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~ Lo Snaso NanoLa nebbia
A volte, nella vita è importante decidere da che parte stare: non c’è mai un buono o un cattivo, un giusto o uno sbagliato; quello che realmente conta è la sopravvivenza.
Peter si trovava in una situazione difficile, forse impossibile, contro un avversario che vantava una forza e un’esperienza a lui aliena, dimostrata da quel semplice ordine, che lo aveva costretto a lanciare via la bacchetta: mai gli era capitato una cosa del genere e ancora stentava a capire cosa gli fosse capitato, tuttavia era chiaro che contro un simile personaggio due erano le principali ipotesi: aiutarlo o rischiare la vita per fermarlo.
Il giocatore di Quidditch optò per la strada che sembrava meno pericolosa, all’apparenza, quindi decise di mettersi a disposizione del pluricentenario, rispondendo alla sua proposta con altre domande.
Il vampiro lasciò cadere degli attimi freddi di silenzio. Anche la nebbia cremisi rimase come sospesa, senza né avanzare né retrocedere, quasi riflettendo i pensieri dell’essere: Peter non sapeva se poteva muoversi, così come non aveva certo la contezza di essere salvo dalle ire dell’entità, rimanendo lì, in bilico tra la pace e la guerra.
Infine, egli sbuffò una risata prima di far ascoltare nuovamente la sua voce «E’ la mia storia che chiedi, ragazzo? Sono centinaia e centinaia di anni che dovrei raccontarti, sei sicuro di avere abbastanza tempo, su questo piano di esistenza?» - il silenzio tornò tra loro, ma questa volta fu più breve del precedente «Non penserai mica di farmi parlare finché tu non tornerai al tuo piano? E spero tu non pensi che tornare alla tua realtà ti possa salvare dalle mie maledizioni… in ogni caso ti accontenterò. Secoli or sono ero un potente, stimato e temuto vampiro della coorte di Londra, ma tutto questo successo ovviamente non andava bene a molti, e tra di essi ad uno meno che agli altri: Robert Stinfield. Un nome che non potrei mai dimenticare nella mia lunga vita. Quanti anni sono passati? 311, forse. Arrogante, spocchioso… non meritava di essere Principe di Londra, lo sapeva lui e lo sapevo io, ma lui aveva allora come oggi importanti alleati e potenti connessioni» - ammise, visibilmente schifato ed annoiato dalla cosa «Mi sarebbero occorsi secoli per stringere accordi e tessere alleanze tali da rivendicare il posto che era mio, ma gli intrighi erano all’ordine del giorno e ahime non avevo più il lusso del tempo… fu in quel periodo che venni in contatto con il bacchettaio Cedric Olivander »
La nebbia rimaneva ferma, non si sollevava più di quanto non lo fosse già e se Peter si fosse voluto affacciare per scorgere il vampiro, questa volta avrebbe potuto farlo «Era convinto di poter realizzare un manufatto oscuro così potente da permettermi di servirmi di una magia diversa da quella nera… ovviamente misi a disposizione di quell’uomo tutto quello che potevo: tempo, soldi, amicizie… cavie… ma non andò come volevo… Robert scoprì il nostro piano e Cedric una volta che ebbe ciò che da anni cercava di ottenere non volle più consegnarmi ciò che era mio… e così eccomi qui, prigioniero di questo Limbo… in cerca di vendetta e di giustizia» ammise lui con un ghigno malefico.
«Olivander si nasconde in questa Nocturne Alley con la bacchetta che ha creato per me e che non mi ha mai consegnato. Si è rifugiato in questi edifici e ha sigillato l’ingresso a tutti i non-viventi, me incluso… Trovalo e portami ciò che è mio… e otterrai enormi poteri e ricchezze» il tono di voce era allettante, ma qualcosa nel suo sguardo era gelido e spietato, tradendo come la reale alternativa a quell’offerta fosse solo una: la morte.
O una lotta all’ultimo sangue. → mappa | ops
Peter - d20: 7+8=15. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Azione 1: dopo essersi ricongiunto con tutti Xander prosegue verso la nuova meta in maniera mooolto silenziosa
Azione 2: Xander tiene gli occhi aperti, cercando di notare ogni dettaglio degno di nota o suono improbabile
Quirk attivato
Primadonna Olwen: Quando Xander non è al centro dell'attenzione come merita e richiama l'attenzione di tutti i presenti, +1 a carisma. Se entra in modalità “no Lance, io esco” +2.
Coraggio: 50
Empatia: 20
Intelligenza: 46
Resistenza: 46
Tecnica: 20
Intuito: 32
Destrezza: 45
Carisma: 40
Duellante magico
Resiliente
Magiatleta
Magiecologo
Magiastronomo
Incantesimi Avanzati
Ninjutsu
Artimanzia Applicata
Magiacrobata
Re dei duelli
Obliviatore
[/QUOTE]. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Mezza azione --- Cerca un tetto (possibilmente piatto) dove atterrare
Azione gratis --- sul tetto, si ritrasforma in umano
Azione 1: Continua a parlare con il tipo brutto e gli chiede se ha idea di che edificio possa essere la base di Cedric (Carisma? 31)
Azione 2: SE il tipo gli da l'ok, si trasforma in falco (gratis) e torna in strada, dirigendosi poi verso l'edificio indicato dal vampiro SE glielo dice, altrimenti si dirige genericamente verso la casa di OlivanderSPOILER (clicca per visualizzare)STAT:
Coraggio: 32
Empatia: 32
Intelligenza: 20
Resistenza: 25 (Ricordo che ho resi I ùù)
Tecnica: 20
Intuito: 21
Destrezza: 32 (Ricordo che ho Atlet I ùù)
Carisma: 31
SKILLS:
Resilienza I, Atleta I, Duello I
OGGETTI:
- Idromave - potere di Demetra: per tre turni il player ha +5 Empatia e può animare qualunque pianta voglia; la pianta attacca avendo bonus adeguati (es. applica sanguinamento se ha spine, avvelenamento se velenosa…) togliendo 3pv aggiuntivi all’avversario per turno; il minion pianta può essere sacrificato se il player viene bersagliato da un attacco potenzialmente mortale.
- Easter B-egg medico: nella tasca si possono ritrovare comuni rimedi
3. Essenza di dittamo con cerotto per ustioni
- Bracciale di Uriel
Un bracciale composto di crini di unicorno intrecciati tra loro e fusi tra loro con una saetta. Infatti l'argenteo artefatto è percorso, a tratti da lievi scosse elettriche che, tuttavia non provocano danno alcuno.
La tradizione vuole che appartenesse ad Uriel, arcangelo ebraico, guardiano dell'Eden che veglia sui tuoni nefasti e sul terrore delle forze maligne.
Il suo potere difende chiunque lo indossi dalle influenze esterne che provino minacciare la sua mente ed il suo corpo.
Bonus e Malus: Chiunque lo indossi, ogni volta che sta per subire uno status negativo, ha diritto a 2 tiri salvezza gratuiti, a quest, in Empatia per difendersi ed evitare il malus.
