malvagio
    Utilizzare questa lente richiede il consumo di una mezza-azione. In funzione di Intuito, la lente rivelerà l'Allineamento dei bersagli osservati dal suo possessore.
    La lente fornisce +2 ai tentativi di comprensione dell'allineamento del bersaglio.
    30 G
    Lente della Comprensione dei Linguaggi
    Utilizzare questa lente richiede il consumo di una mezza-azione. In funzione di Intuito, la lente presenterà una traduzione di messaggi o simboli in un linguaggio noto al possessore.
    La lente fornisce +2 ai tentativi di comprensione dei Linguaggi.
    30 G
    Lente dell'identificatore.
    Utilizzare questa lente richiede il consumo di una mezza-azione. In funzione di Intuito, la lente rivelerà la natura e le capacità di soggetti analizzati.
    Se utilizzata per un tentativo di Analisi, si riceverà +2 al dado.
    200 G
    Lente della Lettura Mentale
    Utilizzare questa lente richiede il consumo di una mezza-azione. In funzione di Empatia, la lente mostrerà sotto forma di immagini o visioni i pensieri del soggetto bersagliato.
    Se utilizzata per un tentativo di Legilimens, si riceverà +2 al dado.
    L'acquisto dell'oggetto dona +1 Empatia al termine della Role.
    200 G
    Lente Spia
    Utilizzare questa lente richiede il consumo di una mezza-azione. All'acquisto il possessore otterrà 4 biglie per forma, dimensioni, e colori simili a degli occhi. Il possessore della Lente Spia potrà far levitare a piacimento in qualsiasi direzione queste biglie e utilizzarle come se fossero i suoi occhi, potendo queste agire dunque come se fossero telecamere.
    Spendendo una azione, è possibile richiamare a sé una o più biglie. Queste si smaterializzeranno e materializzeranno poi nella mano del possessore.
    150 G
    Lente del Falco
    In funzione di Intuito, permette di osservare bersagli con la facilità con cui lo farebbe un Falco. In poche parole favorisce la visione da lontano.
    50 G
    Lente del Camaleonte
    In funzione di Intuito, permette di osservare bersagli con la facilità con cui lo farebbe un Camaleonte. In poche parole permette al suo possessore di avere una visione a 360°.
    50 G
    Lente del Serpente
    In funzione di Intuito, permette di osservare bersagli con la facilità con cui lo farebbe un Serpente. In poche parole permette al suo possessore di avere una visione a infrarossi.
    50 G
    Lenti da Vista
    Consigliati a chi vede male, per un motivo o per un altro *coff coff*.
    5 G
    Lenti da Sole
    Consigliati a chi vuole fare il figo in spiaggia.
    5 G


    In caso di acquisto di uno tra questi prodotti, come regolamentato nell'apposito topic, guadagnerete 1 PP in INTUITO

    Recap Acquisti:

    I - Nicholas: Occhiali con lente della comprensione dei linguaggi
    II - Mia: Cannocchiale retrattile con lente dell'identificatore
    III - Thomas: Occhiali con lente del serpente
    IV - Summer: Occhiali con lente del camaleonte
     
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    Era stato tutto il tempo in giro, disturbando o semplicemente sistemandosi da una parte ad ascoltare, con la fidata piuma a prendere appunti mentre lui si godeva tranquillamente il viaggio. Vero, doveva impegnarsi più sullo studio e meno sul gossip, ma non era proprio per quello che studiava? Per arrivare a fare i migliori articoli? Okay, no, l’accademia era importante e doveva concentrarsi. Difficilmente ci sarebbe riuscito, ma i buoni propositi per il nuovo anno scolastico ci sono tutti. Ovviamente, questo significa anche più impegno da buttare anche sul giornalismo, non poteva impegnarsi di più nello studio senza aumentare anche quell’insana passione. Sceso, si guarda intorno, principalmente osservando volti e espressioni, andando a sorridere e fare un leggero inchino di ringraziamento al sacchetto, prima di rigirarselo tra le dita. Chissà cos’era? Cosa conteneva? Che significava e a cosa serviva? Ma era meglio non fare un torto a nessuno e non mettersi a analizzarlo fin da subito, semplicemente se lo rigira tra le mani, guardando la piuma che continua a scribacchiare, come sempre sembrando quasi impazzita. < Aaah, se soltanto potessi comunicare con te, saresti la migliore delle compagnie, ne sono sicuro. > afferma tranquillo, andando a passare appena le dita su quest’ultima prima di lasciarla al suo lavoro. E come sempre è bello elegante, per quanto il caldo non gli permetta d’indossare la giacca che tiene sotto un braccio, la camicia di un blu scuro è indossata a dovere, le maniche appena arrotolate e la cravatta appena appena allentata per dar respiro al collo con il primo bottone, pantaloni in tela e le scarpe eleganti. I boccoli sono sempre in ordine, solo un paio ne scivolano sugli occhi verdi, mentre… no, non sembra ancora deciso di dove andare, semplicemente si sta facendo una passeggiata, appuntando cosa stanno facendo i suoi compagni. Sia mai che riesca a trovare un articolo così facilmente! Per iniziare bene l’anno, no? Magari riuscire anche a farsi fare qualche complimento o ricevere qualche insulto o minaccia di morte… sono entrambi importanti allo stesso modo in fondo! L’importante è essere letti. Continua a guardarsi intorno, non sembra ci sia qualcosa che possa realmente interessarlo, tiene le mani in tasca, e la posizione ben dritta. E’ ben attento quindi ad osservare le facce già conosciute, più che le sconosciute o… beh, conosciute ben poco da tutt’altra parte. < Mh? > stupito, si volta verso la voce che proviene probabilmente da chi anche ha posato le falangi sulla sua schiena, andando a ricercarne quindi curiosamente il volto. Russia, eppure non aveva detto a nessuno che sarebbe andato in vacanza in Russia, per quei pochi giorni, era più fare una passeggiata. Ma spalanca appena gli occhi a notare chi sia, prima di andarli a socchiudere. < Che piacere rivederti! > non è ironico, ma allo stesso tempo, non sembra neanche sincero, mentre cercherebbe di fare un passo da un lato per scrollarsi elegantemente la mano altrui di dosso. < Ahimé non ricordo il tuo nome, ma il tuo volto si. Mi stupisce la tua presenza… > Leggasi in: Chi diavolo eri e che diavolo ci fai qui? Mentre lo sguardo continua a rigirarsi tra le persone presenti, per quanto non sembra affatto convinto sul cosa fare. Continua semplicemente a rigirarsi il sacchetto tra le dita.
    Dermot G.

    "
    Every shadow is a lie. I am the Light. Don't get burned
    "

    Dermot Gareth Barker - 17 anni
    Pureblood
    All I need is my mind, don't you think too?

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