Hedwin Keratack

whoiam nome&cognome: Hedwin Keratack
età&luogonascita: 1/05/1949
casata: Ex-Serpeverde
professione: Propietario del Paiolo Magico
statosangue: Purosangue
statosociale: Ricco
segniparticolari: tre lunghe e vecchie cicatrici parallele che corrono dalla spalla destra fino all'inguine ed un'altra, molto ampia, sul avambraccio destro dove ha cancellato con il fuoco il simbolo di Voldemort.
orientamento: fin troppo etero.
statocivile: sposato
allineamento: Legale Malvagio.
bacchetta: cedro, nucleo di crine di Kelpie, lunghezza pari a 13 pollici, flessibile.
patronus: Un grande e grosso facocero femmina.
famiglio: Un grande, vecchio e bulboso rospo di nome Jarvis. Negli ultimi anni tende a stare fermo, ed immobile a prescindere da qualsiasi cosa si faccia a lui o nelle sue vicinanze.



Aspetto fisico Sul capo un cespuglietto, corto e grigio, ma ordinato come la barbetta che spesso gli copre solo la zona limitrofa alla bocca. Diverse rughe a certificarne l'età. Schiena dritta e fiera, un volto dipinto dalle rughe ed occhi di un verde cristallino che hanno visto i decenni scivolare via su questa terra.
Non si potrebbe mai definire Hedwin un adone e darne la colpa alla sola età sarebbe riduttivo.
Col suo metro e 68cm, basso lo è sempre stato e la stempiatura nonché le labbra da serpente le ha sempre avute. Inoltre ora non è propriamente leggero: 98 kg. La pancia da birra e formaggio? No quello è un acquisto di una ventina d’anni fa, quando lasciò definitivamente la vita di strada e subentrò nella gestione del Paiolo Magico. Ad ogni modo quella tartaruga rovesciata è abbastanza grande da essere ben visibile anche sotto le vesti larghe e comode quali lui è abituato a portare.
La bocca è sottile e quando la apre si diffonde attorno a lui una voce profonda, ma spesso acida. Raramente risulterà dolce ed amabile, a meno che non siate un suo cliente da una vita, abbiate molti soldi o che possiedate qualcosa che lo interessi.
Spesso segue la moda magica di qualche anno fa, quella più bizzarra, e non sarà strano vederlo, anche al Paiolo, con una tunica in seta, molto simile ad una vestaglia, colorata dai toni più improbabili, mentre ai piedi porterà spesso dei stivaletti di pelle goffrata. Quando invece opterà per un out-fit più babbano giacca, pantalone, camicia e scarpe di cuoio saranno la sua scelta. Nei mesi più freddi non sarà raro vederlo coperto da pellicce e cappelli pelosi e confortevoli.
Adora stare comodo, ma è altrettanto certo che ama apparire raffinato e ricco, anche se basta vederlo mangiare per rendersi conto che Hedwin e la raffinatezza hanno poco da condividere.
Darsi un tono è un hobby che trova delizioso, ma gli è sfuggito di mano. Infatti, anche quando in casa vi è soltanto la sua famiglia non riesce ad abbandonare il suo stile sfarzoso.
È abbastanza interessato ai babbani ed oltre ad apprezzarne molto la musica, talvolta smercia anche con loro alimentari, tecnologia e merce di contrabbando oltre ad averne, sporadicamente, alcuni come veri e propri clienti del Paiolo. Gira spesso con una pistola scarica e gli piace stare lì ad osservarla.
prestavolto: Jack Nicholson