QUIRK:
AHAHAH NESSUNO
OUTFIT:
Click. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con la cubista fantasma chiedendole il nome, quindi scusandosi quando la lascia.
Mezza azione: si muove verso Aleksey.
Azione: Segrègo per isolare se stesso e Aleksey con una barriera quadrata (40 Carisma, Soc I, Biglietto da visita di Rubeus Corrigan (nella cover del magifonino): elegante cartoncino tascabile che riporta l'ubicazione della villa dei Corrigan e i loro estremi telefonici. Se portato con sé, conferisce +2 a Carisma.).
Classe: Sonico
Movimento: si tracciano 3 line orrizzontali a mezz'aria e poi un quadrato che le contiene.
Effetto: crea una barriera sferica o quadrata che isola sonoramente la zone compresa
Note: la barriera copre una zona limitata e può contenere massimo tre persone.
Con Soc I ha un bonus di 1d6 nell'opporsi ad incanti sonici.SPOILER (clicca per visualizzare)Medimagia Generale - Med I
Manipolazione Mente - Ment I
Magipsicologia - Med II, Ment II
Scudo Magico - Dif I
Magibiologo - Verde I
Fattucchiere - Nera I
Magia Preventiva - Med II, Dif II
Maginfluencer - Soc I
Resiliente - Res I
Coraggio: 33
Empatia: 44
Intelligenza: 24
Resistenza: 34
Tecnica: 24
Intuito: 25
Destrezza: 20
Carisma: 40
Inventario:
- Magifonino (gratis con Maginfluencer).
- Biglietto da visita di Rubeus Corrigan (nella cover del magifonino): elegante cartoncino tascabile che riporta l'ubicazione della villa dei Corrigan e i loro estremi telefonici. Se portato con sé, conferisce +2 a Carisma.
- Ester B-egg ninja n.3: pozione incendiaria.
- Idromave - potere di Patroclo: +4 Empatia per tre turni; gli incanti scudo hanno un bonus +4 Empatia per tre attacchi, anche non consecutivi, durante tutta la role; per tre attacchi, anche non consecutivi, gli incanti scudo possono proteggere anche due alleati vicini
- 1 Caramella gommosa a forma di pesce, gusto lampone e limone: ripristina 5pv e può curare avvelenamento (uso singolo).. -
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~ Lo Snaso NanoCasa Olivander
C’era chi giocava con un cavaliere senza testa, chi con una nebbia rossa e chi invece parlava con degli spiriti dal temperamento animoso. Vath aveva capito, dopo aver sentito le urla della donna traslucida di cui aveva richiamato l’attenzione, che non era argomento di suo gradimento, la famiglia Olivander. Quando il ministeriale riprese la parola, la donna sollevò il telo che copriva una vecchia scrivania, iniziando a lanciare dai cassetti penne e oggetti che erano riposti lì dentro, con frenesia. I due ragazzi dovettero schivare diversi fogli, oggettini vari che la donna lanciava senza davvero vedere dove arrivassero «Kyaaaaaaaaaaaa!!! Devo sempre pensare a tutto iooooo!!! Che sia dannata questa famiglia!». Tuttavia, al sentir il ministeriale insistere sulla questione, non potè fare a meno di fermarsi, con in mano un tagliacarte «Cosa mi hanno fatto?! Cosa mi hanno fatto?! Pulisci di qua, pulisci di là! Lava a terra! Cambia l'acqua i pesci! E' chiaro che voi non abbiate la minima idea di cosa significa servire una famiglia come la loro! Non mi lasciavano mai in pace, MAI! Aaaah, io so di chi parlate! Lui era il peggiore! METTI QUA, TOGLI LA’, LAVA SU, LAVA GIU! STENDI, TOGLI, METTI.» - sembrava sicuramente più propensa a parlare adesso tanto che ora fermare la sua parlantina era quasi impossibile, seppur la sua voce appariva a tratti stridula e nevrotica, mentre lasciava il fermacarte sulla scrivania impolverata e voleva davanti a Vath e Wyatt, guardando Vath e trovandolo un ottimo interlocutore oltre che davvero affascinante, grazie anche all’intervento del protego astralis di Wyatt che diede quella spinta in più al fascino dell’oratore. Quindi la donna si concentrò principalmente sul ministeriale, ricominciando a parlare animosamente e gesticolando «Cedric Olivander, il mio incubo! Quella sua stanza puzzava di putrido, era buia, tetra. Ah, ma per lui il vecchio Signor Olivander prese l'unica decisione saggia della sua vita: mandarlo via! E quando se ne andò, sarà morto per la sua puzza! Non lo so, eh! Ma quell'uomo aveva qualcosa che non andava! Ma posso dirvi una cosa: se cercate qualcosa di suo, qui, non lo troverete. Il Signor Olivander riempì lui stesso le scatole di Cedric per mandarlo via, prendendo tutta la loro roba. Dove se n’è andato Cedric? Dove?! Eh, dove! In quel bugigattolo che si era creato, che puzza pure là! Una sola volta ci sono andata! Mamma mia! Ho già detto che questa famiglia dovrebbe essere maledetta?! Quel postaccio! Buio, puzzolente, umido! E poi… poi… la gente che gira in quella zona! Mamma mia! Credo che...» - fece per riflettere appena, prima di recarsi di nuovo alla scrivania e rovistare di nuovo lanciando fuori oggetti, fogli, bigliettini da visita a caso «Oh, eccolo qui! Questa è la sola cosa che Cedric lasciò e che il Signor Olivander non trovò mai! Ora andatevene! Non so che altro dirvi!» - lo lanciò con animo verso i due, colpendo in pieno volto Wyatt, quindi e se l'avesse raccolto avrebbe potuto constatare come quella pergamena non fosse intera: una buona parte era bruciata, andata perduta ormai ma vi era rimasta qualche scritta dove avrebbe potuto leggere poche parole lasciate a metà: Pozione per - 2 code di ros - 15 ml di acqu - 12 gocce di.
Sicuramente continuava, ma l'altra parte era ormai andata perduta.
Nel frattempo, Krasus e Bloom aveva il loro bel da fare con lo spirito del signor Olivander. Esaminando la traccia che aveva trovato Bloom notò che più si avvicinava e più pulsava, come se volesse essere notata dalla ragazza: quando l’auror si concentrò per capire di più su quella lacrima, qualcosa accadde.
