Vath Remar

Apparenza - Vath si presenta al mondo come un uomo ordinato nell'abbigliamento e nell'aspetto fisico. Alto poco più di un metro e ottanta centimetri per settanta kilogrammi al lavoro veste completi sartoriali formali ed eleganti accompagnati dal proprio bastone da passeggio avuto in eredità dal nonno paterno Albert Charles Remar in cui cela la propria bacchetta. Nella vita di tutti i giorni veste elegante e casual in egual misura. Si rasa con cura ogni giorno, mantenendo al contempo un capello biondo abbastanza corto, possiede un anello in oro bianco con inciso il proprio monogramma VR. I suoi occhi, color acquamarina, scrutano con asettica precisione ciò che ha intorno a se. La voce ha un timbro caldo e baritonale, pacato e cordiale al tempo stesso. Ha una carnagione chiara, un fisico atletico che tiene curato facendo jogging nella sua tenuta a Canterbury.

Storia - Figlio di due maghi purosangue visse nell'agio e nel lusso per la sua intera infanzia. Vath fu istruito a casa grazie a precettori e ai nonni paterni con cui ha un legame molto stretto e intenso. All'età di sei anni ha il suo primo episodio di magia non controllata, l'elfo domestico dei genitori Ankley perde il suo straccetto perché improvvisamente inizia a prender fuoco. Da allora le cure del giovane mago vengono affidate ai nonni paterni Albert Charles Remar ed Eleanor Jennifer Greengrass, fu in quel periodo che, il giovane Vath, si iniziò ad appassionare all'arte, alla musica e a tutte quelle attività culturali che lo trascinavano fuori di casa alla volta di un museo, un teatro o una libreria. All'età di undici anni iniziò la sua carriera scolastica ad Hogwarts venendo smistato in Serpeverde non appena il cappello parlante sfiorò la sua testa. Legò molto con alcuni suoi concasati, ma la sua spalla principale fu Geoffrey Hill, un ragazzo del suo stesso anno che divenne successivamente Capitano della squadra di Quidditch della casata e, finiti gli studi , battitore per i Falmouth Falcons. La sua carriera scolastica fu senza macchie, ricoprendo prima il ruolo di Prefetto e, successivamente, quello di Caposcuola e, nel periodo in cui ricopri questi ruoli, non tolse mai un punto alla propria casata cosa che lo rendeva particolarmente gradito ai propri concasati. Al quarto anno ebbe una cotta per una studentessa più giovane della sua stessa casata che era appena al primo anno ma nei successivi tre anni scolastici non ebbe mai occasione di dichiararsi a lei, buffo che, se lo avesse fatto, sarebbe stato contraccambiato. Fu proprio poco dopo l'inizio del suo quinto anno, in cui aveva ottenuto la spilla da prefetto, che il più grande esempio di vita che avesse mai conosciuto scomparve. Albert Charles Remar, l'anziano ex dipendente dell'ufficio Obliviatori, reduce della guerra magica tra Silente e Grindelwald si spense. Fu una dura botta per il quindicenne, cosa che si ripercosse sul suo rendimento scolastico nelle settimane successive, tuttavia il giovane si rialzò, conscio che la vita andava avanti e che il nonno non avrebbe voluto vederlo in quello stato. Fu in quell'occasione che ricevette il bastone da passeggio del nonno, un bastone animato in ebano con un serpente lavorato in argento e due smeraldi agli occhi come manico, misera consolazione per lui ma che comunque sia gli dava modo di avere qualcosa di suo per commemorarlo. Fu proprio grazie a suo nonno se, un'idea, si era fatta strada in lui: la sua futura carriera lavorativa sarebbe stata intrapresa sui successi che, come studente, lo avevano portato a ricoprire cariche di potere. Il Ministero della Magia rappresentava una seducente attrattiva per il Serpeverde che, convinto delle proprie capacità sociali, si vedeva la strada spianata per un incarico d'alto prestigio alla Conferenza Internazionale dei Maghi. Studente modello, lasciò Hogwarts con votazione Eccezionale nelle discipline di Trasfigurazione, Difesa contro le Arti Oscure, Babbanologia, Storia della Magia, Incantesimi, Erbologia e Pozioni. Si prese qualche anno per poter viaggiare e poter avere più conoscenze sul futuro impiego che voleva intraprendere: Ufficio Cooperazione Magica Internazionale. Le sue tappe furono l'Italia dove soggiornò a Villa Olivia a Genova, residenza di sua nonna materna Ginevra. Parigi, Berlino, Madrid, Il Cairo e Mosca imparandone le lingue, parla fluentemente Italiano, Spagnolo, Francese e Tedesco mentre con l'arabo ed il russo ha ancora un accento anglosassone. Rientrato in Inghilterrra fece domanda al ministero, per l'ufficio Cooperazione Magica Internazionale e ha iniziato a studiare Giapponese negli ultimi anni in maniera autodidatta.