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by SPOILER (clicca per visualizzare)RINNOVO A TUTTI LA RICHIESTA DI FARE UN PICCOLO SPOILER RIASSUNTIVO IN CUI INSERIRETE, SCHEMATICAMENTE, LE AZIONI PRINCIPALI DEL VOSTRO PG.
Per i ritardatari: Ultima opportunità di unirsi alla lezione. Contattatemi in privato qual'ora vogliate divertirvi insieme a noi:)
Per tutti gli altri Ben arrivati alla parte teorica!
Vi si chiede di scrivere in generale e brevemente quali sono le principali differenze fra la classica trasfigurazione e quella introdotta da me medesimo( se volete potete anche rifarvi alla mia descrizione, nel mio primo post, dell'arco d'ingresso per formulare un vostro pensiero)
Inoltre dovrete trattare sinteticamente di uno dei seguenti capitoli del manuale
1)Leggi e concetti base delle arti Alchemico-Trasfigurative. *
2)La durata degli Incanti Alchemico-Trasfigurativi
3)Gli Incanti Alchemico-Trasfigurativi ed il Fattore di Opposizione
4)I Tre Macro-Gruppi Alchemico-Trasfigurativi.
5)Le Macro-Tipologie Alchemico-Trasfigurative. *
6)L' Alchimia-Trasfigurativa e gli Elementi Magici dei Tre Macro-Gruppi
*= citare solo i nomi di tutti i principi di quel capitolo e trattarne solo uno.
Esempio: Se scelgo il primo capitolo e scelgo di parlare del principio di Lavoisier, citerò solo i nomi della legge di Gamp e della perfezione molecolare e tratterò nel dettaglio il principio scelto.
[sono graditi degli esempi]
Un appunto per DARKSUPERSAYAN.Ryu è nella scuola da settembre, perché è a Settembre che avviene lo smistamento e questa non è la prima lezione di Samuel che frequenta
Un appunto per Erik Foster: se vuoi hai la possibilità di aprire una role in cui ruolerai insieme a Rubin, Alba e Nig.
Un appunto per Cameron Cohen: se non recuperi il foglio da Mia prenderai 0 punti.
Prossima scadenza 7 febbraio alle 23:59
Per qualsiasi dubbio non esitate a contattarmi qui per mp oppure su telegram
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.“Se devo avere poco scelgo di avere nienteSgranò gli occhi per quello che gli disse Jesse appena arrivato. Sospirò e scosse il capo incapace di trattarlo seriamente male, si prese la sua bacchetta. No che non mi vengo a sedere con te e.... ErikIl nome di Erik lo disse come una ragazzina gelosa davanti al suo fidanzato che si cagava un'altra invece che lui. Se Lilith non arriva sto bene dove sto!0 Ed era ovvio che Jesse fosse abituato a tutto quello! Infondo non era un segreto più per nessuno che Blake fosse geloso al limite dell'inverosimile ed era assolutamente ovvio che lo fosse sia di Lilith che di Jesse. Fino a quel momento, loro erano gli unici che veramente riuscivano a far irare lo stomaco di Blake ogni volta che parlavano con un maschio. Si morse il labbro quando si andò a sedere vicino ad Erik e poi salutò lo stesso con una mano, ma senza voltarsi. Povero Erik, come si poteva essere antipaciti con il prefetto degli ametrin? Chiuse appena gli occhi e quando li riaprì vide Lilith e rispose al suo bacio. Ehi! La salutò e dopo che lei si fosse seduta fece scivolare la sua mano sulla sua coscia. Ma poi si sentì seriamente uno stronzo quando lei le sussurrò di smetterla. Lui si voltò verso di lei. Ma...ok... Promesso. La smetto davvero.Lui che veramente quando prometteva una cosa la manteneva sempre, sapeva che non sarebbe riuscito a mantenere quella promessa se non con qualche serio aiuto. Ma lui di aiuto non ne voleva da nessuno. Doveva solamente trovare un modo alternarivo... infondo quel ragazzo aveva capito che non doveva rivolgersi in quel modo a lui ed infondo non c'erano testimoni, era stato discreto e niente poteva ricondurre il suo naso rosso alla mano di Blake. Blake aveva sempre le nocche spaccate, dava più pugni al muro che alla faccia delle persone... quindi, era veramente tranquillo per quella storia. Nessuno poteva dire che era stato lui, solo l'interessato ma a quel punto... scosse il capo. Aveva appena promesso di non fare più a botte e già stava pensando a come gofiarlo di botte se solo avesse parlato? Si morse il labbro e cercò seriamente di concentrarsi sulla lezione. Le parole del professore arrivarno forte e chiaro nella testa di Blake che nel frattempo aveva preso a scarabbocchiare un foglietto che aveva in borsa. Un pò come nella lezione di Erbologia, infondo si concentrava se faceva anche altro e senza fare niente non riusciva a stare, quindi scarabbocchiando scarabbocchiando ascoltò anche tutta la spiegazione ed alzò la testa solamente quando, il professor Black si soffermò su lui e Lilith. La conoscenza... il sapere le cose. Guardò anche Lilith. Che si riferisse al fatto che lui era stato... irrequieto (?) dopo aver saputo la verità? Strinse leggermente il ginocchio della ragazza. Sono i legami a farci cambiare con più velocità ed a farci crescere.ripetè le parole del professore e le scrisse sul foglio. Aveva ragione. Da quando aveva cominciato a pensare a Lilith ed al suo benessere, a quello di Jesse... ma anche a quello di Jessica e Mia, si sentiva quasi più maturo. Maturo era un parolone vicino alla persona di Barnes, ma comunque lui si sentiva seriamente cambiato. Quell'esperienza di Naga, dello stupro di Lilith lo aveva praticamente sconvolto, e per Blake, una persona già instabile in condizioni normali, voleva dire sbarellare di brutto. Sorrise a Lilith prima di tornare a scarabbocchiare il foglio che aveva di fronte e a pensare alle successive parole del professore Black.A ricadere nel bene e nel male non sono le conoscenze e gli oggetti in sè, ma bensì il loro utilizzo. sussurrò di nuovo scrivendo anche quella frase. Era veramente attento a quello che diceva l'animagus, infondo lui era stato, insiema al professore Ensor, a dirgli che se doveva fare qualcosa, allora doveva imparare a farlo con discrezione e quel loro consiglio aveva comunque contribuito a quella che Blake riteneva essere la sua attuale maturità. Professore... mi scusi se la interrompo. Ma come si fa a capire se una determinata propria caratteristica si sta utilizzando nel bene o nel male? Come si fa a definire il bene ed il male? Quello che può essere un utilizzo sbagliato per lei per me potrebbe essere invece quello corretto. Se io dovessi utilizzare una mia dote per sentirmi meglio, allora non la starei utilizzando nel bene?Era ovvio che si riferisse al fatto che per lui reagire in quel modo era una maniera natura di sfogarsi e che si, lo faceva stare bene, adesso perchè doveva essere per forza un male quando lui, invece, stava bene? Il problema di Blake era semplicemente il suo egoriferimento, per lui valeva il concetto del: sta bene rocco sta bene tutta la rocca... ma no, non era così che funzionava. Ma comunque, in quel momento, Blake era serio. Non era una domanda stupida per lui ed il fatto che gliela avesse posta era significativo, voleva semplicemente dire che cominciava seriamente a chiedersi se il suo comportamento potesse essere valutato come negativo. Quando Lilith lo aveva pregato di farla finita poco prima, sembrava quasi essere esasperata, come a chiedergli una cosa che dovesse finire perchè sbagliata. Ma per lui non lo era affatto. Non picchiava perchè era pazzo, ma perchè era provocato. Così come era successo quando era andato nella stanza di Ensor, così come tantissime altre volte. Blake aveva semplicemente difeso una sua idea, nella maniera che lui riteneva più giusta: ossia fargli perdere sangue. Infondo il suo colore preferito era il rosso, un perchè ci sarà stato. Attese la risposta e rimase quasi sorpreso quando lo stesso professore gli assegnò 5 punti per la sua risposta. Erano i primi che guadagnava invece di perdere in una lezione. Riposò la mano sulla cosca di Lilith avvicinandosi un pò a lei quando il prof annunciò il compito. Guardò il foglio forse per 5 minuti senza neanche riuscire a scivere il suo nome. Finisce che mi farai diventare un secchione come te!Per carità... Blake amava Lilith, ma 1 non aveva ancora detto quelle parole anche se la ragazza non era la prima volta che gliele diceva, 2 non era per niente immune alle sue battutacce che non sapeva fare. Anzi, forse Lilith, come Jesse, erano quelli che venivano trattati meglio e peggio nello stesso momento. Prese la penna in mano. Se dovessi prendere una E, mi aspetto un regalo!Di cosa stava parlando prima? Maturià? Maturità cosa? Nel caso in cui Lilith si fosse girata verso di lui per dire qualsiasi cosa, lui le avrebbe strappato un bacio prima di mettersi a fare il compito.Descrivi in generale quali sono a suo parere le principali differenze fra gli incantesimi trasfigurativi e quelli Alchemico-Trasfigurative. Poi, si soffermi su uno dei principi delle arti Alchemico-Trasfigurative a sua scelta. Lesse quella traccia circa tre volte e poi si decise a cominciare a scrivere.
