Phantom Alley

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    Gli Snasi
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    ~ Lo Snaso NanoLa nebbia

    A volte, nella vita è importante decidere da che parte stare: non c’è mai un buono o un cattivo, un giusto o uno sbagliato; quello che realmente conta è la sopravvivenza.
    Peter si trovava in una situazione difficile, forse impossibile, contro un avversario che vantava una forza e un’esperienza a lui aliena, dimostrata da quel semplice ordine, che lo aveva costretto a lanciare via la bacchetta: mai gli era capitato una cosa del genere e ancora stentava a capire cosa gli fosse capitato, tuttavia era chiaro che contro un simile personaggio due erano le principali ipotesi: aiutarlo o rischiare la vita per fermarlo.
    Il giocatore di Quidditch optò per la strada che sembrava meno pericolosa, all’apparenza, quindi decise di mettersi a disposizione del pluricentenario, rispondendo alla sua proposta con altre domande.
    Il vampiro lasciò cadere degli attimi freddi di silenzio. Anche la nebbia cremisi rimase come sospesa, senza né avanzare né retrocedere, quasi riflettendo i pensieri dell’essere: Peter non sapeva se poteva muoversi, così come non aveva certo la contezza di essere salvo dalle ire dell’entità, rimanendo lì, in bilico tra la pace e la guerra.
    Infine, egli sbuffò una risata prima di far ascoltare nuovamente la sua voce «E’ la mia storia che chiedi, ragazzo? Sono centinaia e centinaia di anni che dovrei raccontarti, sei sicuro di avere abbastanza tempo, su questo piano di esistenza?» - il silenzio tornò tra loro, ma questa volta fu più breve del precedente «Non penserai mica di farmi parlare finché tu non tornerai al tuo piano? E spero tu non pensi che tornare alla tua realtà ti possa salvare dalle mie maledizioni… in ogni caso ti accontenterò. Secoli or sono ero un potente, stimato e temuto vampiro della coorte di Londra, ma tutto questo successo ovviamente non andava bene a molti, e tra di essi ad uno meno che agli altri: Robert Stinfield. Un nome che non potrei mai dimenticare nella mia lunga vita. Quanti anni sono passati? 311, forse. Arrogante, spocchioso… non meritava di essere Principe di Londra, lo sapeva lui e lo sapevo io, ma lui aveva allora come oggi importanti alleati e potenti connessioni» - ammise, visibilmente schifato ed annoiato dalla cosa «Mi sarebbero occorsi secoli per stringere accordi e tessere alleanze tali da rivendicare il posto che era mio, ma gli intrighi erano all’ordine del giorno e ahime non avevo più il lusso del tempo… fu in quel periodo che venni in contatto con il bacchettaio Cedric Olivander »
    La nebbia rimaneva ferma, non si sollevava più di quanto non lo fosse già e se Peter si fosse voluto affacciare per scorgere il vampiro, questa volta avrebbe potuto farlo «Era convinto di poter realizzare un manufatto oscuro così potente da permettermi di servirmi di una magia diversa da quella nera… ovviamente misi a disposizione di quell’uomo tutto quello che potevo: tempo, soldi, amicizie… cavie… ma non andò come volevo… Robert scoprì il nostro piano e Cedric una volta che ebbe ciò che da anni cercava di ottenere non volle più consegnarmi ciò che era mio… e così eccomi qui, prigioniero di questo Limbo… in cerca di vendetta e di giustizia» ammise lui con un ghigno malefico.
    «Olivander si nasconde in questa Nocturne Alley con la bacchetta che ha creato per me e che non mi ha mai consegnato. Si è rifugiato in questi edifici e ha sigillato l’ingresso a tutti i non-viventi, me incluso… Trovalo e portami ciò che è mio… e otterrai enormi poteri e ricchezze» il tono di voce era allettante, ma qualcosa nel suo sguardo era gelido e spietato, tradendo come la reale alternativa a quell’offerta fosse solo una: la morte.
    O una lotta all’ultimo sangue.
    mappa | ops


    Peter - d20: 7+8=15
     
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    Alexander Olwen | Auror
    Era incredibile scoprire quanto fosse fine l'intuito dei vampiri. Doveva essere grazie ai loro poteri che Daniele comprese che Xander avesse in qualche modo dimenticato il suo nome. Nel sentirlo il caposquadra schioccò il pollice e l'indice della mano destra e gli occhi si illuminarono come se gli si fosse finalmente accesa la lampadina in testa. Daniele, certo! Ricordavo fosse un nome esotico. Davvero, ce l'avevo sulla punta della lingua!
    Ciò che non si aspettava fu ciò che accadde subito dopo: anche Nyx lo conosceva, ma grazie ad Airwen. Il moro alzò un sopracciglio piuttosto sorpreso. Airwen è tua nipote? Sul serio? Non sapevo fosse imparentata con una vampira, non che sia in un problema ovviamente, ma ti assicuro che tengo molto a lei. Mostrò un sorriso gentile e avanzò in quel mix di alberi e animali spettrali. Nyx durante il cammino fu presa dalle fenici e disse di doversi allontanare. Nessun problema. Ci rivedremo allo stagno, vicino quell'albero con la luce verde. Lo indicò, dopodiché proseguì in direzione dello stagno.
    Qualcosa andò male nell'incantesimo che aveva utilizzato, poiché né i due germani né le paperelle grasse e dorate parvero parlare in Alexandrese. A rispondere alle sue domande fu però il fuoco verde che aveva scelto come luogo d'incontro con Nyx e Daniele. Oh, certo, sono qui per alleviare le pene di queste povere anime. Anche loro meritano una piscina privata dopotutto e non sarà di certo un diverso piano dell'esistenza a negargliela.
    In seguito all'Aqua Eructo giunsero nuovi animali: fate e altri tre paperi e tutti parvero felici di come il rampollo degli Olwen avesse reso più chic e instagrammabile l'ambiente.
    La fiamma finalmente cominciò a parlare, ma le sue parole più che chiarire dubbi ne generarono altri: un'altra portale non molto tempo fa si era recata in quel luogo. Chi era? O com'era fatta, magari potrei riconoscerla. Sai perché era giunta qui o cosa le è successo? Era probabile che le chiazze di sangue intraviste all'ingresso fossero le sue.
    Però io ho tenuto fede alla mia parola, posso chiederle altrettanto? C'è una domanda a cui ancora non mi ha risposto: ha visto recentemente una fiammella che si dirigeva in questa direzione? E se sì, da che parte è andata?
    L'ennesima paperella grassa e dorata si avvicinò ad Alexander e pareva aver buon gusto dato che sembrava aver preso l'auror in simpatia. Xander si chinò appena per poi afferrare il fazzoletto dalla giacca che indossava, metterlo intorno alla mano e usarlo a mo' di guanto per accarezzare la testolina della papera. Inoltre ho un'altra domanda: se è vero ciò che ha detto - noi siamo gli spiriti di alcuni alberi impiegati per le bacchette dalla famiglia Olivander - Nel dirlo cercò di emulare il tono della luce verdastra. Immagino sappia anche dove si trovi la bacchetta posseduta da Cedric Olivander, giusto? O quanto meno sa da quale albero è stata generata la sua bacchetta o se tale albero si trova all'interno di questo negozio? Inoltre lei chi è? Quale mago ha avuto il piacere di accompagnare nel percorso della sua vita?
    Ricevute le informazioni di cui aveva bisogno, attese di rincontrarsi con Nyx e Daniele che dopo aver posto la sua domanda alle paperelle andò dalla vampira. Naturalmente dopo che si sarebbero rincontrati il caposquadra li avrebbe aggiornati con le notizie che aveva ricevuto e li guidò nella direzione che il suo interlocutore gli aveva consigliato o - in assenza di questa - verso la seconda luce verdastra.

    RevelioGDR


    Azione 1: dopo essersi ricongiunto con tutti Xander prosegue verso la nuova meta in maniera mooolto silenziosa
    Azione 2: Xander tiene gli occhi aperti, cercando di notare ogni dettaglio degno di nota o suono improbabile



    Quirk attivato
    Primadonna Olwen: Quando Xander non è al centro dell'attenzione come merita e richiama l'attenzione di tutti i presenti, +1 a carisma. Se entra in modalità “no Lance, io esco” +2.

    Coraggio: 50
    Empatia: 20
    Intelligenza: 46
    Resistenza: 46
    Tecnica: 20
    Intuito: 32
    Destrezza: 45
    Carisma: 40

    Duellante magico
    Resiliente
    Magiatleta
    Magiecologo
    Magiastronomo
    Incantesimi Avanzati
    Ninjutsu
    Artimanzia Applicata
    Magiacrobata
    Re dei duelli
    Obliviatore

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    Peter Coffey
    Per quanto possibile, Peter sollevò le mani a frapporle tra lui ed il vampiro -o ci avrebbe provato, in caso fossero state abbastanza libere- come a simboleggiare che non aveva cattive intenzioni.
    No no, mai pensato niente del genere... anche perché non so se tornerò mai azzardò con un mezzo sorriso, cercando di buttarla sul ridere. Non era forse un'ottima idea, ma tanto valeva tentare, tanto sarebbe morto comunque.
    Robert... quel Robert? Osò, per quanto potesse sembrare stupida quella domanda e per quanto stridesse anche alle sue orecchie. Di che altro Robert poteva star parlando? Solo a pronunciare quel nome, Pete tremava da capo a piedi, temendo una potenza del genere.
    Sollevò la testa per osservare il vampiro e tese le orecchie per ascoltare le sue successive parole. Ma che meschino! Affermò una volta saputo cosa aveva combinato Olivander jr nei confronti di quel vampiro che, in fin dei conti, non aveva nessuna colpa se non quello di essere bruttino.
    Ehi ma io sono vivo! Quindi posso entrare ovunque! Troverò la vostra bacchetta e ve la riporterò, ve lo assicuro! Sicuramente è più al sicuro tra le vostre mani che in quelle di un bacchettaio pazzo... rifletté, cercando di alzarsi in piedi. Dunque... posso andare? Domandò, sperando che la risposta fosse affermativa. Peter, al contrario di come avrebbero potuto pensare molti altri, non stava mentendo solo per ottenere la libertà, quindi anche se l'altro avesse cercato di leggergli la mente o qualcosa del genere, avrebbe trovato solo sincerità. Era contro le ingiustizie, siano esse verso un onesto cittadino o verso un vampiro centenario. Se posso chiedervelo... sapete per caso in che edificio in particolare si nasconde? Sennò... sennò lo posso cercare. Una volta ottenute le informazioni oppure no, si sarebbe ritrasformato in un falco per planare in strada ed andare verso dove il vampiro gli aveva indicato, se invece non gli avesse dato indicazioni precise, si sarebbe diretto verso la Casa di Olivander. Tutto ciò, ovviamente, se il vampiro gli avesse concesso il suo benestare. Prossimo obiettivo: trovare quel birichino di Cedric!
    26 y.oFalconsAnimagusQuidditch's playerFrom London


    Mezza azione --- Cerca un tetto (possibilmente piatto) dove atterrare
    Azione gratis --- sul tetto, si ritrasforma in umano

    Azione 1: Continua a parlare con il tipo brutto e gli chiede se ha idea di che edificio possa essere la base di Cedric (Carisma? 31)
    Azione 2: SE il tipo gli da l'ok, si trasforma in falco (gratis) e torna in strada, dirigendosi poi verso l'edificio indicato dal vampiro SE glielo dice, altrimenti si dirige genericamente verso la casa di Olivander


    STAT:

    Coraggio: 32
    Empatia: 32
    Intelligenza: 20
    Resistenza: 25 (Ricordo che ho resi I ùù)
    Tecnica: 20
    Intuito: 21
    Destrezza: 32 (Ricordo che ho Atlet I ùù)
    Carisma: 31

    SKILLS:

    Resilienza I, Atleta I, Duello I

    OGGETTI:
    - Idromave - potere di Demetra: per tre turni il player ha +5 Empatia e può animare qualunque pianta voglia; la pianta attacca avendo bonus adeguati (es. applica sanguinamento se ha spine, avvelenamento se velenosa…) togliendo 3pv aggiuntivi all’avversario per turno; il minion pianta può essere sacrificato se il player viene bersagliato da un attacco potenzialmente mortale.
    - Easter B-egg medico: nella tasca si possono ritrovare comuni rimedi
    3. Essenza di dittamo con cerotto per ustioni
    - Bracciale di Uriel
    Un bracciale composto di crini di unicorno intrecciati tra loro e fusi tra loro con una saetta. Infatti l'argenteo artefatto è percorso, a tratti da lievi scosse elettriche che, tuttavia non provocano danno alcuno.
    La tradizione vuole che appartenesse ad Uriel, arcangelo ebraico, guardiano dell'Eden che veglia sui tuoni nefasti e sul terrore delle forze maligne.
    Il suo potere difende chiunque lo indossi dalle influenze esterne che provino minacciare la sua mente ed il suo corpo.
    Bonus e Malus: Chiunque lo indossi, ogni volta che sta per subire uno status negativo, ha diritto a 2 tiri salvezza gratuiti, a quest, in Empatia per difendersi ed evitare il malus.

