Samuél "Sam" Starosta

Dal profondo della notte che mi avvolge, Buia come un abisso che va da un polo all'altro,

Fisicità › Alcune persone sono destinate ad essere notate. Potreste pensare che un ragazzo alto un metro e ottancinque per settantasette chilogrammi di muscoli possa rientrare in questa categoria. Ma vi sbagliate.
I suoi occhi larghi ed espressivi sono incorniciati da lunghe ciglia e hanno il colore dell'acqua che costeggia le vergini isole sperdute nei mari dei Caraibi. Il naso è simmetrico e dritto, lungo quanto basta per essere considerato ben proporzionato. Le labbra sono carnose e morbide come una pesca. La mascella è forte così come gli zigomi mentre il sottotono della pelle è caldo, l’incarnato è molto chiaro e luminoso, tendente più al giallo che non al rosa e macchiato da qualche lentiggine nell giornate di sole. Le sopracciglia sono forti e spigolose ma ben curate come i capelli e la barba, entrambi portati corti, con cui condividono il color ebano profondo.
La stessa cura riservata al volto si esprime anche nel fisico. Solo un ragazzo che ha tutti i parametri fisici maxati dedicato anni agli allenamenti e all'attività fisica potrebbe vantare un corpo come quello di Sam. Le sue gambe sono lunghe e muscolose, le braccia sono d'acciaio e il torso è scultoreo. Sebbene in molti sacrificherebbero un anno di vita per avere un fisico simile, in pochi accetterebbero di portarsi sulle spalle l'orribile ustione con cui i suoi genitori biologici lo marchiarono.
La pelle contorta dalle fiamme ha preso la forma di un inquietante kraken che ricopre la schiena a partire dalla zona delle scapole fino a giungere a metà della spina dorsale. Il ragazzo si vergogna parecchio di questa oscura figura e tende a nasconderla. Nelle giornate estive nuota da solo o indossa comunque magliette con la scusa di essere sensibile al sole.
Il suo modo di vestire non ricorda quello di un ragazzo nel fiore della sua gioventù bensì quello di un crociato pronto a partire in guerra. Sebbene possa fare poco per jeans e scarpe, al contrario tende a coprire il busto con quanti più strati possibili. Camice che richiedono giacche che richiedono cappotti: Solo così riesce a sentirsi al sicuro. E, anche in quelle occasioni, tende comunque ad evitare di mettersi in mostra nelle situazioni importanti. In compenso si trova molto a suo agio con le diverse tasche che uno stile del genere può concedere. Spesso vi nasconde bustine di tè e boccette colme di miele. Questi strani alimenti che cerca sempre di portare con sé lo portano a profumare come la casa di una anziana nonna inglese.
Se è vero che il corpo esprime più delle parole, quel che dice è più un sussurro che una rivelazione. Braccia conserte, mani nascoste e sguardo che sfugge dagli scontri. Queste sono le caratteristiche di Sam. Alcune persone sono destinate a non essere notate, lui è tra queste.