Le Macro-Tipologie Alchemico-Trasfigurative. Scrisse con la sua grafia da signorina, un pò inclinata. Era il capitolo che più gli era piaciuto e quello che aveva trovato più interessante e senza neanche dirlo era stata Lilith a fargli due palle che doveva studiare prima di andare a lezione. Oramai se la voleva veramente, doveva convivere con il fatto che doveva aprire i libri, come lei doveva convivere con il fatto che prendesse fuoco ogni due e per tre! Possiamo individuare Macro- Tipologie Alchemico - Trasfigurative ossia: la trasfigurazione, evocazione, l'evanescenza e la detrasfigurazione. La prima si compone di tre processi, o anche chiamati stadi alchemici che sono la comprensione, scomposizione e la ricomposizione; per quanto invece riguarda la seconda categoria, ossia l'evocazione, è considerato uno degli incanti più difficili in quanto, a differenza della prima categoria, ricomprende solamente gli stati alchemici della comprensione e della ricomposizione, inoltre è bene precisare, che il mago che utilizza tale tecnica non evoca qualcosa dal nulla, bensè trasfigura l'aria in materia.Si fermò un attimo a ricomporre le idee, diede ancora una volta un'occhiata a Lilith, sorrise al niente e si rimise a scrivere. molto importante tenere presente che modificare la struttura molecolare dell'aria risulta essere veramente molto difficile e per questo la concentrazione diventa un elemento essenziale di tale incanto. Per quanto riguarda la parte tecnica per riuscire in un'evocazione bisogna lanciare un sigillo astrale elementare che permette di ricavare energia ufficiente da porte trasformare la struttura molecolare dell'aria in un oggetto o addirittura in un essere vivente. Un essere vivente? Addirittuta? Cancellò le ultime due parole, poi si picchietto il tappo della penna sulle labbra, lo mordicchiò un pò ed infine decise di riscrivere quelle due parole. in essere vivente.Per le evocazioni materiali viene richiesto l'aiuto di saturno: saturno ()per quelle floreali l'aiuto di venere: venere () ed infine per quelle animale, l'aiuto di marte ( ) Utilizzò tanto di penne colorate per fare tutti e tre i simboletti, forse quello di saturno fu quello che uscì peggio, ma gli altri e due erano abbastanza capibili. Guardò un momento il professore. Cazzo Blake riusciva a distrarsi anche solo con una mosca che passava. Professore... ma lei come mai è diventato un Alchimista? Poteva fare quelle domande nel bel mezzo di un compito in classe? Beh si... Blake poteva tutto. Ma si rese conto da solo che non era quello il momento. Scosse il capo. Ok ok... finisco il compito! Si rispose da solo tornando al suo foglio. Per quanto riguarda una cosa fondamentale dell'evocazione, è quella che l'oggetto o la cosa da evocare bisogna visualizzarla bene nella propria mente. Esempio: se io volessi evocare... si fermò a guardare di nuovo il soffitto... stava pensando no? Scosse il capo cercando di nuovo la concentrazione giusta. una chiave di una serratura ma io non conosco i meccanismi della serratura e quindi non posso conoscere perfettamente la forma della chiave, allora non riuscirei mai a farlo, invece se io volessi evocare il mio sacco da boxe, ci riuscirei alla prfezione, avendo io ben in mente sia nella sua forma che nella sua sostanza! Non era uno scrittore nato, ma sicuramente aveva reso il concetto. Per quanto riguarda evanescenza, questa essendo il contrario dell'evocazione utilizza soloi concettigli stadi della comprensione e della scomposizione, ed infine per quanto riguarda la Detrasfigurazione questa può disfare qualsiasi effetto delle altre tipologie fino ad adesso elencate ed utilizza tutti e tre gli stadi alchemici. Diede una rapida lettura e poi si alzò ed andò a posare il suo compito sulla cattedra del professore. Bene!Si andò a rimettere al suo posto e ricominciò a giocarellare con la penna e il foglio di brutta che non aveva utilizzato. Era leggibile la sua scrittura e stranamente era anche molto ordinato. Non c'erano molte cancellature, tranne una, quindi alla fine non ritenne opportuno ricopiare e perdere tempo! Tornò a guardare il professore. Si, forse in un altro momento avrebbe dovuto chiedergli anche della Ivanova. Infondo lui e la professoressa avevano confidenza! Perchè mai non poteva farsi i fatti loro?✕ schema role by psiche. -
.₪ Lucas Jughead Jones« IN UN MONDO QUALUNQUE »Sono i legami a farci cambiare con più velocità ed a farci crescere.
Alla fine, quel professore non sembrava proprio un coglione come Lucas pensava.
Alla fine, per quanto fosse strano, anche Lucas la pensava così, seppur non aveva ancora compreso come potesse un legame aiutarlo a crescere. Insomma, finora tutti i legami che aveva avuto l'avevano distrutto o reso debole, quindi in cosa era cresciuto? Lui si sentiva solo tornare indietro.
Non prese appunti su quello che diceva il docente, non era uno che lo faceva, forse per questo la sua media si manteneva sulla sufficienza, a stento.
Il conoscere comporta anche un'omrba pesante ed oscura, dannazione se aveva ragione quell'uomo. Sapeva solo lui quante cose avrebbe voluto non sapere, nella sua vita, dal giro di affari della sua famiglia alla vita sentimentale di qualcuno che oggi sembrava non essere presente.
Poggiò la guancia sul palmo della sua mano, sospirando appena e continuando ad ascoltare i vari interventi, fino a quando non arrivò il momento di mettere in pratica un qualcosa. O meglio, doveva scrivere, una cosa che paradossalmente gli piaceva, ma non sui compiti. Se la sarebbe cavata?