    QUIRK:

    AHAHAH NESSUNO

    OUTFIT:

    Click
     
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    Skyler Mave
    Infermiere | 25 anni

    La Combo Storia Strappalacrime e Musica Commovente non era proprio semplice da gestire, e infatti Skyler si sentì sopraffatto: guardò la Ormai Fu Cubista con uno sguardo tenero, immaginando quanto si sentisse dispersa in quel mondo.
    Da morti lo Statuto di Segretezza non vale, vero?
    “... sì, il Magic era invischiato nella magia - scusa il gioco di parole. Anche se solitamente le persone non magiche non dovrebbero poter… essere fantasmi. Ma posso provare a chiedere ad un amico della tua situazione, quando torno Di Là. Come ti chiami?”
    L’identità di una persona non muore mai - almeno, così pensava Skyler.
    Tuttavia, per quanto volesse poter aiutare la ragazza, capì che se fosse rimasto fermo per sempre in quel luogo non ci sarebbe mai riuscito; Markab sembrava il solito (o almeno, la runa parabatai sembrava tranquilla), ma Aleksey?
    Non conosceva così bene l’Auror, anzi - non lo conosceva affatto. Stava forse reagendo in maniera simile a quella melodia? Che fosse effettivamente magica?
    Si scusò con la ragazza, muovendosi quindi verso Aleksey per tentare di raggiungerlo: era necessario rimanere lucidi.
    “Come stai tu…? Questa musica - non mi fa bene.”
    Ponendosi vicino al Gran Figlio di Putin, avrebbe disegnato tre linee orizzontali in aria, e quindi un quadrato per contenerle, mormorando “Segrègo”.
    "Parlato"- 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
    RevelioGDR


    Interagisce con la cubista fantasma chiedendole il nome, quindi scusandosi quando la lascia.

    Mezza azione: si muove verso Aleksey.

    Azione: Segrègo per isolare se stesso e Aleksey con una barriera quadrata (40 Carisma, Soc I, Biglietto da visita di Rubeus Corrigan (nella cover del magifonino): elegante cartoncino tascabile che riporta l'ubicazione della villa dei Corrigan e i loro estremi telefonici. Se portato con sé, conferisce +2 a Carisma.).
    Classe: Sonico
    Movimento: si tracciano 3 line orrizzontali a mezz'aria e poi un quadrato che le contiene.
    Effetto: crea una barriera sferica o quadrata che isola sonoramente la zone compresa
    Note: la barriera copre una zona limitata e può contenere massimo tre persone.
    Con Soc I ha un bonus di 1d6 nell'opporsi ad incanti sonici.


    Medimagia Generale - Med I
    Manipolazione Mente - Ment I
    Magipsicologia - Med II, Ment II
    Scudo Magico - Dif I
    Magibiologo - Verde I
    Fattucchiere - Nera I
    Magia Preventiva - Med II, Dif II
    Maginfluencer - Soc I
    Resiliente - Res I

    Coraggio: 33
    Empatia: 44
    Intelligenza: 24
    Resistenza: 34
    Tecnica: 24
    Intuito: 25
    Destrezza: 20
    Carisma: 40

    Inventario:
    - Magifonino (gratis con Maginfluencer).
    - Biglietto da visita di Rubeus Corrigan (nella cover del magifonino): elegante cartoncino tascabile che riporta l'ubicazione della villa dei Corrigan e i loro estremi telefonici. Se portato con sé, conferisce +2 a Carisma.
    - Ester B-egg ninja n.3: pozione incendiaria.
    - Idromave - potere di Patroclo: +4 Empatia per tre turni; gli incanti scudo hanno un bonus +4 Empatia per tre attacchi, anche non consecutivi, durante tutta la role; per tre attacchi, anche non consecutivi, gli incanti scudo possono proteggere anche due alleati vicini
    - 1 Caramella gommosa a forma di pesce, gusto lampone e limone: ripristina 5pv e può curare avvelenamento (uso singolo).
     
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    ~ Lo Snaso NanoCasa Olivander


    C’era chi giocava con un cavaliere senza testa, chi con una nebbia rossa e chi invece parlava con degli spiriti dal temperamento animoso. Vath aveva capito, dopo aver sentito le urla della donna traslucida di cui aveva richiamato l’attenzione, che non era argomento di suo gradimento, la famiglia Olivander. Quando il ministeriale riprese la parola, la donna sollevò il telo che copriva una vecchia scrivania, iniziando a lanciare dai cassetti penne e oggetti che erano riposti lì dentro, con frenesia. I due ragazzi dovettero schivare diversi fogli, oggettini vari che la donna lanciava senza davvero vedere dove arrivassero «Kyaaaaaaaaaaaa!!! Devo sempre pensare a tutto iooooo!!! Che sia dannata questa famiglia!». Tuttavia, al sentir il ministeriale insistere sulla questione, non potè fare a meno di fermarsi, con in mano un tagliacarte «Cosa mi hanno fatto?! Cosa mi hanno fatto?! Pulisci di qua, pulisci di là! Lava a terra! Cambia l'acqua i pesci! E' chiaro che voi non abbiate la minima idea di cosa significa servire una famiglia come la loro! Non mi lasciavano mai in pace, MAI! Aaaah, io so di chi parlate! Lui era il peggiore! METTI QUA, TOGLI LA’, LAVA SU, LAVA GIU! STENDI, TOGLI, METTI.» - sembrava sicuramente più propensa a parlare adesso tanto che ora fermare la sua parlantina era quasi impossibile, seppur la sua voce appariva a tratti stridula e nevrotica, mentre lasciava il fermacarte sulla scrivania impolverata e voleva davanti a Vath e Wyatt, guardando Vath e trovandolo un ottimo interlocutore oltre che davvero affascinante, grazie anche all’intervento del protego astralis di Wyatt che diede quella spinta in più al fascino dell’oratore. Quindi la donna si concentrò principalmente sul ministeriale, ricominciando a parlare animosamente e gesticolando «Cedric Olivander, il mio incubo! Quella sua stanza puzzava di putrido, era buia, tetra. Ah, ma per lui il vecchio Signor Olivander prese l'unica decisione saggia della sua vita: mandarlo via! E quando se ne andò, sarà morto per la sua puzza! Non lo so, eh! Ma quell'uomo aveva qualcosa che non andava! Ma posso dirvi una cosa: se cercate qualcosa di suo, qui, non lo troverete. Il Signor Olivander riempì lui stesso le scatole di Cedric per mandarlo via, prendendo tutta la loro roba. Dove se n’è andato Cedric? Dove?! Eh, dove! In quel bugigattolo che si era creato, che puzza pure là! Una sola volta ci sono andata! Mamma mia! Ho già detto che questa famiglia dovrebbe essere maledetta?! Quel postaccio! Buio, puzzolente, umido! E poi… poi… la gente che gira in quella zona! Mamma mia! Credo che...» - fece per riflettere appena, prima di recarsi di nuovo alla scrivania e rovistare di nuovo lanciando fuori oggetti, fogli, bigliettini da visita a caso «Oh, eccolo qui! Questa è la sola cosa che Cedric lasciò e che il Signor Olivander non trovò mai! Ora andatevene! Non so che altro dirvi!» - lo lanciò con animo verso i due, colpendo in pieno volto Wyatt, quindi e se l'avesse raccolto avrebbe potuto constatare come quella pergamena non fosse intera: una buona parte era bruciata, andata perduta ormai ma vi era rimasta qualche scritta dove avrebbe potuto leggere poche parole lasciate a metà: Pozione per - 2 code di ros - 15 ml di acqu - 12 gocce di.

    Sicuramente continuava, ma l'altra parte era ormai andata perduta.


    Nel frattempo, Krasus e Bloom aveva il loro bel da fare con lo spirito del signor Olivander. Esaminando la traccia che aveva trovato Bloom notò che più si avvicinava e più pulsava, come se volesse essere notata dalla ragazza: quando l’auror si concentrò per capire di più su quella lacrima, qualcosa accadde.

    Le sembrò quasi di venir risucchiata al suo interno, la sua vista si annebbiò per un attimo e nell’istante in cui tutto tornò a fuoco, Bloom avrebbe potuto notare come i colori si fossero sbiaditi e quella casa non era più abbandonata come l’aveva vista fino a quel momento. Sentiva delle voci, delle porte sbattere e se si fosse girata non avrebbe trovato più Krasus, ma davanti a lei, quella stessa stanza, emetteva la luce di una candela. La porta era socchiusa e sbirciandoci dentro avrebbe visto una scena che forse la ragazza non si sarebbe aspettata: era la cameretta di un bambino, questo poteva notarlo dal tappeto al centro, dove erano riversi diversi giochi di legno. Poteva sentire i singhiozzi di un ragazzino di circa sette anni, poi la voce di un uomo che a Bloom non fu difficile collegare al fantasma del Signor Olivander con cui poco prima Krasus stava parlando «Non imparerai mai, Cedric! Mai!» - le mani del vecchio Olivander andarono a slacciare la cintura e mentre il bambino si rannicchiava sul letto coprendosi la testa con le braccina, Olivander iniziò a far schioccare la sua cintura di cuoio su di lui «Impara, Cedric, o sarò costretto a prendere una scelta che non piacerà a nessuno.» - e mentre parlava, la cinta schioccava sul corpo di quel bambino.

    La visione si interruppe quando il piccolo Cedric sollevò lo sguardo, con gli occhi languidi, cercando di spiare tra le sue braccine e incrociò il volto di Bloom, come se l’avesse notata davvero.

    L’auror ritornò al piano ancestrale, lì dove aveva lasciato Krasus e la lacrima del ricordo svanì. Oltre ad essa, guardandosi intorno, Bloom non avrebbe visto nient’altro di interessante, forse perché nulla poteva rivaleggiare con un ricordo vissuto in prima persona.

    Krasus, invece, decise di entrare nella stanza, sorpassando quel limite che stava bloccando il Signor Olivander in quella stanza. Il vecchio Olivander lo accolse come se fosse da troppo tempo che non vedeva un’anima viva (?!) e quando sentì le sue domande, il suo sguardo si addolcì con una strana malinconia a tingere l’espressione traslucida «Mio caro Krasus… vorrei dirti che la tua supposizione è esatta. Che esiste davvero un bacchetta che possa contrastare… l’abominio di cui tu parli, ma purtroppo non è così. L’odore di alloro che senti, probabilmente, è ancora quello che impregna la mia anima, ma non appartiene a nessuna bacchetta di luce. Cedric… » - il suo sguardo si spostò su Bloom per qualche istante, prima di tornare a Krasus «… lui era troppo pericoloso e non sarebbe bastata alcuna bacchetta per farlo desistere dai suoi progetti oscuri. Ma noi Olivander non potevamo permettergli di lordare con una simile onta la nomea della nostra famiglia e con essa l’arte della bacchetta...»

    Con dolore, l’uomo esito, volgendo di lato lo sguardo «Per fermare la sua sete di potere e cancellare ciò che non potevamo cancellare ci siamo rivolti a luminosi e antichi poteri… una magia antica, potente, che vuole la forza e la determinazione di maghi e streghe uniti per poter chiedere aiuto ad un’entità superiore. E’ questo che abbiamo fatto, una maledizione di luce che lo bandisse dal piano della realtà.»

    Un pesante silenzio si diffuse per la stanza, mentre l’uomo, ancora, pareva riflettere «Per lanciare quel sortilegio fu necessario un rito che richiese gli sforzi di tutta la nostra famiglia, facendo appello a tutti gli spiriti animali e vegetali che su di noi vegliavano… su questo piano di dolore e incertezza dubito sia possibile replicare un simile miracolo, e anche se fosse possibile… riuscireste solo a portare il suo tormento su un altro mond» l’artigiano osservò il ragazzo, spostando gli occhi oltre la soglia, udendo la follia rabbiosa di Adele «Sei qui per porre fine alla sua esistenza? Per punirlo? Date ascolto ad un uomo che non ha saputo lavarsene le mani: lasciate perdere. In questa dimensione, Cedric ha terribili cacciatori che lo cercano per fargli scontare tutte le colpe che ha commesso, e anche quelle che avrebbe permesso accadessero»


    Uccelli venite!