_{Lì fuori puoi anche scoparti i ghoul, ma qui dentro le regole le faccio io!}

Carattere Di natura testarda, saccente, acida, burbera ed egoista. Hedwin guarda la vita con sufficienza ponendosi sopra ogni cosa, ma ci sono tre punti, oltre sé stesso, che ama perdutamente e lo spingono a reputarsi felice. La prima moglie Cassandra, la primogenita Nara, gli affari e sé stesso.
Cassandra è morta 33 anni fa e son passati ormai 26 anni da quando Nara, a 17 anni ha lasciato la casa paterna, non proprio pacificamente.
Bene direte voi...sì, bene.
Come punti cardine della propria vita ha ancora il proprio Ego, l'amore per il denaro e le sfide dialettiche, e non, necessarie ad ottenerlo.
Odia che non si sia sinceri con lui, ma ama smascherare le bugie con precisione chirurgica, d’altro canto lui è un esperto a riguardo, dato che, in molte situazioni, adora tessere le proprie. Gode nel averla vinta, ed un uomo onesto non può vincere sempre in un mondo disonesto.
Anche quando si parla di affari mantiene il suo lato presuntuoso e cinico chetando la sua impazienza e dimostrando di essere un bravo oratore.
Certo è che invece alle offese dirette risponde con la bacchetta alla mano. Su questo unico punto la pazienza non è il suo forte e fa affidamento sulla seconda moglie ed i figli generati con lei affinché lo calmino in queste situazioni. Restando in tema della rabbia, quando perde la pazienza tende ad essere abbastanza brutale e chiunque gli faccia un Grosso torto dovrà sempre guardarsi le spalle o potrebbe finire nella sua stanza dei "giochi". Lui dice che non si diverte lì dentro, ma allora perché l'ha chiamata così?
Non gli serve un organizzazione per tenere attivi i suoi giri non proprio legali e diciamo "accessori" al paiolo. Lui agisce in proprio e la sua mandopera sono la seconda moglie ed i 15 figli, legittimi e non( anche se sposato si intrattiene con diverse prostitute ed a volte offre denaro anche a quelle che trova più attraenti per avere prestazioni senza protezioni) Alcuni dei suoi figli sono sparsi sotto falso nome in giro per le istituzioni magiche.
In generale guarda tutti con sufficienza compresa la sua nuova famiglia, tutti devono portare rispetto a lui ma lui non deve portare rispetto a nessuno. Tuttavia se qualcuno attirerà la sua attenzione la prima cosa che farà sarà quella di sfidare l'intelletto di quel individuo e se le prove verranno superate gli concederà rispetto, sennò non ci penserà due volte a non badarlo più. Hedwin non dimentica mai un volto e non dà seconde possibilità, in nessun senso ed in nessun caso.
Ad ogni modo, da vero anziano rompiballe, Hedwin guarda e vede tutto. Il più piccolo dettaglio per lui è tutt'altro che insignificante e spesso si potranno vedere i suoi occhietti assottigliarsi nello studiare il proprio prossimo e ciò che lo circonda. Abitudine che lo aiuta molto nel capire uomini e donne.
Non serve mai al banco, lascia a Harry, il secondo genito, questo onere, ma lui sarà sempre lì a pochi passi di distanza a giocare a carte con dei suoi vecchi compagni di gioventù ed ad ascoltare e vedere ogni cosa che avviene nel locale.
Ama gli animali più degli uomini e spesso ama addentrarsi per Diagon Alley e visitare il Serraglio Stregato.
Per quanto riguarda gli stati di sangue non è una cosa a cui lui fa caso, malgrado il suo passato da Mangiamorte. Si era invischiato in quel giro per affari, non certo per una morale cetuale. La tua pelle, il tuo sangue e la tua bandiera possono essere di tutti i colori, l’importante è che tu abbia il borsello pieno.
Un ultima cosa, ma per lui molto importante... la frittata, uno dei suoi piatti preferiti, deve sempre avere il formaggio.



