La maledizione di Lykos

Un medimago votava la propria vita a proteggere il prossimo e forse questa consapevolezza costrinse Eilidh e Annie di prendere la dura decisione di abbandonare lo scontro. Il loro compito era quello di trovare un antidoto a ciò che stava accadendo ai licantropi di tutta Londra e per quanto il Pastore e Margot fossero temibili avversari, all'interno della chiesa non pareva esserci nessun veleno o antidoto. Prima di andare Eilidh tentò di usare un Craveo sul Pastore, tuttavia tutto ciò che ottenne fu un fugace tentennamento riguardo a ciò che stava per fare.
Oltrepassata la porta le due incrociarono il drago di komodo che fece per avanzare verso la stanza successiva, lasciando alle due ragazze il loro momento di respiro e per assicurarsi una magia curativa nel tempo. Subito dopo anche loro attraversarono la porta e lì videro il resto del gruppo che si era appena liberato dallo scontro che li aveva coinvolti e si stavano accertando delle condizioni di tutti.
Il sangue dal polpaccio di Aleksey fuoriusciva copioso mentre il licantropo che aveva causato la ferita oramai giaceva a terra privo di coscienza. Il tempestivo intervento di Skyler fu indispensabile per curare la ferita: la benda del ferula si impregnò della magia curativa del vulnera sanetur e nel giro di pochi istanti l'auror fu in grado di potersi rialzare e muoversi come se nulla fosse accaduto. Madison nel frattempo aveva legato il licantropo e abilmente effettuò un incantesimo trasfigurativo dalla rara complessità. Il licantropo a cui lei stesse aveva contribuito a mettere fuorigioco ebbe qualche spasmo. Compì movimenti involontari, ma ben presto smise e il folto pelo si ritirò, così come la coda e il muso. Tornò umano, pronto per essere ammanettato da Alexander. Probabilmente quando tutta quella faccenda fosse finita lui sarebbe stato ancora lì.
Le urla disperate riecheggiavano all'interno del campanile, ma non tutti si mossero in loro soccorso: Skyler e Aleksey reputarono doveroso controllare le condizioni di chi stava combattendo altrove.
Procedendo per le scale Alexander procedeva in prima linea, Krasus lo seguiva subito dopo mentre annusava l'ambiente e Bloom tentò di far ricorso al suo attento udito. Se ci fossero stati altri suoni o meno era difficile da dire, poiché il suono delle grida che proveniva da più persone copriva ogni cosa. Krasus, affidandosi all'olfatto, riuscì invece a sentire dei fortissimi odori e ben riconoscibili. Il primo, inconfondibile, era quello del sangue. Era forte e ferroso, eppure pareva quasi una sfumatura poiché sovrastato completamente da un implacabile odore di marcio, quasi come se qualcosa oltre quella porta fosse in decomposizione da chissà quanto tempo. Mentre salivano Annie si accorse anche di una cosa: la runa fino a quel momento non aveva bruciato e ciò voleva dire che Aaron stava bene.
Alexander con un sonoro calcio spalancò la porta, mentre Thomas diede il tempo a tutti di entrare per poi eseguire un Bombarda verso il soffitto che causò danni alla struttura e alzò un polverone tale da impedire a chi era in quella stanza di agire in maniera preventiva.
La stanza in cui si trovavano era a forma rettangolare ed era molto più grande rispetto a come gli auror se la potevano immaginare. Lungo entrambi i lati erano presenti quattro gabbie. Erano grandi, ma non abbastanza da contenere tutti gli esseri umani che erano stati ammucchiati al loro interno. Logicamente potevate dedurre che fossero licantropi, ma se così non fosse? Chi licantropo lo era sicuramente erano i due lupi che si trovavano al centro della stanza. Uno di loro aveva afferrato in mano una ragazza adolescente e probabilmente la stava conducendo verso il cerchio runico inciso sul fondo della stanza. Per chiunque avesse visto in quella direzione uno spettacolo abominevole si parò davanti: era un licantropo grosso circa il triplo rispetto a tutti gli altri. Era pieno zeppo di ferite, molte di esse marce. Il muso era scavato, mancava l'orecchio destro, gli brillavano di un bianco intenso. Il corpo era pieno di morsi e su più punti in cui avrebbe dovuto esserci carne a volte si intravedevano le ossa. Il sangue colava da tutto il corpo. Il sangue era al centro del cerchio runico. Il sangue era sulle bocche delle persone in gabbia che continuavano a urlare senza sosta, spaventati, terrorizzati e in preda a un'agitazione che non aveva fine. Eilidh e Annie erano medimaghe e non c'era dubbio: un corpo in quello stato non poteva che aver perso ogni funzione vitale.
Eppure ululò. Il suo ululato non trasmetteva né rabbia, né aggressività. Non sembrava umano. Ruotò lo sguardo verso gli intrusi e li indicò ai due licantropi al centro della stanza. Colti alla sprovvista non riuscirono ad agire in fretta, lasciando a Krasus modo di scattare in direzione di quello che non reggeva la ragazza magari per non coinvolgerla. Tentò di stenderlo, ma grazia alla sua rapidità il licantropo riuscì a schivarlo di lato, venendo così colto alla sprovvista dalla successiva spazzata che costrinse il licantropo a perdere l'equilibrio.
AIUTO! LIBERATECI! FATECI USCIRE DA QUI! Le urla erano una costante e il pianto dei più piccoli contribuiva a rendere l'atmosfera davvero opprimente.