    L’ex docente decise di metterci del suo nelle indagini in quella strana giungla e mentre i due colleghi entravano in contatto con la natura, lui decise di prendere un assaggio di sangue, degustandolo come Cannavacciuolo farebbe con i piatti di Master Chef. Daniele rimase profondamente colpito da quel gusto, particolarmente delizioso, persino per essere umano e giovane e nonostante il sentore dell’alcool deformasse il gusto, portando note al suo palato che, meglio analizzate, ricordarono all’uomo un cocktail che aveva bevuto al Phantom Alley.

    La traccia non era sicuramente fresca, forse di qualche giorno prima, perché ancora non si era seccata totalmente. La nota femminile del sapore saltò subito alle sue papille, così come la presenza in essa del potere di un altro non-morto, confermando la prima sensazione di Daniele: quel sangue era troppo buono per essere finito lì per caso; qualcuno doveva aver selezionato quella persona tra tante.

    Le supposizioni del gruppo trovarono conferme nel grande salice, il quale stava raccontando un po' della sua storia all'auror e all'ex docente «Ahahah, giovane mago. Il tuo temperamento è sicuro degno della tua generosità, ma porta pazienza per questo povero e vecchio albero: il nostro concetto di tempo è molto diverso dal vostro. Ho in effetti percepito una donna entrare nel negozio. Andava di fretta, più di te, come se stesse cercando qualcuno o... qualcosa. Quando è entrata qui, non potevamo fare molto per lei: era troppo spaventata per volgere il suo cuore a noi. Ha vagato per il negozio per ore, fino a perdere le proprie energie e iniziare a piangere, così, alla fine, il Mietitore l’ha trovata e la nostra benedizione non è stata sufficiente a proteggerla da lui»

    Il salice sembrò respirare profondamente, tornando ad ascoltare l'auror che intanto spostava il discorso su Cedric «Chi? Oh, non conosco il nome del mago che tu cerchi e della sua bacchetta, ma se cercate un legno macchiato dalla magia nera, c’è un nostro sventurato compagno che ha subito quel triste destino… lo troverete in fondo alla stanza… se potete porre fine al suo supplizio, noi tutti non potremmo esservene più grati» propose, mesto, lasciando le proprie radici penetrare nel pavimento e nella terra.

    «Perché di noi son fatti i cuori delle bacchette dei maghi che esse servono. E a loro siam legate nella vita, nella morte e nel limbo.» le fenici ebbero per Daniele solo parole criptiche +, dimostrandosi molto meno disponibili, almeno con lui, rispetto alle papere che avevano deciso su di fondare un fanclub per Xander: ben tre paperotti (escludendo i compagni (?)) accompagnarono Xander nella parte più interna del locale, fino alla sua porzione posteriore. Camminando silenzioso come una pantera, egli si avventurò fino a scorgere una luce azzurrognola simile a quella che aveva già visto e verso la quale si diresse immediatamente.

    La fiammella si trovava in uno spazio simile ad una radura in quel luogo, uno spazio ove le altre piante si erano ritirate lasciando in un angolo buio l’albero e la sua luce azzurra, che riluceva spettrale, gettando lunghe ombre dietro i nostri eroi. Un intenso profumo speziato giungeva alle narici di tutti i presenti, nonostante la corteccia forse marcescente e i rami spogli, privi anche solo di una foglia.

    «Siete venuti… siete davvero venuti… siete… venuti a porre fine ai miei tormenti?» domandò una voce femminea, stroncata dalla stanchezza e dal dolore. Osservandolo, Nyx fu abbastanza certa di avere davanti un albero di sandalo.


    mappa | ops



    Vath: placare la donna: d20: 14+8+4=36 | persuadere la donna a collaborare: d20: 15+4+8+9=36

    Krasus: sintonia con lo spirito: d20: 16+5=21 | m.a.: sintonia spirito: d20: 13+5=18 | chiede allo spirito di avere la bacchetta o comprarla: d20: 10+5=15

    Bloom: esamina la traccia: d20: 8+5=13 | analizza l’ambiente: d20: 7+5=12

    Wyatt: protego astralis venere su vath: d20: 9+7=16

    Xander: colloquio con albero: d20: 12+2(quirk)+10=24 | silenzio movimento: d20: 19 | scruta l’ambiente: d20: 16+2(nyx)+8=26

    Daniele: domanda alle fenici: d20: 4+7+4=15 | Sangue: d20: 15+7+3=25 | Osservazione: d20: 2+9=11


    Peter e gli altri verranno esitati domani nell’avanzamento di ambientazione ♥

    Per voi, i mini-esiti, terminano qui *ZAN ZAN ZAAAAAN!*
     
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    Markab Castlewine
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    Nell'immaginario collettivo erano le ragazze di classe a star sedute su un pianoforte, ma Markab, in quanto primadonna, poteva fare perfettamente le veci, persino da invisibile 'Sono figo in ogni modo io!' si disse nel mentre il fantasma pianista si presentava come Claudia Shunmann "Piacere mio, Claudia" affermò lui con voce morbida, ascoltando il racconto di lei, piuttosto confuso in vero, non conoscendo praticamente metà delle cose che ella disse 'Merda... e ora?' si disse lui, decidendo di rispondere come si faceva a Dernise: di arroganza.
    "... Non sono mai stato molto bravo in musica classica, sono più da house o techno, ma credo non ci fossero al tuo tempo, vero?" propose lui, servendosi della propria fiera ignoranza come un arma, proprio coem avrebbe fatto un Jonathan Baker qualsiasi 'Solo che lui avrebbe puntato un'ascia alla gola di lei' mentre lui, al massimo le avrebbe piantato in gola ben altro (?).
    Ascoltò la storia di lei e sospirò "Ai miei tempi lo avrebbero chiamato femminicidio e ci sarebbe scoppiato dietro un enorme casino" propose lui, sopravvalutando la risposta mediatica alle morti di povere ragazze colpevoli solo di essersi fatte amare dalle persone sbagliate "Invece penso che il bastardo abbia vissuto una bella e serena vita del cazzo... come si chiamava?" affermò lui, prendendo appunti mentali della storia, sia per farci un articolo sia per ingraziarsi lei, la quale interruppe la propria nenia, ricominciando poco dopo sia a suonare sia a fare domande a lui. Solo che qualcosa in quella musica era cambiato, e non solo lì.
    'Sky!' una strana fitta colpì la sua runa parabatai e voltandosi si rese conto della disperazione che stava regnando attorno a lui e che stava muovendo anche il suo migliore amico.
    'Lurida puttana succhiafelicità' senza esitare il ragazzo balzò giù dal pianoforte, affrontando nella propria invisibilità la donna.
    "Consolare? Io vedo solo una valle di lacrime." affermò lui, lasciando che la sua rabbia permeasse chiaramente le sue parole, col preciso intento di farle intendere come avesse mangiato la foglia e non gli andasse assolutamente bene.
    "Lo hai detto tu che sono speciale... e per me i due ragazzi che sono venuti con e lo sono pure... specialmente il biondo... quindi smetti di fare quello che stai facendo... o ti faccio smettere io" avendo cura rendere rumoroso il suo armeggiare con lo zaino, il ragazzo prese da una tasca di quest'ultimo una pozione incendiaria. Delicatamente fece tintinnare la boccetta sul legno dello strumento musicale.
    'Lo sfondo' pensò lui, ripetendo praticamente la sua frase motto nella vita, anche se meno convintamente del solito, questo perché, tra le persone annichilite dalla stregoneria di lei ve n'era una che a lui andava benissimo rimanesse imbambolata 'Ci manca solo che si svegli e mi noti...' si disse ancora una volta, rendendosi conto di quanto le sue opportunità fossero limitate, o quantomeno non preferibili.
    "Sei tipo la carceriera della zona, quella che tormenta gli altri? Cosa succede se spacco questa pozione incendiaria sul tuo pianoforte? Dici che scappano tutti o ti saltano addosso?" chiese lui, forse un po' provocatorio, lasciando calare poi un pesante silenzio.
    "Siamo qui per cercare un tizio: Cedric Olivander, ti dice niente? Era un tizio pazzo che inventava bacchette... Per me puoi fare che vuoi con quei tizi, non sono cazzi miei: dimmi quello che sai e porto via i coglioni come sono venuto" imperò lui, sempre pronto a fare ciò che non voleva, ben concentrato sull'agire di lei, per scattare al bisogno.
    RevelioGDR


    Azione 1
    Intimidire la pianista
    CAR50; SOC1; [+12+4]

    Azione 2
    Rompe la boccetta di pozione incendiaria se la donna non la smette di tormentare Skyler e Aleksey.

    Mezza azione
    Studia l'atteggiamento di Skyler per capire se sta meglio
    emp32; soc1/ment1 [+8+4]


    Equipaggiamento
    - easter b-egg ninja: 3. pozione incendiaria
    - Ombrello Ripara Pioggia: uno speciale ombrello che potrete usare ogni volta che vorrete ripararvi dalla pioggia e stare asciutti. Quando lo aprite, non solo la pioggia scanserà la zona attorno al vostro ombrello, come se scivolasse giù, ma vi sembrerà di sentire uno strano tepore, asciugarvi delicatamente, senza ammalarvi.
    - Idromave - potere di Ares: per tre turni, si ha +5 Coraggio e forma draconica: il player può sputare fuoco (pari a Incendio, ma scala su Coraggio) e può volare.
    - magifonino
    - un coltello in lama temprata (duello 1)
    ]
     
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    Nyx H. Muìrghein
    Vampira - 25 anni (sembra) - Irlandese - Outfit
    Scheda PG - Stat.