Le sembrò quasi di venir risucchiata al suo interno, la sua vista si annebbiò per un attimo e nell’istante in cui tutto tornò a fuoco, Bloom avrebbe potuto notare come i colori si fossero sbiaditi e quella casa non era più abbandonata come l’aveva vista fino a quel momento. Sentiva delle voci, delle porte sbattere e se si fosse girata non avrebbe trovato più Krasus, ma davanti a lei, quella stessa stanza, emetteva la luce di una candela. La porta era socchiusa e sbirciandoci dentro avrebbe visto una scena che forse la ragazza non si sarebbe aspettata: era la cameretta di un bambino, questo poteva notarlo dal tappeto al centro, dove erano riversi diversi giochi di legno. Poteva sentire i singhiozzi di un ragazzino di circa sette anni, poi la voce di un uomo che a Bloom non fu difficile collegare al fantasma del Signor Olivander con cui poco prima Krasus stava parlando «Non imparerai mai, Cedric! Mai!» - le mani del vecchio Olivander andarono a slacciare la cintura e mentre il bambino si rannicchiava sul letto coprendosi la testa con le braccina, Olivander iniziò a far schioccare la sua cintura di cuoio su di lui «Impara, Cedric, o sarò costretto a prendere una scelta che non piacerà a nessuno.» - e mentre parlava, la cinta schioccava sul corpo di quel bambino.
La visione si interruppe quando il piccolo Cedric sollevò lo sguardo, con gli occhi languidi, cercando di spiare tra le sue braccine e incrociò il volto di Bloom, come se l’avesse notata davvero.
L’auror ritornò al piano ancestrale, lì dove aveva lasciato Krasus e la lacrima del ricordo svanì. Oltre ad essa, guardandosi intorno, Bloom non avrebbe visto nient’altro di interessante, forse perché nulla poteva rivaleggiare con un ricordo vissuto in prima persona.
Krasus, invece, decise di entrare nella stanza, sorpassando quel limite che stava bloccando il Signor Olivander in quella stanza. Il vecchio Olivander lo accolse come se fosse da troppo tempo che non vedeva un’anima viva (?!) e quando sentì le sue domande, il suo sguardo si addolcì con una strana malinconia a tingere l’espressione traslucida «Mio caro Krasus… vorrei dirti che la tua supposizione è esatta. Che esiste davvero un bacchetta che possa contrastare… l’abominio di cui tu parli, ma purtroppo non è così. L’odore di alloro che senti, probabilmente, è ancora quello che impregna la mia anima, ma non appartiene a nessuna bacchetta di luce. Cedric… » - il suo sguardo si spostò su Bloom per qualche istante, prima di tornare a Krasus «… lui era troppo pericoloso e non sarebbe bastata alcuna bacchetta per farlo desistere dai suoi progetti oscuri. Ma noi Olivander non potevamo permettergli di lordare con una simile onta la nomea della nostra famiglia e con essa l’arte della bacchetta...»
Con dolore, l’uomo esito, volgendo di lato lo sguardo «Per fermare la sua sete di potere e cancellare ciò che non potevamo cancellare ci siamo rivolti a luminosi e antichi poteri… una magia antica, potente, che vuole la forza e la determinazione di maghi e streghe uniti per poter chiedere aiuto ad un’entità superiore. E’ questo che abbiamo fatto, una maledizione di luce che lo bandisse dal piano della realtà.»
Un pesante silenzio si diffuse per la stanza, mentre l’uomo, ancora, pareva riflettere «Per lanciare quel sortilegio fu necessario un rito che richiese gli sforzi di tutta la nostra famiglia, facendo appello a tutti gli spiriti animali e vegetali che su di noi vegliavano… su questo piano di dolore e incertezza dubito sia possibile replicare un simile miracolo, e anche se fosse possibile… riuscireste solo a portare il suo tormento su un altro mond» l’artigiano osservò il ragazzo, spostando gli occhi oltre la soglia, udendo la follia rabbiosa di Adele «Sei qui per porre fine alla sua esistenza? Per punirlo? Date ascolto ad un uomo che non ha saputo lavarsene le mani: lasciate perdere. In questa dimensione, Cedric ha terribili cacciatori che lo cercano per fargli scontare tutte le colpe che ha commesso, e anche quelle che avrebbe permesso accadessero»
Uccelli venite!
L’ex docente decise di metterci del suo nelle indagini in quella strana giungla e mentre i due colleghi entravano in contatto con la natura, lui decise di prendere un assaggio di sangue, degustandolo come Cannavacciuolo farebbe con i piatti di Master Chef. Daniele rimase profondamente colpito da quel gusto, particolarmente delizioso, persino per essere umano e giovane e nonostante il sentore dell’alcool deformasse il gusto, portando note al suo palato che, meglio analizzate, ricordarono all’uomo un cocktail che aveva bevuto al Phantom Alley.
La traccia non era sicuramente fresca, forse di qualche giorno prima, perché ancora non si era seccata totalmente. La nota femminile del sapore saltò subito alle sue papille, così come la presenza in essa del potere di un altro non-morto, confermando la prima sensazione di Daniele: quel sangue era troppo buono per essere finito lì per caso; qualcuno doveva aver selezionato quella persona tra tante.
Le supposizioni del gruppo trovarono conferme nel grande salice, il quale stava raccontando un po' della sua storia all'auror e all'ex docente «Ahahah, giovane mago. Il tuo temperamento è sicuro degno della tua generosità, ma porta pazienza per questo povero e vecchio albero: il nostro concetto di tempo è molto diverso dal vostro. Ho in effetti percepito una donna entrare nel negozio. Andava di fretta, più di te, come se stesse cercando qualcuno o... qualcosa. Quando è entrata qui, non potevamo fare molto per lei: era troppo spaventata per volgere il suo cuore a noi. Ha vagato per il negozio per ore, fino a perdere le proprie energie e iniziare a piangere, così, alla fine, il Mietitore l’ha trovata e la nostra benedizione non è stata sufficiente a proteggerla da lui»
Il salice sembrò respirare profondamente, tornando ad ascoltare l'auror che intanto spostava il discorso su Cedric «Chi? Oh, non conosco il nome del mago che tu cerchi e della sua bacchetta, ma se cercate un legno macchiato dalla magia nera, c’è un nostro sventurato compagno che ha subito quel triste destino… lo troverete in fondo alla stanza… se potete porre fine al suo supplizio, noi tutti non potremmo esservene più grati» propose, mesto, lasciando le proprie radici penetrare nel pavimento e nella terra.
«Perché di noi son fatti i cuori delle bacchette dei maghi che esse servono. E a loro siam legate nella vita, nella morte e nel limbo.» le fenici ebbero per Daniele solo parole criptiche +, dimostrandosi molto meno disponibili, almeno con lui, rispetto alle papere che avevano deciso su di fondare un fanclub per Xander: ben tre paperotti (escludendo i compagni (?)) accompagnarono Xander nella parte più interna del locale, fino alla sua porzione posteriore. Camminando silenzioso come una pantera, egli si avventurò fino a scorgere una luce azzurrognola simile a quella che aveva già visto e verso la quale si diresse immediatamente.
La fiammella si trovava in uno spazio simile ad una radura in quel luogo, uno spazio ove le altre piante si erano ritirate lasciando in un angolo buio l’albero e la sua luce azzurra, che riluceva spettrale, gettando lunghe ombre dietro i nostri eroi. Un intenso profumo speziato giungeva alle narici di tutti i presenti, nonostante la corteccia forse marcescente e i rami spogli, privi anche solo di una foglia.