storia Hedwin nasce in una bettola a Notturn Alley il primo Maggio del 1952 da Hedwin Keratack Sr, uno scaricatore di porto, descritto dai più come un onesto lavoratore rispettato da tutti, e da Jane Veronica McCarthy, detta "Jean", una casalinga Inglese figlia di immigrati irlandesi. La famiglia Keratack è una lunga stirpe di Purosangue originaria della Foresta Nera ma che secoli or sono aveva trasferito sé stessa e le proprie proprietà in Inghilterra, dove dopo aver dimostrato la propria nobiltà d'animo era divenuta, niente po po' di meno, che una tra le famiglie vassalle di Godrick Grifondoro. Vivevano nella bambagia, poi Hyrwin Keratack, nuovo capofamiglia, cambiò improvvisamente schieramento affiancandosi a Salazar Serpeverde e dopo che questo fu battuto ed esiliato dagli altri 3 capostipiti della famigerata scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, anche la famiglia Keratck cadde in rovina, marchiata dall'infamia.
Da quel momento in po' la situazione non fece altro che peggiorare. La famiglia sembrava come colpita da una maledizione e tutto ciò faceva per restare in piedi e non perdere le proprie fortune, presto o tardi si tramutava in una "stampella di burro" e li faceva scivolare ancor più nella miseria.
Hedwin Jr. stringeva sempre i pugni quando sulle ginocchia del nonno ascoltava quella storia insieme a Richard. Non perdonava al suo antenato Hyrwin di aver condannato con le sue gesta folli lui, il suo papà , la sua mamma, il nonno e perfino il fratellino minore ad una vita di stenti. Era nobile si, ma solo di sangue, era una fortuna che riuscisse a consumare due pasti al giorno per tutta la settimana.
Insomma, crebbe in una situazione di forti ristrettezze economiche, e frequentò la scuola ministeriale per indigenti "Henry Button", dove solo diversi anni dopo riferì di aver subito abusi sessuali. Memorie di suo fratello William, attuale membro del Winzegamot lo descrive come un bambino estroverso fino ad un giorno, probabilmente quello dello stupro, in cui, anche se con lui ed il resto della famiglia era rimasto solare ed affettuoso come sempre, quando credeva di non esser visto da loro assumeva un atteggiamento assai diffidente ed in alcuni casi anche violento.
All'età di 10 anni, nel 1962, la magia si rivelò nel corpo del piccolo. Stava litigando con la madre, per la prima volta. Voleva andare da quel gentile signore che gli aveva regalato un palloncino animato; voleva lasciare la loro casa e vivere in quel circo che per una settimana era stato stabile a Diagon Alley. Anche se era assai giovane, non ne poteva più degli insegnamenti buonisti della famiglia e non ne poteva più della scuola. Era sempre stato sveglio, più di molti altri coetanei, non aveva bisogno di imparare le corrette forme grammaticali oppure a fare i conti; ci riusciva benissimo da sé. Inoltre era rimasto affascinato dal circo, dagli animali e dagli acrobati magici. Quella vita gli sembrava stupenda; libera.
Fu così insistente che la madre gli diede un ceffone e lui colmò chiuse gli occhi e colmo di rabbia urlò. Il rumore di una frusta e la puzza di letame gli fecero aprire le palpebre. Un signore dalla barba rossa e gli occhi viola respingeva un grosso crup con la frusta, un grosso cup che era a pochi passi dal bambino. Hedwin era dentro una gabbia ed il suo salvatore era l'uomo che gli aveva regalato il palloncino, il signor Shamrocks.
Si era smaterializzato a 400 metri di distanza, era scappato di casa.
Il circo Shamrocks fu la sua nuova famiglia; alla fine erano degli scapestrati di buon cuore che apprezzavano le "palle" del bambino e dopo aver ricevuto una sfuriata magistrale quando gli intimarono di lasciarli perdere e di tornare sotto la gonna della madre, scoppiarono dal ridere e lo presero con loro. "Se uno vuole vivere la sua vita come vuole chi sono io per negarglielo" Si, il signor Shamrocks era parecchio eccentrico.
Ad ogni modo dopo un anno a vendere biglietti ed imparare l'imparabile sulle creature magiche, ricevette una strana lettera ed il direttore del circo gli spiegò che era stato invitato in un posto ancora più magico del circo. Una scuola dove non ti insegnavano cose noiose, ma solo metodi per diventare sempre più fantastico.
Hedwin fu sempre grato a Rick Shamrocks per averlo convinto ad andarci, fin da quando ne ebbe la possibilità, da più grandicello, gli aveva sempre, come del resto aveva fatto con la sua famiglia, delle donazioni anonime che man mano acquisiva fama divennero sempre più importanti.
Dopo essersi recato di soppiatto a Diagon Alley, con qualche moneta che gli aveva lanciato il "padre adottivo", ed aver ricevuto bacchetta e tutto il necessario, di seconda mano, si diresse a King'sCross e poi, finalmente ad Hogwarts.
La vita al castello fu magica. Lì Hedwin fiorì insieme alla sua bacchetta dal crine di Kelpie; una sfida continua che insieme a qualche bulletto gli temprò il carattere e l'animo.
Già l'infazia di stenti e quell'anno al circo lo avevano formato, ed era sempre stato più maturo degli altri suoi coetanei, ma lì ad Hogwarts ebbe veramente modo di trovare rivali, stimoli ed amori che gli diedero il La per divenire ciò che è oggi.
Perse la verginità al terzo anno nella stanza delle necessità e quello fu solo l'inizio di una serie infinita di storielle. Hedwin era diventato sveglio, fiero, pure autoritario e la sua aria da cattivo ragazzo e uomo vissuto attraeva molto alcune ragazzine.