    Come immaginava era stato uno schifo assaggiare quel sangue secco, ma aveva dato interessanti informazioni... a quanto pare era di una donna ed era pure sotto l'influsso di un altro vampiro. Centrava sempre Phoebe o si trattava di qualcun altro?
    Può andavano avanti in quella "caccia al tesoro", più aumentavano le domande e di risposte manco l'ombra. Magari le anatre avrebbero fornito finalmente qualche informazione veramente utile sulla strada da percorrere per trovare quella maledetta bacchetta (in tutti i sensi).
    Aveva notato i suoi compagni parlare con uno dei fuochi verdi che avevano seguito proprio dentro il negozio, ma al momento la sua attenzione era rivolta alla meravigliose fenici che le avevano concesso di interloquire con lei.
    Lo scetticismo delle tre creature era giustificato, infondo perchè una non-morta doveva elogiare tanto esseri che come loro non avrebbero mai trovato la morte, grazie alla continua rinascita dalle proprie ceneri.
    La vampira abbassò un attimo lo sguardo, in parte triste per quella sua condizione, in parte imbarazzata dalla figura che ci aveva fatto... ma quando tornò a rivolger loro la parola, la voce era sincera, forse un po' incerta sul concetto che voleva esprimere ma comunque onesta.
    << Sì, posso immaginare che sia quasi ironico che una della mia "razza", bloccata in una perenne morte innaturale, mentre voi ogni volta l'accogliete per poi rinascerne... Esser diventata una creatura della notte mi ha fatto rinunciare a tante cose, gli affetti della mia famiglia che ho visto invecchiare e lasciare il mondo terreno, potermene creare una mia, con figli e nipoti... la gioia di vivere ogni giorno, trovando la felicità anche nelle piccole cose che lo rendevano speciale... una vita normale, innamorata e amata, aspettando il dolce abbraccio della morte per un meritato riposo, per poi ricongiungermi coi miei cari nell'aldilà... - dovette un attimo fermarsi, solo a pochi aveva espresso sentimenti ed emozioni tanto personali, ma sentiva che quelle creature avrebbero potuto capirla, così, dopo un profondo respiro, continuò - Ma se io non fossi diventata ciò che sono adesso, non avrei mai conosciuto la mia lontana nipote Airwen, e la sua famiglia, mia discendenza anche se non diretta. Non avrei potuto conoscere altre persone umane e non, divenute importanti e che, anche se è inevitabile che un giorno alcune mi lasceranno, ne conserverò per sempre il ricordo in questo mio cuore freddo e immobile.>>
    Un caldo ma malinconico sorriso, le sollevò leggermente gli angoli della bocca, occhi divenuti lucidi. Il solo pensiero che un giorno la sua adorata druida non ci sarebbe più stata, le faceva dolere il petto, ma non aveva senso rattristarsi e perdere tempo prezioso con cui avrebbe potuto creare bellissimi ricordi, quindi evitava di pensarci e viveva alla giornata, evitando di pensare a futuri troppo lontani.
    << Penso che sia stato proprio il profondo legame con la mia famiglia, durato nel tempo, benchè i passaggi di generazioni in generazioni, a non farmi perdere la ragione, a tenere lontano la bestia oscura e assassina dentro di me, rimanendo con un'umanità che non tutti i vampiri possono ancora "vantare". E' per questo che ancora coltivo le mie passioni e hobby, come le passeggiate notturne nella Natura, cercare d'imparare a creare pozioni che non mi esplodano in faccia... e la venerazione per creature tanto misteriose quando affascinanti come voi, anzi... si potrebbe dire che mi sento quasi più affine a voi, perchè, anche se in un modo un "po' diverso" anch'io sono tornata dalla morte, mi è stata donata una nuova vita anche se non è il termine propriamente più azzeccato per definirla... ed entrambi abbiamo l'eternità per conoscere gente, provare emozioni e sentimenti, vivere avventure o comunque esperienze che porteremo sempre nel cuore come ricordo.>>
    Mentre parlava, il tono si era fatto sempre più sereno, il sorriso più accentuato... attingeva coraggio dalle proprie parole, parole che non erano tutte sue, ma che le erano state dette da persone che aveva amato e che ora non c'erano più ma per cui ancora provava tanto affetto, per consolarla nei momenti bui di sconforto, per infonderle il coraggio necessario ad affrontare quella sua particolare "condizione".
    << Vorrei tanto poter stringere amicizia, o almeno un legame con voi... Diventerebbe uno dei miei ricordi più preziosi... e magari potremmo vederci, appena rinascerete! Sarebbe bello poter raccontarci storie e magari intraprendere emozionanti viaggi insieme! A parte alcuni della mia razza, non ci sono altre creature al di fuori di voi, con cui mi piacerebbe condividere l'eternità.>>
    Ecco, lo aveva detto. Aveva confessato quanto vorrebbe poterle rivedere anche nel mondo dei vivi e stringere un rapporto con loro. Sperò di non esser sembrata troppo sfacciata o impertinente in quella sua stupida proposta, probabilmente avevano di meglio da fare che andar a trovare una vampira di dubbia sanità mentale visto che stava parlando con degli uccelli lodandone la magnificenza e qui i doppi sensi si sprecano .
    << Comunque sarei qui anche per chiedere informazioni sulla persona che è passata da qui ferita, ne ho sentito il sangue e se sembra fosse sotto la malia di un vampiro... Io e i miei compagni stiamo cercando una bacchetta maledetta creata dal figlio diseredato di Olivander, il suo nome era Cedric...>>
    Il suo sguardo si fece sospettoso, poco convinto su cosa stesse succedendo, e anche un po' infastidito per come era stata quasi "costretta" a finire in quel luogo, senza neanche sapere come sarebbero tornati.
    Ci ha commissionato l'incarico, a noi tre e ad altri in giro per questa Diagon Alley spettrale, una vampira di nome Phoebe, ma io sinceramente non sono molto convinta su ciò che sta succedendo e sull'effettiva esistenza di un oggetto tanto potente e oscuro. Voi che siete creature che rigenerano ad ogni ciclo di vita, forse in mondo dei vivi, quando tutto è successo, c'eravate, avete sentito qualcosa... Potreste dirmi più informazioni possibili su questa "leggenda"? Dove si trova adesso Cedric? E soprattutto, dove si perdono le ultime tracce della bacchetta da lui creata? Cosa sapeva fare? - si fermò un attimo perchè stava esagerando con le domande specie così a raffica - Chiedo scusa per la mia maleducazione, non volevo esser assillante con le mie domande, ma siamo stati mandati in questo piano con un imbroglio e senza neanche un indizio da seguire, una strada da percorrere... solo un racconto degli orrori.>>
    Sperò con ogni cellula che le fenici l'aiutassero e rispondessero alle sue domande... Erano tre creature eterne, erano sicuramente vissute in quel periodo, e anche se erano morte, comunque erano qui quando qualcosa successe! Avranno pur sentito con le proprie orecchie, informazioni e dettagli su Cedric e la bacchetta, indizi molto più sicuri e utili di una favola dei fantasmi con cui li aveva mandati là Phoebe...
    Ci stava ripensando sulla sua richiesta di assunzione al Phantom Alley.

    wanna more? – @hime-portfolio


    Interagisce con le fenici

    Azione 1.

    Azione 2.

    Nome: Incanto di Esopo
    Classe: Animale
    Formula: Natura in fabula
    Movimento: puntare la bacchetta verso l’animale.
    Effetto: permette di instaurare temporaneamente un dialogo con l’animale colpito
    Note: Per tre turni rende intelligibili i versi animali agli umani e viceversa. Funziona meglio sugli animali domestici e/o addomesticati, per diminuire di efficacia più l’animale è selvatico. Funziona anche sulle creature magiche, ma con quelle XXXX occorre Empatia ≥ 40 e con creature XXXXX Empatia ≥ 50 per capirle, per entrambe, occorre una skill Verde III per assicurarsi che non siano ostili, almeno momentaneamente.


    [STATISTICHE]

    Coraggio: 31

    Empatia: 20

    Intelligenza: 20

    Resistenza: 31

    Tecnica: 20

    Intuito: 20

    Destrezza: 30

    Carisma: 30

    PV: 62

    [BONUS Temporanei]
    //

    [SKILL]
    RUNE I Mago runico
    Il mago ha un'ottima conoscenza delle rune e dei linguaggi antichi e moderni in generale, al punto di poter riconoscere una runa apocrifa quando la vede e di poter tentare di decriptare linguaggi magici o non che non conosce.
    Ha una forte predisposizione per le magie grafiche, tanto che quando agisce nell'ambito delle rune o impiega una magia grafica riceve un bonus di +4 al dado.
    VERDE I Magibiologo
    Facendo riferimento alla Classificazione Ministeriale, il PG con tale specializzazione è in grado di conoscere in termini anatomici, fisiologici e comportamentali delle creature e delle piante fino al livello XXX, sapendo prendersi cura do loro e addomesticarle, qualora possibile.
    Il PG gode di un bonus al dado di 4 nell'interagire o prendersi cura di animali o piante.

    [QUIRK]
    //

    [EQUIPAGGIAMENTO]
    - Bacchetta
    Pozioni:

    Oggetti:
    - Fiala di sangue
    - Pietre su cui incidere le rune di Loki
     
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    Vicepreside e docente di Hogwarts

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    Wyatt Wolf | Auror


    Il fantasma della donna sembrò quasi impazzire alle domande che gli pose Vath, era certo che ne avesse passate tante nella sua vita terrena per reagire a quel modo. Evitò diverse cose che vennero lanciate a giro da quel fantasma. La sua valutazione su chi potesse essere non era andata tanto lontana, era la serva o la governante di Cedric Olivander e aveva chiaramente lavorato per la famiglia, era una scoperta importante per loro. Però ci fu anche una sentenza nelle sue parole, non era in quella casa Cedric ma in una stanza che venne definita un bugigattolo. La vide cercare qualcosa in una sorta di scrivania in una stanza vicina a loro della casa, e quella cosa che venne lanciata con potenza lo prese in pieno sul volto, era una cosa di Olivander era poco ma sicuro quindi poteva fare al caso loro. Raccolse quello che sembrava essere una pergamena. Però prima di aprirla guardò Vath Remar rivolgendogli la parola.

    Almeno sappiamo che Cedric si dovrebbe trovare a Nocturn e sta in una stanza tipo bugigattolo dove andò dopo essere stato cacciato dal vecchio Olivander, mi sa che la nostra prossima meta è decisa, non pensi?

    Guardò la pergamena e aprì quel poco che rimaneva. Lesse solo delle frasi che erano scritte a metà, erano facilmente ricordabili e nella sua mente si impresse che parte degli ingredienti erano chiaramente due code di rospo, 15 ml di acqua e 12 gocce di qualche sostanza, erano troppe da ipotizzare in quel caso. Però poteva provare a riparare quella pergamena, alla fine era inutile in quel modo, era sempre un modo per migliorare le possibilità di lettura. Avrebbe quindi retto la pergamena con la mano sinistra mentre con la mano destra avrebbe puntato la bacchetta verso la stessa pergamena. A quel punto disse la formula magica.

    Reparo!

    Se fosse riuscito a sistemare quella pergamena portandola al suo stato originale avrebbe potuto dare un occhio più completo e totale a quella composizione della pozione e in quel caso avrebbe usato le sue abilità specifiche nel campo pozionistico per capire cosa fosse. Quando tutti loro si sarebbero riuniti al piano di sotto avrebbe ripreso la parola cercando di fare un ultimo tentativo.

    Prima di uscire direi che uno di voi potrebbe fare un salto nelle stanze qui accanto, forse potremmo trovare qualcosa di interessante, chi ne ha voglia di fare un veloce controllo? Poi sarà il turno di Nocturn, Cedric ci aspetta.

    Potevano veramente trovare altro, era sempre un opportunità.

    <parlato> - "Pensato" - 'Ascoltato' | Scheda PGStat


    Wyatt interagisce con Vath Remar

    Azione I: Incantesimo Riparatore sulla pergamena

    Nome: Incantesimo Riparatore
    Classe: Trasfigurazione
    Formula: Reparo
    Movimento: puntare l’oggetto da riparare
    Effetto: permette di riparare oggetti rotti o non funzionanti

    Azione II: Se l'incantesimo sulla pergamena va a segno anche in parte prova a usare le sue conoscenze del mondo delle pozioni (skill Poz I) per capire cosa sia quella pozione scritta sulla pergamena.

    Mezza azione: Segue gli altri del gruppo se escono dalla casa per andare a Nocturn o in un'altra metà esterna

    Coraggio: 32

    Empatia: 27

    Intelligenza: 27

    Resistenza: 29

    Tecnica: 25

    Intuito: 27

    Destrezza: 27

    Carisma: 29

    Skill:

    -Duellante Nato
    -Pozionistica Base

    Oggetti:

    Magifonino
    Bacchetta
     
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Il fatto di essere in qualche modo soggetto a quella grave dose di tristezza causata dal suono di quel pianoforte lo aveva indubbiamente reso meno attivo e meno performante, motivazione per la quale cercò in ogni modo di mantenere l’attenzione viva almeno sull’uomo con il quale stava interagendo, passandosi una mano nei capelli nel sentire quelle parole da lui pronunciate. Sembrava un bravo uomo, almeno di primo impatto, e sicuramente aveva fatto colpo nell’animo di Aleksey che in quel momento era in preda ai ricordi e ai dolori più intensi circa la sua mamma, che ovviamente era venuta a mancare a causa di una malattia alcuni anni prima. Era stato un grave momento per lui, ed in quell’istante gli tornavano alla mente tutti i ricordi sulla propria mamma, ricordi che avrebbe voluto volentieri digerire, ma che in quel momento non riusciva minimamente a mantenere calmi. “Mi dispiace per quello che ti è successo, ma purtroppo nessuno ci ha allertati… purtroppo temo di aver capito come è andata a finire.” Disse, davvero un volto dispiaciuto per ciò che gli fosse successo, andando successivamente a tentare di “poggiargli” una mano sulla spalla in maniera amichevole, quasi confortante, con gli occhi lucidi per le esperienze che gli erano tornate alla mente. “Ti va di raccontarmi brevemente com’è andata? Il dipartimento auror farà di tutto per vendicarti e per far trionfare la giustizia, ed io sono davvero dalla tua parte.” In quel momento, invero, Aleksey si stava aprendo con una persona con la quale non aveva mai conosciuto prima. L’effetto di quella melodia incantevole lo stava letteralmente corrodendo lentamente, sentiva letteralmente tutte quelle emozioni negative che gli stavano riempiendo il cuore, e non era certo che sarebbe riuscito ad uscirne illeso, purtroppo.
    Si passò ancora una mano tra i capelli, osservando Skyler arrivare accanto a sé e notando il modo in cui Markab si era rivolto alla pianista, andando successivamente a guardare nuovamente il milionario con il quale stava avendo a che fare. “Sono certo che riuscirò indubbiamente a combinare una squadra per poter vendicare la tua memoria, e indubbiamente chi ti ha fatto ciò deve pagarla. Potrebbe avere a che fare con dei vampiri? Oppure con questa leggendaria bacchetta che ci hanno incaricato di cercare?” Disse, continuando a guardare lo spirito di quell’uomo ucciso, sempre con gli occhi lucidi, rimanendo nello stesso spazio di Skyler così da essere coperto dalla sua protezione anti-suono, e cercando comunque di mantenere il contatto visivo con lo spirito. “Purtroppo sono un po’… un po’ giù. Questa musica sta evocando vari ricordi negativi in me, e quindi ho bisogno di esporre un po’ ciò che sento. Mi capisci, vero?” E pronunciò queste parole sempre parlando con il fantasma, speranzoso di essere riuscito ad estrapolare alcune informazioni circa la sua morte.
    RevelioGDR


    Azione 1: Cerca di estrapolare alcune informazioni dal milionario-fantasma con il quale sta parlando, cercando anche un po' di esternare le proprie emozioni, voglioso di scoprire qualcosa di più sulla sua morte.