Si allungò verso Jessica, sussurrandogli poche parole «Devo andare in Biblioteca a Londra, questo weekend. Mi accompagni?» poi si ritrasse, cercando di non distrarsi ulteriormente, cosa che effettivamente era già difficile di per sé. Ovviamente quella della Biblioteca era una scusa, probabilmente aveva solo voglia di fare un giro per Londra e, stranamente, non voleva farlo da solo. Era sempre stato solitario, come ragazzo, eppure...
Il rapporto con Jessica non lo spiegava, o per essere precisi, non voleva dargli un nome, una spiegazione e se la viveva così come viveva, tuttavia ultimamente sembrava ricercare spesso le sue attenzioni e questo gli veniva quasi in maniera naturale. Sbuffò, prendendo la penna in mano. Sei mesi di studio, chissà cosa ricordava, visto il break down che aveva avuto. Iniziò a scrivere, qualsiasi cosa ricordasse «Ciò che caratterizza un Incantesimo trasfigurativo e un incantesimo Alchemico-Trasfigurativo, sta nell'uso diverso della concentrazione e della visualizzazione mentale dell'incanto in sé.
L'incantesimo Alchemico-Trasfigurativo non consta soltanto di una formula da pronunciare, ma da una visualizzazione di ciò che dev'essere trasfigurato e come.
Esistono quattro macro-tipologie di cui possiamo parlare: trasfigurazione, evocazione, evanescenza e detrasfigurazione. Tutte hanno una tipologia di incatesimo trasfigurativo a cui fanno riferimento.
Prendendo in esempio l'Evanescenza, possiamo parlare di arte di far svanire, in contrapposizione all'evocazione.
L'evanescenza si basa sui principi di comprensione e scomposizione, attuate sulle molecole del bersaglio, facendole disperdere nell'aria.
Trova la sua difficoltà, quindi, nella diversità dell'organismo da far scomparire. I fattori che ne determinano le differenze, stanno nella grandezza, nella complessità dell'organismo. In caso di essere vivente, sono importanti anche la sua forza vitale o l'aggressività, che potrebbero compromettere la buona riuscita dell'incanto.
Come esempio di incantesimo di evanescenza possiamo citare evanesco ed evanesco locali.» e si fermò. Questo era quello che era riuscito a ricordare, al momento. Probabilmente aveva bisogno di recuperare un po' di materie, a quanto pareva.code © psiche. -
.CODE&GRAPHIC BY HIME.
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.17 YO ✕ Black Opal ✕ young mother“this may be the night that my dreams might let me know. All the stars approach you ♪Un lieve sospiro abbandonò le sue labbra alle parole di Blake. Tuttavia ricambiò il suo sorriso e annuì, piantando le sue iridi scure in quelle più chiare di lui. Possiamo dire di sì, non mi piace prendere meno di E rispose, con un sorrisetto. Non si ricordava esattamente quand'era diventata così secchiona, non le pareva di essere stata così anche l'anno prima. Fatto sta che ora ci teneva molto di più ai voti, alla fin fine erano piuttosto importanti anche quelli, nonostante tutti i discorsi "non importa il voto, l'importante è imparare per la vita e bla bla". Non poteva esserci più nessuno che credesse a quella scemenza. Sì certo, imparare era importante ma nemmeno i voti non scherzavano. Gli ultimi avvenimenti aggiunse, sottolineando quella parola sono stati un vero toccasana concluse, enigmatica. Si riferiva a qualcosa in particolare? Probabile. Avrebbe specificato a cosa? Certo che no. Distolse poi lo sguardo da Barnes per concentrarsi sul foglio bianco che aveva davanti. Chissà cos'avrebbero dovuto fare quel giorno. Ascoltò distrattamente la risposta che diede Blake, mentre guardava il posto accanto a sé. Chissà se Lucas quel giorno sarebbe arrivato a lezione. Non si capacitava di tutto ciò che era successo e stava succedendo tra loro in quei mesi. Era un qualcosa a cui non si poteva dare nessuna etichetta. Non stavano insieme, quello no di certo, ma nemmeno scopavano e basta. Non riusciva ad inquadrare bene la situazione, ma fu distratta da altri passi che varcavano quell'insolita soglia. Alzò lo sguardo, speranzosa, ma era Gyll. Beh poco male, era comunque la sua migliore amica. Certo, migliore amica che non l'aveva degnata di uno sguardo, ma sempre quello era. Stava per dire qualcosa, anche se non sapeva esattamente cosa, quando arrivò proprioLucas. E fu contenta quando decise di sedersi vicino a lei senza che Jess gli facesse qualche cenno.
Oh sì, stavo pensando di venire a cercarti, per quanto mi mancavi replicò, ironica. Dopodiché lasciò che anche lui rispondesse all'indovinello scritto alla lavagna, sorridendo alla sua risposta. Quel ragazzo, se si fosse impegnato davvero, sarebbe riuscito ad andare molto meglio di quanto andasse ora e di quanto credesse. Era sveglio ed intelligente, anche se non sempre si impegnava troppo. Quando ebbe finito di parlare, lo vide prendere qualcosa dalla tracolla e porgerglielo. Gli sussurrò una cosa all'orecchio facendole quasi il solletico, prima di lasciar scivolare un cioccolatino sul suo banco. La giovane restò in silenzio per qualche secondo, colpita da un gesto all'apparenza così semplice ma anche così dolce. Oh bisbigliò, guardandolo. Grazie continuò, prendendo il cioccolatino tra le dita. Sei stato molto gentile finì, con tono dolce ed un sorriso sincero. A quel punto si pentì di non avergli chiesto, prima che entrassero in quell'aula, se non avesse voglia di fare qualcosa che non fosse seguire la lezione, però ormai era troppo tardi. Posò il cioccolatino all'angolo del banco con l'intenzione di mangiarselo a lezione conclusa o comunque quando il prof fosse stato distratto o, meglio, concentrato su altro.
L'ingresso di Adamas, comunque, la distrasse ancora una volta dai propri pensieri. Ciao, Adamas! lo salutò, solare. Non ti preoccupare, capisco replicò, con un piccolo sorriso. Capiva quanto fosse di impedimento avere "dei problemi in famiglia". In fondo anche lei, l'estate prima del suo primo anno ad Hidenstone, dopo che i suoi genitori se n'erano andati senza uno straccio di spiegazione, senza un biglietto, un messaggio, nulla, aveva evitato i suoi amici per il resto dell'estate, rifiutando di andare a qualsiasi festa fosse stata invitata, rinchiudendosi per la maggior parte del tempo a casa a chiedersi se per caso non se ne fossero andati per colpa sua. E ancora ora se lo chiedeva. Era un pensiero difficile da eliminare dalla propria mente.
Vide Mia passare per andarsi a sedere in un posto in ultima fila -cosa davvero molto strana per l'ametrina- e ricambiò il suo cenno, sorridendo anche a lei.
Quando finalmente tutti si furono seduti ed ebbero dato le loro risposte, fu il turno del professore riprendere la parola. Ascoltò la spiegazione con estrema attenzione, non voleva perdersi nemmeno una parola, quindi si estraneò da tutto quello che la circondava, concentrandosi solo sul professore e sulla sua spiegazione. Fu poi felice quando il professore assegnò cinque punti a lei e Ayla. Fece un sorrisetto, pensando che aveva recuperato quei dannati cinque punti persi ad erbologia. Ma fu felice anche per Mia che, sveglia come al solito, aveva dato una risposta bellissima.
Bene, era ora del compito in classe. Che palle, Jess odiava i compiti in classe, per quanto si impegnasse a farli bene.