Aleksey e Skyler corsero verso il resto del gruppo, tuttavia il medimago attraversando il corridoio realizzò come il suo Chorium Runae avesse perso il suo effetto. Dopo aver attraversato il corridoio giunsero in chiesa dove lo scontro era ancora in corso. Senza esitare l'auror russo non smise di correre e non appena vide il pastore gli puntò contro la bacchetta e il fascio di luce tipico dello stupeficium si diresse verso di lui. Purtroppo il colpo lo centrò solo di sfuggita, poiché la distanza era talmente tanta da permettergli di schivar bene. Samuel anche era intenzionato ad attaccarlo o qunatomeno di tenerlo impegnato, ragion per cui indirizzò il boa contro di lui che forse impegnato a liberarsi dalle corde di Anthony non ebbe tempo necessario per sfuggire alla morsa della creatura che si strinse intorno alle sue gambe. Creatura del demonio, male sei e in quanto male scomparirai. Evanesco! Il boa così come si era generato dalle corte ora scomparve nel nulla. Il Pastore aveva smesso di sudare a causa del precedente incanto di Annie e dopo aver abbassato lo sguardo in direzione delle proprie mani puntò la bacchetta in alto. Nox Eterna! Ogni fonte di luce lì presente si spense. Dalle finestre non filtrò più la luce del sole e dalla bacchetta fuoriuscì una nebbia nera che portò una profonda oscurità magica all'interno dell'intera chiesa.
Nel mentre ciò accadeva molte azioni si susseguirono con estrema rapidità: Aaron e Charles tentarono inutilmente di disarmare Margot, Anthony la prese di mira riuscendo a centrarla unicamente col suo deprimo, ma garantendosi un altro colpo di pistola. Questo fu eseguito con particolare cura, riuscendo a colpire un punto delicato. Dolcezza, se chiedi a qualcuno di vedersela con te, assicurati almeno di reggere i suoi colpi. Le condizioni di Anthony erano gravi, proprio come quelle di Charles che dopo averla centrata con un deprimo prese un secondo colpo di pistola. Entrambi sanguinavano gravemente e avrebbero avuto difficoltà ad alzarsi da terra. All'interno di quella chiesa la figura più temibile non era il Pastore.
Wyatt invece ebbe il tempo di applicarsi una benda con il Ferula e cooperò in seguito con Samuel nell'abbattimento dell'ultimo licantropo all'interno di quella stanza.
PRETE! Questo non è divertente. Riaccendi la luce. Era piuttosto turbata dall'incantesimo. Ora nessuno riusciva a veder nulla, ma forse l'aspetto più preoccupante era che non vi fu la risposta del Pastore. Stava fuggendo?