Psicologia › Quando il cucchiaio riemerge dal miele, Sam rimane sempre qualche secondo ad osservarne i riflessi e il colore. Dove le persone vedono un alimento altamente proteico, il ragazzo vede migliaia di api pronte ad operare in modo congiunto per creare quel cibo squisito. Nel corso degli anni, il tirocinante ha assaggiato migliaia di mieli diversi ma riesce ancora a stupirsi per ognuno di loro e questo vale anche per tutto il resto.
Dotato di forti capacità empatiche resterebbe ore a fissare gli animali all'interno di una foresta o ad ascoltare storie di altre persone. Forse fin troppo passivo, Sam preferisce assecondare il volere degli altri piuttosto che realizzare i propri desideri. Una volta ha rischiato di morire disidratato quando, per paura di far soffrire la coperta simbolo della casata Ametrin, è rimasto sotto quest'ultima per circa 4 ore. In pieno Maggio. Tuttavia, la sua spiccata forza morale lo ha spinto più volte a mettersi in contrasto con i terzi che cercavano di abusare dei propri poteri o di esercitarli in funzione del male.
Per quanto calmo e propenso ad amare il prossimo, Sam ha una volontà e un coraggio di ferro. Rispetta gli ideali altrui fino a quando questi non sconfinano nel fare del male agli altri. Forse troppo poco pratico di questo mondo per dichiararsi sia giudice che boia, ha preferito concedersi alla seconda delle cariche sfruttando le leggi e la morale come codice da seguire nelle situazioni in cui il suo cuore non è una bussola abbastanza stabile per guidarlo tra le ombre.
I suoi alimenti preferiti sono il miele e il tè. Ama dormire dietro le porte ma non chiedetegli il perché. Per quanto riguarda il tempo libero, Sam ama ogni tipo di attività fisica. Sebbene sia abbastanza dotato nei combattimenti magici, preferisce di gran lunga le arti marziali, sopratutto se hanno dietro morali e concetti nobili. Sebbene non lo dica in giro per paura di scatenare risse durante eventuali incontri nei pub, è un folle amante della nazionale brasiliana di Quidditch e dei suoi giocatori. Al di fuori di queste passioni, un altro suo grande fuoco è l'arte. Quando vuole rilassarsi si concede di leggersi qualche fumetto perché preferisce le immagini alle parole o si dedica alla creazione di statuine tramite l'uso dell'alchimia. Questa attrazione per l'arte deriva dalla sua spiccata sensibilità e dall'infanzia che vedeva nei 'fumetti' l'unica via di fuga da un mondo crudele.
Ma c'è dell'altro che trae origine da quel tormentato periodo. In alcune occasioni di estrema libido o preoccupazione per i suoi cari un'ombra che potreste considerare come il suo oscuro passeggero scivola tra i meandri delle sue carni fino a prendere il possesso della sua mente. In quelle rare situazioni la morale è vento e il sadismo piacere. I pochi ricordi al riguardo sono sfocati come nebbia e facilmente confondibili con incubi. Attualmente, considera la voce che gli sussurra all’orecchio alla stregua di un demonio che vuole corrompergli l’anima.

Per la mia invincibile anima.

Background › Alcune storie nascono nelle fiamme e finiscono tra il sangue e le ceneri. Tra le rosse colline della Spagna Orientale, in un insignificante villaggio poco distante da Barcellona, un abile mago e sua moglie diedero vita al giovane Salazar in una notte d'eclissi. Fanatici della morte e della salvaguardia della purezza del sangue, i due coniugi agirono per anni come sicari. La loro mancanza di morale era l'arma più affilata del loro arsenale ma si trattava di un fuoco che finì per bruciare anche i loro cari, primo tra tutti fu il giovane Salazar il cui corpo venne reso un simulacro di maledizioni e odio. Ad ogni missione fallita o per ogni problema, da un guasto al forno a un ritardo nelle consegne delle lettere, corrispondeva una tortura per il ragazzo. La sua mente si piegò al dolore e al servilismo e così fu per cinque anni. La sua unica via di fuga a quel mondo oscuro furono racconti e pezzi di carta, quando i suoi genitori dormivano lui scivolava nelle cucine per leggere le poche vignette comiche rappresentate sui giornali che il padre leggeva durante la colazione. Gli venne vietato di parlare di ciò che vedeva succedere all'interno della casa e così fece. Ogni giorno si presentava nella scuola del paese sorridendo e socializzando con i suoi compagni di classe per far credere alla comunità che la sua famiglia non avesse nulla da nascondere. Salazar avrebbe voluto fare provare a tutti quei bimbi fortunati ciò che anche lui stava provando ma non ci riuscì. I genitori glielo avevano impedito e lui non ebbe mai la forza di opporsi, eppure, non avevano mai parlato di 'rubare'. Dunque, sul bus di ritorno verso casa, un giorno le sue piccole mani scivolarono nella cartella di un ragazzo più grande che, a qualche sedile di distanza, si era assopito per il troppo caldo. Salazar gli rubò un fumetto e lo trattò come un cardinale tratta la Bibbia. Quando i genitori lo scoprirono bruciarono il fumetto con una maledizione e con lo stesso fuoco sfregiarono la schiena del ragazzo ma fu un errore: Giocando con le fiamme si possono scatenare incendi che in pochi sono in grado di gestire. Bastarono poche gocce di un liquido nero nel loro vino e i suoi genitori chiusero gli occhi per non riaprirli mai più.