Tuttavia, prima che potesse iniziare a scrivere alcunché, si girò alla domanda di Lucas. Ci rifletté un attimo. Beh, perché no? Non aveva nulla da perdere, anche se non aveva idea di come ottenere un ulteriore permesso dalla preside... anche se per lei non era mai stato un problema. Se aveva voglia di fare qualcosa, lo faceva e basta... e lo aveva dimostrato ampiamente in quei mesi.
Oh sì, certo! Sarebbe bello rispose, pensando che comunque un weekend fuori dall'accademia e lontana da bene o male tutti, le avrebbe fatto più che bene... nonostante avessero ripreso scuola da meno di un mese. Dopo aver concesso un sorriso al moro, tornò a concentrarsi sul proprio foglio che ora recava una consegna e doveva concentrarsi affinché potesse produrre qualcosa di decente.Descrivi in generale quali sono a suo parere le principali differenze fra gli incantesimi trasfigurativi e quelli Alchemico-Trasfigurative. Poi, si soffermi su uno dei principi delle arti Alchemico-Trasfigurative a sua scelta.
Non era così difficile, no? Doveva solo raccogliere mentalmente tutte le nozioni che aveva imparato in quei mesi di scuola. Sperava di riuscirci nel migliore dei modi. Prese la penna e, in bella calligrafia, cominciò a scrivere.
Negli incantesimi Alchemico-trasfigurativi, una sola formula può essere usata per varie trasfigurazioni diverse, poiché essi si basano sulla visualizzazione mentale dell'oggetto da trasfigurare. E, in generale, uno stesso incantesimo può avere tantissimi risultati diversi, in base a ciò che visualizziamo nella mente. Se per esempio se vi sarà la necessità di aprire porte chiuse, si userà un Alohomora che, è risaputo, avrà il solo risultato di aprire quella porta, ed è questa la principale differenza. Mentre negli incantesimi Alchemico-trasfigurativi quella stessa formula può essere utilizzata sia, per esempio, un piccolo oggetto in un ago (come fa l'incantesimo "Acutus"), la stessa identica formula potrà anche usare per trasfigurare un foglio in un animaletto di carta (come fa l'incantesimo "Chartanimus"). Conta molto la concentrazione, perché più sarò concentrato, più il risultato sarà buono e soddisfacente. Si fermò un attimo per riposare la mano, prima di riprendere. Questa scienza ha diviso in tre macro-gruppi tutti gli elementi: animali, piante ed oggetti. Ogni elemento di un gruppo, viene caratterizzato da diversi principi che lo suddividono in una determinata categoria, sempre all'interno del suddetto gruppo. Ma il principio fondamentale, almeno secondo il manuale, è la grandezza o la classificazione, nel caso delle piante. L'ambito Alchemico-trasfigurativo ha una propria categorizzazione per questi gruppi che, quindi, vale solo per esso. Gli elementi si distinguono in tre categorie: taglia piccola, media e grande. Fece un'altra pausa. Era piuttosto soddisfatta di aver studiato così a fondo il manuale, nei mesi addietro e nelle varie lezioni, anche se non era certissima di star scrivendo tutto esatto. Ma ad ogni modo, riprese a scrivere. Partendo dagli oggetti, vi è la taglia piccola che consiste in ciò che non supera i si fermò un momento, cercando di ritrovare nella sua mente, la misura. Guardò l'orologio. Mancava un quarto d'ora. cinquanta centimetri, come ad esempio un bicchiere aggiunse poi, fiera di esserselo ricordata. La taglia media che consiste in oggetti che non superino un metro e ottanta ma comunque maggiore di cinquanta centimetri, come per esempio si fermò ancora a pensare ad un qualcosa che non fosse scritto sul manuale, per non fare un esempio già ripreso dal prof. la cattedra continuò. Ad occhio, era piuttosto sicura che rientrasse nelle misure richieste. Infine la categoria di oggetti grandi, che deve rientrare nei sei metri di altezza ma più di un metro e ottanta, come l'arco a tutto sesto che c'è per entrare nell'aula di trasfigurazioni-alchemiche. Si accorse di star scrivendo decisamente troppo e di aver praticamente finito la prima facciata, quindi lo girò e continuò. Per gli animali è praticamente la stessa cosa, solamente che nella categoria media, la lunghezza da non superare è due metri e cinquanta. Andando in ordine, degli esempi potrebbero essere rispettivamente un criceto, un leone e un coccodrillo. Infine, per le piante di taglia piccola, non devono superare i due metri, taglia media i dieci e taglia grande i venti. Ovviamente devono comunque essere superiori alle misure precedenti. Aveva studiato davvero tanto in vista di quelle lezioni, voleva assolutamente uscire con i voti massimi. Rispettivamente Leccio, L'Abies Koreana ricordava di aver sentito questo nome da uno dei racconti dei viaggi di suo zio e Nolina.
Infine vi sono le creature magiche che possono essere classificate in quattro gruppi: XX, XXX, XXXX, XXXXX. Mise giù la penna e tirò un sospiro di sollievo, Ho finito! esclamò. Si voltò verso Lucas Come ti è andata? gli sussurrò. Era ovvio che non potesse sapere con certezza l'esito, ma avrà sicuramente avuto una percezione.[code by psiche]
SPOILER (clicca per visualizzare)Jess risponde alla domanda e tratta del capitolo sui macro-gruppi: piante, animali e oggetti. Tutto ciò che è in rosso, come sempre xD. -
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Sedersi vicino a Blake era la scelta migliore che poteva fare ogni lezione che riusciva a trovare il suo posto libero.
Dopo gli avvenimenti di Ottobre, Lilith si era accorta di dipendere molto dalla sua presenza e, nonostante sapesse che questa situazione fosse a tratti negativa, per ora le stava bene e a tal proposito preferiva mille volte attaccarsi al suo ragazzo, che sedersi accanto a tutti gli altri e fingere che andasse tutto bene. Con Blake aveva imparato che non doveva fingere un sorriso forzato o dei modi gentili, per far in modo che non si offendesse. Con lui, se c'era qualcosa che non andava, si poteva sentire libera di dirlo. E questo, in quel momento della sua vita, era una cosa fondamentale.
Sorrise quando sentì il calore della sua mano sulla gamba, quindi scese anche con la sua e cercò di intrecciare le dita con quelle di Blake, quindi annuii alle sue parole. Si fidava delle sue promesse, per questo si sentiva più tranquilla quando ascoltava la sua voce prometterle qualcosa. Strinse appena le dita, per sentire il calore di quelle del ragazzo, si avvicinò alla sua guancia, cercando di dargli un leggero ed innocente bacio, quindi disse qualche altra parola «Se fai così, fai male anche a me... E poi, toglie tempo ad altre attività migliori, non credi?» il suo tono sussurrato prese un accenno di malizia, con quel sorriso sollevato solo da un lato. Ma non era quello il tempo e il luogo dove poter contrattare un buon comportamento, con una ottima relazione fisica, quindi si voltò a guardare il docente e a concentrarsi su quella che era la lezione del giorno. Ascoltò quello che il professore disse, quindi alzò la mano e attese che le venisse lasciata parola «Professore, la Conoscenza, a parer mio, è anche legata alla consapevolezza di sé. Ritiene che una persona colta e consapevole di sé, possa riuscire a non cadere nelle ombre che la conoscenza porta? Insomma, se io sono consapevole dei miei limiti e delle mie forze, non sento il bisogno di conoscere oltre. Piuttosto sfrutterò la mia conoscenza e mi impegnerò ad utilizzarla lì dove sono consapevole di eccellere. Non crede?» sì, stava tornando proprio in forma, non c'era che dire.