    Mezza azione: Resta sul proprio posto una volta raggiunto da Skyler, così che possa farsi coprire dalla sua magia protettiva.

    Coraggio: 29

    Empatia: 28

    Intelligenza: 28

    Resistenza: 29

    Tecnica: 20

    Intuito: 20

    Destrezza: 28

    Carisma: 20

    Skill: Duello I, Elementale I.
     
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    Sélène Du Marais
    Link scheda · 35 anni · Proprietaria di Magie Sinister ·
    Le mie labbra si arricciarono in un lieve sorriso al proferir parola del Goblin, quand'egli accettò di intelroquire con me ed Hedwin, creandoci anche una passerella per estraniarci dalla lotta che stava avendo luogo all'esterno, Con i suoi pari si può solo parlare per affari, conosco i miei polli, mi ritrovai a pensare, avanzando sin dove possibile in quella passerella, attendendo che il nostro interlocutore riprendesse parola.
    Costui ci spiegò di come effettivamente il signor Ollivander era sì stato un cliente della banca, ma qualcuno di estremamente sgradevole, a quanto sentenziò lo spettrale funzionario, che di lì a poco andò immediatamente al sodo: ci avrebbe potuto lasciar passare se avessimo pagato pegno, proponendo indi uno scambio con parte del nostro sangue, o, in alternativa, un oggetto maledetto... come la lama del Mietitore, la spada, probabilmente, del cavaliere che stava affrontando l'Auror all'esterno.
    Non mi aspettavo nulla di meno da voi, Monsieur, ed immagino di sapere perché bramiate quella lama, sentenziai, Come Godrick Grifondoro, immagino il caro Mietitore qui all'esterno abbia avuto in vita quella lama, forgiata dai vostri pari, non ridonandola però ai legittimi proprietari post mortem, è corretto? Chiesi, seppur molto sicura della conferma di quella mia affermazione: i Goblin consideravano le vendite unicamente come prestiti, se qualcosa era da loro creato, e mai si sarebbero placati se, alla morte del compratore, la merce non fosse loro tornata. Così era stato per uno dei fondatori di Hogwarts, e così era quasi sicuramente in quel caso, un ottimo appiglio per stringere quel patto.
    Proporrei un accordo, se me lo concede: noi recuperiamo ciò che è vostro di diritto, la spada sotrattavi dal Mietitore, e nel caso vi riuscissimo, lei ci lascerà passare. Un accordo vantaggioso per entrambi, non crede? Domandai indi, avvicinandomi al limite del baratro tendendo la mano destra al fantasma, Non vedo leggii o altro, per cui, Monsieur, se acconsente vorrei sugellare l'accordo con una stretta di mano, sia mai vi siano ripensamenti dell'ultimo minuto: sarebbe alquanto spiacevole se una delle parti non ottenesse ciò che desidera, avrei indi concluso, attendendo che il fantasma facesse ciò che gli chiedevo: volevo rendere formale quell'accordo, senza dar possibilità al nano malefico di imbrogliarmi, e, conoscendo comunque la rigidità dei Goblin negli affari, di certo se avesse acconsentito a quel gesto, molto difficilmente si sarebbe tirato indietro.
    Fosse andata come doveva andare, avrei fatto cenno ad Hedwin di seguirmi all'esterno, e, vedendo il giovane Auror intento a cercare di disarcionare il cavaliere, avrei deciso di dargli manforte: non appena uscita dalla Gringott spettrale, appena sull'uscio, avrei puntato la bacchetta in direzione del cavaliere, Ci serve la sua spada, avrei sentenziato per avvisare l'Auror, prima di effettuare un movimento a spirale in senso orario.
    Orbis! Avrei sentenziato, e, se tutto fosse andato per il meglio, dalla mia bacchetta sarebbe scoccato un vortice di luce diretto contro il cavaliere, atto a proseguire nell'opera del disarcionamento ed a ferire il nemico: se avessimo voluto procedere, la sua spada era ciò che ci occorreva.

    Statistiche
    PV: 42/42
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Psicologico: //
    Casata: Ex-Serpecorno
    Abilità:
    CITAZIONE
    Back to Future: Non c'è che dire, le tue capacità di prevedere le sfighe, sono aumentate del 120%!!! Dove ci sei tu, con i tuoi tarocchi, da qualche parte del mondo, c'è qualcuno che si tocca! Sélène ottiene +1 Intuito quando tenta di leggere il futuro tramite tarocchi o metodi divinatori.

    CITAZIONE
    Resilienza spiritica: Essere posseduti da uno spettro e lottare per la propria esistenza è qualcosa che segna.. Le sue conoscenze su spettri e fantasmi aumentano come la capacità di resistergli e spedirli direttamente all’altro mondo se solo provano a soggiogarla: +1 per qualsiasi interazione con un essere etereo, +2 se tenta di cacciarlo dal proprio corpo.

    CITAZIONE
    Erudito del Male: +1 per qualsiasi interazione con entità, creature o oggetti Oscuri, + 2 per le prove di conoscenza a loro riguardo. Concentrandosi sul proprio tatuaggio, il mago ha la possibilità di entrare nel libro di Marthock con la mente, anche a distanza, per chiedere consiglio a Ilith e interagire con le entità oscure all'interno di quel mondo.

    Skill:Divinazione I; Magia Nera I
    Incantesimi Utilizzati:
    CITAZIONE
    Nome: Orbis [DCAO]
    Classe: Esorcismo
    Formula: Orbis
    Movimento: Spirale in senso orario
    Effetto: Crea un vortice di luce distruttivo
    Note: con Intelligenza > 25 causa malus alla vista del bersaglio; con Coraggio > 25 causa danni extra ai vampiri; con Coraggio ≥ 35 causa danno extra a tutte le creature oscure.



    © ryo's creation


    Azione 1: Tentativo di contrattazione con il Goblin Fantasma, con bonus di +1 tramite la capacità "Resilienza Spiritica"
    Azione 2: Tentativo di Orbis contro il cavaliere nel tentativo di ferirlo ed aiutare Samuel a disarcionarlo, con eventuale bonus di +1 tramite la capacità "Resilienza Spiritica" nel caso si tratti di uno spirito.
    Oggetti:
    CITAZIONE
    Tarocchi Stregati:Mazzo di tarocchi capace unicamente di predire sciagure e decessi; le figure sulle carte possono cambiare, mostrando con precisione la malasorte del malcapitato.
    (OT: in game l'uso di questi tarocchi fornisce un +2 a Intuito per tre role, quella in cui vengono usati e le due successive)

    Coraggio: 27

    Empatia: 32

    Intelligenza: 30

    Resistenza: 20

    Tecnica: 20

    Intuito: 40

    Destrezza: 20

    Carisma: 26
     
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    Hedwin Keratack
    Paiolo Magico 72 anni

    Il goblin sembrava avere su quello spazio spettrale l'influenza di un sovrano e a un suo cenno la realtà mutò come se non ci fosse cosa più naturale. La faccia da "Sti Cazzi" di Hedwin fu palese come un rullo di tamburi in una caverna, ma il vecchio Keratack non disse nulla, come non proferì parola nemmeno quando Sélène volle prender l'iniziativa.
    D'altronde anche lei aveva bisogno di uno spazio su quel palcoscenico e gestire una contrattazione in due è sempre assai poco proficuo; Hedwin il suo l'aveva fatto. Infatti aveva dimostrato la propria posizione e facilitato la cooperazione del non morto, quindi, da quel momento, stava alla strega nera condurre il pollo nel pollaio e quando questa citò la leggenda della spada di Godric (quella di carne) il proprietario del Paiolo fu più che convinto di aver fatto la scelta giusta.
    -Bella mossa giocare la carta degli usi di quei dannati obbrobi con le orecchie a punta. Not bad! Anche se io avrei più puntato sull'assumerlo come guida. Hai visto come gestisce la realtà del mondo di mezzo? Osservandolo avresti potuto scoprire qualcosa di più per i tuoi giochetti di magia illegale e la ricerca della bacchetta sarebbe stata più sicura e veloce.- Erano di nuovo in piazza e lo scenario della battaglia era a dir poco pericoloso, ma, per Hedwin è sempre tempo per provarci con una bella ragazza e così, mentre si avvicinavano al cavaliere nero, il ventre gonfio dell'uomo toccò la schiena esile della donna -magari, finita sta vicenda, potrei svelarti qualche infido trucchetto diplomatico... in privato s'intende.-
    Il sorriso da stregatto rimase stampato sul volto tutto rughe anche quando raggiunsero il nemico e i due ragazzoni di quella loro strana squadra, ma, ignorando totalmente un Harry che si ritirava per leccarsi le ferite, Hedwin non lasciò mai la schiena di Sélène, rivelando così il motivo principale del perché le si era incollato dietro; se un attacco avesse voluto raggiungerlo, avrebbe dovuto centrare prima la strega.
    Con questa sicurezza di carne, la bacchetta scattò due volte dopo il (si spera) magistrale Oppugno di Samuel.
    -Levicorpus!-
    Il cavaliere avrebbe dovuto separarsi dalla bestia a quattro zampe per poi venire sbattuto, ripetutamente contro di essa; che questo avrebbe dato all'animale una maggior voglia di tradire il suo vecchio padrone? Il fato avrebbe dato ben presto la sua risposta, ma Hedwin aveva ancora da fare.
    -Impedimenta!- l'obbiettivo era quello di rallentare il cavaliere nero in modo tale da renderlo più vulnerabile alla grandinata dei colpi degli altri due e magari dare la possibilità alla squadra di fottergli l'arma. -Non dobbiamo per forza uccidere quando possiamo rubare! Poi il folletto non lo farà entrare! Questo qui non ha voce per contrattare e senza la sua spada per me fa pena!-
    Forse quell'ultima frase poteva risparmiarsela, ma ehi! Se non fosse così chi amerebbe Hedwin Keratack?
    RevelioGDR


    Azioni:
    1) Levicorpus +4, cerca di sbatacchiarlo contro il cavallo
    2) Impedimenta +4 per far agire prima la squadra e abbassare la sua schivata
    Mezza: si mette dietro a Sélène per usarla come copertura <3

    Ha con sé Harry, con la sua skill V.I.P.

    Coraggio: 29
    Empatia: 40
    Intelligenza: 20
    Resistenza: 20
    Tecnica: 20
    Intuito: 41
    Destrezza: 20
    Carisma: 40

    Skill:
    Fattucchiere - Nera I;
    Maginfluencer - Soc I;
    V.I.P. - Soc II;
    Ment I;

    Oggetti:
    Horcrux di Herpo il Folle: Il primo Horcrux mai creato, il primo oggetto in cui l'anima di un mago è stata inserita a seguito dell'omicidio, il primo incanto oscuro in grado di garantire l'immortalità. Tale oggetto, un corno di Basilisco spezzato, è ciò in cui Herpo il Folle, stregone greco conosciuto per le sue capacità nelle Arti Oscure, sigillò parte della sua anima pur di ottenere la vita eterna, ma che, ora come ora, è nulla più d'un ricordo sbiadito di ciò che era stato millenni prima. L'Horcrux venne danneggiato dal veleno della stessa bestia da cui era stato ricavato, spezzando così il legame che aveva con il suo creatore e perdendo quindi quasi ogni utilità, o almeno così si credeva: l'artefatto oscuro, per quanto vecchio e danneggiato ha conservato un briciolo del potere che era suo antico fasto, e può concedere ad una singola persona la fuga dal decesso, al costo della propria distruzione. Un ultimo rimasuglio dell'immortalità che Herpo il Folle aveva sognato di possedere.
    (OT: In game, l'Horcrux potrà essere usato una singola volta se il suo possessore sarà in punto di morte: consumando l'oggetto nel momento in cui il decesso sta per avvenire, sarà l'artefatto stesso a morire al posto del pg, distruggendosi e ridonando metà dei PS al pg.)