«Siete venuti… siete davvero venuti… siete… venuti a porre fine ai miei tormenti?» domandò una voce femminea, stroncata dalla stanchezza e dal dolore. Osservandolo, Nyx fu abbastanza certa di avere davanti un albero di sandalo.
→ mappa | ops
Vath: placare la donna: d20: 14+8+4=36 | persuadere la donna a collaborare: d20: 15+4+8+9=36
Krasus: sintonia con lo spirito: d20: 16+5=21 | m.a.: sintonia spirito: d20: 13+5=18 | chiede allo spirito di avere la bacchetta o comprarla: d20: 10+5=15
Bloom: esamina la traccia: d20: 8+5=13 | analizza l’ambiente: d20: 7+5=12
Wyatt: protego astralis venere su vath: d20: 9+7=16
Xander: colloquio con albero: d20: 12+2(quirk)+10=24 | silenzio movimento: d20: 19 | scruta l’ambiente: d20: 16+2(nyx)+8=26
Daniele: domanda alle fenici: d20: 4+7+4=15 | Sangue: d20: 15+7+3=25 | Osservazione: d20: 2+9=11
Peter e gli altri verranno esitati domani nell’avanzamento di ambientazione ♥
Per voi, i mini-esiti, terminano qui *ZAN ZAN ZAAAAAN!*. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Azione 1
Intimidire la pianista
CAR50; SOC1; [+12+4]
Azione 2
Rompe la boccetta di pozione incendiaria se la donna non la smette di tormentare Skyler e Aleksey.
Mezza azione
Studia l'atteggiamento di Skyler per capire se sta meglio
emp32; soc1/ment1 [+8+4]]SPOILER (clicca per visualizzare)Equipaggiamento
- easter b-egg ninja: 3. pozione incendiaria
- Ombrello Ripara Pioggia: uno speciale ombrello che potrete usare ogni volta che vorrete ripararvi dalla pioggia e stare asciutti. Quando lo aprite, non solo la pioggia scanserà la zona attorno al vostro ombrello, come se scivolasse giù, ma vi sembrerà di sentire uno strano tepore, asciugarvi delicatamente, senza ammalarvi.
- Idromave - potere di Ares: per tre turni, si ha +5 Coraggio e forma draconica: il player può sputare fuoco (pari a Incendio, ma scala su Coraggio) e può volare.
- magifonino
- un coltello in lama temprata (duello 1). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con le fenici
Azione 1.
Azione 2.
Nome: Incanto di Esopo
Classe: Animale
Formula: Natura in fabula
Movimento: puntare la bacchetta verso l’animale.
Effetto: permette di instaurare temporaneamente un dialogo con l’animale colpito
Note: Per tre turni rende intelligibili i versi animali agli umani e viceversa. Funziona meglio sugli animali domestici e/o addomesticati, per diminuire di efficacia più l’animale è selvatico. Funziona anche sulle creature magiche, ma con quelle XXXX occorre Empatia ≥ 40 e con creature XXXXX Empatia ≥ 50 per capirle, per entrambe, occorre una skill Verde III per assicurarsi che non siano ostili, almeno momentaneamente.SPOILER (clicca per visualizzare)[STATISTICHE]
Coraggio: 31
Empatia: 20
Intelligenza: 20
Resistenza: 31
Tecnica: 20
Intuito: 20
Destrezza: 30
Carisma: 30
PV: 62
[BONUS Temporanei]
//
[SKILL]
RUNE I Mago runico
Il mago ha un'ottima conoscenza delle rune e dei linguaggi antichi e moderni in generale, al punto di poter riconoscere una runa apocrifa quando la vede e di poter tentare di decriptare linguaggi magici o non che non conosce.
Ha una forte predisposizione per le magie grafiche, tanto che quando agisce nell'ambito delle rune o impiega una magia grafica riceve un bonus di +4 al dado.
VERDE I Magibiologo
Facendo riferimento alla Classificazione Ministeriale, il PG con tale specializzazione è in grado di conoscere in termini anatomici, fisiologici e comportamentali delle creature e delle piante fino al livello XXX, sapendo prendersi cura do loro e addomesticarle, qualora possibile.
Il PG gode di un bonus al dado di 4 nell'interagire o prendersi cura di animali o piante.
[QUIRK]
//
[EQUIPAGGIAMENTO]
-Bacchetta
Pozioni:
Oggetti:
- Fiala di sangue
- Pietre su cui incidere le rune di Loki. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Wyatt interagisce con Vath Remar
Azione I: Incantesimo Riparatore sulla pergamena
Nome: Incantesimo Riparatore
Classe: Trasfigurazione
Formula: Reparo
Movimento: puntare l’oggetto da riparare
Effetto: permette di riparare oggetti rotti o non funzionanti
Azione II: Se l'incantesimo sulla pergamena va a segno anche in parte prova a usare le sue conoscenze del mondo delle pozioni (skill Poz I) per capire cosa sia quella pozione scritta sulla pergamena.
Mezza azione: Segue gli altri del gruppo se escono dalla casa per andare a Nocturn o in un'altra metà esterna
Coraggio: 32
Empatia: 27
Intelligenza: 27
Resistenza: 29
Tecnica: 25
Intuito: 27
Destrezza: 27
Carisma: 29
Skill:
-Duellante Nato
-Pozionistica Base
Oggetti:
Magifonino
Bacchetta. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Azione 1: Cerca di estrapolare alcune informazioni dal milionario-fantasma con il quale sta parlando, cercando anche un po' di esternare le proprie emozioni, voglioso di scoprire qualcosa di più sulla sua morte.
Mezza azione: Resta sul proprio posto una volta raggiunto da Skyler, così che possa farsi coprire dalla sua magia protettiva.
Coraggio: 29
Empatia: 28
Intelligenza: 28
Resistenza: 29
Tecnica: 20
Intuito: 20
Destrezza: 28
Carisma: 20
Skill: Duello I, Elementale I.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Azione 1: Tentativo di contrattazione con il Goblin Fantasma, con bonus di +1 tramite la capacità "Resilienza Spiritica"
Azione 2: Tentativo di Orbis contro il cavaliere nel tentativo di ferirlo ed aiutare Samuel a disarcionarlo, con eventuale bonus di +1 tramite la capacità "Resilienza Spiritica" nel caso si tratti di uno spirito.
Oggetti:CITAZIONETarocchi Stregati:Mazzo di tarocchi capace unicamente di predire sciagure e decessi; le figure sulle carte possono cambiare, mostrando con precisione la malasorte del malcapitato.
(OT: in game l'uso di questi tarocchi fornisce un +2 a Intuito per tre role, quella in cui vengono usati e le due successive)
Coraggio: 27
Empatia: 32
Intelligenza: 30
Resistenza: 20
Tecnica: 20
Intuito: 40
Destrezza: 20
Carisma: 26. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Azioni:
1) Levicorpus +4, cerca di sbatacchiarlo contro il cavallo
2) Impedimenta +4 per far agire prima la squadra e abbassare la sua schivata
Mezza: si mette dietro a Sélène per usarla come copertura
Ha con sé Harry, con la sua skill V.I.P.