Quando terminò il suo pensiero, ascoltò il restante della spiegazione che venne dopo. Sorrise appena a quella frase sui legami e strinse ancora una volta la mano di Blake, senza guardarlo, ferma con i cristalli sul volto del docente «La conoscenza risiede nel gruppo. Tuttavia, professore, spesso ci troviamo di fronte a gruppi che estremizzano la loro conoscenza, quasi volendola imporre agli altri. La, cosidetta, legge del branco: essa ha delle basi molto altruiste, a dire il vero, proveniendo da una tradizione della religione babbana. Il lupo pensa agli altri come a se stesso, il lupo vive con gioia e lealtà insieme al branco. E fin qui potrebbe essere anche molto favorevole come situazione. Ma legata alla conoscenza, la legge del gruppo rischia di sopraffare chi non conosce, chi non viene accettato dal gruppo. Il gruppo finisce per individuare in chi ha più sapere, più conoscenza, un leader che tenderebbe a prendere le redini del gruppo e ad imporre la propria egemonia. Non crede? Quindi quanto è importante il gruppo e quanto la consapevolezza di sé, per accedere alla strada della conoscenza? Quanto i legami possono falsare, questa via?» forse aveva esagerato con l'intervento, quindi si fermò, prese respiro e rimase in silenzio. «Quindi non è la conoscenza che porta a ombre e negatività, ma il suo modo di essere utilizzata? E quale sarebbe il giusto utilizzo del sapere e delle conoscenze?» ah, beh... oggi si sentiva ispirata al dialogo,a quanto pareva.
Vide Blake prendere la penna e scrivere appunti, corrucciò la fronte, con un sorriso divertito e lo ascoltò intervenire a lezione, quasi come se fosse un suo alterego maschile, con una personalità e una mente tutta sua, ma con lo stesso livello di studio.
Quando pose la domanda al docente, Lilith dedicò la sua attenzione a quella che era la sua perplessità, riconoscendovi in essa l'esatto dubbio esistenziale che attanagliava ogni giorno Blake. La sua domanda era davvero interessante, non solo per far conoscere a Blake il giusto modo per poter distinguere le sue azioni, ma anche per far capire a tutti che probabilmente non era tutto bianco o tutto nero. Guardando Blake, non fece in tempo a contare fino a due che schiuse le labbra per aggiungere qualcosa «Beh, il bene e il male sono attributi soggettivi. Credo di aver letto da qualche parte, che il bene è tutto ciò che serve o piace all'individuo, che quidi spesso entra in contrasto con ciò che minaccia ciò che è il bene per l'altro. E quindi, per l'altro, noi stiamo facendo del male, minacciando o ferendo, quello che non fa bene all'altro. Molti filosofi ne hanno esaminato l'assolutezza del concetto, da Platone ad Aristotele, ma ancora oggi non si è arrivati a---» si accorse di aver preso parola senza richiederla, quindi guardo il professore, un tantino imbarazzata e «Scusate professore...» chinò quindi la testa, lasciando spazio alle parole altrui.
Leggava fin troppo, in questo periodo. Si era rifugiata nei libri dopo le situazioni di Ottobre, cercando di recuperare quello che aveva perso, cercando di trovare nella carta stampata una risposta a tutto. E ora, stava solo recuperando mesi di mutismo.
Quando a Blake vennero assegnati quei punti, Lilith sorrise felice, guardandolo soddisfatta.
Scrollò le spalle alla sua frase «Io non ti faccio diventare proprio niente, sei tu che non vedi quanto cervello hai in quella testolina bacata!» gli toccò la spalla con la sua, prendendolo appena appena in giro, con un sorriso sincero e gli occhi che lo guardavano come se fosse la sola cosa che continuava a farla respirare.
Prese la penna in mano e lesse la traccia del compito, ma ancora Blake ci tenne a contrattare qualcosa.
Senza nemmeno alzare lo sguardo dal foglio e iniziando a scrivere il suo nome sul foglio, Lilith sbuffò una risata «Ancora non credo nei miracoli, Blake... se mi farai ricredere in questo, potremmo decidere il tuo regalo, magari nella pausa pranzo...» era quello il modo di stimolare lo studio di Blake? Forse sì, ma a Lilith non dispiaceva di certo.
Con la coda dell'occhio lo guardò impegnarsi nello scrivere, rise e scosse il capo, iniziando a scrivere anche lei.
«Quando parliamo di incantesimi trasfigurativi, facciamo riferimento a qualcosa di "semplice", riguardanti una formula che dev'essere pronunciata e un bersaglio colpito, per poter cambiare il suo aspetto fin quando qualcuno non lo riporta alla sua vera natura. Quando, invece, trattiamo di incantesimi Alchemico-trasfigurativi, facciamo riferimento all'opera che l'alchimia-trasfigurativa, fa sugli elementi del reale, attraverso tre stadi alchemici principali, quali: comprensione, scomposizione e ricomposizione. Il loro effetto non è indeterminato, ma la bravura e la preparazione del mago o della strega che lo scaglia, ne determinerà la durata.
Altra differenza sostanziale con la trasfigurazione classica, è che quella alchemico-trasfigurativa si lega alle influenze astrali dei pianeti.
Ritornando ad una delle quattro macro tipologie alchemico trasfigurative (trasfigurazione, evocazione, evanescenza e detrasfigurazione), la trasfigurazione, abbiamo detto, consta di tre passaggi che vengono effettuati tutti nel processo di trasfigurazione. Importante è, in questa macro-tipologia, così come nelle altre, la conoscenza della struttura molecolare e biologica del bersaglio e del risultato che si vuole ottenere.
A differenza degli incantesimi di trasfigurazione classica, abbiamo, in quelli alchemico-trasfigurativi, tre diverse famiglie:
• muto: famiglia della materia inerte, tratta gli incantesimi che permettono di plasmare oggetti, legato alla Nigredo e al principio alchemico del sale e a Saturno.
• mutatio: famiglia della bellezza della natura, del mutamento lento. I suoi incatesimi sono utili a splasmare le piante, legati a Venere e al principio alchemico del mercurio, percorso dell'Albedo.
• figuro: famiglia dei cambiamenti drastici ed improvvisi. I suoi incanti permettono di plasmare gli animali, il loro legame è con Marte, lo zolfo e il percorso alchemico della Rubedo.»
Mise un punto e poggiò la penna, sospirando appena. Quindi si voltò verso Blake e lo guardò sorridente «Dopo lezione, andiamo a prendere qualcosa da mangiare? Ho fame...». -
.“Come on skinny love what happened hereMia non aveva mancato di sentire la battuta di Cameron circa Alba, e non aveva mancato nemmeno di arrossire e alzare gli occhi al cielo per l’imbarazzo, cercando comunque di nascondere la propria reazione. Non avrebbe nemmeno saputo che cosa ribattere, che cosa poteva mai dire a quella frase?! Che lei era già bella? Non ci credeva, in ogni caso. Che a Cameron non avrebbe dovuto interessare comunque? Probabilmente era quello che si meritava. Non fece comunque in tempo a ribattere quanto avrebbe voluto perché Gyll, con la sua personalità scoppiettante, si unì a loro. Si sforzò di sorriderle appena perché Mia non era proprio una persona scortese, eppure nemmeno si rese conto che il fastidio che provava era dato dal modo in cui lei si atteggiata con Cam.