Quando Sylas Starosta si presentò alla casa dei coniugi con l'intento di sventrarli per aver evitato le sue chiamate per più di sette giorni trovò un lezzo di morte ad attenderlo. La piccola casa di campagna in cui vivevano si era impregnata di quell'odore e l'unico sopravvissuto, Salazar, si rifiutò di rispondere alle domande di Sylas ma non sarebbe stato di certo un bambino a fermare un legillimante come lui. L'uomo navigò tra i ricordi del ragazzo rimanendo destabilizzato dalle atrocità che aveva passato e dal coraggio con cui, in quel momento, stesse ancora sorridendo. Tuttavia, fu altro a stupirlo. Il giovane doveva avere poco più di cinque anni ma non aveva soltanto tentato di uccidere i suoi genitori, aveva riflettuto prima di farlo. Da prima aveva testato i liquidi presenti nel laboratorio della madre su dei piccioni. Dunque, quando aveva trovato il più efficace aveva cominciato ad inserirne a piccole gocce nel vino dei genitori. E non da subito, quelli sciocchi si facevano servire dal piccolo e questo, dopo qualche calice, cominciava a mescere gocce, giorno dopo giorno, fino a quando fu sicuro che i genitori non avessero potuto notare la differenze. L'idea gli era venuta origliando una maestra che aveva suggerito un metodo simile ad una madre per far sì che la figlia non potesse accorgersi di una amara medicina. La freddezza del ragazzo conquistò le attenzioni del mago che decise di prendersene cura.

Gli anni passarono e tra sussurri e incanti la famiglia Starosta convinse il ragazzo di essere stato adottato. Quell'esperienza di cui ormai aveva vaghi ricordi era reale ma era stato preso in ostaggio da due psicopatici e furono le forze dell'ordine a liberarlo. Tra una mazzetta e altro, gli Starosta resero questa versione ufficiale e il ragazzo non si fece mai domande al riguardo perché il mondo che si era trovato di fronte sembrava un paradiso e lui era troppo ingenuo per cercarne l'inferno che lo avrebbe completato.
La famiglia Starosta aveva radici secolari, durante la seconda guerra mondiale il nonno, un astuto mago di nome Solomon, si era trasferito in Spagna tessendo rapporti tra signori della malavita, politici e ricchi industriali senza trascurare le rispettive controparti nella società magica. In pochi anni costruì un impero sulla chimica e sulla medicina. L'uomo fu astuto e al nome collegò cospicue donazioni e opere benefiche. Gli Starosta diventarono alcuni tra i maggiori tutori della pace e dell'ordine del mondo magico Iberico. Eppure, c'era sempre stato dell'altro che il giovane Salazar, ribattezzato Samuél, non ebbe mai modo di scoprire.

Al ragazzo non mancarono gli affetti e le forti personalità che ebbe modo di conoscere gli trasmisero un senso di appartenenza a quel mondo di onore e giustizia per cui, anche a costo della vita, avrebbe fatto di tutto. Negli ultimi anni che segnarono la sua infanzia un forte senso della morale lo portò a convincersi di dover rispettare le regole ed equilibrare il chaos. Il suo motto divenne 'Aiuta l'uomo alla tua destra e la donna alla tua sinistra, se a testa loro aiuteranno qualcun altro il mondo diventerà un Paradiso e tu uno dei suoi angeli'. E in un paradiso nessuno avrebbe vissuto ciò che aveva vissuto lui.
Crescendo tra gli agi e il lusso non ebbe mai il coraggio di dire 'no' ai genitori e sebbene l'idea di trasferirsi da un capo all'altro del globo lo spaventasse così fece. Nel suo cercò di aiutare sempre il prossimo, sia che fosse una ragazza di nove anni troppo ambiziosa per aspettare di attraversare, sia che si trattasse di aiutare qualcuno nella scuola di magia in cui riuscì ad entrare.