Coraggio: 29
Empatia: 40
Intelligenza: 20
Resistenza: 20
Tecnica: 20
Intuito: 41
Destrezza: 20
Carisma: 40
Skill:
Fattucchiere - Nera I;
Maginfluencer - Soc I;
V.I.P. - Soc II;
Ment I;
Oggetti:
Horcrux di Herpo il Folle: Il primo Horcrux mai creato, il primo oggetto in cui l'anima di un mago è stata inserita a seguito dell'omicidio, il primo incanto oscuro in grado di garantire l'immortalità. Tale oggetto, un corno di Basilisco spezzato, è ciò in cui Herpo il Folle, stregone greco conosciuto per le sue capacità nelle Arti Oscure, sigillò parte della sua anima pur di ottenere la vita eterna, ma che, ora come ora, è nulla più d'un ricordo sbiadito di ciò che era stato millenni prima. L'Horcrux venne danneggiato dal veleno della stessa bestia da cui era stato ricavato, spezzando così il legame che aveva con il suo creatore e perdendo quindi quasi ogni utilità, o almeno così si credeva: l'artefatto oscuro, per quanto vecchio e danneggiato ha conservato un briciolo del potere che era suo antico fasto, e può concedere ad una singola persona la fuga dal decesso, al costo della propria distruzione. Un ultimo rimasuglio dell'immortalità che Herpo il Folle aveva sognato di possedere.
(OT: In game, l'Horcrux potrà essere usato una singola volta se il suo possessore sarà in punto di morte: consumando l'oggetto nel momento in cui il decesso sta per avvenire, sarà l'artefatto stesso a morire al posto del pg, distruggendosi e ridonando metà dei PS al pg.)
Incanti usati:CITAZIONENome: Levicorpus
Classe: Fattura Minore
Formula: Levicorpus
Movimento: Disegnare un uncino verso il bersaglio
Effetto: Fa sollevare in aria la persona colpita, tenendola sospesa per le caviglie.
Note: La durata dell'incanto dipende dalla rapporto fra Intel mago e Res bersaglio
Carisma ≥15 vi è la possibilità di spostare lentamente il bersaglio sospeso.
Carisma ≥ 25 è possibile spostare, a velocità da passo sostenuto, il bersaglio.
Carisma ≥ 35 è possibile agitare con forza il malcapitato.CITAZIONENome: Incantesimo Rallentante
Classe: Fattura Minore
Formula: Impedimenta
Movimento: Linea dell'alto verso il basso
Effetto: Rallenta i movimenti di chi è colpito
Note: Il master tenderà ad esitare le azioni del bersaglio dopo aver esitato le altre. Inoltre riduce la Destrezza del bersaglio in base al Carisma del Mago e alla Resistenza del bersaglio.. -
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La sua intuizione iniziale fu che Cedric Olivander avesse potuto infestare la casa dei suoi avi come ultimo gesto di sfida nei confronti di una famiglia che lo aveva ripudiato. Ma il Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale aveva compreso che un uomo orgoglioso quanto il creatore della bacchetta magica ripiena di magia oscura non si sarebbe mai abbassato ad una cosa del genere. Così, una volta che fu nella casa, Vath optò per contattare gli spiriti degli Olivander per comunicare con loro e chiedere informazioni riguardo Cedric Olivander. Aveva risposto alla sua richiesta quella donna il cui corpo smunto era ricoperto da sudici abiti laceri, contornati da stopposi e furiosi capelli neri, come i suoi occhi che mandavano lampi rabbiosi al solo sentire il nome della famiglia Olivander. Una serva che Vath tentò di calmare con l'arte della sua dialettica e portare dalla sua parte per ottenere informazioni su quanto i quattro ministeriali cercavano. Un sorrise comparve sul volto del Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale quando la piega che prese il discorso fu quella che lui stesso voleva. «Saprebbe dirmi con esattezza come ritrovare il posto in cui quel ragazzo si era rifugiato? Come ha detto lei ci è stata una volta, aveva wualcosa di specifico che lei ricordi? Comunque sia ringrazio, il suo aiuto è stato davvero prezioso e non verrà dimenticato miss…?» Sì, il trentunenne di Canterbury stava davvero chiedendo il nome a quel fantasma che, nonostante tutto, in vita sembrava aver patito una sorte miserevole. Vath avrebbe posato una mano sul proprio compagno d'avventura e, levando la bacchetta dalla propria gola, con un sorriso gli disse. «Aspetta, conosco un incanto che potrebbe esserti utile.» Il Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale avrebbe tracciato il simbolo astrale di Giunone nel senso dritto per poi effettuare una stoccata verso la veste del Auror per potergli dare un piccolo aiuto. «Chorium Astra!» Le informazioni che la donna gli aveva fornito aggiungevano altre informazioni al quadro generale della situazione: un foglio che Wyatt Wolf tentò di riparare per comprendere la formula Pozionistica scritta su di esso. Annuì all'Auror suo coetaneo e infine parlò. «Wyatt, dobbiamo chiamare gli altri, riordinare le idee perché gli indizi puntano tutti verso Nocturn Alley.» Si sarebbe diretto verso il piano superiore per poter richiamare l'attenzione di Bloom e Krasus e una volta che tutti assieme si confrontarono su ciò che avevano scoperto fece in piccolo riepilogo. Il suo tentativo era di portare quanti più dettagli a galla per determinare con precisione dove il creatore della bacchetta si fosse rifugiato. Nocturn Alley di per sé non era una via così grossa, anzi. "In quel bugigattolo che si era creato, che puzza pure là! Una sola volta ci sono andata! Mamma mia! Ho già detto che questa famiglia dovrebbe essere maledetta?! Quel postaccio! Buio, puzzolente, umido! E poi… poi… la gente che gira in quella zona!" Le parole della donna gli ronzavano continuamente in testa e il Ministeriale cercò di identificare una zona simile tra quelle di Nocturn Alley. «Sappiamo che colui che cerchiamo di rintana a Nocturn Alley e abbiamo trovato questo foglio che Wyatt sta cercando di comprendere. Bloom ha ricevuto sta visione, questo "ricordo" di un Cedric bambino e Krasus ha scoperto di un rituale per esiliarlo in questo piano. Direi che tutti gli indizi che abbiamo puntano a Nocturn Alley, direi di andare lì, siete d'accordo?» Se tutti di fossero espressi favorevoli Vath si sarebbe mosso verso il quartiere in questione.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Wyatt Wolf, Bloom Sylvie Loren Cohen e ShiningDragon
Azione 1: Tenta dalle parole della donna di comprendere a quale zona di Nocturn Alley fa riferimento nello specifico.
Azione 2: Tenta un Chorium Astra su Wyatt.
Nome: Sortilegio di marchiatura astrale
Classe: Grafico
Formula: Chorium Astra
Movimento: Tracciare un simbolo planetario e poi una stoccata
Effetto: genera un marchio dorato del simbolo tracciato e lo imprime sulla pelle del bersaglio o sulla superficie designata
Note: Incrementa un parametro del bersaglio se il simbolo astronomico è tracciato al diritto e lo riduce se è tracciato all’inverso.