I dieci punti assegnati dal professore si rivelarono una valida distrazione: la ragazza non potè evitare di sorridere emozionata e felice, non si aspettava un simile riconoscimento e non credeva di essere stata così brava. “La ringrazio…” rispose piano, con una certa sorpresa. Poteva sembrare davvero una secchiona, così tanto sicura di sé e sempre pronta, ma in realtà non era poi così sicura delle proprie capacità e così convinta di potercela davvero fare. Ovviamente ne fu orgogliosa, non poteva evitarlo, e seguì poi attenta le parole del professore. L’alchimia le era sempre sembrata una materia interessante e affascinante, per quanto complessa, e non evitò di prendere qualche appunto circa quello che il docente stava aggiungendo a concetti a cui avevano già precedentemente accennato.
Lanciò un’occhiata ai nuovi arrivati, arrossendo leggermente al solo pensiero di quel che era successo alla festa di Jessica con Ryu, e abbassò subito lo sguardo verso il foglio, su cui comparve il testo del compito a sorpresa. Non appena Mia vide le istruzioni comparire sul proprio foglio e su alcuni lati del cigno di Cam non poté evitare di restituire l'ultimo al ragazzo. " Temo possa servirti..." disse, cercando di abbozzare comunque un leggero sorriso. Era chiaro che un compito in classe non era comunque qualcosa di piacevole, ma la ragazza non poteva negare di aver comunque studiato, per essere pronta ad ogni evenienza. Lesse con attenzione le domande e decise di concentrarsi su una cosa per volta.
“ La trasfigurazione è una disciplina che si concentra sulla forma di un oggetto o sul suo aspetto, provocandone il cambiamento agendo sulle molecole dello stesso. La trasfigurazione “canonica” si fonda su incantesimi ben precisi, ed è considerata una delle conoscenze più difficili e scientifiche che un mago possa possedere, proprio a causa delle alterazioni che anche un minimo cambiamento nella formula potrebbe causare. La trasfigurazione Alchemica si basa sui principi generali dell’alchimia, in particolare sui passaggi delineati dalla “Magnus Opus”, la grande opera: Nigredo, Albedo e Rubedo. Come abbiamo osservato anche durante le prime lezioni, questi tre passaggi rappresentano il percorso di metamorfosi spirituale che l’alchimista deve compiere non solo sull’oggetto su cui lavora ma anche su sé stesso. Nigredo è la prima fase, rimanda a Saturno e all’elemento terra ed è un passaggio di caos e separazione. Albedo è invece il passaggio della purificazione, rimanda all’immagine della Luna e di Venere, che rappresenta l’elemento femminile. Infine Rubedo è invece il passaggio legato a Marte, elemento maschile per eccellenza, fase finale e di sintesi, fusione e compimento della perfezione. La differenza tra la normale trasfigurazione e quella che comprende anche l’alchimia sta nella maggiore complessità di quest’ultima: la concentrazione e la visualizzazione mentale diventano fondamentali per riuscire a ottenere il risultato sperato, dal momento che lo stesso incantesimo potrebbe portare a molteplici esiti differenti. Non esistono formule precise o movimenti di bacchetta specifici per ottenere un solo risultato, al contrario della Trasfigurazione “classica”. scrisse con calligrafia ordinata, per poi prendersi qualche istante per rileggere quel che aveva scritto. Concentrata com’era sul compito non alzò nemmeno la testa e proseguì poco dopo, scegliendo il capitolo che più l’aveva interessata. ” Un’altra importante differenza tra l’Alchimia e la Trasfigurazione Alchemica riguarda le variabili che entrano in gioco quando lanciamo un incanto del secondo tipo. E’ importante ricordare che la buona riuscita di un incantesimo alchemico-trasfigurativo dipende anche dalla vitalità dell’essere che andiamo a colpire, che prende il nome di Fattore di Opposizione. Esso indica la volontà o l’aggressività del bersaglio colpito, parametri che influenzano parecchio la buona riuscita o meno dell’incantesimo. Si parla di aggressività quando i bersagli sono animali: in quel caso più animale è selvatico e indipendente, più sarà difficile la riuscita dell’incanto. La volontà invece è un parametro che si riferisce agli esseri umani, riguarda la loro forza e resistenza mentale che, più sarà forte, più sarà in grado di impedire all’incanto di andare a buon fine. Ad esempio, con un cane domestico sarà molto più facile avere successo che con un cavallo selvatico, per via della tendenza del primo ad essere addomesticato e seguire il volere del proprio padrone. Allo stesso modo, una persona molto carismatica e con valori solidi e una mente vivida e ben presente sarà impossibile da colpire con questo genere di incanti, al contrario di un soggetto più debole e manipolabile.” concluse con attenzione, sperando di non essersi dimenticata nulla. Non mancò di sentire la domanda di Gyll accanto a Cameron, si chiese se non potesse stare in silenzio durante un compito ma evitò di commentare, consegnando il foglio ormai completamente pieno, riempito dalla sua calligrafia piccola e ordinata.[code by psiche]
SPOILER (clicca per visualizzare)Mia interagisce con i suoi compagni, in particolare con Cameron Cohen , saluta Gyll McKenzy e lancia un'occhiata a DarkSuperSayan.
Per quanto riguarda la risposta al test scrive la differenza tra Trasfigurazione e Trasfigurazione-Alchemica e poi si concentra sul Fattore di Opposizione.. -
.»Ryu Okami [X]codice role © Akicch~NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT«The Dragon God Rises!»
Tutte le risposte date a quanto pare erano corrette: l'interpretazione del professore era che la risposta fosse la "Conoscenza", elemento che racchiudeva ogni singola interpretazione data da noi studenti, motivo per cui, esplicando caso per caso, il docente spiegò come ognuna delle repliche al quesito fosse esatta. Tralasciando un siparietto inutile tra uno dei miei compagni di corso e l'elfo domestico presente nella classe, il professor Black iniziò a porci quesiti riguardanti le differenze tra l'alchimia e la trasfigurazione, e ci lanciò un compito in classe a sorpresa, un tema avente la seguente traccia: "Descrivi in generale quali sono a suo parere le principali differenze fra gli incantesimi trasfigurativi e quelli Alchemico-Trasfigurative. Poi, si soffermi su uno dei principi delle arti Alchemico-Trasfigurative a sua scelta."; inutile dire che mi misi immediatamente a scrivere: dovevo assicurarmi il voto migliore, non avrei accettato nulla di meno.
Le arti Trasfigurative e le arti Alchemico-Trasfigurative radicano le proprie differenze nel lancio degli incantesimi: la semplice Trasfigurazione consiste in precise formule e movimenti di bacchetta atti ad eseguire una singola e determinata modifica di esseri viventi e non, limitando così la singola formula allo svolgimento di un solo ed unico incanto. La Trasfigurazione Alchemica, al contrario, si basa sulla Concentrazione e sulla Visualizzazione Mentale: con la medesima formula, si possono eseguire svariate trasfigurazioni, e ciò che detta il mutamento non è appunto la formula o il movimento della bacchetta, bensì la mente dell'utilizzatore, la sua capacità di focalizzazione sul risultato che la trasfigurazione mira ad ottenere, e, più l'immagine mentale del risultato sarà chiara nella mente dell'alchimista, più l'incantesimo trasfigurativo sarà efficace.