A conti fatti spedire un serpente contro un uomo di chiesa poteva essere parecchio ironico ma, d'altro canto, quel pastore non si stava comportando minimamente come un uomo di chiesa. "Se solo potessi usare questa cosa come una attenuante con mia nonna... spero solo che il mio nome non risalti sui giornali..." Le guance del ragazzo si gonfiarono come due palloncini e fu in quell'attimo di distrazione che si susseguirono, uno dopo l'altro, una coppia di spari e un velo pesante come la notte.
I primi li avrebbe imputati alla Dubois con cui avrebbe duellato con piacere, ma a cui - in quel momento - avrebbe delegando ai colleghi più esperti... decisamente più incazzati in seguito a quella coppia di colpi, e il secondo all'uomo di chiesa che, ormai figlio degli Inferi più che profeta dei Cieli, sembrò tramare qualcosa di pericoloso.
"Andiamo" Approfittando di quel momento di distrazione, scaricò il suo potenziale magico all'interno del suo stesso corpo mutandone la natura e la forma. Nell'arco di un istante il ragazzo si sarebbe ritrovato ristretto, difficile da notare, ma abile nel farlo.
Probabilmente il Pastore stava scappando, o forse no, ma l'Auror sapeva a grandi linee dove questo si trovava al momento dell'Incanto e, forte dei suoi nuovi sensi, ma anche confidente in eventuali malus da stanchezza in seguito all'utilizzo di un incanto avanzato dopo la fatica causata dalla fattura di Annie, Samuel decise di rincorrerlo.
Avrebbe continuato a farlo sia sé l'Eterna lumina fosse andato in porto, sia se non ci fosse riuscito. A ogni modo, qualora avesse trovato il Pastore, il ragazzo si sarebbe lanciato in una piroetta per atterrare sui suoi palmi da umano, tornando nella forma originale sull'onda di quel movimento. Lasciando poi che il peso e l'energia cinetica si scaricasse sulla parte inferiore del corpo, avrebbe approfittato del moto per fare da perno sul braccio per sferrare un calcio alla mano della sua preda. Il suo scopo era il fargli perdere la presa sulla bacchetta ma, ormai condannato di fronte agli occhi di sua nonna, Samuel avrebbe puntato il catalizzatore verso la bocca dell'uomo per poi castare un «Incarceramus». Se l'incantesimo fosse andato in porto, delle funi avrebbero avvolto il busto del Parroco per impedirgli - o per lo meno rendergli difficile - il lancio di incantesimi.
Funi che però non sarebbero arrivate alla bocca da cui il ragazzo sperava di estrapolare una giustificazione «Signor pastore, perché sta facendo tutto questo? I membri dell'Acromantula l'hanno corrotta in qualche modo? Gli angeli» Lo spirito che il suo momentaneo nemico sapeva evocare «Non scelgono persone malvagie... mi dica perché...».

«Parlato»
"Pensato"
"Messaggio"
Narrato

the sea in storm, a night with no moon, and the anger of a gentle man

©

Scheme role by Amphetamines'
Vietata la copia anche parziale.

Aleksey Konstantin Golubev

Il suo schiantesimo non era riuscito a colpire alla perfezione il Pastore, che dunque era riuscito ad eseguire altre azioni: all’inizio notò che riuscì a far sparire il serpente attorno alle sue gambe, successivamente fece qualcosa di estremamente negativo, ovvero creò un buio totale che inibì la vista di tutti quanti, motivazione per la quale il russo sembrò per un primo momento cercare una soluzione attorno a sé. Ascoltò le voci presenti in quella sala, e in primo luogo rispose a Skyler in merito al proprio stato di salute, accennando un lieve “Sì, tutto bene. E grazie mille della cura, giovanotto.” a voce molto bassa, così che potesse sentirlo solamente lui e che non potesse essere facilmente individuato in quello scuro buio impenetrabile. Subito dopo, poté notare la voce di una donna, ed immediatamente cercò di orientarsi in base a quanto poteva udire: si lamentava del fatto che il pastore avesse tolto la luce, e quindi avrebbe assolutamente cercato di colpire i suoi alleati con degli incantesimi il prima possibile. Non passò molto fino al momento in cui, nel caso l’Eterna Lumina di Wyatt fosse riuscito, poté tornare a vedere qualcosa; e solamente nel caso in cui l’incantesimo avesse avuto effetto, il ragazzo avrebbe tentato di mirare il prima possibile la donna che aveva parlato, sperando di riuscire a colpirla di sorpresa, eseguendo un movimento ondeggiante con la bacchetta e mirando un punto sotto i suoi piedi. “Cumtello!” Ed avrebbe esclamato quell’incantesimo, salvo poi dirigersi verso Charles che aveva adocchiato poco prima.
Notò in un primo momento come Skyler tentò di distrarre la tipa, quindi sperava che quel tempo bastasse per permettere al proprio incantesimo di agire e, successivamente, per permettergli di raggiungere la posizione di Charles che aveva ricevuto la cura dell’infermiere, qualora questa fosse ovviamente riuscita. Nell’eventualità che ogni incantesimo fosse riuscito, il ragazzo decise di dirigersi verso il suo collega auror che aveva appena scagliato un Polaris Minor. Non aveva idea se l’incantesimo fosse riuscito o meno, ma comunque aveva avuto modo di notare le condizioni fisiche di Charles, e di primo sguardo non sembravano del tutto ottimali: che avesse tentato un incantesimo suicida pur di colpire anche il Pastore? Aleksey non poteva permettere che accadesse, per questa motivazione si mise vicino al ragazzo subito dopo che questo ebbe scagliato l’incantesimo, andando a quel punto ad evocare una protezione astrale che sperava li proteggesse entrambi, ed andando conseguentemente a tracciare un quadrato con al centro il simbolo astronomico del sole. “Protego Astralis!” Esclamò, sperando di riuscire ad accecare qualsiasi persona avesse tentato di attaccare nella sua direzione.