Mezza azione: Va al piano di sopra a richiamare gli altri.SPOILER (clicca per visualizzare)Statistiche:
Coraggio: 20
Empatia: 32
Intelligenza: 30
Resistenza: 32
Tecnica: 20
Intuito: 21
Destrezza: 20
Carisma: 36
Skill:
Manipolazione della Mente
Il mago è dotato di buone conoscenze sul funzionamento della psiche umana, tanto da renderlo particolarmente predisposto alle magie che influiscono sulla mente e gli stati d'animo.
Quando il PG impiega Magie Mentali, riceve un bonus di 4, come quando tenta di influenzarne le emozioni o tenta di comprenderne gli aspetti psicologici.
Maginfluencer
Il mago ha deciso di sviluppare molto i propri talenti sociali. Sa come funzionano le notizie, i pettegolezzi e in generale i media, tradizionali e innovativi, rendendolo predisposto a lavori aperti al pubblico, come il locandiere o il giornalista. Non sa vivere senza magifonino e infatti nel suo caso questo strumento non occupa uno slot oggetti.
Tali doti sociali si riflettono sul suo operato: il mago ha una forte propensione a convincere, sedurre e attirare l'attenzione, inoltre ha una spiccata predisposizione alle magie soniche (+4 al dado).
Scudo Magico
Il PG mostra una predisposizione negli incantesimi difensivi, nonché una vasta conoscenza teorica delle magie oscure minori.
A seconda della qualità del suo post, il PG può ottenere +4 al dado qualora si stia difendendo con un Sortilegio Scudo.
Resiliente
Il mago è dotato di una forte tempra, che gli conferisce un'enorme costituzione tale per cui è in grado di reggere colpi che i normali maghi non sarebbero in grado di sopportare.
Il mago è dotato di 10PV in più rispetto al normale calcolo, inoltre gode di un bonus di +4 nel momento in cui tenta di opporre resistenza fisica o mentale.
Oggetti:
- Magifonino Free da Skill Soc I;
- Bacchetta;. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Stats:
Coraggio: 31
Empatia: 21
Intelligenza: 27
Resistenza: 29
Tecnica: 30
Intuito: 22
Destrezza: 32
Carisma: 22
Skills:
-Duello 1;
-Magitecnica 1;
-Magiatleta 1.
Oggetti:
-Spadone free da Duello 1;
-Magifonino free da Magitec 1;
-Bacchetta.SPOILER (clicca per visualizzare)Azione 1: Chiede al signor Olivander di benedire la propria bacchetta;
Mezza azione: Diventa drago di Komodo;
Azione 2: rivolta la stanza non ancora visitata al piano terra.
Azione 2. -
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~ Lo Snaso NanoGringott:
La situazione lì era davvero eccitante, non trovate? Insomma, mentre Sélene cercava di contrattare con un goblin, l’auror e il negoziante (con figlio a carico - ciao Harry!) stavano avendo a che fare con un vero e proprio osso duro del piano ancestrale.
Ma andiamo con calma.
Sèlene, da brava patteggiatrice, ebbe un ruolo fondamentale per entrare nelle grazie di quel goblin che poco voleva avere a che fare con loro «Non negherò che quando il signor Olivander fece visita l’ultima volta da noi abbia prelevato i suoi possedimenti e non solo… ma penso ci sia un fraintendimento: la spada del Mietitore non è mai stata conservata in questo luogo… per quanto avremmo dovuto» - un ghigno malefico sul volto della creatura «Consegnatemi la sua spada… e vi insegnerò quanto grande può essere la generosità della Gringott!»
La generosità dei banchieri doveva essere grande e Selene pareva essere rimasta non poco motivata da ciò, giungendo sul campo di battaglia in maniera così ardita da essere chiaramente notata dal cavaliere, al punto che il destriero batté uno zoccolo a terra e balzò in avanti quando ella scagliò il proprio Orbis, nel mentre il cavaliere accontentò la donna, a modo suo: con un sol fendente, infatti, la sua spada tranciò in due il vortice di luce, superandola poi in una folata gelida di vento che aveva l’odore della morte.
Se Selene aveva deciso di tentare un approccio molto aggressivo Il legame tra un famiglio e il proprio compagno era qualcosa di sacro, qualcosa che non poteva essere distrutto con così tanta facilità, tuttavia Samuel ci volle provare, sperando in cuor suo di poter avere aiuto da quello che era un fedele compagno del Cavaliere. Le sue supposizioni non fecero altro che generare una reazione totalmente inaspettata, che si ripercosse sul ragazzo: il Cavaliere alitò in sua direzione, mentre il destriero nuovamente si impennava, e una nuova folata di vento avvolse l’auror. Questa volta, però, non ci vollero scudi o protezioni a fermare quella che non era altro che una nebbia grigiastra che attraversò il ragazzo, senza causargli alcun danno. Infatti, in quello stesso frangente in cui venne attraversato dal fetido odore di morte, nella mente di Samuel prese vita un ricordo di tempi lontani, una memoria di ciò che realmente legava il Cavaliere al suo fido destriero. Un campo di battaglia, dove i morti non potevano essere contati, caduti come foglie d’autunno; una terra macchiata di sangue di mille e mille maghi e streghe. E tra essi aleggiava la figura ammantata del Cavaliere, mentre raccoglieva quelle anime ormai perdute. I corpi dei defunti giacevano in terra, mentre qualche avvoltoio cercava di recuperarne cibo per sfamarsi, destrieri erano caduti con i propri cavalieri, ma ce n’era uno che richiamò il marcio cuore del Mietitore: il destriero nero su cui ora lui impennava, riverso in terra, morto. In quel ricordo Samuel potè distinguere bene le stesse figure che aveva davanti e che stava combattendo con grande foga, potè osservare il Mietitore calarsi verso quel cavallo, carezzarne il manto fulvo, sporco ancora del proprio sangue e di quello dell’allora fantino ormai morto. La scheletrica mano del Cavaliere si soffermò sul muso del destriero per qualche attimo di più, fino a quando questo non sbuffò di nuovo freddo fiato dalle sue narici, rialzandosi su quell’ormai cimitero di soldati. Il Mietitore non aveva tolto la vita a quel cavallo, come ingenuamente Samuel aveva immaginato, ma gliel’aveva ridonata.
Quella nebbia di ricordo in cui Samuel si perse per qualche frangente si dissolse e tutto tornò al presente, su quel piano alternativo.
L’oppugno del ragazzo non ottenne l’effetto sperato, nonostante avesse portato ad una nuova consapevolezza del ragazzo, il quale comunque non si perse d’animo e aggredì l’entità con le sue fiamme esorcistiche.
Quando però le fiamme dell’incantesimo di Samuel presero vita, il cavaliere iniziò a soffrirne. Cercò di dimenarsi nel mentre il destriero nitriva inizialmente furioso e poi via via doloroso, parallelamente al volto scheletrico di lui, sempre più sfigurato dal dolore, ad indicare come le due entità fossero effettivamente, mortalmente, legate.