Rispetto alla Trasfigurazione classica, la Trasfigurazione Alchemica si ritrova inferiore in quanto a durata, riuscendo a mutare la composizione di un oggetto o di un essere vivente solo in via temporanea, al contrario degli incanti classici che possono avere una durata pressoché indefinita, se non annullati dall'utilizzatore stesso, o se colpiti da incantesimi di detrasfigurazione. Gli incanti Alchemico-Trasfigurativi sono inoltre soggetti a tre leggi specifiche: la prima è quella della "Perfezione Molecolare", la quale afferma che per ottenere una vera e propria Trasfigurazione, ogni singola molecola del bersaglio trasfigurato dovrà mutare in accordo alla sua nuova forma, fattore che, se non verificatosi, porterebbe ad un mutamento imperfetto. La "Legge di Gamp", che sentenzia come diversi risultati non possano essere ottenuti tramite le pratiche Alchemico-Trasfigurative, quali ad esempio il cibo o il restituire la vita a chi la ha persa, anche se in campo alimentare si sono scoperte recentemente rare eccezioni. Infine v'è la "Legge di Lavoisier", la quale enuncia che la materia non si crea e non si distrugge, bensì si trasforma; un corpo trasfigurato potrà mutare solo in un qualcosa di dimensioni simili, non potendo superare un massimo limite di cinquanta centimetri in più o in meno rispetto al corpo originale. La materia potrà unicamente essere compressa o estesa, ma mai rimossa o aggiunta.
Vorrei aggiungere, però, che oltre alla Trasfigurazione classica ed alla Trasfigurazione Alchemica, vi è una capacità ereditaria che può esser considerata pari a queste arti: la Metamorfomagia, abilità che permette a coloro che la possiedono, di mutare a piacimento il proprio aspetto senza uso di incanti o formule, bensì con la pura e semplice forza di volontà od in base alle emozioni; seppur limitata ai connotati di chi ne fa uso, tale capacità può trasfigurare l'individuo, potendo fargli cambiare completamente aspetto solo volendolo, arrivando persino a far replicare l'aspetto altrui senza il minimo sforzo.
Scritto tutto ciò, ed aggiungendoci il mio tocco personale a riguardo dell'abilità ereditata da mia madre, posai la penna sul tavolo, ed emisi un basso sospiro, concludendo quel tema, e potendo di conseguenza rilassare la mia mente, sino a che il professore non avesse ripreso la lezione.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato Fisico: Ottimale
Stato Psicologico: //
Casata: Black Opal
Abilità: Metamorfomagus. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Howard ha risposto alla domanda assegnata, la risposta è quella in corsivo..
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.18 YO ✕ Dioptase ✕ Big bro“NEVER TRUST ANYONE TOO MUCH, REMEMBER THE DEVIL WAS ONCE AN ANGELIl giovane inarcò un sopracciglio, in risposta all'affermazione di Mia. Non mi preoccupo, ma non voglio sentire crisi di pianto isteriche in caso ti perdessi ed arrivassi tardi a lezione, quindi prevengo prima che ciò accada replicò, ammiccando. Sia mai che Cameron Cohen fosse gentile con qualcuno, per carità.
La strada fu, comunque, percorsa in un silenzio quasi rilassato, per nulla teso. Cosa che non gli capitava poi molto spesso. Solitamente il silenzio era dovuto a lui che spaccava la faccia a qualcuno anche solo per uno sguardo sbagliato, quindi insomma... non poteva certo essere un silenzio tranquillo.
Quando arrivarono in classe, ammirò affascinato l'arco a tutto sesto per pochi secondi; era pur sempre un ex corvonero; non poteva negare che lo affascinasse apprendere cose nuove. No, non lo poteva negare, almeno non a sé stesso, ma non lo avrebbe mai ammesso che alle lezioni -tranne alcune eccezioni- cercava sempre di capire il più possibile di ciò che dicevano i prof, anche se alla fine non aveva sempre interventi brillanti, ma questo non voleva dire che fosse stupido, semplicemente che non aveva, spesso e volentieri, voglia di fare nulla. Si riteneva sveglio e intelligente, seppur non facesse molto per dimostrarlo.
Fu piuttosto stupito anche quando la ragazzina decise di seguirlo agli ultimi posti, sedendosi affianco a lui. Wow, non credeva che Mia Freeman potesse abbandonare la sua amatissima prima fila per l'ultima, sebbene non cambiasse poi molto.
Quando vide il foglio davanti a sé, non perse l'occasione per trasformarlo in un magnifico cigno e porgerlo alla biondina, quasi con fare canzonatorio. Lui adorava fare origami, sia per rilassarsi sia quando era spaventato, nervoso o arrabbiato... glielo aveva insegnato sua sorella e, in un qualche modo, fare quelle piccole costruzioni con la carta era un modo per ricordarla, per sentirla vicina sebbene la loro distanza fosse in realtà invalicabile. Forse hai ragione, chica... fece un sospiro mentre un altro sorrisetto gli si dipinse sulle labbra, contribuendo a donargli un'espressione furba su quella faccia da schiaffi. Però... anche avere una cotta per il "cattivo ragazzo", è un qualcosa che io definisco cliché la prese in giro, voltandosi verso il professore con un sorrisetto e dando la sua scarna risposta. Doveva ammetterlo, non si era impegnato minimamente per argomentare, a differenza dei suoi compagni, ma si sarebbe rifatto più tardi. Non lo avrebbe mai detto, ma alchimia non gli dispiaceva e l'aveva studiata parecchio, dall'inizio di quell'anno, come le altre materie... anche se non aveva mai trasferito in parole quelle sue conoscenze. Magari era il caso di farlo una volta per tutte.
Pochi attimi dopo, arrivò anche quell'uragano chiamato Gyll. Il castano roteò i suoi occhi nocciola. Prego, fa come se fossi a casa tua rispose, senza però dedicarle troppa attenzione.
Quando tutti -o quasi- ebbero preso posto all'interno dell'aula, finalmente il professore comunicò loro se le risposte date si avvicinavano quanto meno alla soluzione dell'indovinello. Oh, stia zitto bofonchiò, quando fu il suo turno. Non lo disse a voce eccessivamente alta, ma non si preoccupò nemmeno di modulare il proprio tono di voce perché non fosse udibile. Se lui l'avesse sentito oppure no, non gli importava nulla. Tuttavia, prese qualche appunto sporadico di ciò che disse, prima di scoprire che avrebbero davvero dovuto fare un tema. O una cosa simile, almeno. Dopotutto senza la conoscenza, non saremmo nulla aggiunse, prima di sporgersi a sbirciare la consegna da Mia, siccome la sua era dentro a quel cigno di carta. Poco male, si sarebbe copiato la consegna sul secondo foglio... ma non ce ne fu bisogno, visto che la Freeman glielo restituì. Annuì lievemente e appiattì il foglio. Lesse il titolo e decise che avrebbe scritto tutto nell'altro foglio, tenendo quello accartocciato solo come brutta copia.
La differenza tra gli incantesimi alchemico-trasfigurativi e i normali incantesimi trasfigurativi, sta nella visualizzazione mentale dell'oggetto e nel fatto che nel primo caso, con una sola formula, è possibile fare molteplici trasfigurazioni, mentre nel secondo caso, ogni formula è legata ad una singola trasfigurazione. Bisogna aver ben chiaro in mente l'oggetto che si vuole trasfigurare, in modo che essa venga come noi lo desideriamo. Mise il punto. Una risposta breve ma che, secondo lui, aveva tutto il necessario. Poi passò alla seconda parte della domanda, decisamente più complicata. Ma l'aveva studiato, ce la poteva fare.