In tutto questo, già la prima estate dopo esser stato smistato nei Serpeverde, era tornato dai suoi, giù a Notturn Alley. Non gli avevano detto niente, solo un abbraccio, che lui ricambiò. Gli raccontò tutte le sue avventure e col fratello se ne rideva e scherzava, mentre il padre restava cupo a fissarlo quando ne parlava; ma non disse mai nulla a riguardo. Pian piano riallacciò i rapporti e tornò a considerarli una famiglia, ma tutto ciò fu inizialmente una sua idea? Certo che no. C'era una sua concasata, una rossa Denrisiana, una certa Cassandra Gleen, con cui aveva stretto una forte amicizia, che aveva spinto il ragazzino a tornare dalla sua vera famiglia.
Gli anni passarono e lui si dimostrò un ragazzo sveglio, insofferente alle regole e desideroso di un elevazione sociale. Aveva avuto modo di far amicizia con altri ragazzi purosangue, ma di un certo ceto sociale. Aveva potuto vedere le loro abitudini, quello che potevano permettersi, la paura e l'ammirazione che il loro portafoglio poteva incutere; ne restò affascinato.
Perché quei ragazzi che erano inferiori di lui vivevano meglio di lui, perché le loro famiglie avevano troppo, magari usandolo pure male, mentre la sua faticava ad arrivare a fine mese?
Non era giusto, non era dannatamente giusto che quelle scrofe prive di classe sguazzassero nell'oro mentre a lui toccava il letame. Lui era un Keratack, meritava di più! I suoi cari meritavano di più.
Parlò delle sue riflessioni solo con Cassandra, che divenne in qualche modo la sua complice. Costruirono una serie di contatti, consci che nelle mura del castello si stava formando la società del domani.
Una volta passati con ottimi voti svariati M.A.G.O. ed affacciati, finalmente, nella società, avevano già tutto pronto. Furono presentati a colui che già da qualche anno si era presentato al mondo come Lord Voldemort. Mascherarono una profonda convinzione negli ideali dei Sangue puro furono accettati tra le file di un gruppo che si presentava come la svolta che tanto avevano atteso; un onda di tsunami capace di ribaltare tutte le carte in tavola e di assicurare loro un posto fra fama e gloria.
Hedwin e Cassandra suggellarono questo nuovo giorno con il loro matrimonio e non passò molto tempo che furono chiamati, la coppia fantasma. Avevano costruito un enorme rete di informazioni, ma se questa saltava era assai difficile riuscire ad arrivare a loro, infatti il pericoloso filo rosso informativo portava ad altri individui. Magia polisucco ed incantesimi mentali erano i loro strumenti preferiti ed anche quando l'oscuro signore cadde ne uscirono abbastanza puliti.
Purtroppo Cassandra morì per una banale polmonite ed Hedwin rimase solo, con la loro figlia di dieci anni, Nara. Ormai aveva una grande dimora, dove viziò la bambina, mentre si dedicava agli affari. Si occupava di tappeti. Bellissimi taapeti persiani, spessi e morbidi. Abbastanza spessi almeno da infilarci dentro di tutto senza che nessuno se ne accorgesse. La cocaina babbana vendeva abbastanza bene, ma anche alcuni ingredienti di contrabbando per le pozioni non erano poi così male come merce.
Certo non sempre tutto andava bene, ma a finire male erano prestavolto (in tutti i sensi) e persone che erano nel posto sbagliato al momento sbagliato; niente di più semplice. Nemmeno sul piano sentimentale se la vedeva male, appena l'anno dopo che Cassandra era morta si sposò con Katrina, una maga russa purosangue piena di grana. Cassandra era e sarà sempre nel suo cuore, ma doveva pur sfogarsi con qualcuno no? Sopratutto se quel qualcuno aveva un letto foderato di Galeoni.
Certo, non è che prostitute di vario genere e colore non gli facessero compagnia, ma un matrimonio a volte può fare veramente comodo.
Ovviamente questo, oltre all'esercito di fratellini che la russa iniziò a sfornare, a Nara non andò molto giù ed, anche per via dell'atteggiamento sempre poco pacato e burbero del padre, iniziò a non poterne più ed appena arrivò alla maggiore età se ne andò di casa, non volendone più sapere del padre. Gli aveva insegnato abbastanza da cavarsela da sola ed andò nella terra natale della madre; Denrise.
Hedwin, ne uscì distrutto, ma un altro paio di figli e gli affari calmarono i suoi bollori. Affari che allo riapparire di Voldemort avrebbero avuto un ulteriore possibilità di salire, ma Hedwin ci vide giusto; se ne tirò fuori. Ne era uscito pulito una volta, non voleva rischiare una seconda.
Voldemort se ne andò con la stessa velocità con cui era tornato, ma aveva fatto un favore al contrabbandiere: aveva fatto piazza pulita.
Mezza Londra, se non di più si era schierata dalla parte dell'oscuro signore e tanti, se non tuti furono vittima della severa epurazione che ne seguì. Il ministero non ne voleva più sapere di magia Oscura e riempì Azkaban come non mai, fregandosene di un economia che poteva crollare senza impiegati, imprenditori e simili. Prima o poi si sarebbero rialzati e questo lo credeva anche Hedwin.
Vendette molte sue propietà a prezzi esorbitanti ( la crisi aveva fatto salire i valori degli immobili) e rilevò con poco o niente il Paiolo Magico, che ristrutturò da cima a fondo facendone la base dei suoi traffici.
Il paiolo era perfetto, vicino a tutti e due i mondi, nonchè al centro sia della Londra Magica che di quella Babbana.
Oggi è ancora lì, con la sua rete di informatori sparsa per tutta l'Inghilterra ed una mano ben piazzata sul mercato nero. Pronto a far affari con chiunque, Hedwin se ne sta lì, nel suo regno, fresco e pulito come una rosa.

_{Un uomo non si fa da solo. Nessuno ti regala niente, te lo devi prendere}

_{©‎ do not copy! © CODE created by ban•shee}