Un grido si levò, ma Samuel non aveva nulla da temere da una creatura così consumata, la quale però trovò comunque la forza di scagliare un’ultima rabbiosa folata di vento tagliente. Lo scudo e la prontezza di riflessi di Samuel, però lo fecero indietreggiare giusto in tempo, così da avvertire solo un lieve colpo, mentre vedeva il cavaliere bruciare e il destriero impennarsi. Non lo avrebbe cercato di disarcionare, cercando di reggere il suo fantino, ma mentre le fiamme li tenevano impegnati, Hedwin aiutò il suo gruppo con un levicorpus che lo sollevò, appendendolo dalle caviglie. E fu in quell’istante che la presa del Cavaliere sulla sua arma venne allentata. Le fiamme lo bruciavano e ritrovarsi appeso non era sicuramente una situazione piacevole. Lo spadone cadde in terra con un tintinnio, mentre le fiamme bruciavano completamente il Mietitore, il suo destriero continuava a nitrire. Fu un attimo e quello che era il Cavaliere, venne consumato completamente dalle fiamme di Samuel, lasciando della sua presenza solo una lieve nebbiolina argentea, che rimase sospesa; il suo destriero sbuffò aria dalle narici iniziando a camminare su e giù innanzi a quella nebbiolina, dietro di lui la spada.
Hanno un piano
"Io... sono... fantasma?" due occhi da cerbiatto sperduto nella foresta si posarono su Skyler, disperati e speranzosi allo stesso tempo "No io... io avevo capito di magia... io so che sono qui per maledizione... Cornelius... mi ha dato polverina per rilassarmi e poi... avevo detto di voler tornare a casa, che non mi mancava mamma e lui... mi ha detto che ero stresata, che dovevo rilassarmi e ... mi ha dato poiverina e poi sono finita qui... ma io... faccio la brava... voglio tornare a casa... o a lavoro..." affermò, stringendo poi le mani di Skyler, lasciando così che il ragazzo la scoprisse più tangibile di quanto la sua trasparenza avrebbe fatto supporre, e calda "Puoi dire a tuo amico di aiuatrmi... o puoi dire a Cornelius... che Svetlana Polivonka farà la brava? Che ha imparato e... e che posso ancora lavorare?"
Per Skyler forse la musica non sarebbe stata la cosa più straziante della serata, non quanto quegli occhi supplici, che, per rivedere i propri cari, sarebbero stati disposti a tutto, senza alcuna esitazione e senza alcuni conservazione della propria dignità. Forse fu per questo che il ragazzo si allontanò da lei per raggiungere Aleksey e schermare almeno parte del terribile suono della pianista, facendo sì che gli orribili e tristi pensieri che li avevano pervasi, un po' scemassero, permettendo anche ad Alaric di ritrovare un po' sé stesso.
Lanciò una lunga occhiata al giovane Auror, dalla testa ai piedi, facendolo sentire giovane ed inadeguato, non tanto perché l'uomo manifestò sdegno, quanto qualcosa di più gentile, una sorta di sguardo protettivo che si sarebbe riservata ad un bambino "Sei un bravo ragazzo, ma non sei in grado di affrontare l'Acromantula Scarlatta e il loro capo... io so cosa vuol dire farli arrabbiare, e non posso farti fare la stessa fine..."
La melodia stava continuando a piegare l'animo dei presenti, che stavano via via sempre più singhiozzando, nel mentre Claudia e Markab continuavano il proprio confronto verbale "Non conosco la parola che hai detto, ma... non è finita bene per chi mi ha fatto arrivare qui" affermò lei, levando un dito e indicando un uomo, sulla quarantina, pallido come la neve e molto più trasparente degli altri, accasciato in abiti lussuosi contro un angolo della stanza "Tutti hanno pianto la mia morte, e lui è morto qualche anno dopo, povero e con unico compagno il vino scadente... e ora è il mio spettatore più affezionato" ammise lei, molto compiaciuta, dovendo far morire il suo sorriso sadico quando Markab cambiò tono e marcia ed arrivò al punto di minacciare la cosa che la definiva: il suo pianoforte.
"No ti prego, non toccare il pianoforte!" affermò lei, gravando pesantemente le proprie mani sul pianoforte ed interrompendo la melodia "No farlo senza..." esitante la donna osservò i suoi spettatori, gli amici del ragazzo e poi cercò ancora la posizione ove doveva essere il reporter, rabbrividendo poi al sentire in lontananza un nitrito.
"Il mietitore è vicino... e se ci trova... ci falcerà tutti conducendoci chissà dove" squittì lei, osservando la vetrata, portandosi una mano al petto.
Rimuginò su qualcosa, poi, quasi con fatica parlò "So di chi parli... è... è quello che cercava quel potente vampiro... quello per cui il Mietitore viene ogni giorno e finisce col mietere noi, non potendolo raggiungere... Si trova a Nocturne Alley: si è rintanato là per scappare dal mietitore e dal vampiro... non ti so dire dove sia, ma... ma se ve ne andate... io... posso aiutarvi con il mietitore" spiegò lei, osservando poi i ragazzi.
"Non sono una carceriera... se non per Edward..." e a quel punto scoccò uno sguardo d'odio per l'uomo che l'aveva condannata a quella vita "Non godo nel provocare dolore, ma... la mia musica... dà sollievo alle loro anime e soprattutto le tiene al sicuro... lascia che ti faccia vedere... ai tuoi amici non farò niente..." e, ossequiosa, la donna riprese a suonare il pianoforte, intonando una canzone triste e più rapida della precedente, che però non sortì alcun effetto su nessuno dei tre eroi, nel mentre quelli attorno a loro però, pian piano, iniziavano a mormorare nomi, finendo inevitabilmente col piangere.
Lacrime argentee si liberarano dagli spettri più fragili e tutte loro divennero perle argentee liquide che la ragazza raccolse a formare un'unica sfera, che ripose in una boccetta.
"Bagnando la soglia del locale con le loro lacrime riesco... a tenerlo lontano: non può entrare qui, e siamo tutti al sicuro" spiegò lei, intingendo un dito nell'ampolla ed andando a segnare la soglia con esso.
"Lui è la morte... non lo puoi fermare, lo puoi solo rimandare... e questo è un ottimo modo per rimandarlo..." affermò lei, porgendo la boccetta al reporter invisibile "Prendi i tuoi amici, la tua pozione e questa ampolla... e vattene" imperò lei.
"Vi sta lasciando andare... fatelo prima che... vi resti come unica cosa per esistere la sua musica..." sussurrò il milionario ai due ragazzi vicini a lui, mostrando uno sguardo stanco e rassegnato, come se per lui ogni opzione fosse solo peggiore di quella attuale, comunque non felice, come facilmente intuibile dalla condizione di chi aveva pianto, come nel caso di Svetlana: accasciati a terra, seduti o in ginocchio, quegli spiriti erano talmente flebili da essere quasi invisibili, consumati completamente dal dolore e dallo sforzo.