La famiglia Starosta, allo scopo di sviluppare contatti con maghi da tutto il mondo, decise di mandare i suoi membri nelle più importanti scuole magiche sul globo. A Sam toccò Castelbruxo. Sebbene nei primi giorni il ragazzo ebbe diversi problemi con le zanzare e con la fauna locale, gli bastò qualche lezione per orientarsi al meglio in quella realtà così antica. Troppo onesto per barare e troppo ingenuo per sfruttare il suo volto d'angelo per fare colpo sulle ragazze, Sam decise di dare il massimo nello studio. Le materie teoriche non furono mai il suo forte ma il suo compagno di stanza, un nato babbano di nome Gabriel, riuscì a sollevarlo da questo problema. Quando allo studio sopraggiunsero gli ormoni, Sam era già arrivato al massimo della popolarità a cui poteva aspirare. Privo del carisma per diventare caposquadra, il ragazzo non si trattenne nello sfruttare le proprie doti fisiche in qualsiasi sport gli capitasse sotto mano. Le sue grandi passione furono il Quidditch e la Capoeira, eppure non seppe disdegnare materie dal timbro pratico come cura degli animali o pozioni.
La tragedia arrivò negli ultimi mesi della sua carriera da studente in Brasile.

Solomon Starosta venne a sapere di come quell'abile strega della Burke stesse, anno dopo anno, acquistando credito e potere. Una donna del genere andava tenuta sotto controllo e così fu. Sam venne convinto a fare domanda per la rinomata accademia di Hidenstone. Solo allora si accorse che quello che aveva provato per Gabriel era molto di più di una semplice amicizia. Godersi quelle ultime giornate fu una delle soddisfazioni migliori che il ragazzo seppe concedersi. Eppure, l'amico fu ben accorto da tagliare ogni rapporto con Sam perché pochi sono gli amori che sopravvivono ad una distanza tale.
In quegli anni Sam conobbe Denrise rimanendo colpito dal suo legame con la natura. Smistato Ametrin, al ragazzo fu facile fare nuove amicizie, sia che fossero presuntuosi denrisiani o subdoli opali, il ragazzo seppe amare tutti in modo incondizionato. In quegli anni si appassionò all'alchimia cominciando a studiarne i principi per creare dell'arte. Tuttavia, durante uno dei suoi soggiorni in America, strinse amicizia con un curioso magitecnico i cui racconti sulla vita passata come Auror lo stupirono così tanto da segnarne il destino.

L'accademia fu inizialmente traumatica ma il sacrificio venne affrontato volentieri poiché il ragazzo era conscio di come ogni giorno il male stesse rubando terreno al bene. Sia Solomon che Sylas avevano bisogno di qualcuno all'interno di quei ranghi e poiché il ragazzo non aveva il fiuto per gli affari, e la mancanza di scrupoli, per prendere in mano il business di famiglia, decisero di dare la loro approvazione a quella strana richiesta. Trasferitosi a Londra, bacchetta alla mano e sorriso sul volto, Sam fu finalmente pronto a dare la caccia ad oscuri stregoni e affrontare un duro tirocinio con un Auror di cui non aveva mai sentito parlare.
Eppure, il ragazzo non si accorse che la minaccia più grande se la portava sulle spalle dal giorno in cui alle ombre si erano sostituite le luci. Da qualche parte, nel suo inconscio, quell'oscuro passeggero che lo aveva liberato dai genitori dorme, in attesa di riscattare il pegno da un momento all'altro.