In un ambiente tanto terrificante quanto quello all'interno del campanile non c'era da sorprendersi se la lista delle priorità dei presenti fossero diverse. Madison si avvicinò a una gabbia stracolma di esseri umani ammucchiati gli uni sugli altri. Siamo tutti feriti, liberateci! Ci hanno preso le bacchette! Tra di noi c'è chi non ha fatto niente di male. Riportatemi mia figlia! Una donna indicò la ragazza che teneva un licantropo sul braccio. Ho sentito il Pastore chiamarla la Maledizione di Lykos. Quelle parole fecero suonare un campanello di allarme in Madison. Le maledizioni solitamente venivano impresse o tramite un incantesimo e solitamente in quel caso era di breve durata o tramite rituale se il mago voleva rendere la maledizione intramontabile. Sfortunatamente per la giovane auror, il nome Lykos non le diceva nulla.
Alexander, Krasus e Bloom si concentrarono sui due licantropi che stavano portando la ragazzina verso il cerchio runico. Le danze cominciarono con le due alabarde di ghiaccio che si conficcarono con forza contro il petto dei due licantropi che guairono di dolore. Krasus tentò di schiacciarne uno col suo peso, cosa che in effetti accadde, tuttavia la sua azione non durò molto poiché il licantropo che gli stava accanto si gettò verso il drago di komodo, caricando un montante di una forza così elevata che quando si infranse contro l'auror questo fu costretto a liberare l'avversario che aveva atterrato. Ciò nonostante, quando Krasus era sopra di lui riuscì a sentire un sonoro crock. Con molta probabilità un osso era partito. Approfittando del fatto che fosse a terra, il licantropo lo afferrò per la coda, lo fece girare di 360° per poi sbatterlo con violenza contro una gabbia. Qualche civile che sporgeva da essa si era fatto male, ma comunque nulla di irreparabile. La vendetta dell'auror arrivò con i suoi affilatissimi artigli. Dopoché Xander riuscì a bloccare la preda, Krasus poté darsi alla pazza gioia contro il licantropo che lo aveva ferito. L'altro licantropo invece riuscì a mettersi in piedi. Tirò fuori l'alabarda di ghiaccio dal proprio corpo e partì contro Xander nell'intento di colpirlo con una testata così prorompente che balzò a terra, successivamente con un poderoso calcio lo fece arrivare quasi all'ingresso da cui si era avvicinato. l'intervento di Bloom fu indispensabile: il suo Incarceramus si strinse con forza contro l'altro licantropo e lo stufecifium lo rese incosciente.
Durante la lotta Eilidh riuscì a salvare la ragazzina con un Carpe Retractum, tuttavia non riuscì a ringraziarla. La giovane aveva la voce rotta, il viso ancora in lacrime e tremava. Tremava tanto. Lo sguardo comunque era riconoscente e corse nella gabbia in cui si trovava la madre, cercando invano di aprirla.
Krasus non percepì nulla di occultato all'interno della stanza o del cerchio runico sul quale si concentrarono Annie e Thomas. Nel mentre Eilidh con un abilissimo Gratta e Netta ripuliva le tracce di sangue, la collega e l'auror usarono il medesimo incantesimo per rompere il cerchio runico. Prima di ciò, però, Annie si prese qualche secondo per studiarlo.