Papere e uccelli
Prima di ricongiungersi ai suoi paperotti, mamma fenice (Nyx) aveva deciso di cercare di instaurare con loro un legame più forte, donando alle creature di fuoco un po’ della sua storia, della sua intimità; le fenici ascoltarono con attenzione e rispetto le parole di quella donna così a loro distante, ma devota, scoprendo man mano aspetti che ad un primo giudizio erano loro sfuggiti, fino a far loro parzialmente comprendere perché mai lei si reputasse a loro così affine.
«Le nostre eternità sono diverse, ma ciò che distingue un morto da un vivo è quanto sappia ancora legarsi ai vivi. I legami definiscono gli esseri viventi più di ogni altra cosa, persino più della vita e della morte stessa. Hai molte domande, ma non possiamo purtroppo rispondere a tutte, ma su quella giovane donna, possiamo aiutarti. Il Mietitore ha preso la sua anima.» - fece un attimo di pausa, prima che tutte le fenici emettessero un verso acuto di rabbia al sentir enunciare il nome di Cedri Olivander.
«Per il rispetto che porti a noi e che noi portiamo a questo luogo non osare mai più nominare quell’empio eretico che ha osato violare la millenaria devozione della famiglia Olivander con gli spiriti della natura, animali e arborei! Quella bacchetta non è stata creata in questo posto, neanche lui ha osato tanto e giammai noi lo avremmo mai permesso, e non a caso quando la famiglia Olivander ci ha chiamati a lordare i crimini del loro figlio, noi siamo prontamente accorsi per bandire la sua creazione, lui e anche l’abominio che aveva commissionato un simile eccidio»
Una lunga pausa seguì quelle bellicose parole, poi gli spiriti fissarono con attenzione la donna e benevolenza, finché una non si levò in volo e, davanti a lei, divenne una piuma color rubino «Prendi questo segno della nostra amicizia, per tornare alla vita senza doverti affidare alla morte.» conclusero, levando poi il capo, come ad indicarle il laghetto, loro punto d’incontro, e il seguente obiettivo di Alexander.
La Nebbia
Inutile dire che la fiducia del vampiro verso Peter non fosse particolarmente salda e forse ci si sarebbe dovuto lavorare di più, tuttavia il giocatore sapeva che non vi era così tanto tempo “Robert Stinfield, Principe dei Vampiri della corte di Londra” Peter aveva azzardato con le sue parole e da come rispose, cauto, il vampiro, egli ebbe modo di intuire come forse non avesse del tutto convinto l’altro, ma lo avesse almeno indotto a concedergli il beneficio del dubbio.
Gannicus sorrise, gelidamente, alle parole del campione, fissando poi con un filo di disgusto la mano tesagli dall’altro, tornando nuovamente a fissarlo con quegli occhi così profondi e bui, dentro ai quali l’altro finì col perdersi.
«Ancora un attimo: vieni da me.» Fu lui, a quel punto, a tendere la mano, facendogli cenno di avvicinarsi con un nuovo ordine a cui Peter non potè opporsi.
Fu solo un istante, come su tetto, ma poi il bracciale reagì ed improvvisamente fu libero dalla Malia, per quanto, guardandosi intorno, si sarebbe improvvisamente trovato accerchiato dalla nebbia, mai così spessa e scarlatta, facendo quasi sembrare che al mondo ci fossero solo loro due.
Ne afferrò un braccio, il destro e ne scoprì il polso con foga. «Sai, mio caro... io non sono uno che si fida di voi esseri umani. Voi tradite, scappate, vi appropriate di ciò che non vi appartiene.» - e per un attimo, Peter potè veder brillare uno dei suoi canini che sfuggì alle labbra quando ghignò alle sue stesse parole. Il vampiro tirò su il braccio del biondino, avvicinandolo al suo naso e socchiuse gli occhi annusandone l'odore invitante «Vedi? Voi esseri viventi pulsate di vita. La sento scorrere nelle vostre vene e al sol sentire quel lento fluire già mi viene l'acquolina in bocca. Ma, ahimé, mi servi ancora e questo comporta che io non possa ancora assaggiarti.» - riaprì lo sguardo su Peter, mentre la mano del vampiro libera dalla presa, si sollevò: l'unghia del non-morto carezzò la carne del giocatore, imprimendo la giusta forza affinché si rompesse al suo passaggio, come se fosse lama di un'affilata spada. Peter sentì un leggero bruciore, ma la presa sul suo braccio era troppo salda per potersi dimenare e sottrarsi all'incisione. «Ecco, questo ci lega: come mio servo, potrai muoverti nella mia nebbia senza dover nulla da temere, a differenza dei nostri nemici.» - sibilò dopo aver terminato e congiunto tutte le linee e le sue parole gli fecero capire come la sua vita era appesa ad un filo, e Gannicus ne era il burattinaio.
Alle altre domande del biondino, il vampiro non fece altro che voltare lo sguardo verso una casupola in fondo alla via, sembrava una bottega diroccata, peggio di quelle che avevano trovato i suoi amici ma di cui Peter non aveva idea alcuna. L'insegna era di legno marcio, appesa ad un gancio arrugginito. Il braccio del vampiro si sollevò e l'indice indicò quella via. «Adesso va'.» - imperò, lasciando infine libero il ragazzo.
→ mappa | ops
//Ciao piccoli di Snaso, eccoci qua a proseguire questo emozionante viaggio nell’ultramondo (?)
Le cornici vanno avanti, non vi resta che continuare a stupirci ancora e divertirvi!
Roll:
Peter: convincere: d20: 7+8=15 | Info: d20: 14+8=22
Nyx: fenici: d20: 13+5+4=22
Hedwin: levicorpus: d20: 13+4+10=27 | impedimenta: d20: 11+4+10=25
Selene: Goblin; d20: 6+6+1=13 | orbis su cav: d20: 1=fall
Markab: Intimidire: d20: 14+12+4=30 | Skysky: d20: 18+8+4+5=35
Aleksey: Alaric; d20: 6+5=11
Skyler: Segrègo: d20: 2+10+4+2=18 | cubista; d20: 2+10+4=16
Scadenza: domenica 17 ottobre, ore 12.00. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Azione 1: Tentativo di Sanctuarium attorno alla spada per generare un'area del diametro di tre metri ove il cavallo non potrebbe entrare
Azione 2: Tentativo se l'azione 1 funziona, di analisi della spada tramite Specialis Revelio per scoprire se vi sono fatture o maledizioni sull'arma
Oggetti:CITAZIONETarocchi Stregati:Mazzo di tarocchi capace unicamente di predire sciagure e decessi; le figure sulle carte possono cambiare, mostrando con precisione la malasorte del malcapitato.
(OT: in game l'uso di questi tarocchi fornisce un +2 a Intuito per tre role, quella in cui vengono usati e le due successive)
Coraggio: 27
Empatia: 32
Intelligenza: 30
Resistenza: 20
Tecnica: 20
Intuito: 40
Destrezza: 20
Carisma: 26.