Adamas Vesper

Nato a Truva in Turchia, ossia nel paese che sorge sulle ceneri dell’antica città di Troia, per un capriccio del destino. Il padre, il Magiarcheologo Emathion Vesper, fa parte di una potente famiglia di origini etiopi che si dice discendere dal mitologico Memnone, figlio di Eos e Titone e valoroso guerriero della guerra di Troia. Ciò che è certo è che i loro antenati furono deportati in Inghilterra durante la tratta degli schiavi, ma riuscirono ad affrancarsi grazie alla magia stessa: qui adottarono il cognome latinizzante Vesper, in ricordo delle Esperidi da cui, si narra, fu cresciuto Memnone stesso. La madre, Diana Amphrysia Rossetti, è una Magi-Ricercatrice letteraria di origini italiane: anch’ella Purosangue, discende da un ramo della famiglia del pittore Dante Gabriel Rossetti.
I genitori erano in pellegrinaggio in Turchia, tranquilli perché Adamas non era atteso ancora per due mesi; ma si sa che talvolta il Fato gioca brutti scherzi. Fu così che il piccolo Adamas, forse avvertendo un legame di sangue della sua famiglia con la città di Troia, nacque proprio lì.
Cresciuto all’interno di una famiglia Purosangue Serpeverde, orgogliosa del proprio alto lignaggio e alla perenne ricerca delle prove per testimoniarlo, Adamas sin dalla tenera età fu avvicinato agli studi dei classici latini, italiani ed inglesi, innamorandosi di quel mondo aulico e pomposo.
A undici anni arrivò l’ovviamente attesissima lettera per Hogwarts: qui però, non senza il disappunto del padre, venne smistato a Tassorosso, mostrando più interesse nell’ottenere la gloria col proprio duro lavoro, piuttosto che con il nome della famiglia.
Qui iniziarono i primi screzi con i genitori: questi avrebbero voluto un figlio prodigio, eccellente sia negli studi che nel Quidditch. Adamas si mostrava sì uno studente volenteroso e portato, ma il Quidditch non l’aveva mai appassionato davvero come sport. Ci vollero almeno tre anni prima che il padre si rassegnasse che il figlio non sarebbe mai stato Capitano.
In compenso Adamas si mostrava gentile e disponibile nei confronti dei compagni, essendo sempre pronto a dare un consiglio, attirandosi diverse amicizie tra i Tassorosso, i Corvonero ed i Grifondoro. Aveva però un rapporto conflittuale con diversi Serpeverde, che lo consideravano quasi un traditore del proprio sangue. Finché non incontrò lui.
Aveva ormai sedici anni, ed era sempre più convinto della proprio omosessualità, pur sapendo che in un ambiente conservatore come quello casalingo gli avrebbe attirato altre critiche. Insomma, Tassorosso tra i Serpeverde, e pure gay e filo-Babbano? Ma al cuor non si comanda, e fu così che finì per innamorarsi ed essere ricambiato da un Serpeverde. Una classica storiella adolescenziale segreta, ma la Stanza delle Necessità mai fu più necessaria.
Un giorno però tutto trapelò. Il ragazzo Serpeverde fu mandato in un’accademia più reazionaria, più severa, dispersa da qualche parte nel mondo. Adamas fu quasi rinnegato dal padre: ci vollero tutte le energie della madre per fare da paciere tra le due parti.
La bolla di felicità ad Hogwarts era però esplosa: molte delle amicizie maschili che avevano instaurato erano un po’ restie a passare il tempo con lui. Si trovò quindi quasi ostracizzato, e più solo di quanto fosse mai stato in passato. Iniziò a passare le estati non più nella villa di famiglia, ma in giro per il mondo Babbano, cercando di conoscere e trovare un’altra realtà più tollerante.
Fu nel suo peregrinare casuale che venne a conoscere l’Accademia di Hidenstone; l’opportunità per iniziare qualcosa di nuovo.