Si trattava di un alfabeto molto antico e ciò era desumile dal fatto che alcune rune erano intervallate da immagini. La parola Lycos era molto più grande rispetto alle altre. Un simbolo che non aveva mai visto conduceva quella parola all'immagine di un grosso lupo mannaro. Ancora quel simbolo strano condusse alla parola carne con successiva immagine di più lupi di taglia meno grande. Intorno a questo cerchio ve n'era un altro che mostrava un alfabeto decisamente più comprensibile. Si trattava di respingere una determinata forza magica. Solitamente quel tipo di barriere erano usate dai druidi per respingere le forze del male, ma in quel caso pareva respingere la Magia Verde e quella Astronomica. Cosa poteva accumunare quelle due branche se non la luna? Tale rito era rafforzato da un terzo e ultimo cerchio, il meno decifrabile di tutti. Annie riuscì a comprendere solo un quinto di ciò che c'era scritto e il significato era confuso. Tutto ciò che comprese era che quella cornice servisse per amplificare gli effetti delle altre due cornici, si trattava di magia nera e c'era un costo da pagare per effettuare il rito. Data la situazione le ipotesi non scarseggiavano: finire come quel mostro dinnanzi a loro, accettare trasformazioni violente in grado di causare danni irreparabili allo scheletro - come alcuni di voi avevano già avuto modo di notare durante il primo incontro con quel tipo di licantropi - annullare la propria volontà dinnanzi a un ordine impartitogli dal Pastore. Erano tutte opzioni estremamente valide e, perché no, anche un mix delle tre o magari c'era anche altro a cui non avevano ancora pensato.
L'unica consapevolezza era che quel cerchio andava distrutto e dovettero lavorare di squadra perché in quel campo Thomas non eccelleva. Non sapeva da che parte cominciare, infatti il suo Salus Templi venne applicato nella zona sbagliata, quella dove v'era la cornice che riguardava la luna. Fortunatamente Annie gli mostrò effettivamente la zona in cui era necessario applicare l'incantesimo e insieme parvero dissolverlo. La cornice venne riempita da un liquido nero che evaporò nell'aria rilasciando un odore di marcio, tuttavia intorno a loro non accadde nulla. Il cerchio venne poi man mano cancellato, quasi come se quella cornice facesse da colonna portante, ma per rimuovere un rito che era stato applicato, era necessario eseguire un nuovo rito. Ciò nonostante Annie disponeva delle informazioni necessarie per cominciare a elaborarlo.
Ancora il forte ululato del licantropo più grosso riecheggiò nella stanza, così Thomas lo colpì con un Diffindo che lo colpì all'altezza del petto, facendo uscire una moltitudine di sangue, forse anche troppa rispetto a quanto si aspettava da quell'incantesimo, eppure di certo quello non era il colpo migliore dell'auror. La medimaga, invece, attaccò con un Lux Bulla.
Il licantropo non emise un verso di dolore e lo sguardo bianco brillante continuava a essere perso nel vuoto. Aprì la bocca e da essa fuoriuscì un getto estremamente corrosivo e verdastro, diluito in parte col suo stesso sangue. Al solo contatto i due sentirono la propria pelle bruciare e, approfittando di questo momento, il licantropo afferrò Thomas con un solo pugno. Lo stritolò e poté sentire il suono di qualche osso rompersi. Quella creatura era estremamente forte.
Tutti però poterono notare parte del corpo della creatura sfrigolare al contatto con il Lux Bulla, probabilmente quella tipologia di incantesimi era piuttosto efficace.