    Incanti usati:
    CITAZIONE
    Nome: Levicorpus
    Classe: Fattura Minore
    Formula: Levicorpus
    Movimento: Disegnare un uncino verso il bersaglio
    Effetto: Fa sollevare in aria la persona colpita, tenendola sospesa per le caviglie.
    Note: La durata dell'incanto dipende dalla rapporto fra Intel mago e Res bersaglio
    Carisma ≥15 vi è la possibilità di spostare lentamente il bersaglio sospeso.
    Carisma ≥ 25 è possibile spostare, a velocità da passo sostenuto, il bersaglio.
    Carisma ≥ 35 è possibile agitare con forza il malcapitato.

    CITAZIONE
    Nome: Incantesimo Rallentante
    Classe: Fattura Minore
    Formula: Impedimenta
    Movimento: Linea dell'alto verso il basso
    Effetto: Rallenta i movimenti di chi è colpito
    Note: Il master tenderà ad esitare le azioni del bersaglio dopo aver esitato le altre. Inoltre riduce la Destrezza del bersaglio in base al Carisma del Mago e alla Resistenza del bersaglio.
     
    .
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    We can MASTER the future.

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    vathnome
    Dipendente Ministeriale ~ C.M.I. ~ 31 anni ~ Inglese
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    La sua intuizione iniziale fu che Cedric Olivander avesse potuto infestare la casa dei suoi avi come ultimo gesto di sfida nei confronti di una famiglia che lo aveva ripudiato. Ma il Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale aveva compreso che un uomo orgoglioso quanto il creatore della bacchetta magica ripiena di magia oscura non si sarebbe mai abbassato ad una cosa del genere. Così, una volta che fu nella casa, Vath optò per contattare gli spiriti degli Olivander per comunicare con loro e chiedere informazioni riguardo Cedric Olivander. Aveva risposto alla sua richiesta quella donna il cui corpo smunto era ricoperto da sudici abiti laceri, contornati da stopposi e furiosi capelli neri, come i suoi occhi che mandavano lampi rabbiosi al solo sentire il nome della famiglia Olivander. Una serva che Vath tentò di calmare con l'arte della sua dialettica e portare dalla sua parte per ottenere informazioni su quanto i quattro ministeriali cercavano. Un sorrise comparve sul volto del Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale quando la piega che prese il discorso fu quella che lui stesso voleva. «Saprebbe dirmi con esattezza come ritrovare il posto in cui quel ragazzo si era rifugiato? Come ha detto lei ci è stata una volta, aveva wualcosa di specifico che lei ricordi? Comunque sia ringrazio, il suo aiuto è stato davvero prezioso e non verrà dimenticato miss…?» Sì, il trentunenne di Canterbury stava davvero chiedendo il nome a quel fantasma che, nonostante tutto, in vita sembrava aver patito una sorte miserevole. Vath avrebbe posato una mano sul proprio compagno d'avventura e, levando la bacchetta dalla propria gola, con un sorriso gli disse. «Aspetta, conosco un incanto che potrebbe esserti utile.» Il Funzionario Scelto per la Cooperazione Magica Internazionale avrebbe tracciato il simbolo astrale di Giunone nel senso dritto per poi effettuare una stoccata verso la veste del Auror per potergli dare un piccolo aiuto. «Chorium Astra!» Le informazioni che la donna gli aveva fornito aggiungevano altre informazioni al quadro generale della situazione: un foglio che Wyatt Wolf tentò di riparare per comprendere la formula Pozionistica scritta su di esso. Annuì all'Auror suo coetaneo e infine parlò. «Wyatt, dobbiamo chiamare gli altri, riordinare le idee perché gli indizi puntano tutti verso Nocturn Alley.» Si sarebbe diretto verso il piano superiore per poter richiamare l'attenzione di Bloom e Krasus e una volta che tutti assieme si confrontarono su ciò che avevano scoperto fece in piccolo riepilogo. Il suo tentativo era di portare quanti più dettagli a galla per determinare con precisione dove il creatore della bacchetta si fosse rifugiato. Nocturn Alley di per sé non era una via così grossa, anzi. "In quel bugigattolo che si era creato, che puzza pure là! Una sola volta ci sono andata! Mamma mia! Ho già detto che questa famiglia dovrebbe essere maledetta?! Quel postaccio! Buio, puzzolente, umido! E poi… poi… la gente che gira in quella zona!" Le parole della donna gli ronzavano continuamente in testa e il Ministeriale cercò di identificare una zona simile tra quelle di Nocturn Alley. «Sappiamo che colui che cerchiamo di rintana a Nocturn Alley e abbiamo trovato questo foglio che Wyatt sta cercando di comprendere. Bloom ha ricevuto sta visione, questo "ricordo" di un Cedric bambino e Krasus ha scoperto di un rituale per esiliarlo in questo piano. Direi che tutti gli indizi che abbiamo puntano a Nocturn Alley, direi di andare lì, siete d'accordo?» Se tutti di fossero espressi favorevoli Vath si sarebbe mosso verso il quartiere in questione.


    vath2





    Interagisce con Wyatt Wolf, Bloom Sylvie Loren Cohen e ShiningDragon

    Azione 1: Tenta dalle parole della donna di comprendere a quale zona di Nocturn Alley fa riferimento nello specifico.

    Azione 2: Tenta un Chorium Astra su Wyatt.
    Nome: Sortilegio di marchiatura astrale
    Classe: Grafico
    Formula: Chorium Astra
    Movimento: Tracciare un simbolo planetario e poi una stoccata
    Effetto: genera un marchio dorato del simbolo tracciato e lo imprime sulla pelle del bersaglio o sulla superficie designata
    Note: Incrementa un parametro del bersaglio se il simbolo astronomico è tracciato al diritto e lo riduce se è tracciato all’inverso.

    Mezza azione: Va al piano di sopra a richiamare gli altri.


    Statistiche:
    Coraggio: 20
    Empatia: 32
    Intelligenza: 30
    Resistenza: 32
    Tecnica: 20
    Intuito: 21
    Destrezza: 20
    Carisma: 36

    Skill:
    Manipolazione della Mente
    Il mago è dotato di buone conoscenze sul funzionamento della psiche umana, tanto da renderlo particolarmente predisposto alle magie che influiscono sulla mente e gli stati d'animo.
    Quando il PG impiega Magie Mentali, riceve un bonus di 4, come quando tenta di influenzarne le emozioni o tenta di comprenderne gli aspetti psicologici.
    Maginfluencer
    Il mago ha deciso di sviluppare molto i propri talenti sociali. Sa come funzionano le notizie, i pettegolezzi e in generale i media, tradizionali e innovativi, rendendolo predisposto a lavori aperti al pubblico, come il locandiere o il giornalista. Non sa vivere senza magifonino e infatti nel suo caso questo strumento non occupa uno slot oggetti.
    Tali doti sociali si riflettono sul suo operato: il mago ha una forte propensione a convincere, sedurre e attirare l'attenzione, inoltre ha una spiccata predisposizione alle magie soniche (+4 al dado).
    Scudo Magico
    Il PG mostra una predisposizione negli incantesimi difensivi, nonché una vasta conoscenza teorica delle magie oscure minori.
    A seconda della qualità del suo post, il PG può ottenere +4 al dado qualora si stia difendendo con un Sortilegio Scudo.
    Resiliente
    Il mago è dotato di una forte tempra, che gli conferisce un'enorme costituzione tale per cui è in grado di reggere colpi che i normali maghi non sarebbero in grado di sopportare.
    Il mago è dotato di 10PV in più rispetto al normale calcolo, inoltre gode di un bonus di +4 nel momento in cui tenta di opporre resistenza fisica o mentale.

    Oggetti:

    - Magifonino Free da Skill Soc I;
    - Bacchetta;
     
    .
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    Stardust Bringer

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    Krasus Thunderbolt
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    Quando Bloom gli strinse la mano, Krasus ebbe modo di notare come un leggero tremito nelle sue membra, al che l'Auror avrebbe leggermente stretto la stretta, mentre lo sguardo che le rivolse aveva un chiaro significato

    Ehy, andrà tutto bene, sono qui con te

    Lo sguardo di Krasus si fece quasi addolorato a sentire la risposta dell'uomo, ma poi una luce si riaccese nei suoi occhi, e un sorriso gli illuminò il volto. Ma tempo al tempo.

    Il racconto dell'uomo continuò, e Krasus sentì crescergli un groppo in gola: una famiglia e il suo intero mondo sacrificati per fermare la follia di un singolo uomo...

    No, non fermare, ma solo arginare

    Possibile... possibile che sia così potente?!

    Si riferiva evidentemente a Cedric, e per un attimo la fede nelle sue capacità vacillò. Per un attimo. Il suo sconforto venne spazzato via quando ricordò quell'idea pazza che la sua mente aveva partorito poco prima.

    Signor Olivander... quello che mi ha detto mi crea sconforto, quanto dispiacere per la sua famiglia...

    Fece una pausa, scegliendo accuratamente le parole successive; estrasse la sua bacchetta, dapprima guardandola con titubanza, ma poi accadde qualcosa: un ricordo, o meglio, il frammento di un ricordo... un calore soffuso che lo avvolgeva... una luce blu che per un attimo cambiò i colori della stanza, migliorandoli non poco (questo era il pensiero di Krasus a 9 anni, ma ancora non aveva cambiato opinione). Guardò verso Olivander con sguardo deciso e fiducioso.

    Signor Olivander, la nostra permanenza su questo piano è molto limitata, tuttavia... ho intenzione di fermare per sempre suo figlio: la nostra stessa spedizione su questo piano è stata causata dalla sua esistenza e dalla sete di potere di una creatura oscura, ricercante la ricetta per il nucleo della bacchetta nera, oltre che la bacchetta stessa. Il nostro obiettivo era distruggere la bacchetta, ma ora che ho parlato con lei... se non elimineremo Cedric, sarà solo questione di tempo, prima che avrà modo di ricreare quel catalizzatore... se non addirittura qualcosa di peggiore, e più potente

    Fece una pausa, lasciando anche tempo allo spirito di digerire le sue parole

    Lei mi ha detto che non esiste una bacchetta di luce capace di competere con quella di Cedric, e temo che affrontarlo così, ora come ora, sarà una sfida ardua... tuttavia mi è venuta un'idea: questa bacchetta che ora tengo in mano, è stata creata da un suo discendente, ed è diventata la mia più cara alleata 19 anni fa...

    Piantò i suoi occhi in quelli profondi dello spirito, quindi gli porse la bacchetta

    Non possiamo contare su nessuna entità superiore quest'oggi, tuttavia quel profumo che lei emana...penso che sia un riflesso della luce che pervade il suo animo. Io le chiedo, con sommo rispetto, se potrebbe benedire questa bacchetta che ora le porgo, se potrebbe renderla un baluardo contro l'oscurità, il simbolo dell'amicizia, della perseveranza, della speranza...Ove Cedric Olivander ha creato una bacchetta oscura dal nulla, in una buia solitudine, impregnandola di oscurità e dolore, io le chiedo, signor Olivander, di usare una bacchetta creata dalla sua discendenza, protettrice di amici, di inondarla di luce e speranza, lama dorata contro le forze del male.

    Avrebbe atteso un responso da parte dello spirito, quindi, prima di andarsene:

    Come ho detto la nostra permanenza qui è limitata... ma tornerò, giuro che tornerò, e la libererò almeno da questa stanza, o tenterò in ogni modo di farlo... non so come altro ricambiare il favore, signore, ma farò del mio meglio...Arrivederci!