Siccome i miei compagni sono idioti, non avranno certo parlato in tanti della durata degli incantesimi, ritenendolo un capitolo troppo breve per permettergli di dimostrare quanto sono secchioni... o quanto sanno leccare il culo, a seconda dei punti di vista. Ad ogni modo, lo farò io. Prese una piccola pausa, soddisfatto di questa sua introduzione. I tempi di durata non sono indefiniti, quindi non durano per sempre. Tutto dipende dal grado di bravura, capacità e concentrazione del mago che scaglia l'incantesimo; al contrario della sua predecessora ovvero la normale trasfigurazione che aveva dei tempi indeterminati, a meno che qualcuno non avesse lanciato un contro incantesimo, facendo finire l'effetto di quello precedente, come ad esempio il Finite Incantatem che è una magia che spezza altri incantesimi. Vi sono, però, delle eccezioni sebbene rare. Per esempio l'incanto di arricchimento spaziale. Purtroppo, se l'avanzare delle tecniche alchemico-trasfigurative ha portato grandi spazi di progresso, da un altro lato ha perso delle caratteristiche importanti della normale trasfigurazione.
Mise giù la penna, soddisfatto. Si sistemò il ciuffo e lanciò un'occhiata alla sua compagna di banco e alla domanda che gli aveva posto. La durata degli incantesimi, rispose, lapidario, distogliendo poi lo sguardo per concentrarsi sul proprio foglio, alla ricerca di eventuali errori di distrazione.[code by psiche]
SPOILER (clicca per visualizzare)Innanzitutto dice a Sam di stare zitto. Non lo dice a voce eccessivamente alta, vedi tu se sentirlo o no xD e poi vabbè risponde alla domanda, tutto ciò che è in verde corsivo e parla della durata degli incantesimi... e sì, quella cosa dei compagni idioti lo scrive proprio nel tema, non è che lo pensa e basta. -
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by SPOILER (clicca per visualizzare)Bene ed eccoci qui alla parte teorica di questa lezione!
I vostri studenti dovranno lanciare il seguente incantesimo:
Nome: Fattura rivelatrice.
Classe: Trasfigurazione
Formula: Detector
Movimento: tracciare lentamente con la punta della bacchetta un quadrato procedendo in senso antiorario e poi compiere una lieve stoccata.
Effetto: Una volta compiuto il movimento, dei lacci magici escono dalla bacchetta ed avvolgono l’oggetto/pianta/animale da analizzare, senza tuttavia limitarne i movimenti. Se l’oggetto si sposta i legacci lo seguiranno fino alla fine dell’incanto. Se i lacci cambiano colore ciò vuol dire che l’oggetto è stato trasfigurato. Inoltre questo incanto permette di comprendere la struttura di un oggetto. Come e da cosa è composto.
Note: L'incanto ha un raggio massimo di 10 m.
Il colore dei lacci cambia da persona a persona.
Il mago deve investire un intero turno immobile, privo anche della capacità di schivare o ripararsi, prima di avere da questi una risposta.
Nella role in cui è stato lanciato questo incanto su un determinato elemento(pianta, oggetto, animale) si avrà un +4 in Tecnica per qualsiasi trasfigurazione su quel determinato elemento per quella role, dato che la sua struttura sarà perfettamente chiarita dalla fattura rivelatrice.
Questi invece sono ciò che ognuno di voi si troverà davanti:
Cameron: un calice di legno
Blake: una pianta grassa
Gyll: un criceto nero tranquillo e pacifico
Lucas: un fazzoletto di stoffa con tante piccole foto di Samuel Black stampate sopra
Adamas: una statua in ottone raffigurante Ermes
Howard: una caraffa d'argilla
Mordred: un libro vuoto senza copertina e fatto di carta stampata artigianalmente.
Erik: una maschera da dottore veneziano
Mia: Un canarino dentro la gabbia
Jesse: una borraccia metallica blu
Jessica: Una tazza di ceramica con l'immagine di Batman
Ryu: la statuina di un grasso bhudda cinese in plastica
Lilith: un bonsai
I vostri pg dovranno lanciarsi in un profondo esercizio di concentrazione, cercate di descrivere al meglio questo tuffo dentro i vostri lacci. Ricordo che i lacci saranno del colore che preferite.
Gyll e Mia dovranno vedersela con un animale, sta a voi descriverlo e descriverne le azioni di risposta al laccio. A ciò devo specificare che per loro sarà come essere accarezzati dal vento. Difatti il loro movimento non è limitato in nessun modo.
Per qualsiasi cosa contattatemi senza problemi.
Scadenza il 12/02 alle 23:59. -
.₪ Lucas Jughead Jones« IN UN MONDO QUALUNQUE »Le lezioni avevano preso davvero una piega diversa da quando le seguiva accanto a Jessica, probabilmente perché non si impegnava a non farsi notare, ma a prenderla in giro. Anche se il suo ce l'aveva messo anche il professore che aveva reso tutto molto più interessante rispetto alle altre lezioni che era costretto a frequentare. «Eh già... è difficile trovarmi quando non ho nemmeno un magifonino. Sono proprio una brutta persona...» la canzonò come aveva fatto lei, quindi sorrise e si accomodò.
Sembrava stupita del cioccolatino, quindi la osservò con la coda dell'occhio, mentre se lo sistemava sul banco.
Sicuramente la popolarità di Jessica era più alta di quella di Lucas, visti tutti quelli che si rivolsero a lei, nel mentre.
Sospirò appena, quindi, prendendo a disegnare cose a caso sul foglio di brutta.
Alla sua richiesta, JJ sembrò non rifiutare, sorrise, visibilmente contento della cosa «Cinese o pizza?» propose in un sussurro, intentendo che la sera avrebbero volentieri cenato da qualche parte o magari un take away. Insomma, c'era da fare a Londra, no?
Arrivò il momento del silenzio, della spiegazione e del compito.
Quando quest'ultimo terminò, sentì la voce di Jessica rompere quel momento di mutismo. Scrollò le spalle «Direi sicuramente meglio di tutti gli altri fatti nel primo periodo. Mi stai influenzando negativamente, JJ... quasi mi vien voglia di studiare.» la prese in giro, cercando, se glielo avesse concesso, con l'indice di spingerle una guancia, giusto appena appena.
La lezione proseguì, quindi e quando si passò alla parte pratica, beh, Lucas guardò con gli occhi sgranati quello che doveva esaminare. «Per Merlino!» quasi aveva paura a toccarlo, era come toccare troppo il volto del professore e non poteva pensare di poter ricevere quell'oggetto con così tanta facilità «Professor Black, ma lei ha un merchandising personale?» domandò, con una mezza gomitata a Jessica, per indicarle con il mento il fazzoletto strano che aveva ricevuto.
Sbuffò, rassegnato, quindi osservò i movimenti del docente con attenzione.
Strinse il legnetto tra le dita e lo puntò verso l'oggetto. Lentamente ne tracciò un quadrato, in senso antiorario, per poi compiere una lieve stoccata. I lacci color nero come la pece, si palesarono come prolungamenti della stessa bacchetta, cercò di seguire i loro movimenti sinuosi come tentacoli di una medusa. Carezzarono, dapprima il tessuto, in ogni angolo di quella stoffa, poi lo avvolsero, sollevandolo appena dal tavolo di legno. Giusto abbastanza da passarvi sotto e cullarlo un attimo, come se lo stessero soppesando, poi iniziarono ad arrotollarcisi intorno, mentre lui prendeva a piegarsi con loro, in un morbido abbraccio, per poi percorrerlo come se lo stessero cucendo. Lucas osservava, immobile, cercando di percepire quei movimenti, quasi come fossero onde di mare.code © psicheSPOILER (clicca per visualizzare)Risponde a Jessica, poi inizia la pratica.