Il buio era calato all'interno della chiesa e muoversi in un ambiente privo di qualunque forma di luce era ostico, specialmente per chi non conosceva l'ambiente in questione. La frustrazione degli auror era percepibile, come lo era anche quella di Margot che si ritrovò a sbuffare nel mentre Skyler attaccò bottone con lei. Tu sei quello appena arrivato, vero? Mi stai più simpatico, quindi penso che ti ucciderò per ultimo anche se mi sto un po' annoiando. Affermò la ragazza, così preoccupata da sedersi per terra. Poi però il medimago andò avanti con le sue parole e la donna scoppiò a ridere. Ma ti droghi? Non sono una fanatica del cazzo e quel vecchio non mi comanda. Diciamo che per noi è solo un fornitore. Forse non doveva dare quel tipo di informazioni, tuttavia se avessero catturato il Pastore lei di certo non si sarebbe strappata i capelli dal dolore. Poi, io il capo? Ma sei serio? Troppe responsabilità, preferisco soldi facili e far la bella vita, mi capisci? Effettivamente Margot non scherzava, la voglia di proseguire quello scontro era davvero scemata. Non si stava più divertendo, ma poi quando Wyatt riaccese la luce qualcosa parve cambiare. Stando seduta e in attesa di una risposta di Skyler la donna non riuscì a difendersi prontamente dall'Everte Statim di Anthony che la scaraventò contro una colonna.
Ciò diede il tempo a Skyler di eseguire l'Unio Animarum su Anthony e Charles. Aleksey, invece, ne approfittò per scagliare il suo Cumtello, tuttavia il suo corpo stava ancora metabolizzando le precedenti cure di Skyler. Era come nuovo, ma sentì una fitta di dolore dovuta alla coltellata ricevuta poco prima e ciò fu deleterio l'esecuzione dell'incantesimo. Il Cumtello riuscì, ma l'area generata comprendeva Margot, lo stesso Aleksey, Skyler, Aaron e Anthony.
La donna scosse il capo, mollò la pistola a terra e puntò dritto contro Aleksey. Anche tu sei nuovo, spero che combattere con te sarà più divertente. Bombarda Maxima. Dalla bacchetta della strega fuoriuscì un raggio giallo come il tuono che esplose, liberando al magò innumerevoli particelle di energia elettrostatica. Il colpo fu devastante. In seguito all'esplosione un grosso polverone si alzò da terra e in quel momento le fu chiaro che quegli auror non erano alla sua portata.
Ora basta. PASTORE, SE MI SENTI SAPPI CHE ME NE VADO! Se la tua fede non riesce a salvarti da questi scocciatori vuol dire che la vergine ti ha voltato le spalle. L'ho sempre detto di non fidarsi delle vergini. Quindi datti da fare. Tentò di smaterializzarsi, dopodiché batté un piede per terra. E LE TUE ZONE ANTISMATERIALIZZAZIONE SONO UNA PALLA! E fu così che con nonchalance la donna fece per andarsene dal portone di ingresso. Avanzò di cinque passi, dopodiché alzò l'indice. Tu che mi stai simpatico. Si rivolse a Skyler. Dì ai tuoi amici che sarebbe molto scortese attaccarmi alle spalle e che quindi poi dovrò ucciderli. Scoppiò a ridere come se avesse detto la cosa più divertente del mondo. E, fidati, quando comincio poi ho difficoltà a fermarmi. Proseguì così verso l'uscita.
Intanto il Pastore fu facilmente individuato dal Sequitui di Charles e dall'impareggiabile vista di Samuel. Comprendendo come la propria velocità non fosse minimamente paragonabile a quella di due giovani, l'uomo si fermò. Riuscì a schivare il calcio di Samuel, tuttavia così facendo si sbilanciò e cadde a terra, venendo colpito dall'Incarceramus e dal Polaris Minor. Non potendo far molto rispose alla domanda di Samuel. Non mi hanno corrotto e sì, gli angeli non ascoltano che non persegue il bene. La voce era inflessibile. Bene che non ho mai smesso di perseguire. Magari non con i più morbidi mezzi, ma offro ai licantropi una possibilità che la società si rifiuta loro di offrire, nonché un mezzo per difendersi. Li controllo, è vero, ma mai ho fato loro l'ordine di uccidere e lo avrei potuto fare senza problemi se ricordi il nostro ultimo incontro.
Prese un grosso respiro nel mentre rivolse lo sguardo verso la statua della vergine Maria. Il rituale che ho predisposto per loro è poco ortodosso, non lo nego, ma cos'è la sofferenza di pochi minuti dinnanzi a un incantesimo di obliviazione per dimenticare il dolore e una vita in cui è possibile dominare la bestia che vive in te? Molti finiranno nelle mani di organizzazioni criminali, ma se non altro concederanno loro un posto dove stare, un ambiente in cui non verranno continuamente giudicati e la possibilità di sostenere le loro famiglie. Dimmi, il Ministero può vantare di dire lo stesso? Alla fine le azioni del pastore per quanto sbagliate miravano davvero al benessere dei licantropi. L'Acromantula a patto di offrire loro ciò che il pastore chiedeva ci guadagnava una forza lavoro non indifferente e quelli che finivano lì erano solo una piccola parte. Da tutto questa storia io non ci ho guadagnato proprio nulla, se non la serenità e la consapevolezza di aver aiutato delle persone. Inoltre vi posso garant-INCARCERAMUS! Incarceramus! Utilizzò anche il Pastore lo stesso incantesimo sui due auror non appena udì che Margot se ne sarebbe andata. Le speranze di fuga si stavano riducendo a non finire e l'unica sua possibilità era che gli altri auror si fossero concentrati su Margot da dimenticarsi di lui. Samuel venne preso soltanto di sfuggita e la corta che si avvinghiava su di lui era piuttosto larga e facile da liberarsene su Charles fece invece un lavoro con i fiocchi.