    Con (forse) una bacchetta benedetta, Krasus avrebbe sceso di corsa le scale della proprietà, arrivando nel salotto giusto in tempo per vedere Vath chiedere il nome allo spirito femminile

    Adele. Il nome è Adele... salve, mi scusi per il disturbo

    Avrebbe fermato un attimo Vath, prima che questi condividesse le sue informazioni: aveva sentito abbastanza da dedurre che non sarebbe stato il massimo parlare di un qualsiasi Olivander di fronte allo spirito. Mentre Wyatt cercava di analizzare un foglio che aveva in mano, Krasus si volse verso la stanza... notando quella attigua: lasciò andare la mano di Bloom, a malincuore

    Torno subito eh

    Le fece l'occhiolino, quindi si ritrasformò in drago di Komodo e raggiunse l'altra stanza, dove avrebbe usato la vista e l'olfatto per cercare tracce e/o oggetti utili al gruppo. Fatto ciò avrebbe raggiunto gli altri sulla strada, dove avrebbe ascoltato quello che gli altri avevano da dire, e dove sperava che Bloom raccontasse di quello che avevano scoperto loro di sopra.
    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda - Stats
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    Coraggio: 31

    Empatia: 21

    Intelligenza: 27

    Resistenza: 29

    Tecnica: 30

    Intuito: 22

    Destrezza: 32

    Carisma: 22

    Skills:
    -Duello 1;
    -Magitecnica 1;
    -Magiatleta 1.

    Oggetti:
    -Spadone free da Duello 1;
    -Magifonino free da Magitec 1;
    -Bacchetta.


    Azione 1: Chiede al signor Olivander di benedire la propria bacchetta;
    Mezza azione: Diventa drago di Komodo;
    Azione 2: rivolta la stanza non ancora visitata al piano terra.
    Azione 2
     
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    Gli Snasi
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    ~ Lo Snaso NanoGringott:
    La situazione lì era davvero eccitante, non trovate? Insomma, mentre Sélene cercava di contrattare con un goblin, l’auror e il negoziante (con figlio a carico - ciao Harry!) stavano avendo a che fare con un vero e proprio osso duro del piano ancestrale.
    Ma andiamo con calma.
    Sèlene, da brava patteggiatrice, ebbe un ruolo fondamentale per entrare nelle grazie di quel goblin che poco voleva avere a che fare con loro «Non negherò che quando il signor Olivander fece visita l’ultima volta da noi abbia prelevato i suoi possedimenti e non solo… ma penso ci sia un fraintendimento: la spada del Mietitore non è mai stata conservata in questo luogo… per quanto avremmo dovuto» - un ghigno malefico sul volto della creatura «Consegnatemi la sua spada… e vi insegnerò quanto grande può essere la generosità della Gringott!»
    La generosità dei banchieri doveva essere grande e Selene pareva essere rimasta non poco motivata da ciò, giungendo sul campo di battaglia in maniera così ardita da essere chiaramente notata dal cavaliere, al punto che il destriero batté uno zoccolo a terra e balzò in avanti quando ella scagliò il proprio Orbis, nel mentre il cavaliere accontentò la donna, a modo suo: con un sol fendente, infatti, la sua spada tranciò in due il vortice di luce, superandola poi in una folata gelida di vento che aveva l’odore della morte.
    Se Selene aveva deciso di tentare un approccio molto aggressivo Il legame tra un famiglio e il proprio compagno era qualcosa di sacro, qualcosa che non poteva essere distrutto con così tanta facilità, tuttavia Samuel ci volle provare, sperando in cuor suo di poter avere aiuto da quello che era un fedele compagno del Cavaliere. Le sue supposizioni non fecero altro che generare una reazione totalmente inaspettata, che si ripercosse sul ragazzo: il Cavaliere alitò in sua direzione, mentre il destriero nuovamente si impennava, e una nuova folata di vento avvolse l’auror. Questa volta, però, non ci vollero scudi o protezioni a fermare quella che non era altro che una nebbia grigiastra che attraversò il ragazzo, senza causargli alcun danno. Infatti, in quello stesso frangente in cui venne attraversato dal fetido odore di morte, nella mente di Samuel prese vita un ricordo di tempi lontani, una memoria di ciò che realmente legava il Cavaliere al suo fido destriero. Un campo di battaglia, dove i morti non potevano essere contati, caduti come foglie d’autunno; una terra macchiata di sangue di mille e mille maghi e streghe. E tra essi aleggiava la figura ammantata del Cavaliere, mentre raccoglieva quelle anime ormai perdute. I corpi dei defunti giacevano in terra, mentre qualche avvoltoio cercava di recuperarne cibo per sfamarsi, destrieri erano caduti con i propri cavalieri, ma ce n’era uno che richiamò il marcio cuore del Mietitore: il destriero nero su cui ora lui impennava, riverso in terra, morto. In quel ricordo Samuel potè distinguere bene le stesse figure che aveva davanti e che stava combattendo con grande foga, potè osservare il Mietitore calarsi verso quel cavallo, carezzarne il manto fulvo, sporco ancora del proprio sangue e di quello dell’allora fantino ormai morto. La scheletrica mano del Cavaliere si soffermò sul muso del destriero per qualche attimo di più, fino a quando questo non sbuffò di nuovo freddo fiato dalle sue narici, rialzandosi su quell’ormai cimitero di soldati. Il Mietitore non aveva tolto la vita a quel cavallo, come ingenuamente Samuel aveva immaginato, ma gliel’aveva ridonata.
    Quella nebbia di ricordo in cui Samuel si perse per qualche frangente si dissolse e tutto tornò al presente, su quel piano alternativo.
    L’oppugno del ragazzo non ottenne l’effetto sperato, nonostante avesse portato ad una nuova consapevolezza del ragazzo, il quale comunque non si perse d’animo e aggredì l’entità con le sue fiamme esorcistiche.
    Quando però le fiamme dell’incantesimo di Samuel presero vita, il cavaliere iniziò a soffrirne. Cercò di dimenarsi nel mentre il destriero nitriva inizialmente furioso e poi via via doloroso, parallelamente al volto scheletrico di lui, sempre più sfigurato dal dolore, ad indicare come le due entità fossero effettivamente, mortalmente, legate.
    Un grido si levò, ma Samuel non aveva nulla da temere da una creatura così consumata, la quale però trovò comunque la forza di scagliare un’ultima rabbiosa folata di vento tagliente. Lo scudo e la prontezza di riflessi di Samuel, però lo fecero indietreggiare giusto in tempo, così da avvertire solo un lieve colpo, mentre vedeva il cavaliere bruciare e il destriero impennarsi. Non lo avrebbe cercato di disarcionare, cercando di reggere il suo fantino, ma mentre le fiamme li tenevano impegnati, Hedwin aiutò il suo gruppo con un levicorpus che lo sollevò, appendendolo dalle caviglie. E fu in quell’istante che la presa del Cavaliere sulla sua arma venne allentata. Le fiamme lo bruciavano e ritrovarsi appeso non era sicuramente una situazione piacevole. Lo spadone cadde in terra con un tintinnio, mentre le fiamme bruciavano completamente il Mietitore, il suo destriero continuava a nitrire. Fu un attimo e quello che era il Cavaliere, venne consumato completamente dalle fiamme di Samuel, lasciando della sua presenza solo una lieve nebbiolina argentea, che rimase sospesa; il suo destriero sbuffò aria dalle narici iniziando a camminare su e giù innanzi a quella nebbiolina, dietro di lui la spada.

    Hanno un piano
    "Io... sono... fantasma?" due occhi da cerbiatto sperduto nella foresta si posarono su Skyler, disperati e speranzosi allo stesso tempo "No io... io avevo capito di magia... io so che sono qui per maledizione... Cornelius... mi ha dato polverina per rilassarmi e poi... avevo detto di voler tornare a casa, che non mi mancava mamma e lui... mi ha detto che ero stresata, che dovevo rilassarmi e ... mi ha dato poiverina e poi sono finita qui... ma io... faccio la brava... voglio tornare a casa... o a lavoro..." affermò, stringendo poi le mani di Skyler, lasciando così che il ragazzo la scoprisse più tangibile di quanto la sua trasparenza avrebbe fatto supporre, e calda "Puoi dire a tuo amico di aiuatrmi... o puoi dire a Cornelius... che Svetlana Polivonka farà la brava? Che ha imparato e... e che posso ancora lavorare?"
    Per Skyler forse la musica non sarebbe stata la cosa più straziante della serata, non quanto quegli occhi supplici, che, per rivedere i propri cari, sarebbero stati disposti a tutto, senza alcuna esitazione e senza alcuni conservazione della propria dignità. Forse fu per questo che il ragazzo si allontanò da lei per raggiungere Aleksey e schermare almeno parte del terribile suono della pianista, facendo sì che gli orribili e tristi pensieri che li avevano pervasi, un po' scemassero, permettendo anche ad Alaric di ritrovare un po' sé stesso.
    Lanciò una lunga occhiata al giovane Auror, dalla testa ai piedi, facendolo sentire giovane ed inadeguato, non tanto perché l'uomo manifestò sdegno, quanto qualcosa di più gentile, una sorta di sguardo protettivo che si sarebbe riservata ad un bambino "Sei un bravo ragazzo, ma non sei in grado di affrontare l'Acromantula Scarlatta e il loro capo... io so cosa vuol dire farli arrabbiare, e non posso farti fare la stessa fine..."
    La melodia stava continuando a piegare l'animo dei presenti, che stavano via via sempre più singhiozzando, nel mentre Claudia e Markab continuavano il proprio confronto verbale "Non conosco la parola che hai detto, ma... non è finita bene per chi mi ha fatto arrivare qui" affermò lei, levando un dito e indicando un uomo, sulla quarantina, pallido come la neve e molto più trasparente degli altri, accasciato in abiti lussuosi contro un angolo della stanza "Tutti hanno pianto la mia morte, e lui è morto qualche anno dopo, povero e con unico compagno il vino scadente... e ora è il mio spettatore più affezionato" ammise lei, molto compiaciuta, dovendo far morire il suo sorriso sadico quando Markab cambiò tono e marcia ed arrivò al punto di minacciare la cosa che la definiva: il suo pianoforte.
    "No ti prego, non toccare il pianoforte!" affermò lei, gravando pesantemente le proprie mani sul pianoforte ed interrompendo la melodia "No farlo senza..." esitante la donna osservò i suoi spettatori, gli amici del ragazzo e poi cercò ancora la posizione ove doveva essere il reporter, rabbrividendo poi al sentire in lontananza un nitrito.
    "Il mietitore è vicino... e se ci trova... ci falcerà tutti conducendoci chissà dove" squittì lei, osservando la vetrata, portandosi una mano al petto.
    Rimuginò su qualcosa, poi, quasi con fatica parlò "So di chi parli... è... è quello che cercava quel potente vampiro... quello per cui il Mietitore viene ogni giorno e finisce col mietere noi, non potendolo raggiungere... Si trova a Nocturne Alley: si è rintanato là per scappare dal mietitore e dal vampiro... non ti so dire dove sia, ma... ma se ve ne andate... io... posso aiutarvi con il mietitore" spiegò lei, osservando poi i ragazzi.
    "Non sono una carceriera... se non per Edward..." e a quel punto scoccò uno sguardo d'odio per l'uomo che l'aveva condannata a quella vita "Non godo nel provocare dolore, ma... la mia musica... dà sollievo alle loro anime e soprattutto le tiene al sicuro... lascia che ti faccia vedere... ai tuoi amici non farò niente..." e, ossequiosa, la donna riprese a suonare il pianoforte, intonando una canzone triste e più rapida della precedente, che però non sortì alcun effetto su nessuno dei tre eroi, nel mentre quelli attorno a loro però, pian piano, iniziavano a mormorare nomi, finendo inevitabilmente col piangere.
    Lacrime argentee si liberarano dagli spettri più fragili e tutte loro divennero perle argentee liquide che la ragazza raccolse a formare un'unica sfera, che ripose in una boccetta.
    "Bagnando la soglia del locale con le loro lacrime riesco... a tenerlo lontano: non può entrare qui, e siamo tutti al sicuro" spiegò lei, intingendo un dito nell'ampolla ed andando a segnare la soglia con esso.
    "Lui è la morte... non lo puoi fermare, lo puoi solo rimandare... e questo è un ottimo modo per rimandarlo..." affermò lei, porgendo la boccetta al reporter invisibile "Prendi i tuoi amici, la tua pozione e questa ampolla... e vattene" imperò lei.
    "Vi sta lasciando andare... fatelo prima che... vi resti come unica cosa per esistere la sua musica..." sussurrò il milionario ai due ragazzi vicini a lui, mostrando uno sguardo stanco e rassegnato, come se per lui ogni opzione fosse solo peggiore di quella attuale, comunque non felice, come facilmente intuibile dalla condizione di chi aveva pianto, come nel caso di Svetlana: accasciati a terra, seduti o in ginocchio, quegli spiriti erano talmente flebili da essere quasi invisibili, consumati completamente dal dolore e dallo sforzo.

    Papere e uccelli
    Prima di ricongiungersi ai suoi paperotti, mamma fenice (Nyx) aveva deciso di cercare di instaurare con loro un legame più forte, donando alle creature di fuoco un po’ della sua storia, della sua intimità; le fenici ascoltarono con attenzione e rispetto le parole di quella donna così a loro distante, ma devota, scoprendo man mano aspetti che ad un primo giudizio erano loro sfuggiti, fino a far loro parzialmente comprendere perché mai lei si reputasse a loro così affine.
    «Le nostre eternità sono diverse, ma ciò che distingue un morto da un vivo è quanto sappia ancora legarsi ai vivi. I legami definiscono gli esseri viventi più di ogni altra cosa, persino più della vita e della morte stessa. Hai molte domande, ma non possiamo purtroppo rispondere a tutte, ma su quella giovane donna, possiamo aiutarti. Il Mietitore ha preso la sua anima.» - fece un attimo di pausa, prima che tutte le fenici emettessero un verso acuto di rabbia al sentir enunciare il nome di Cedri Olivander.
    «Per il rispetto che porti a noi e che noi portiamo a questo luogo non osare mai più nominare quell’empio eretico che ha osato violare la millenaria devozione della famiglia Olivander con gli spiriti della natura, animali e arborei! Quella bacchetta non è stata creata in questo posto, neanche lui ha osato tanto e giammai noi lo avremmo mai permesso, e non a caso quando la famiglia Olivander ci ha chiamati a lordare i crimini del loro figlio, noi siamo prontamente accorsi per bandire la sua creazione, lui e anche l’abominio che aveva commissionato un simile eccidio»
    Una lunga pausa seguì quelle bellicose parole, poi gli spiriti fissarono con attenzione la donna e benevolenza, finché una non si levò in volo e, davanti a lei, divenne una piuma color rubino «Prendi questo segno della nostra amicizia, per tornare alla vita senza doverti affidare alla morte.» conclusero, levando poi il capo, come ad indicarle il laghetto, loro punto d’incontro, e il seguente obiettivo di Alexander.

    La Nebbia
    Inutile dire che la fiducia del vampiro verso Peter non fosse particolarmente salda e forse ci si sarebbe dovuto lavorare di più, tuttavia il giocatore sapeva che non vi era così tanto tempo “Robert Stinfield, Principe dei Vampiri della corte di Londra” Peter aveva azzardato con le sue parole e da come rispose, cauto, il vampiro, egli ebbe modo di intuire come forse non avesse del tutto convinto l’altro, ma lo avesse almeno indotto a concedergli il beneficio del dubbio.
    Gannicus sorrise, gelidamente, alle parole del campione, fissando poi con un filo di disgusto la mano tesagli dall’altro, tornando nuovamente a fissarlo con quegli occhi così profondi e bui, dentro ai quali l’altro finì col perdersi.
    «Ancora un attimo: vieni da me.» Fu lui, a quel punto, a tendere la mano, facendogli cenno di avvicinarsi con un nuovo ordine a cui Peter non potè opporsi.
    Fu solo un istante, come su tetto, ma poi il bracciale reagì ed improvvisamente fu libero dalla Malia, per quanto, guardandosi intorno, si sarebbe improvvisamente trovato accerchiato dalla nebbia, mai così spessa e scarlatta, facendo quasi sembrare che al mondo ci fossero solo loro due.
    Ne afferrò un braccio, il destro e ne scoprì il polso con foga. «Sai, mio caro... io non sono uno che si fida di voi esseri umani. Voi tradite, scappate, vi appropriate di ciò che non vi appartiene.» - e per un attimo, Peter potè veder brillare uno dei suoi canini che sfuggì alle labbra quando ghignò alle sue stesse parole. Il vampiro tirò su il braccio del biondino, avvicinandolo al suo naso e socchiuse gli occhi annusandone l'odore invitante «Vedi? Voi esseri viventi pulsate di vita. La sento scorrere nelle vostre vene e al sol sentire quel lento fluire già mi viene l'acquolina in bocca. Ma, ahimé, mi servi ancora e questo comporta che io non possa ancora assaggiarti.» - riaprì lo sguardo su Peter, mentre la mano del vampiro libera dalla presa, si sollevò: l'unghia del non-morto carezzò la carne del giocatore, imprimendo la giusta forza affinché si rompesse al suo passaggio, come se fosse lama di un'affilata spada. Peter sentì un leggero bruciore, ma la presa sul suo braccio era troppo salda per potersi dimenare e sottrarsi all'incisione. «Ecco, questo ci lega: come mio servo, potrai muoverti nella mia nebbia senza dover nulla da temere, a differenza dei nostri nemici.» - sibilò dopo aver terminato e congiunto tutte le linee e le sue parole gli fecero capire come la sua vita era appesa ad un filo, e Gannicus ne era il burattinaio.
    Alle altre domande del biondino, il vampiro non fece altro che voltare lo sguardo verso una casupola in fondo alla via, sembrava una bottega diroccata, peggio di quelle che avevano trovato i suoi amici ma di cui Peter non aveva idea alcuna. L'insegna era di legno marcio, appesa ad un gancio arrugginito. Il braccio del vampiro si sollevò e l'indice indicò quella via. «Adesso va'.» - imperò, lasciando infine libero il ragazzo.
    mappa | ops


    //Ciao piccoli di Snaso, eccoci qua a proseguire questo emozionante viaggio nell’ultramondo (?)
    Le cornici vanno avanti, non vi resta che continuare a stupirci ancora e divertirvi!

    Roll:
    Peter: convincere: d20: 7+8=15 | Info: d20: 14+8=22
    Nyx: fenici: d20: 13+5+4=22
    Hedwin: levicorpus: d20: 13+4+10=27 | impedimenta: d20: 11+4+10=25
    Selene: Goblin; d20: 6+6+1=13 | orbis su cav: d20: 1=fall
    Markab: Intimidire: d20: 14+12+4=30 | Skysky: d20: 18+8+4+5=35
    Aleksey: Alaric; d20: 6+5=11
    Skyler: Segrègo: d20: 2+10+4+2=18 | cubista; d20: 2+10+4=16

    Scadenza: domenica 17 ottobre, ore 12.00

     
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    Sélène Du Marais
    Link scheda · 35 anni · Proprietaria di Magie Sinister ·
    E' un piacere fare affari con voi, Monsieur, sentenziai io, lanciando un occhiolino al Goblin, quand'egli asserì che se gli avessimo portato la spada la Gringott avrebbe mostrato tutta la propria riconoscenza... anche se un dubbio ammetto mi venne: il caro funzionario spettrale asserì che Ollivander aveva preso dei suoi averi, quindi la bacchetta forse non era lì, Starò a vedere, e se la bacchetta non è qui, troverò il modo di averla non appena tutto questo sarà finito, mi ritrovai a pensare, prima di portarmi all'esterno.
    In ogni caso è andata come volevamo, esordii alle parole di Hedwin, quando uscimmo dalla banca per affrontare il cavaliere... solo per ritrovarmi quel vecchio porco alle spalle, pronto ad usarmi come scudo. Mi trovai sorpresa, sì, nel vedere come il cavaliere tagliò in due il mio incanto, ma la sorpresa venne subito sostituita da stizza, nel sentir il pervertito alle mie spalle che mi toccava e faceva allusioni, Osa anche solo alzare un dito su di me, Hedwin, e giuro che te le taglio quelle mani, mi ritrovai a sentenziare, Concentrati su ciò che è importante, ovvero la bacchetta, se non vuoi trovarti senza mezzi per il tuo compiacimento personale, lo minacciai, e parve proprio che quell'esortazione fece effetto: tra il levicorpus del vecchio pervertito, e gli incantesimi dell'Auror, ecco che il cavaliere cedette, lasciando cadere pesantemente a terra la propria lama, e lasciando altresì il proprio destriero senza una guida a deciderne le azioni. Era il mio momento.
    Avrei puntato il catalizzatore in direzione di quell'antico spadone, e, effettuando un semicerchio con la punta della bacchetta, avrei generato attorno alla spada una piccola area, del diametro di tre metri più o meno, in cui il cavallo non sarebbe potuto entrare, il tutto per mezzo di un Sanctuarium atto a fornirmi lo spazio per analizzare quell'arma senza impedimenti di sorta da parte del compagno del caduto. Fossi riuscita in ciò, mi sarei avvicinata alla spada, rientrando nell'area precedentemente delimitata, e mi sarei accovacciata nelle vicinanze della lama per analizzarla: Un'arma antica, senza dubbio, sentenziai a pelle, immaginando che comunque, per essere possedimento di uno spettro doveva essere estremamente vecchia, forse anche più di quel matusalemme di Hedwin... e visto il suo precedente proprietario, forse non era neppure sicuro toccarla così a mani nude. Avrei portato il catalizzatore a toccar con lentezza la lama, poi l'elsa ed il manico, recitando la formula dello Specialis Revelio, così da analizzare quello spadone molto probabilmente di pregiata fattura. Era pur sempre di proprietà di una creatura dell'Oltretomba, chissà che non potessero esserci maledizioni o fatture nascoste al suo interno per i viventi.

    Statistiche
    PV: 42/42
    Stato Fisico: Ottimale
    Stato Psicologico: //
    Casata: Ex-Serpecorno
    Abilità:
    CITAZIONE
    Back to Future: Non c'è che dire, le tue capacità di prevedere le sfighe, sono aumentate del 120%!!! Dove ci sei tu, con i tuoi tarocchi, da qualche parte del mondo, c'è qualcuno che si tocca! Sélène ottiene +1 Intuito quando tenta di leggere il futuro tramite tarocchi o metodi divinatori.

    CITAZIONE
    Resilienza spiritica: Essere posseduti da uno spettro e lottare per la propria esistenza è qualcosa che segna.. Le sue conoscenze su spettri e fantasmi aumentano come la capacità di resistergli e spedirli direttamente all’altro mondo se solo provano a soggiogarla: +1 per qualsiasi interazione con un essere etereo, +2 se tenta di cacciarlo dal proprio corpo.

    CITAZIONE
    Erudito del Male: +1 per qualsiasi interazione con entità, creature o oggetti Oscuri, + 2 per le prove di conoscenza a loro riguardo. Concentrandosi sul proprio tatuaggio, il mago ha la possibilità di entrare nel libro di Marthock con la mente, anche a distanza, per chiedere consiglio a Ilith e interagire con le entità oscure all'interno di quel mondo.

    Skill:Divinazione I; Magia Nera I
    Incantesimi Utilizzati:
    CITAZIONE
    Nome: Sortilegio Respingifiere
    Classe: Animale
    Formula: Sanctuarium
    Movimento: Tracciare un semicerchio verso il terreno.
    Effetto: Rende impossibile ad una creatura magica avvicinarsi ad un'area.
    Note: La grandezza dell'area dipende dai punti del mago in Empatia: < 10: 2 mq; 10-20: 5 mq; 21-30: 10 mq; 31-40: 20 mq; 41-50: 50 mq.

    CITAZIONE
    Nome: Incantesimo di Rivelazione
    Classe: Percezione
    Formula: Specialis Revelio
    Movimento: con la punta della bacchetta toccare delicatamente la parte di cui si vuole scoprire la vera natura
    Effetto: rivela i segreti e la vera natura di oggetti/piante/animali e uomini
    Note: consigliato per saggiare l’autenticità di oggetti di antiquariato, per trovare incantesimi e trucchi di vario genere e per scoprire gli ingredienti di una pozione



    © ryo's creation


    Azione 1: Tentativo di Sanctuarium attorno alla spada per generare un'area del diametro di tre metri ove il cavallo non potrebbe entrare
    Azione 2: Tentativo se l'azione 1 funziona, di analisi della spada tramite Specialis Revelio per scoprire se vi sono fatture o maledizioni sull'arma
    Oggetti:
    CITAZIONE
    Tarocchi Stregati:Mazzo di tarocchi capace unicamente di predire sciagure e decessi; le figure sulle carte possono cambiare, mostrando con precisione la malasorte del malcapitato.
    (OT: in game l'uso di questi tarocchi fornisce un +2 a Intuito per tre role, quella in cui vengono usati e le due successive)

    Coraggio: 27

    Empatia: 32

    Intelligenza: 30

    Resistenza: 20

    Tecnica: 20

    Intuito: 40

    Destrezza: 20

    Carisma: 26
     
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